Pressione crescente su imprese e professionisti: tra il 16 e il 31 ottobre si concentrano 152 scadenze fiscali, tra dichiarazioni, versamenti e comunicazioni telematiche. Un calendario compresso che segna il picco dell’attività tributaria dell’anno e che impegna senza sosta studi professionali, imprese e intermediari fiscali.
Nel periodo rientrano anche le scadenze per la trasmissione delle dichiarazioni dei redditi 2024, che quest’anno includono il nuovo quadro CP per i soggetti aderenti al concordato preventivo biennale (CPB) 2024-2025. Il 27 ottobre chiude la finestra per i modelli 730 integrativi a favore, mentre il 31 ottobre è la data chiave per i modelli 770 e le comunicazioni IVA trimestrali.
Un calendario impossibile: tra scadenze e rischi di errori
La "maratona fiscale" di metà ottobre parte ufficialmente il 16, giorno in cui si accavallano oltre 130 versamenti: Iva, ritenute d’acconto, imposte sostitutive e rate da dichiarazioni precedenti. Una mole di adempimenti che, di fatto, mette sotto pressione la rete dei consulenti e dei contribuenti.
Entro fine mese scadono anche i termini per i modelli Redditi 2025, Irap, Cnm e Iva Tr, rendendo questo periodo un vero test di resistenza per gli studi professionali. Il rischio di errori formali è alto, e in molti casi le sanzioni amministrative non tengono conto della complessità del quadro operativo.
L'Agenzia accelera sui controlli: arrivano nuove comunicazioni
Oltre agli adempimenti, ottobre porta con sé una nuova ondata di controlli e avvisi bonari. Sono in arrivo lettere di compliance, richieste documentali e questionari indirizzati soprattutto alle partite Iva e ai contribuenti che hanno aderito al CPB, con l'obiettivo di verificare la coerenza dei dati dichiarati.
Secondo le rilevazioni di Tutela Impresa, molti associati lamentano ritardi nei portali telematici e difficoltà nella gestione dei canali di invio, aggravate dal volume straordinario di scadenze concentrate in pochi giorni.
"Non possiamo più accettare che in due settimane si concentri oltre la metà degli adempimenti fiscali annuali. Il sistema attuale va ripensato in chiave di semplificazione, per consentire una gestione più efficiente e sostenibile delle pratiche", sottolinea il presidente di Tutela Impresa, Giuseppe Tosoni.
In conclusione, ottobre 2025 si conferma come il mese più impegnativo per la macchina fiscale italiana. Per Tutela Impresa, la sfida non è solo rispettare le scadenze, ma ricostruire un equilibrio tra esigenze di controllo e sostenibilità operativa.
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