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Camerino, rottura acquedotto. 'Ripartiamo' va all'attacco: "Nessun investimento di Assm sugli impianti"

Camerino, rottura acquedotto. 'Ripartiamo' va all'attacco: "Nessun investimento di Assm sugli impianti"

"Dopo giorni di disagio dovuti all'interruzione della fornitura idrica a causa di una rottura dell’acquedotto, il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici comunicano alla cittadinanza l’avvenuta riparazione del danno e il ripristino dell’erogazione dell’acqua. A sentirli, sembra abbiano compiuto un’impresa epocale, quasi l’avessero riparato con le loro mani. La storia invece è ben altra". A sottolinearlo, in una nota, è il gruppo consiliare di minoranza 'Ripartiamo' dell'ex sindaco Sandro Sborgia. 

"Il sindaco e l’assessore non dicono che il guasto alla linea idrica è da ricondurre alla vetustà degli impianti, alla scarsa manutenzione ma soprattutto alla mancanza di investimenti finalizzati al rinnovamento degli impianti - pungono i consiglieri di minoranza -. Non dice il sindaco o finge di non ricordare, di essere stato dal 2016 al 2019, vice presidente dell’Aato 3 ricorda che nel 2015, nella sua veste di vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, insieme all’attuale vice presidente del consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui, all’epoca sindaco della città, fu responsabile della cessione del servizio idrico all’Assm di Tolentino"

Una decisione sottolinea il gruppo consiliare che fa capo all'ex sindaco Sborgia "che sollevò non pochi dubbi per l’opacità dell’operazione sia in ordine alla scelta del gestore in luogo dell’Assem di San Severino Marche, sia perché non era ben chiaro quale fosse il piano di investimenti della società sulle tratte di acquedotto che interessano la città, le ripercussioni sulle bollette e nei servizi al cittadino compresi quelli informativi".

"Ciò che invece sarebbe importante rammentare è che il comune di Camerino attraverso la gestione del servizio idrico introitava una somma che si aggirava intorno agli oltre 900.000 euro annui. Denari che dal 2015 finiscono nelle casse della società Assm di Tolentino la quale, a quanto è dato sapere, impiega ingenti risorse in importanti investimenti proprio a Tolentino - proseguono nella nota i consiglieri del gruppo 'Ripartiamo' -. Al contrario, non ci risulta che, a fronte delle ingenti risorse che la cittadinanza camerte ha corrisposto in questi anni in conseguenza della cessione delle reti idriche, siano stati previsti e/o effettuati investimenti per l’ammodernamento degli impianti".

"Si è provveduto esclusivamente a interventi d’urgenza conseguenti a rotture e perdite, operazioni di rattoppo su una rete abbisognevole, invece, di importanti interventi di rinnovamento. Qualcuno si sarà consolato del fatto che grazie a quell’operazione e all’interessato sostegno dell’amico sindaco di Tolentino, l’allora vicesindaco Lucarelli fu nominato vice presidente dell’Aato3 Macerata. Cosa abbia fatto per la nostra città in quella veste non è dato sapere" attaccano dalla minoranza.  

"È notizia di queste ore che proprio l’Aato3 di Macerata sarà l’unico ente che non beneficerà dei 78 milioni di euro dei fondi del Pnrr finalizzati proprio alla riduzione delle massicce perdite di acqua nelle reti di distribuzione - concludono nella nota i consiglieri di 'Ripartiamo' -. Il motivo sembrerebbe da ricercarsi nella mancanza di tempo, di voglia e capacità di accordarsi con altri gestori e presentare progetti. Un’altra occasione persa non solo per la nostra città ma per tutto il territorio provinciale". 

 

 

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