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Politica Macerata

Macerata, Azione e Italia Viva presentano i loro candidati: "Unico voto utile quello per il terzo polo"

Macerata, Azione e Italia Viva presentano i loro candidati: "Unico voto utile quello per il terzo polo"

Una buona affluenza quella registrata, nella calda mattinata di un sabato di fine agosto, alla conferenza stampa di presentazione dei candidati marchigiani alle elezioni politiche del 25 settembre del movimento di Carlo Calenda “Azione” e dell’alleata “Italia Viva”, tenutasi nella piazzetta della Rotonda, a Macerata. 

Il comitato regionale si è riunito per incontrare l’elettorato e la stampa, enucleando quelle che sono le intenzioni e le motivazioni del cosiddetto “terzo polo” e presentando alcuni dei più importanti punti programmatici sostenuti. 

Ad intervenire durante l’incontro il coordinatore regionale di Azione Tommaso Fagioli, candidato al collegio plurinominale come capolista alla camera, il responsabile territoriale nella provincia di Macerata Massimiliano Fraticelli e il sindaco di Appignano Mariano Calamita, candidato al collegio uninominale nella provincia di Macerata.

Relatori per il partito di Matteo Renzi, invece, Fabio Urbinati, candidato all’uninominale per il dipartimento Marche-Sud oltreché capolista al plurinominale in Senato e Rosita Platinetti, candidata al plurinominale in Senato per la lista Calenda. 

“Siamo felici di poter far ascoltare oggi la nostra voce – esordisce Massimiliano Fraticelli - in questo momento ogni affermazione viene strumentalizzata politicamente, anche se si tratta di una proposta intelligente come avanzata da Calenda di sospendere la campagna elettorale. Si voleva solo gettare luce su una questione che riguarda tutti, chiedendo di smettere di battibeccare per un attimo e invitando alla riflessione comune e alla responsabilità, al fine di trovare una risposta di comune accordo a favore degli Italiani".

Un’attenzione particolare viene riservata all’attinenza con il territorio: “A differenza degli altri partiti, abbiamo scelto noi i nostri candidati (con il benestare del gruppo centrale ndr), evitando che venissero catapultate persone da Roma senza che ci fosse alcun collegamento con le Marche e le sue province. Siamo convinti che per amministrare correttamente si debba partire dal territorio – conclude Fraticelli -, affrontando ogni questione con coerenza e serietà: noi non ci siamo dimenticati del sisma e mettiamo la ricostruzione al centro del nostro impegno politico. Che dovessimo vincere o meno, rimarremo a combattere le nostre battaglie e porteremo in parlamento i nostri temi”.  

La parola passa poi a Tommaso Fagioli che rimarca l’origine marchigiana di tutti i candidati in lista: “Crediamo che la base di ogni movimento politico debba essere la competenza e la vicinanza con il proprio territorio. Vogliamo partire dagli amministratori, uomini o donne del popolo che siano vicini ai problemi reali della loro terra e dei loro concittadini: un percorso che parte dal basso per arrivare lontano".

"Le bollette e il caro-energia sono problemi urgenti che porteranno al fallimento innumerevoli attività a partire dal 1 settembre: è importante riservare la giusta attenzione anche a Roma per le singole voci territoriali - prosegue Fagioli -. Da anni abbiamo iniziato le prime esperienze di governo al fianco di Italia Viva: l’unione fra Calenda e Renzi ha solo ufficializzato una pratica che da tempo si verificava autonomamente nel microscopico: sono certo che il terzo polo sarà la vera sorpresa nelle Marche, siamo noi la novità”. 

“Il dibattito pubblico e televisivo indicano che l’unico voto utile è quello del terzo polo – dice poi Fabio Urbinati -. Se il Pd è ormai l’ombra di quel partito riformista di sinistra che si vantava di essere, la destra ha abbandonato completamente la moderatezza del centro, cedendo agli estremismi. L’amministrazione di destra nelle Marche, in 22 mesi – un periodo di tempo che permette appena di gettare le basi per un concreto programma politico, lungimirante e attuabile - ha subito già una diaspora piuttosto preoccupante. Se ben 4 dei 6 assessori regionali abbandoneranno la giunta per accaparrarsi una poltrona sicura, è chiaro che non si sta facendo l’interesse della regione. Il governo attuale è solo un coacervo di potere: si pensi a Leonardi che abbandona la carica di presidente della commissione sanitaria nel mezzo di una riforma importantissima (dichiarazioni simili a quelle del deputato Morgoni).

Rosita Platinetti, politica da anni e consigliere comunale a Morrovalle fino al 2021, pone il focus sul tema della famiglia e della bassa natalità: “In Italia siamo molto indietro in termini di walfare e credo sia centrale sostenere le famiglie e rialzare il tasso di natalità. Importantissima poi la riforma scolastica al fine di garantire una dirigenza stabile e permanente e alzare gli stipendi dei docenti secondo gli standard europei”.

Chiude la conferenza Mariano Calamita, sindaco di Appignano da tre anni e in consiglio comunale dal 2014: “Sento di poter mettere a disposizione le mie capacità e competenze, in linea con i valori e il modo di fare di Azione”. Tantissimi i punti toccati, dal rispetto dell’agenda Draghi (“Cosa fare, come farlo e quando”) alla posizione spiccatamente europeista, dalle tematiche ambientali ed energetiche all’immigrazione e alla violenza di genere.

“Le questioni impellenti devono essere affrontate rapidamente e a prescindere dal colore politico - sottolina Calamita -: urge la costruzione di due rigassificatori galleggianti per tamponare la crisi e far fronte all’inverno. Nel medio termine si deve invece investire sulle rinnovabili e restituire all’Italia la non-dipendenza energetica dall’estero”. Si passa poi ai diritti civili: “È necessario garantire a tutti i cittadini pari opportunità e diritti, combattendo quindi ogni forma di violenza e discriminazione: non è possibile dover ancora sentire storie di cronaca dove pericolosi stalker, peraltro già denunciati, sono comunque in grado di fare del male sotto gli occhi delle forze dell’ordine”. 

“L’immigrazione è un altro tema da approcciare con grande concretezza, istituendo ingressi regolari e programmati - chiosa il sindaco di Appignano -. Siamo noi a dover gestire la situazione e non viceversa. È necessario cercare la collaborazione internazionale per i rimpatri e bisogna chiarire la distinzione fra profughi umanitari e migranti economici. Crediamo che il trattato di Dublino vada superato e che i richiedenti asilo vengano redistribuiti equamente in Europa, anche garantendo vie d’accesso sicure e legali e corridoi umanitari più grandi”. 

Intervengono a margine della conferenza anche il sindaco di Treia Franco Capponi e il membro dell’esecutivo provinciale di Azione, Nicoletta Corneli.

“La ricostruzione post-sisma va finalmente nella giusta direzione, nonostante gli attacchi degli scalmanati come Castelli: la ricostruzione privata è garantita (anche grazie ai 6 milioni della finanziaria del governo Draghi) mentre siamo ancora molto indietro per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, legata al modo di fare della destra ‘accontentiamo gli amici degli amici’. I comuni più danneggiati hanno speso solo il 2% delle risorse ottenute, col grosso dei fondi distribuiti come metadone a chi stava male psicologicamente", spiega Capponi.

"Per i primi 4 anni la ricostruzione è fallita a causa di amministratori e commissari incompetenti: Farabollini era una nomina politica e con il suo staff della Lega non ha saputo fare nulla. Legnini, invece, è in dialogo diretto con Draghi e stiamo finalmente recuperando il tempo perduto. Nell'ultima tornata elettorale è stata eletta Valentina Vezzali come rappresentante per le Marche: se è lei la soluzione siamo messi malissimo. In 5 anni non si è mai presentata in parlamento”, punge il sindaco di Treia. 

A testimonianza della vicinanza con i cittadini, entra a far parte della squadra centrista anche Nicoletta Corneli, al suo primo approccio politico: a Macerata collabora da 15 anni con l’AFAM (supporto alle famiglie con malati di Alzheimer) e con diversi centri anti-violenza: “Calenda mi è piaciuto fin dall’inizio, soprattutto per le sue idee in merito alle politiche sociali ed economiche. Ho apprezzato la sua moderatezza e la sua preparazione. Spero di essere utile e di poter contribuire con la mia esperienza: siamo partiti dal bisogno concreto delle famiglie e vorrei portare questa modalità anche nel partito”.

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