"Inps, tempi di attesa dimezzati grazie all'IA. In provincia di Macerata sempre più pizzerie e tatuatori"
La Biblioteca Mozzi Borgetti ha ospitato questa mattina la presentazione del Bilancio Sociale 2024 dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) della provincia di Macerata. L'evento si è configurato come un cruciale momento di confronto tra istituzioni, parti sociali e il tessuto produttivo locale, offrendo una panoramica dettagliata e approfondita sulle dinamiche previdenziali, assistenziali ed economico-sociali del territorio. La rendicontazione non solo evidenzia i risultati operativi dell'Istituto, ma pone in luce le trasformazioni del mercato del lavoro e le persistenti sfide demografiche della provincia.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Sandro Parcaroli, il dibattito è stato animato dagli interventi della direttrice regionale INPS Marche, Emanuela Zambataro, del direttore provinciale INPS, Marco Mancini, di Tiziana Mosca, presidente del Comitato regionale INPS Marche, e di Aldo Benfatto, presidente del Comitato provinciale INPS Macerata.
La relazioni di Benfatto, ex sindacalista e volontario a Recanati, ha riportato l'attenzione sulla duplice realtà del mondo produttivo locale, sottolineando una disomogeneità che necessita di vigilanza: "Ci sono ditte serie che pagano lo stipendio, gli straordinari e poi ci sono ditte che non pagano gli stipendi, con 5/6 mesi di arretrati. Ci sono lavoratori che lavorano otto ore al giorno e prendono mille euro, ci sono lavoratori che si trovano in situazioni di difficoltà perché vivono una condizione lavorativa drammatica. Quando ci sono mesi di stipendi arretrati sorge anche il dubbio se pagano o meno i contributi all’Inps”.
Dalla prospettiva del sistema industriale, Elisabetta Cristallini, responsabile Area personale e lavoro di Confindustria Macerata, ha espresso un forte apprezzamento per l'evoluzione dei servizi INPS: “Il sistema produttivo della nostra provincia è fatto di realtà dinamiche ma spesso di piccole dimensioni, che hanno bisogno di interlocutori pubblici competenti disponibili e capaci di accompagnare la complessità normativa e amministrativa. In questo senso apprezziamo fortemente gli sforzi compiuti dall’Inps di Macerata sul fronte della digitalizzazione dei servizi e dell’assistenza personalizzata agli utenti; lo sviluppo economico locale passa anche da qui”.
A tal riguardo, i dati operativi presentati dall'INPS provinciale confermano un trend di marcato miglioramento nell'efficienza amministrativa, guidato dall'adozione di tecnologia avanzata, automazione e Intelligenza Artificiale (IA). Si registra un netto accorciamento dei tempi medi di attraversamento delle domande per gli ammortizzatori sociali. I giorni per l'autorizzazione della NASpI sono passati da 22 a 11, e quelli per il FIS (Fondo di Integrazione Salariale) da 83 a 37. Quest'ultimo dato si posiziona favorevolmente al di sotto sia della media regionale che di quella nazionale, testimoniando l'efficacia della razionalizzazione dei processi.
L'impulso di velocizzazione ha interessato anche il settore previdenziale. Riguardo ai tempi di liquidazione delle pensioni, il periodo 2020-2024 ha visto percentuali di liquidazione sul totale che si attestano all'82% nella gestione pubblica e al 76% nella gestione privata. L'impiego dell'IA e degli automatismi ha un impatto significativo, in particolare nella preparazione proattiva delle pratiche di pensione di reversibilità non appena l'Istituto riceve la notizia del decesso.
Anche il fronte della scuola ha visto uno snellimento dei tempi delle procedure; il rapporto tra INPS e l'istituto scolastico è stato ottimizzato grazie a una nuova procedura dematerializzata per la gestione dei cedolini pensione, che ha snellito e velocizzato in modo significativo il flusso di comunicazione e l'elaborazione dei dati per il personale scolastico.
A riprova della vicinanza all'utente, l'INPS di Macerata continua a distinguersi a livello nazionale per l'elevata customer satisfaction. La "rivoluzione copernicana" rappresentata dal servizio di Web Meeting permette all'Istituto di "entrare nelle case" dei cittadini, garantendo un'assistenza virtuale personalizzata e accessibile.
Il Bilancio Sociale ha dedicato ampio spazio al quadro socio-demografico della provincia, che rispecchia la tendenza regionale: un saldo naturale negativo costante. I dati del 2023 registrano 1.892 nascite a fronte di 3.652 decessi. Il direttore Mancini ha sollevato un allarme in merito alle implicazioni di questo divario: “Negli ultimi anni i decessi superano di gran lunga le nascite, pertanto, si viene a verificare il problema delle cosiddette “culle vuote”, direttamente correlato alla carenza di forze lavoro, sia al giorno d’oggi che per il futuro”.
Preoccupazione emerge anche dall'analisi dei flussi migratori. Sebbene gli immigrati siano quasi il doppio degli emigrati, è la qualità del capitale umano in uscita a destare inquietudine: “Nel 2023 gli emigrati della provincia di Macerata sono 762; quest’ultimi appartengono in massima parte a un personale qualificato, laureato. Gli immigrati sono quasi il doppio rispetto ai migranti e occorre riconoscere che la qualità delle risorse umane non è la stessa”.
Il dato provinciale degli emigrati risulta peraltro leggermente superiore al panorama regionale, accentuando il fenomeno della "fuga di cervelli". Nel 2024, il mercato del lavoro maceratese registra una diminuzione del tasso di occupazione in concomitanza con un aumento sia del tasso di disoccupazione che del tasso di inattività.
I contratti part-time costituiscono il 25,4% dei rapporti di lavoro dipendente totali, un valore inferiore sia alla media regionale che a quella nazionale. Permane una marcata disparità di genere nell'occupazione, con una lieve preponderanza maschile. Questo gap di genere si accentua drasticamente nell'ambito delle assunzioni part-time nel 2023, con il 42,2% per le donne contro il 12,8% per gli uomini.
Il tasso di inattività provinciale, attestandosi intorno al 30,8%, si mantiene inferiore alla media nazionale. Un aspetto critico, tuttavia, è rappresentato dal fenomeno dei NEET: “Quello che preoccupa-prosegue Mancini- è il fenomeno dei NEET, ossia persone non vanno a scuola, non lavorano, non sono inseriti in percorsi di formazione. Questa è una grande criticità soprattutto perché riguarda giovani tra i 14 e i 29 anni”.
Infine, un focus sul settore artigiano ha rilevato 10.716 posizioni, di cui quasi 1.000 detenute da cittadini extracomunitari, segnalando un fenomeno di rilevanza crescente e nuovo. Giorgio Bormioli, responsabile dei Flussi della direzione INPS di Macerata, ha concluso ponendo l'accento sul dimezzamento delle iscrizioni alle gestioni commercianti e artigiani negli ultimi 10 anni. Tra le nuove cento iscrizioni registrate, la maggior parte delle attività si concentra in settori come lavaggi, pizzerie e tatuatori, indicando una trasformazione della struttura imprenditoriale.
Il Bilancio Sociale 2024 dell'INPS di Macerata disegna un quadro complesso ma dinamico. La capacità dell'Istituto di migliorare drasticamente l'efficienza amministrativa, in particolare nella gestione degli ammortizzatori sociali e delle pensioni attraverso la digitalizzazione e l'IA, si configura come un fattore abilitante essenziale per il sistema produttivo, come riconosciuto anche da Confindustria. Tale efficienza, unita a un alto livello di customer satisfaction, posiziona l'INPS come un partner affidabile per imprese e cittadini.
Tuttavia, i dati sollevano interrogativi urgenti riguardo alla sostenibilità demografica e alla qualità del mercato del lavoro, in particolare il saldo naturale negativo, la fuga di personale qualificato e il persistere del fenomeno NEET. Affrontare queste sfide richiederà non solo l'impegno costante dell'INPS nel fornire servizi tempestivi, ma anche strategie coordinate a livello territoriale ai fini occupazionali.
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