"Nell’ultimo Consiglio Comunale di giovedì 4 luglio, l’Amministrazione Comunale ha approvato la variante al PRG al fine di evitare ulteriori deturpamenti alle aree agricole non edificate e disciplinare le aree in zona PIP, confermando una linea politica e programmatica proposta in campagna elettorale e votata in Consiglio Comunale l’ottobre scorso" . Ad affermarlo, in una nota stampa, è il Sindaco del Comune di San Ginesio Giuliano Ciabocco.
"Le vicende che hanno preceduto tale seduta non sono “nebulose”, come sostenuto dalla minoranza, ma estremamente chiare e frutto di scelte fatte in difesa del bene comune - ha proseguito il primo cittadino -. Non è chiara invece la posizione della minoranza che, su un argomento di vitale importanza per i cittadini di un territorio fin troppo martoriato, non partecipa alla riunione dei capigruppo convocata proprio per chiarire, esce contemporaneamente con un articolo basato su affermazioni “di parte” e, in sede di Consiglio Comunale, si astiene (pur riconoscendo la valenza dell’atto)."
"Invece di dimostrare senso di responsabilità, si cerca ancora una volta di “fare politica”, quella politica che ha radici lontane, che in malafede insinua e discredita l’avversario di turno e, soprattutto, la rettitudine di chi ha fatto nella sua vita pubblica e privata della morale un credo, forse per mascherare decisioni e scelte sbagliate prese in passato che oggi tutta la Comunità ginesina paga a caro prezzo come ad esempio la “dimenticanza” della presenza di un vincolo della Soprintendenza nell’area indicata per la realizzazione del Nuovo Polo Scolastico - ha sottolineato Ciabocco -. Qualcuno ha detto che “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, ecco, noi non vogliamo pensar male ma certamente ci meravigliamo, perché alcuni degli stessi consiglieri, oggi di minoranza ma ieri nelle precedenti amministrazioni, votando questa delibera avrebbero contribuito a sanare una situazione che poteva essere affrontata nel 2013 e risolta nel 2017 ma soprattutto, avrebbero dato un senso reale e un’applicazione alla delibera sul “diritto di precauzione” del 2012."
"Questa Amministrazione, a dispetto di questi detrattori e dei “leoni della tastiera”, ha dimostrato con i fatti non a parole, di decidere tempestivamente e per il bene comune. Con particolare soddisfazione abbiamo visto tanti Cittadini al Consiglio Comunale, riteniamo infatti che la presenza, l’ascolto e l’osservazione dirette delle scelte fatte, siano il modo migliore per dimostrare la coerenza e la volontà nel disegno amministrativo proposto. L’Amministrazione c’è stata ed ha pensato al bene comune - ha concluso il Sindaco - la minoranza no, perché astenersi, è non scegliere da che parte stare. È fare politica che sa tanto di interessi di partito".
Questa mattina a Palazzo Sforza il Sindaco Fabrizio Ciarapica ha incontrato il Tenente di Vascello, neo Comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Marche, l'ingegner Giuliano Gentilini.
"Mi onoro di fare la sua conoscenza – ha affermato Ciarapica - sono certo che la sua grande esperienza rappresenterà una garanzia per la sicurezza del nostro Porto e per la nostra Città. La nostra collaborazione non verrà mai meno, la prego di contare su di me e su tutta la nostra Amministrazione e spero che in Civitanova Marche possa trovare accoglienza e sentirsi a casa sua. I rapporti e il lavoro intrapresi con il suo predecessore il Tenente di Vascello Piacentini sono certo continueranno in sintonia per la sicurezza dei cittadini, per le operazioni dell’attività di vigilanza dell’intera filiera del settore della pesca, nel contrasto al fenomeno dell’abusivismo e nelle azioni in tutela dell’ambiente”.
Gentilini è nato 42 anni fa a Faenza. Laureato a Firenze in Ingegneria, si è formato presso l’Accademia Navale di Livorno. Dal 2009 al 2013 ha prestato la propria professionalità presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal 2013 a questo nuovo incarico a Civitanova è stato in servizio presso la Guardia Costiera del Porto di Rimini.
Seconda seduta del Consiglio Comunale per Recanati, durante la quale il Presidente Tania Paoltroni ha portato in discussione le linee di indirizzo al Sindaco per le nomine negli Enti, le prime interrogazioni e la costituzione delle commissioni consiliari che così possono iniziare a lavorare per il Conto Consuntivo, il Dup (Documento Unico di Programmazione) e gli altri provvedimenti che presto approderanno in Consiglio. L'assenza del consigliere Marinelli ha impedito di nominare tutte le commissioni, comunque convocate per sabato mattina per definire il presidente. "La costituzione delle Commissioni consiliari permanenti sono un presupposto indispensabile per razionalizzare e snellire i lavori del Consiglio Comunale - ha spiegato Paoltroni -, come Presidente reputo importante il fatto che i quattro presidenti sono giovani e alla prima esperienza amministrativa. Per loro un ruolo importante che rende evidente l'inserimento di nuove energie, competenze e sicuramente entusiasmo. A Benito Mariani della Lega la presidenza della Commissione Controllo e Garanzia."
Ciascuna commissione è composta da 5 Consiglieri, 3 di maggioranza e 2 di minoranza.
I Commissione (Politiche sociali, Servizi Socio-Sanitari, Sanità Pubblica, Politiche Giovanili, Pubblica Istruzione, Sporr, Tempo Libero)
Canalini Marco (Presidente)
Bartolini Sergio
Mariani Antonella
Pennacchioni Roberta
Mariani Benito (vice Presidente)
II commissione (Turismo, Cultura, Promozione del Territorio)
Cinelli Cino
Guzzini Carlotta
Marinelli Andrea
Polsonetti Reginaldo
Turchia Pierluca
III commissione (commercio, Agricoltura, Attività Produttive, Politiche del Lavoro)
Miccini Stefano ( Presidente)
Generosi Giorgio
Pennacchioni Roberta (vice Presidente)
Sforza Roberta
Simonacci Simone
IV commissione (Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente, Trasporto e mobilità pubbliche)
Generosi Giorgio (Presidente)
Bartoli Sergio
Bravi Graziano
Trucchia Pierluca (vice Presidente)
Miccini Stefano
V commissione ( Bilancio, Finanze, Personale)
Guzzini Carlotta (Presidente)
Canalini Marco
Sforza Roberta
Bravi Graziano
Simonacci Simone (vice Presidente)
VI commissione (Affari generali, Statuto, Regolamenti)
Cinelli Cino
Guzzini Carlotta
Mariani Benito
Marinelli Andrea
Sforza Roberta
"Ho avuto modo di leggere su varie testate quanto dichiarato dal Sindaco Ciabocco durante il consiglio comunale del 4 luglio. Ribadisco integralmente quanto ho scritto sui social e quanto è riportato nella missiva inviata al Comune. Da alcuni mesi avevo informato l’Amministrazione Comunale in merito alla volontà della Gea Italiana (società della quale sono amministratore) di acquistare un fondo sito in Località Santa Croce destinato in base al PRG alla realizzazione di industrie insalubri nonché in merito alla possibilità di realizzare su detto fondo un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. Durante questo arco temporale durato oltre due mesi, l’Amministrazione non ha mai manifestato l’intenzione di impedire un uso produttivo dell’area di Santa Croce destinata ad industrie insalubri, né tanto meno di impedire la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti. Tanto che, in data 06.06.2019, la Gea Italiana ha acquistato l’appezzamento di terreno situato in Loc. Santa Croce destinato ad industrie insalubri" a tornare sulla questione che sta interessando il Comune di San Ginesio è il Consigliere Alessio Costantini che smentisce quanto dichiarato dal primo cittadino Giuliano Ciabocco.
"Solo dopo le dichiarazioni allarmistiche diffuse dal comitato dell’Alta Fiastrella, il Sindaco ha cambiato repentinamente posizione, evidentemente temendo che la questione potesse essere strumentalizzata a livello politico - prosegue Costantini -. Sono fortemente deluso delle scelte di questa Amministrazione, ma non per questo intendo rinunciare al mio impegno come consigliere comunale, che, piaccia o no, porterò avanti fino a quando questa Amministrazione rimarrà in carica, distinguendo, come ho sempre tenuto, il ruolo politico da quello imprenditoriale."
"A questo punto, però, come amministratore della Gea Italiana devo difendere la società che rappresento rispetto a scelte politiche manifestamente lesive degli interessi della mia impresa. E lo farò in ogni sede che la legge mi consente - continua il Consigliere -. Voglio aggiungere che, contrariamente a ciò che è stato detto e scritto, non c’è nessuna contraddizione tra quanto ho dichiarato sui social e quanto scritto nella missiva al Comune: quella di realizzare un impianto di recupero di rifiuti rappresenta uno dei possibili utilizzi dell’area acquistata dalla Gea Italiana e nessuna scelta definitiva è stata ad oggi presa. Ribadisco che quando una decisione verrà assunta ed un progetto verrà presentato, sarà mia cura informarne in tempo reale la cittadinanza affinché chiunque possa documentarsi e partecipare con cognizione al relativo procedimento."
"In ogni caso, qualunque sarà il progetto, voglio rassicurare tutti in ordine al fatto che non ci saranno impatti sulla qualità della vita e, a conferma di ciò, faccio presente che l’abitazione della mia famiglia dista circa un chilometro dall’area individuata. È stato anche detto che voglio costruire una discarica: lo escludo categoricamente e quando verrà presentato il progetto tutti si potranno rendere conto che ogni allarmismo è ingiustificato" conclude il consigliere Alessio Costantini.
"Anche su “Picchio news” il sindaco Luciani non ha perso occasione per la sua campagna elettorale strisciante, mettendo in luce un’attività frenetica della sua amministrazione, che in realtà non esiste. Basta pensare che in quattro anni i nostri amministratori, al di là di decine e decine di progetti che non hanno portato alcun risultano, non hanno realizzato assolutamente nulla, se non le SAE e la rotonda. E sarebbe stato sicuramente meglio se non le avessero fatte!". L'attacco all'Amministrazione Comunale arriva dalla lista "La tua Petriolo".
"Al di là delle iniziative lodevoli della Banda e di “Settimo Cielo”, cui il Comune si è limitato a concedere il patrocinio e un doveroso contributo, per il resto Luciani parla, come al solito, di ipotesi, di “se” e di condizionali - prosegue la minoranza -. E non manca qualche inesattezza, tipo l’eliminazione della zona rossa. In realtà, pur essendone stata eliminata una buona parte, sussiste ancora una zona rossa e Petriolo è l’unico paese tra quelli distanti dall’epicentro del cratere ad avere ancora una zona rossa.Il permanere di una zona rossa consente alla Giunta di godere ancora dei benefici della Delibera n.97 dello 01.08.2018, con la quale gli amministratori hanno stabilito di aumentarsi– a carico del bilancio comunale - l’indennità di funzione sia del Sindaco sia degli altri due membri della Giunta."
"Di seguirò l'Indennità precedente e l'Indennità attuale: Sindaco € 1301,00 € contro 2.478,99, Vicesindaco € 260,00 € contro 1.115,55, Assessore € 195,00 € contro 867,65. Quasi tutti i sindaci del cratere hanno invece responsabilmente deciso di non approfittare di questa legge, proprio per non pesare sulle casse comunali!" Conclude La Tua Petriolo.
“Una nuova occasione per andare contro i cittadini e non a favore della comunità”. A parlare è la Consigliere Provinciale e Comunale di Macerata Deborah Pantana, in merito alla scadenza del termine ultimo per presentare, come Comune, la richiesta per poter aderire alla “Pace Fiscale”.
“Come previsto dal Decreto Crescita – spiega la Pantana -, io e il consigliere Francesco Luciani abbiamo presentato a maggio una mozione al Comune di Macerata per poter aderire alla “Pace Fiscale”, un’opportunità per la comunità e soprattutto per i cittadini che sono in difficoltà. La stessa infatti permette di non pagare gli interessi sull’IMU, sulla TARI e sull’IRPEF e inoltre dà la possibilità, ai cittadini con un ISEE inferiore ai 20 mila euro, di pagare il 40% dell’imposta. Una agevolazione che sarebbe stata applicata anche sulle multe stradali e che avrebbe certamente sgravato i costi delle tasse locali a molte famiglie maceratesi.” Scaduto quindi il termine, il Comune, o meglio i cittadini, non possono avvalersi degli sgravi previsti dalla "Pace Fiscale".
È di venerdì 5 giugno la comunicazione, da parte del Comune di Macerata, ai due consiglieri. Una comunicazione che ha lasciato di sasso Pantana e Luciani. “Il decreto crescita (decreto legge 34/19) e la legge di conversione (legge 58 del 28 giugno, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.151 del 29 giugno), non hanno previsto la proroga del termine, già fissato al 30 giugno, che consentiva ai Comuni e ad altri enti territoriali di consentire una definizione agevolata senza sanzioni di multe stradali e tributi locali” si legge nella nota lettera del Comune arrivata sul tavolo dei due consiglieri di minoranza.
“Oltre a questo fatto, che ritengo sia molto grave – ha continuato la Pantana – il Comune, da circa un anno, è anche diventato ente impositore del tributo locale ed ente che fa ingiunzioni. Le cartelle di pagamento emesse inoltre, a mio avviso, sono incomplete e, a oggi, non sappiamo chi è il responsabile di questo procedimento.”
“Credo che in questo momento di difficoltà economica che sta colpendo molte famiglie italiane, il Comune avrebbe dovuto dare l’opportunità ai cittadini di aderire alla “Pace Fiscale” – ha proseguito la consigliera -. La verità è che il Comune di Macerata ha preferito non rinunciare agli introiti a danno però dei cittadini, anche perché sulla cartella, la percentuale della sanzione che va a incidere sul totale da pagare è del 32%.”
“A me non interessa se il governo attuale piace o meno alla nostra Amministrazione, credo che sarebbe dovuto essere un dovere della Giunta Comunale aderire alla “Pace Fiscale” – ha sottolineato la Pantana -. Chiederò al Prefetto di intervenire perché da sempre il bilancio con revisione dei conti ha dato parere negative e perché il Sindaco ha l’obbligo di comportarsi come un buon padre di famiglia. Faremo un’interrogazione in Consiglio Comunale sul perché l’Amministrazione non ha aderito e sul perché continua incessantemente ad andare contro i cittadini: tutta questa situazione è diventata una vera e propria vessazione per la comunità. Soprattutto perché parliamo di provvedimenti che darebbero un grande aiuto alle famiglie, in particolare a quelle in difficoltà, e che permetterebbero anche un implemento della natalità. Il Sindaco e la Giunta invece decidono di andare sempre contro il cittadino ed è ora di dire basta” ha concluso la Pantana.
“ È sconcertante constatare che dopo ben due anni di amministrazione non ci sia da parte della giunta Ciarapica una visione progettuale della città in nessun campo ed è altrettanto sconcertante apprendere dalla stampa, dopo ammiccamenti vari che già erano stati riportati dai giornali locali negli ultimi mesi dello scorso anno, leggere l’intervista del sindaco di Civitanova che ritorna sulla realizzazione di un parcheggio auto a pagamento nella zona più amena del centro città, quella del Varco sul mare”. Esordisce così in un una nota stampa il segretario del PD di Civitanova Marche Guido Frinconi, tornando sulla questione riguardante il fatto che la zona del Varco sul mare diventi un parcheggio a pagamento.
“Ciarapica ci fa sapere, addirittura tramite la stampa e senza instaurare alcun confronto né nelle sedi istituzionali né coi cittadini, che ha intenzione di realizzare un piano per creare 2.000 parcheggi a pagamento in centro e sul lungomare, piano che impegnerà la città e i contributi dei cittadini per i prossimi 35 anni. Il sindaco ci informa inoltre che gli introiti andranno a finire nelle tasche del privato – continua Frinconi - che si aggiudicherà la gara e che, in cambio, costruirà il park sotterraneo, fatto di appena 200 posti auto. Infine la fortunata ditta assegnataria si prenderà anche gli incassi dei parcometri fino al 2050. Un sindaco di una importante città come Civitanova vorrebbe impegnare tutti gli abitanti per i prossimi quarant’anni d’imperio e senza instaurare alcun confronto su un tema così rilevante? Prima di dare seguito ad una simile decisione è indispensabile attuare un confronto coi cittadini e non è escluso che, su di un argomento così importante, si indìca un referendum attraverso il quale, utilizzando lo strumento democratico per eccellenza, siano i cittadini ad esprimere il consenso o il dissenso.
Se non ci fosse da versare lacrime amare per Civitanova, - prosegue ancora il segretario Dem civitanovese- rideremmo nel vedere che, secondo Ciarapica, questa sarebbe la sua idea di città. Una città deturpata e spogliata del suo cuore pulsante, il centro che conduce al mare, questa sarebbe l’idea di una città come la nostra a vocazione turistica, cioè quella di essere riempita di auto per soddisfare l’interesse dei privati a scapito della fruibilità collettiva dell’area del Varco sul mare, sorta invece proprio a questo scopo. Si guardi intorno sindaco, scoprirà che nella città che lei amministra esiste già un parcheggio interrato nella zona Cecchetti che basterebbe riattivare, non c’è alcun bisogno di deturpare il Varco sul mare per creare nuovi parcheggi! Attivi, sindaco, navette di collegamento con il centro, sfruttando le zone di parcheggio che già ci sono. Esprimo, quindi, la mia totale disapprovazione per un simile scempio che si vorrebbe mettere in atto e che si trasformerebbe anche in un incubo per residenti, albergatori, bagnini e commercianti.
Già si è fatta sentire la protesta dell’associazione degli albergatori, che si è resa conto del danno che verrebbe causato dal controsenso di un sindaco pronto a identificare con un parcheggio il brand turistico di Civitanova, proprio nella zona di quel Varco, scelto come simbolo della città. Con il mio totale dissenso rispetto ad una siffatta colata di cemento che pioverebbe sulla città, mi rivolgo al sindaco affinché cessi nel perseguimento di questo disegno di un Varco sul mare trasformato in garage, tanto dannoso per Civitanova da prevedere, oltreché il deturpamento del suo cuore pulsante, anche un impegno di milioni di euro a carico della città per un periodo di ben 35 anni”.
Dopo le polemiche scaturite dalla frase offensiva apparsa via social nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini, il consigliere di maggioranza di Camerino Marco Marsili si è dimesso, e il suo posto sarà occupato dalla prima dei non eletti della lista a sostegno del sindaco Sandro Sborgia, vale a dire Maria Giulia Ortolani.
La 33enne è nata e cresciuta a Camerino, svolge attività gestionale e di coordinamento, in collaborazione con imprese locali, per l’occupazione e la valorizzazione culturale delle risorse del territorio. È stata la prima dei non eletti alle passate amministrative con 147 preferenze nella lista Ripartiamo.
Ortolani prenderà il posto del dimissionario Marsili e la sua sostituzione sarà votata nella prossima seduta del Consiglio Comunale.
"È da circa un anno che i consiglieri dell’UDC Marco Foglia e Ivano Tacconi hanno presentato una mozione sulla cosiddetta "Mutualità di vicinato". La mozione è stata votata dal Consiglio comunale di Macerata in data 18 settembre 2018 e impegna l’amministrazione a proporre la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con la Prefettura per avvicinare attraverso una serie di incontri i cittadini alle istituzioni che si occupano di sicurezza urbana, al fine di trovare nuove soluzioni operative in integrazione e sviluppo del piano di sicurezza attuale. Lo scopo dell'operazione è aumentare la percezione di sicurezza, specie nei quartieri periferici e nelle frazioni e la coesione sociale, favorendo e stimolando relazioni di fiducia, solidarietà e reciproco sostegno" a ricordare la proposta dei due consiglieri è Massimo Pizzichini, Segretario UDC Macerata.
"La mozione fa parte di quell'attenzione al programma elettorale che è stato sottoscritto ad inizio mandato da tutte le forze di maggioranza. Quel programma non va minimizzato ma va attuato per intero - prosegue Pizzichini -. La sicurezza non è un capriccio dell’UDC ma una necessità di tutta la città, specialmente dopo i fatti dell'anno passato. Con la "mutualità di vicinato" si vogliono coinvolgere i cittadini alla propria sicurezza attraverso direttive concordate tra l’amministrazione e la Prefettura. Sono stati positivi gli incontri fatti nei rioni della città, ma bisogna dare alla città qualcosa che sia più tangibile e duraturo nel tempo."
"Se non si esprimono chiarezza e concretezza su questo aspetto della "mutualità di vicinato“ ci sembra sia inutile partecipare ai tavoli politici dove si parla proprio di sicurezza: per questo, in qualità di segretario cittadino dell’Udc, non parteciperò più a questi incontri e valuteremo insieme al direttivo come intervenire anche a livello amministrativo. Colgo l’occasione per ringraziare il Questore Pignataro per il lavoro svolto e per quello che farà e auguro buon lavoro al Comandante dei Vigili Urbani di Macerata, Danilo Doria."
"Nonostante sia già iniziata da tempo la liquidazione dell'ospedale settempedano, ancora oggi la città non conosce l'indirizzo politico che l'Amministrazione intende seguire per tutelare il nostro presidio. Ad onor del vero, neanche il precedente “governo” aveva mai sollevato gli scudi dinanzi al lento e graduale taglio dei reparti che, nostro malgrado, apriva la strada allo smantellamento dell'intera struttura. Sul punto è evidente che la collocazione del Bartolomeo Eustachio fra le strutture a lungodegenza, abbia segnato una tappa drammatica per il nostro territorio, che rischia seriamente di vedersi privato di un servizio essenziale per tutta la comunità dell'entroterra, nonché di un pilastro dell'economica locale" a lanciare l'allarme è la delegazione di Fratelli d'Italia del comune settempedano.
"Probabilmente non tutti sapranno che il nostro nosocomio non dispone più neanche di un vero pronto soccorso, essendo stata tale unità degradata a “primo soccorso”, ciò significa che anche per semplici prestazioni considerate di routine per un reparto di emergenza, il cittadino deve obbligatoriamente recarsi all'ospedale di Camerino. Fa eco a tale scempio le condizioni di lavoro del personale medico e infermieristico il quale, a causa della carenza di organico, è costretto a svolgere pesanti turni di lavoro e spesso opera senza i mezzi necessari per garantire un servizio adeguato - continua Fratelli d'Italia -. Quello che più ci lascia perplessi dinanzi a tale contesto, è il silenzio assordante dell'amministrazione comunale che, come per altri temi fondamentali (es. ricostruzione scuola Luzio) non assume mai una posizione certa, né rende noto ai cittadini le sue idee e i suoi programmi su questioni di vitale importanza per la città."
"Non solo, nel caso specifico è a dir poco stucchevole constatare l'accoglienza che la giunta comunale ha riservato ai vertici regionali della sanità, in occasione dell'inaugurazione del reparto di lungodegenza, dalle cui immagini fatte orgogliosamente circolare sui vari mezzi di informazione, traspare una insolita e lieta convivialità tra coloro che non vogliono un futuro per l'ospedale e i nostri amministratori che invece dovrebbero difenderlo. Riteniamo pertanto che le note vicende relative a scuola e sanità, debbano essere affrontate con maggiore concretezza istituzionale, evitando di aggirare il problema tramite scontate dichiarazioni rese pubbliche al solo scopo di quietare l'elettorato. Speriamo dunque, gestione aziendalistica permettendo, che su questi temi si possa aprire un sereno e costruttivo dibattito con tutta la cittadinanza, compreso il 70,26% che non ha votato per l'attuale maggioranz"a" conclusono i rappresentani di Fratelli d'Italia.
Con il consiglio comunale svoltosi nella giornata di giovedì 4 luglio, il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco e la sua sua Giunta hanno definitivamente preso le distanza dal Consigliere comunale Alessio Costantini e dal suo intento di voler costruire un impianto di rifiuti nel territorio ginesino "mai comunicato ufficialmente e/o formalmente".
Il primo cittadino sottolina come Costantini "in un paio di riunioni del tutto e solo informali ed estemporanee con alcuni membri della Giunta (e mai con tutto l'Organo esecutivo) ha rappresentato, peraltro in maniera solo ipotetica e futuristica, di voler svolgere una nuova attività imprenditoriale nel territorio di San Ginesio senza specificare affatto allocazione, modalità e tempistica di tale attività di cui, inoltre, non ha mai indicato la tipologia, preoccupandosi soltanto di sapere se, quale consigliere comunale gli fosse inibita la possibilità di aprire una nuova e diversa attività imprenditoriale".
"Solo successivamente all’acquisto di un terreno - prosegue Ciabocco -, senza comunicare il nome della Società acquirente, in maniera informale ed estemporanea con alcuni membri della Giunta (e mai con tutto l'Organo esecutivo) ha rappresentato l’ipotesi di voler realizzare un non meglio specificato impianto di compostaggio ultra moderno".
"Nell'ultimo incontro richiamato dal sig. Costantini nella propria diffida (ma anche in un altro del 18 giugno che il sig. Costantini omette di citare nella diffida), diversamente da quanto ivi sostenuto, questi pur citando la tipologia della presunta nuova attività, non ha presentato e/o illustrato alcun progetto ricevendo, di contro, un secco e deciso rifiuto da parte del Sindaco, degli assessori e consiglieri presenti a qualsiasi tipologia di impianto legato ai rifiuti".
"Quindi l'Amministrazione non è mai stata messa a conoscenza di concrete iniziative imprenditoriali ma solo di mere intenzioni imprenditoriali, a carattere meramente embrionale, del consigliere Costantini e non ha perciò mai avallato, neppure implicitamente, l’iniziativa legata alla realizzazione di un impianto di smaltimento di rifiuti sul proprio territorio nè, tanto meno, può quindi aver ingenerato qualsivoglia aspettativa in capo a costui" specifica il sindaco.
"Oltretutto le versioni del Costantini sono discordanti tra quanto dichiarato a mezzo stampa e quanto invece scritto nella diffida relativamente alla presenza o meno di un progetto".
Nello specifico, nel corso del Consiglio Comunale del 4 luglio, l'Amministrazione Comunale di San Ginesio ha adottato "una variante urbanistica volta ad evitare ulteriori deturpamenti delle aree agricole non edificate, sanando una situazione che poteva essere risolta nel 2013, subito dopo l’approvazione del piano regolatore, redigendo un’apposita variante che regolamentasse le attività insalubri e ancor meglio poteva essere risolta con la delibera n. 22 del 2017 con la quale si è provveduto ad eliminare solo alcune aree insalubri [...] Votando favorevolmente la delibera di Consiglio Comunale del 4 luglio 2019, l'amministrazione ha risposto con i fatti ciò che la cittadinanza desidera".
"Vista la diffida inviata dalla Gea Italiana srl, abbiamo già dato mandato al nostro legale di fiducia di tutelare il Comune in tutte le sedi opportune e personalmente ho già dato mandato al mio legale di tutelare la mia persona in quanto Sindaco e buon padre di famiglia. Inoltre la diffida inviataci dal consigliere comunale attraverso il suo legale fa venir meno il mandato elettorale conferitogli dai cittadini e comporta ora formalmente la nostra richiesta politica di dimissioni" conclude Ciabocco.
In merito alle dichiarazioni apparse oggi pomeriggio (ieri, ndr.) su Facebook da parte di Marco Marsili, il sindaco Sandro Sborgia prende le distanze a nome dell'intera Amministrazione comunale, sottolineando che "si è trattato di un'esternazione del tutto personale che trova la ferma disapprovazione da parte del Sindaco e dell'Amministrazione."
Marco Marsili ha rassegnato le dimissione da consigliere comunale oggi pomeriggio (ieri, ndr.) e le stesse sono state accolte dal Sindaco Sborgia.
Bufera sul consigliere comunale della nuova giunta Sborgia, Marco Marsili, referente per le attività produttive e politiche per il lavoro, che è "scivolato" sui social, con un commento che lascia poco spazio alle interpretazioni. Scrive infatti il consigliere: "Ma va a morì a testa in giù fascio di m...", dando del fascista ed evocando per il Ministro dell'Interno Matteo Salvini la stessa fine toccata a Mussolini in Piazzale Loreto.
Ecco il commento social di Marco Marsili:
"Alcuni cittadini mi hanno segnalato situazioni di disagio e degrado in diversi luoghi della città. Le maggiori perplessità ricadono sia sui lavori del percorso pedonale lungo le mura storiche, sia sullo stato del Parco dei Torrioni, all'inizio di Rione Mercato". Il consigliere comunale di Recanati Simone Simonacci, esponente del gruppo di opposizione "Iustissima Civitas", pone alla giunta del sindaco Bravi - attraverso una nota stampa a sua firma - diverse problematiche riguardanti strade e spazi pubblici della città.
"Lungo le mura i lavori di riqualificazione del tratto pedonale tra Via Carducci e Via Badaloni presentano un notevole ritardo rispetto alla data di consegna dei lavori concordata: una lentezza inaccettabile che ha causato non pochi problemi sia ai residenti che agli stessi commercianti della zona.- sottolinea Simonacci, che aggiunge - Ben più grave la situazione al Parco dei Torrioni dove mi sono state inviate foto raffiguranti ratti liberi di scorrazzare lungo il prato di un'area frequentata prevalentemente da anziani e bambini e immagini di giochi rotti e pericolosi".
"Ecco perché ho presentato subito due interrogazioni, una per chiedere quando finiranno i lavori lungo le mura e il perché del ritardo nella consegna degli stessi, un'altra per conoscere la periodicità e il reale grado di derattizzazione sul territorio comunale, in particolare sulle aree adibite a parchi giochi, e che tipo di manutenzione è programmata per le stesse".
Divieto di fumo su arenili, spiagge libere e aree demaniali costiere. È la Proposta di legge presentata dal Pd, primo firmatario l'on. Mario Morgoni, componente della commissione Ambiente, che ha come obiettivo quello di regolamentare in maniera uniforme e di dare uno sviluppo necessario a ciò che ad oggi è affidato esclusivamente alle ordinanze dei sindaci e cioè il divieto di fumo in spiaggia. È lo stesso parlamentare marchigiano del Pd a sottolineare ''come oggi a fronte di un oggettivo calo dei fumatori in maniera generalizzata occorre intervenire in quelle falle ancora aperte che determinano situazioni di criticità sia sotto il profilo di tutela della salute sia per quanto riguarda il contrasto all’inquinamento e alla salvaguardia ambientale. Per questo - fa presente Mario Morgoni - abbiamo ritenuto opportuno intervenire con una norma che estendesse gli ambiti di divieto a favore della salute pubblica e dell’ambiente''.
L’articolo 1 della proposta di legge, infatti, prevede l’estensione del divieto di fumo anche agli arenili, alle spiagge libere e alle aree demaniali costiere. ''E pur tuttavia - tiene a precisare l'esponente del Pd - si dà facoltà ai Comuni qualora fossero intenzionati a farlo, di predisporre eventuali spazi da destinare ai fumatori.
In questo modo la materia viene trattata uniformemente sul territorio nazionale senza avere divieti a macchia di leopardo e il prevalere di elementi discrezionali''.
Questa proposta di legge nasce anche dal confronto con le 24 associazioni che hanno aderito al progetto “La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere”, un’iniziativa di comunicazione istituzionale, coordinata da Salute Donna Onlus, volta a sensibilizzare il Governo e le Regioni a una particolare attenzione alla prevenzione e alla tutela della salute in generale. ''Dal punto di vista ambientale - sottolinea Morgoni - l’impatto dei mozziconi di sigarette sull’ ambiente e in particolar modo sull’ ecosistema marino è devastante con ben 4.500 miliardi i mozziconi dispersi nell’ ambiente, di questi 2/3 finiscono in mare generando l’inquinamento delle acque e la contaminazione della catena alimentare della fauna ittica''. È pertanto necessario - ''auspichiamo a tal riguardo che questa pdl possa essere presto esaminata e approvata'' - adottare strumenti di limitazione delle aree in cui è possibile fumare ed individuare degli strumenti per la corretta raccolta e smaltimento: oltre alla estensione del divieto di fumo agli arenili, alle spiagge libere e aree demaniali costiere, la nostra proposta di legge prevede che entro 60 giorni dalla approvazione della presente legge i Comuni hanno facoltà di individuare, eventuali appositi spazi da destinare ai fumatori''. La proposta di legge è stata firmata anche dagli onorevoli Braga, Pezzopane, Zardini e Cantin.
"Il centro abitato di Sambucheto è continuamente in stato di pericolo per i pedoni nell’atto di attraversare la strada: ciò è dovuto alla congestione del traffico sia leggero che pesante con auto che sfrecciano a folle velocità e non disdegnando sorpassi dentro il centro abitato con flusso continuo di camion e mezzi agricoli - a segnalare la situazione nel territorio comunale di Recanati è il consigliere comunale di minoranza Pierluca Trucchia -. Il desiderio generale dei cittadini è di mettere dei semafori a chiamata su strisce pedonali ben segnalate e illuminate e dei velox fissi di nuova generazione del tipo romitelli."
"Nella zona rurale - prosegue il Consigliere della Lega - manca un marciapiede che colleghi la frazione stessa alla vicinissima zona industriale, considerato che ci sono attivita commerciali e fabbriche che potrebbero essere raggiunte benissimo a piedi o in bicicletta (ora impossibile pena rischio della propria incolumità fisica). Nella stessa zona, si segnala inoltre l’inadeguatezza delle strade veramente in pessime condizioni, un ponte con un parapetto pericolante e l’altro crollato anni fa sostituito con tre tubi innocenti, pericolosissimo in caso di incidente stradale; il parcheggio vicino all’ex sede “acqua e sapone” quasi inutilizzabile visto che i pini piantati a suo tempo hanno distrutto e rialzato l’asfalto con le loro radici; la mancanza delle piazzole protette con pensilina per la fermata delle corriere da Sambucheto zona industriale fino a Fontenoce costringono sia i lavoratori che gli studenti delle zone di campagna a scendere in bilico tra a strada e il fosso."
"Si chiede risposta nel prossimo consiglio comunale per conoscere le intenzioni dell’amministrazione nell’iniziare a risolvere i problemi sollevati" ha concluso il consigliere della Lega.
"Quando in un canile ci sono dieci cani affamati e si buttano nove ossi, il problema non tarderà ad emergere e, prima o poi, si vedranno le zanne". Ha utilizzato questa metafora, Peppino Giorgini, nel commentare le delucidazioni della Regione in merito alla gestione delle macerie del sisma. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle ha stigmatizzato con forza le modalità adottate dalla giunta Ceriscioli per garantire la ricostruzione e la successiva ripartenza dei territori colpiti da terremoto.
Giorgini, il capogruppo pentastellato Gianni Maggi e i consiglieri Romina Pergolesi e Piergiorgio Fabbri hanno infatti chiesto mediante interrogazione a risposta immediata, oggi in Assemblea Legislativa, di fare doverosa chiarezza sul tema, anche alla luce del recente arresto, da parte della Guardia di Finanza, di un dipendente della Regione Marche, incaricato della gestione delle macerie relative al sisma 2016, con accuse, ovviamente da accertare, quali “corruzione e rivelazione di segreti di ufficio”. L'assessore Sciapichetti ha evitato di commentare la vicenda specifica essendo in corso le indagini della magistratura.
"Sono due anni che affermo che le macerie avrebbero dovuto essere trattate nelle vicine cave (come si è fatto nel sisma dell’Aquila) e non vi sarebbero stati problemi – ha tuonato Giorgini in consiglio regionale -. Sono convinto che questi arresti siano solo un'avvisaglia del calderone che si sta scoperchiando. Non è un caso che abbia fatto cinque denunce sull’argomento sisma. La regione, in veste di soggetto attuatore, doveva controllare maggiormente perché le macerie non possono, e non dovevano essere un business. Questo tema, a mio parere, è stato sottovalutato (anche in campo ambientale) e per come è stato impostato, esso è divenuto un vero e proprio affare, e non una necessità per le zone terremotate. La rimozione delle macerie, al contrario, doveva/deve essere funzionale solo alla rinascita e alla ricostruzione il più veloce possibile dei territori lacerati dal terremoto. Ma non è stato cosi, purtroppo. Va fatto subito un passo indietro, rivedendo quanto è stato stabilito anche attraverso l'incremento consistente dei controlli, a 360 gradi. Noi siamo pronti a fare la nostra parte se questa finalmente fosse la scelta della Regione".
Venerdì 28 giugno presso l’Auditorium della Biblioteca Filelfica si è riunito il Consiglio comunale della Città di Tolentino.
In apertura di seduta, a seguito delle dimissioni del Consigliere comunale Bruno Prugni si è provveduto, all’unanimità, a nominare il nuovo Consigliere comunale Luca Cesini (subentra a seguito della rinuncia di Raul Brambatti, primo dei non eletti).
Dopo l’interrogazione presentata dai Consiglieri Cicconetti e Mercorelli avente per argomento il “Cronoprogramma SAE”, la seduta è proseguita con la discussione della proroga del contratto per la gestione aree di sosta a pagamento approvato all’unanimità così come la modifica del contratto di servizio tra il Comune di Tolentino e l’a.s.p. “Civica Assistenza Tolentino” per la gestione dei servizi residenziali e semiresidenziali socio-assistenziali e socio-sanitari dell’area anziani.
Con 13 voti favorevoli e 1 astenuto approvata l’adozione della variante parziale al PRG area in contrada Acquasalata – Richiedenti sigg.ri Caporaletti.
Respinta invece la Mozione presentata dai Consiglieri Mercorelli e Cicconetti su “Disinfestazione sul territorio comunale” con 3 voti favorevoli, 8 contrari (la Maggioranza) e 1 astenuto (Ceselli).
Con 8 voti favorevoli e 1 astenuto (Cesini), infine, è stato approvato l’elenco delle strade vicinali ad uso pubblico.
Va sottolineato che ad inizio seduta il Sindaco ha proposto ai Consiglieri un documento, approvato con 14 voti favorevoli e 2 astenuti (Mercorelli e Cicconetti) in alternativa a quanto originariamente sembrava dovesse competere al presidente della Giunta regionale Marche, al commissario straordinario Farabollini di voler personalmente provvedere all'assegnazione delle ulteriori 200 unità lavorative presso i comuni del cratere, tenendo necessariamente conto che il comune di Tolentino, che è quello più popoloso e significativo sotto il profilo numerico degli edifici danneggiati, potrà provvedere all'istituzione dell'ufficio ricostruzione, presso il quale verranno presentate circa 1.700 pratiche, richiedendo un congruo numero di unità lavorative, che nel caso di specie si ritiene non inferiore a 24 unità.
Altre cinque abitazioni e due negozi tornano agibili a San Severino Marche dopo i lavori di ricostruzione post terremoto. Il sindaco, Rosa Piermattei, ha firmato due revoche con le quali ha annullato altrettante Ordinanze di inagibilità emesse a seguito delle scosse dell’ottobre 2016 e che avevano reso non utilizzabili i due edifici siti in piazza Del Popolo e in via del Vallato.
Per i lavori al primo dei due immobili sono stati stanziati 350mila euro, per il recupero del secondo circa 50mila euro.
"In pompa magna sono stati presentati i lavori che interesseranno la tratta ferroviaria Civitanova Albacina a partire dal primo luglio e che termineranno nel 2024 . Ben cinque anni. Ci sembra opportuno ricordare che la tratta Albacina – Civitanova Marche venne realizzata nella sua interezza negli anni che vanno dal 1884 al 1888 e , ovviamente con i mezzi e le tecnologie del tempo" . Si sono espressi così in una nota i componenti di Fratelli d'Italia Tolentino, in merito ai lavori sulla tratta ferroviaria.
" Non basta - continuano - la Regione Marche guidata , speriamo ancora per poco , dalla sinistra continua a penalizzare l’entroterra Maceratese e le zone più colpite dal terremoto .
La riprova? Da luglio e fino al 25 agosto la tratta Civitanova Albacina sarà interrotta e sostituita dal servizio bus . La domenica ad esempio da Tolentino per chi vuole recarsi al mare vi sono tre comode ( si fa per dire ) corse : ore 8,34 , 14,06 e 16,49 . Stessi disagi ovviamente per chi volesse partire da San Severino , Matelica e Castelraimondo . Come si vede orari ideali ( ? ) per chi dopo aver lavorato tutta la settimana o non possa permettersi un periodo di villeggiatura desideri andare a rinfrescarsi al mare .
Ma non basta ci si deve spiegare perché da Macerata le partenze sono ben sei.
Crediamo -concludono - che così si penalizzi l’entroterra e che il trasporto ferroviario vada completamente rivisto a vantaggio di una metro di superficie che non sia penalizzante per l’entroterra" .