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Politica Treia

Comitato "Treia per il cambiamento": il punto della situazione sulla Città

Comitato "Treia per il cambiamento": il punto della situazione sulla Città

Il 16 gennaio scorso si è costituito spontaneamente un Comitato denominato “Treia per il Cambiamento”: due gli obiettivi importanti che hanno mosso un gruppo di persone, a un mese di distanza, a continuare a incontrarsi e a confrontarsi. Il primo obiettivo è stimolare l’interesse alla politica del territorio, anche attraverso l’informazione, soprattutto rivolta ai giovani, mentre il secondo è la proposta di un “Metodo politico nuovo per Treia” . Il portavoce del Comitato è Edi Castellani, ex vicesindaco della Città di Treia.

Il Comitato sostiene che "la politica ha bisogno di costruire, di coraggio, di onestà intellettuale e soprattutto deve essere di esempio ai giovani che in futuro saranno alla guida della città. Una politica, quindi, che intende costruire un cambiamento nel medio e lungo termine, a favore di una cittadinanza interessata e soprattutto informata del bene pubblico. La politica è informazione, ma anche ascolto, confronto e condivisione, soprattutto su alcune importanti scelte future che cambieranno, inevitabilmente, anche a causa del sisma, l’organizzazione di alcuni contesti cittadini."

"Oggi i cittadini, soprattutto giovani, che si avvicinano alla politica sono sempre di meno - prosegue il Comitato -, spesso disinformati, distaccati e lontani dal tema politico. Negli ultimi anni è cresciuto sempre più un senso di sfiducia soprattutto nei confronti della politica amministrativa, dove si attua il metodo “a voce sola”, termine siglato dal Comitato, per rendere l’idea in modo diretto e chiaro. Anche nella nostra città, la visione di molti, ha fatto aumentare questo senso di sfiducia nei confronti della politica amministrativa comunale, diventando per qualcuno, quasi una rassegnazione, a metodi oramai “cronicizzati”, (“A voce sola” ) di cui si faceva riferimento prima. E’ anche per questo motivo che il Comitato “Treia per il Cambiamento” suggerisce , oltre alla partecipazione, anche il coraggio per proporre e portare avanti un nuovo metodo di fare politica , iniziando con il dire basta a questa modalità, in cui la politica si occupa troppo di se stessa e poco degli altri, (di solito è una politica per pochi…e non per tutti!) Lamentarsi non darà nessun risultato, impegnarsi e seguirla da vicino rappresenta invece il vero cambiamento. Infatti, solo vivendo appieno il presente, i giovani possono sperare in una politica ed a un futuro migliore."

Lunedì 4 febbraio il Comitato ha organizzato un incontro, allargato a cittadini interessati, invitati dai vari componenti: l’incontro molto partecipato, è riuscito a coinvolgere ed informare anche molti giovani. Durante la serata, il Comitato , attraverso la voce di Edi Castellani, ha esposto il quadro generale dell’attuale situazione della Città di Treia, e la descrizione dei progetti fino al momento del Commissariamento, gli argomenti trattati sono stati, in primis , la realizzazione dei Poli scolastici e la proposta di verifica della vulnerabilità sismica dei plessi attualmente utilizzati, in aspettativa della realizzazione delle nuove scuole. Il secondo argomento ha interessato gli interventi di ricostruzione e recupero delle opere pubbliche danneggiate dagli eventi sismici del 2016, come il il Palazzo Comunale, con la possibile delocalizzazione di alcuni uffici, (uffici strategici) e l’intervento di recupero del Santuario del SS. Crocifisso, di proprietà del Comune. Un altro tema importante è stato quello delle politiche a favore del Centro Storico, descritte dal Comitato e dai presenti, come urgenti e necessarie. 

“Il primo passo è considerare il Centro storico come centro/cuore di tutto il territorio” ha ribadito spesso la Castellani durante l’incontro, “l’affermazione può sembrare scontata, ma non lo è! Un Centro storico da riqualificare, ma soprattutto da valorizzare attraverso strategie condivise fra tutti i cittadini, anche delle frazioni , in quanto “biglietto da visita”e luogo tangibile ed identitario di tutti. Rendere vivo il Centro storico significa anche far sopravvivere gli esercizi commerciali, compromessi dalla crisi iniziata da tempo, anche a causa della massiccia presenza dei grandi Centri Commerciali e sicuramente peggiorata dopo l’evento sismico, anche a causa della delocalizzazione della scuola secondaria. Molte le proposte raccolte , già implementate con i suggerimenti arrivati dopo l’incontro, attraverso l’ascolto di altri cittadini. Alcune proposte si legano alla possibilità di accesso anche a determinati Fondi messi a disposizione dalla Regione e gestiti dal Gal per i Progetti Integrati Locali (PIL), un interessante progetto di sviluppo locale, dove possono essere messe in campo diverse strategie, come la realizzazione di Uffici Informazioni Turistiche, imprese di artigianato tipico o artistico, stazioni di E-Bike, (hab di interscambio Gomma) e ciclovie, percorsi per mobilità dolce, chioschi per prodotti tipici, creazione di Poli di attrazione turistica relativi alla Valle del Potenza, il progetto vede tra l’altro la Città di Treia come Capofila di altri quattro comuni vicini. Una strategia utile sarà anche la costruzione di una rete turistica fra i vari comuni, in modo di creare efficaci sinergie a favore di tutto il territorio e dei Centri Storici."

"Una parentesi positiva diretta al Centro storico - prosegue il Comitato - è stata quella di informare sui finanziamenti riconosciuti per due progetti: l’uno diretto al recupero e quindi alla futura riapertura di una parte dell’Accademia Georgica, sempre di proprietà comunale, proposto dalla Castellani quando era in carica, oggi finanziato; l’altro, seguito sempre dall’ex vicesindaco, attraverso l’assessorato alla cultura, un progetto, anch’esso finanziato con fondi regionali, relativo sia ad una “rete urbana” denominata “Treia Musei”, sia ad una azione di miglioramento della comunicazione e quindi della fruizione del Museo Civico Archeologico."

Molti i temi trattati, dalla ricostruzione, alla realizzazione dei Poli scolastici, dalle politiche rivolte al centro storico a quelle per le frazioni, senza sottovalutare le politiche turistiche/culturali a vantaggio di tutto il territorio, comprese le zone rurali, un dibattito aperto che sarà ripreso a breve, nei prossimi incontri, dove verranno trattati altri temi, come ad esempio le politiche rivolte al sociale.

Altra situazione molto discussa dai presenti è stata quella relativa all’Ente Disfida del Bracciale, da tempo poco chiara, i cittadini iniziano a preoccuparsi per la prossima Disfida del Bracciale e concordano con il Comitato di dover far chiarezza anche per l’avvicinarsi del prossimo evento, dato che alcune voci danno per dimesso il Presidente Pro Tempore. "Non risolvere quanto prima i problemi relativi all’Ente, e farli arrivare fino a giugno, a dopo le elezioni, sarebbe veramente grave - il commento del Comitao che aspetta risposte definitive. Tra l’altro il tema è politico e di interesse pubblico, dato che per la realizzazione dell’evento si utilizzano anche contributi pubblici."

Il tema in chiusura dell’incontro è stato Villa “La Quiete”e la possibile organizzazione del Complesso storico, uno dei temi che hanno portato inevitabilmente ad accennare al commissariamento della Città, e a ricordare come un “metodo amministrativo a voce sola” oramai “ cronicizzato ne sia stato la causa". Confronto utile per riflettere sul tema con i presenti, "tutti concordi nel cercare di evitare in futuro la situazione, verificatasi per ben due volte".

Alla fine della serata il portavoce del Comitato ha ribadito che per prevenire il rischio di ripetere per la terza volta un commissariamento del Comune, è necessario un “nuovo metodo amministrativo, soprattutto che rispetti l’etica, quindi privo di prevaricazioni, utile a creare un legame diretto con i cittadini, perso da tempo e da recuperare al più presto, utile anche per risolvere le questioni primarie ed importanti che si andranno ad affrontate in breve."

Il Comitato “Treia per il Cambiamento” è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini e al dialogo con altri gruppi politici che condividono gli stessi principi e attuano la stessa forma di dialogo, trasparente e condivisa, in modo di costituire, attraverso un unione di forze, un’alternativa a radicati “Metodi politici”, anche in prospettiva delle prossime elezioni amministrative.

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