Il “Cambio di Marche” di Ricci a Macerata: “Basta mediocrità. Riconoscimento della Palestina primo atto in Regione (FOTO e VIDEO)
MACERATA – Piazza Vittorio Veneto gremita per la Festa dell’Unità, che a circa un mese dalle elezioni regionali ha visto protagonista Matteo Ricci, europarlamentare e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche. Con lui sul palco anche Giorgio Gori, europarlamentare ed ex sindaco di Bergamo, il consigliere regionale Romano Carancini, candidato anch’egli alle regionali, e la segretaria del PD di Macerata Ninfa Contigiani.In platea presenrti tutti i candidati del PD alle elezioni regionali.
Una serata segnata da una forte risposta di pubblico, con la piazza piena e la campagna elettorale ormai nel vivo. Ricci ha toccato i nodi centrali del suo programma, alternando attacchi all’attuale giunta e proposte per il "cambio di Marche".
Ricci ha esordito spiegando le ragioni della sua candidatura: “In Europa sto benissimo. Sto vivendo un’esperienza straordinaria. Mi sono laureato sul sogno europeo e diventare europarlamentare era il mio obiettivo. Ma quando nelle Marche abbiamo preso tanti voti, in tanti mi hanno chiesto di candidarmi alla Regione. Non ho resistito alla chiamata della nostra gente. Non possiamo abituarci alla mediocrità di questi cinque anni, né ignorare la responsabilità del momento che le Marche stanno attraversando”.
Sull’attuale situazione economica è stato netto: “Le Marche non crescono, siamo a crescita zero nonostante i miliardi mai visti in investimenti pubblici. Altro che modello Marche. In un contesto già difficile, i dazi rischiano di essere una batosta. Ho proposto un fondo immediato da 10 milioni per aiutare le imprese a innovarsi con intelligenza artificiale e sostenibilità”.
Duro anche l’attacco al commissario alla ricostruzione, Guido Castelli: “Dovrebbe snellire le procedure invece di spendere soldi in comunicazione. Ogni volta che va nei luoghi del terremoto dovrebbe tirar fuori il santino di Giovanni Legnini: senza di lui non avremmo avuto i 14 miliardi, oltre ai 6 del PNRR per cui la destra in Europa ha votato contro. Quei fondi tengono in piedi l’Italia”.
Ampio spazio al turismo culturale: “L’Italia è attrattiva per la bellezza e la cultura, non solo per il mare. Non possiamo accontentarci di una crescita dello 0 virgola. Il presidente deve essere il primo testimonial della Regione: oggi invece fuori dai confini non ci conosce nessuno. Nelle altre regioni i presidenti sono i primi testimonial. Poi possiamo mettere lo spoirtivo di turno. anche se stiamo ancora aspettando i turisti arabi che avrebbe dovuto portare Mancini. Lo slogan Let’s Marche non significa nulla. Non ha portato un turista”.
Sull’università: “Le università devono lavorare insieme, non lasciare spazio a diplomifici e laureifici privati come la Link, in cui chi ha i soldi si compra il titolo. La formazione è decisiva per il futuro della Regione”.
Ricci ha poi parlato di coesione territoriale:“Il terremoto ha allargato la frattura tra costa e aree interne. Propongo un contributo da 30mila euro a chi acquista casa nelle aree interne, come fanno già altre regioni. Risorse? Chiudiamo il carrozzone Atim: 13 milioni sprecati senza risultati”.
Sul fronte sociale e sanitario: “I dati Caritas dicono che siamo tra le peggiori regioni per povertà. In caso di vittoria, dal 1 ottobre scatterà il salario minimo regionale: non si potrà lavorare senza pagare almeno 9 euro l’ora. E in sanità non accetteremo un sistema in cui chi ha soldi si cura e chi no aspetta mesi. Oggi un marchigiano su 10 ha smesso di curarsi”.
In piazza anche Francesco Migliorelli, rimasto sei giorni su una barella al pronto soccorso: “La prova concreta di una sanità che non funziona”, ha commentato Ricci.
Sulla linea politica, Ricci ha segnato la distanza dal centrodestra: “Dal 1 ottobre finirà l’era della Regione che prende ordini da Roma. Basta tutor e badanti per amministratori che non ce la fanno. Hanno messo il volto della Meloni sui loro manifesti elettorali. Si vota per il presidente delle Marche, non per quello del consiglio”.
Annunciata anche una proposta simbolica : “Il primo ordine del giorno in consiglio regionale sarà il riconoscimento della Palestina”.
In esclusiva ai microfoni di Picchio News, Ricci ha commentato le ultime indiscrezioni sul caso Affidopoli, che vedrebbero la sua estraneità ai fatti confermata dalle parole ai pm del suo ex braccio destro Santini: “C’è poco da aggiungere. Ai magistrati ho detto tutto a fine luglio: sono completamente estraneo ai fatti. Mi pare che anche le indiscrezioni confermino la mia versione”.
Il candidato ha concluso con un messaggio diretto agli elettori: “Chi si accontenta della mediocrità voti gli altri. Chi non si rassegna e vuole un cambio sa che c’è una coalizione ampia e civica pronta a rappresentare i cittadini. Ogni giorno di campagna elettorale cresciamo: non ci fermeremo fino alla vittoria”.
Dopo l’intervento, spazio alle foto di rito con i candidati alle regionali e con i Giovani Democratici. Subito dopo Ricci è stato letteralmente travolto dal pubblico, tra abbracci, strette di mano e selfie che hanno trasformato il finale della serata in un bagno di folla.
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