Elena Leonardi (FdI): "Recepita gran parte dell'emendamento a favore delle strutture nelle aree terremotate e acquistate attrezzature"
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Elena Leonardi capogruppo regionale di Fratelli d'Italia.
Votato oggi in Consiglio Regionale l'atto amministrativo sull'organizzazione del sistema regionale di formazione ed educazione ambientale (INFEA) per gli anni 2017-2019.
Nel suo intervento, la capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi ha evidenziato quello che risulta una cornice con pochissima sostanza. Assenza di vera programmazione e di fondi hanno stimolato la Leonardi nel presentare un emendamento a favore dei Centri di Educazione Ambientale delle aree terremotate. La capogruppo di FdI ha evidenziato le carenze del documento stesso, dove manca una vera e propria ricognizione di quei Cea nelle aree del cosiddetto "Cratere". Ha citato ad esempio il CEA di Smerillo dove il locale è agibile ma sarà occupato parzialmente primo piano da alcuni uffici comunali. Quindi La Leonardi ha chiesto in Aula che fine farà il Museo di Scienze Naturali ubicato proprio presso questa struttura. Altro caso citato è quello di San Ginesio: esso ha una struttura inagibile al 70%, quindi gli addetti sono costretti a fare solo attività esterne, ridimensionando attività e pertanto anche vitali introiti.
"Dopo aver esaminato il Piano e dopo aver analizzato la situazione di agibilità o inagibilità delle altre strutture della rete INFEA mi sarei aspettata – prosegue la Leonardi – delle efficaci proposte, interventi da effettuare, atti concreti da pianificare, invece un documento scarno che demanda ad atti di Giunta eventuali aleatori interventi e, cosa più grave, senza specifiche risorse".
L'emendamento della Leonardi è stato parzialmente accolto dalla maggioranza che, attraverso due sub-emendamenti, ne ha di fatto recepito ampiamente lo spirito.
"Ho cercato di definire un minimo di indirizzo di programmazione per il reperimento di fondi a sostegno dei CEA – afferma la Leonardi – non si può lasciare quei giovani che si dedicano con passione, senza alcun sostegno in un momento di avvio della nuova stagione di attività turistica ed escursionistica".
"I CEA del "Cratere” hanno bisogno come l'acqua di una ripartenza del turismo, e l'emendamento prevedeva varie soluzioni per accedere a diverse tipologie di fondi. La rinascita delle aree terremotate parte anche da qui – afferma la Leonardi – tanto che ho proposto la redazione di un Piano Straordinario per la Programmazione degli interventi di recupero o delocalizzazione dei centri della rete INFEA, con riavvio delle attività delle strutture dei Centri di Educazione Ambientale soprattutto delle zone terremotate".
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