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Macerata, il Prefetto "bacchetta" e Carancini non può che obbedire. Ritirata la bandiera francese

Macerata, il Prefetto "bacchetta" e Carancini non può che obbedire. Ritirata la bandiera francese

Lo scorso sabato il primo cittadino di Macerata Romano Carancini aveva esposto sul palazzo comunale, insieme alla bandiera italiana, quella francesce, in segno di solidarietà verso il governo Macron. Un episodio che ha destato non poco disappunto, da parte di molti partiti politici. Riccardo Sacchi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, aveva parlato di una solidarietà a corrente alternata. "Per le commemorazioni per Pamela Mastropietro non un fiore, per Macron viene esposta la bandiera calpestando l'interesse nazionale. Siamo alle comiche finali". Anche l'Assessore regionale Angelo Sciapichetti aveva osservato come fosse necessario "distinguere tra solidarietà politica e istituzionale".

"Un gesto fuori luogo, che contravviene anche alla legge, nello specifico al DPR 121/2000, con cui il Sindaco manifesta una solidarietà di cui non c’era bisogno" era stato invece il commento di Mirella Emiliozzi, deputata del Movimento 5 Stelle. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il parlamentare della Lega Tullio Patassini: "Si tratta di una situazione assurda. Probabilmente Carancini confonde il balcone del Comune di Macerata con quello di casa sua. Di fronte a un'istituzione bisogna comportarsi da uomo delle istituzioni".

"Suggeriamo ai nostri amministratori locali di non interferire negli affari interni delle Nazioni altrui, togliere la bandiera francese da Palazzo Conventati e pensare ai tanti veri mali che affliggono la nostra città – su tutti l’immigrazione incontrollata e lo spaccio proprio a un anno dall’efferato omicidio della povera Pamela - invece di prendere iniziative strettamente personali di cui siamo convinti che la maggioranza dei maceratesi molto probabilmente non sia assolutamente d’accordo" questo era stato invece il pensiero del gruppo "Macerata ai maceratesi".

Insomma un episodio che ha reso il primo cittadino bersaglio di centinaia di stigmatizzazioni politiche e non, come si è potuto leggere in questi giorni anche sui social.

Ma a tenere banco è stata soprattutto l'illegittimità legislativa del gesto. Secondo quanto previsto dal DPR 121/2000, "l'esposizione di bandiere di Paesi stranieri all'esterno e all'interno degli uffici comunali è prevista solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere, o per analoghe ragioni cerimoniali, salve le regole di cerimoniale da applicare in singole occasioni su indicazione del Governo."

Questo pomeriggio il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, ha contattato il sindaco Carancini chiedendo l'immediata rimozione della bandiera francese dal palazzo comunale. E così è stato.

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