Visita istituzionale dell’onorevole Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, al Comune di Civitanova Marche. Ad accoglierlo il sindaco Fabrizio Ciarapica, con cui si è svolto un confronto proficuo su temi strategici per lo sviluppo del territorio e sul ruolo che gli enti locali possono svolgere nella definizione delle future scelte politiche e programmatiche. Nel corso dell’incontro non è mancata una riflessione sul futuro assetto istituzionale e amministrativo della Regione, in vista della prossima tornata elettorale, con particolare attenzione alla necessità di far emergere una rappresentanza forte, competente e profondamente radicata nel territorio.“Ringrazio l’onorevole Nevi per la sua visita e per l’attenzione che ha voluto riservare a una realtà come Civitanova – ha dichiarato il sindaco Ciarapica –. Una città che esprime dinamismo, crescita e potenzialità importanti per l’intero territorio marchigiano. Il confronto con i rappresentanti del Governo e del partito è sempre prezioso per costruire risposte concrete e una visione di lungo periodo. È significativo constatare come l’attenzione del Governo verso le istanze locali si stia traducendo in ascolto e disponibilità, a conferma del ruolo sempre più centrale che la nostra città è chiamata a svolgere”.
Macerata – Si accende lo scontro politico in città dopo l’incontro istituzionale con il ministro degli Affari Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, tenutosi il 4 luglio nella Sala Consiliare del Comune. Un evento a porte chiuse, senza la presenza di tutti i consiglieri comunali, che ha scatenato forti critiche da parte della consigliera di maggioranza Sabrina De Padova (Gruppo Misto), che chiede ora chiarimenti formali e un cambio di rotta.
“Il Consiglio Comunale non è un club privato. Trasparenza e partecipazione devono tornare al centro”, ha dichiarato De Padova, definendo “una grave esclusione” la mancata convocazione dell’intero Consiglio per un incontro di tale rilevanza istituzionale.
Nella Sala Consiliare, oltre al ministro Tajani, erano presenti il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il prefetto, il questore, il vescovo, la giunta comunale e i soli consiglieri di Forza Italia. Nessun invito sarebbe invece stato inoltrato agli altri rappresentanti eletti.
“È inaccettabile che un rappresentante del Governo venga accolto in forma riservata, escludendo chi è stato eletto per rappresentare i cittadini – ha denunciato la consigliera – La Sala Consiliare non è un salotto privato: è lo spazio della democrazia, simbolo della rappresentanza pubblica”.
De Padova chiede all’Amministrazione di chiarire tre punti fondamentali: le motivazioni dell’esclusione dei consiglieri, i criteri di selezione degli invitati, e la gestione dell’utilizzo della Sala Consiliare.
City brand da 30.000 euro nel mirino
Non meno accese le critiche sul fronte del nuovo city brand di Macerata, presentato il 26 giugno scorso e affidato allo studio grafico di Italo Lupi e Leonardo Sonnoli per un costo di 30.000 euro. Il progetto ha ricevuto forti contestazioni per l’assenza di partecipazione e per un risultato giudicato da più parti “distante dall’identità cittadina”.
“Un progetto poco rappresentativo e scarsamente condiviso”, lo ha definito De Padova, che propone un’alternativa: l’avvio di un percorso partecipativo gratuito, con il coinvolgimento di giovani creativi e dell’Accademia di Belle Arti, attraverso un concorso pubblico.“La città merita rispetto e condivisione”.
L’appello finale della consigliera è rivolto a tutto il Consiglio e alla Giunta comunale: “Serve un cambio di passo. Non si può pretendere di rappresentare i cittadini escludendone i rappresentanti. Né si può costruire un’identità urbana senza il contributo della comunità. Auspico che il Consiglio Comunale si esprima in modo chiaro su entrambi i fronti: per rispetto verso i cittadini e per salvaguardare la credibilità delle nostre istituzioni”.
Azione chiarisce la sua posizione in vista delle elezioni regionali nelle Marche e lo fa con parole dure nei confronti del candidato del centrosinistra, Matteo Ricci. In un comunicato ufficiale, il partito guidato da Carlo Calenda accusa Ricci di "trasformismo politico" e "opportunismo", motivando così la scelta di non appoggiarlo nella corsa alla presidenza della Regione.
"Il candidato della sinistra populista Ricci ci accusa di alto tradimento per non averlo sostenuto – si legge nella nota – ma Ricci ha iniziato la sua campagna dicendo che le Marche non hanno bisogno di un termovalorizzatore, per ingraziarsi i 5 Stelle, mentre a Roma sosteneva l’opposto per compiacere Gualtieri".
Azione critica anche l’operato dell’eurodeputato negli anni passati, accusandolo di incoerenza: "È stato bersaniano, renziano, zingarettiano, lettiano e schleiniano: ha sempre scambiato le sue posizioni politiche con una poltrona. Manca della tempra morale e dello spessore politico necessari per guidare le Marche", si legge ancora.
Secondo il partito centrista, Ricci rappresenterebbe una linea troppo accondiscendente verso le forze di sinistra radicale e il Movimento 5 Stelle. "Il rischio concreto è eleggere una banderuola sempre all'inseguimento di AVS e 5S", prosegue la nota.
Infine, Azione ribadisce che non parteciperà alla competizione elettorale regionale, malgrado, sottolinea, "i tentativi di Ricci di spingerci verso il sostegno ad Acquaroli", attuale presidente della Regione e candidato del centrodestra. Gli iscritti al partito saranno liberi, dunque, di candidarsi nelle varie liste civiche.
È Claudio Bolletta, 68 anni, imprenditore nel settore della sicurezza, il terzo candidato a presidente della Regione Marche presentato questa mattina (venerdì 4 luglio ndr) all'aula didattica della Mole Vanvitelliana. Al suo fianco il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo.
"Siamo l'unica alternativa oltre la destra e la sinistra che sono due facce della stessa medaglia. Vogliamo ricostruire una sanità per tutti, togliendola dalle mani dei politici regionali che mettono i loro amici come dirigenti o finanziano la sanità privata con la mano destra o con quella sinistra dipende da chi li candida. Noi vogliamo restituirla ai cittadini renderla di nuovo universale. Vogliamo inoltre lavorare ad unire e rappresentare davvero le istanze della società marchigiana contro chi le ha ignorate e mortificate per anni. Oggi, visti i voti pro riarmo, quelli dell' europarlamentare piddino Ricci come quelli degli amici di Acquaroli chi è in lista d'attesa rischia di vedersi superare da un carro armato". Ha detto Rizzo.
Battagliero è parso l'aspirante governatore. “Ho accettato di essere candidato a governatore delle Marche per DSP - ha spiegato Bolletta - innanzitutto perché ritengo la proposta politica di Marco Rizzo e Francesco Toscano di Democrazia Sovrana e Popolare l’unica in grado di superare e sconfiggere il partito unico della servitù a Roma e a Bruxelles. Nelle Marche questo immenso cartello di potere non è ancora stato sconfitto".
"Si sono alternati gli interpreti, ma suonano lo stesso spartito. Centrodestra e centrosinistra sono due facce della stessa medaglia. Con entrambe al governo, senza soluzione di continuità, i marchigiani hanno subito e subiscono lo smantellamento della sanità pubblica, con oltre 350 milioni di euro ogni anno deviati, già nel tempo delle giunte di centrosinistra, a favore di quella privata, la desertificazione produttiva dei territori e la chiusura delle nostre eccellenze industriali, il fallimento della Banca delle Marche con conseguenze tragiche per i risparmiatori".
"Il nostro obiettivo è restituire ai marchigiani tutto quello che è stato tolto loro. E per quest’opera di restituzione non possono andar bene i ladri di futuro che hanno avuto il potere sino ad oggi. Occorre essere sovrani e non sudditi di organizzazioni partitiche strumentali, impegnate a fingere di dividersi mentre rispondono signorsì ai loro effettivi padroni. Sul fronte esterno essi seguono i diktat dell’Unione Europea e della Nato con una folle e pericolosa corsa al riarmo che erode lo stato sociale, l’assistenza, la spesa produttiva, la ricerca per ingrassare i profitti dei mercanti d’armi".
"Sul fronte interno, UE e BCE hanno dettato i voleri dei grandi monopolisti tramite tutti i partiti di governo degli ultimi decenni, anche al livello degli enti locali. Questi ultimi, sottoposti all’imposizione del pareggio di bilancio e legittimati da un’interpretazione estensiva del principio di sussidiarietà, entrambi inseriti in Costituzione con riforme bipartisan, hanno proceduto a privatizzare i settori economici pubblici, ad inasprire la competizione al ribasso, con effetti disastrosi su salari in diminuzione, a creare un mercato selvaggio dei servizi essenziali di fatto rendendo il diritto di cura un privilegio di pochissimi. Noi riapriremo e potenzieremo le strutture sanitarie territoriali tagliate da destra e sinistra, ridurremo il costo delle prestazioni erogate, impediremo che i primari e i manager del settore siano scelti in base alle amicizie con i politici al potere. Riaffideremo ai marchigiani le chiavi di casa togliendole dalle mani delle due coorti di giullari, di destra e di sinistra, al servizio dello stesso euro-sovrano”.
Il percorso di condivisione, voluto dal Presidente della Provincia Sandro Parcaroli e dal Vicepresidente Luca Buldorini, per arrivare a definire una nuova viabilità nella vallata del Potenza si arricchisce di un nuovo tassello. Si è tenuta ieri, infatti, la prima riunione della Commissione provinciale di studio in cui è stato fatto il punto sullo stato del progetto a cui la Provincia sta lavorando.
In queste settimane è in corso la verifica dei requisiti del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato il bando dei servizi tecnici attinenti all’architettura e all’ingegneria per la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali per il tracciato complessivo che va da Villa Potenza fino al nuovo casello autostradale che la Regione Marche dovrà realizzare a Porto Potenza. Entro il mese di agosto, quindi, verrà formalizzato l’incarico e poi scatteranno i tempi previsti per la redazione dei progetti.
Ad aprire la Commissione è stato il Presidente Parcaroli, presenti il Vicepresidente Buldorini e i consiglieri membri della Commissione, Narciso Ricotta e Richard Dernowski per il gruppo “Una Provincia per tutti”, Claudio Carbonari per il gruppo “Provincia al Centro” e Giorgio Pollastrelli, Tiziana Gazzellini e Pierfrancesco Castiglioni per il gruppo “Centrodestra Macerata”. Presente anche l’ingegner Matteo Giaccaglia, dirigente dell’Ufficio viabilità della Provincia.
“Abbiamo sempre detto che lo sviluppo viario della vallata del Potenza sarebbe stato prioritario nel lavoro di questa amministrazione – ha spiegato Parcaroli – e stiamo lavorando, in sinergia con la Regione Marche, coinvolgendo anche le associazioni del territorio, per arrivare a centrare un obiettivo di cui si parla da tanti anni, ma che di fatto solo adesso sta muovendo dei passi concreti”.
“Insieme al Presidente Parcaroli abbiamo voluto che quest’opera così importante per l’intero territorio maceratese non fosse appannaggio di una parte politica, ma frutto di un percorso condiviso - ha aggiunto Buldorini -. Per questo abbiamo coinvolto l’intero Consiglio provinciale, oltre a professionisti, Università e associazioni del territorio. Abbiamo il dovere di lasciare un territorio migliore di come lo abbiamo trovato e dare, finalmente,alla vallata del Potenza, a chi ci abita, a chi ci lavora, il diritto di avere una viabilità sicura e moderna”.
In un clima di confronto acceso, emergono nuove tensioni tra i candidati nella campagna elettorale regionale. “Anche oggi registriamo un’altra, pessima uscita del candidato Ricci sulle Marche. Il suo attacco scomposto all’ex ct della nazionale Roberto Mancini, dopo la sua pubblica dichiarazione di voler votare per il presidente uscente Acquaroli, è la dimostrazione della sua difficoltà in questa campagna elettorale." - Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, coordinatore regionale di FdI nella Marche.
Continua: "Faccio notare che grazie a quella campagna, di cui Mancini fu testimonial, una intuizione di Acquaroli, già nel 2022 abbiamo fatto il record assoluto di turisti e superato i dati prepandemia: l’Emilia Romagna, per esempio, li ha recuperati solo nel 2024, ed è stata l'avvio del vero rilancio turistico delle Marche".
Conclude: "Allora sicuramente abbiamo legato i risultati record sul turismo alle campagne con Mancini, iniziate nell’anno degli Europei, e abbiamo migliorato del +28% il turismo straniero e in generale del +13% le presenze. Uno come Mancini, abituato a guadagnare ben altre cifre, il contratto con le Marche davvero non gli ha cambiato di molto la vita, con però risultati straordinari per l’economia turistica marchigiana, per cui sarebbe bene che Ricci per una volta riflettesse sui dati prima di lasciarsi andare a facili critiche politiche”.
Duro affondo di Mattia Orioli, coordinatore provinciale di Macerata per Base Popolare Marche, contro il candidato di centrosinistra Maurizio Ricci e la sua coalizione, definita “confusa, ideologica e priva di una visione chiara per il governo delle Marche”.
“In questi giorni – dichiara Orioli – assistiamo alla confusione nel campo del centrosinistra, che dimostra come il vero obiettivo non sia governare la Regione ma semplicemente sconfiggere il centrodestra, per preconcetti e logiche da tifo politico. Ricci non vuole costruire un progetto per i marchigiani, ma guidare una coalizione ideologicamente spinta solo per vincere”.
Secondo Orioli, la coalizione a sostegno di Ricci è “sotto scacco di Verdi, M5S e Sinistra Italiana” e avrebbe ormai abbandonato ogni ancoraggio al centro, “schiacciata da posizioni radicali”. Una deriva che, sottolinea il coordinatore, rende incompatibile ogni dialogo con Base Popolare: “Ci siamo presentati con un nostro programma, fondato sui valori del popolarismo, con serietà e volontà di confronto. Ricci ha rifiutato l’incontro, definendolo uno show. Ora, vedendo la confusione che regna nella sua coalizione proprio sul programma, comprendiamo meglio quel rifiuto: paura e imbarazzo nel confrontarsi con una proposta concreta e moderata”.
Orioli rivendica invece il percorso compiuto con il presidente Francesco Acquaroli, che guida attualmente la Regione: “Con lui si è avviato un dialogo reale. Ha ascoltato il nostro programma, ha mostrato apertura e riconosciuto il valore delle nostre proposte. Questo è il modo di costruire una coalizione: su una visione, su contenuti, su un progetto comune”.
L’esponente di Base Popolare conclude sottolineando la distanza tra i due modelli in campo: “Da una parte Ricci che rincorre una sinistra estrema; dall’altra Acquaroli che ha accolto il mondo popolare, democratico e cristiano, e che si confronta su temi reali. Noi siamo al fianco del presidente per rendere le Marche forti, libere e competitive, con umiltà e capacità. I fatti parlano chiaro”.
Con una lettera agli organi di informazione i tesserati di Azione sfiduciano il segretario Tommaso Fagioli: "Riteniamo che la scelta dell'orientamento da tenere alle prossime elezioni regionali sia un passaggio fondamentale per il futuro del nostro partito, del suo progetto politico e della Regione Marche. Constatiamo con preoccupazione che la procedura proposta dalla segreteria regionale rischia di trasformarsi in un odioso regolamento di conti, destinato ad avallare una decisione già di fatto assunta da pochi, senza un reale confronto democratico tra gli iscritti e senza rispettare la decisione della Segreteria Nazionale".
Continua poi la lettera: "Crediamo che la volontà degli iscritti debba essere non solo ascoltata, ma rispettata e valorizzata come fondamento della nostra azione politica. Ogni voto espresso deve riflettere la pluralità e la ricchezza delle posizioni presenti nel partito, non il semplice consolidamento di un orientamento già precostituito. Vista la volontà della Segreteria, abbiamo, nel rispetto delle energie, delle idee e della volontà della maggioranza degli iscritti, raccolto le firme a favore dell'appoggio al candidato del Centrosinistra Matteo Ricci, per dimostrare la differenza tra il progetto politico in cui crede la maggioranza del partito e l'interesse di alcuni".
"Questa lettera è stata sottoscritta da 150 tesserati, circa 65 si sono astenuti o hanno espresso la volontà di partecipare alle elezioni soltanto se in presenza del simbolo e da soli, equidistanti da entrambi gli schieramenti. I rimanenti circa 80 sono per appoggiare il candidato del centrodestra.- concludono - La maggioranza degli iscritti, esprimendosi in modo diverso dal Direttivo, ha, di fatto, sfiduciato il segretario regionale, Tommaso Fagioli".
“La nomina del Commissario Straordinario per la velocizzazione e il potenziamento della linea ferroviaria adriatica rappresenta una notizia importantissima non solo per le Marche, ma anche per Civitanova. Questo intervento, infatti, coinvolgerà anche la nostra tratta ferroviaria, che sarà oggetto di potenziamento e migliorie infrastrutturali fondamentali per il futuro della città”.
Lo dichiara il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, aggiungendo: “Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, mi ha comunicato personalmente la notizia, a conferma dell’attenzione e della considerazione che nutre per la nostra città e per un tema così cruciale per il suo sviluppo. Parliamo, infatti, di un’opera strategica che cambierà radicalmente il modo di viaggiare lungo l’Adriatico, abbattendo tempi e distanze, e offrendo nuove opportunità di sviluppo economico e turistico".
"Civitanova – prosegue il Sindaco - grazie alla sua posizione baricentrica, sarà sempre più crocevia di mobilità e servizi. È una grande opportunità per il nostro territorio e per i cittadini. Ringrazio il Governo, il Presidente Acquaroli e il Ministro Salvini per l’attenzione dimostrata verso le Marche e il nostro tratto adriatico. È il segnale che si sta lavorando concretamente per colmare un ritardo infrastrutturale storico e dare risposte alle comunità”. Il Sindaco conclude: “Seguirò personalmente l’evolversi di questo progetto, vigilando affinché Civitanova possa ottenere il massimo da questo intervento e affinché le opere previste sulla nostra tratta ferroviaria siano adeguate alle esigenze di una città dinamica e in costante crescita come la nostra”.
Il Movimento "Civici Marche" rappresentato in Consiglio Regionale dal Consigliere Giacomo Rossi, ha diffidato tramite una PEC del suo presidente Matteo Pompei, i promotori della lista “Marche Civiche” (creata da Massimiliano Sport Bianchini), dall'utilizzo in ambito elettorale della suddetta denominazione.
In una nota Civici Marche dichiarano: ''Il Movimento Civici Marche è stato fondato nel 2021 ed è stato attivo in diverse competizioni elettorali locali nelle Marche (tra cui il Comune di Fano), nonché presente con un gruppo Consiliare in Regione, oltre che attivo con una costante e diffusa attività politica territoriale. Non abbiamo nulla contro la formazione politica di Bianchini ma abbiamo formalmente provveduto a diffidare i promotori della lista "Marche Civica" dall’utilizzare la denominazione “Marche Civiche” in occasione delle prossime elezioni regionali marchigiane".
"Infatti - prosegue la nota - tale denominazione risulta eccessivamente simile e potenzialmente confondibile con quella del nostro movimento “Civici Marche”, generando un evidente rischio di inganno e confusione presso l’elettorato, in violazione del principio di lealtà elettorale e delle norme in materia di tutela del nome, dell’identità e della rappresentanza politica. Ricordiamo che ai sensi dell’art. 14 del D.P.R. 361/1957 e delle disposizioni regionali in materia elettorale, è vietata la presentazione di liste con denominazioni che possono trarre in inganno per somiglianza con altre già note, attive o partecipanti alla consultazione. Le numerose chiamate ricevute da cittadini confusi da questa dicitura similare apparsa nei media, attestano ciò che affermiamo. In aggiunta, il logo del nostro Movimento "Civici Marche" è regolarmente registrato presso l’Ufficio italiano Marchi e Brevetti".
Nell'ultima parte della nota, Civici Marche chiede a Marche Civiche "l’immediata rinuncia all’utilizzo della denominazione “Marche Civiche” e in caso contrario, si riserva di agire in tutte le sedi competenti, amministrative e giudiziarie, per la tutela del nostro nome, della nostra identità politica e dell’interesse elettorale della cittadinanza".
"Anche in provincia di Macerata nasce oggi una vera cellula d'opposizione al partito unico delle armi e della globalizzazione selvaggia che, nella nostra Regione, distrugge anche il diritto di cura. La sanità, infatti, nelle Marche è passata dalla gestione di Centrosinistra che chiudeva ospedali pubblici, regalava finanziamenti per 350 milioni l’anno alla sanità privata e ci faceva perdere 70 milioni in mobilità passiva a una destra che ha solo cambiato nome alla situazione precedente, da Asl ad Ast. Inoltre, il territorio maceratese soffre anche la perdita delle identità culturali, delle comunità ferite. Un abbandono bipartisan . Bisogna sconfiggere chi ci ha ridotti così, ci riusciremo". Ad affermarlo è la coordinatrice provinciale di Democrazia Sovrana e Popolare, Laura Cardarelli, durante l'evento per la costituzione ufficiale, il 29 giugno, a Morrovalle, della sezione provinciale di Macerata del movimento guidato da Marco Rizzo e Francesco Toscano.
La crescita in questi territori è testimoniata anche dalla capacità di attrarre personalità certo non nuove all'impegno pubblico. Alla presidenza di Dsp Macerata è infatti salita Orietta Baldelli, già senatrice e presidente di importanti organizzazioni professionali, nonché profonda conoscitrice del tessuto produttivo marchigiano e maceratese. "Non votavo più da un paio di anni con profondo dispiacere, ma ero stanca di affidare il mio voto al meno peggio"ha confidato la Baldelli . "DSP e lo stesso Rizzo mi convincono, avendo sostituito le ideologie con idee e proposte concrete. Per questo sono disposta a dare il mio contributo per la creazione di questa nuova sezione che mi auguro possa crescere per il bene della nostra provincia, anche in previsione delle prossime sfide elettorali " ha concluso. Alla vicepresidenza è stato nominato Milton Manara.
L’Amministrazione comunale ha rinnovato il sostegno alle famiglie residenti a Civitanova Marche con uno o più figli, per la frequenza dei centri estivi anno 2025 mettendo a disposizione un contributo di 35mila euro per il rimborso delle spese sostenute. L’intervento è stato approvato dalla Giunta comunale all’interno del progetto “Civitanova Città per l’infanzia” in cui confluiscono iniziative finalizzate all’attuazione delle strategie educative verso bambini, adolescenti e genitori.
"L'Assessorato riafferma con forza il suo impegno a sostegno delle famiglie, proseguendo nell'attuazione di politiche concrete a favore dei bambini e dei ragazzi con disabilità – spiega l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia Barbara Capponi. Dopo l'emanazione del bando che ha garantito l'assegnazione di 90 ore di assistenza individuale, ci rivolgiamo ora al sostegno economico delle famiglie per consentire ai propri figli la frequenza dei centri estivi. Riteniamo fondamentale sostenere tutte le necessità delle famiglie, convinti che la promozione dell'inclusione e della socializzazione sia un diritto fondamentale per tutti i bambini e i ragazzi. La frequenza ai centri estivi rappresenta un momento cruciale per lo sviluppo individuale e l'integrazione tra pari, e nel pieno spirito di Civitanova città con l'infanzia continuiamo a sostenere queste opportunità per tutti".
Il bando per l’individuazione dei beneficiari rispetta due diverse fasce Isee: Fascia 1) Isee minorenni pari o inferiore ad €. 8.568,47, con formazione di graduatoria in ordine crescente di ISEE secondo i seguenti criteri di assegnazione ex art. 44 del vigente regolamento per la concessione di prestazioni socio-assistenziali con rimborso totale, pari al 100% della retta in caso di Isee non superiore a €. 5.567,41; rimborso parziale, pari al 50% della retta in caso di Isee superiore al suddetto limite e inferiore o pari a € 8.568,47. In caso di più minori, appartenenti al medesimo nucleo, frequentanti il centro estivo il rimborso è pari al 70% della spesa complessiva delle rette definita nelle percentuali di cui ai punti 1 e 2, secondo le rispettive fasce Isee. Fascia 2) Isee minorenni superiore a € 8.568,47 e fino a € 20.000,00, con formazione di graduatoria in ordine crescente di Isee secondo i limiti percentuali di cui ai punti 2 e 3 della Fascia 1) e comunque entro il tetto di € 100,00 per ogni figlio minore frequentante il centro estivo. La novità introdotta dallo scorso anno è che potranno partecipare al bando in fascia 2, le persone diversamente abili che hanno superato 18 anni di età e che frequentano i centri estivi con assistenza a carico del Comune.
La modulistica può essere reperita dal sito Internet comunale, oppure presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico al piano terra di palazzo Sforza (tel. 0733/822626). La domanda dovrà pervenire materialmente all’URP o all’Ufficio Protocollo del Comune, oppure va inviata all’indirizzo di posta elettronica: protocollo@comune.civitanova.mc.it e posta elettronica certificata (pec): comune.civitanovamarche@pec.it entro e non oltre il 31 agosto 2025. Verranno escluse tutte le altre domande inviate ad altri indirizzi di posta elettronica del Comune. Alla domanda deve essere obbligatoriamente allegata l’attestazione Isee in corso di validità o la ricevuta Inps di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Renzo Marinelli, consigliere regionale e capogruppo della Lega Marche per Salvini Premier, ha ufficializzato la propria disponibilità alla ricandidatura in vista delle elezioni regionali del prossimo autunno.
Nel corso dell’ultimo mandato, Marinelli ha assunto anche l’incarico di Presidente della I Commissione consiliare permanente, con delega a bilancio, affari istituzionali, cultura, partecipate e programmazione economica. Un ruolo di responsabilità affrontato con metodo, serietà e spirito di servizio.
“Mi ricandido perché credo nella politica come strumento di ascolto e di risposta concreta ai bisogni – dichiara Marinelli –. In questi anni sono stato vicino, con attenzione e disponibilità, alle persone e alle realtà che rappresentano il cuore delle Marche: dai servizi pubblici alle aziende agricole, dalle imprese alle associazioni, dallo sviluppo all’aggregazione, dalla cultura allo spettacolo. Ho sempre cercato, dove possibile, di offrire risposte reali, con senso pratico e visione istituzionale”.
“Rappresentare le qualità e le risorse di questa terra significa anche credere in un progetto che metta al centro la coesione e il miglioramento della qualità della vita. ‘Più Marche’ non è uno slogan, ma un obiettivo possibile: collegare mare e montagna, valorizzare le vocazioni dei territori, sostenere chi lavora e chi si prende cura della comunità. Solo così possiamo crescere davvero, tutti insieme, con uno sguardo che tenga insieme tradizione e futuro.”
Già sindaco di Castelraimondo, Marinelli ha consolidato in questi anni un ruolo riconosciuto di riferimento per l’entroterra e per l’intero territorio provinciale, unendo esperienza amministrativa, contatto diretto con i cittadini e capacità di sintesi all’interno del Consiglio regionale.
La sua ricandidatura si inserisce nel solco della continuità e del radicamento, con l’ambizione di contribuire in modo ancora più incisivo alla definizione delle politiche regionali dei prossimi anni.
Prosegue il clima acceso in vista delle elezioni regionali nelle Marche. Dopo le dichiarazioni del candidato del centrosinistra Matteo Ricci, arriva una replica netta da Elena Leonardi (FdI):
"Da Ricci le solite polemiche sgradevoli, toni a cui siamo ormai abituati. Da mesi tutti sanno che l’orientamento al voto per le Regionali nelle Marche è per la fine del mese di settembre, che è la scadenza naturale del mandato, lo stesso periodo elettorale di cinque anni fa. Non avendo argomenti seri, la polemica del giorno riguarda la data delle elezioni. Fa sorridere che solo poche settimane fa l’accusa del PD era quella di voler scappare dalle elezioni, oggi la scadenza a fine settembre – da sempre ribadita dal presidente Acquaroli sia in aula che alla stampa – sarebbe addirittura troppo presto e a ridosso dell’estate.
Ricci, a corto di proposte serie per le Marche, prova di continuo a sviare l'attenzione creando polemiche senza alcun fondamento. I marchigiani non hanno l'anello al naso e d'altronde sanno distinguere la realtà dalle bugie. Anche oggi l'ex sindaco di Pesaro ha tentato di rimediare alla pessima figura fatta collegandosi senza cintura di sicurezza ad un evento nei giorni scorsi. Avrebbe potuto benissimo farlo scusandosi e invece continua a mentire spudoratamente. Ma le persone presenti, le immagini dei servizi televisivi e le registrazioni che lo ritraggono imprudentemente senza cinta non lasciano dubbi oltre ogni tentativo di Ricci di raccontare una falsità. Ma alle polemiche e alle bugie di Ricci noi rispondiamo con i fatti, i risultati e la serietà del presidente Acquaroli".
Con una nota ufficiale diffusa nella giornata di oggi il sindaco di Sarnano, Fabio Fantegrossi, ha annunciato la revoca della nomina a vicesindaco di Cristina Tartabini, motivando la decisione con una «progressiva e ormai insanabile perdita di fiducia» all’interno della maggioranza.
La scelta, secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, non sarebbe legata a un episodio isolato, ma maturata nel tempo a seguito di ripetuti segnali di distacco politico e istituzionale da parte della ormai ex vicesindaco.«La revoca della nomina di vicesindaco a Cristina Tartabini non è un atto isolato né improvviso – ha spiegato il primo cittadino – ma giunge al termine di un percorso segnato da una progressiva e ormai insanabile perdita di fiducia».
Uno dei momenti che ha determinato la rottura definitiva si è verificato durante l’ultimo Consiglio Comunale: «L’episodio in cui il vicesindaco ha votato contro il rinvio della discussione di una mozione presentata dalla minoranza ha posto seriamente a rischio la tenuta della maggioranza, già ridotta per via di assenze giustificate da cause di incompatibilità».
Il sindaco ha sottolineato come quella scelta abbia rappresentato una violazione degli accordi presi in precedenza tra i membri della maggioranza: «Tale comportamento ha rappresentato non solo una rottura rispetto al confronto politico interno, ma anche un grave atto di disallineamento rispetto agli accordi condivisi in sede di preconsiglio e di riunione di maggioranza, durante i quali era stato unanimemente ritenuto opportuno posticipare il dibattito in attesa delle risultanze della ricognizione commissionata allo studio di consulenza incaricato sul caso “Sarnano Terzo Millennio”».
Non si tratterebbe, quindi, di una reazione a una singola votazione, ma dell’apice di una serie di condotte che avrebbero messo in difficoltà la coesione dell’amministrazione. «È la conseguenza inevitabile di atteggiamenti reiterati che hanno compromesso la coesione e l’efficacia dell’amministrazione, tra cui precedenti assenze in sedute chiave, come quella sull’approvazione del bilancio.»
Nonostante la revoca dell’incarico, Fantegrossi tende la mano ai consiglieri coinvolti: «Tengo a sottolineare che non vi è alcuna volontà di escludere alcuna forza politica o gruppo consiliare dalla possibilità di contribuire alla realizzazione del programma elettorale. Al contrario, auspico che i consiglieri coinvolti, pur non rivestendo più ruoli esecutivi, possano continuare a offrire il proprio contributo nell’ambito della maggioranza, nel rispetto del mandato ricevuto dai cittadini.»
Infine, il sindaco ha ribadito l’intenzione di proseguire con serietà e senso delle istituzioni nell’attuazione del programma votato dagli elettori: «Ribadisco l’impegno mio e di tutta l’amministrazione nel perseguire gli obiettivi condivisi, mantenendo fede al programma per il quale siamo stati eletti. Con senso di responsabilità e rispetto istituzionale, continueremo a lavorare nell’interesse esclusivo della nostra comunità.»
Sono terminate le operazioni di valutazione delle offerte pervenute in relazione all’avviso pubblico esplorativo finalizzato alla concessione in locazione della Sala Gigli. Delle tre offerte pervenute il punteggio più alto assegnato secondo i criteri indicati nell’avviso è stato raggiunto dalla Viridiana Cinematografica srl unipersonale con sede a Bari che ha offerto un canone mensile di 600 euro. "Si sta procedendo, pertanto, all’aggiudicazione e alla stipula del contratto, che prevede una durata di sei anni, eventualmente rinnovabile, per la concessione", informa l'amministrazione comunale di Recanati.
"Con il completamento dei lavori necessari per il corretto esercizio dell’attività cinematografica e con l’aggiudicazione si conclude l’iter per l’utilizzo della Sala Gigli - dichiara l'assessore al patrimonio Sabrina Bertini la quale unitamente al sindaco e agli altri componenti della Giunta si incontrerà nei prossimi giorni con l’aggiudicatario - L’impegno della Giunta nello stanziamento delle risorse per i lavori e nella predisposizione di tutti gli atti necessari per giungere all’obiettivo della riapertura denota la volontà politica di garantire la presenza sul territorio di una struttura ricreativa ritenuta essenziale. Lo strumento del bando pubblico e la gara tra gli offerenti hanno assicurato la massima trasparenza".
"Nei prossimi giorni sarà inoltre convocata una conferenza stampa con la Giunta e i nuovi gestori per esporre nei dettagli l’aggiudicazione e i passi successivi verso la riapertura della Sala Gigli" si legge in una nota dell'amministrazione comunale.
È stato approvato oggi il progetto esecutivo del mercato ortofrutticolo di Piediripa, un intervento finanziato per oltre 8 milioni di euro con fondi PNRR (Missione 2, Componente C1, Investimento 2.1) relativi “agli investimenti per i mercati agroalimentari all’ingrosso nella logistica agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”.
Il progetto prevede il recupero delle strutture e degli edifici esistenti dal punto di vista architettonico e funzionale grazie a soluzioni che renderanno il mercato ortofrutticolo un complesso polifunzionale, con finalità di promozione e valorizzazione delle eccellenze del territorio e della produzione locale con l’obiettivo di valorizzare i prodotti e la loro commercializzazione. Il nuovo mercato ortofrutticolo punterà molto sull’ampliamento, all’interno delle categorie commercializzate, della filiera del biologico e del florovivaistico. La riqualificata struttura sarà in grado di ospitare anche iniziative socio-culturali, sociali e per il tempo libero.
“Un finanziamento che promuove una progettualità che ci permetterà di posizionare l’hub della città di Macerata nel panorama nazionale del settore agroalimentare – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Con questo intervento valorizzeremo il lavoro di tante persone che ogni giorno operano al mercato ortofrutticolo di Piediripa rendendo la struttura migliore, moderna, maggiormente sicura e più competitiva sotto tanti punti di vista; un particolare ringraziamento per l’attenzione dimostrata al Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Mirco Carloni”.
“Un grande progetto di riqualificazione del più importante centro agroalimentare del territorio con recupero e rifunzionalizzazione dei manufatti, senza consumo del suolo – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Mettiamo a segno un altro obiettivo di programma di mandato con una chiara visione del futuro che vogliamo dare alla città: valorizzazione dei prodotti genuini del territorio e tutela dei lavoratori del comparto. Dopo soli due mesi dal decreto di finanziamento, siamo già pronti con il progetto esecutivo e la gara di appalto che partirà nelle prossime settimane: un lavoro di altissima qualità in un tempo brevissimo da parte del nostro Ufficio Tecnico”.
L’imponente intervento permetterà, in primis, di migliorare la capacità di immagazzinaggio, stoccaggio e trasformazione delle materie prime, preservando la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità e caratteristiche produttive. Si procederà, quindi, alla rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio esistente con una particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale eliminando completamente le quantità di CO2 derivanti dal consumo di energia elettrica fossile e implementando energia solare, attraverso l’utilizzo del fotovoltaico, per il confort delle aree scoperte e coperte. Nel dettaglio, sarà realizzata una piazza coperto dotata di un impianto fotovoltaico e sarà migliorata la gestione dei flussi interni al mercato e il trattamento dei rifiuti. Inoltre, sarà sviluppata la digitalizzazione della logistica di mercato e di sicurezza e sarà realizzata una piattaforma web e social media per la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti e delle iniziative di filiera.
Attualmente il mercato ortofrutticolo, che si estende su una superficie di circa 25mila metri quadrati di cui circa 8mila coperti e la cui attività si svolge quasi completamente all’aperto, è composto da 19 box con tettoia antistante, 6 celle frigorifere, 2 magazzini, 2 uffici, servizi igienici, un bar, 2 pese pubbliche, 4 tettoie per commercio produttori, l’abitazione del custode e la cabina Enel e di trasformazione. Le azioni primarie della riqualificazione vertono, da un lato, sulla necessità di garantire adeguati standard qualitativi e igienico-sanitari e, dall’altra, nel fornire processi di razionalizzazione della logistica interna per creare moderne piattaforme di distribuzione. Il mercato conta oggi 9 grossisti, 62 agricoltori e 110 acquirenti con oltre 300 lavoratori impegnati.
CIVITANOVA - Un corso di formazione per gli operatori del centro commerciale per aiutarli a comprendere e gestire meglio le esigenze delle persone con disturbi dello spettro autistico. Secondo le opposizioni, rappresenta solo l’ennesimo episodio di una “politica dell’apparenza”, fatta di foto, conferenze stampa e zero risultati concreti.
A sollevare la polemica è Lidia Iezzi, consigliera comunale del Partito Democratico, che attacca duramente l’amministrazione comunale e, in particolare, l’assessore alle politiche sociali Barbara Capponi.
“Nel pianeta di Civitanova Marte – dichiara Iezzi – accade che una amministrazione comunale organizzi un corso di formazione per operatori di un centro commerciale così da aiutarli a gestire le esigenze dei clienti con problemi di autismo, che ci faccia un comunicato stampa autocelebrativo e che pubblichi l’immancabile foto accompagnata da una roboante prosopopea”.
Il riferimento è alla nota ufficiale del Comune, in cui l’assessorato parla di “un importante cambio di paradigma nella promozione dell’inclusione e della consapevolezza nella nostra città”. Parole che, secondo la consigliera dem, cozzano con la realtà di un progetto ben più ambizioso, promesso da sei anni ma mai realizzato: il Centro per l’autismo.
“Quel che è più straniante – continua Iezzi – è che questi amministratori sono gli stessi che da sei anni prendono in giro le famiglie che ogni giorno si confrontano con le difficili problematiche dell’autismo, alle quali hanno garantito l’apertura di un Centro dedicato con tante conferenze stampa, articoloni e foto di rito”.
La promessa del Centro è infatti stata rilanciata in più tornate elettorali ma, secondo la consigliera, resta un “fantasma”, frenato da divisioni interne alla maggioranza di centrodestra e da attriti tra Capponi e il centro Paolo Ricci guidato da Alfredo Perugini.
“L’unico paradigma che appare chiarissimo qui – attacca Iezzi – è che l’amministrazione comunale è un modello di immobilismo, di promesse farlocche, di prese in giro ai cittadini, più odiose quando impattano su realtà fragili”.
Anche l’organizzazione del corso, sebbene utile in sé, è oggetto di critiche sul piano dell’inclusività, poiché rivolta unicamente agli operatori del centro commerciale, escludendo buona parte dei commercianti del centro storico e dei quartieri.
“Perché i commercianti che operano in centro e nei vari quartieri non sono stati inseriti nel progetto? Forse non c’è una visione organica, forse si ragiona per comparti e per schemi elettorali, visto che tra tre mesi si vota e ogni occasione è buona per contattare fette di categoria, stringere mani, farsi una foto. E il centro per l’autismo può aspettare”.
Un attacco frontale, quello del Partito Democratico, che accusa l’amministrazione di strumentalizzare le fragilità a fini propagandistici, mentre le famiglie restano senza risposte concrete. Il conto alla rovescia per le elezioni comunali è iniziato, e su Palazzo Sforza piovono accuse: “Vivono tutti su un altro pianeta".
Macerata – È stato annunciato in questi giorni il lancio ufficiale di Compagnia Marca Libera, nuova realtà territoriale promossa all’interno del movimento Mondo al Contrario, ispirato dal generale Roberto Vannacci. A guidare l’iniziativa sono due figure già attive nella politica locale: Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia di Macerata e vicesegretario regionale della Lega Marche, e Luca Paolorossi, sindaco di Filottrano.
Il progetto, spiegano i promotori, si presenta come uno spazio aperto e inclusivo, con l’obiettivo di costruire un percorso politico a partire dai bisogni concreti del territorio.
«Tanti cittadini, una sola voce: quella del territorio», affermano Buldorini e Paolorossi. «Qui non conta la tessera, conta il coraggio di esserci. Conta la voglia di partecipare, confrontarsi, costruire insieme qualcosa di nuovo».
Secondo i due amministratori, la nuova iniziativa punta a dare risposta a una domanda di partecipazione che non trova spazio nei modelli tradizionali. «Compagnia Marca Libera nasce con una missione precisa: rimettere al centro le persone, trasformare le esigenze dei cittadini in idee, e le idee in atti amministrativi capaci di affrontare problemi concreti».
Nel mirino non ci sono grandi temi globali, ma questioni quotidiane spesso trascurate. «Siamo stanchi di una politica che si occupa solo dei grandi scenari internazionali mentre ignora ciò che tocca davvero la vita delle famiglie: un pediatra che manca, il decoro urbano inesistente, un figlio che deve andarsene per lavorare, una madre che si occupa da sola degli anziani, una bolletta che pesa troppo a fine mese».
L’iniziativa coinvolgerà un primo nucleo di dieci persone, tra cui amministratori locali, giovani, imprenditori e consiglieri comunali. La presentazione ufficiale avverrà nel corso di un evento pubblico a Macerata, alla presenza di esponenti nazionali del movimento Mondo al Contrario.
«Abbiamo alle spalle esperienze di amministrazione, ma oggi vogliamo fare un passo in più: creare uno spazio libero, dove nessuno è escluso e tutti possono contribuire. Non promettiamo miracoli, ma un impegno serio, costante e trasparente».
I promotori sottolineano l’importanza del confronto diretto con i cittadini: «La buona politica nasce dal contatto reale, non dai palchi. E noi vogliamo costruirla insieme a chi vive ogni giorno i problemi del territorio».
"È giunto il momento di un cambiamento vero per la nostra Regione, un cambiamento che non può prescindere dalla valorizzazione delle aree interne del territorio. Le Marche hanno un potenziale straordinario, fatto di bellezza, ingegno e laboriosità, ma troppe volte sono state fattepromesse non mantenute, il che ha portato a un immobilismo che frena il nostro sviluppo e allontana i nostri giovani, specialmente dall'entroterra. Serve cambiamento, serve un cambio di Marche: per questo vogliamo avanzare cinque proposte programmatiche concrete relative allo sviluppo delle aree interne delle Marche". Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd, candidato alla presidenza della Regione Marche.
"La nostra visione è chiara - spiega Ricci - vogliamo una Regione Marche equa, sostenibile e inclusiva, dove nessuno sia lasciato indietro. Questo significa, innanzitutto, porre fine allo spopolamento delle nostre aree interne, un fenomeno che impoverisce il tessuto sociale ed economico della nostra terra. È in queste aree che batte il cuore più autentico delle Marche, ed è lì che dobbiamo investire con forza".
Tra le proposte principali del candidato dem: un contributo a fondo perduto fino a 30.000 euro per giovani coppie che scelgono di vivere o rimanere nei borghi dell’entroterra. L’incentivo servirà ad acquistare o ristrutturare un’abitazione, con l’obiettivo di incentivare la permanenza e la creazione di nuove famiglie.
Prevista anche l’introduzione di asili nido gratuiti per le famiglie residenti, per favorire la conciliazione tra lavoro e vita privata, contrastare il calo demografico e investire sul futuro dei più piccoli. Altro punto chiave è il trasporto scolastico e pendolare gratuito per chi vive nell'entroterra. Una misura di equità territoriale che mira a ridurre le disuguaglianze di accesso all’istruzione e all’occupazione.
Sul fronte sanità, Ricci prevede un sostegno economico e logistico ai medici che scelgono di operare nelle aree interne, con incentivi per garantire la presenza stabile di professionisti della salute anche nelle zone meno servite.
"È il momento di guardare al futuro con coraggio e lungimiranza, di costruire una regione che sia all'avanguardia in Italia per qualità della vita, opportunità e servizi. Non più promesse vuote, ma azioni concrete e misurabili, che mettano al centro le persone e il benessere delle nostre comunità. Queste - aggiunge Ricci - non sono solo proposte, ma impegni concreti che prenderò con voi, per un futuro in cui le Marche siano sinonimo di innovazione, giustizia sociale e attenzione al territorio"
"È il momento di un cambiamento vero, un cambiamento che parta dal cuore delle nostre comunità, che dia voce a chi è stato troppo spesso ignorato, che costruisca una Regione Marche più forte, più unita e più prospera per tutti. Insieme, possiamo farcela. Insieme, possiamo dare vita al cambio di Marche che la nostra terra merita", conclude Ricci.