Politica

Rivolta dei pastori. Forza Italia: "191 milioni di euro grazie a Berlusconi e Tajani"

Rivolta dei pastori. Forza Italia: "191 milioni di euro grazie a Berlusconi e Tajani"

"In merito alla battaglia dei pastori sardi e di tutti i pastori mobilitatisi per i prezzi troppo bassi del latte, il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi e il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani hanno parlato con il Commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, ottenendo garanzie per l'assegnazione di 191 milioni di fondi europei da utilizzare per il sostegno e la promozione della filiera dei prodotti sardi" lo annunciano il Senatore Andrea Cangini, il Commissario Regionale di Forza Italia Marcello Fiori e la Capogruppo regionale FI Jessica Marcozzi. "Questo è un primo risultato importante anche se restano questioni strutturali della filiera agricola che devono essere affrontate dal governo italiano. Chi come Forza Italia ha davvero a cuore i problemi della nostra agricoltura, dei lavoratori e delle categorie maggiormente esposte alla crisi, non si limita a cavalcare la piazza, a fare passerelle o urlare contro le istituzioni europee, ma ha il dovere di cercare e trovare risposte e soluzioni. Andiamo avanti sempre a fianco di chi lavora, produce e crea sviluppo per il nostro Paese e a tutela delle nostre straordinarie produzioni agricole" - concludono i rappresentanti di Forza Italia.

17/02/2019 12:03
Potenza Picena. Avvio di un processo di variante al PRG: il PD propone un emendamento

Potenza Picena. Avvio di un processo di variante al PRG: il PD propone un emendamento

"In occasione del Consiglio Comunale dello scorso 15 febbraio la maggioranza ha proposto un ordine del giorno con l’intento di avviare un procedimento di Variante al PRG. Condividendo gli obbiettivi posti dalla maggioranza, e valutando positivamente l’ipotesi di una revisione dello strumento urbanistico alla luce delle mutate condizioni socio-economiche che il territorio di Potenza Picena vive, ritendendo insufficiente il documento proposto, il Gruppo Consiliare del PD ha proposto un emendamento sottolineando i seguenti aspetti e ritenendoli imprescindibili per l’elaborazione un atto di indirizzo compiuto" è quanto riportato da una nota stampa del gruppo consiliare dem. "In primo luogo la necessità di esprimere l’intento del Consiglio Comunale di avviare un nuovo procedimento di Variante al PRG, al fine di valutare le osservazioni alla precedente Variante, rivedere le previsioni urbanistiche in riduzione ed individuare una strategia univoca di sviluppo territoriale, individuando come interesse pubblico da perseguire la salvaguardia e la valorizzazione dei caratteri del paesaggio rurale, delle emergenze paesaggistiche e naturalistiche ed il recupero delle aree industriali dismesse". Nel documento proposto dal PD si esprimeva anche la "necessità di dotare il Comune di specifici pareri legali, al fine di evitare possibili contenziosi futuri derivanti da scelte di pianificazione contestabili o oggetto di possibili impugnazioni da parte dei soggetti ad oggi titolari di diritti edificatori, ed il coinvolgimento della cittadinanza nella stesura della Variante." "Ci fa piacere che il M5S abbia condiviso la nostra impostazione votando il nostro emendamento! - continua il gruppo consiliare del PD -. La maggioranza che si era detta inizialmente d’accordo con l’emendamento proposto ha successivamente votato contro lo stesso, non riuscendo a motivare l’inversione di marcia, ma usando come pretesto le polemiche nate a mezzo stampa e richiamate in Consiglio Comunale. Il capogruppo Cavalieri ha sottolineato come nonostante i numerosi solleciti e le ripetute proposte da parte dell’opposizione ci si sia ritrovati solo ora, a fine mandato, a pensare  un nuovo indirizzo. Al Capogruppo Casciotti queste osservazioni sono bastate a giustificare il voto contrario all’emendamento in precedenza apprezzato e condiviso." "Un atteggiamento ambiguo e pretestuoso che avvalora i sospetti di strumentalizzazione del Consiglio Comunale, usato per fini elettorali alla vigilia delle elezioni amministrative - l'attacco dei rappresentanti del PD -. E’ utile ricordare che se l’Amministrazione avesse davvero voluto procedere ad una riduzione delle cubature previste avrebbe potuto farlo con un semplice atto di Giunta, senza passare in Consiglio Comunale e non riducendosi a farlo ad appena tre mesi dalle elezioni, ben sapendo di non avere il tempo materiale per portare una proposta concreta in adozione. Insomma un ennesimo gesto propagandistico e privo di effetti di cui la maggioranza si è macchiata umiliando la dignità del Consiglio Comunale e dei consiglieri, per semplici fini di propaganda su un tema, l’urbanistica e l’assetto del nostro territorio, sul quale è stata latitante per tutti e 5 gli anni di mandato."

17/02/2019 11:40
Ussita, opposizione al vetriolo. "Sindaco confuso, ora invoca la Piazza"

Ussita, opposizione al vetriolo. "Sindaco confuso, ora invoca la Piazza"

"La confusione del sindaco Marini Marini come un virus sta contagiando l'intero paese addirittura chiamando la cittadinanza in un incontro pubblico avente come oggetto la 'prosecuzione del mandato'. Marini Marini ha davanti cittadini che finora non hanno visto nulla di nuovo dalla fine del mandato del commissario Passerotti". È quanto si legge in una nota dell'opposizione in consiglio comunale di Ussita commentando la decisione del sindaco di indire una assemblea pubblica per sabato 23. "Rimaniamo ancora di più basiti - continuano gli esponenti di minoranza - dal surreale silenzio, gelido, che ha accompagnato questi ultimi quattro giorni di balletto: dimissioni sì, dimissioni non so, dimissioni no. Un gelido comportamento dei nostri concittadini che forse stanno capendo l'impreparazione di questo signore e la prepotenza di alcuni suoi uffici comunali. Qui la macerie sono le stesse di un bombardamento e nulla è stato rimosso da giugno scorso". Un'ultima considerazione: ''la questione politica - sottolinea la nota di Ussita Insieme per la Ricostruzione - è se la maggioranza ritiene di confermare la fiducia al sindaco, alla luce dei risultati e delle prospettive. Inoltre la sede propria del confronto non può essere l'assemblea pubblica ma la sede del Consiglio Comunale."

17/02/2019 11:17
Comitato "Treia per il cambiamento": il punto della situazione sulla Città

Comitato "Treia per il cambiamento": il punto della situazione sulla Città

Il 16 gennaio scorso si è costituito spontaneamente un Comitato denominato “Treia per il Cambiamento”: due gli obiettivi importanti che hanno mosso un gruppo di persone, a un mese di distanza, a continuare a incontrarsi e a confrontarsi. Il primo obiettivo è stimolare l’interesse alla politica del territorio, anche attraverso l’informazione, soprattutto rivolta ai giovani, mentre il secondo è la proposta di un “Metodo politico nuovo per Treia” . Il portavoce del Comitato è Edi Castellani, ex vicesindaco della Città di Treia. Il Comitato sostiene che "la politica ha bisogno di costruire, di coraggio, di onestà intellettuale e soprattutto deve essere di esempio ai giovani che in futuro saranno alla guida della città. Una politica, quindi, che intende costruire un cambiamento nel medio e lungo termine, a favore di una cittadinanza interessata e soprattutto informata del bene pubblico. La politica è informazione, ma anche ascolto, confronto e condivisione, soprattutto su alcune importanti scelte future che cambieranno, inevitabilmente, anche a causa del sisma, l’organizzazione di alcuni contesti cittadini." "Oggi i cittadini, soprattutto giovani, che si avvicinano alla politica sono sempre di meno - prosegue il Comitato -, spesso disinformati, distaccati e lontani dal tema politico. Negli ultimi anni è cresciuto sempre più un senso di sfiducia soprattutto nei confronti della politica amministrativa, dove si attua il metodo “a voce sola”, termine siglato dal Comitato, per rendere l’idea in modo diretto e chiaro. Anche nella nostra città, la visione di molti, ha fatto aumentare questo senso di sfiducia nei confronti della politica amministrativa comunale, diventando per qualcuno, quasi una rassegnazione, a metodi oramai “cronicizzati”, (“A voce sola” ) di cui si faceva riferimento prima. E’ anche per questo motivo che il Comitato “Treia per il Cambiamento” suggerisce , oltre alla partecipazione, anche il coraggio per proporre e portare avanti un nuovo metodo di fare politica , iniziando con il dire basta a questa modalità, in cui la politica si occupa troppo di se stessa e poco degli altri, (di solito è una politica per pochi…e non per tutti!) Lamentarsi non darà nessun risultato, impegnarsi e seguirla da vicino rappresenta invece il vero cambiamento. Infatti, solo vivendo appieno il presente, i giovani possono sperare in una politica ed a un futuro migliore." Lunedì 4 febbraio il Comitato ha organizzato un incontro, allargato a cittadini interessati, invitati dai vari componenti: l’incontro molto partecipato, è riuscito a coinvolgere ed informare anche molti giovani. Durante la serata, il Comitato , attraverso la voce di Edi Castellani, ha esposto il quadro generale dell’attuale situazione della Città di Treia, e la descrizione dei progetti fino al momento del Commissariamento, gli argomenti trattati sono stati, in primis , la realizzazione dei Poli scolastici e la proposta di verifica della vulnerabilità sismica dei plessi attualmente utilizzati, in aspettativa della realizzazione delle nuove scuole. Il secondo argomento ha interessato gli interventi di ricostruzione e recupero delle opere pubbliche danneggiate dagli eventi sismici del 2016, come il il Palazzo Comunale, con la possibile delocalizzazione di alcuni uffici, (uffici strategici) e l’intervento di recupero del Santuario del SS. Crocifisso, di proprietà del Comune. Un altro tema importante è stato quello delle politiche a favore del Centro Storico, descritte dal Comitato e dai presenti, come urgenti e necessarie.  “Il primo passo è considerare il Centro storico come centro/cuore di tutto il territorio” ha ribadito spesso la Castellani durante l’incontro, “l’affermazione può sembrare scontata, ma non lo è! Un Centro storico da riqualificare, ma soprattutto da valorizzare attraverso strategie condivise fra tutti i cittadini, anche delle frazioni , in quanto “biglietto da visita”e luogo tangibile ed identitario di tutti. Rendere vivo il Centro storico significa anche far sopravvivere gli esercizi commerciali, compromessi dalla crisi iniziata da tempo, anche a causa della massiccia presenza dei grandi Centri Commerciali e sicuramente peggiorata dopo l’evento sismico, anche a causa della delocalizzazione della scuola secondaria. Molte le proposte raccolte , già implementate con i suggerimenti arrivati dopo l’incontro, attraverso l’ascolto di altri cittadini. Alcune proposte si legano alla possibilità di accesso anche a determinati Fondi messi a disposizione dalla Regione e gestiti dal Gal per i Progetti Integrati Locali (PIL), un interessante progetto di sviluppo locale, dove possono essere messe in campo diverse strategie, come la realizzazione di Uffici Informazioni Turistiche, imprese di artigianato tipico o artistico, stazioni di E-Bike, (hab di interscambio Gomma) e ciclovie, percorsi per mobilità dolce, chioschi per prodotti tipici, creazione di Poli di attrazione turistica relativi alla Valle del Potenza, il progetto vede tra l’altro la Città di Treia come Capofila di altri quattro comuni vicini. Una strategia utile sarà anche la costruzione di una rete turistica fra i vari comuni, in modo di creare efficaci sinergie a favore di tutto il territorio e dei Centri Storici." "Una parentesi positiva diretta al Centro storico - prosegue il Comitato - è stata quella di informare sui finanziamenti riconosciuti per due progetti: l’uno diretto al recupero e quindi alla futura riapertura di una parte dell’Accademia Georgica, sempre di proprietà comunale, proposto dalla Castellani quando era in carica, oggi finanziato; l’altro, seguito sempre dall’ex vicesindaco, attraverso l’assessorato alla cultura, un progetto, anch’esso finanziato con fondi regionali, relativo sia ad una “rete urbana” denominata “Treia Musei”, sia ad una azione di miglioramento della comunicazione e quindi della fruizione del Museo Civico Archeologico." Molti i temi trattati, dalla ricostruzione, alla realizzazione dei Poli scolastici, dalle politiche rivolte al centro storico a quelle per le frazioni, senza sottovalutare le politiche turistiche/culturali a vantaggio di tutto il territorio, comprese le zone rurali, un dibattito aperto che sarà ripreso a breve, nei prossimi incontri, dove verranno trattati altri temi, come ad esempio le politiche rivolte al sociale. Altra situazione molto discussa dai presenti è stata quella relativa all’Ente Disfida del Bracciale, da tempo poco chiara, i cittadini iniziano a preoccuparsi per la prossima Disfida del Bracciale e concordano con il Comitato di dover far chiarezza anche per l’avvicinarsi del prossimo evento, dato che alcune voci danno per dimesso il Presidente Pro Tempore. "Non risolvere quanto prima i problemi relativi all’Ente, e farli arrivare fino a giugno, a dopo le elezioni, sarebbe veramente grave - il commento del Comitao che aspetta risposte definitive. Tra l’altro il tema è politico e di interesse pubblico, dato che per la realizzazione dell’evento si utilizzano anche contributi pubblici." Il tema in chiusura dell’incontro è stato Villa “La Quiete”e la possibile organizzazione del Complesso storico, uno dei temi che hanno portato inevitabilmente ad accennare al commissariamento della Città, e a ricordare come un “metodo amministrativo a voce sola” oramai “ cronicizzato ne sia stato la causa". Confronto utile per riflettere sul tema con i presenti, "tutti concordi nel cercare di evitare in futuro la situazione, verificatasi per ben due volte". Alla fine della serata il portavoce del Comitato ha ribadito che per prevenire il rischio di ripetere per la terza volta un commissariamento del Comune, è necessario un “nuovo metodo amministrativo, soprattutto che rispetti l’etica, quindi privo di prevaricazioni, utile a creare un legame diretto con i cittadini, perso da tempo e da recuperare al più presto, utile anche per risolvere le questioni primarie ed importanti che si andranno ad affrontate in breve." Il Comitato “Treia per il Cambiamento” è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini e al dialogo con altri gruppi politici che condividono gli stessi principi e attuano la stessa forma di dialogo, trasparente e condivisa, in modo di costituire, attraverso un unione di forze, un’alternativa a radicati “Metodi politici”, anche in prospettiva delle prossime elezioni amministrative.

17/02/2019 10:12
PD Tolentino sulla vicenda alloggi: "Il walzer delle bugie, Pezzanesi deve andarsene"

PD Tolentino sulla vicenda alloggi: "Il walzer delle bugie, Pezzanesi deve andarsene"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del PD di Tolentino relativo alla questione della consegna degli alloggi per gli sfollati. "Sconcerto, indignazione e stupore. Questi sono i sentimenti che emergono dalla lettura degli articoli di stampa pubblicati nei giorni scorsi nei quali il Sindaco Pezzanesi si autocelebra per l’ennesima volta comunicando di aver consegnato 14 alloggi nel Comune di Tolentino agli sfollati, con tanto di foto delle bellissime finiture delle nuove unità immobiliari.  Già è di per sé irritante che un amministratore si vanti di aver consegnato appena 14 alloggi sui 200 necessari, dopo ben 2 anni e mezzo di attesa, dopo aver illuso i più sfortunati con continue bugie, rinvii, rettifiche, degne soltanto di un bambino capriccioso.   Ma l’irritazione si trasforma in indignazione e sconcerto quando si accerta che la notizia non corrisponde a verità e che in realtà sono stati effettivamente consegnati appena un terzo dei 14 alloggi pomposamente dichiarati dal Sindaco. Prendere in giro la gente in questo modo, dopo anni di sofferenze, è davvero disgustoso. Il Sindaco non solo non chiede scusa per gli ingiustificabili ritardi, mente spudoratamente anche alla stampa, solo per “farsi bello” agli occhi di chi legge. Tolentino è l’unico Comune del cratere che dal giorno del terremoto ad oggi non ha saputo dare una risposta dignitosa ai suoi cittadini più sfortunati. La ricostruzione ordinaria, tanto contestata per le difficoltà normative, è arrivata comunque prima degli appartamenti promessi da Pezzanesi. Oramai siamo abituati alle bugie del Sindaco. Non è la prima volta e di certo non sarà l’ultima. Gli appartamenti in C.da Rancia sono stati promessi ai cittadini, a seconda della data delle varie interviste, nell’estate del 2018, poi a Natale 2018 ora a Giugno 2019. La pietosa realtà dei fatti è che i lavori non sono ancora iniziati e l’attesa sarà molto più lunga di quella dichiarata. Mentre centinaia di persone, a causa delle sciagurate decisioni dell’amministrazione comunale, sono ancora costrette a sopravvivere in quell’ammasso di lamiere della zona container, in condizioni che non dovrebbero essere ammesse in un paese civile, mentre migliaia di sfollati tolentinati sono ancora costretti a vivere in giro per la Provincia attendendo (invano) di poter ricevere ciò che è un loro diritto, ovvero una struttura abitativa sostitutiva… il Sindaco di Tolentino, invece di chiedere scusa a questa gente, si bea di se stesso infarcendo di vergognose bugie le sue dichiarazioni. Tutto ciò è vergognoso e non più sopportabile. Non è più possibile che la città di Tolentino venga amministrata in questo modo, non è più possibile continuare ad illudere i concittadini, sfiniti da anni di attesa, con vergognose bugie. Dall’alto del suo ego il Sindaco non prenderà mai atto del totale fallimento della sua amministrazione, ma è forse giunto il momento che chi appoggia l’attuale amministrazione comunale prenda coscienza che, per il bene di tutti i cittadini di Tolentino, si cambi rotta in modo radicale. Quello che ha combinato Pezzanesi negli ultimi due anni ha dell’incredibile. In qualsiasi Paese civile avrebbe chiesto scusa e se ne sarebbe andato. Questo sindaco non è più idoneo a ricoprire il ruolo che riveste".  

16/02/2019 18:25
Potenza Picena. Iniziata la Campagna di Ascolto dei cittadini del candidato civico Marabini

Potenza Picena. Iniziata la Campagna di Ascolto dei cittadini del candidato civico Marabini

Tanti cittadini del centro storico hanno risposto all’appello di Edoardo Marabini per discutere delle situazioni che la prossima amministrazione comunale di Potenza Picena sarà chiamata ad affrontare. "Le manutenzioni carenti, il decoro urbano trascurato, la qualità della raccolta dei rifiuti che regredisce, i problemi della viabilità e della mobilità, la scarsa vigilanza e gli insufficienti orari di apertura al pubblico degli uffici così come le sempre più rare occasioni di confronto con amministratori poco propensi a promuovere la partecipazione" - questi i problemi evidenziati da Marabini -. Il candidato sindaco civico ha dialogato con i presenti "garantendo l’impegno ad un confronto costante con i cittadini e ha ribadito i punti fondamentali del suo progetto per il centro storico: necessità di migliorare il decoro urbano, curare le vie e gli edifici pubblici, promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente pubblico e privato attraverso l’incentivazione finanziaria e fiscale, anche al fine di difendere, valorizzare e rilanciare le attività commerciali, dell’artigianato tradizionale e della ricettività turistica." "L’amministrazione dovrebbe procedere alla riqualificazione dei luoghi di incontro, a partire dalla piazza, alla creazione di una rete delle associazioni per migliorarne la capacità operativa e aggregativa, promuovere la cultura come leva di rinascita della comunità, potenziare e agevolare il ruolo della pro loco e della biblioteca fino a farne un vero e proprio centro di promozione culturale -  ha proseguito Marabini -. Infine, si è ribadito nuovamente che è necessario avviare un confronto serio con i Comuni limitrofi, in particolare Montelupone, per possibili sinergie e azioni comuni nell’ottica di una comune valorizzazione di entrambe le realtà, di una pianificazione unitaria e di un'amministrazione più efficiente." "L'incontro è stato guidato dalla consapevolezza che il futuro dipende dall'impegno di ciascun cittadino. Per questo gli incontri proseguiranno e si intensificheranno nel corso delle prossime settimane. Il prossimo incontro si terrà a Porto Potenza, venerdì 22 febbraio, alle ore 21:15, presso i locali della Pro Loco, per affrontare insieme con i cittadini le questioni più significative per Porto Potenza, centro più popoloso del nostro comune."

16/02/2019 17:06
Attività balneari. Leonardi sollecita la Regione a emanare indirizzi univoci per l'estensione delle concessioni demaniali

Attività balneari. Leonardi sollecita la Regione a emanare indirizzi univoci per l'estensione delle concessioni demaniali

"La situazione delle concessioni balneari marittime e della loro scadenza prevista nel 2020 con la conseguente incognita delle aste, è da tempo motivo di forte preoccupazione tanto che Fratelli d'Italia a livello nazionale ha presentato proposte di legge ed emendamenti per il superamento della cosiddetta "Direttiva Bolkestein" a sostegno dell'attività di operatori balneari e di tutto il loro indotto commerciale e turistico - sono le considerazioni della capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi, a seguito dell'incontro avvenuto a San Benedetto del Tronto organizzato dal Sindacato Italiano Balneari, che ha visto anche la sua partecipazione.   "L'estensione della durata a quindici anni recentemente approvata è certamente una boccata di ossigeno per le nostre imprese: da cittadina di Porto Recanati vivo costantemente il problema e sono vicina a queste istanze - prosegue la rappresentante di Fratelli d'Italia -. Questa estensione però, per il nostro partito, non è certo la panacea del problema perchè, dal punto di vista degli investimenti che si fanno sul settore, occorrono certezze anche per l'accesso al credito e consentire alle imprese balneari di fare investimenti per avere un turismo più competitivo e attrattivo a livello europeo e mondiale. L'estensione della concessione fatta con legge non è sufficiente, difatti ora serve che questa venga apposta sui titoli concessori da parte dei Comuni interessati e della Autorità Portuali, per quanto di reciproca competenza, attraverso un atto ricognitivo o la vidimazione della nuova scadenza con la durata quindicinale. Per evitare una disomogeneità di azione da parte delle singole amministrazioni comunali servono dunque gli indirizzi e il coordinamento da parte dell'Ente Regione sulla materia."   "Formalizzare le nuove scadenze non è una semplice azione burocratica - conclude Leonardi - ma serve soprattutto a dare certezze ai concessionari e per permettere alle aziende balneari di poter accedere al credito bancario e a eventuali finanziamenti. Ricordo difatti, continua Leonardi, le recenti mareggiate che hanno causato gravissimi danni a molti stabilimenti della costa senza che poi fosse riconosciuto lo stato di calamità. Una situazione pesante per molti operatori, sfiancati da incertezze ed eventi meteorici. Sollecito quindi la Regione, competente in materia di funzioni amministrative di demanio marittimo, nel redigere direttive unitarie per i Comuni e definire nel concreto le modalità di applicazione delle norme cogenti contenute nella legge di bilancio statale al fine di poter avere le giuste diciture sui titoli concessori demaniali marittimi."

16/02/2019 14:47
Potenza Picena, il sindaco Tartabini approva l'atto di riduzione dell'edificabilità

Potenza Picena, il sindaco Tartabini approva l'atto di riduzione dell'edificabilità

E’ stato approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, con i voti della maggioranza che sostiene il Sindaco Noemi Tartabini, l’atto di indirizzo proposto dall’Amministrazione Comunale rivolto alla riduzione dell’edificabilità sul territorio potentino. E’ stato dato così mandato al Segretario Generale e agli uffici competenti di attivare la procedura per una nuova variante al Piano Regolatore vigente , al fine di poter valutare e dare regolare corso a tutte le osservazioni, numerosissime, che giunte fuori i tempi previsti, sono rimaste escluse dall’ultima variante aperta all’inizio del 2014. Inoltre di modificare l’area fabbricabile “Opera Pia Filippetti” in area agricola “E”, l’area del “Parco dei Laghetti” classificata in turistico – residenziale da modificare nella riduzione della cubatura escludendo il residenziale e lasciando il turistico, zona “Ex Rogin” riduzione dell’indice di edificabilità, “Ex Bontempi”  da modificare nella riduzione del residenziale, area “Le 5 Vele” nello specifico ex parcheggio Babaloo classificato strutture per sport e spettacolo da modificare togliendo la cubatura prevista e da destinare a solo parcheggio considerando anche le indicazione del nuovo piano di difesa della costa. “Posso esprime soddisfazione per questo atto di indirizzo – ha sottolineato il Capo Gruppo di Maggioranza in Consiglio Comunale, Giulio Casciotti – la Giunta e i consiglieri comunali che la sostengono, hanno voluto evidenziare una volontà di sviluppo realistico e di tutela del territorio al fine di evitare interventi faraonici impossibili da realizzare o, peggio ancora, interventi che potrebbero rimanere per tempi indeterminati inconclusi ed anche per non lasciare notevoli superfici abbandonate dove è impossibile nelle condizioni urbanistiche attuali realizzare interventi compiuti e funzionali”.

16/02/2019 12:40
Raimondo Orsetti sui fondi per il terremoto: "La promozione turistica non riguarda solo i comuni del cratere"

Raimondo Orsetti sui fondi per il terremoto: "La promozione turistica non riguarda solo i comuni del cratere"

In merito a quanto pubblicato ieri dal Comitato Terremoto Centro Italia sulla ripartizione dei fondi europei destinati alle zone del cratere sismico (Asse 8 del FESR), il dirigente della Regione Marche Raimondo Orsetti tiene a specificare quanto segue:  1) Tutti gli atti amministrativi assunti dalla Regione Marche in materia di turismo - cultura - valorizzazione del territorio sono corretti dal punto di vista della conformità e della coerenza nonché della legittimità e della regolarità tecnica alla normativa UE, nazionale e regionale e alle modalità di utilizzo dei fondi POR FESR 2014-2020, anche per quanto riguarda le risorse aggiuntive, destinate ad Azioni di destinazione marketing e di promozione delle destinazioni turistiche Decisione UE C (2017) n. 8948 del 19/12/2017 (con cui sono state stanziate le risorse aggiuntive pari a € 248 milioni per lo sviluppo economico, di cui 7,7 milioni destinati alla promozione del turismo e della cultura); 2) La Decisione UE, per la parte inerente i comparti turismo-cultura-valorizzazione del territorio, ha fatto proprie le scelte adottate in precedenza dalla Regione Marche, allor quando, tempestivamente, con  Delibera amministrativa dell’Assemblea Regionale n. 64 del 14/11/2017 fu approvato il Piano straordinario per lo sviluppo, la promozione e la valorizzazione delle Marche, per la X legislatura, ad integrazione del precedente piano triennale per il turismo, approvato con D.A. 13/2015, che cambiò sostanzialmente le strategie di programmazione di settore, a seguito della grave situazione determinatasi con il sisma. Piano che elaborato dal Servizio da me diretto fu approvato dall’aula senza nessun voto contrario, solo poche astensioni e previa adeguata concertazione territoriale e socio-economica con i pareri favorevoli del Comitato delle Autonomie Locali e delle categorie produttive; 3) la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1597 del 28/12/2017 (di approvazione da parte della Commissione Europea delle modifiche al Programma Operativo FESR Marche 2014/2020 a seguito dello stanziamento di risorse aggiuntive destinate a finalità diverse dalla ricostruzione) autorizza esplicitamente, a pagina 204, l’ “Azione 30.1 Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche (Azione 6.8.3 AdP)”, stabilendo quali Territori: “Priorità ai Comuni del cratere con possibile estensione ai Comuni che ricadono in classe sismica 1 e 2”. Ciò vuol dire che gli interventi programmati in un’ottica di sistema per la promozione dell’offerta turistica integrata del sistema regionale possono riguardare non solo i Comuni del cratere, ma quasi tutti i Comuni delle Marche, in quanto ad esclusione di poche realtà situate nelle propaggini meridionali del territorio regionale, sono tutti compresi in area sismica classi 1 e 2. La correlazione fra la spesa sostenuta e le iniziative in area del sisma o comunicazioni di promozione della stessa all’interno della promozione del sistema regionale sono pertanto  legittime e regolari (come ad esempio, l’investimento realizzato a Gradara - che oltre ad essere la porta di ingresso delle Marche è anche il bene monumentale più visitato ogni anno dai turisti con 250 mila presenze – per dotare il luogo di idonei strumenti di comunicazione che consentano la promozione permanente delle aree interne del cratere è attività di promo - commercializzazione ammissibile e regolare); 4) la Deliberazione di Giunta regionale n. 475 del 16/04/2018 (con la quale sono state approvate le modalità operative del Programma Operativo (MAPO), tra le quali è compresa la scheda intervento 30.1.1 # destinazione marche – The ideal place for a better life. Azioni di destination marketing), prevede inoltre l’ambito degli interventi ammissibili, in particolare, a pagina 117, si definisce nei dettagli la scheda di attuazione dell’Intervento 30.1.1, che al punto D. Promozione del brand #destinazionemarche con eventi e itinerari si stabilisce che si intende valorizzare l'offerta turistica della Regione Marche con particolare riferimento ai Comuni del cratere, attraverso le seguenti azioni: 1. incremento e destagionalizzazione dei flussi turistici anche nelle aree colpite dal sisma 2016; 2. sostegno alla promo-commercializzazione di prodotti turistici marchigiani anche dell'area colpita dal sisma del 2016, qualificando l'offerta attraverso il miglioramento dei servizi di accoglienza e promuovendo eventi sul territorio non soltanto nei mesi estivi, al fine di contribuire all'aumento degli arrivi e delle presenze dei turisti in bassa stagione. 5) Agli atti strategici di cui sopra, hanno fatto seguito atti di programmazione puntuale per l’attuazione dell’intervento 30.1.1 del POR FESR: #DestinazioneMarche. In particolare la Giunta Regionale ha adottato la Deliberazione n. 829 del 18/06/2018, a cui ha fatto seguito la Deliberazione n. 20 del 14/01/2019, mediante le quali è stato individuato il complesso di attività di comunicazione e promozione in Italia e all’Estero per gli anni 2018 – 2020;  6) La DGR n. 20 del 14/01/2019, in particolare, sui quali si è polemizzato, prevede nel dettaglio tutte le attività di investimento nel brand Marche, di promo-commercializzazione dell’offerta turistica e di valorizzazione dei territori che saranno realizzate dalla Regione Marche in collaborazione con i soggetti del territorio (Comuni, Camera di Commercio, categorie, ENIT, ecc…) nel periodo 1.1.2019 – 31.3.2020, sul mercato nazionale e sul mercato estero, in una logica di coerenza delle azioni e di integrazione degli interventi. Scopo di questa programmazione è in particolare di far riemergere le aree regionali colpite duramente dal sisma del 2016 attraverso una serie di attività concatenate e integrate di destination marketing sinergicamente declinate per tutti i cluster turistici regionali e diversificate sui vari mercati e su vari target di riferimento. Le azioni di marketing e comunicazione che hanno come obiettivo il rilancio delle aree colpite dal sisma sono dirette a connettere queste aree, alla destinazione Marche in generale, per non essere considerate una tessera a parte del mosaico regionale.  7) E’ evidente che una parte delle attività della citata DGR 20/2019, che saranno di volta in volta autorizzate preventivamente dall’Autorità di Gestione delle Politiche Comunitarie, sono finanziate con i fondi comunitari dell’Asse 8, mentre un’altra abbondante parte sarà finanziata attingendo ad altre fonti finanziarie ancora non del tutto quantificate (fondi ordinari di bilancio regionale, fondi comunitari del POR FESR, fondi statali, risorse della Camera di Commercio, dell’ENIT e via dicendo), che saranno individuate solo al momento dell’assunzione dello specifico atto. Scrivere, ad esempio, come è successo che con i fondi destinati ai Comuni del cratere si sostengono finanziariamente i Mercatini di Natale del Pesarese o le Bandiere Arancioni e Blu o cose di questo genere, non risponde assolutamente a verità in quanto saranno iniziative finanziate con fondi correnti del bilancio regionale e non con i fondi della promozione delle aree del sisma; 8) Per altri generi di iniziative (dalle fiere, alle attività di promo-commercializzazione, agli incoming di operatori turistici e giornalisti, alla promozione TV, radio e social media, ecc…), la Regione si è sempre mossa in un’ottica di sistema, in modo unitario secondo le più elementari logiche di marketing, privilegiando le destinazioni delle aree interne. Questa impostazione ha riguardato anche gli eventi culturali, che sono una parte importante dell’offerta turistica regionale. Basti pensare alla recente mostra su Lorenzo Lotto, realizzata per precisa volontà del Governatore a Macerata, quando altre sedi lottesche realmente legate all’artista aspiravano legittimamente ad ospitarla (da Ancona a Jesi, da Loreto a Recanati). Penso alla straordinaria attività di valorizzazione del patrimonio culturale presente nei musei del cratere ed alle mostre promosse e realizzate sempre a Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Matelica e prossimamente a Fabriano e Camerino. Nessuno ha parlato della mostra Capolavori Sibillini portata a Milano dal dicembre 2017 al 30 giugno 2018 e di tutte le iniziative di promozione delle aree interne costruite attorno ad essa con la collaborazione di testate prestigiose come Vanity Fair, Vogue, Traveller. O a RisorgiMarche ed ai 35 concerti, l’ultimo dei quali con 70 mila presenze e dell’immane sforzo organizzativo e non solo, che c’è stato dietro le quinte, al sostegno dato in modo consistente alla stagione lirica di Macerata o a Musicultura, a tantissime altre iniziative definite “minori” (ma che minori non sono!) realizzate dal territorio, accompagnate e sostenute dalla Regione. Ne sono state decine e decine. O della costruzione del cluster del turismo outdoor, che ha conquistato la BIT di Milano, pensato e voluto proprio per rivitalizzare le aree interne, con la realizzazione del sistema bike delle Marche, del progetto dei Cammini Lauretani, del Cammino Francescano, del sistema delle ciclovie per il cicloturismo regionale. E non si venga a dire, come qualcuno ha scritto, che sono stati fondi sottratti alla ricostruzione, perché sono risorse comunitarie destinate allo sviluppo economico dei territori dove l’imperativo categorico per la rinascita è quello di portare il lavoro agendo su quei settori di cui il territorio è particolarmente vocato, settori che erano già pesantemente in crisi prima del terremoto (e questo dobbiamo dircelo senza infingimenti e ipocrisie…); 9) tutte le attività programmate dalla Regione Marche, quindi, sono finalizzate unicamente alla valorizzazione del Brand "Destinazione Marche" con lo scopo di posizionarlo sul mercato turistico nella consapevolezza che tale settore è fortemente competitivo e che dunque necessita di interventi di alto profilo e con progetti di marketing volti ad accrescere la reputation del Brand stesso, sia sul mercato nazionale e su quello estero, con azioni coordinate con i territori e con i sistemi turistici locali sfruttando anche straordinari eventi che accendono le luci della ribalta internazionale sulla nostra regione, come le celebrazioni per i 150 anni di Gioachino Rossini (2018), o i 200 anni de l’Infinito di Giacomo Leopardi o più ancora, i 500 anni di Raffaello. Alla recente Borsa Internazionale del Turismo di Milano (10-12 febbraio 2019), le Marche sono state la regione più vivace e più competitiva, presentando un’immagine coesa e forte dell’intero sistema. Questo fatto ci conforta e ci spinge a guardare al futuro con ancora maggiore determinazione; 10) Preme, infine, sottolineare che sul piano della correttezza degli atti amministrativi nonché della stessa efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa regionale si è espressa positivamente la stessa Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per le Marche - in occasione del recente Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Marche 2017 relativamente: “Sisma 2016 – 2017. Risorse finanziarie e gestione degli interventi” (Magistrato incaricato: Cons. Valeria Franchi).  Al riguardo, si suggerisce di vedere quanto riportato al punto 1.2.3 “Le risorse comunitarie - La riprogrammazione del POR FESR Marche”, in particolare le pagine 16 e 17, ove si evidenzia che le Azioni di destinazione marketing e di promozione delle destinazioni turistiche, con una dotazione di 7,7 milioni di euro hanno come beneficiaria la Regione Marche e sono da attuarsi con particolare riferimento al rilancio delle aree colpite dagli eventi sismici.   Viene, inoltre, evidenziato che: “Articolato è, parimenti, il quadro tratteggiato dal Servizio Sviluppo e valorizzazione Marche nella relazione con la quale, con riferimento all’ulteriore obiettivo dell’Asse 8, quello di valorizzazione del patrimonio, sono stati forniti i chiarimenti richiesti circa i risultati, medio tempore, conseguiti ed alle eventuali ulteriori azioni pianificate. Con riferimento alle conseguenze del sisma sul patrimonio culturale l’anzidetta relazione restituisce una interessante fotografia delle conseguenze prodotte dal sisma sul patrimonio culturale e degli interventi di carattere emergenziale posti in essere a livello regionale …”.  “… Ampia è, inoltre, la rassegna degli interventi a sostegno e per la valorizzazione dei territori ricompresi nel cratere. Per evidenti ragioni di economia espositiva non è possibile richiamarli in maniera dettagliata. Devono, nondimeno, segnalarsi le iniziative promosse a sostegno del turismo nell’area del cratere nell’ambito del Piano Straordinario per lo Sviluppo e la Valorizzazione delle Marche – approvato con delibera n. 64/2017 – e le attività promozionali riferite all’intervento 17.1.2 del POR FESR Marche 2014-2020 oltre che la partecipazione a fiere ed eventi anche in vista della valorizzazione del Brand Marche su nuovi mercati. Meritevoli di apprezzamento si appalesano, altresì, gli investimenti avviati – e ritenuti suscettivi di completamento nel prossimo biennio – per il potenziamento dell’accoglienza turistica all’interno del cratere: riferisce, al riguardo, l’amministrazione di progetti di riqualificazione delle strutture alberghiere, di valorizzazione dei cammini lauretani e francescani, di sviluppo della rete di ciclovie, di implementazione del sistema termale”. Quando a Febbraio 2017, l’Osservatorio Regionale del Turismo ci portò il dato del – 72% di prenotazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, eravamo quasi disperati. La Regione Marche, a differenza dei nostri principali competitors regionali, non dispone di Agenzia di promozione, molto più snella ed agile perché improntata ad una gestione privata del settore. Noi dobbiamo competere con loro ed essere addirittura più efficaci, operando con gli strumenti del pubblico, con più regole, più burocrazia. Nonostante tutto, non ci siamo pianti addosso e grazie ad indirizzi puntuali e costanti del Governo regionale, operando con il territorio e sui territori, ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo lavorato tanto, ma tanto! Le polemiche degli ultimi giorni, spesso gratuite, ci feriscono e danneggiano pesantemente il “sistema regionale”, tuttavia ci confortano i dati registrati sempre dall’Osservatorio Regionale a fine 2018: + 6,51% di arrivi; + 1% di presenze; + 20% di arrivi in area cratere; + 12% di arrivi di turisti stranieri. Lo scorso anno abbiamo collegato con i voli nuovi mercati: Lituania, Lettonia e Ucraina, destinazioni che sono state riconfermate anche per il 2019. A queste probabilmente si aggiungeranno destinazioni importanti come Mosca, Parigi e Stoccolma.  L’appello che faccio è quello di lasciarci lavorare, anzi è quello di darci una mano per rendere la nostra azione sempre più efficace. Speculare su queste cose, con polemiche a volte pretestuose, reca un danno di immagine alla Regione ed al sistema turistico regionale (stimato in 4,5 miliardi di PIL pari all’11% del PIL totale) di dimensioni rilevanti e questo non credo lo voglia nessuno.   

16/02/2019 11:18
Macerata, Riccardo Sacchi (FI): "Mafia nigeriana in città? Il sindaco ne risponda in prima persona"

Macerata, Riccardo Sacchi (FI): "Mafia nigeriana in città? Il sindaco ne risponda in prima persona"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del consigliere comunale Riccardo Sacchi (Forza Italia) in merito alla citazione della città di Macerata all'interno del rapporto della Direzione investigativa antimafia nella sezione riguardante la mafia nigeriana (leggi di più):  "Lunedì prossimo il Consiglio Comunale di Macerata ricorderà Pamela Mastropietro. E’ un’occasione di riflessione: la sola che ci è stata concessa da un Sindaco e da una maggioranza che hanno fatto di tutto, sin qui, per negare l’evidenza cercando di ridurre il brutale assassinio della ragazza a incidente. Ma la realtà è molto più ostinata della propaganda e deflagra in città con la forza del rapporto della DIA (Direzione investigativa antimafia) che lascia pochissimo margine alla negazione. Nella relazione sull’attività investigativa del primo semestre 2018 – peraltro diffusa con ritardo, il che lascia pensare che il documento sia stato ben meditato – fa per due volte esplicito riferimento a Macerata sancendo che la città è diventata crocevia della criminalità organizzata, sia italiana che nigeriana (leggi di più). È sintomatico che nel capitolo espressamente dedicato alla criminalità organizzata nigeriana, a pagina 321 del dossier della DIA, si legga: “ Di rilievo – a titolo esemplificativo - la sistematica attività di spaccio di eroina e marijuana effettuata nella provincia di Macerata, da 3 nigeriani ritenuti anche esecutori materiali dell’efferato delitto di una diciottenne romana, il cui cadavere fu ritrovato, dissezionato, in due valigie abbandonate”. L’accento cade su “a titolo esemplificativo” perché il documento della DIA dà ampiamente conto di quali siano le modalità con cui agisce la mafia nigeriana nella gestione dello spaccio, della prostituzione e nell’assoggettamento delle sue vittime attraverso rituali quali il ju-ju o il vudù. Quanto è accaduto a Macerata il 30 gennaio di un anno fa non è un tragico incidente, ma è la spia di un diffuso degrado. Nel rapporto la DIA cita anche l’Hotel House, a sancire che una gestione scellerata dell’immigrazione clandestina in città e nella provincia ha determinato il radicarsi di inquietanti fenomeni malavitosi.  La Dia offre, peraltro, un quadro assai allarmante del contesto regionale, facendo riferimento anche alle infiltrazioni nei cantieri della, si fa molto per dire, ricostruzione post-terremoto. Ma se questo è il quadro, sarà necessario individuare le responsabilità. Il Sindaco di Macerata ha una gran fretta che tutto torni a covare sotto la cenere di un’apparente normalità. Non è un caso che Romano Carancini -  che si è costituito parte civile con il Comune obtorto collo contro Innocent Oseghale nel processo per l’omicidio di Pamela Mastropietro e solo perché noi dell’opposizione lo abbiamo incalzato - all’uscita della prima udienza ha reso palese questa sua fretta affermando: “ Attendiamo che quest’ultimo segmento di questa inspiegabile vicenda venga chiusa e, direi, che Pamela ritrovi la pace. La citta si ritrova con grande forza d’animo, dignità, con la forza di essersi rialzata”.  Non va dimenticato che il Sindaco aveva cercato anche di addossare qualche responsabilità alla famiglia Mastropietro, affermando: “non ho sentito da loro parole di autocritica”. Per questo il rapporto della Dia deve essergli andato di traverso. La morte di Pamela, purtroppo, è spiegabilissima: la città è diventata crocevia dello spaccio e della malavita nigeriana. Nel rapporto della Dia peraltro non figurano i fatti successivi: ad esempio la maxioperazione che con 27 arresti ha rivelato che Macerata è stata divisa in zone, che qui operano spacciatori che sono dipendenti dalla mafia nera. Ebbene, la città non si è rialzata, ha solo preso consapevolezza di essere profondamente infiltrata dalla criminalità e l’ azione del Questore Antonio Pignataro e l’abnegazione di tutte le forze dell’ordine hanno consentito di arginare il fenomeno, ma anche di farlo emergere in tutta al sua dirompente rilevanza e pericolosità. Così come le infiltrazioni mafiose nella ricostruzione chiamano pesantemente in causa la Regione per omesso controllo, l’aver consentito che a Macerata si insediasse la mafia nigeriana chiama direttamente in causa l’amministrazione e il Sindaco Carancini in prima persona. Per anni si sono gonfiati gli arrivi di clandestini, per anni si è appaltata la politica dell’accoglienza al Gus che è diventato una sorta di monopolista dell’immigrazione, salvo oggi che i flussi sono stati drasticamente regolamentati licenziare i dipendenti e scaricare sui proprietari degli appartamenti che il Gus aveva locato la sua crisi. Né va sottaciuto che dal processo potrebbero emergere altri inquietanti risvolti. Ebbene verrebbe da dire se non fosse in danno di tutta la città che la giunta Carancini raccoglie oggi i frutti di un’amministrazione ideologica sul fronte dell’immigrazione, dissennata sul versante amministrativo, assolutamente cieca dal punto di vista della sicurezza. Per anni dall’opposizione abbiamo chiesto più controlli con l’assessore “all’insicurezza” Mario Iesari che è arrivato a negare l’evidenza quando segnalavamo che i giardini Diaz erano sede di spaccio, che il parco di Fontescodella era luogo di spaccio e di bivacco, quando inutilmente abbiamo chiesto telecamere di sorveglianza e un piano per la sicurezza, per anni abbiamo chiesto trasparenza sui conti del Gus e sulla gestione dei progetti Sprar e ci è sempre stato risposto che non era affar nostro, ma tutti ricordano l’imbarazzato balbettio delle assessore Marika Marcolini quando le è stato chiesto conto degli importi versati. No, caro Sindaco Carancini, l’omicidio di Pamela Mastropietro non è affatto inspiegabile. Le forze di polizia con questo rapporto della Dia ne certificano in maniera cristallina le ragioni profonde. E certificano anche le responsabilità della Giunta Comunale di Macerata che ha sgovernato la città. Per questo riteniamo che il minuto di raccoglimento in Consiglio Comunale sia un gesto simbolico che ha un solo lato positivo: evitare alla povera ragazza lo scempio della verità.  Va invece aperta una discussione profonda sulla reale situazione di Macerata. Verrebbe da dire: meno manifestazioni antitutto e più riflessioni pro Macerata! Perché non possono sperare il Pd e il Sindaco che il processo Mastropietro, se indicherà l’assassino di Pamela, li assolva dalle loro responsabilità politiche ed amministrative. Il rapporto della Dia pone un problema enorme: può il Pd che da sempre tuona contro tutte le mafie accettare che Macerata sia indicata come la città della mafia nigeriana? Può il Pd continuare a tenere in vita una giunta che ha portato la città a questo livello di degrado morale e di insicurezza senza sentirsi “correo” di tale scempio?  Sarebbe tempo di consentire ai cittadini di autodeterminarsi tornando al voto, impedendo finalmente a questa Giunta di provocare ulteriori danni. Dicano i maceratesi se si sentono tutelati nel vivere in una città dove ha attecchito la mafia nigeriana. Sappiano, comunque, il Sindaco e il Pd che lo sostiene, che su questo fronte noi non smetteremo di batterci e di incalzarli. Vogliamo verità e giustizia per la povera ragazza uccisa, così come vogliamo verità, giustizia e sicurezza per Macerata, la città che amiamo e che non meritava e ha subito l’onta di sentirsi annoverare tra le cattedrali della mafia nigeriana".  

15/02/2019 17:46
M5S Tolentino sulla consegna degli appartamenti: "L'amministrazione comunale smentisce se stessa"

M5S Tolentino sulla consegna degli appartamenti: "L'amministrazione comunale smentisce se stessa"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Movimento 5 Stelle Tolentino relativo alla consegna degli appartamenti agli sfollati. "Quali sono state le motivazioni che hanno spinto il Sindaco e l'amministrazione cittadina a mentire? Perché di questo si tratta, di bugie seriali. Hanno mentito cercando poi di correggere il tiro con scarsi risultati. La frase riportata sulla pagina autogestita di Multiradio Press News di febbraio e a più riprese diffusa dai membri della giunta e da alcuni consiglieri di maggioranza a mezzo facebook è molto chiara e priva di qualsiasi interpretazione: "La prima settimana di febbraio abbiamo consegnato ulteriori 7 appartamenti in via Filelfo ...”, falso. La nostra amministrazione presa dal suo ego e da un delirio di onnipotenza ha mentito e non ci sono scuse che tengano. Mentono sulla disperazione di quelli che definiscono “amati cittadini”, quelli che sono ancora sulla costa quelli che ancora vivono nei container e che vivono nella speranza di riappropriarsi almeno della loro dignità! Ci chiediamo quale sia la soddisfazione del primo cittadino e dei suoi sodali nel perpetrare tutto questo. Quella di consegnare case a tre/quattro anni dal sisma? Quella di aver consegnato ad oggi quattro o cinque appartamenti su 200 circa? Non siamo noi che "ci approfittiamo degli stati d'animo esasperati" e con questa falsità l'avete dimostrato. Siete pronti per le gare di appalto, siete pronti all'approvazione dei progetti? Siete pronti a rovinare la vita delle persone! Le scelte politiche caro primo cittadino non vanno di pari passo con la vita delle persone. Basta nascondersi dietro falsi idealismi, “il non voler sprecare denaro pubblico mangiando terreni verdi...", i suoi progetti sono più che chiari".

15/02/2019 10:59
Protesta del latte nelle Marche. Forza Italia: "Governo e Regione tacciono: non sono in grado di dare risposte"

Protesta del latte nelle Marche. Forza Italia: "Governo e Regione tacciono: non sono in grado di dare risposte"

"Quando la confusione e la mancanza totale di una chiara linea di governo portano a rabbia e mobilitazioni. I pastori e gli allevatori, anche nelle Marche, nel Fermano, sono scesi in strada per protestare contro il prezzo del latte troppo basso pagato dalle industrie casearie. E qualche rappresentante di una forza politica al Governo è riuscito addirittura nell'acrobazia imbarazzante di scendere in piazza con i manifestanti. Ma chi governa questo paese? Chi è che deve dare risposte se non chi siede a Palazzo Chigi o in Amministrazione regionale?" è l'attacco di Forza Italia cui fanno capo il Senatore Andrea Cangini, il Commissario regionale Marcello Fiori, la Capogruppo regionale Jessica Marcozzi e il Consigliere Regionale Piero Celani. "L'Italia, anche se è difficile crederlo, ha un solo Governo, non due - continuano -. Basta con i rimpalli di responsabilità. Un giochino stucchevole di chi getta fumo negli occhi dei cittadini schierandosi qua e là all'occorrenza, perché non in grado di dare risposte. Con l'attuale prezzo del latte i pastori e i produttori rischiano di non riuscire più a portare avanti le loro aziende con inevitabili ripercussioni sull'economia anche marchigiana. Sono una colonna portante dell'economia regionale, molti di loro operano nelle zone colpite dal sisma. Ma oggi tra prezzi troppo bassi, crisi economica, concorrenza di prodotti dall'estero, mancanza totale di tutela del Made in Italy, il sisma e una ricostruzione mai partita con l'aggravio del gelo, sono in ginocchio. A seguito dell'emergenza terremoto che ha colpito i territori della Regione, il Governo nazionale e quello regionale non sono stati in grado di realizzare in tempi ragionevoli stalle provvisorie in grado di riparare il bestiame lasciando morire sotto la neve e al freddo centinaia di capi. " "Oggi, dinanzi alla protesta, il Governo e la Regione tacciono. Per questo motivo chiediamo all'Amministrazione regionale di impegnarsi a tutela della categoria, della produzione, marchigiana e non, di latte, e più in generale chiediamo una reale presa di posizione a tutela e valorizzazione del Made in Italy anche nel settore agroalimentare" concludono i rappresentanti di Forza Italia.

14/02/2019 10:05
Macerata, elezione del Parlamento europeo 2019: cittadini Ue residenti in Italia debbono fare domanda

Macerata, elezione del Parlamento europeo 2019: cittadini Ue residenti in Italia debbono fare domanda

In occasione della prossima elezione del Parlamento europeo, fissata tra il 23 e il 26 maggio 2019, anche i cittadini degli altri Paesi dell’Unione Europea potranno votare in Italia per i membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia e per farlo dovranno inoltrare la domanda al sindaco del comune di residenza. La domanda, il cui modello è disponibile nel Comune di Macerata che nel sito internet del Ministero dell’Interno all’indirizzo: https://dait.interno.gov.it/elezioni/optanti-2019, dovrà essere presentata agli uffici comunali o spedita mediante raccomandata entro il prossimo 25 febbraio . Nel primo caso, la sottoscrizione della domanda, in presenza del dipendente addetto, non sarà soggetta ad autenticazione; in caso di recapito a mezzo posta, invece, la domanda dovrà essere corredata da copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore (art. 38, comma 3, del DPR 28/12/2000, n. 445). Nella domanda – oltre all’indicazione del cognome, nome, luogo e data di nascita – dovranno essere espressamente dichiarati la volontà di esercitare esclusivamente in Italia il diritto di voto; la cittadinanza, l’indirizzo nel comune di residenza e nello Stato di origine, il possesso della capacità elettorale nello Stato di origine e l’assenza di un provvedimento giudiziario a carico, che comporti per lo Stato di origine la perdita dell’elettorato attivo. Gli Uffici comunali comunicheranno tempestivamente l’esito della domanda; in caso di accoglimento, gli interessati riceveranno la tessera elettorale con l’indicazione del seggio ove potranno recarsi a votare.

13/02/2019 17:16
Sabato 16, a Recanati, l'incontro pubblico organizzato da “Costituente Popolare”

Sabato 16, a Recanati, l'incontro pubblico organizzato da “Costituente Popolare”

  Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa relativa a un incontro pubblico che si terrà a Recanati, sabato 16 febbraio, organizzato dal gruppo “Costituente Popolare”. "Sabato 16 febbraio, alle ore 17,00, nella sala conferenze degli Ircer, si terrà un incontro pubblico per cercare insieme 50 Idee per la Città che il gruppo “Costituente Popolare” lancia per Recanati. Un’iniziativa aperta per le prossime elezioni comunali con l’invito ai cittadini a partecipare, in un concorso d’idee, dove il popolo sia il primo protagonista. Il nostro primo sentimento è quello della speranza in una politica cittadina guidata con il dialogo e l’ascolto e non dominata da figure forti e isolate che fanno la storia per il popolo al quale viene lasciata solo la possibilità di dire si o no alle proposte del capo. Crediamo fortemente nella necessità che la partecipazione sia il dono più grande di una comunità civile dove tutti si sentono uguali, nel pieno diritto di dire la loro in un consesso fra pari. Amiamo il ragionamento e il rispetto dell’opinione altrui, non siamo contro nessuno, ma per la nostra città e del suo bene superiore, pronti però a combattere e a denunciare ogni ipocrisia e prepotenza che voglia affermare l’interesse particolare di qualcuno a scapito della comunità. Per questo “50 idee per la città”, perché siano tante e possano comprendere le esigenze di tutti. In futuro vorremmo proporre un gruppo di amministratori capaci di ascoltare tutti e di servire tutti, anche chi non li ha votati senza discriminare nessuno e senza imporre il marchio di appartenenza politica a nessuno."  

13/02/2019 12:37
Carancini fedele alla sua linea: "Non ho violato la norma". Ma la legge lo smentisce

Carancini fedele alla sua linea: "Non ho violato la norma". Ma la legge lo smentisce

Il sindaco di Macerata Romano Carancini non fa retromarcia. Dopo le accese polemiche politiche che si sono registrate in città in merito alla scelta da parte del primo cittadino di esporre la bandiera francese fuori da Palazzo Conventati, sede del comune, il primo cittadino rompe il silenzio con un post apparso sulla propria pagina Facebook in cui spiega le ragioni di tale gesto: "Non c'è una sola parola contro qualcuno, o a favore di Macron ovvero contro Di Maio e Salvini, né citati né pensati, oppure riferibili ai governanti o infine contro il nostro governo".  "Mi sono limitato a sperare che un popolo amico - quello francese - un paese cofondatore dell'Unione Europea insieme all'Italia potesse ritornare sui propri passi e riallacciare - spiega Carancini - le indispensabili relazioni diplomatiche dopo il ritiro dell'ambasciatore. Fatto gravissimo, senza precedenti in tempo di pace. E l'ho testimoniato mettendo vicine le due bandiere francese ed italiana, proprio una accanto all'altra senza posizioni di parte. Un piccolo, semplice e positivo gesto di conciliazione, di pace".  Secondo il sindaco Carancini tale esposizione non violerebbe alcuna normativa: "Un sindaco, ogni sindaco, non solo ha diritto ma anche il dovere, rigorosamente nell'ambito dei principi costituzionali e di quelli europei a cui siamo legati, di battersi per quei valori. Ed io questo ho fatto, solo questo, tutto questo. Senza violare alcuna norma perché ricordo che, in tema di esposizione di bandiere all'esterno di edifici pubblici, agli enti locali è consentita una propria autonomia. Ma ciò che amareggia, non tanto sul piano personale quanto per la comunità e che deve preoccupare tutti, è la prepotenza del clima di odio, la libertà irresponsabile all'uso offensivo delle parole, che si respirano dentro legittime discussioni ed opinioni auspicabili ma che mai dovrebbero superare il limite del rispetto della persona". Il post di Carancini si conclude con una frecciata agli avversari politici: "Sono convinto che i professionisti del rancore, del risentimento e della intolleranza, gli strateghi della tensione sociale, non troveranno casa in questa città che ha ben altri valori". Ecco lo sfogo espresso dal sindaco Romano Carancini su Facebook:  L'esposizione della bandiera francese all'esterno del palazzo comunale è effettivamente consentita?  Secondo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica numero 121 del 2000, all'articolo 8 comma 1 si legge: "All'esterno e all'interno degli edifici pubblici si espongono bandiere di Paesi stranieri solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere, o per analoghe ragioni cerimoniali, fermo il disposto dei commi 2 e 3 dell'articolo 2, salve le regole di cerimoniale da applicare in singole occasioni su indicazione del Governo".  Il sindaco nel suo post fa riferimento - nel giustificare l'esposizione della bandiera francese - all'articolo 12 presente in tale decreto: "L'esposizione delle bandiere all'esterno e all'interno delle sedi delle regioni e degli enti locali è oggetto dell'autonomia normativa e regolamentare delle rispettive amministrazioni".  Per capire, dunque, quale sia il principio prevalente occorre fare riferimento all'Ufficio del Cerimoniale di Stato che indica come le amministrazioni regionali e locali possano autodisciplinarsi esclusivamente per "disporre esposizioni aggiuntive ma mai limitative delle norme in vigore". In questo caso, dunque, l'esposizione della bandiera francese limita l'orizzonte normativo del decreto, in quanto ne è disposto il divieto nell'articolo 8 (esclusi i casi particolari sopra indicati, ndr). Da qui la decisione del Prefetto Iolanda Rolli di far rimuovere il tricolore transalpino.     

12/02/2019 16:55
Che cosa cambia in Italia con l’attuazione del Decreto Dignità durante il 2019

Che cosa cambia in Italia con l’attuazione del Decreto Dignità durante il 2019

Una delle domande più frequenti in materia di gambling in Italia è la seguente: ma i casinò online sono illegali? Innanzitutto bisogna partire con una doverosa premesse: in Italia i siti di gioco legali sono solo quelli che appartengono alla rete e al circuito delle Agenzia delle dogane e dei Monopoli, che fanno capo all’organo AAMS, il quale si occupa della gestione, produzione e commercializzazione del gioco nel nostro Paese. Ora, in seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Dignità, il settore del gioco ha assistito a una vera e propria rivoluzione e a un cambio di guardia, rispetto ai governi precedenti, che invece avevano agevolato il gioco e il suo proliferare in tutte le sue formule, salvo poi trarne profitto per conto dell’Erario, dato che in Italia vige la tassazione più elevata d’Europa in materia di gioco. Tra le più importanti novità date dal Decreto, vi è quella di vietare la pubblicità per il gioco d’azzardo, in tutte le sue formule. Questo in particolare andrà a danneggiare, a partire dal prossimo 14 luglio 2019, il circuito delle scommesse sportive online e dei casinò digitali. Perché il 14 luglio e non il primo gennaio? All’interno della Manovra per la Legge di stabilità del 2019, è stata inserita una proroga per tutti quei contratti in scadenza, ma già stipulati prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Dignità. Il Governo Conte si è quindi impegnato a garantire che i contratti vigenti possano arrivare alla sua naturale conclusione entro il prossimo 14 luglio 2019. Rispondendo ora al quesito se i casinò online siano legali o meno, sotto questo punto di vista non ci saranno cambiamenti sostanziali. I casinò online legali continueranno la loro normale attività, solo che bisogna ricordare che è importante promuovere azioni legate al gioco praticato in modo responsabile e con moderazione, come abbiamo visto nel caso del sito di Starcasinò il quale ha lanciato e promosso un regolamento che segue le basi del gioco responsabile e legale, per quanto riguarda le nuove normative europee. Sono invece vietate le pubblicità che inneggiano al gioco, specialmente quelle di tipo televisivo, che secondo i dati relativi al 2015-2017, hanno contribuito a far crescere il numero di utenti che almeno una volta hanno giocato una partita online su casinò, poker room e sale slot digitali. I casinò legali stanno promuovendo un nuovo regolamento per quanto riguarda la possibilità di giocare in sicurezza, seguendo le regole d’oro del buon giocatore. Il fine è quello di combattere il fenomeno crescente della ludopatia e dell’azzardopatia, che in Italia rispetto al 2015 conta almeno 250.000 giocatori patologici, già in cura presso le ASL di competenza territoriale. Per questo motivo i siti di casinò legale promuovono azioni di gioco come quella che stabilisce un tetto massimo di spesa, che non potrà essere superato. Si tratta di un nuovo sistema che cerca di limitare l’impulso a quel tipo di gioco compulsivo, che spesso alcuni utenti possono sviluppare, specialmente se trascorrono molte ore giocando online. Il gioco che provoca dipendenza deve essere limitato e va combattuto in ogni modo possibile. Ogni comportamento da parte dell’utente ritenuto anomalo deve essere quindi bloccato sul nascere. Articolo promo-redazionale 

12/02/2019 10:47
Macerata, il Prefetto "bacchetta" e Carancini non può che obbedire. Ritirata la bandiera francese

Macerata, il Prefetto "bacchetta" e Carancini non può che obbedire. Ritirata la bandiera francese

Lo scorso sabato il primo cittadino di Macerata Romano Carancini aveva esposto sul palazzo comunale, insieme alla bandiera italiana, quella francesce, in segno di solidarietà verso il governo Macron. Un episodio che ha destato non poco disappunto, da parte di molti partiti politici. Riccardo Sacchi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, aveva parlato di una solidarietà a corrente alternata. "Per le commemorazioni per Pamela Mastropietro non un fiore, per Macron viene esposta la bandiera calpestando l'interesse nazionale. Siamo alle comiche finali". Anche l'Assessore regionale Angelo Sciapichetti aveva osservato come fosse necessario "distinguere tra solidarietà politica e istituzionale". "Un gesto fuori luogo, che contravviene anche alla legge, nello specifico al DPR 121/2000, con cui il Sindaco manifesta una solidarietà di cui non c’era bisogno" era stato invece il commento di Mirella Emiliozzi, deputata del Movimento 5 Stelle. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il parlamentare della Lega Tullio Patassini: "Si tratta di una situazione assurda. Probabilmente Carancini confonde il balcone del Comune di Macerata con quello di casa sua. Di fronte a un'istituzione bisogna comportarsi da uomo delle istituzioni". "Suggeriamo ai nostri amministratori locali di non interferire negli affari interni delle Nazioni altrui, togliere la bandiera francese da Palazzo Conventati e pensare ai tanti veri mali che affliggono la nostra città – su tutti l’immigrazione incontrollata e lo spaccio proprio a un anno dall’efferato omicidio della povera Pamela - invece di prendere iniziative strettamente personali di cui siamo convinti che la maggioranza dei maceratesi molto probabilmente non sia assolutamente d’accordo" questo era stato invece il pensiero del gruppo "Macerata ai maceratesi". Insomma un episodio che ha reso il primo cittadino bersaglio di centinaia di stigmatizzazioni politiche e non, come si è potuto leggere in questi giorni anche sui social. Ma a tenere banco è stata soprattutto l'illegittimità legislativa del gesto. Secondo quanto previsto dal DPR 121/2000, "l'esposizione di bandiere di Paesi stranieri all'esterno e all'interno degli uffici comunali è prevista solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere, o per analoghe ragioni cerimoniali, salve le regole di cerimoniale da applicare in singole occasioni su indicazione del Governo." Questo pomeriggio il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, ha contattato il sindaco Carancini chiedendo l'immediata rimozione della bandiera francese dal palazzo comunale. E così è stato.

11/02/2019 18:10
Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche a Treia è realtà

Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche a Treia è realtà

"Dalla mozione all’approvazione: il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche a Treia è finalmente realtà. Si tratta di un risultato importante per la città, tra i pochi Comuni ancora in Italia ad aver dato attuazione allo strumento programmatico - lo annuncia il Movimento uniti per Treia. "La delibera n. 1 del 30 gennaio 2019 segna dunque un passo fondamentale dopo l’approvazione in Consiglio comunale della nostra mozione avvenuta esattamente due anni prima - continuano -. Pur tra le molteplici divisioni, spesso anche aspre, che hanno caratterizzato anche l’ultima legislatura, l’atto fu votato all’unanimità dalla maggioranza e dalle opposizioni. Un motivo di vanto per Treia, per il quale vogliamo ora congratularci con il commissario prefettizio e rendere il giusto merito al corposo lavoro degli uffici comunali e a quanti si sono impegnati per la realizzazione delle schede ricognitive nel capoluogo e nelle frazioni." "Vera e propria battaglia di civiltà, la mozione presentata nel 2017 nasceva nella consapevolezza che, a pochi mesi dal terremoto del Centro Italia, le azioni intraprese negli anni per l’abbattimento delle barriere architettoniche e le problematiche ancora in essere andassero coordinate attraverso un aggiornato percorso amministrativo - continua la nota stampa -. Il piano elaborato e le schede risultano quindi un compendio delle maggiori criticità delle aree pubbliche o a uso pubblico ricadenti nei centri abitati. Alcuni interventi, tra l’altro, sono stati già finanziati e ultimati a norma di legge. Dopo aver proposto la mozione e sollecitato tale processo con interrogazioni e tavoli di confronto, l’impegno di Uniti per Treia sarà adesso proiettato a inserire il Peba nell’agenda del programma per le prossime elezioni Amministrative, così da rafforzare e completare il quadro degli interventi da effettuare su tutto il territorio comunale. Con la soddisfazione di aver tenuto fede al proprio mandato, non vanno dimenticati quanti hanno incoraggiato questo nostro impegno, in primis le famiglie e le persone che quotidianamente vivono il disagio immorale delle barriere architettoniche. Vogliamo però dedicare questa approvazione al ricordo di due persone a noi care e alle quali abbiamo dovuto prematuramente dire addio: l’ex assessore ai servizi sociali Giovanni Soldini e l’amico Paolo Pallotti, con il quale ci siamo più volte confrontati sul tema prima e dopo la realizzazione delle schede. Un sincero grazie, infine, all’ispiratrice morale con le sue battaglie della nostra proposta: il consigliere comunale, già sindaco di Macerata, Anna Menghi."

11/02/2019 16:30
Marsilio Presidente dell'Abruzzo. Leonardi: "Fratelli d'Italia 'collante' per le forze del centrodestra"

Marsilio Presidente dell'Abruzzo. Leonardi: "Fratelli d'Italia 'collante' per le forze del centrodestra"

La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, esprime grande soddisfazione per il risultato delle elezioni regionali in Abruzzo che hanno visto trionfare il centrodestra con una netta vittoria e l'elezione a Presidente di Marco Marsilio, Senatore di Fratelli d'Italia.“Mi congratulo – dichiara la Leonardi – con Marco Marsilio, primo Presidente di Regione di Fratelli d'Italia e con tutti coloro che hanno creduto e lavorato per raggiungere questo importante traguardo. Una grande soddisfazione davvero per una vittoria arrivata in maniera netta per un centrodestra che quando si compatta ed è unito, non solo è capace di risultati numerici importanti, ma dimostra di offrire proposte credibili e serie che poi risultano anche vincenti come nel caso delle altre sei regioni in cui il centrodestra governa (Sicilia, Veneto, Liguria, Lombardia, Friuli, Molise).”“Anche in questa occasione - continua l'esponente Fdi – si è rivelato importante il ruolo di Fratelli d'Italia, non solo per aver individuato una persona seria e capace come Marsilio per la guida della Regione, ma per la funzione di “collante” tra tutte le forze del centrodestra, un lavoro di sintesi e di unione che la Meloni sa imprimere e sviluppare.”“Nella riflessione sul voto abruzzese – conclude Leonardi – non posso che vedere uno stimolo alla sfida che attende nel 2020 le Marche che deve, a mio avviso, vedere compiersi quello stesso percorso di convergenza del centrodestra capace di ridare non solo fiducia nelle istituzioni ma soprattutto le risposte utili ai marchigiani ed ai numerosi problemi irrisolti della nostra Regione.”

11/02/2019 16:05
Fratelli d'Italia, Forza Italia e gruppo civico presentano il candidato per Monte San Giusto: è Romina Tortolini

Fratelli d'Italia, Forza Italia e gruppo civico presentano il candidato per Monte San Giusto: è Romina Tortolini

Sono passati due mesi, da quando il centro destra (Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Udc) comunicava ai cittadini sangiustesi, a mezzo stampa, la volontà di presentarsi unito alle prossime elezioni amministrative di Monte San Giusto. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Romina Tortolini, candidata di centrodestra (FDI, FI e un gruppo civico) per le prossime elezioni amministrative. "Con rammarico e malcelato stupore, di recente abbiamo assistito a prese di posizioni pubbliche da parte di chi aveva promesso di restare seduto al tavolo insieme ai propri alleati, salvo poi alzarsene bruscamente, prendendo iniziative personali, affatto condivise dal resto del centro destra. Da giorni, Giuseppe Sardini si é pubblicamente presentato ai cittadini come il futuro candidato sindaco di Monte San Giusto. Senza poi chiarire (a tutti) se la sponsorizzazione di sé stesso sia una sua iniziativa personalissima ovvero avallata dalla Lega, che lo aveva portato come proprio nome da vagliare insieme agli altri proposti dai propri interlocutori. Certo è che Giuseppe Sardini non è il candidato sindaco del centro destra. L'autoproclamazione pubblica è avvenuta quando gli incontri erano ancora in corso, senza che fosse stata raggiunta un'intesa. Pensavamo che l'unità e la condivisione di un progetto per Monte San Giusto, fossero la priorità delle forze del centro destra, specie in un contesto ove la componente civica e l'amore per il Paese dovrebbero travalicare qualsiasi tipo di rivendicazione, specie partitica." "Preso atto di quanto accaduto, con serietà e trasparenza, comunichiamo ai cittadini che le forze del centro destra rappresentate da Fratelli d'Italia e Forza Italia, supportate da un rilevante gruppo di cittadini sangiustesi mossi dal solo desiderio di rendersi parte attiva della vita del proprio paese, si presenteranno alla prossima tornata elettorale con una lista civica di centro destra, il cui candidato sindaco è Romina Tortolini. Un nome non investitosi dall'alto, ma frutto di condivisione partecipata delle forze che lo sostengono. Le porte restano e resteranno aperte verso gli alleati del centro destra, ma nella sola ottica che (ci) interessa: unità di intenti e voglia di spendersi per il proprio Paese, in vista della battaglia importante da combattere. Laddove così non fosse, andremo avanti a testa alta, coesi e senza tentennamenti, non accettando prepotenze da nessuno. Ciascuno dovrà poi assumersi la responsabilità politica delle proprie azioni ed autarchiche pretese."

11/02/2019 15:55
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