Prosegue passo passo il percorso per le Sae da parte della Regione Marche. Aperti oggi i cantieri per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e fondazione a Fiastra, Castelsantangelo sul Nera, Pievetorina.
A Fiastra, i lavori interessano l'area di Polverina, i lavori sono affidati alla ditta Inveni srl per un importo di 208.085 euro per casette. Lavori iniziati anche nell'area Fiegni, con un'associazione temporanea di imprese per 290.632 euro per 14 Sae. A Castelsantangelo è stato aperto il cantiere per l'area di Gualdo con un'associazione temporanea di imprese per un totale di 494.952 euro per 11 Sae.
A Pievetorina sono iniziate le opere di urbanizzazione per l'area Le Piane con la Ditta Eurobuilding spa per un importo di 2,6 milioni di euro per 169 casette. Inoltre nel pomeriggio sono stati approvati i progetti per le aree di Visso, via Cesare Battisti 1 e Borgo San Giovanni 1. Tra 10 giorni l'aggiudicazione provvisoria per l'inizio dei lavori.
(Fonte e foto ANSA)
"Mancanza di rispetto per i princìpi di equità sanciti in Costituzione, incertezza sulla realizzazione delle nuove strutture sanitarie e forti dubbi sugli effetti positivi della riorganizzazione sanitaria rispetto al servizio offerto ai cittadini. Non ultimo, un’ulteriore mazzata nei confronti delle comunità locali colpite dagli eventi sismici". C’è tutto questo alla base di una proposta di mozione, a firma del consigliere regionale Sandro Bisonni avente ad oggetto il mantenimento, almeno per i prossimi tre anni, dei punti di primo intervento in tutti gli ospedali di comunità dell’Area Vasta 3.
L’iniziativa di Bisonni prende le mosse dal processo di riorganizzazione della Sanità regionale, in particolar modo, in riferimento alla trasformazione della rete ospedaliera con l’introduzione degli Ospedali di Comunità e al graduale avvicendamento tra Punti di Primo Intervento (PPI) e Punti di Assistenza Territoriale (PAT). “Un grave e progressivo impoverimento dell’offerta sanitaria sul territorio – rileva Bisonni – che non garantisce parità di trattamento tra cittadini di una stessa comunità regionale”.
Il consigliere Bisonni lamenta il fatto che, soprattutto nelle zone del cosiddetto cratere sismico, venga a crearsi un accumulo di problematiche, anche a causa di tale ulteriore riduzione dei servizi sanitari. “Un processo da interrompere prima che sia troppo tardi – conclude Bisonni – prorogando la prevista chiusura dei PPI per tre anni, sospendendo l’attuazione dei PAT ove già non avvenuta”.
"Dopo il terremoto che ha reso inagibili gran parte degli istituti scolastici dell' entroterra sarebbe assolutamente insostenibile e inaccettabile per la comunità maceratese la chiusura delle scuole ancora fruibili per la mancanza di risorse economiche che la Provincia subisce a causa dei continui tagli e dei prelievi diretti che lo Stato ha effettuato e continua a fare rendendo impossibile un'efficace manutenzione". Questo è quanto ha ribadito il presidente Pettinari intervenendo all'incontro organizzato a Roma dall'UPI per sensibilizzare il Governo e le forze politiche sulle difficoltà di Bilancio delle Province dopo la legge Del Rio e la finanziaria del 2015.
Nel teatro Quirino, dove gli ultimi arrivati non hanno trovato posto per la grande partecipazione delle delegazioni di tutte le Province, quella di Macerata, composta da dirigenti, dipendenti, sindaci, rappresentanti di studenti e insegnanti, è stata la più nutrita tra le tante.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Elena Leonardi capogruppo regionale di Fratelli d'Italia.
Votato oggi in Consiglio Regionale l'atto amministrativo sull'organizzazione del sistema regionale di formazione ed educazione ambientale (INFEA) per gli anni 2017-2019.
Nel suo intervento, la capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi ha evidenziato quello che risulta una cornice con pochissima sostanza. Assenza di vera programmazione e di fondi hanno stimolato la Leonardi nel presentare un emendamento a favore dei Centri di Educazione Ambientale delle aree terremotate. La capogruppo di FdI ha evidenziato le carenze del documento stesso, dove manca una vera e propria ricognizione di quei Cea nelle aree del cosiddetto "Cratere". Ha citato ad esempio il CEA di Smerillo dove il locale è agibile ma sarà occupato parzialmente primo piano da alcuni uffici comunali. Quindi La Leonardi ha chiesto in Aula che fine farà il Museo di Scienze Naturali ubicato proprio presso questa struttura. Altro caso citato è quello di San Ginesio: esso ha una struttura inagibile al 70%, quindi gli addetti sono costretti a fare solo attività esterne, ridimensionando attività e pertanto anche vitali introiti.
"Dopo aver esaminato il Piano e dopo aver analizzato la situazione di agibilità o inagibilità delle altre strutture della rete INFEA mi sarei aspettata – prosegue la Leonardi – delle efficaci proposte, interventi da effettuare, atti concreti da pianificare, invece un documento scarno che demanda ad atti di Giunta eventuali aleatori interventi e, cosa più grave, senza specifiche risorse".
L'emendamento della Leonardi è stato parzialmente accolto dalla maggioranza che, attraverso due sub-emendamenti, ne ha di fatto recepito ampiamente lo spirito.
"Ho cercato di definire un minimo di indirizzo di programmazione per il reperimento di fondi a sostegno dei CEA – afferma la Leonardi – non si può lasciare quei giovani che si dedicano con passione, senza alcun sostegno in un momento di avvio della nuova stagione di attività turistica ed escursionistica".
"I CEA del "Cratere” hanno bisogno come l'acqua di una ripartenza del turismo, e l'emendamento prevedeva varie soluzioni per accedere a diverse tipologie di fondi. La rinascita delle aree terremotate parte anche da qui – afferma la Leonardi – tanto che ho proposto la redazione di un Piano Straordinario per la Programmazione degli interventi di recupero o delocalizzazione dei centri della rete INFEA, con riavvio delle attività delle strutture dei Centri di Educazione Ambientale soprattutto delle zone terremotate".
Si è conclusa domenica 7 maggio la due giorni che il Comune di Montecassiano ha dedicato alla figura del venerabile padre Giovanni da San Guglielmo.
Attraverso una serie di iniziative organizzate tra sabato 6 e domenica 7 maggio, la comunità montecassianese insieme a una rappresentanza dei batignanesi (il religioso dell’Ordine agostiniano morì a Batignano nel 1621) ha ricordato la figura dell’Apostolo della Maremma.
Alla tavola rotonda di sabato hanno fatto seguito l’inaugurazione della mostra dal titolo “Venerabile padre Giovanni Nicolucci da San Guglielmo testimone della Misericordia” alla chiesa auditorium di San Marco, la visita guidata, l’apposizione della lapide commemorativa e la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi.
Le iniziative sono state organizzate dall’amministrazione comunale e dalla parrocchia Santa Maria Assunta in collaborazione con il circolo culturale “A. Scaramuccia”. L’esposizione sarà visitabile fino al prossimo 2 giugno.
Soddisfazione per la qualità delle iniziative è stata espressa dal sindaco Leonardo Catena: “Ringrazio la parrocchia di Montecassiano e il parroco Don Pier Andrea, il vescovo Nazzareno Marconi per la presenza e Don Jacopo, il circolo culturale Scaramuccia per aver collaborato sia nell'organizzazione della mostra e del convegno sia nella redazione dell'opuscolo”. Il primo cittadino ha voluto ringraziare anche don Marius che ha accompagnato la comunità di Batignano (Grosseto) in visita, la Pro loco di Montecassiano per l’accoglienza dei batignanesi e Federica Camilletti per il restauro della cassapanca di Padre Giovanni. “Significativi – ha aggiunto il sindaco – sono stati sia lo scoprimento della lapide sulla casa natale del frate agostiniano in vicolo San Francesco sia il riposizionamento delle reliquie nella chiesa Collegiata. È importante ricordare le grandi figure del passato, riattualizzarne la memoria, perché possono fornirci ancora oggi un esempio di carità, umiltà, fraternità. Un frate che a distanza di 500 anni riesce ancora a essere un ponte che unisce territori e comunità in un contesto dove sembrano prevalere sentimenti di diffidenza e divisione. Queste iniziative – ha concluso Catena – rientrano nel percorso condiviso con la diocesi di Grosseto per riavviare il processo di beatificazione del frate”.
Un affresco per la nicchia del Battistero della parrocchia di San Michele Arcangelo, in località Passo San Ginesio. Lo ha realizzato il pittore e scultore di Sant'Angelo in Pontano Marco Franchini. Un dono molto gradito alla comunità parrocchiale che ha assistito alla sua inaugurazione e benedizione durante le celebrazioni pasquali.
"L’affresco riproduce una serie di colline e montagne verdeggianti, abitazioni e gente sparsa - spiega l'artista Marco Franchini - in riferimento ai monti Sibillini. Un cielo di un azzurro luminoso, con poche nuvole di passaggio tipiche del luogo, e in basso a destra la chiesa Parrocchiale. L’affresco è sfondo del Battistero per cui nel cielo si è voluto inserire l’esigenza nonché l’immagine della mansuetudine: la colomba, che scende dall’alto, dalle regioni celesti, vola su di noi, guarda verso la chiesa per indicare che Dio è l’autore di ogni celebrazione liturgica e porta la voce del Padre con la quale viene attuata la nostra adozione a figli di Dio".
"Dalla montagna scaturisce e scende verso valle - prosegue Franchini - una rigogliosa cascata d’acqua, apportatrice di purificazione per la forza dello Spirito Santo, che va a sfociare nella chiesa, dove la comunità cristiana si raduna per celebrare le Meraviglie del Signore, generando nuovi figli di Dio e seguaci di Cristo. La nicchia così decorata accoglie l’immagine della Beata Vergine Maria, venerata con il titolo di Maria Santissima Ausiliatrice: così possiamo ben dire che i nuovi battezzati rinasceranno a vita nuova come figli di Dio e di Maria, Sua e nostra madre".
Ricostruire dopo il terremoto, dalle ristrutturazioni alle ordinanze fino alla gestione degli incentivi fiscali. Si è parlato di tutto questo nel seminario organizzato dalla ditta BigMat Fabio Sbaffi ieri (giovedì 27 aprile) nella sede provinciale Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) in via Spalato a Macerata.
L’incontro, avvenuto per una triste coincidenza proprio nel giorno in cui sono state registrate altre due scosse di terremoto di magnitudo 4.0 e 4.1 con epicentro a Visso, è stato organizzato per fare il punto sulla ricostruzione post sisma e, nello specifico, sugli aspetti che riguardano i condomini, le ristrutturazioni, la messa in sicurezza e i rinforzi. Aspetti fondamentali per le centinaia di persone che hanno avuto la casa lesionata dopo le due scosse dello scorso ottobre e che sono in procinto di ristrutturare o ricostruire la propria abitazione.
Il seminario si è aperto con l’analisi dei danni da terremoto ed è poi proseguito con dei focus sulle ordinanze per la ricostruzione (attraverso una sintesi normativa, vista l’ampiezza della materia) e sulle soluzioni e sui materiali migliori per la messa in sicurezza e i rinforzi. Dopo un esame sulla vulnerabilità sismica il relatore, l’ingegnere Luca Papili, si è soffermato sulla gestione degli incentivi fiscali. Il workshop, organizzato da BigMat in collaborazione con Anaci Macerata e lo studio Botta & Associati di Monte San Giusto, è stata l’occasione per affrontare questioni di particolare rilievo nella delicata fase della ricostruzione post sisma.
Giovedì 5 maggio si terrà il convegno dibattito "Ricostruire la contemporaneità" al Teatro comunale di Treia.
L’incontro, promosso dall’Ente Disfida del Bracciale di Treia in collaborazione con il Comune di Treia, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata, l’Inarch Marche e l’associazione Punto ed a Capo, vuole essere una occasione di confronto e riflessione sulle possibili strategie da adottare per il rilancio e la valorizzazione degli ambiti territoriali marchigiani duramente colpiti dagli eventi sismici dell’Agosto ed Ottobre 2016.
Tema centrale, attorno al quale si svilupperanno i diversi contributi, sarà il ruolo che l’architettura, in tutta la sua ricchezza e complessità, può avere in questo auspicabile orizzonte di sviluppo.
Il dibattito sulla ricostruzione, maturato nell’immediatezza dei catastrofici eventi dell’agosto e dell’ottobre 2016, è apparso spesso superficiale, anacronistico e, a volte, poco informato sulla reale gravità e complessità del quadro generato dal sisma, sia sotto il profilo sociale ed economico, sia sotto quello paesistico ed architettonico.
La “formula” dov’era com’era, è subito apparsa, quantomeno agli occhi dei più esperti, come uno slogan consolatorio, certo degno di approfondimenti rispetto alle reali possibilità di una sua seppur parziale applicazione, ma difficilmente estendibile ad una compagine territoriale e paesistica complessa ed articolata come quella dell’entroterra marchigiano, già segnata da un ventennio di crisi economica e di conseguente spopolamento.
Appare dunque necessario ripensare e riprogettare strategie sostenibili che diano risposte alle molte problematiche già esistenti e gravemente acuite dal sisma, rifuggendo soluzioni superficiali che potrebbero produrre, come esito più probabile, un ulteriore spopolamento dell’entroterra a favore di aree più ricche e sviluppate.
La ricostruzione fisica dei danni e degli immobili danneggiati, attraverso finanziamenti pubblici, se vogliamo di matrice Keynesiana, dovrà essere accompagnata, quindi, da strategie a lungo termine, che intervengano anche su infrastrutture pesanti, viabilità corrente leggera, nuovo impiego del patrimonio edilizio, pubblico e privato, inutilizzato e privo di funzione.
A ciò deve essere affiancata una nuova visione dell’economia locale, incentrata su piccole e medie imprese, in grado di coniugare tradizione ed innovazione, localismo e globalismo, cultura e impresa.
Ruolo centrale deve avere in questo processo di rinascita la cultura artistica.
I piccoli centri marchigiani, di impronta medievale, rappresentano una ricchezza da un punto di vista artistico ed architettonico, ai quali manca però, a tutt’oggi, la consapevolezza del loro potenziale ed allo stesso tempo la capacità di innovarsi di essere in qualche forma attraenti nella contemporaneità.
La situazione delle Marche colpite oggi dal sisma è per certi versi drammaticamente simile a quella dell’Italia uscita dalla seconda guerra mondiale.
In quel frangente l’Italia, anche attraverso errori, seppe essere nazione in grado di dare risposte, contemporanee e in pochi anni a divenire paese moderno, dinamico, attraente, più di quanto lo fosse prima della guerra.
Grande merito, in quel processo positivo di sviluppo, va riconosciuto all’architettura, anche attraverso il grande programma di edilizia residenziale pubblica attuato dall’INA Casa.
Quell’esperienza ha prodotto la costruzione non solo di case e interi quartieri per i meno abbienti, ma anche chiese, strade, opere pubbliche di diversa natura, spazi verdi, una vera e propria visione di nazione che si esplicitava attraverso le necessità dei territori.
Occorre oggi, come allora, un programma generale che interessi tutto il territorio marchigiano, dall’Adriatico all’Appennino, all’interno del quale oltre alla mera riparazione del danno, al restauro del patrimonio edilizio e monumentale, alla conservazione delle identità locali, si preveda la realizzazione di nuovi paesaggi in cui la contemporaneità diviene elemento caratterizzante.
Questo non significa costruire nuovi quartieri e nuove abitazioni, già in eccesso, ma rendere più moderni e funzionali servizi, scuole, ospedali, infrastrutture. In questo campo, urbanistica e architettura devono dare voce alla contemporaneità parlando il linguaggio del nostro tempo.
Questa è la nuova sfida che spetta all’arte del costruire, che mai come in questo presente storico sfugge costantemente al confronto con quelli che sono i suoi naturali campi d’azione.
Due sono i motivi principali di questa rinuncia: da un lato è così assuefatta alla marginalizzazione da provare terrore ogni qual volta si trova ad affrontare temi concreti.
Dall’altro è passata, in maniera volontaria, dalla cultura del fare a quella dell’immagine, adottando prodotti apparentemente vincenti provenienti dagli Stati Uniti d’America e dal nord Europa, soprattutto Olanda.
Questi due principali fattori hanno minato la sua credibilità ed il suo campo di azione, oggi notevolmente ristretto rispetto al passato.
Si è assistito alla proliferazione di una serie infinita di non linguaggi, estremamente eterogenei ed autoreferenziali, che solo in poche occasioni hanno fornito risposte concrete da un punto di vista artistico a problemi sociali. La stagione delle archistar (solo in apparenza star, in realtà schiavi di una società impazzita e schizofrenica), sembra volgere oramai al termine e ci lascia in eredità un modo di fare architettura lontano dalla realtà e privo di una visione condivisa.
La nuova sfida che l’architettura deve affrontare in quella che è oggi definita società dell’informazione è uscire dallo stato di dislessia in cui versa e saper leggere quelle che sono le reali necessità delle società in cui è chiamata ad operare.
Da questo punto di vista le Marche, tragicamente colpite dagli eventi sismici del 2016 e così bisognose di un nuovo rilancio, possono rappresentare un laboratorio, un luogo d’indagine e di sperimentazione dove costruire e ri-costruire la nostra contemporaneità.
Programma della giornata:
Mattino
Modera: Cristina Bevilacqua (Comitato scientifico convegno).Interventi: Michele Schiavoni (Presidente Punto ed a Capo), Cesare Spuri (Direttore ufficio speciale per la ricostruzione), Massimo Pica Ciamarra (Direttore rivista Le Carrè Bleu), Franco Purini ( Università di Roma La Sapienza), Cristiano Toraldo di Francia (Università degli studi di Camerino).Conclusioni : Anna Casini (Assessore Urbanistica Regione Marche).
Pomeriggio:
Modera: Cristina Bevilacqua (Comitato scientifico convegno).Interventi: Carlo Birrozzi (Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche), Stefano Lenci (Università Politecnica delle Marche), Gianfranco Franz (Università di Ferrara), Mauro Saracco (Università degli Studi di Macerata)Tavola rotonda: Francesco Adornato (Rettore Università degli studi di Macerata), Pacifico Berrè (Responsabile settore edilizia e sisma Confartigianato), Franco Capponi (Sindaco Comune di Treia), Matteo Cicconi (Presidente Unione Montana alta valle del Potenza e dell’Esino), Giampiero Feliciotti (Presente Unione Montana dei Monti Azzurri), Enzo Fusari (Presidente Ordine Architetti Macerata), Alessandro Gentilucci (Presidente Unione Montana Marca di Camerino), Sauro Longhi (Rettore Università Politecnica delle Marche), Mons. Nazzareno Marconi (Vescovo di Macerata –Tolentino – Recanati - Cingoli - Treia), Marco Montagna (Presidente IN/ARCH Marche), Giordano Nasini (Direttore federazione provinciale Coldiretti), Luciano Ramadori (Direttore CNA Macerata), Sandro Simonetti (Presidente Gal Sibilla), Andrea Vicomandi (Ufficio speciale ricostruzione Marche).Conduce lavori tavola rotonda: Marco Maria Sancricca (Comitato scientifico convegno).Conclusioni: Angelo Sciapichetti (Assessore all’ambiente e alle aree interne Regione Marche), Irene Manzi (Deputato, componente VII Commissione: cultura, scienze, istruzione).
Comitato scientifico convegno:
Cristina Bevilacqua, Guglielmo Cervigni, Nicola Pettinari, Marco Maria Sancricca, Michele Schiavoni, Romina Schiavoni, Jonathan Sileoni
Da venerdì 28 aprile a domenica 30, torna ad Urbisaglia il Festival “Il tuo Nome è scritto nel Cielo”, terza edizione dell’evento organizzato dalla parrocchia San Lorenzo. Un contenitore di libero pensiero cattolico fatto di incontri, spettacoli, testimonianze di fede, preghiera, mercatini, giochi e stand gastronomici.
Tema dell’edizione 2017 sarà la carità e ad aprire il festival sarà frate Alessandro, noto come “un tenore per conto di Dio, la voce di Assisi”. A chiudere la tre giorni invece Giada Nobile. Le novità di questa edizione riguardano calendario e location. “Il tuo Nome è scritto nel Cielo” viene anticipato accorpandolo alla festa del Sacro Cuore e non si svolgerà nella frazione de la Maestà bensì in Piazza Garibaldi, nel cuore di Urbisaglia ferito dallo sciame sismico: il Festival vuole essere sarà un modo per ripartire e riacquisire speranza.
Il programma inizia alle 16 di venerdì con il saluto del parroco Don Marino. Subito dopo il 2° Memorial “Valerio Brunori” organizzato dall’associazione sportiva Valfiastra Volley. Alle 18.30 Piazza Garibaldi ospiterà l’appuntamento più atteso con Frate Alessandro Giacomo Brustenghi, dell'Ordine dei Frati minori e tenore, il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico.
Porterà la sua testimonianza e naturalmente si esibirà. In serata alle 20 la cena nell’oratorio, alle 21 la Santa Messa nella collegiale di San Lorenzo (tutte le iniziative si faranno qui in caso di maltempo) e a seguire la processione del Sacro Cuore.
Sabato alle 16 animazione e testimonianza, sempre in musica, di Frate Emanuele. Poi alle 17.30 l’incontro con la cantautrice Debora Vezzani che racconterà la sua bella storia che ha favorito numerose conversioni. Alle 19 la Messa, alle 20 la cena e alle 21.45 l’Adorazione Eucaristica.
Domenica alle 16.30 Luciana Salvucci, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Colmurano, Urbisaglia e San Ginesio, presenterà il Pof realizzato con gli insegnati di religione “La carità con il cuore di un bambino”. Alle 17.45 seguirà la testimonianza di Giada Nobile, affermata attrice e musicista cui il terremoto di Amatrice ha portato via, purtroppo, i genitori. Alle 19 sarà il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi a celebrare la Santa Messa e alle 20.15 calerà il sipario con la cena nell’oratorio.
L’Associazione Arena Sferisterio ha indetto una selezione per individuare un soggetto che abbia i requisiti per ricoprire il ruolo di incaricato commerciale per la biglietteria. L’avviso è presente nella sezione del sito dell’ente (http://www.sferisterio.it/avviso-pubblico-di-procedura-comparativa-per-lindividuazione-di-n-1-incaricato-commerciale-per-la-biglietteria-dellassociazione-arena-sferisterio/) alla voce “news e bandi”, dove sono indicati i requisiti richiesti, la modalità di partecipazione, i criteri di selezione, la valutazione del curriculum.
L’incarico avrà durata fino al 31/12/2017 con possibilità di rinnovo per gli anni successivi (intera annualità), e prevede numerose attività, tra cui la creazione e il nurturing della banca dati BtoB di tutti i concerti e spettacoli organizzati all’interno dell’Arena Sferisterio, con particolare riferimento all’opera lirica; la partecipazione a fiere e incontri BtoB, concordati con il comparto marketing dell’Associazione Arena Sferisterio per il settore opera lirica; l’ideazione e la gestione di azioni push nei confronti del mercato BtoB; la gestione dei rapporti con il mondo BtoB (contatto, recall, prenotazione allotment, gestione acconti, pagamenti, accoglienza…); la gestione del CRM; la gestione delle newsletter commerciali e dei funnel di cattura contatto in collaborazione con l’ufficio promozione dell’Associazione Arena Sferisterio.
Il compenso sarà di 8mila euro + iva.
La domanda dovrà pervenire entro e non oltre il giorno 3/5/2017. Per eventuali chiarimenti ed informazioni contattare l’Associazione Sferisterio al numero 0733 – 261335 (nei giorni feriali in orario 10 – 13).
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della presidente Berardinelli di Alzheimer Uniti Italia:
Sembra che questo territorio (in cui la terra continua a tremare senza tregua) sia invisibile non abbia cioè un’identità propria che rappresenti persone e storia, da preservare… Parte della provincia di Macerata (delle 4 Regioni è quella più colpita dagli eventi sismici 48 comuni su 57…) rischia di scomparire e non ripartire (con tutto quello che ne consegue a livello economico/sociale) se non attiviamo subito politiche organizzative che disciplinino una programmazione seria e coordinata da un’unica cabina di regia per riprendere una vivibilità il più normale possibile. In tutto questo è assolutamente necessaria la tutela del patrimonio rappresentato dagli anziani.
Lo stiamo dicendo da mesi ma sembra proprio che nessuno voglia capire.
Nella situazione tragica post sisma giustamente è stata data attenzione ai bambini (ludoteca piuttosto che pedagogisti) mentre gli anziani vivono una condizione di totale abbandono. Abbiamo scritto un appello ad Errani evidenziando quanto l’intervento a sostegno della terza età non deve essere motivato dalla bontà o dalla sensibilità del singolo, ma debba rientrare in una progettazione seria di azioni, per tutelarci, per garantirci un futuro in quanto gli anziani sono il collante essenziale con il passato e con i valori che rappresenta.
Come Alzheimer Uniti Italia stiamo portando avanti insieme all’Associazione Italiana di Psicogeriatria ed agli Ambiti più colpiti un progetto che già ha visto il “censimento” degli over65 ospiti negli hotel della costa da Alba Adriatica a Senigallia (dai quali dovranno andare via entro il 30 giugno) con l’idea di riunire le persone fragili in alberghi dell’entroterra dando loro un’attenzione dedicata. Attualmente tutta la situazione è gestita a livello “spot” con dei costi altissimi senza risolvere neanche minimamente la tragedia che si sta consumando.
Rischiamo di cancellare dei territori, di compromettere un sistema economico e di attività legate indissolubilmente anche alla problematica sociale.
Formalmente con le parole siamo tutti disposti a difendere questo nostro sistema in pericolo ed a salvaguardare le persone fragili, il tempo dei proclami però è finito, servono azioni, scelte che riconducano alla normalità tenendo conto del fabbisogno e di chi in prima linea sta vivendo questo dramma.
Da terra e anche dal cielo: sono i controlli incrociati dei tecnici di e-distribuzione (società del Gruppo Enel) per garantire un servizio elettrico di qualità nelle Marche. E' cominciato ad Ancona e Macerata il check-up aereo delle linee elettriche di media tensione con un elicottero specializzato in grado di controllare lo stato di salute di 161 linee aeree per un totale di 3047 km. L'attività di ispezione ad alta quota durerà oltre un mese senza ricorrere a interruzioni del servizio e quindi senza alcun disagio alla clientela.
La verifica, effettuata con tecnologia laser di ultima generazione, consiste nell'ispezione delle linee aeree, difficilmente controllabili da terra, e rientra nell'ambito delle attività di prevenzione e manutenzione degli impianti che l'azienda persegue da anni. I voli a bassa quota sulle linee consentono la rilevazione visiva, ad elevata risoluzione, di eventuali anomalie e la ripresa video della situazione degli impianti. (Ansa)
Anche gli harleysti milanesi in aiuto dei terremotati settempedani. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto un assegno di quasi 8mila euro da due club di bikers lombardi, l’Hamc Hells Angels Motorcycle Club di Milano e l’Hamc Nomads Hells Angels Motorcycle Club di Cologno Monzese e dal concessionario di moto Hd Gate 32 di viale Certosa, quale contributo per i progetti che riguardano la popolazione colpita dal sisma.
I fondi sono stati raccolti in occasione di una serata di solidarietà, l’Heartquake Benefit Party, ospitata presso il Legend 54 di Milano. Per l’esattezza l’evento ha permesso di raccogliere 7.666 euro che sono stati inviati con un bonifico al Comune di San Severino Marche.
Il party della solidarietà è stato reso possibile tramite la rete che lega i club e la concessionaria di moto lombarde al gruppo settempedano dei Black Scorpions che fin dalle prime ore dell’emergenza si è reso subito attivo per dare una mano a chi è rimasto senza una casa collaborando in diverse occasioni, e con numerose attività, alla macchina dei soccorsi ma anche alle iniziative a favore dei terremotati della città di San Severino Marche.
Nella foto: gli harleysti dell’Hamc di Milano e dell’Hamc Nomads con l’assegno di aiuti
La Locanda Le Logge, ristorante di Urbisaglia gestito da Andrea Tombolini, è stata selezionata tra i migliori ristoranti italiani da Chef Awards, gli Oscar della ristorazione italiana che vedranno la propria cerimonia conclusiva a Milano il prossimo 29 maggio con la premiazioni dei 10 migliori chef nazionali.
Oltre alla Locanda Le Logge, solo altri 4 ristoranti della provincia di Macerata sono stati inseriti in questa prestigiosa selezione, (Cavallini, Galileo, La Greppia e Emasi).
Il premio Chef Awards, alla sua prima edizione, è diverso perché la classifica è decisa solo dai voti e dalle opinioni dei "clienti": per la prima volta gli chef verranno giudicati proprio dalla voce più sincera, quella di chi ha testato i ristoranti e lasciato un commento sul web. Nato dalla volontà di cambiare i canoni di giudizio riferiti al mondo della cucina considerati fino ad oggi, Chef Awards ha utilizzato un nuovo concetto di votazione: la selezione dei migliori ristoranti è infatti basata sulle recensioni online lasciate da oltre 3 milioni di persone sulle principali piattaforme web, e ha visto la valutazione di più di 400 mila locali.
L’incomparabile atmosfera del connubio tra architettura e ritualità millenarie. Uno scenario a dir poco suggestivo quello che domenica 26 marzo ha fatto da cornice alla cerimonia solenne del l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme per l’investitura di monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano, e di Tullio Patassini, delegato dell’Ordine per la Metropolia di Fermo.
L’Ordine, che ha finalità benefiche, trae le sue origini da quello dei canonici del Santo Sepolcro costituito da Goffredo di Buglione nel 1.099. Ad innalzare preghiere e canti oltre la splendida volta di una chiesa gremita di fedeli, un vero e proprio parterre de rois con autorità politiche, civili e religiose. La funzione è stata officiata dal cardinale Edoardo Menichelli, Arcivescovo Metroplita di Ancona-Osimo, Priore della Sezione Marche e della Delegazione di Ancona dell’Ordine, accolto dal parroco dell’abbazia don Giovanni e dai rappresentanti dei tre comuni che ne comprendono il territorio: i sindaci di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e di Macerata Romano Carancini, il consigliere con delega alla cultura di Urbisaglia Cristina Arrà.
Con il senatore Remigio Ceroni c’erano Marco Cacciaguerra, capo di gabinetto del Prefetto di Macerata, il sindaco di Appignano Osvaldo Messi, quelli di Castelraimondo Renzo Marinelli, di Mogliano Flavio Stura e di Montefano Carlo Carnevali. Per Confindustria il presidente di Macerata Gianluca Pesarini e l’ingegner Cioli; per i medici cattolici il presidente provinciale dottor Andrea Corsolini, il dottor Roberto Accardi.
In rappresentanza dell’Ordine il Luogotenente per l’Italia Centrale Appenninica S.E. Cav. Gr. Cr. Barone Giovanni Ricasoli Firidolfi e numerosi membri, tra cui l’avvocato Antonio Mastri, già Preside della sezione Marche e l’attuale preside Dama di Comm. Dott.ssa Cristina Montanari.
“La cultura dell’etica e della responsabilità al servizio del cittadino” è il titolo della 3a giornata della Trasparenza organizzata dall’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR) della Regione Marche che si terrà venerdì 31 marzo 2017, alle ore 15.00, presso la sede della Direzione Generale in Via Oberdan, 2 Ancona.
Quest’anno, a differenza delle precedenti giornate, l’incontro si svolgerà in teleconferenza con le aule multimediali predisposte dalle Direzioni delle cinque Aree vaste nelle sedi di Fano (Via Ceccarini 38), Fabriano (Via S.Scala 26), Macerata (Via S.Lucia 2), Fermo (Via Zeppilli 18 ) e Ascoli Piceno (Via degli Iris 1), al fine di permettere la più ampia partecipazione possibile della cittadinanza.
Come sempre, le associazioni dei consumatori e utenti sono state molto attive nel collaborare con l’ASUR all’organizzazione dell’evento, grazie anche all’accresciuta sensibilità sui temi della legalità e della trasparenza.
Nel corso della giornata saranno presentati i Piani Triennali della Performance e per la Prevenzione della Corruzione riferiti agli anni 2017-2019, come da programma allegato.
Pranzo sociale per i pensionati della CNA provinciale di Macerata: l’appuntamento è domenica 19 marzo alle ore 13 al ristorante Incontri di Gusto (via Pertini 12) a Tolentino. “Sarà un momento conviviale, di aggregazione e di incontro, che si terrà in occasione della Festa di San Giuseppe, patrono degli artigiani”, spiega Enzo Martorelli, Presidente in carica da oltre quattro anni dei Pensionati della CNA, categoria che nel Maceratese conta circa 1.600 associati.
Ex imprenditore del settore impianti elettrici, pensionato dal 2008, Martorelli ha iniziato il suo mandato osservando e imparando dal precedente presidente, per poi proseguire autonomamente masempre in continuità con quanto avviato: “In questi quattro anni ho cercato di fare del mio meglio per ascoltare le esigenze dei pensionati e portarle all’attenzione dei soggetti competenti nei tavoliistituzionali. Tante sono le problematiche che riguardano le persone anziane: dalla salute, che tocca anche gli aspetti dell’accoglienza nelle case di riposo, alle cure mediche e l’assistenza con lebadanti, fino alla ridotta disponibilità economica soprattutto per chi vive della pensione minima, oltre alla solitudine e la conseguente necessità di trovarsi in luoghi di aggregazione per socializzare e passare il tempo in serenità”.
Tra gli obiettivi della CNA Pensionati c’è l’innalzamento delle pensioni, oltre ai servizi dedicati in base alle esigenze manifestate: “A ciò – prosegue Martorelli - si aggiungono le problematichelegate ai recenti terremoti, che hanno causato paura e depressione in molti anziani: al riguardo il 10 marzo scorso abbiamo organizzato un incontro con psicologi e medici proprio sul temadell’approccio psicologico agli eventi calamitosi”.Enzo Martorelli aggiunge: “Mi ricandido volentieri alla carica di Presidente dei Pensionati CNA, lo faccio con piacere e senso di responsabilità, per poter apportare un contributo sempre piùcostruttivo all’attività dell’associazione, per i diritti dei pensionati, visto che da pensionato vivo in prima persone le problematiche che li riguardano”.
Per tutto l’anno 2017 si intensifica il Progetto Family Point, finanziato dalla Regione Marche, supervisionato dal Dipartimento delle Dipendenze Patologiche e coordinato dalle Unioni dei Comuni “La Marca di Camerino” e “Alti valli del Potenza e dell’Esino”.
Il servizio in questione riguarda l’attivazione di sportelli di ascolto rivolti a famiglie, neogenitori o single; la cittadinanza potrà accedervi gratuitamente prenotando una o più consulenze psicologiche, rispetto a temi quali il disagio relazionale, la coppia, il bullismo, le dipendenze, la sessualità, la ludopatia, difficoltà genitoriali e condizioni di disagio e sofferenza anche aggravate dalle conseguenze del terremoto.
Per accedere al servizio è necessario telefonare al Numero Cooss Marche 339.867.61.37 dott. Tromboni e prenotare una consulenza presso il Centri per le famiglie di Matelica o di Camerino, o presso gli Sportelli d’Ascolto di Castelraimondo e San Severino Marche. Il servizio Family Point in collaborazione con Cooss Marche e Ass. Scacco Matto interverrà presso le scuole di ogni ordine e grado che ne facciano richiesta e svilupperà Conferenze di Promozione del Benessere nei vari comuni facenti parte degli Ambiti Territoriali Sociali 17 e 18.
Da Sordevolo, un piccolo comune montano in provincia di Biella una iniziativa di solidarietà verso Ussita per sostenere concretamente la comunità terremotata del paese marchigiano.
Da un gruppo di amici del Comune di Sordevolo nasce l’iniziativa di aiutare concretamente gli abitanti del Comune di Ussita disastrato dagli eventi sismici degli ultimi mesi. Grazie all’organizzazione di una cena al ristoro Pratovalle e alla grande sensibilità di tutto coloro che hanno partecipato direttamente e indirettamente all’iniziativa, gli organizzatori hanno raccolto la somma di 6.200 euro.
Proprio in questi giorni una delegazione di cittadini di Sordevolo ha consegnato con una assegno la raccolta fondi al Comune di Ussita. “Orgoglioso di essere il primo cittadino della comunità di Sordevolo, - ha dichiarato il Sindaco Riccardo Lunardon – composta da gente di montagna ai quali i propri avi hanno tramandato la forza di affrontare con tenacia i disagi del territorio montano e la condivisione dei sacrifici di coloro che si trovano in situazioni difficili, con questo piccolo contributo speriamo di portare un sorriso sui volti degli amici di Ussita.”
E’ in fase di studio il decreto sulle novità antiriciclaggio del Dipartimento del Tesoro che ha messo in allarme Confartigianato e che andrà ad interessare non solo i “compro oro”, ma tutto il comparto oreficeria, dai gioiellieri agli orafi, alle aziende che commerciano gemme preziose.
Il testo che interviene sulla già vigente Legge di delegazione europea n.170/2016 (art. 15 - comma 2, lettera I), prevede numerose novità per il settore in questione. Una su tutte l’iscrizione obbligatoria al nuovo Registro nazionale degli operatori istituito presso l’OAM-Organismo Agenti e Mediatori, che a seguito del versamento del contributo previsto, assegnerà un codice identificativo univoco all’operatore. Gli obblighi antiriciclaggio (ex DLgs 231/2007) legati alla tracciabilità del prodotto e all’identificazione del cliente, prevedono inoltre una riduzione della soglia massima consentita per gli acquisti in contanti che scenderà a 1000€, e per una maggiore tracciabilità delle operazioni, l’obbligo di utilizzare un conto corrente dedicato solo per le transazioni relative a compravendita di gioielleria usata da privati.
“Siamo favorevoli – afferma Giuseppe Verdenelli, Presidente del Gruppo Orafi di Confartigianato Imprese Macerata – ad una disciplina organica che riguardi la compravendita di oggetti preziosi usati rivolta all’intero settore, in modo da consolidare garanzie di controllo tali da contrastare possibili attività criminali. Purtroppo però questi nuovi adempimenti vanno ulteriormente ad aumentare burocrazia e costi per gli operatori: basti pensare all’iscrizione obbligatoria a pagamento all’OAM o all’apertura del conto corrente dedicato. Pertanto il nostro intento è quello di sostenere interventi che vadano a presidiare e prevenire azioni antiriciclaggio, purché però esse siano in linea con le effettive caratteristiche delle varie attività svolte dal nostro settore e con le esigenze degli operatori del comparto”.
“L’Associazione – dichiara il Responsabile Export di Confartigianato Imprese Macerata, Paolo Capponi – vuole fare chiarezza quanto prima su questa questione. Il primo passo sarà la richiesta di un tavolo nazionale con il Ministero dell’Economia e delle Finanze proprio per poter illustrare le preoccupazioni evidenziate dai nostri associati; dalle tempistiche, ai costi, ai soggetti coinvolti”.