"L’istituzione di un tavolo tecnico di concertazione al fine di individuare i termini progettuali capaci di coniugare le esigenze della distribuzione elettrica con una maggior tutela del territorio." E’ quanto concordato a conclusione del Consiglio Comunale aperto di Potenza Picena, svoltosi presso l’Auditorium Scarfiotti, voluto dall’Amministrazione Comunale per discutere sull’ipotesi di progetto, avanzata alcuni mesi fa dalla società statale Terna, per un elettrodotto aereo da località Acquara di Recanati fino alla Val d’Asola di Potenza Picena.
L’Assise aperta agli interventi della cittadinanza fa seguito ad un primo incontro pubblico sul tema, tenutosi la scorsa estate a Montecanepino, nel quale si era formato un comitato spontaneo di residenti. Le perplessità e le preoccupazioni espresse dai cittadini erano state fatte proprie dall’Amministrazione Comunale, la quale ha avviato un serio e proficuo confronto con i tecnici di Terna, sin da subito resisi disponibili al dialogo e alla concertazione degli interventi.
Disponibilità confermata anche con la presenza in Consiglio Comunale, durante il quale sono state dettagliatamente spiegate esigenze pubbliche di distribuzione e l’ipotesi di progetto dell’elettrodotto aereo Acquara – Porto Potenza Picena. Costruttivi e pacati anche gli interventi sia dei consiglieri che del pubblico, che hanno auspicato una soluzione utile a tutte le parti in causa. “Esprimo soddisfazione per i toni e per la concretezza del Consiglio Comunale aperto – ha detto il Presidente, Mirco Braconi – facciamo nostra la disponibilità di Terna ad avviare un tavolo tecnico per una nuova ipotesi di progetto che cercheremo di mettere al lavoro già nei prossimi giorni, di concerto con l’Assessore all’Ambiente Tommaso Ruffini, coinvolgendo Provincia, Regione, Arpam e i residenti”.
Anche il Sindaco facente funzione, Noemi Tartabini, ha accolto positivamente la disponibilità di Terna a ridiscutere il progetto, sottolineando il ruolo dell’Amministrazione Comunale che “ha voluto con forza organizzare il Consiglio Comunale aperto e invitare sia i rappresentanti di Terna Spa che il Presidente della Regione, o suo delegato, per approfondire e condividere il progetto presentato in cui si prevede la realizzazione di un elettrodotto aereo lungo 9,6 km che consentirà il collegamento tra l’esistente linea Osimo – Trava deviazione Acquara alla cabina primaria di Porto Potenza Picena. Il 30 luglio scorso l’Amministrazione Comunale ha già incontrato la cittadinanza presso la frazione di Montecanepino. Accertata disponibilità al dialogo e al confronto di Terna anche a rivedere il progetto iniziale.
"Resta forte preoccupazione – aggiunge il Sindaco ff Tartabini – circa l’impatto ambientale e turistico e circa l’innalzamento dei livelli dell’inquinamento elettromagnetico. Preoccupazione che non è frutto di competenze in materia bensì dettato dal ruolo che rivestiamo. Siamo responsabili delle condizioni di salute della popolazione e della tutela dell’ambiente. Con questa richiesta della Terna il nostro territorio viene ulteriormente messo a dura prova. Un territorio già deturpato e segnato profondamente da un altro elettrodotto, dalla presenza del radar militare e dalla ferrovia adriatica. Quindi la nostra attenzione e la nostra sensibilità in questo campo è ai livelli massimi e l’impegno è rivolto alla tutela del territorio e dei suoi cittadini”.
In merito alla nuova linea elettrica Acquara – Porto Potenza Picena, Terna informa che ha partecipato al Consiglio Comunale aperto al pubblico indetto dall’Amministrazione Comunale "per ascoltare tutte le osservazioni e le indicazioni utili al fine di svolgere nuovi approfondimenti e assicurare una condivisione più ampia possibile del progetto. Anche in questa occasione Terna ribadisce il valore del dialogo e del confronto con il territorio e pertanto conferma la sua piena disponibilità a prendere parte al prossimo Tavolo Tecnico, che vedrà coinvolte istituzioni e cittadinanza e che consentirà di valutare il contesto territoriale, sociale e ambientale delle aree coinvolte e individuare, per il futuro collegamento elettrico, soluzioni progettuali sostenibili e condivise".
"Come sempre accade, quando il sindaco Pezzanesi si sente attaccato per la sua fallimentare amministrazione, egli mostra i muscoli. Stavolta, però, la toppa è peggio del buco e aggiunge ulteriore vergogna a una situazione che sta diventando davvero insostenibile per la città di Tolentino - il commento della Segreteria PD dopo la decisione presa ieri dal primo cittadino riguardo agli ormai ex Assessori Massi e Pupo.
"Le ultime dichiarazioni del primo cittadino di Tolentino, diffuse attraverso il sito istituzionale del Comune che, ricordiamo a Pezzanesi, non può essere uno strumento di propaganda, sono squallide, vergognose e rispondono all'unico fine di scaricare la colpa del suo fallimento ad altri soggetti, nel tentativo di deresponsabilizzare se stesso - prosegue la nota PD -. Diceva Lincoln 'si possono ingannare poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo. Ma non si possono ingannare molte persone per molto tempo'. Il Sindaco dovrebbe far proprio questo monito scritto quasi due secoli fa; la cittadinanza inizia ad aver chiaro dove sono riposte le responsabilità ed è del tutto inutile scaricare su altri colpe che sono totalmente a suo carico e della sua maggioranza.""Affermare che la Regione Marche rallenti volutamente la città di Tolentino per scopi elettorali, come vuole fare intendere chiaramente il Sindaco nelle sue dichiarazioni, è al tempo stesso falso, delirante e vergognoso, ma soprattutto costituisce una gravissima accusa priva anche del minimo fondamento. Il Partito Democratico - proseguono - ha sempre criticato il Sindaco per le disastrose scelte adottate in questo periodo, ma mai avrebbe avuto il coraggio di affermare che tali imperdonabili errori siano stati commessi volutamente per fini elettorali, con l’obiettivo di screditare l’operato di altri soggetti. Invece il nostro caro Sindaco, in preda a un delirio di onnipotenza, riesce addirittura a oltrepassare questo limite.""Il Partito Democratico ha sempre dimostrato senso di responsabilità - continua la nota -. Pur correndo il rischio di essere considerato “connivente” con l’attuale amministrazione Comunale, l’atteggiamento del partito, sia a livello locale che regionale, è stato collaborativo, sapendo benissimo che in certe situazioni terribili, occorre mettere da parte la competizione elettorale e unire le forze per il bene della città. Il Campus scolastico, l'ospedale e i finanziamenti regionali per la ricostruzione sono soltanto alcune delle questioni su cui si è dimostrato senso di responsabilità e collaborazione a tutti i livelli. Anche per questo le accuse infamanti del Sindaco sono ancora più squallide, tentando goffamente di affibbiare ad altri la colpa di un fallimento che, come oramai è evidente a tutti, è solo dell’Amministrazione Comunale. Anche perché se così non fosse, non si capirebbe come mai in tutti gli altri Comuni del cratere sismico si notano evidenti segni di rinascita qui ancora lontanissimi. Forse San Severino, Belforte del Chieti, Caldarola, Castelraimondo, Sarnano (solo per citarne alcuni) non sono comuni della Regione Marche? In questi comuni la maggior parte degli sfollati (se non tutti) sono rientrati, sono state terminate scuole e altre strutture."
"Come mai solo a Tolentino si rileva un impietoso nulla cosmico? Come mai solo a Tolentino si riscontrano acquisti a prezzi folli di capannoni grezzi per costruire alloggi i cui lavori non risultano ancora iniziati? Come mai solo a Tolentino la quasi totalità degli sfollati non ha potuto avere una sistemazione alternativa? Come mai solo a Tolentino continua a esistere un quartiere di lamiere? - le domande dei dem - . Domande che da anni rimangono senza risposte… Lo smisurato ego e l'irresponsabilità di un singolo uomo non possono essere pagati dai cittadini. Prima che sia troppo tardi auspichiamo che qualcuno vicino a lui abbia più senno e prenda atto che, o si stacca la spina a questa amministrazione, o si stacca la spina al Comune di Tolentino.
Non si sono fatte attendere le reazioni degli “esclusi” della Giunta Pezzanesi, dopo che lo stesso primo cittadino, ieri, ha annunciato la decisione di togliere gli Assessorati ad Alessia Pupo e Alessandro Massi Gentiloni Silveri.
Gli Assessorati, rispettivamente, alla Cultura e allo Sport e all’Istruzione e all’Urbanistica, in questo momento vengono presi in carico da Pezzanesi che, nel giro di pochi giorni, attraverso nuove consultazioni, dovrà nominare due nuove figure di fiducia.
“Sono molto sereno!” – così esordisce Massi, ex Assessore all’Istruzione e all’Urbanistica, sul suo profilo social. “Se avessi voluto conservare la “poltrona” da Assessore – continua - mi sarebbe bastato rinnegare le mie idee, i programmi di Tolentino Popolare e gli impegni presi con i cittadini. La mia coscienza e l’educazione “civica” che ho ricevuto mi hanno sempre stimolato ad avere coraggio e a essere libero, anche quando c'è il rischio di trovarsi “in minoranza".”
“Continuerò il mio impegno civico e il mio servizio alla comunità di Tolentino con immutato entusiasmo anche fuori dalla Giunta e dal Consiglio. Ringrazio le centinaia di attestazioni di stima e di solidarietà che in questo momento mi incoraggiano in modo commovente. La mia gratitudine ai dipendenti comunali che hanno collaborato con me con lealtà e professionalità. Un saluto di cuore e un arrivederci agli elettori, agli attivisti ai cittadini. Nei prossimi giorni convocherò una conferenza stampa dove esporrò tutto il mio pensiero circa quanto accaduto” ha concluso Massi.
“Ringrazio di cuore le tantissime persone che mi stanno dimostrando affetto, vicinanza e solidarietà . Ringrazio anche i rappresentati dei vari partiti e movimenti politici di minoranza che hanno espresso stima e apprezzamento verso il mio operato seppur nelle rispettive e diverse appartenenze. Un abbraccio sincero naturalmente anche agli elettori di Forza Italia, ai ragazzi della lista, ai vari rappresentati, dirigenti ed eletti del Partito” queste invece le parole dell’ormai ex Assessore alla Cultura e allo Sport Alessia Pupo.
“Termina dunque questo mio breve percorso amministrativo ma non finisce di certo il mio impegno politico – sottolinea l’Assessore -. Troppo forte è il senso di appartenenza a questo straordinario territorio e soprattutto troppo forte è l’amore che nutro verso la nostra bellissima Tolentino.”
“Al momento voglio solo aggiungere che sono assolutamente serena non avendo nulla da rimproverarmi a livello personale o politico. Ritengo infatti di aver sempre agito con correttezza e spero con competenza, avendo come uniche finalità il bene della Città, il rispetto del voto e degli impegni elettorali presi. Vado avanti a testa alta” conclude Pupo.
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha pubblicato sui propri profili social un commento riguardo la maxi operazione messa in piedi ieri dai Carabinieri nella struttura dell'Hotel House di Recanati: "Clandestini, droga, una discarica abusiva, 15 auto sequestrate. Controlli a tappeto all'HotelHouse, mega-condominio di Porto Recanati purtroppo luogo di degrado e di illegalità da anni. Non abbassiamo la guardia e continuiamo a lavorare".
"Si tratta di un giorno triste, ma queste decisioni non potevano che essere prese ora che siamo a metà del mio secondo mandato". Così il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha annunciato in una conferenza stampa convocata d'urgenza la decisione di rimuovere dal loro incarico l'assessore all'Istruzione e all'Urbanistica Alessandro Massi Gentiloni Silverj e l'assessore alla Cultura e Sport Alessia Pupo. Le loro deleghe saranno conferite ad interim al primo cittadino, sino a quando non saranno scelti i nuovi membri della Giunta.
La decisione più travigliata, lo si legge tra le righe, è quella dovuta all'allontanamento di Alessandro Massi: "Gli ho voluto bene come un figlio, e gliene voglio ancora, ma quando si è una squadra non si possono fare fughe in avanti specialmente sulla questione scuole. Da un mese a questa parte l'assessore non ha avuto più freni. Prima ancora che il sindaco portasse un progetto, qualcuno è andato per la sua strada. Ho dovuto annoverare diverse uscite sulla stampa e su Facebook: un modo di fare non consono a questa amministrazione".
"Voglio avere gente che tiene alla città e non al partito, capace di chinare il capo quando serve e ingoiare il rospo: non si può essere sempre primi su tutto" puntualizza il sindaco.
La rottura è stata innescata dalle dichiarazioni dell'assessore Massi apparse su diversi organi di stampa, riguardanti lo spostamento della Scuola Don Bosco dal centro storico verso la zona est della città in Contrada Pace, laddove sorgerà il nuovo campus scolastico: "Il sindaco procede individualmente nella scelta. La scuola Don Bosco è una scuola sicura, basta sistemare il primo piano con gli 8 milioni di euro concessi per il post sisma. Bisogna evitare la desertificazione del centro storico” si legge nella nota apparsa nell'ultimo numero del mensile gratuito Press News.
Sulla questione riguardante la Don Bosco il sindaco ci ha tenuto a precisare:"Non è stata ancora presa nessuna decisione in merito. Stiamo valutando se lasciare la struttura della Don Bosco nello stesso luogo, se spostarla di poco oltre o portarla nella stessa area nella quale sorgerà il nuovo campus scolastico allineandoci, peraltro, con realtà virtuse come quella del Comune di Varese. Di certo non ho mai dichiarato che la scuola Don Bosco fosse poco sicura, ma in quanto città che fa parte del cratere sismico dobbiamo rispettare decreti che hanno previsto la compatibilità degli edifici scolastici a un indice di resistenza sismico altissimo".
Per quanto riguarda invece Alessia Pupo, il sindaco Giuseppe Pezzanesi precisa: "Ha lavorato splendidamente, nessuna contrarietà né con lei nè tanto meno con Forza Italia. Ha svolto veramente bene il suo lavoro, ma in moti mi hanno chiesto il perchè di un assessore che non aveva più un gruppo di rappresentanza in Consiglio Comunale visto che i due consiglieri del suo gruppo sono confluiti nel gruppo misto".
Sia Pupo che Massi non siederanno in Consiglio Comunale nella seduta prevista nella giornata di domani, giovedì 21 febbraio.
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Riceviamo e pubblichiamo una nota del sidaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica riguardo la volontà di creare un centro diurno per l'assistenza ai malati di Alzheimer’.
“Ringrazio l’Associazione ‘Attivamente Alzheimer’ per le attività alle quali, peraltro, ha recentemente partecipato anche l’assessore, Barbara Capponi, che è andata in visita ai familiari dei malati, ma anche per aver sollevato il problema, perché per noi la priorità è che si crei sul nostro territorio un Centro Diurno Alzheimer. Un fenomeno quello della malattia dell’Alzheimer, sempre più in crescita, e i familiari curanti dei malati meritano sempre più apprezzamento e sostegno. La mia vicinanza in termini personali è indiscussa, ma anche in termini pratici attraverso l’azione amministrativa”.
“Noi stiamo facendo il massimo – ha aggiunto il Sindaco Ciarapica - ma ci tengo a specificare che l’ambito è di esclusiva competenza della Regione Marche, che al momento risulta poco collaborativa. Il nostro Comune, sotto la mia amministrazione, ha visto e vedrà un’azione serrata con la Regione e assicuro che il dialogo istituzionale c’è e continuerà. Il centro diurno dovrà operare, a nostro avviso, con due moduli distinti, uno a carattere riabilitativo per coloro ai quali è stata diagnosticata la patologia, l’altro a carattere di sollievo rivolto alle famiglie, ma ciò spetta, ripeto, alla Sanità regionale. La Regione, infatti, con atti diversi, ha definito il piano di fabbisogno territoriale finalizzato a garantire la presenza uniforme dei servizi sul territorio ai fini dell’accesso e della presa in carico. I Comuni, in deroga al suddetto atto di fabbisogno hanno la facoltà di proporre l’istituzione di servizi. Cosa che il Comune di Civitanova Marche ha prontamente fatto, richiedendo l’apertura del centro già nel Dicembre 2017, ma la Regione non ha dato seguito, nonostante i continui solleciti a livello istituzionale e tecnico”.
"Recentemente la Giunta regionale ha definito l’attivazione di progettualità prioritarie che dovranno essere comunicate entro il 31 marzo p.v. e quindi entro tale data la nostra Amministrazione, quale ente capofila dell’Ambito Territoriale Sociale 14, riproporrà, ancora una volta, quanto da tempo richiesto, ossia l’apertura di un Centro diurno demenze rientrante nell’area sanitaria extraospedaliera ‘estensiva’”.
“Nello specifico, tendo a sottolineare che il Comune ha come obiettivo, misure strategiche in favore della non autosufficienza, in particolare per queste patologie. La nostra azione si estrinseca attraverso due linee di intervento: la prima consiste in misure di sostegno immediato di vicinanza ai familiari che hanno in casa un malato di Alzheimer e che si traduce in interventi di Assistenza Domiciliare gratuita. Al momento hanno chiesto di beneficiare di questo intervento 83 famiglie e, di queste, 59 sono già in carico al servizio, ossia il 70% della lista di attesa. Il 30% restante purtroppo non viene coperto a causa di un’assenza di finanziamento da parte della Regione. La seconda linea appunto – ha concluso Ciarapica - riguarda l’apertura del Centro Diurno, oramai inderogabile, e per rispetto delle famiglie coinvolte in questo terribile male, mi sento in dovere di chiarire la complessa problematica al di là di alcune fantasiose ipotesi apparse sulla stampa in questi giorni”.
In una conferenza stampa straordinaria indetta oggi pomeriggio intorno alle 16.30, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha annunciato, a sorpresa, che sono state tolte le deleghe agli assessori Alessandro Massi Gentiloni Silveri (Istruzione e Urbanistica) e Alessia Pupo (Cultura e Sport).
Le motivazioni sono da addurre per quanto concerne l'ormai ex assessore Massi alle esternazioni, uscite sugli organi di stampa, riguardanti la scuola Don Bosco e la notizia che sarà spostata in periferia. A quanto pare le dichiarazioni non erano state concordate con l'amministrazione comunale. Il primo cittadino di Tolentino, prendendosene la responsabilità, ha giudicato non consono e adeguato il suo comportamento, "perché si deve sempre remare tutti dalla stessa parte ed inoltre si è anticipata una decisione (quella della scuola n.d.r) non ancora concordata" (leggi di più).
Per quanto riguarda invece Alessia Pupo, il sindaco Giuseppe Pezzanesi precisa: "Ha lavorato splendidamente, nessuna contrarietà né con lei nè tanto meno con Forza Italia. Ha fatto veramente bene il suo lavoro, ma in moti mi hanno chiesto il perchè di un assessore che non aveva più un gruppo di rappresentanza in Consiglio Comunale visto che i due consiglieri del suo gruppo sono confluiti nel gruppo misto".
Le deleghe dei due ex assessori sono state ora conferite ad interim a Pezzanesi stesso, nell'attesa di nuove consultazioni: "Sono già molto oberato di lavoro, le deleghe non rimarranno di mia competenza a lungo. Prima possibile dovrà essere composta una nuova squadra. Assessori esterni? Tutto può essere, sto prendendo in considerazione anche figure che siano espressione della società civile. Di certo c'è già molto da guardare all'interno del gruppo che ha collaborato insieme a me sinora".
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Pd di Cingoli, in merito all'incontro che c'è stato nel pomeriggio di ieri ad Ancona con il Presidente della Regione Luca Ceriscioli sui problemi della sanità del paese.
Ieri pomeriggio Raffaele Consalvi insieme ad alcuni esponentii del PD di Cingoli, si sono incontrati ad Ancona con il Presidente della Regione Luca Ceriscioli , presenti come sempre agli incontri l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e il Vice Capogruppo del PD Francesco Micucci che è anche componente della Commissione Sanità .
Continua il proficuo rapporto di collaborazione instaurato con la Regione per dare risposte in materia sanitaria ai bisogni dei cittadini di Cingoli e del suo comprensorio .
Oltre alle nuove attrezzature acquistate in questi giorni che vanno a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi presenti , nei prossimi giorni saranno operativi tutta una serie di percorsi organizzativi chiari e condivisi che andranno a efficentare il Punto di Primo Intervento e altri reparti . Tra qualche giorno ci sarà un comunicato in proposito da parte della Regione .
Riflessione finale. "Noi fin dal primo momento ( 15 mesi fa ) dicemmo con molta chiarezza che sarebbe stata una strada in salita , ne abbiamo percorsa un pezzo con un impegno disinteressato, portando a casa dei risultati e altri ne verranno senza mai enfatizzarli, ma con i piedi ben piantati per terra perché di strada ce n'è ancora da fare .
Sul nuovo Piano Sanitario anche noi abbiamo avanzato delle proposte importanti e innovative e andremo come sempre a confrontarci con la Regione", ha conluso Raffaele Consalvi .
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"I mercatini di Natale 2018 sono stati pagati con fondi regionali, non con fondi europei.
Basta verificare i pagamenti fatti: per quelli futuri pagheremo con fondi regionali". Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli dopo le polemiche con i comitati dei terremotati e con l'on. Patrizia Terzoni(M5s). Affermare una cosa diversa è "grandissimo errore nella lettura degli atti, confondendo l'elenco e le fonti di finanziamento e incrociandole liberamente. Non è che con i fondi europei si possa finanziare tutto: ad esempio, gli impianti di risalita non sono finanziabili con fondi Ue".
Il presidente ha ricordato gli step di controlli, preventivi e successivi, sottolineando come i fondi europei siano "stati concentrati nel cratere". Quanto all'uso di risorse, ad esempio per il miglioramento sismico dell'Ospedale regionale di Ancona, "dove sono stati portati i feriti politraumatizzati del sisma? Avere l'ospedale antisismico significa investire ad Ancona o per tutta la regione?
(Fonte Ansa)
Questo pomeriggio al Bar Venanzetti di Macerata, il consigliere provinciale del Movimento Uniti per il Centro destra Deborah Pantana ha presentato tramite una conferenza stampa tenutasi al Bar Venanzetti di Macerata, il sit-in con il quale chiederà nella giornata di sabato 23 febbraio la chiusura del Centro Sociale Sisma: "Si tratta di un luogo nel quale si fa politica e non attività culturale".
Dopo le insoddisfacenti risposte ricevute nella giornata di ieri in consiglio comunale dall'assessore Marco Caldarelli (leggi qui), Pantana ha sottolineato: "L'amministrazione comunale non è stata in grado di individuare - per negligenza o per esplicita volontà - gli autori dei manifesti politici che promuovevano la manifestazione antifascista del 10 febbraio scorso quando questi sono stati postati sulla pagina Facebook del Csa Sisma. In maniera, peraltro, visibile a tutti".
"Sabato insieme a me manifesteranno anche altre mamme: abbiamo ricevuto anche il pieno sostegno da parte dei cittadini di Via Alfieri, stanchi del degrado che ha contraddisto il quartiere in questi anni a causa della presenza del centro. Si tratta di un luogo in cui si fa politica e non di un centro sociale dove si organizzano attività culturali a dispetto del pagamento di un prezzo d'affitto modico. Peraltro l'amministrazione comunale è fortemente influenzata da queste frange di estrema sinistra nel prendere le decisioni. Chiediamo che la zona venga riqualificata e che quegli spazi comunali vengano restituiti alla comunità".
"Ci rivolgiamo a tutte le persone di buon senso, compresi i consiglieri comunali che vogliano manifestare assieme a noi" conclude Pantana. La manifestazione si terrà in via Alfieri, a Macerata, di fronte allo stabile destinato al Centro Sociale Sisma (dalle ore 10:00 alle ore 12.00, e dalle ore 15.00 alle 18:00, ndr).
“Rispetto per i Sindaci e unità di intenti”. Ecco i baluardi intorno ai quali Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche richiama tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione a partire dai sindaci, per marciare nella stessa direzione per ottenere i risultati auspicati.
“Vedo che negli ultimi giorni si stanno alzando i toni in maniera che non solo non produce effetti positivi per gli obiettivi che ci siamo posti ma anzi deleteria perché si sta perdendo il rispetto istituzionale tra tutti gli attori coinvolti che invece non deve mai mancare”.
“Anche nel recente incontro con il Commissario Farabollini abbiamo ribadito che la ricostruzione è partita solo in percentuali non significative per la complessità delle procedure che complica qualsiasi azione chiedendo di risolvere il problema della perimetrazioni e delle macerie che affliggono tutti i sindaci del cratere”.
Come Sindaci delle Marche al Commissario abbiamo chiesto soluzioni soprattutto normative che permettano di velocizzare la ricostruzione, che sanino norme farraginose che causano lungaggini inutili ad esempio negli appalti – ha detto il Presidente Mangialardi – ma sappiamo che poi le norme devono essere emanate dal Governo e dal Parlamento. Quello che non deve accadere e che causerebbe solo dispersione di tempo, è di dividersi sulla rappresentanza che deve continuare ad essere unica per far sì che i vertici istituzionali e politici abbiano un riferimento chiaro e autorevole”.
“Ai sindaci delle Marche quindi – ha concluso Mangialardi - ribadisco che Anci Marche continua senza sosta il suo impegno a fungere da collettore delle richieste attraverso il consiglio direttivo e la Commissione Sisma che ci hanno portato in questi anni ad assumere posizioni anche forti portando avanti battaglie che non sempre hanno prodotto risultati eclatanti ma nei confronti delle quali restiamo molto determinati nell’interesse delle Marche e dei marchigiani”.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, in risposta alle dichiarazioni degli esponenti dell'opposizione sulla questione riguardante l'assegnazione degli alloggi per gli sfollati.
"In questo ultimo fine settimana l’opposizione si è sbizzarrita a prendere posizioni fortemente contrarie alla nostra Amministrazione comunale. Lecito in Democrazia. Ognuno può esprimere i propri convincimenti. Poco lecito è insultare in maniera gratuita e offensiva. Forse hanno finito gli argomenti o non sanno che cosa criticare oltre alla nostra scelta di non realizzare le sae, ma di dare avvio alla costruzione di nuovi appartamenti e all’acquisto dell’invenduto. Non è questione di “ego smisurato”, di “bambino capriccioso” - precisa Pezzanesi in merito alle critiche del Movimento 5 Stelle e del PD comparse negli ultimi giorni sulla stampa locale - ma più semplicemente di una valutazione scaturita da una attenta analisi e da convinzioni che moltissimi cittadini tolentinati non hanno condiviso con noi."
"Eravamo certi e lo siamo ancora, che i tempi sono più lunghi in confronto alle sae (e di questo abbiamo dettagliatamente avvisato i diretti interessati e sorvoliamo sulle tante difficoltà che questo tipo di soluzione abitativa ha dimostrato in più occasioni) - continua Pezzanesi -. La burocrazia e alcuni uffici correlati ci hanno complicato la vita, allungando i tempi oltre il previsto e l’illogico, facendo i desiderata di chi sta all’opposizione, i quali pur di sminuire il nostro lavoro non esita a ostacolarlo in tutti i modi a danno di quelle famiglie di cui si dicono “difensori”. E questo i cittadini lo hanno capito molto bene."
"Tra poco meno di un anno ci saranno anche le elezioni regionali e qualcuno sta facendo di tutto pur di fermare l’inevitabile quanto evidente calo di consensi e di voti, come avvenuto anche nel caso della mia recente personale rielezione - prosegue il primo cittadino -. E inoltre non ci sembra che chi, come i grillini in questo momento, ha il proprio movimento politico al Governo, sia stato capace di portare vantaggi a Tolentino e a tutti gli altri comuni del cratere, loro prima di altri. Ad esempio, nell’incontro svoltosi al Politeama con il proprio sottosegretario Crimi non hanno sollevato questioni o problemi inerenti la ricostruzione ma si sono solo soffermati su una proficua e precostituita denigrazione nei confronti del Sindaco e dell’amministrazione comunale."
"Non ci sembra proprio che qualcuno abbia fatto pressione per ottenere lo snellimento delle norme e semplificazioni. Al contrario si guarda sempre in maniera torva, diffidente e prevenuta alle nostre scelte. Tutti coloro che sono all’opposizione sono pronti a demonizzarle in ogni occasione. Nessuno condivide o almeno critica in maniera costruttiva. Tutti impegnati solo a “minare” la credibilità del Sindaco e dell’Amministrazione comunale che invece lavorano con serietà e lungimiranza - continua Pezzanesi -. Quindi non resta loro che raccogliere quello che seminano: cioè poco o nulla. E poi per una volta bisogna anche essere obiettivi: non ci pare proprio che altrove si faccia meglio o ci sia una situazione diversa. Tutti i sindaci evocano la stessa cosa. Poter avviare sul serio la ricostruzione, poter utilizzare i fondi per avere case, scuole, chiese e infrastrutture sicure! Tutti i sindaci vogliono dare futuro al territorio, vogliono riportare i cittadini nelle case. Vogliono acquistare il patrimonio invenduto o costruire nuovi appartamenti. Una volta per tutti, politica e burocrazia devono lavorare insieme per il bene della collettività, tagliando i tempi, mantenendo la trasparenza del proprio operato, come è giusto, ma utilizzando tutte quelle procedure che l’emergenza della situazione dettano."
"Riguardo alla vicenda degli appartamenti è bene precisare, ancora una volta, che l’Erap ha proceduto a stilare il preliminare per gli appartamenti di via Filelfo. A breve si procederà, come sempre si fa in queste occasioni, all’acquisto definitivo, alla stesura dell’atto notarile - precisa il Sindaco -. Procedendo tutto ciò, pochi giorni rispetto all’accordo preliminare, troviamo totalmente fuori luogo dichiarazioni di eventuali devastazioni di carattere sociale e psicologico di coloro che ne sono assegnatari, così come dichiarato dalla presidente del Comitato 30 Ottobre. Contemporaneamente, come abbiamo comunicato nei giorni scorsi, abbiamo provveduto ad approvare sia alcuni progetti di fattibilità che esecutivi che consentiranno, di fatto, l’avvio delle procedure di gara e l’apertura dei cantieri. Alla fine di questa settimana, inoltre, o al massimo all’inizio della prossima, sarà consegnato, con la presenza della stampa, il cantiere per i 45 appartamenti della struttura di contrada Rancia."
"Queste sono le nostre risposte a chi fa terrorismo gratuito e invoca le dimissioni di un sindaco e di un'amministrazione che mai, in passato, hanno prodotto tanto per la Città che amiamo, la nostra Tolentino. Forse proprio l’apertura dei cantieri e finalmente, lo sbloccarsi di tante situazioni, ripetiamo spesso rese complicate “ad arte”, fanno innervosire l’opposizione che potrà solo continuare a “sputar veleno e insulti” in maniera inutile. Noi continuiamo per la nostra strada convinti che “il tempo è sempre galantuomo” e che ci darà, ancora una volta, ragione e soddisfazione" conclude Pezzanesi.
Le dichiarazioni del sottosegretario con delega alla ricostruzione Vito Crimi (leggilo qui), secondo cui la ricostruzione nei comuni del centro Italia devastati dal sisma del 2016 non avverrà secondo la formula 'come era dove era', ha provocato la reazione immediata del sindaco di Castalsantangelo sul Nera.
Il primo cittadino ha definito "allarmante" e "troppo generico" il discorso dell'esponente del Movimento Cinque Stelle: "La gente legge queste cose - dice all'ANSA - e poi si precipita a telefonare a noi".
Falcucci, insieme ai colleghi di Muccia, Arquata e Montegallo, deve ancora risolvere il problema delle perimetrazioni. "Proprio in questi giorni - dice - abbiamo scritto un'altra lettera al commissario, chiedendo un incontro".
Fonte: ANSA Marche
Sabato 16 febbraio nella sala conferenze dell’Ircer di Recanati si è svolta l’iniziativa promossa dal movimento Costituente Popolare. Un evento legato alle prossime scadenze amministrative di maggio 2019 che ha visto protagonisti gli attivisti del movimento insieme agli esponenti UdC condividendo il riferimento all’autentico popolarismo di matrice cattolica e liberale.
Gianfranco Fuselli, in rappresentanza di Costituente Popolare, ha dato il via all’incontro dichiarando "prioritario l’impegno per la famiglia, la vita e l’accoglienza e i servizi agli anziani con il rafforzamento della medicina del territorio e dell’ospedale." Il vicesegretario UdC Nicholas Aconiti Mandolini (assente Tania Brizi per problemi di salute) ha evidenziato la "necessità della cura della città e del territorio, in particolare con interventi sul dissesto idrogeologico e per una città a rifiuti zero."
Il Presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Grufi ha rappresentato "come dovrebbe essere interpretato l'impegno amministrativo lanciando proposte per una vera democrazia comunale non più consegnata alla pressoché esclusiva volontà del sindaco, capo assoluto e indiscutibile. Per questo, strumenti quali le consulte di settore, i gruppi di lavoro per assessorati, le presidenze di commissione alla minoranza, i consigli di rione, quartiere e contrade rurali, consacrano una visione nella quale tutti possono sentirsi protagonisti attivi nella costruzione del bene della città."
Delle 50 idee emerse dai tanti interventi del pubblico, il Comitato Popolare segnala il centro informativo delle prestazioni socio-sanitarie; il progetto farmaci a domicilio; l’assessorato alla vita e alla famiglia; attività extrascolastiche durante gli orari di lavoro dei genitori e durante le feste; centri per famiglia oratori e centri di aggregazione giovanile da creare o potenziare; parcheggi al Colle dell’Infinito e a Monte Morello; accessibilità e parcheggi residenti del centro storico; agevolazioni per attività sportiva giovanile e politiche volte a promuovere utilizzo strutture per attività sportive aperte a tutti; servizio civile anziani e giovani a livello comunale; abitazioni d’emergenza per sfrattati; lotta senza quartiere alle dipendenze patologiche (droghe, alcool, gioco d’azzardo e etc.); pattuglie notturne e festive della Polizia Locale, vigile di quartiere; recupero dei vecchi mestieri; piano fisso annuale per le manutenzioni di strade, marciapiedi, fognature, caditoie e tombini; nuove casette dell’acqua; auditorium della musica; riapertura della chiesa del cimitero; utilizzo di edifici storici con il concorso dei privati (ex Clarisse, complesso Sant’Agostino, palazzo comunale, castello di Montefiore).
Italia in comune incontra le Marche. Il nuovo partito guidato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti, si presenta ai marchigiani domenica 24 febbraio alle ore 10.30 a Civitanova Marche, presso l’hotel Cosmopolitan. Un appuntamento di grande importanza, che vedrà presenti i vertici nazionali e durante il quale saranno illustrati programmi e progetti.
“Un momento importante – esordisce il referente regionale Mattia Priori - perché inizia ora e a tutti gli effetti anche qui nelle nostre Marche, il cammino di un nuovo progetto politico composto da cittadini, sindaci e amministratori insieme. L’idea è quella di unire tutti coloro che si riconoscono nella nostra Carta dei Valori che parla di Europa, impegno civico, integrazione, competenze, cultura e attenzione per l’ambiente. Siamo una forza giovane – prosegue Priori - ma con esperienza di governo, che vuole migliorare la qualità di vita degli italiani. Dobbiamo parlare un linguaggio diverso dalla politica attuale che affronta solo i temi relativi alle poltrone e agli incarichi e non i temi concreti per i cittadini. Italia In comune segue una direzione chiara quella di essere diretti ad ogni livello con la popolazione e dire ciò che è giusto fare e non cosa ci conviene, questo alla lunga nel tempo paga”.
Saranno presenti alla convention il presidente nazionale del partito, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il coordinatore nazionale e sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci e l’onorevole Serse Soverini, coordinatore del partito per la regione Emilia Romagna.
Federico Pizzarotti, ripercorrendo le tappe fondamentali della nascita di Italia in Comune ha più volte spiegato: “Italia in Comune è un nuovo cammino politico. Lo hanno definito il partito dei sindaci, ma in realtà è un partito plurale, una casa aperta a tutti. Nasce dai sindaci perché abbiamo sentito l’esigenza di dare competenza ed esperienza alla politica. I sindaci sono i primi cittadini radicati nel territorio, che conoscono nel profondo le esigenze degli italiani: spesso eleggiamo parlamentari che i territori e i problemi nemmeno li conoscono. Siamo, infine, lontani da tutto ciò che è populista”.
Per il coordinatore nazionale Alessio Pascucci è chiaro: “Siamo oggi qui perché cerchiamo una rappresentanza. Perché non esiste una forza politica nazionale che porti avanti le nostre idee. Perché le idee in effetti sembra che tra i politici non vadano più di moda. E noi, invece, non ci vogliamo rassegnare”.
Alla convention sarà presentate anche una rappresentanza delle prime sezioni della regione Marche, tra cui: Pesaro, Gradara, Fano, Civitanova Marche, Senigallia, Macerata. Una rete di cittadini e amministratori volta a diventare un punto di riferimento per l’intera regione Marche. L’inizio dell’incontro è previsto per le ore 10.30, per una durata di circa due ore. L’ingresso libero a chiunque.
Grande tensione quest'oggi nella Sala Consiliare della Provincia di Macerata durante le due interrogazioni presentate dal consigliere Deborah Pantana, prima della convocazione ufficiale del Consiglio Comunale prevista a partire dalle ore 16:30.
Tutto nasce quando Pantana interroga l'assessore Marco Caldarelli in merito agli autori dei manifesti comparsi negli spazi pubblici dell'Apm, che promuovevano la manifestazione antifascista del 3 febbraio scorso e - non soddisfatta per la replica ricevuta - commenta: "Non sapete nemmeno rintracciare il mandante di uno striscione. Vergognatevi".
La situazione esplode, però, in maniera definitiva al momento dell'interrogazione in merito alla presenza della mafia nigeriana a Macerata. Constatata l'assenza del sindaco Romano Carancini, la Pantana diventa irrefrenabile: "Voglio una risposta diretta dal sindaco, la replica da parte dell'assessore Iesari non mi interessa così come quello che ha scritto sul suo foglietto. Io resto qui ad aspettare finchè non arriva: per mandarmi via dovrete chiamare le forze dell'ordine". Da sottolineare come al momento delle interrogazioni l'aula fosse semivuota (vedi foto, ndr).
Sono seguiti minuti febbrili per comprendere il da farsi, con una trattativa prolungata fra il consigliere Pantana, il vice-presidente del Consiglio Comunale Francesco Luciani e il segretario generale Claudia Tarascio: “La sua interrogazione è rivolta all'intera amministrazione comunale che ha scelto di far intervenire l'assessore alla sicurezza - ha puntalizzato Tarascio - in quanto materia di sua competenza. Lei non può bloccare i lavori del Consiglio".
In sala consiliare il clima si arroventa e l'assessore Iesari per cercare di smorzare i toni si lascia andare ad un'esternazione ironica: "Avrò bisogno di andare dallo psicologo".
Dopo il consulto con il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pantanetti, presente nella sezione della Sala dedicata al pubblico, e un'interruzione protrattasi per circa venti minuti Pantana sceglie di esporre la sua interrogazione sulla criminalità organizzata di matrice straniera, in particolare nigeriana, a una condizione: "Voglio che mi sia data l'opportunità di presentare una mozione d'ordine all'avvio del Consiglio Comunale".
IL BOTTA E RISPOSTA TRA PANTANA E IESARI - Al termine dell'esposizione di Pantana, l'assessore Mario Iesari ha così controbattuto: "Il sindaco ha tutto il diritto di delegare agli assessori di competenza le interrogazioni rivolte all'amministrazione comunale, trovo la polemica del tutto ingiustificata. Spaccio e consumo di droga con infiltrazioni di natura straniera sono un annoso problema da combattere, ma questo non significa che nella nostra città ci siano tracce della presenza di criminalità organizzata. Trovo vergognosa la campagna portata avanti dalla stampa - anche locale - che ha affermato il contrario in maniera falsa e surrettizia".
Pronta la replica di Pantana: "Sono state dette una marea di stupidaggini. Il sindaco si vergogna di rispondere alla mia interrogazione, che riproporrò in tutti i prossimi consigli finchè non riceverò risposte adeguate".
Sedato il parapiglia è stato dato l'avvio all'attività del Consiglio Comunale (a cui ha partecipato anche il sindaco Romano Carancini, ndr), prima della cui apertura ufficiale, è stata presentata da parte del presidente Luciano Pantanetti una commemorazione rivolta alla famiglia di Pamela Mastropietro. Mentre Pantanetti ne dava lettura tutti i consiglieri si sono alzati in piedi ascoltando in rispettoso silenzio le sue parole: "È la prima volta che in questa sala si svolge una commemorazione pubblica di questo tipo. È necessario che ai responsabili dell'omicidio di Pamela venga assicurata una pena severissima".
Al termine del discorso pronunciato da Pantanetti si è tenuto un commosso minuto di silenzio.
Come annunciato in precedenza, il consigliere Pantana ha richiesto una mozione d'ordine di spiegazione per il mancato intervento diretto del sindaco. Mozione rigettata in quanto non in linea con i presupposti di idoneità.
All'esterno della Sala Consiliare va sottolineata la dimostrazione silenziosa portata avanti dai consiglieri comunali di Fratelli d'Italia che hanno esposto uno striscione con su scritto "Su Pamela potete fare solo silenzio".
"Abbiamo optato per il silenzio che a volte fa più rumore di tante parole spese al vento" il loro commento.
Di seguito la cronistoria fotografica della seduta:
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Movimento 5 Stelle di Potenza Picena riguardo la modifica del piano regolatore.
"Il MoVimento 5 Stelle di Potenza Picena interviene sulla questione delle modifiche al Piano Regolatore di Potenza Picena per informare i Cittadini che il Piano Regolatore Generale, che risale al 2004, è stato modificato, con una variante, già nel marzo 2014 con il voto favorevole sia del PD, allora al governo della Città, sia dell’opposizione dI Centro destra guidata da Acquaroli. Un piano regolatore faraonico e spropositato, senza nessun contatto con la realtà sociale e produttiva cittadina che se realizzato avrebbe ulteriormente ferito e ucciso il nostro fragile territorio, con una stima di costruito pari ad almeno altri 500 -700 appartamenti, una vera follia edificatoria.
Cambiato il colore della Giunta di governo cittadino, il Centrodestra di Acquaroli e Tartabini e il PD hanno votato a favore tutto l’iter delle variazioni al PRG sia dicembre 2014 che a Novembre 2018. Tutti d’amore e d’accordo, Gli unici ad opporsi siamo stati noi del Movimento 5 stelle.
Venerdì sera in Consiglio comunale abbiamo votato contro l’atto di indirizzo per una nuova variante al PRG, perché l’atto stesso, due paginette scarse pure scritte di fretta e in maniera vaga e fumosa, esprime la volontà della Giunta e della maggioranza , di ridurre la capacità edificatoria in 5 aree precise: ex Opera Pia Filippetti, area Bontempi, area ex Rogin, area del Parco dei Laghetti, area “Le 5 Vele” -parcheggio Babaloo , senza prendere nessun impegno preciso.
In Consiglio comunale abbiamo chiesto:
· L’impegno da parte dell’ Amministrazione a percorrere qualsiasi strada che avesse la finalità di impedire qualsiasi tipo di costruzione nelle aree ex Bontempi, ed ex Rogin, trasformandole possibilmente in parchi pubblici, perché a Potenza Picena è prioritario il recupero edilizio ed urbanistico del Centro Storico, da troppi anni dimenticato da tutte le Amministrazioni che si sono succedute. Costruire ancora fuori del Centro storico significherebbe uccidere definitivamente la possibilità di rivitalizzare quel gioiello urbanistico medievale che ci è stato lasciato in eredità.
· Abbiamo inoltre chiesto al Sindaco di intervenire immediatamente con ordinanze per indurre la proprietà dell’ ex Rogin a ripulire l’area.
· Abbiamo chiesto un chiaro impegno affinché vengano percorse tutte le strade possibili per preservare il Parco dei Laghetti da qualsiasi costruzione e di effettuare una caratterizzazione ambientale per capire se vi sono rifiuti pericolosi interrati e sversati nei laghetti.
· Abbiamo chiesto una rivalutazione urbanistica seria e approfondita di tutto il territorio comunale specie di quelle aree degradate lungo la Regina e la statale Adriatica.
· Abbiamo chiesto di rimandare la approvazione dell’atto di indirizzo al nuovo Consiglio comunale che verrà eletto fra tre mesi per dare una seria valenza politica all’atto stesso.
Di fronte ad un documento, quello della Giunta di centro-destra, di una povertà disarmante, chiaramente pre-elettorale, non abbiamo potuto che votare contro, per rispetto dei Cittadini e della stessa Città di Potenza Picena".
Il progetto “Danae” dell’associazione “Praxis” e del Comune di Civitanova, rivolto alle donne che hanno subito violenza, è risultato tra i primi 17 progetti a livello nazionale su 101 partecipanti al bando anti-violenza del Dipartimento Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri.
Per diciotto mesi potranno essere finanziate tante opportunità, grazie ad una somma di 235 mila che coprirà in particolare gli inserimenti lavorativi curati da una cooperativa creata per questo scopo. Ne hanno dato notizia alla stampa, questa mattina, l’assessore al Welfare Barbara Capponi, il presidente dell’ass. Praxis Paolo Scapellato e l’avvocato Eleonara Tizzi dell’Informadonna.
La base operativa è lo sportello Informadonna del Comune di Civitanova Marche, già operante sul territorio dal 2010 e gestito dalla stessa associazione che ha partecipato al bando che potrà allargare le ore di ricevimento al pubblico da 4 a 6 a settimana.
“Il progetto – ha spiegato Scapellato - è rivolto a tutte le donne vittima di violenza che hanno chiesto sostegno e aiuto ai vari servizi pubblici e privati (Centri Anti Violenza, Sportelli Anti Violenza, Informadonna, Servizi Sociali ecc.) rientranti nei territori delle Marche e dell’Umbria. Da esso è sorta la prima cooperativa che sarà gestita dalle stesse donne”.
“Si viene a delineare un nuovo substrato di opportunità per queste donne che vogliono sganciarsi da un contesto difficile – ha detto l’assessore Capponi. Il problema della violenza ha molte sfaccettature che devono essere prese in considerazione per poter dare una risposta efficace a livello politico e sociale; la dipendenza della donna dall’uomo maltrattante è sia di tipo psicologico sia di tipo materiale.
“I servizi anti-violenza – ha riferito la responsabile dello sportello Informadonna avv. Tizzi - offrono infatti consulenze legali e psicologiche al fine di aiutare la donna a interrompere il rapporto malato con il suo uomo.
Mancano però aiuti più materiali, come ad esempio un percorso di inserimento lavorativo utile a rendere indipendente a livello materiale la donna, così da poterle dare più forza nel caso sia necessaria una separazione. Il progetto DANAE interviene proprio a questo livello, a integrazione dei diversi servizi di assistenza e presa in carico già esistenti nei territori indicati2.
Il programma, della durata di 18 mesi, prevede 4 fasi:
1. Creazione di una rete di operatori e servizi, all’interno di una piattaforma web da cui gestire tutto il progetto (Comuni, Associazioni, Cooperative, Aziende, CAV ecc.), con incrementazione delle ore di servizio dello sportello Informadonna del Comune di Civitanova Marche.
2. Individuazione delle donne a cui rivolgere i servizi, alle quali saranno forniti percorsi di orientamento professionale e personale
3. Avvio delle azioni di sostegno: corsi di formazione professionale, stage lavorativi in azienda, coinvolgimento come socie nelle attività di una cooperativa di tipo B appositamente creata.
4. Monitoraggio delle azioni, valutazioni finali dell’impatto del progetto e presentazione dei dati in articoli ed eventi divulgativi
Oltre ai servizi principali, il progetto può offrire altre azioni di sostegno, qualora emergano necessità specifiche nel corso della presa in carico delle utenti:
• Alloggio protetto presso una struttura
• Attività di socializzazione tra le utenti
• Consulenze legali e psicologiche per le utenti che non hanno avuto la possibilità di usufruirne in altri servizi
Per tutta la durata del progetto (gennaio 2019 – aprile 2020) lo sportello sarà aperto 6 ore alla settimana, anziché 4 ore come da convenzione con il Comune. Oltre all’orario di apertura al pubblico, gli operatori dello sportello svolgeranno le attività previste dal progetto, sotto la supervisione dei coordinatori del progetto e con l’aiuto degli esperti.
Il personale coinvolto è il seguente:
• Un operatore per lo sportello Informadonna
• Due esperti di orientamento professionale
• Uno psicologo per le consulenze psicologiche
• Un avvocato per le consulenze legali
• Un’équipe di professionisti per l’apertura e la gestione della cooperativa di tipo B
• 4 operatori esperti di incrocio domanda/offerta di lavoro per l’avvio si eventuali stage o per l’inserimento in percorsi di formazione professionale
Nel corso del progetto saranno previsti eventi di divulgazione ed eventi scientifici per la sensibilizzazione al tema da parte della cittadinanza e confronto tra esperti sulle buone pratiche da adottare in relazione alla tutela delle donne vittima di violenza.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla ricostruzione Vito Crimi è tornato a parlare del terribile terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016, durante un intervento alla conferenza di presentazione della mappa sui rischi dei comuni italiani.
"La ricostruzione - ha spiegato - non può prescindere da una valutazione dei luoghi e dunque non può esserci una ricostruzione 'come era e dove era', perché così non si riduce il rischio. Sarà dunque una ricostruzione che o avverrà nello stesso luogo, ma con strutture migliori, o in luoghi diversi".
Un discorso, ha aggiunto Crimi, che "vale per ogni territorio in cui si verifica un fenomeno naturale".
Fonte: Ansa Marche
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’assessore Angelo Sciapichetti in risposta alle dichiarazioni comparse sulla stampa di Francesco Pastorella, coordinatore dei comitati terremoto del centro Italia, sulla destinazione dei fondi asse 8 del Por Fesr “Interventi di efficienza energetica in edifici pubblici e in società partecipate pubbliche”.
“Lo schema è collaudato, qualche rappresentante dei cosiddetti comitati dei terremotati lancia comunicati infamanti nei confronti della regione, alcune testate on line rilanciano la notizia e da lì si scatena la canea nel web per delegittinare il governo regionale. Subito dopo arrivano i comunicati di appoggio di rappresentanti politici che sono all'opposizione in regione e al governo del paese.
Con l'ennesimo comunicato stampa di oggi il grande esperto di terremoto Pastorella, accorso da Roma dopo il sisma, si fa addirittura autogoal.
Si scaglia infatti contro il sistema di protezione civile in quanto la delibera a cui fa riferimento serve, tra le altre cose, per mettere a norma antisismica e irrobustire in tutta la regione gli edifici strategici come ad esempio le SOI (sale operative integrate) della protezione civile o quella di Palazzo Raffaello di Ancona ha sede anche la protezione civile regionale che purtroppo abbiamo trovato non a norma, edifici pubblici quali geni civili ecc.
Stia tranquillo Pastorella noi non minacciamo nessuno,noi domani mattina daremo mandato ai nostri legali di procedere nei suoi confronti per le gravi e tendenziose notizie da lui diffuse in questi giorni che creano ulteriore rancore e rabbia in popolazioni già fortemente provate dal terremoto e che non hanno bisogno di agitatori di popolo venuti da Roma in cerca di fortuna o di probabili candidature elettorali alle prossime elezioni regionali, ma di soluzioni concrete ai loro numerosi problemi” conclude Sciapichetti".