Uno striscione dal testo provocatorio, "Monteverde e giunta: voi sulla ruota, noi con i piedi per terra" e la consegna all'Assessore del gioco di società Luna Park: così CasaPound Macerata saluta la proposta di occupare piazza Mazzini con una ruota panoramica che, se otterrà il benestare della sovrintendenza, verrà installata dalla prossima primavera.
"Con la scelta infelice di issare una struttura di 40 metri in piazza Mazzini, questa giunta rasenta ormai il ridicolo - scrive nella nota Andrea Lamona, responsabile regionale di CasaPound Italia -. Sulla falsa riga di Ancona e di Pesaro, l'ennesima giunta PD propone una soluzione di dubbio gusto per rilanciare il commercio nel centro storico, martoriato non solo dalla crisi economica ma anche dal degrado e dalla criminalità mai arginati dal comune stesso".
"Per tornare a fruire il centro e rianimare il commercio, questa amministrazione provveda a risolvere alla radice i problemi che lo affliggono - continua Lamona - occupandosi di restituire ai cittadini una Macerata decorosa e vivibile, piuttosto che trasformarla in un Luna Park pacchiano con una struttura che stride con le bellezze circostanti".
"Per rilanciare il turismo non stagionale, altra ambizione della Monteverde, Macerata dovrebbe puntare sulla valorizzazione del patrimonio artistico e incentivare la sua fruizione piuttosto che affidarsi a baracconi ingombranti e inutili che soffocano una delle piazze centrali - continua Lamona -. Dopo l'iniziale curiosità, la ruota panoramica resterà un monumento alla vanità della giunta. Il passo successivo per ridestare l'interesse dei maceratesi saranno le autoscontro? Se la città necessita di uno spazio ludico, che venga individuato in zone consone e non nel centro storico".
"In attesa del parere della sovrintendenza - conclude Lamona - che ci auguriamo non dia il benestare ad un simile scempio nel centro storico, consigliamo all'Assessore Monteverde una rilassante partita con il nostro gioco di società, nella speranza che appaghi il suo bisogno di Luna Park senza intaccare il decoro della nostra città".
Sono 91 gli interventi di riqualificazione di impianti sportivi situati in tutto il territorio regionale finanziati dalla Regione Marche. Agli oltre 4,7 milioni di euro stanziati con tre bandi (due riservati a Comuni e società sportive, e uno con fondi Ue per le amministrazioni), si aggiungono 1,2 milioni di euro stanziati con l'assestamento di bilancio che ha allungato la lista di 70 interventi finanziati con altri 21, tra cui uno relativo all'Università di Camerino. "Una risposta dopo tanti anni che non si investiva nello sport, in accordo con il Coni e insieme ad Anci, in grande collegialità", ha commentato durante la presentazione il presidente Luca Ceriscioli affiancato dal presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi e dal presidente del Coni regionale Fabio Luna. I fondi sono destinati a riqualificare impianti pubblici esistenti in 56 Comuni: messa a norma, adeguamento, ampliamento, ristrutturazione di locali in cui si svolgono varie discipline (calcio, atletica, volley, bocce, nuoto). (fonte Ansa Marche)
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della deputata del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni
"Le dimissioni di Volpini da pseudo assessore della sanità sono l'espressione del completo fallimento della politica sanitaria del Governo PD regionale e del suo presidente Ceriscioli" così Patrizia Terzoni e Sergio Romagnoli sull'ultima defaillance dell'esecutivo della Regione Marche.
Una sanità territoriale depauperata da scelte incomprensibili e irresponsabili, tanto da provare anche a fare lo scaricabarile, come nel caso del punto nascite di Fabriano, prima su un sindaco e poi sul governo nazionale appena insediato per scelte errate fatte dalla regione in questi anni. Tentativi maldestri rinviati al mittente e puntualmente denunciati dal nostro sindaco Gabriele Santarelli.
Secondo Terzoni e Romagnoli "è lunare che Volpini pretenda pure di rimanere presidente della Commissione Sanità in seno al consiglio regionale; il tipico modo di ragionare di questo centrosinistra allo sbando, che si era anche inventato gli assessori ombra per accontentare tutti gravando sui cittadini. Ora pensano a mantenere qualche poltrona mentre i cittadini reclamano una sanità all'altezza. Questi sono i risultati di quelli che si sono auto-nominati "competenti".
Basta con questo atteggiamento, basta giocare sulla pelle dei cittadini. È in gioco la salute e la dignità di tutti noi, combatteremo in ogni modo la chiusura scellerata dei vari reparti e lo smembramento della sanità pubblica.”
L’ingerenza delle Banche nella politica ha sortito in Italia gli effetti che oggi sono sotto gli occhi di tutti, sarebbe bene, dunque, che i manager degli istituti di credito non si arroghino il diritto di occuparsi di politica locale. Di terremoto ne abbiamo avuto già uno e ci basta, non possiamo fare i conti con altre catastrofi” - E’ secca e seccata la replica dei sindaci di Serrapetrona, Silvia Pinzi, e Fiuminata, Ulisse Costantini, alle dichiarazioni rilasciate alcuni giorni fa da Nunzio Tartaglia, responsabile per UBI Banca di Marche e Abruzzo. Affermazioni a cui Tartaglia si è lasciato andare dopo che la stessa UBI Banca, con una decisione unilaterale e mai neanche comunicata formalmente, ha deciso di chiudere gli sportelli presenti nelle due cittadine. Cittadine che, per altro, fanno i conti con gli effetti devastanti del sisma del 2016. Secondo Tartaglia non è stata la banca a compiere un atto penalizzante per il territorio, ma sono gli stessi sindaci a penalizzare le loro comunità non procedendo alle unioni dei comuni.
“Certe affermazioni – dichiarano Silvia Pinzi e Ulisse Costantini – sono una vera e propria inopportuna invasione di campo. UBI Banca ha fatto le sue scelte e, fortunatamente, altri istituti di credito che hanno maggiormente a cuore il territorio e le persone ne hanno fatte di diverse, offrendo alle comunità dei presidi che altrimenti erano andati perduti. Per noi la faccenda poteva chiudersi qui. Invece ci ritroviamo addirittura additati da un manager di banca che, invece di occuparsi dei problemi delle banche e, soprattutto, dei problemi che le banche hanno creato alle persone, si permette di venire a disquisire su quello che dovrebbe essere l’operato dei sindaci. Ma stiamo scherzando?
L’unione dei comuni è un argomento certamente importante, che merita attenzione e una calibrata azione politica e amministrativa, ma anche e soprattutto sul quale ogni eventuale decisione dovrebbe spettare alle popolazioni, dopo i dovuti confronti e i doverosi approfondimenti. Oppure i manager di banca vogliono decidere anche dove dobbiamo vivere, come dobbiamo unirci, come dovremmo chiamarci? Il futuro è una cosa seria e non possiamo accettare che la chiusura di un presidio, e quindi la perdita di un servizio, possa essere giustificata come scelta lungimirante per il futuro. Questo significa prendere in giro le persone. Si ricordi, il signor Tartaglia, che i comuni, anche quelli piccoli, sono espressione della Costituzione Italiana e non dei piani economici delle banche. Noi sindaci dei piccoli comuni ci sforziamo ogni giorno per garantire il massimo dei servizi possibili, fino all'ultimo cittadino. E non li abbandoniamo…noi! Tantomeno si è mai sentito dire di una amministrazione comunale che ha agito con il chiaro intento di danneggiare i cittadini! Noi non condividiamo il pregiudizio che i piccoli comuni della montagna debbano sparire perché in queste realtà ci stiamo tutti i giorni e le conosciamo sicuramente meglio di chi ne sta lontano e si permette di pontificare”.
"Niente da eccepire sulle qualità professionali del nuovo commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini. Ci chiediamo, però, se un tecnico possa avere l'autorevolezza e l'esperienza necessarie a mettere ordine nel caos rappresentato oggi da quattro presidenti di Regione, palazzo Chigi e Protezione civile. Occorre rivedere le procedure e disboscare la giungla burocratica che impedisce alle pratiche per la ricostruzione di andare avanti. Occorre passare dall'ordinario allo straordinario, dalla logica del sospetto tipica di uno Stato etico a quella della responsabilità tipica di uno Stato liberale. Occorre uscire dall'inerzia che dopo i fallimentari governi del Pd caratterizza oggi la maggioranza gialloverde. Farabollini può contare sul sostegno di Forza Italia, speriamo ardentemente abbia la forza di cambiare passo". Lo scrive in una nota il senatore di Forza Italia eletto nelle Marche Andrea Cangini. (Ansa)
L’Amministrazione Comunale ci tiene a ribadire che l’Hotel House non è mai stata “terra di nessuno” come è stato infelicemente affermato. Anzi è stato sempre oggetto di forte attenzione, specie da quando, circa dieci anni fa, è andato in crisi il servizio di portierato a causa del mancato pagamento delle quote condominiali. Le forze dell’Ordine tutte, sia i Carabinieri che la Questura, sono intervenute innumerevoli volte per tenere sotto controllo l’ordine pubblico. L’interesse prioritario è stato sempre quello di garantire la tutela delle persone oneste e dei bambini che vivono in questa realtà. Siamo stati felici della visita del Ministro degli Interni, Matteo Salvini, che – oltre che conoscere già la situazione - ha ascoltato e dispone degli strumenti per intervenire. Il Sindaco ha avuto il merito di aver richiesto ripetutamente un tavolo al quale siedano non solo le autorità locali, provinciali e regionali, ma anche i Ministeri competenti, che sono oltre quello degli Interni anche quello dell’Immigrazione e del Lavoro. Ogni possibile soluzione è in fase di studio. E’ importante anche ribadire che nell’area circostante la struttura non c’è alcuna “ speculazione edilizia in atto” semplicemente perchè le cubature necessarie sono già previste nel Piano Regolatore approvato oltre dieci anni fa. Va inoltre detto che l’eventuale intervento di realizzare alloggi alternativi nella zona, qualora questa fosse le soluzione identificata, prevede al termine delle nuove realizzazioni, l’abbattimento dell’edificio al posto del quale sorgerebbe una piazza, con il conseguente diminuzione quindi delle cubature attuali. Tutto questo era previsto e si è fermato al cambio dell’Amministrazione, che ha ritenuto di non portare avanti tale progetto, che necessitava di azioni e di tempo. Non è detto che quella attuale non lo riprenda, naturalmente da realizzarsi ad opera di un privato, che se ne faccia carico. La funzione degli Enti superiori, ai vari livelli di intervento, è quindi esclusivamente quella di facilitare la realizzazione del progetto e non certo di realizzarlo direttamente.
Si è tenuto a Roma un vertice relativo all’organizzazione di Forza Italia nelle Marche alla presenza del Vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani e del neo Commissario regionale Marcello Fiori. Hanno partecipato all’incontro gli onorevoli Gregorio Fontana, responsabile dell’organizzazione di Forza Italia, l’onorevole Sestino Giacomoni, coordinatore della Conferenza dei Coordinatori regionali, il senatore Andrea Cangini e il Vice Capogruppo alla Camera dei Deputati, l’onorevole Simone Baldelli, entrambi eletti nelle Marche, la capogruppo regionale, Jessica Marcozzi e il consigliere regionale Piero Celani.
E’ stata affrontata la questione del rilancio di Forza Italia sui territori che vedranno lo svolgersi dei congressi comunali e provinciali a partire dai primi mesi del 2019 per rinnovare l’intera classe dirigente nei Comuni e nelle Province attraverso la partecipazione (la più ampia possibile) dei cittadini, dei simpatizzanti e degli iscritti. Sotto il profilo dell’iniziativa politica si è convenuto di organizzare due importanti avvenimenti programmatici: uno relativo alle aree colpite dal terremoto, l’altro legato ai temi del ritardo infrastrutturale e della crisi economica che sta sempre di più facendo scivolare le Marche verso il Mezzogiorno d’Italia. La riunione si è conclusa con i migliori auguri di buon lavoro e di buon auspicio al neo Commissario regionale Marcello Fiori.
Dal segretario di Articolo1 - Movimento Democratico e Progressista, Massimo Montesi, riceviamo e pubblichiamo:
"Dall’11 settembre ancora nessuna notizia sul nuovo Commissario Straordinario per la ricostruzione. Le indiscrezioni che appaiono sulla stampa locale dicono, al di là dei nomi che emergono, che comunque non si prende atto che serve una svolta nella struttura della ricostruzione, e che non si andrà alla nomina di più Commissari, che per quanto riguarda le Marche significa ancora una volta essere obbligati a seguire le sorti e le decisioni delle altre Regioni. Manca la consapevolezza che quelli del 2016 sono stati più sismi e che le Marche, per le devastazioni subite, numero delle persone coinvolte, numero degli immobili da ricostruire, comunità intere da rigenerare; hanno dei tratti di originalità nelle esigenze e nelle modalità di intervento.
Nel frattempo è stato pubblicato un ulteriore decreto riguardante il sisma, e anche qui è mancato il coraggio e la lungimiranza. Nessun intervento a proposito della differenziazione degli interventi all’interno del cratere, tanto sbandierata dai rappresentanti dell’attuale maggioranza; né per la semplificazione; e soprattutto nessun intervento né dotazioni finanziarie, per quanto riguarda gli oltre 700 tecnici assunti temporaneamente negli uffici sisma dei Comuni e della regione; i cui incarichi ad oggi scadono a fine anno. In assenza di queste persone e di atti decisivi per il rinnovo dei loro incarichi, a breve, la ricostruzione, che con tanta lentezza, stenta a partire, diventa una presa in giro".
Massimo Montesi
Art. 1 Mdp Marche
Con 17 voti favorevoli e 11 contrari (Lega, M5s, Fdi, Fi, Ap) il Consiglio regionale delle Marche ha approvato una variazione di bilancio di previsione 2018-2019 da circa 16 milioni di euro.
La variazione aggiorna lo stato di previsione delle entrate con due principali recuperi di stanziamenti: 13,6 milioni di euro per la sottoscrizione nel giugno 2018 di un accordo tra Regione Marche, Inrca e Regione Calabria e 2,2 milioni per restituzione da parte dello Stato dell'anticipo risarcimento dei danneggiati da vaccini ed emotrasfusi. La manovra comprende anche due debiti extra bilancio per 2,2 milioni di euro: circa 1,8 milioni di euro relativi al pagamento di canoni pregressi all'Inail per l'immobile di via Tiziano 44 seguito ad una causa e per una vicenda risalente al 1993 sfociata in pignoramento; 480 mila euro a Adriabus.
Altre voci 'pesanti' riguardano l'adeguamento costo del personale delle Province (1,3 mln), adeguamenti capitoli di spesa insufficienti in sede previsionale (2,5), sanità (2,3).
Diversi Comuni della costa e delle aree montane governati da amministrazioni civiche e di centro destra parteciperanno alle elezioni del Consiglio Provinciale in programma il 31 ottobre con una propria lista composta da Sindaci e consiglieri.
E' questa la novità contenuta in un incontro che si è svolto a Civitanova Marche venerdì scorso a margine dell'elezione avvenuta all'unanimità del Consiglio di amministrazione di Cosmari.
I Sindaci ritengono necessario scendere direttamente nella tornata elettorale per dare un segnale politico istituzionale di chiara matrice di sostegno alla Provincia affinchè essa possa tornare al centro del sistema delle Autonomie locali così come è previsto in Costituzione e archiviare defnitivamente la legge Del Rio che ha determinato tantissimi guasti specie sulla governance delle strade e dei servizi di area vasta.
L'esperimento della lista di centrodestra partito 2 anni fa con i Comuni di Potenza Picena, Cingoli, Esanatoglia, Mogliano si rinnova in questa occasione con un'importante novità che è l'adesione del Comune di Civitanova Marche.E' per questo che il sindaco Saltamartini di Cingoli rinnova a tutti i colleghi l'invito a partecipare compatti a questo appuntamento per dare ai cittadini un'alternativa ai governi PD della Regione Marche ed avviare il cambiamento tanto necessario ed auspicato specie dopo il Terremoto del 2016.
Per conto suo, il sindaco Ciarapica di Civitanova Marche ha aggiunto che occorre allargare le politiche in atto nella sua città all'intero territorio provinciale e regionale sui temi della sicurezza, del lavoro, delle famiglie, prendendo direttamente in mano i problemi per affrontarli e risolverli uno ad uno.
Il sindaco di Potenza Picena Tartabini e l'onorevole Acquaroli hanno aggiunto "Crediamo che le elezioni Provinciali siano un importante momento di confronto per tutte quelle esperienze che si collocano nell'area politica del centrodestra anche al di là della stretta apoartenenza ai partiti. Un opportunità che non va persa per mettere in campo una rete di relazioni e un modello alternativo valido all'attuale governo del territorio regionale".
Flavio Zura, sindaco di Mogliano, ha dichiarato che "è fondamentale restare uniti per affrontare meglio, con conoscenza e competenza, le criticità del nostro territorio"Anche il sindaco di Esanatoglia Bartocci ha detto che occorre ridare fiducia alle zone montane duramente colpite dal Sisma e dallo spopolamento della popolazione, affrontando i problemi che rischiano di compromettere l'immagine stessa dell'identità provinciale. Questa è una sfida dalla quale noi sindaci non possiamo esimerci.
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dei consiglieri comunali Francesco Luciani, Anna Menghi, Deborah Pantana
!I consiglieri comunali Francesco Luciani, Anna Menghi, Deborah Pantana, insieme all’associazione l’Esistenza Ora, organizzano per venerdì 5 ottobre 2018 alle ore 18.30, a Piazza della Libertà un Sit-in per sostenere il lavoro che svolgono le Forze dell’Ordine, in favore della nostra comunità.
Dopo gli ultimi fatti accaduti dove alcuni appartenenti alle Forze dell’Ordine hanno ricevuto aggressioni da parte di soggetti poco abbienti, gli organizzatori di questo sit in chiedono con forza :”il rispetto per chi ci tutela ogni giorno, domandiamo al Governo e in particolare al Ministro Salvini risorse specifiche per questo settore”.
Riceviamo e pubblichiamo da Francesca D'Alessandro e Simone Livi, rappresentanti dei movimenti Azione in Movimento e Macerata nel cuore
E’ stata un successo la conviviale organizzata da Azione in Movimento e Macerata nel cuore svoltasi presso la Filarmonica di via Ghino Valenti venerdì sera scorso. Simone Livi e Francesca D’Alessandro, rappresentanti dei due movimenti civici, hanno manifestato grande soddisfazione nel vedere un ritorno appassionato della gente alla politica: più di 60 persone, infatti, hanno partecipato alla cena e al dopocena della prima presentazione del programma in costruzione per le elezioni comunali di Macerata del 2020, elaborato dai due gruppi.
Guardando a questa neppur troppo lontana scadenza, che coinciderà anche con le regionali, si sono evidenziati tre punti nodali: il primo, la necessaria, anzi vitale importanza di una unità di tutte le forze politiche e civiche che vogliono “liberare” questa città da un governo di centro-sinistra miope e sordo, a guida Pd, capace di togliere a Macerata la dignità e la bellezza che l’hanno sempre caratterizzata e contraddistinta. Il secondo punto è stato il tempo: no ad una politica last minute, no a liste fatte in fretta e furia, no a programmi standard. Si è infatti ribadita la necessità di un lavoro di squadra partecipato e costante che sfoci in un programma serio, approfondito e soprattutto condiviso con la cittadinanza. Il terzo punto perciò è stato proprio il programma, promosso con l’hashtag #indodicipunti, che vede al primo posto il problema della sicurezza e dell’immigrazione, così mal gestita fino ad oggi, con tutto ciò che ne deriva: lotta al degrado, alla droga, allo spaccio, attenzione al decoro urbano e alla qualità della vita. Tra i primi punti accennati anche l’attenzione alla famiglia come istituzione non solo da salvaguardare, ma anche da supportare in tutte le sue necessità dai più piccoli ai più anziani; le scuole con una programmazione volta alla prevenzione e non solo all’emergenza; i servizi sociali che mettano al centro le fasce più deboli, in primis i disabili; la cultura rivista e ripensata per creare circuiti virtuosi con tutto il territorio della provincia ed eventi capaci di stimolare il turismo, anche nell’ottica di un rilancio del centro storico, considerato il cuore pulsante dell’intera città. Naturalmente seguiranno altri incontri per proseguire la partecipazione e l’approfondimento deli punti programmatici.
Il prossimo appuntamento con Azione in Movimento e Macerata nel cuore è previsto per novembre con il senatore della Lega Simone Pillon sulla sua proposta di legge sull’affido congiunto, tema di grande attualità, considerati le innumerevoli separazioni delle coppie moderne.
“Sappiamo che tanti maceratesi vogliono la rivoluzione del buonsenso che stiamo attuando al governo del Paese e siamo pronti a dare risposte amministrative di valore. Lo faremo con il supporto di tutti quei cittadini di buonsenso che vogliono mettersi in gioco in prima persona per far rinascere Macerata”.
Così Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche, nella conferenza stampa dal titolo inequivocabilmente programmatico “Macerata, giunta a termine”, a conferma che la Lega anteporrà i programmi alle alleanze respingendo ogni riferimento ad accordi già scritti e sottoscritti.
Il senatore leghista indica in Tullio Patassini e Giuliano Pazzaglini, parlamentari del territorio (al tavolo insieme alla responsabile provinciale Letizia Marino), come due primi attori di questo nuovo corso che è “naturale espressione di quello che la Lega intende come azione di governo”.
Obiettivo: riportare Macerata ad essere modello positivo culturale, sociale ed amministrativo. “La città ha delle eccellenze invidiabili tra cui va annoverata anche la sua gente – dice il senator Pazzaglini – I lunghi anni di amministrazione PD l’hanno ridotta a modello negativo in cui i maceratesi non si riconoscono più”.
Gli fa eco l’onorevole Tullio Patassini citando degli esempi di cattiva amministrazione fatta di assordanti silenzi e disinvolto ricorso all’autoreferenzialità.
“Ci siamo presi pure del pagliaccio per aver chiesto lumi sulla tutela di un fontanile storico prevista dal programma elettorale della giunta Carancini e quel fontanile ora è sempre più soffocato da un cantiere. Ci hanno persino chiuso fuori dalla sede istituzionalmente deputata a quelle spiegazioni appellandosi ad una presunta violazione della privacy e poi hanno portato loro le carte in procura – ricorda Patassini – Non si sono fatti scrupolo di definire barbarie culturale le nostre doverose critiche a due episodi in cui Macerata si è prestata alla strumentalizzazione politica del patrimonio culturale comune. Anche il Garante Regionale per l’Infanzia ha condannato che il 25 aprile i bambini maceratesi giocarono alla pignatta con un fantoccio dalle sembianze di Mussolini appeso a testa in giù come a piazzale Loreto di cui l’amministrazione si disse ignara. E il Flauto Magico prodotto dallo Sferisterio di cui è stato riscritto il libretto e che porterà alla ribalta in ogni dove non la Macerata della cultura, ma quella del degrade sociale?”
Patassini tocca così il tasto dolentissimo delle politiche di accoglienza che, come conferma anche il senatore Arrigoni, hanno segnato il declino di Macerata.
“Il sindaco Carancini è l’esempio della narrazione PD che continua a giustificare come scelta di civiltà l’immigrazione incontrollata. Eppure le cronache locali riportano anche in questi giorni il totale fallimento di questa politica che sembra guardare più al business che alla solidarietà. Anche in questo Macerata docet visti gli arresti di migrant per aggression agli agentni e l’accusa di evasione fiscale alle onlus che di loro si occupano”
Arrigoni, che ritiene che Macerata per troppo tempo ha nascosto la polvere sotto il tappeto, non manca di annunciare anche un’interrogazione parlamentare sugli sviluppi dell’incendio alla Orim che, dopo mesi di rassicurazioni, vedono conclamato l’inquinamento delle falde acquifere.
Senatore e parlamentari leghisti maceratesi concludono con un invito. “Spalanchiamo le porte all’apporto costruttivo che viene dalla novità e dal confronto su temi e obiettivi e ci teniamo lontani dalle manovre di corridoio che hanno funestato per anni la politica maceratese. Quello è un modo di fare che non appartiene alla Lega perché la Lega esprime quel nuovo modo di fare politica che la gente ha scelto fin dallo scorso marzo, una politica che sta dimostrando di voler fare il suo dovere che è fare il bene delle nostre comunità”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma dei consiglieri di minoranza del comune di Corridonia
Tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri sera, uno riguardava l’approvazione del conto di bilancio dell’esercizio finanziario 2017 ed i relativi allegati. La minoranza ha chiesto il rinvio della discussione in quanto non sono stati rispettati i termini previsti dal TUEL per la messa a disposizione dei consiglieri della documentazione necessaria per prendere conoscenza del bilancio e dei relativi allegati ed esprimere quindi un voto cosciente in consiglio. La relazione dell’Organo di Revisione ci è stata consegnata solo tre giorni prima in sede di commissione bilancio.
E’ scandaloso come questa giunta non rispetti minimamente i diritti dei consiglieri di minoranza, fregandosene di quanto espressamente previsto dalla legge. Inoltre, in sede di riunione dei capigruppo quando è stata sollevata la questione, il vice sindaco ci ha rassicurati sul fatto che tale modus operandi è stato consolidato negli anni, e quindi non è una novità. La democrazia in questo comune è un sarcasmo. Preme sottolineare come mai in questa occasione, vista la precedente revoca del collegio dei revisori in carica, era di fondamentale importanza avere la relazione al bilancio dei nuovi revisori almeno venti giorni prima la data del consiglio. La proposta di rinvio è stata votata da tutti i consiglieri di minoranza e dal presidente del consiglio Nelia Calvigioni. Il presidente nel suo intervento ha dichiarato di aver richiesto un parere preventivo sulla questione al vice segretario comunale e che quest’ultimo non ha risposto. Altro fatto grave. Visto che ci sono sentenze del consiglio di stato che per questi casi prevedono l’annullamento della delibera consiliare, proporremo ricorso al Tar ed informeremo gli organi istituzionali competenti.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del Consigliere comunale M5S di Potenza Picena, Franco Senigagliesi
Il M5S di Potenza Picena ha presentato una interrogazione consiliare per conoscere la reale situazione giuridica e amministrativa dell’area di proprietà comunale sita in via Alvata a Porto Potenza dove attualmente insistono il depuratore comunale, il canile comunale, l’isola ecologica ed il vivaio Green Garden gestito dalla famiglia Capozucca titolare di un contratto d’affitto a favore del Comune.
Nella interrogazione infatti si chiederà di conoscere se risulta vero che l’iter dell’ esproprio, iniziato a metà degli anni 80, relativo ai terreni appartenuti all’epoca alla famiglia Volpini, non sia stato mai definito e se risulta vero che il Comune nel 2004, con atto amministrativo, confidando nella prescrizione degli oneri di indennizzo, non versati, ha acquisito al patrimonio comunale l’area senza completare l’iter amministrativo e senza indennizzare i legittimi proprietari, che nel frattempo sono ricorsi al TAR di Roma per dichiarare l’illegittimità dell’atto che acquisiva al patrimonio comunale i terreni di loro proprietà.
Un ennesimo pasticcio, un’altra bega giudiziaria che graverà pesantemente sulle casse comunali e che chiama in causa tutte quelle amministrazioni comunali che avrebbero favorito tale situazione.
Intanto chi ne paga le spese è la Ditta Green Garden che si è vista recapitare dall’Amministrazione comunale una disdetta del contratto d’affitto dell’area dove da 30 anni gestisce un noto vivaio. Disdetta la cui motivazione sembra essere quella di tutelare il Comune che percepirebbe illegittimamente un canone d’affitto su di un’area che non gli appartiene legalmente, area che nel 2017 è stata ceduta dagli eredi Volpini ad una Società privata del fermano.
Si profilano quindi ulteriori contenziosi giudiziari ai danni del comune di gravità inaudita oltre quelli in essere per i mancati indennizzi alla Regione Campania, il contenzioso 5 Vele e per il terreno Mazzoni.
Il quadro che ne emerge è francamente desolante e da l’esatta misura di come questo Comune è stato Amministrato negli ultimi trent’anni.
Oltretutto ci chiediamo quante altre situazioni analoghe ci sono nel nostro Comune che ancora devono venire a galla e ci chiediamo inoltre chi pagherà per la cattiva amministrazione degli anni passati?
Infine non possiamo non esprimere solidarietà e vicinanza ai proprietari del vivaio Green Garden per quanto stanno vivendo sulla loro pelle senza nessuna colpa.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma della Coordinatrice Provinciale Forza Italia Macerata Marche, Lorena Polidori
Forza Italia, in questo delicato e complesso momento storico, ha il compito di recuperare la fiducia da parte dei cittadini italiani che in passato l’hanno votata e sostenuta e che alle ultime elezioni politiche hanno rivolto il loro voto altrove, o peggio non sono andati a votare. Non comprendere le cause della sconfitta elettorale, particolarmente cocente nelle Marche, come spesso notiamo ascoltando i numerosi “dichiaratori” del movimento è grave e da il segno netto di una navigazione a vista a cui l’ennesima nuova discesa in campo di Silvio Berlusconi ha tutto il sapore di una sconfessione della classe dirigente che egli stesso ha incaricato, incapace di camminare con le proprie forze.
La sostituzione dell’On. Remigio Ceroni non condivisibile, nel modo, nella forma e nella sostanza senza immediata e valida alternativa, anzichè acquetare le faide interne le ha irrimediabilmente incrostate a tal punto da non permettere, nella provincia di Macerata, un’attività organica del movimento sia pure nel rispetto delle singole dialettiche e sensibilità. Il cambiamento, l’ennesimo annunciato, ha prodotto una serie di incarichi ai dipartimenti nazionali affidati ai soliti noti, quasi a compensare incarichi ministeriali preannunciati prima delle elezioni politiche che solo pochi, dopo l’annuncio a tre giorni dal voto del candidato premier, avrebbero creduto possibili. La recente nomina del Commissario Regionale va letta come premio per essere riusciti nell’impresa di ridurre Forza Italia nelle Marche al minimo storico, normale in un partito che nelle Marche mai è riuscito ad essere punto di riferimento politico dell’area di centro-destra.
Nonostante l’affetto invariato e la stima che ancora nutro nei confronti del Presidente Silvio Berlusconi che mi ha nominata nel 2014 Coordinatrice Provinciale di Forza Italia, devo constatare con rammarico che non mi posso più riconoscere nella politica di Forza Italia, rassegnando le mie dimissioni e non rinnovando la tessera al movimento.
Voglio ringraziare tutti quanti in questo periodo ho avuto modo di conoscere all’interno del movimento, persone davvero incredibili sia nelle Marche che in tutto il territorio nazionale.
Questa decisione è per me motivo di grande dolore ma oggi quel sogno liberale del 1994 non esiste più, è quindi giunto il momento di prenderne atto e guardare avanti.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui
"Apprendo con grande soddisfazione della nomina del prof. Marcello Fiori a Commissario Regionale di Forza Italia per le Marche. Una scelta importante, da parte del presidente Silvio Berlusconi e del presidente Antonio Tajani, che hanno certamente visto in Marcello Fiori l’uomo giusto per rilanciare la presenza di Forza Italia sul territorio, ma anche un personaggio che potrà essere di sicuro aiuto per le Marche in questi anni che fanno seguito al devastante sisma del 2016.
Marcello, infatti, è stato per anni a fianco dell’allora capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e nella Protezione Civile ha svolto ruoli di coordinamento che ne hanno fatto uno dei massimi esperti in Italia nella gestione delle emergenze. Competenze, queste, che mi auguro saranno messe immediatamente al servizio dei territori marchigiani, anche al di là delle mere posizioni partitiche e delle bandiere di appartenenza. Me lo auguro e ne sono certo, anche perché Marcello è da sempre un amico personale e di questa città. Mai potrò dimenticare come una delle prime telefonate ricevute nei minuti immediatamente successivi al sisma fu proprio quella, amicale e fraterna, di Marcello, che mi annunciava che appena 24 ore dopo sarebbe venuto a Camerino per portare il proprio contributo nell’organizzazione delle ore più terribili della mia esperienza di sindaco.
Sono gesti che non si dimenticano e, oggi, non posso che commentare con grandissima soddisfazione la notizia della sua nomina a commissario regionale di Forza Italia per le Marche, rinnovandogli anche l’invito a venire a trovarci quanto prima per farsi portavoce delle esigenze e delle istanze di un territorio che, a due anni da quelle scosse, continua a soffrire e a vivere nell’incertezza".
Tutto il centrodestra unito - Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Città Viva, Idea Macerata e Comitato Anna Menghi, Frazioni e Centro, Macerata nel cuore e Azione in movimento - "per rimarcare il totale fallimento della sinistra in città, che ha puntato tutto sull’accoglienza senza pensare alle conseguenze del dopo progetti".
"Il degrado regna sovrano - sottolinea Paolo Renna di Fratelli d'Italia - droga siringhe e graffiti dappertutto stanno a significare che la città è totalmente fuori controllo.
L’impegno che ci prendiamo è di riportare Macerata al decoro e al prestigio che merita, puntando sulle famiglie e sul rilancio di tutti i quartieri.L’inchiesta sulle onlus dell’accoglienza dimostrano che di umanitario c’era ben poco e tutto il centrosinistra ha fatto scudo intorno a loro.
"Apprendiamo del rinvio a giudizio delle tre onlus che gestiscono l’accoglienza e l’immigrazione a Macerata e in altre zone d’Italia. Innanzitutto un ringraziamento e un plauso alla Guardia di Finanza di Macerata e alla procura della Repubblica di Macerata per il lavoro sinora svolto - aggiunge il capogruppo di Forza Italia, Riccardo Sacchi - Fermo restando il più pieno rispetto del fondamentale principio di non colpevolezza, riteniamo che a questo punto il rilievo politico dell’accaduto sia di tutta evidenza per cui come forze politiche di centrodestra e di opposizione chiederemo all’amministrazione di costituirsi parte civile nell’istaurando processo a carico delle tre associazioni di cui sopra stante l’evidente danno di immagine subito dalla città di Macerata e dei suoi cittadini inoltre chiederemo l’immediato blocco di tutte le erogazioni di provvidenze alle associazioni che gestiscono l’immigrazione in città stante il fondamentale principio di cautela e il necessario rapporto di fiducia che deve sussistere tra l’amministrazione pubblica e gli enti o associazioni che percepiscono fondi pubblici".
Domani (giovedì 27 settembre) torna a riunirsi il Consiglio comunale di San Severino Marche. Tra gli argomenti all’ordine del giorno della seduta, convocata dal presidente dell’Assise settempedana, Sandro Granata, per le ore 20,30 nell’ex sala udienza del Giudice di Pace a palazzo Governatori; figurano le comunicazioni del sindaco, Rosa Piermattei, la nomina del revisore unico dei conti per il triennio 2018-2021, l’approvazione del bilancio consolidato 20147.
Il Consiglio comunale, inoltre, sarà chiamato ad approvare l’atto di indirizzo per l’affidamento del servizio di liquidazione, accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, dei diritti sulle pubbliche affissioni, della tassa occupazione spazi e aree pubbliche, della tassa smaltimento rifiuti giornaliera e della riscossione coattiva di tributi e altre entrate comunali.
Fra gli argomenti all’ordine del giorno anche l’atto di indirizzo per l’affidamento della gestione dei campi da gioco “Gualtiero Soverchia” e “Tullio Leonori” e una mozione sul ripristino del Punto nascite dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del Senatore della Lega, Paolo Arrigoni
“Con il Decreto Salvini - Immigrazione e Sicurezza - i progetti di integrazione del sistema Sprar si occuperanno finalmente di chi ha veramente bisogno di tutela: le persone a cui è stata riconosciuta la protezione internazionale ed i minori non accompagnati. I richiedenti asilo, tra i quali nel 2017 meno del 10% si è visto riconoscere lo status di rifugiato, verranno indirizzati in centri ad essi dedicati (Cara) per un rapido esame della domanda ed una altrettanto rapida espulsione qualora non abbiano diritto d’asilo”.
Così il Senatore della Lega Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama, componente del Copasir e Responsabile della Lega Marche, replica a quanto dichiarato sulla stampa dal responsabile dei progetti Sprar nel fermano Alessandro Fulimeni.
“Fulimeni cerca comprensibilmente di proteggere un sistema di associazioni e cooperative che in questi anni si è arricchito senza mai conoscere la crisi, come purtroppo è capitato a milioni di italiani”, continua Arrigoni. “Malgrado il giudizio che questo mondo si affretta ad esprimere, lo scopo del Decreto Salvini è quello di riportare legalità e rigore nel Paese dopo una lunga gestione scellerata dell’immigrazione, permeata dal buonismo del PD e della Sinistra, che dal 2013 con i governi Letta, Renzi e Gentiloni ha fatto acqua da tutte le parti e che, anziché ridurli, ha aumentato i fattori di attrazione del nostro Paese: favorendo l’ingresso di almeno 700mila sedicenti profughi tra il 2013 e il 2017!”
“Al responsabile dei progetti Sprar - e a quanti si ostinano a difendere l’immigrazione incontrollata - chiedo se considera normale che in una fase storica in cui 5 milioni di italiani sono in stato di deprivazione, e che avrebbero bisogno di aiuti anche economici, lo Stato debba spendere, e in gran parte sprecare, 5 miliardi all'anno per una gestione dell'immigrazione che riguarda un numero enorme di migranti, per lo più economici e dunque già oggi clandestini”.
“Aver riconosciuto diffusamente la protezione umanitaria (il 25% delle domande nel 2017) dopo essere stati l’unico paese in Europa ad averla istituita con il Governo Prodi nel 2008 in aggiunta allo status di rifugiato e alla protezione sussidiaria è o no un'anomalia? Consentire la permanenza in Italia di centinaia di migliaia di irregolari senza adeguati piani di rimpatrio non sarà stato motivo di disagio sociale e un pericolo per la sicurezza delle nostre città?”, incalza Arrigoni.
E ancora: “Cancellare la protezione o negare la richiesta d’asilo in caso di reati gravi, come spaccio di droga, violenza sessuale o rapine, sarebbe una violazione? Revocare la cittadinanza italiana per gli stranieri che si macchiano di reati legati al terrorismo non è semplicemente buon senso?”
“Come giustamente afferma il Ministro dell’Interno Salvini, questo Decreto è un passo in avanti per un Paese più sicuro, per espellere delinquenti e finti profughi. Organizzazioni criminali, cooperative e albergatori falliti che lucravano sul business dell’accoglienza si mettano l’animo in pace. La pacchia è finita!”