“La denuncia di Fillea Cgil Macerata sulle condizioni di lavoro nei cantieri della ricostruzione è tanto grave quanto preoccupante e le Istituzioni non possono ignorare questo grido di allarme; il Governo deve immediatamente intervenire anche perché non è la prima volta che viene posto il problema del Durc”. A parlare è la deputata marchigiana, vice-capogruppo di Articolo Uno MDP alla Camera, l'on. Lara Ricciatti, la quale ha presentato oggi un'interrogazione per capire le modalità di intervento e di sorveglianza sui lavori di ricostruzione, garantendo la consegna della SAE (Soluzioni Abitative d'Emergenza) il prima possibile ma garantendo anche ai lavoratori nei cantieri le condizioni previste per legge.
A tal proposito la deputata - così come i sindacati - ritiene fondamentale l'introduzione del cosiddetto “DURC di congruità”. Uno strumento basilare per permettere al Governo di vigilare sul corretto impiego della manodopera nei cantieri: da un lato attesta la regolarità contributiva delle imprese, e dall'altro - grazie alle notifiche fornite dalle ditte alla Cassa Edile competente per territorio - consente di stimare il numero dei lavoratori necessari alla realizzazione dei singoli lavori. Da qui, controllati i riscontri contributivi che mettono in luce l'effettivo numero di addetti dichiarato dall'azienda, è facile far emergere il lavoro nero.
Il Governo deve quindi attivarsi per vigilare sulle attività di ricostruzione nelle zone del sisma, suille condizioni dei lavoratori. E deve farlo alla svelta! La popolazione è duramente provata e comincia seriamente a preoccuparsi dell'imminente inverno.
Nozze d’argento per l’AMIS, l’Associazione Imprese Gestione Rifiuti che raduna oltre 50 aziende operanti nella raccolta e trasporto, deposito, trattamento, smaltimento, recupero, commercio e intermediazione, bonifiche, offrendo servizi di informazione normativa, consulenza tecnica ed attività di rappresentanza a tutti i livelli. Bilanci e prospettive per una tematica, quella dei rifiuti, che è stata al centro delle attività di servizio e rappresentanza dell’AMIS, un modello di lobby moderno che ha saputo interpretare l’evoluzione di una tematica complessa e fortemente attuale per le imprese e i cittadini.
Il Presidente Enrico Iesari ha dato il via agli interventi per celebrare il primo quarto di secolo di una realtà che, come ha ricordato il socio fondatore nonché primo Presidente Ing. Alfredo Mancini, ha anticipato il tempi di un mondo associativo che sarebbe andato nella direzione dell’ultra specializzazione e della rappresentanza degli interessi di settore.
“Gli impianti di gestione dei rifiuti sono molto importanti nell’ambito dell’economia circolare - ha sottolineato Mancini - perché sono concepiti nell’ottica del riutilizzo delle risorse. Purtroppo notiamo che c’è ancora molto da fare soprattutto in termini di comunicazione e per garantire un corretto utilizzo dei termini: per l’opinione pubblica i rifiuti sono sempre ‘tossici’ ed il sentiment che gira intorno al nostro settore è purtroppo sempre negativo”.
Da una ricerca commissionata all’Università di Macerata sul tema “Economia circolare e reputazione sociale”, sono emersi segnali contrastanti circa il modo di trattare l’argomento “rifiuti” in tutte le sue sfumature, per cui anche se si parla sui media di notizie positive il sentiment che emerge è quasi sempre negativo.
Ha posto l’attenzione sul recupero l’Ing. Oreste Mastrantonio, Presidente AIDIC, l’Associazione che raduna gli ingegneri chimica italiani, che ha sottolineato come negli ultimi 25 anni il recupero dei rifiuti abbia prodotto risultati importanti dal punti di vista economico e ambientale.
“Tra acciaio, alluminio, carta, legno, vetro e plastica - ha detto Mastrantonio – le aziende del settore hanno recuperato oltre 8milioni di tonnellate, a cui si aggiungono le apparecchiature elettriche, le pile, gli oli minerali usati, l’organico e i rifiuti inerti e da costruzione”. Attività intensa dal punto di vista delle quantità, anche se c’è ancora molto da fare: “Impossibile fare una previsione - ha ammesso Mastrantonio - ma è necessario fin da oggi pensare a soluzioni future che andranno via via modificate con l’evolversi della tecnologia e delle situazioni contingenti.
L’On. Piergiorgio Carrescia della Commissione Ambiente alla Camera, si è soffermato su quanto prodotto a livello legislativo in materia rifiuti. “La maggior parte degli operatori del settore - ha sottolineato l’On. Carrescia - è costituita da persone serie, purtroppo le cronache dei giornali si occupano solo di notizie negative che penalizzano l’intera categoria. In 5 anni di forte attività nel settore normativo - ha proseguito - abbiamo messo mano a problemi irrisolti da tempo, considerato che la materia rifiuti ha subito spesso troppe modifiche e ripetuti stop. Le principali questioni da sottolineare riguardano, da un lato il regime sanzionatorio che resta quello attuale e, dall’altro, il decreto sull’assimilazione dei rifiuti che è quasi al termine, regolamentando una disciplina basata su una delibera del 1984”.
Altri gli aspetti affrontati dalla Commissione camerale, tra cui quello dell’economia circolare: “Viviamo un passaggio dall’economia del cow boy a quella dell’astronauta, dove il primo lascia i rifiuti dove li consuma, mentre il secondo deve ottimizzare tutto dentro la navicella spaziale. Il provvedimento - ha cominciato - è un tema in itinere e riguarda il modo di produrre, etichettare e consumare i rifiuti, puntando al concetto di ‘rifiuti zero’, dove c’è anche in atto uno scontro ecologico tra chi intenda questo una tendenza e chi, invece, vorrebbe che lo zero fosse assoluto”.
Oggetto dell’intervento anche la legge sul collegato ambientale, la legge più importante approvata in questi anni, mentre relativamente agli inceneritori, tema sempre caldo, l’On. Carrescia ha comunicato che ne sono previsti 8 in Italia, uno nelle Marche da 190mila tonnellate.
Alza la testa, non il gomito è un progetto finanziato e promosso dal Dipartimento dipendenze patologiche Area vasta di Macerata e di Civitanova Marche, gestito dalla cooperativa sociale Pars.
“Il progetto consiste in un’equipe di operatori che si sposta con una unità mobile nei luoghi di maggiore ritrovo dei giovani nella provincia di Macerata - spiega la coordinatrice e la referente Pars, Laura Baiocco -, con lo scopo e l’obiettivo di informare sui rischi legati alla guida non sicura, all’abuso di alcol e all’uso di sostanze stupefacenti.
Il progetto attivo ormai da diversi anni vede la collaborazione di equipe itineranti dell'Area Vasta 3 attraverso una cabina di regia nella quale vengono pianificati tutti gli interventi mirati alla fascia di età 18-25 anni, e ai bisogni del territorio.
Presso lo stand è possibile sottoporsi a quiz che testano la conoscenza dei rischi dell'abuso di alcol e altre droghe, si può altresì provare l'esperienza della “guida in stato di ebrezza” con speciali occhiali che ne simulano l'effetto, ma cosa più importante c'è il confronto con operatori esperti che attraverso questi strumenti stimolano alla riflessione e ad una scelta consapevole.
“Quest'anno siamo stati presenti alla notte rosa di Porto Recanati, al Mind festival di Montecosaro, all’EMF-Festival della musica elettronica di Recanti, e al Montelago Celtic Festival -continua la Baiocco-. Tutto questo grazie ad un lavoro in rete con i comuni interessati. I ragazzi oltre a trovare utile il servizio dell’etilometro, cercano un confronto, uno scambio di idee, anche con domande un po' provocatorie. Attraverso il gioco e l’aggregazione c’è un passaggio di informazioni utili rispetto ai rischi legati alla salute. Dall’anno scorso abbiamo fatto partire una campagna promozionale dal nome I feel legata all’aspetto emotivo. Esplorare il vivere le proprie emozioni ed esprimersi liberamente, attraverso un quiz sulle emozioni per testare la propria intelligenza emotiva”.
Il progetto ha durata annuale, ma nei mesi estivi il calendario di appuntamenti è molto fitto: Alza la testa, non il gomito sarà presente presso la discoteca Mia di Porto Recanati (8 e 12 agosto), alla discoteca Shada di Civitanova (il 14 e 16 agosto) mentre la notte di Ferragosto sarà presente presso il Lungomare di Porto Recanati e il 26 agosto a Vita Vita, la notte bianca di Civitanova Marche. Per maggiori informazioni: www.pars.it – info@pars.it .
Proseguono le ricerche archeologiche dell’Università di Macerata ad Urbs Salvia. Grazie ad una concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, coordinata dal Soprintendente all’archeologia belle arti e paesaggio Carlo Birrozzi e dall’archeologo Giorgio Postrioti, l’équipe del professor Roberto Perna, con il supporto tecnico-scientifico ed operativo della Abaco Soc. Cooperativa di Fermo, composta da giovani archeologi laureati di Unimc, e il sostegno del Comune di Urbisaglia, ha portato avanti le indagini nell’area forense dell’antica città.
Quest’anno i lavori assumono una dimensione e una prospettiva ulteriore, in quanto la conclusione dello scavo dell’edificio repubblicano all’angolo sud-ovest della piazza è propedeutica al restauro e alla musealizzazione dello stesso attraverso la realizzazione di una copertura che proteggerà le delicate strutture e della quale sono già stati fondati i piloni a seguito una attenta opera di tutela.
“Si tratta - ha commentato Perna - di un esempio quasi unico per le Marche di edificio collocabile cronologicamente nel II sec. a.C., che documenta una fase fondamentale per la vita della città e del territorio, quella legata alla sua fondazione come colonia in età graccana e alla definizione della sua forma urbana”.
“Non è del tutto scontato che un lavoro di scavo archeologico, durato più di 10 anni - aggiunge Postrioti - si concluda con una attenta opera non solo di tutela, ma anche di valorizzazione, esito della collaborazione stretta tra Soprintendenza e Università. Il metodo di lavoro applicato da tempo ad Urbisaglia, che vede la collaborazione stretta tra Soprintendenza, Comune e archeologi Unimc, ci consentirà ancora di ottenere frutti importanti per la valorizzazione del territorio”
Il lavoro è stato finanziato dal Comune grazie ad un Progetto approvato nell’ambito dei fondi Arcus del Ministero dei Trasporti e del Mibact. Su questo aspetto si sofferma in particolare il sindaco di Urbisaglia Paolo Giubileo. “L’elaborazione del progetto – spiega - è l’esito della stretta collaborazione tra Comune e équipe del professor Perna che, insieme alla Soprintendenza, hanno elaborato un Piano di gestione dell’Area del Parco archeologico che è il punto di partenza per ogni attività di valorizzazione e che ci stiamo impegnando a realizzare in tutte le sue parti. La musealizazzione dell’edificio repubblicano è il primo di una serie di interventi che lo stesso Progetto Arcus ci consentirà di realizzare”.
“Quanto si sta realizzando è un esempio particolarmente significativo - commenta il rettore Francesco Adornato - dell’applicazione dell’umanesimo che innova. Solo con una forte formazione di natura umanistica si può, infatti, organizzare e gestire in maniera coerente un processo che porta dallo scavo archeologico, realizzato attraverso le più rigorose metodiche, alla valorizzazione del territorio. Trovo estremamente significativo che questo lavoro, insieme ai nostri studenti, sia realizzato da un’azienda formata da laureati in archeologia del nostro Ateneo, a dimostrazione che prima delle tecniche vanno le idee e i progetti culturali, senza i quali le competenze innovative, che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione, rischiano di essere improduttive se non dannose”.
Prosegue la fase operativa dell’opera di ripristino e ricostruzione delle strade colpite dal sisma nel Centro Italia. Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi tre bandi di gara d’appalto per l’affidamento - con procedura aperta accelerata – dei lavori di ripristino su tre strade nelle province di Macerata e Ascoli Piceno, del valore complessivo di oltre 6,5 milioni di euro.
In particolare, il primo intervento riguarda i lavori per la messa in sicurezza della strada provinciale 20 per un tratto di 1,5 km nel Comune di Arquata del Tronto. I lavori, del valore di circa 1,5 milioni di euro, saranno eseguiti in 120 giorni dalla consegna all’impresa esecutrice.
Il secondo appalto riguarda gli interventi di ripristino di alcune componenti di un viadotto danneggiate dal sisma, lungo la strada statale 77 “della Val di Chienti” in provincia di Macerata, per un importo di oltre 1,7 milioni di euro. I lavori saranno completati in 315 giorni dal momento della consegna all’impresa esecutrice.
Il terzo appalto riguarda un tratto di circa 4 km della strada provinciale 135 Visso-Ussita, in provincia di Macerata, dove saranno eseguiti interventi di stabilizzazione dei versanti, ripristino del corpo stradale, di una galleria, di opere minori e protezione idrauliche, per un investimento complessivo di circa 3,4 milioni di euro.
I lavori rientrano nel primo stralcio del “Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma”, che prevede 497 interventi prioritari per un importo complessivo stimato in circa 474 milioni di euro. Si tratta, in particolare, di interventi sulle strade in gestione Anas che non era stato possibile eseguire in regime di emergenza per l’entità dei danni che richiedevano rilievi tecnici/geologici e una approfondita fase di progettazione nonché di interventi di ricostruzione da eseguire su strade di competenza di Comuni, Province e Regioni che, in base al decreto legge n. 205 del 4/11/2016, hanno deciso di delegare all’attuazione di Anas in qualità di Soggetto Attuatore di Protezione Civile.
Le imprese che intendono partecipare alle gare d’appalto devono consegnare le offerte nelle modalità indicate nei rispettivi bandi, tramite il Portale Acquisti di ANAS https://acquisti.stradeanas.it, entro le ore 12.00 del giorno 8 agosto 2017.
Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.stradeanas.it<http://www.stradeanas.it> alla sezione Fornitori>Bandi di gara.
Con questo weekend appena trascorso è partita l'inziativa proposta dal "Camoscio dei Sibillini - Escursioni e Trekking" di Ussita, dal nome "RisorgiSibillini", che porterà a Luglio e Agosto a far vivere e rivivere le località agibili e aperte dei Sibillini e dell'Appenino, anche in collaborazione con tante strutture locali.
Sempre accompagnati da Guide professioniste dell'AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escurisonistiche).
Questo weekend è iniziato venerdì sera con la visita delle Lame Rosse al tramonto (zona Fiastra) in cui sono stati coinvolti i bar VerdeFiastra e Bar di San Lorenzo al Lago di Fiastra.
Sabato sera invece dopo un gustoso aperitivo alla Baita Euroski di Sassotetto di Sarnano, gestita da Stefano Marchegiani del BikePark si è ammirato il tramonto e le stelle a Pizzo di Meta nei Prati-Piani di Ragnolo.
La mattina seguente, domenica, dopo che alcuni nostri clienti hanno dormito all'Hotel Le Terme di Sarnano, partendo dal Rifugio Sibilla di Montemonaco si è saliti in cima al Monte Sibilla e visitato l'ingresso di quella che un tempo era la Grotta della Sibilla, al ritorno il gruppo si è potuto ristorare al Rifugio Sibilla 1540.
Queste iniziative sono solo le prime 3 di una lunghissima serie che ci saranno per tutto Luglio e Agosto, per rimanere sempre aggiornati vi consigliamo di consultare il sito web www.camosciosibillini.it e la relativa fanpage di Facebook dove sono pubblicati tutti gli eventi.
La CNA Territoriale di Macerata presenta “8 itinerari nelle terre dell’infinito”, un progetto di promozione dell'artigianato artistico tipico e tradizionale, finanziato dalla Regione Marche, coordinato da Leonardo Virgili e organizzato in collaborazione con MyMarca e il tour operator CM Viaggi, che prevede l'allestimento di location destinate alla vendita e alla promozione delle eccellenze e l'organizzazione di visite guidate nelle botteghe artigiane.
“L’obiettivo di questo progetto - spiega il presidente Territoriale Giorgio Ligliani - è creare una rete tra gli artigiani manifatturieri, quelli del settore agroalimentare e le bellezze culturali presenti sul territorio maceratese, attraverso un programma di promozione turistica con cui intendiamo valorizzare ogni tassello di quello che potrebbe diventare un circuito turistico unico”.
Ciascun itinerario prevede la visita al laboratorio artigianale, quella culturale ai centri storici dei paesi coinvolti, per concludere con una degustazione di prodotti tipici, come riferisce il direttore generale Luciano Ramadori: “Saranno coinvolti maestri artigiani della lavorazione dell’argento, del vetro a mano e a soffio, del restauro di opere d’arte, delle sculture e dei gioielli, della scarpa su misura fatta a mano, dei tessuti, della ceramica e della maiolica. Gli itinerari toccheranno otto splendidi centri del maceratese quali Apiro, Appignano, Civitanova Alta, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Monte San Giusto e Monte San Martino. Un progetto in cui crediamo molto, con il quale mettiamo a sistema le bellezze della nostra terra con le professionalità artistiche e agroalimentari, attivando un meccanismo di rilancio turistico ed economico”.
Con un piccolo contributo di partecipazione, i turisti potranno inoltre gustare ottimi vini, antiche ricette, formaggi prelibati, oli eccellenti, paste pregiate e altri squisiti prodotti direttamente dalle mani degli stessi produttori. Un bus navetta accompagnerà gli iscritti in tutte le tappe del percorso con partenza dal “campo base” e location principale del progetto, allestita presso lo store My Marca a Piediripa di Macerata.
Il calendario prende il via con l’itinerario “L’Argento” il 7 luglio a Montecassiano: passeggiata nella città medievale di Montecassiano, riconosciuta tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring club, con visita guidata a Collegiata, Pinacoteca civica e al museo di arte sacra; visita al laboratorio dei maestri artigiani argentieri Enrico Ribichini e Mariano Montironi; degustazione presso l’Oleificio Cartechini.
Domenica 9 luglio, invece, si terrà il percorso sulla ceramica a Monte San Martino, con la visita guidata alla Pinacoteca civica e alla chiesa di San Martino, dove sono custoditi i polittici di Carlo e Vittore Crivelli; visita al laboratorio di ceramica artistica del professor Paolo Nannini; degustazione presso il caseificio biologico di Paola Carraro e Marino Marchese.
Il ritrovo per ciascun itinerario è alle 16.30 a My Marca, in via Velluti 32 a Piediripa di Macerata, il rientro è previsto alle ore 21 circa. Il costo di ciascun itinerario è di € 20 a persona, per gruppi di 4 o più persone € 15, gratuito per under 16. La quota comprende: servizio guida per la visita culturale, eventuali ingressi, degustazione, spostamento in pullman, laboratorio artigiano.
Info e prenotazioni: CM viaggi tel. 0733.232711 - www.cmviaggi.it.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato relativo alla lettera inviata da Ato 3 Macerata ai sindaci per limitare l'uso di acqua:
Emergenza siccità, l’Ato3 Macerata lancia un appello ai sindaci invitandoli ad emettere apposita ordinanza per ridurre il consumo di acqua. “La stagione estiva appena iniziata, si preannuncia torrida e siccitosa – si legge nella lettera firmata dal presidente Francesco Fiordomo - si può ragionevolmente prevedere un considerevole aumento dei consumi di acqua potabile, con conseguente necessità di intraprendere azioni preventive da parte dei Gestori del SII, che potranno arrivare anche preventivamente all’interruzione della continuità del servizio di approvvigionamento, al razionamento e alla turnazione delle forniture”.
Per salvaguardare la risorsa idrica, quindi, Aato3 ha invitato tutti i sindaci ricadenti nell’ambito territoriale ad emettere apposita Ordinanza volta a contenere i consumi non strettamente legati al fabbisogno idropotabile e vietare gli usi impropri dell’acqua potabile, prevedendo la possibilità di applicare sanzioni a seguito di accertamento di usi difformi da parte della Polizia Municipale.
All’estate siccitosa si aggiunge anche la gratuità dell’acqua derivante dall’azzeramento delle bollette del Servizio Idrico Integrato nei Comuni per i prossimi 3 anni. “Decisione questa – spiega Fiordomo – che può indurre a sprechi ed usi sconsiderati da parte delle utenze interessate, con conseguente concreto rischio che si possano verificare situazioni di crisi idrica generalizzata, dovuta all’insufficiente disponibilità di risorsa presso le fonti di approvvigionamento in uso”.
Martedi scorso, 20 giugno, presso la sede della Provincia di Macerata si sono tenute due Conferenze di Servizi convocate dal Soggetto Attuatore per il ripristino della viabilità provinciale danneggiata dagli eventi sismici.
Nel corso delle suddette riunioni sono stati esaminati due progetti relativi alla strada provinciale 66 - Macereto e alla strada provinciale 20 - Caspriano - Montecavallo.
Il primo progetto, di circa un 1.500.000,00 euro, prevede interventi di ripristino e messa in sicurezza del corpo stradale interessato da numerosi cedimenti a valle. Gli interventi consistono nella posa in opera di micropali, muri di contenimento, terre armate e regimazione delle acque.
L'altro progetto concernente la strada Caspriano - Montecavallo di un 1.684.000,00 euro riguarda principalmente lavori di disgaggi di massi pericolanti e il ripristino di rafforzamento delle reti paramassi.
Questi due progetti saranno appaltati non appena acquisiti i nulla osta e i pareri degli Enti non partecipanti alle due conferenze.
Favorire il recupero delle eccedenze alimentari e dei medicinali inutilizzati, promuovendo, nello stesso tempo, interventi di economia solidale. E' l'obiettivo della proposta di legge approvata all'unanimità dalla seconda Commissione regionale Sviluppo economico.
La proposta di legge prevede la concessione di contributi per progetti di recupero e distribuzione gratuita delle eccedenze alimentari e non alimentari. La giunta regionale dovrà ogni anno adottare, previo parere della commissione regionale competente, un programma di interventi con le attività che intende promuovere, le modalità e le risorse a disposizione, che per il 2017 ammontano a 100 mila euro. Prevista, sul fronte farmaceutico, l'implementazione di un database (Sirmi) per la tracciabilità dei medicinali recuperati e ri-prescritti.
(Fonte ANSA)
La provincia di Macerata, la più colpita dal sisma, ha un nuovo consiglio dell'Ordine degli ingegneri. Le elezioni sono state fatte sabato 16 giugno e hanno riscontrato un’ampia partecipazione: 451 sono stati gli iscritti (+25% rispetto al 2013) provenienti da tutta la provincia e arrivati nel capoluogo per esprimere le loro preferenze.
Un evento importante quello appena conclusosi poiché l’ingegnere è universalmente riconosciuto come la figura chiave per la ricostruzione. Un ruolo determinante quello del nuovo Consiglio che avrà l’onere e l’onore di concertare e migliorare con gli organi istituzionali la normativa e le ordinanze afferenti il sisma affinché la ricostruzione possa avere quel celere avvio, auspicato da tutti, per consentire il rientro degli abitanti e la ripresa delle attività nelle zone colpite dai recenti eventi sismici.
Nel nuovo consiglio ci saranno sette consiglieri nuovi. I componenti per il quadriennio 2017/2021 sono: Paulini Maurizio, Tibaldi Stefania , Brachetti David, Mattioni Romualdo, Biancucci Silvano, Gobbi Nicola, Smeraldini Fabio, Brodolini Mario, Paolucci Corrado, Governatori Giorgio; per la sezione B, ingegneri junior: Terzi Martina.
Si dovrà attendere qualche giorno per la riunione d’insediamento del nuovo Consiglio e per le nomine delle nuove cariche.
La Camera di Commercio di Macerata ha organizzato per giovedì 22 giugno alle ore 9, nella sala del consiglio dell’Ente camerale (in via Lauri 7), la consegna degli attestati alle strutture ricettive della Provincia di Macerata che, avendo partecipato al bando regionale, hanno ottenuto il “Marchio di qualità – Ospitalità italiana”.
Alle ore 9 saranno consegnati gli attestati a ristoranti, hotel, country house e campeggi, mentre alle ore 11 avrà luogo la consegna degli attestati agli agriturismi, stabilimenti balneari e agenzie di viaggio.
L’evento rappresenta la fase conclusiva del progetto che ha lo scopo di dotare le strutture ricettive della Provincia di un marchio di qualità, elemento distintivo a garanzia della qualità del servizio e a tutela dell’ospite.
Sabato scorso si è tenuta all’Hotel Grassetti di Corridonia una tavola rotonda organizzata da CNA Macerata dal titolo “Prospettive del territorio maceratese dopo il terremoto” alla presenza di molti artigiani, dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti, degli onorevoli Carrescia, Manzi e Ricciatti.
Gli interventi tecnici sono stati affidati alla professoressa Eleonora Cutrini (UNIMC) che ha evidenziato la cesura causata dal sisma nel tessuto economico locale e la necessità di ripartire al fine di chiudere progressivamente questo spaccato, a cui è seguito poi l’intervento del prof. Massimo Sargolini (UNICAM) che ha tracciato la distinzione tra la strategia per le aree interne, lasciata purtroppo in secondo piano, e quella della ricostruzione, al centro dell’attenzione perché caratterizzata dalla presenza di più fondi. Sargolini invoca il bisogno di ripartire dalle comunità: il terremoto ha infatti generato una perdita fisica di bellezze artistiche ed una perdita di comunità che complessivamente considerate portano ad una perdita dell’identità paesaggistica, da recuperare per evitare una perdita sociale e di valore dei luoghi attrattivi del territorio. In tale contesto è centrale il ruolo delle associazioni di categoria come la CNA, da sempre attiva e vicina alle comunità.
Critico verso la Regione Marche il segretario generale della CGIL Macerata Daniel Taddei, che l’ha definita "la grande assente di questa fase", pur essendo istituzione primaria del territorio che non sta contribuendo a dare certezza.
Il direttore provinciale Inps Ludovica Lignini ha comunicato che è partita la liquidazione del contributo una tantum di 5000 euro per la sospensione temporanea delle attività (3460 beneficiari) e, riguardo i contributi sospesi, ha riportato i dati: 500 aziende con dipendenti e 2500 autonomi si sono avvalsi della misura.
Si registrano anche gli interventi degli onorevoli Carrescia, riguardo l’iter del disegno di legge n.50 sulle Zone Franche Urbane, Manzi, che ha evidenziato la necessità di guardare alla ricostruzione del tessuto produttivo economico e sociale delle terre colpite dal sisma, e Ricciati che ha sottolineato la necessità di interventi sul de minimis per aiutare le imprese del territorio ad investire su innovazione di processo e di prodotto per recuperare competitività sui mercati nazionale e internazionale. Ricciatti ha anche ricordato che, per creare condizioni di sviluppo per le aree interne, bisogna investire sul collegamento con banda larga lungo la dorsale appenninica, con particolare riferimento alle zone colpite dal sisma.
“La situazione non è semplice – ha commentato l’Assessore Regionale Angelo Sciapichetti - ma dobbiamo guardare al futuro con ottimismo, ripartendo anche da associazioni come la CNA che può dare impulso all’imprenditoria, che ha bisogno di essere rilanciata e di ritornare sui territori per creare occupazione.”
Nel dettaglio della ricostruzione fisica si è invece addentrato il responsabile regionale CNA del settore edile Marco Bilei: ha riferito che ad oggi sono state presentate solo 100 richieste per i danni lievi (il cui termine scade il 31 luglio) a fronte della stima generale di danni per circa 10.000 unità. Bilei ha evidenziato la povertà del prezzario unico previsto per la regione Marche rispetto ad altri post terremoti, ad esempio l’Emilia Romagna, ed il limite SOA di 150 mila euro troppo basso.
Legambiente recentemente è stata a Bruxelles insieme ai campioni italiani dell’economia circolare per sostenere la necessità di un accordo ambizioso tra Parlamento e Consiglio, affinché la riforma della politica europea dei rifiuti divenga al più presto realtà.
Il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani e diversi rappresentanti delle migliori esperienze nella gestione dei rifiuti italiani, tra cui il Direttore di Cosmari Giuseppe Giampaoli, hanno presentano al vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen e all’eurodeputata Simona Bonafè, relatrice del pacchetto sull’economia circolare, l’atlante dei campioni dell’economia circolare #circulareconomy made in Italy: 107 esperienze tra aziende, cooperative, start-up, associazioni, realtà territoriali e Comuni che hanno già investito su un nuovo modello produttivo e riciclano materie prime seconde che fino a oggi finivano in discarica.
Tra queste, un importante riconoscimento è stato assegnato al Cosmari, la società che si occupa gi gestione integrata dei rifiuti per tutti i Comuni maceratesi e a cui si è aggiunto recentemente anche Loreto.
Un mese fa, l’Europarlamento ha approvato a larga maggioranza il cosiddetto pacchetto sull’economia circolare, adottando un testo che migliora la proposta del 2015 fatta dalla Commissione Europea, in particolare per quanto riguarda i target di riciclaggio al 2030 innalzati al 70% per i rifiuti urbani e all’80% per gli imballaggi. Ora tocca al Consiglio intraprendere la strada di una politica europea finalmente in grado di trasformare l’emergenza rifiuti in una grande opportunità economica e occupazionale.
Tra le aziende invitate e premiate, anche il Cosmari srl, che ancora una volta viene considerato un modello virtuoso per come si occupa e per come unisce ambiente, occupazione, economia e contesto sociale, ingredienti di base dell’economia circolare.
"Cosmari - ha ricordato il Direttore generale Giuseppe Giampaoli nel corso della sua presentazione - nasce nel 1976 come consorzio volontario tra alcuni comuni della Provincia di Macerata. Nel 2003 si è ampliato comprendendo tutti e 57 i comuni della provincia e si è trasformato, come previsto dalla normativa regionale, in Consorzio Obbligatorio. Nel 2014 è divenuto gestore unico dei rifiuti nella provincia di Macerata (ATO n. 3) e si è trasformato in SRL, a capitale interamente pubblico. Dal 01/03/2014 è affidatario in house providing della gestione dell’intero ciclo integrato dei rifiuti dello stesso ATO.
Da trent’anni Cosmari si occupa di raccolta, trattamento, smaltimento e avvio al recupero dei rifiuti urbani dei comuni della provincia di Macerata. Unendo servizi di qualità a una impiantistica tecnologicamente avanzata, attua una raccolta differenziata spinta che consente di riciclare oltre il 75% di quanto raccolto (dato medio su base provinciale). Progetti specifici implementano la riduzione dei rifiuti e la valorizzazione del rifiuto stesso come risorsa da riutilizzare nei cicli produttivi".
Molto interesse è stato rivolto alla gestione delle macerie post sisma che Cosmari sta attuando con notevoli risultati ambientali. Un importante riconoscimento che premia innanzitutto i cittadini dei comuni maceratesi che dimostrano una grande sensibilità ai temi ambientali e della raccolta differenziata, che riconosce poi il lavoro dei 450 dipendenti, del CdA e della Direzione aziendale che, ogni giorno, operano con passione e professionalità per erogare servizi di qualità e per preservare l’ambiente, e infine tutti i sindaci dei Comuni soci che dettano le linee di sviluppo e che in questi anni sono riusciti a creare una azienda pubblica efficiente e rispondente alle esigenze del territorio, insieme all’ATA n. 3.
“È fondamentale che in sede di Consiglio, l’Italia sostenga una riforma ambiziosa della politica comune dei rifiuti" - insiste il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani. "Il nostro governo deve fare la sua parte affinché si realizzi quella che è una strategia moderna e sostenibile per uscire dalla crisi, senza nascondersi dietro le posizioni di retroguardia di alcuni Stati membri che contrastano gli obiettivi sostenuti dal Parlamento. Serve adottare immediatamente nuovi obiettivi europei di riprogettazione dei prodotti e di prevenzione, riuso e riciclo dei rifiuti per ridurre gradualmente il ricorso al recupero energetico, per archiviare lo smaltimento in discarica e per essere meno dipendenti dalle importazioni di materie prime”.
Tanto più che, come dimostra bene l’Atlante, l’Italia ha oggi tutte le carte in regola per fare da capofila nell’Europa dell’economia circolare. Le 107 esperienze portano avanti gestioni sostenibili dei rifiuti fondate su riciclaggio, raccolte differenziate domiciliari, tariffazione puntuale, riuso, prevenzione e innovazione industriale. Il 33% lavora su scala nazionale, il 41% su scala regionale o locale, il 24% a livello internazionale. I tre settori su cui operano principalmente sono i rifiuti nel 62% dei casi, il riuso e il riutilizzo di beni (31%) e il sociale (27%), l’agricoltura (20%), l’industria (19%), il design (16%) e start up e ricerca (15%).
Il 65% contribuisce all’economia circolare riducendo l’utilizzo di materie prime vergini, il 53% previene la produzione di rifiuti e il 48% risparmia risorse (acqua, energia e materie prime) nella sua attività. Il 43% produce materie prime seconde, il 34% le utilizza. Il 38% ricicla rifiuti in altri cicli produttivi, e il 26% nello stesso. Il 36% svolge attività di riuso e riutilizzo dei prodotti, evitando che diventino rifiuti. Infine, rispetto ad ambiti più specifici, il 14% dei campioni lavora sullo spreco alimentare, il 13% produce biometano da scarti agricoli o zootecnici o da frazione organica dei rifiuti urbani.
“L’Italia è stata conosciuta a livello internazionale per anni come il paese delle emergenze rifiuti" aggiunge Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente. "Oggi però possiamo avvalerci di tante esperienze di successo praticate da Comuni, società pubbliche e imprese private, che fanno della penisola la culla della nascente economia circolare europea al centro dell’importante pacchetto europeo votato dall’Europarlamento poche settimane fa. Ma si devono rimuovere nel nostro Paese gli ostacoli non tecnologici che frenano lo sviluppo di questo settore. Non è più procrastinabile la revisione della nostra legislazione in materia, ancora oggi inadeguata e contraddittoria: dalle norme sulle materie prime seconde, a quelle sul cosiddetto ‘end of waste’ e sulla semplificazione delle procedure autorizzative per promuovere il riciclo di quello che viene raccolto in modo differenziato ed evitare la beffa che parte di questi flussi tornino in discarica”.
Il Direttivo Nazionale dell'Unione Province Italiane (UPI) si è riunito questa mattina, 1 giugno, a Roma per esaminare il testo del decreto legge n. 50/2017 riguardante le disposizioni urgenti in materia finanziaria, e iniziative a favore degli enti territoriali. Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato Antonio Pettinari nella veste di Presidente dell'UPI Marche, il decreto in questione è stato ritenuto del tutto insufficiente rispetto alle risorse necessarie per rendere operative le Province.
L'Assemblea ha deciso all'unanimità di "inviare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella un ulteriore appello - si legge nel comunicato - nel quale evidenziare che la carenza di risorse assegnate comporterà per diverse Province, dal nord al sud del Paese, conseguenze gravissime tali da non poter garantire la sicurezza di servizi fondamentali inerenti la mobilità, il diritto allo studio, e l’eguaglianza tra i cittadini. Se infatti le risorse rimarranno tali saranno inesorabili le decisioni di chiusura di scuole e strade per l’impossibilità di intervenire per la messa in sicurezza. Al Presidente della Repubblica verrà altresì rappresentata la lesione dei principi costituzionali di cui agli articoli 114, 118 e 119 della nostra Carta Costituzionale".
Il Direttivo ha, inoltre, deciso che sarà inviata una lettera la Presidente del Senato, Pietro Grasso e ai capogruppo "affinché si facciano carico della situazione di emergenza delle Province durante i lavori di conversione del decreto legge 50/17".
Ultimo passo fondamentale per l'UPI sarà quello di sollecitare le Regione "affinché valutino, nel caso in cui venga approvato in via definitiva l’attuale testo della legge di conversione del dl 50/17, l’opportunità di impugnare le norme di legge per violazione degli articoli 114, 118 e 119 della Costituzione", dice il comunicato.
Durante la riunione, il comitato Direttivo ha poi stabilito di convocare un’Assemblea dei Presidenti di Provincia per valutare le conseguenze della mancata assegnazione delle risorse e delle conseguenti decisioni da assumere.
Un grande gesto di solidarietà da parte dell'Oridne dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Macerata che hanno voluto concretamente dare una mano a tre dei comuni colpiti dal sisma. Venerdì 9 giugno ci sarà una cerimonia alle ore 12, in via famiglia Palmieri a Macerata, saranno consegnate 3 Panda Cross ai sindaci dei comuni di Pieve Torina, Visso e Fiastra.
Le auto, consegnate presso la sede dell’Ordine ai primi cittadini dei paesi terremotati, saranno messe a disposizione dei medici e delle unità sanitarie locali.
Un inizio settimana caratterizzato da afa e caldo torrido in tutto lo Stivale. Grazie all'anticiclone subtropicale "Hannibal", a Macerata e in provincia si raggiungeranno i 29°/30°.
Con la presenza dell'alta pressione il cielo sarà soleggiato e tendenzialmente poco nuvoloso.
In arrivo, però, nel fine settimana anche dei temporali che si intensificheranno nelle zone interne dal 2-3 giugno, quando l'influenza delle correnti atlantiche si farà sempre più incalzante con l'anticiclone "Scipione".
Temperature più calde si registreranno nel nord del Paese, dove si raggiungeranno i 32°/33°; valori più bassi nel meridione le cui regioni non supereranno i 28°.
Approfondire le strategie di contrasto alla presenza in città di animali e insetti indesiderati, problema particolarmente attuale in questo periodo dell’anno in cui le temperature tendono ad aumentare. È questo il tema che verrà approfondito nell’incontro pubblico promosso dal Comune di Macerata e dal COSMARI in programma mercoledì 31 maggio, alle ore 18.30, nell’aula didattica del Centro di Educazione Ambientale del Parco Fontescodella, in via Mugnoz.
L’arrivo della bella stagione, infatti, porta con sé anche alcuni disagi causati dalla comparsa delle zanzare, dalla proliferazione dei piccioni, dall’emersione dal sottosuolo dei ratti e, nel periodo primaverile, dalle “processioni” di larve che scendono dai pini e possono provocare fastidi agli animali domestici.
All’incontro interverranno la veterinaria Gioietta Mingo, dell’ASUR Marche, e il dottor Simone Cerquetella, della ditta Bleu Line, che illustreranno come la possibilità di ottenere dei risultati efficaci e duraturi in questo settore sia fondata sostanzialmente sulla stretta collaborazione tra le azioni messe in campo dalla pubblica amministrazione e quelle che deve invece attuare il cittadino nelle aree private per potenziarne gli effetti.
Nel corso della riunione verrà presentato anche un depliant, in distribuzione nei prossimi giorni, contenente tutti i consigli e le indicazioni utili per la corretta gestione della problematica.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Sindacato Autonomo di Polizia, segreteria provinciale di Macerata:
Le formidabili scosse telluriche che si sono susseguite dall’agosto del 2016 nella provincia maceratese hanno combinato un bel po’ di guai, dai quali non sono state esenti le strutture dello Stato, quali sono la Prefettura e la Questura maceratesi aventi sede nel Palazzo del Governo di Piazza della Libertà.
A distanza di mesi dagli eventi sismici gli uffici di Prefettura e Questura sono ancora parzialmente inagibili, tanto che l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è attualmente ospitato nella Caserma “P. Paola” di via dei Velini.
Una sistemazione ormai da troppo tempo provvisoria per la non idoneità dei locali a ricevere il pubblico, sia per le denunce ma, anche e soprattutto, per ricevere eventuali persone fermate o arrestate. Ora, per l’emergenza tutto può andar bene ma la situazione così precaria tenuta troppo a lungo sta mostrando tutte le sue gravi manchevolezze.
Sempre parlando di fase emergenziale il Ministero ha fornito alla Questura terremotata di Macerata delle auto ma, purtroppo, sono arrivate tutte vetture vecchie con chilometraggi superiori ai 100mila km, alcune di 150mila e 180mila km.
Se per l’emergenza ci si può adattare poi non è possibile continuare a gestire e utilizzare un parco vetture obsoleto: quale garanzia di pronta assistenza si può dare ai cittadini operando in tali condizioni? Oltre a queste difficoltà la Questura di Macerata, per poter svolgere al meglio tutti i servizi connessi all’emergenza terremoto, si è vista aggregare “solo momentaneamente” del personale quando, invece, c’è una reale e urgente necessità di almeno 10 unità del ruolo Assistenti ed Agenti, non aggregate ma trasferite a Macerata.Nel momento in cui finirà questa aggregazione temporanea di personale, la Questura non riuscirà a svolgere i normali servizi istituzionali, tanto meno l’emergenza!
Naturalmente l’attuale Questore, perfettamente consapevole di tali difficoltà, si è attivato presso il Ministero presentando diverse richieste ma queste, al momento, sono rimaste pressoché inascoltate.
Tutto ciò impedisce uno sviluppo adeguato della sicurezza nella provincia di Macerata, l’insufficienza di personale che già da diversi anni caratterizza l’organico della Questura e vorrei aggiungere anche della Polizia Stradale, ha origine da una carenza di poliziotti determinato da quel personale posto in quiescenza a cui non sono seguite costanti e nuove assegnazioni, portando ad una considerevole riduzione nell’organico.
Sarebbe, altresì, auspicabile una nuova sede della Questura in un unico stabile, visto che attualmente vi sono tre edifici distaccati la Questura in Piazza della Libertà, la Caserma “P.Paola” in via dei Velini e l’Ufficio Immigrazione in via Prezzolini.
Un edificio nuovo, che possa ospitare tutti gli uffici della Questura, rappresenterebbe la migliore ed efficace risposta di sicurezza per i cittadini.
La nostra provincia terremotata merita sicuramente più attenzione da parte delle istituzioni centrali, anche per assicurare dignità operativa e funzionale alle donne e agli uomini della Polizia di Stato.
Auspichiamo una visita alla Questura di Macerata del nuovo Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli, sensibile a tali esigenze, affinché possa comprende con quali difficoltà stiamo portando avanti il nostro lavoro.
Sabato prossimo 27 maggio a Macerata, in via Vanvitelli n. 32, si svolgerà l’Open day per la tutela delle fragilità sociali, evento che si terrà contestualmente in 61 città italiane. I notai, insieme alle associazioni dei consumatori e alle associazioni per la tutela e i diritti delle persone con disabilità, in questa occasione, incontreranno i cittadini.
Dalle ore 9:30 alle ore 12:30 presso la sede dell’ANFFAS verrà presentata la 14^ Guida per il Cittadino dedicata a “Dopo di noi, amministratore di sostegno, gli strumenti per sostenere le fragilità sociali” e realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato con 13 Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).
La guida spiega gli strumenti giuridici utili a garantire assistenza alle persone con disabilità, a partire dalla legge sul “Dopo di noi” (legge 112/2016), volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l'autonomia delle persone con disabilità grave, che prevede importanti agevolazioni fiscali.