Tensione in aula consiliare, Carancini non c'è. Pantana: "Mi risponda, oppure arrestatemi" (FOTO)
Grande tensione quest'oggi nella Sala Consiliare della Provincia di Macerata durante le due interrogazioni presentate dal consigliere Deborah Pantana, prima della convocazione ufficiale del Consiglio Comunale prevista a partire dalle ore 16:30.
Tutto nasce quando Pantana interroga l'assessore Marco Caldarelli in merito agli autori dei manifesti comparsi negli spazi pubblici dell'Apm, che promuovevano la manifestazione antifascista del 3 febbraio scorso e - non soddisfatta per la replica ricevuta - commenta: "Non sapete nemmeno rintracciare il mandante di uno striscione. Vergognatevi".
La situazione esplode, però, in maniera definitiva al momento dell'interrogazione in merito alla presenza della mafia nigeriana a Macerata. Constatata l'assenza del sindaco Romano Carancini, la Pantana diventa irrefrenabile: "Voglio una risposta diretta dal sindaco, la replica da parte dell'assessore Iesari non mi interessa così come quello che ha scritto sul suo foglietto. Io resto qui ad aspettare finchè non arriva: per mandarmi via dovrete chiamare le forze dell'ordine". Da sottolineare come al momento delle interrogazioni l'aula fosse semivuota (vedi foto, ndr).
Sono seguiti minuti febbrili per comprendere il da farsi, con una trattativa prolungata fra il consigliere Pantana, il vice-presidente del Consiglio Comunale Francesco Luciani e il segretario generale Claudia Tarascio: “La sua interrogazione è rivolta all'intera amministrazione comunale che ha scelto di far intervenire l'assessore alla sicurezza - ha puntalizzato Tarascio - in quanto materia di sua competenza. Lei non può bloccare i lavori del Consiglio".
In sala consiliare il clima si arroventa e l'assessore Iesari per cercare di smorzare i toni si lascia andare ad un'esternazione ironica: "Avrò bisogno di andare dallo psicologo".
Dopo il consulto con il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pantanetti, presente nella sezione della Sala dedicata al pubblico, e un'interruzione protrattasi per circa venti minuti Pantana sceglie di esporre la sua interrogazione sulla criminalità organizzata di matrice straniera, in particolare nigeriana, a una condizione: "Voglio che mi sia data l'opportunità di presentare una mozione d'ordine all'avvio del Consiglio Comunale".
IL BOTTA E RISPOSTA TRA PANTANA E IESARI - Al termine dell'esposizione di Pantana, l'assessore Mario Iesari ha così controbattuto: "Il sindaco ha tutto il diritto di delegare agli assessori di competenza le interrogazioni rivolte all'amministrazione comunale, trovo la polemica del tutto ingiustificata. Spaccio e consumo di droga con infiltrazioni di natura straniera sono un annoso problema da combattere, ma questo non significa che nella nostra città ci siano tracce della presenza di criminalità organizzata. Trovo vergognosa la campagna portata avanti dalla stampa - anche locale - che ha affermato il contrario in maniera falsa e surrettizia".
Pronta la replica di Pantana: "Sono state dette una marea di stupidaggini. Il sindaco si vergogna di rispondere alla mia interrogazione, che riproporrò in tutti i prossimi consigli finchè non riceverò risposte adeguate".
Sedato il parapiglia è stato dato l'avvio all'attività del Consiglio Comunale (a cui ha partecipato anche il sindaco Romano Carancini, ndr), prima della cui apertura ufficiale, è stata presentata da parte del presidente Luciano Pantanetti una commemorazione rivolta alla famiglia di Pamela Mastropietro. Mentre Pantanetti ne dava lettura tutti i consiglieri si sono alzati in piedi ascoltando in rispettoso silenzio le sue parole: "È la prima volta che in questa sala si svolge una commemorazione pubblica di questo tipo. È necessario che ai responsabili dell'omicidio di Pamela venga assicurata una pena severissima".
Al termine del discorso pronunciato da Pantanetti si è tenuto un commosso minuto di silenzio.
Come annunciato in precedenza, il consigliere Pantana ha richiesto una mozione d'ordine di spiegazione per il mancato intervento diretto del sindaco. Mozione rigettata in quanto non in linea con i presupposti di idoneità.
All'esterno della Sala Consiliare va sottolineata la dimostrazione silenziosa portata avanti dai consiglieri comunali di Fratelli d'Italia che hanno esposto uno striscione con su scritto "Su Pamela potete fare solo silenzio".
"Abbiamo optato per il silenzio che a volte fa più rumore di tante parole spese al vento" il loro commento.
Di seguito la cronistoria fotografica della seduta:
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