Civitanova, Progetto Danae: nuove opportunità lavorative per le donne vittime di violenza
Il progetto “Danae” dell’associazione “Praxis” e del Comune di Civitanova, rivolto alle donne che hanno subito violenza, è risultato tra i primi 17 progetti a livello nazionale su 101 partecipanti al bando anti-violenza del Dipartimento Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri.
Per diciotto mesi potranno essere finanziate tante opportunità, grazie ad una somma di 235 mila che coprirà in particolare gli inserimenti lavorativi curati da una cooperativa creata per questo scopo. Ne hanno dato notizia alla stampa, questa mattina, l’assessore al Welfare Barbara Capponi, il presidente dell’ass. Praxis Paolo Scapellato e l’avvocato Eleonara Tizzi dell’Informadonna.
La base operativa è lo sportello Informadonna del Comune di Civitanova Marche, già operante sul territorio dal 2010 e gestito dalla stessa associazione che ha partecipato al bando che potrà allargare le ore di ricevimento al pubblico da 4 a 6 a settimana.
“Il progetto – ha spiegato Scapellato - è rivolto a tutte le donne vittima di violenza che hanno chiesto sostegno e aiuto ai vari servizi pubblici e privati (Centri Anti Violenza, Sportelli Anti Violenza, Informadonna, Servizi Sociali ecc.) rientranti nei territori delle Marche e dell’Umbria. Da esso è sorta la prima cooperativa che sarà gestita dalle stesse donne”.
“Si viene a delineare un nuovo substrato di opportunità per queste donne che vogliono sganciarsi da un contesto difficile – ha detto l’assessore Capponi. Il problema della violenza ha molte sfaccettature che devono essere prese in considerazione per poter dare una risposta efficace a livello politico e sociale; la dipendenza della donna dall’uomo maltrattante è sia di tipo psicologico sia di tipo materiale.
“I servizi anti-violenza – ha riferito la responsabile dello sportello Informadonna avv. Tizzi - offrono infatti consulenze legali e psicologiche al fine di aiutare la donna a interrompere il rapporto malato con il suo uomo.
Mancano però aiuti più materiali, come ad esempio un percorso di inserimento lavorativo utile a rendere indipendente a livello materiale la donna, così da poterle dare più forza nel caso sia necessaria una separazione. Il progetto DANAE interviene proprio a questo livello, a integrazione dei diversi servizi di assistenza e presa in carico già esistenti nei territori indicati2.
Il programma, della durata di 18 mesi, prevede 4 fasi:
1. Creazione di una rete di operatori e servizi, all’interno di una piattaforma web da cui gestire tutto il progetto (Comuni, Associazioni, Cooperative, Aziende, CAV ecc.), con incrementazione delle ore di servizio dello sportello Informadonna del Comune di Civitanova Marche.
2. Individuazione delle donne a cui rivolgere i servizi, alle quali saranno forniti percorsi di orientamento professionale e personale
3. Avvio delle azioni di sostegno: corsi di formazione professionale, stage lavorativi in azienda, coinvolgimento come socie nelle attività di una cooperativa di tipo B appositamente creata.
4. Monitoraggio delle azioni, valutazioni finali dell’impatto del progetto e presentazione dei dati in articoli ed eventi divulgativi
Oltre ai servizi principali, il progetto può offrire altre azioni di sostegno, qualora emergano necessità specifiche nel corso della presa in carico delle utenti:
• Alloggio protetto presso una struttura
• Attività di socializzazione tra le utenti
• Consulenze legali e psicologiche per le utenti che non hanno avuto la possibilità di usufruirne in altri servizi
Per tutta la durata del progetto (gennaio 2019 – aprile 2020) lo sportello sarà aperto 6 ore alla settimana, anziché 4 ore come da convenzione con il Comune. Oltre all’orario di apertura al pubblico, gli operatori dello sportello svolgeranno le attività previste dal progetto, sotto la supervisione dei coordinatori del progetto e con l’aiuto degli esperti.
Il personale coinvolto è il seguente:
• Un operatore per lo sportello Informadonna
• Due esperti di orientamento professionale
• Uno psicologo per le consulenze psicologiche
• Un avvocato per le consulenze legali
• Un’équipe di professionisti per l’apertura e la gestione della cooperativa di tipo B
• 4 operatori esperti di incrocio domanda/offerta di lavoro per l’avvio si eventuali stage o per l’inserimento in percorsi di formazione professionale
Nel corso del progetto saranno previsti eventi di divulgazione ed eventi scientifici per la sensibilizzazione al tema da parte della cittadinanza e confronto tra esperti sulle buone pratiche da adottare in relazione alla tutela delle donne vittima di violenza.
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