Riceviamo e pubblichiamo comunicato relativo all'assemblea provinciale del PD di ieri sera."L'assemblea provinciale del partito democratico ha eletto con 50 voti su circa 100 componenti il segretario Francesco Vitali . È stato l'epilogo di una vicenda che ha visto la sconfitta del PD nelle elezioni del presidente dell' Area Vasta, vicenda dove le ambiguità e la mancanza di trasparenza del partito hanno finito per far cadere sotto il fuoco amico la candidatura di Ornella Formica. Stessa sorte è toccata a Settimio Novelli che, mentre lavorava per costruire un consenso forte attorno alla candidatura del PD veniva "sfiduciato" dai componenti della sua segreteria con accuse pubbliche di accordi sottobanco con esponenti della destra. Da queste premesse e dalle conseguenti dimissioni di Novelli, si è arrivati alla proposta di candidatura di Francesco Vitali (tra i firmatari dell'atto di sfiducia contro il segretario), non certo una proposta unitaria ma scaturita da un accordo tra le componenti che fanno riferimento a Comi, Giannini e Sciapichetti per isolare coloro che vogliono un partito democratico che esca dai tatticismi, dalle ipocrisie e dall' ossessione degli equilibri tra i capicorrente basati sulle garanzie di ruoli e collocazioni. Per questi motivi non abbiamo sostenuto la candidatura di Francesco Vitali al quale ci auguriamo tocchi una sorte migliore di quanto accaduto a Novelli che ha pagato la determinazione di non piegarsi ai condizionamenti e alle pressioni esplicite e non, subite da ultimo nella vicenda dell'area vasta. Per questi stessi motivi non faremo parte con nostri rappresentanti , della nuova segreteria provinciale anche perché non ci riconosciamo in questa classe dirigente. Siamo consapevoli che adesso la priorità assoluta è rappresentata dal referendum sulle riforme costituzionali e faremo in questo senso con convinzione e impegno totali la nostra parte per far prevalere le ragioni di un cambiamento che consegni al paese istituzioni più forti e una politica più credibile."
La Commissione Ue ha autorizzato un'estensione del processo di vendita delle quattro banche 'ponte', Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria, Nuova Carife e Nuova Carichieti.Lo comunica in una nota. "La decisione emendata approva una soluzione complessiva per le banche in linea con le regole Ue. Il processo di vendita mira a massimizzare il valore delle quattro banche, minimizzando i costi per i contribuenti e assicurando che non diventino necessari nuovi aiuti di Stato", scrive la Commissione (ANSA).
L'assemblea provinciale del Partito Democratico di Macerata ha scelto come segretario Francesco Vitali.Il 90 per cento dei votanti si è espresso in maniera praticamente univoca per l'ex sindaco di Montecassiano: 50 i voti favorevoli, tre le schede bianche e tre le schede nulle.Come tesoriere è stato eletto Stefano Cardinali con 49 voti favorevoli, cinque schede bianche e sue schede nulle.
La minacciava e la molestava ripetutamente ma da oggi non si potrà più avvicinare a lei. Un uomo di 79 anni residente a Milano e saltuariamente domiciliato in provincia di Macerata è stato raggiunto dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentata dalla vittima, una commerciante 42enne residentea Treia.La vicenda ha inizio nel 2015 quando la donna decide di sporgere denuncia contro quell'uomo che si diceva innamorato ma che nei fatti si comportava come uno stalker. Svariati nel tempo sono stati gli interventi dalle Forze di Polizia ma nonostante ciò l’uomo non ha mai cambiato il proprio atteggiamento, continuando invece a porre in essere minacce e molestie nei confronti della donna.L'attività istruttoria condotta dalla Squadra Mobile ha portato all’emissione della misura da parte del Tribunale di Macerata nei confronti dell'uomo rintracciato della Squadra Mobile di Milano, i cui agenti hanno proceduto alla notifica del provvedimento.
"Il concorso non è solo un concorso, più che altro è un pretesto per confrontarsi e crescere, crescere tanto musicalmente". Queste parole espresse da uno dei partecipanti alle finali dello scorso anno, durante la sessione di domande con i giurati sintetizzano al meglio lo spirito del concorso, che non si esaurisce nelle 5 date dell'Homeless Rock Fest che quest’anno raggiunge il traguardo dei dieci anni.Il contest per gruppi emergenti, provenienti da tutta la Regione e non solo, caratterizzato dall'assoluta originalità dei brani presentati che, come da marchio di fabbrica, devono essere rigorosamente inediti avrà inizio ufficialmente quando saranno chiuse le iscrizioni il 15 ottobre. Nessuna preselezione iniziale, nessun demo o registrazione da inviare.Il contest è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa con l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Macerata, Federica Curzi, di Angelo Cioci e Gianni Sbrascini dell’associazione Homeless.“Le parole chiave di questa manifestazione sono tre – ha detto la Curzi -. Crescita, creatività, incontro. Crescita del numero dei Comuni aderenti, delle band coinvolte e delle interazioni con altri festival, creatività perché si può partecipare al contest solo con brani inediti e incontro perché l’Homeless Rock Fest lo si può interpretare con una start up per produzioni musicali dove i giovani si confrontano tra loro, nascono scambi creativi e nuove conoscenze. E per favorire tutto questo stiamo pensando a una Macerata in rock, per portare la musica negli spazi pubblici”.I partecipanti al concorso avranno tutti fin la possibilità di esibirsi dal vivo nelle splendide cornici dei teatri di Montecosaro (29 ottobre), Pollenza (5 novembre)e San Severino (12 novembre), per le selezioni, secondo le modalità ormai consolidateI gruppi che si distingueranno maggiormente accederanno alla fase finale dell’Homeless Rock Fest che si terrà, come nelle passate edizioni, al Teatro Don Bosco di Macerata il 26 e 27 novembre. Finale che nelle due serate dello scorso anno ha visto il teatro sold out, segno dell'attenzione crescente per questa manifestazione, che si è affermata nel corso del tempo.Sarà compito della giuria, scelta dal contesto indipendente musicale italiano, decretare i vincitori, insieme al pubblico presente.Quest'anno l'Associazione Homeless, promotrice dell'iniziativa, potrà contare su Gianluca Polverari, Gionata Mirai, Stefano Pilia e Giacomo Fiorenza. I premi messi in palio per i primi tre classificati sono la possibilità di registrare i propri brani inediti, oltre alla possibilità di esibirsi live nei locali e nei festival del "circuito homeless" . Il Terminal di Macerata, il Dong di Recanati, il Duma di Macerata, il Festivalbeer di Morrovalle, sono solo alcuni di questi luoghi.Oltre ad un premio per il miglior cantante, il miglior chitarrista, il miglior bassista e il miglior batterista, grazie alla sponsorizzazione della Stefy Line di Recanati.Per i vincitori, la novità di quest'anno è la realizzazione di un video musicale di un proprio brano.L'iniziativa vedrà come media partner Multiradio, che seguirà l'evento con dei collegamenti e con delle interviste alle band che supereranno le serate di selezione e con i finalisti.Inoltre, nella settimana che precederà le serate finali del contest, l’associazione Homeless allestirà presso i locali del Duma, in vicolo Tornabuoni a Macerata, una mostra che ripercorrerà i primi dieci anni del contest ed una serata, il 19 novembre, in cui presenterà una serata live con band provenienti dal contest.
Pare che questo venerdì sera, in occasione dell’assemblea provinciale del Partito Democratico, verrà eletto il nuovo segretario. Si tratterebbe del terzo in poco più di un anno. Quello di segretario provinciale, non a caso, è un lavoro particolarmente usurante e pericoloso che, stando a pettegolezzi sicuramente di parte, il governo vorrebbe mettere nel decreto che anticipa di gran lunga la pensione di anzianità.Visti i precedenti con le elezioni provinciali va detto che, molto poco sportivamente, questi qui del PD hanno approfittato della mia assenza fisica, per comporre, nel più assoluto riserbo, una situazione che stava diventando esplosiva sotto ogni punto di vista. Mi dichiaro subito sconfitto (ovviamente a tavolino) e faccio tesoro della lezione: la prossima volta sarò più attento, ma anche più spietato. Tuttavia, nonostante la distanza e la temporanea predisposizione più per le vacanze che non per la politica, qualche notizia sono riuscito a strapparla così da poterla offrire in anteprima ai nostri lettori.Senza girarci tanto intorno e senza nessun suspense, pare che il prossimo segretario provinciale del Partito Democratico, sia Francesco Vitali. Cioè l’attuale presidente dell’assemblea. Non a caso votato da tutti in occasione della sua elezione. Chi si aspettava dunque sanguinose rese dei conti o tremende vendette da parte del segretario regionale Comi, rimarrà amaramente deluso. Francesco Comi, piuttosto che usare il mitra (intesa come arma), ha preferito mettersela in testa, scegliendo di fare il vescovo. Un ecumenismo, il suo, che apparentemente stride con le recenti vicende, delle provinciali che hanno lacerato, irrimediabilmente, il partito.Occorre ricordare infatti - e sarebbe utile che qualche prezzolato commentatore della mutua lo facesse - che Comi, in qualità di segretario regionale aveva firmato, assieme agli altri segretari della coalizione regionale, un documento a favore del presidente uscente Pettinari. Documento sdegnosamente respinto ai mittenti dal segretario Novelli e dal senatore Morgoni. Il resto è storia nota: Novelli e i Morgoni boys hanno preso una sonora legnata sui denti. Anzi, ad onor del vero, la legnata l’hanno interamente scaricata sulle spalle di Ornella Formica, poveretta, e sui presunti, interni traditori.Comi, a questo punto, forte dell’appoggio dei vertici nazionali - anch’essi, per inciso (compreso lo stesso Renzi), severamente ammoniti dal senatore Morgoni, proprio dalle pagine di questo giornale, poteva liberarsi di un colpo solo del gruppetto dei dissidenti. Poteva tranquillamente metterli nelle condizioni di stare fermi un giro e di non nuocere ulteriormente. Se lo avesse fatto, imponendo del tutto legittimamente un suo candidato, nessuno poteva rimproverargli assolutamente niente. Invece ha scelto la strada istituzionale. Quella del candidato unitario: Francesco Vitali, il presidente votato da tutti. Ma non prima di aver tentato fino all’ultimo momento di dissuadere Novelli dal proposito di dimettersi. In realtà qui gli ostacoli diventavano insormontabili: intanto di ordine formale, poiché ci risulta che Novelli abbia inviato per raccomandata A/R al segretario regionale e poi a tutta l’assemblea, le sue dimissioni irrevocabili. Poi, da un punto di vista sostanziale, a parte l’unica doverosa difesa d’ufficio dell’assessore regionale Sciapichetti, che lo aveva fortemente voluto come segretario, tutta la direzione era intenzionata a chiudere in fretta e furia il disastroso capitolo Novelli. Il blitz di Comi, per imporre un suo uomo, diventava quasi un atto dovuto e, diciamolo pure in tutta franchezza, noi della stampa ce lo aspettavamo da un momento all’altro.Conoscendo un po’ Comi credo che emergenze come il terremoto, la campagna referendaria, la gestione sanitaria ed infine la questione finanziaria del partito, lo abbiano convinto a soprassedere e a tendere la mano all’esiguo manipolo di dissidenti che ha dentro il partito. Verosimilmente venerdì sera Comi, proporrà all’assemblea il nome di Francesco Vitali come candidato unitario ed istituzionale. Vedremo i numeri che il candidato porterà a casa. Ma sin da adesso posso anticipare che Vitali ha dalla sua Macerata, Civitanova, Recanati e Tolentino. Qualche resistenza, paradossalmente, potrebbe arrivare da Montecassiano (suo comune di residenza), Monte San Giusto, Potenza Picena e qualche altro comune dei Morgoni boys. Venerdì sera vedremo, insomma, come risponderanno alla mano tesa di Comi i dissidenti del PD provinciale maceratese.Personalmente conosco Francesco Vitali da oltre venti anni e di lui posso dire che è una persona particolarmente seria ed estremamente prudente. Magari non ha l’eloquio brillante e spigliato che vanno tanto di moda adesso, ma ha una capacità di ascolto e di sintesi fuori del comune. Non è nemmeno uno che si nasconde. Nelle sue scelte ci mette la faccia e si assume responsabilità, sempre in totale autonomia. Non a caso, era tra i firmatari del documento critico verso la gestione delle elezioni di are vasta da parte della segreteria provinciale. Da amministratore è stato sindaco di Montecassiano ed assessore provinciale, con incarico di vicepresidente nell’amministrazione Silenzi.Ha tutta la stoffa del temporaneo traghettatore, destinato poi ad assumere il ruolo definitivo.Se fosse votato all’unanimità sarebbe un bel segnale di ripartenza del Partito Democratico, dopo un brutto stop.Staremo a vedere cosa e soprattutto come deciderà l'assemblea...
"Giornata importante per le Marche.La giunta regionale ha approvato il piano assunzioni delle aziende ospedaliere e dell'Asur. Tremila unità in più di personale che va a sostituire chi è andato in pensione con un saldo attivo di 768 persone. Significa mettere nel sistema sanitario regionale tanti medici e infermieri e operatori che devono rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Una percentuale di turn over del 134% come non si vedeva da anni.Anni difficili che hanno significato tanti sacrifici per chi lavora in sanità. Con queste assunzioni si può lavorare meglio, si rispettano i turni e si restituisce più quantità ai cittadini. Ora possiamo portare a casa tanti risultati che sono certamente nel cuore di chi lavora nelle strutture e nell'interesse di tutti i cittadini delle Marche". Lo spiega sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. L'investimento complessivo per l'attuazione del piano delle assunzioni in sanità è di 34 milioni di euro sul triennio. (Ansa)
Nelle prossime ore la Maceratese dovrebbe ufficializzare l’arrivo di un nuovo centrocampista. Si tratta dello svizzero Alban Ramadani, classe 1994, che nella scorsa stagione ha indossato le maglie di Padova e Pordenone. Pare che Ramadani abbia firmato il contratto che lo lega alla Maceratese fino al prossimo 30 giugno.Per quanto riguarda la partita con il Mantova di sabato prossimo, da domani partirà la prevendita. I tagliandi saranno disponibili giovedì 6 e venerdì 7 ottobre, dalle 16.30 alle 19.30, alla biglietteria dell’Helvia Recina e di Collevario. Sabato 8 ottobre, al mattino, dalle 9.00 alle 13.00, alla biglietteria dell’Associazione Idea 88 ed alla segreteria di Collevario, mentre al pomeriggio, dalle 14.00 alle 16.00, alla biglietteria dell’Ass. Idea 88.
Apprendere l'arte del ricamo in uno dei templi della moda marchigiana."Ricamatrice artistica di alta moda" è, infatti, la qualifica per la quale Cescot, l'ente di formazione accreditato della Confesercenti organizza, insieme all'azienda di abiti da sposa Delsa e alla ditta Prezioso, un corso di formazione a pagamento.E' stato presentato oggi (mercoledì 5 ottobre), nella sede dell'azienda di abiti da sposa di Belforte del Chienti.A spiegare come sarà strutturato il corso, Lucia Biagioli, direttrice della Cescot Macerata, Giulia Sancricca dell'ufficio stampa della Delsa e Laura Salvucci, titolare del marchio Prezioso.Si tratta di un corso di specializzazione di 300 ore, in parte dedicate alla teoria, in parte alla pratica e altrettante ad uno stage in una delle aziende che aderiscono al progetto.In un periodo dove le figure professionali legate all'artigianato artistico vengono sempre di più a mancare, il corso dà l'opportunità di acquisire la giusta esperienza per poter lavorare in aziende del settore o dar vita ad una propria attività.Il corso formativo spazierà dalla storia del ricamo e del tessuto, all'arte del cucito e del ricamo, senza tralasciare i tempi, i metodi e gli aspetti tecnici da conoscere per la sicurezza sui luoghi di lavoro.Tanti gli aspetti del ricamo che sarà possibile apprendere all'interno dell'azienda di abiti da sposa di Belforte del Chienti.Tra i docenti, Teresa Lucaroni, fashion designer di Delsa couture, ed il suo team creativo, cresciuti professionalmente con Maria Cristina Craglia, fondatrice di Delsa e profonda conoscitrice del ricamo a telaio.Il profumo di questa antica arte ancora si respira all'interno del laboratorio belfortese. I partecipanti al corso avranno l'occasione di toccare con mano le produzioni dell'azienda che ha fatto la storia degli abiti da sposa.Le ore di laboratorio prevedono anche visite a biblioteche, musei di arte e storia e proiezioni di film per acquisire il giusto metodo di ricerca e sviluppo inerente la creazione del prodotto di alta moda.L'obiettivo è, infatti, quello di formare ricamatrici professioniste in grado, non solo di ideare e realizzare un ricamo, ma anche di utilizzarlo per confezionare un prodotto finito.<<Nella molteplicità dei servizi offerti – ha detto Lucia Biagioli - la Confesercenti di Macerata, apre uno spazio di interesse verso la promozione di una formazione specializzata, in linea con le attività ed iniziative volte al sostegno dei giovani e dell’autoimprenditorialità, già attive grazie a gestione di bandi specifici della Regione Marche che evidenziano una reale esigenza dei giovani di orientarsi alla vita imprenditoriale.Ciò che ci preme – ha proseguito - è rispondere alle esigenze dei giovani che vogliono inserirsi nel settore artistico e/o tradizionale dandogli spazio e scommettendo su chi vuole fare di un mestiere un’opportunità professionale, partendo in primis dalla propria formazione. Siamo convinti che i corsi formativi professionalizzanti e con contenuti pratici risultano essere l’alternativa giusta nell’avvio dell’attività imprenditoriale, permettano di cogliere le diverse sfumature del ramo autonomo e, in generale, per meglio capire il mondo del lavoro>>.Quale luogo migliore, per apprendere le tecniche del ricamo, se non il tempio marchigiano degli abiti da sposa come lo è Delsa. Il laboratorio dove la fondatrice, Maria Cristina Craglia, decise di fondere il ricamo appreso da ragazzina dalle suore, con la tecnica del telaio conosciuta grazie ai suoi viaggi in Tunisia. E' da questa unione che il marchio Delsa ha acquisito ancor più prestigio nei ricami e nelle lavorazioni ed è grazie al desiderio di tramandare questa arte che nasce il corso della Cescot.<<Vogliamo insegnare a ideare cose belle – ha detto, per Delsa, Giulia Sancricca - . Lo vogliamo insegnare a chiunque decida di iscriversi: dalle persone che hanno già esperienza, ai più giovani che invece sono alle prime armi. Lo vogliamo insegnare a tutti, perchè l'esperienza della nostra fondatrice ci insegna che solo con l'umiltà e la sete di conoscenza si può volare alto.Quello che Delsa, con questo corso, vuole dare, sono gli strumenti per ideare e creare ricami di alta moda, con i quali ognuno può intraprendere la strada che vuole. Una volta appresa questa arte meravigliosa c'è chi potrà decidere di proporla in una azienda che si occupa di alta moda o chi, invece, dar vità lui stesso ad una propria attività.Voremmo far capire che nessuno, soprattutto in questo periodo di crisi economica, può sentirsi arrivato. E questo ce lo insegna Maria Cristina – ha concluso - che ha sempre avuto un continuo bisogno di apprendere arti nuove e di condividerle con donne che, come lei, avevano la grande passione per la moda e per le cose belle>>.Ultimo ma non meno interessante è stato l'intervento di Laura Salvucci che all'interno della Delsa ci è cresciuta e con gli occhi di una adolescente ha potuto vedere tutta la passione che la mamma, Maria Cristina Craglia, metteva nei suoi modelli e nei suoi ricami. La stessa passione che lei, oggi, mette nella creazione dei cuscini per occhi Prezioso e che l'ha spinta a collaborare alla creazione di questo corso.<<A proposito dell'autoimprenditorialità, che il corso e Confesercenti vogliono promuovere – ha detto Laura Salvucci - , ritengo che Prezioso ne sia un esempio. Nonostante le difficoltà di questo periodo economico, con il cuscino per occhi mi sono rimessa in gioco. Così ci ha sempre insegnato nostra madre che nei momenti di crisi si è sempre impegnata a dare di più. La potenzialità, del cuscino Prezioso, di diventare un accessorio di alta moda, deriva dalla storia e dal patrimonio storico e culturale che ho ereditato in Delsa.L'obiettivo è, infatti, quello di aprirci ai mercati internazionali del lusso, come quello Arabo e Asiatico che hanno mostrato già un notevole interesse. Gli allievi del corso che si iscriveranno allo stage con Prezioso avranno l'opportunità di crescere professionalmente in un clima creativo che guarda ai mercati esteri del lusso>>.
Continuano a pieno regime i lavori sul ponte del lago di Fiastra. Recentemente il Presidente Pettinari ha avuto modo di verificarlo personalmente recandosi sul cantiere aperto l’estate scorsa.“Si tratta – spiega il Presidente – di un’opera importante sia sotto il profilo della sicurezza che per i risvolti economici e turistici in una zona montana di pregio all'interno del Parco dei Sibillini.” I lavori riguardano il consolidamento e la ristrutturazione del ponte con la realizzazione anche di un attraversamento pedonale.Proprio per la sicurezza dei passanti infatti verranno realizzati degli attraversamenti pedonali al fine consentire agevoli e sicuri spostamenti tra il centro storico del paese e la parte di più recente costruzione. Questi lavori, appaltati nel 2011, erano fermi a causa del patto di stabilità e sbloccati dalle disposizioni dell'ultima legge di bilancio.
Torneranno statali e in gestione ad Anas circa 531 km di strade ex statali ricadenti nel territorio della Regione Marche, attualmente in gestione alle rispettive Province. La convenzione che avvia il trasferimento delle competenze è stata firmata oggi dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, dal Presidente Anas Gianni Vittorio Armani e dai presidenti di quattro Province marchigiane: Liana Serrani (Ancona), Paolo D'Erasmo (Ascoli Piceno), Aronne Perugini (Fermo), Daniele Tagliolini (Pesaro e Urbino).Inoltre Anas, Regione Marche e Province hanno sottoscritto sempre oggi una seconda convenzione che prevede la gestione in regime di “service” da parte della Azienda delle strade di ulteriori 252 km di arterie regionali e provinciali che resteranno in capo agli Enti locali e territoriali. “Le convenzioni firmate oggi - ha affermato il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani - rientrano nel piano avviato dall’Azienda per il recupero di circa 6.250 km di ex strade statali sull’intero territorio nazionale da riclassificare come “di interesse Statale”, al fine di garantire la continuità territoriale della rete e una più razionale gestione delle tratte nonché incrementare l’efficienza nella gestione e manutenzione delle infrastrutture”. La prima convenzione riguarda i 531 km che saranno riclassificati come strade statali e torneranno pertanto di competenza Anas: ex SS3 “Flaminia” per circa 35 km in provincia di Pesaro e Urbino; ex SS77 “della Val di Chienti” per 19,7 km in provincia di Macerata; ex SS78 “Picena” per circa 78,7 km nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno; ex SS210 “Fermana Faleriense” per circa 55 km nelle province di Fermo e Macerata; ex SS256 Muccese per circa 40 km nelle province di Macerata e Ancona; ex SS360 “Arceviese” per 62,2 km in provincia di Ancona; ex SS361 Septempedana, per 63 km in provincia di Macerata; ex SS362 “Jesina” per circa 35 km nelle province di Ancona e Macerata; ex SS423 “Urbinate” per circa 28 km in provincia di Pesaro e Urbino; ex SS424 “della Val Cesano” per circa 55 km nelle province di Pesaro e Urbino e Ancona; ex SS433 “di Val d’Aso” per circa 42,3 km nelle province di Ascoli Piceno e Fermo; ex SS452 “della Contessa” per circa 2,5 km in provincia di Pesaro e Urbino, ex SS 571 “Helvia Recina” per 14,6 km in provincia di Macerata. In attesa della riclassificazione che sarà perfezionata dal Ministero delle Infrastrutture, Anas fornirà - a seguito degli adempimenti amministrativi da parte della Regione e delle Province, previsti dalla convenzione stessa - i servizi di sorveglianza della rete e primo intervento, manutenzione invernale (trattamenti antigelo e sgombero neve) e manutenzione ordinaria (opere in verde, segnaletica verticale e orizzontale, pavimentazione, barriere e impianti tecnologici). La seconda convenzione stipulata oggi riguarda gli ulteriori 252 km di strade ex statali che non sono ricompresi tra quelli che saranno riclassificati come strade statali.Al fine di assicurare comunque una maggiore efficienza e continuità territoriale nella gestione delle infrastrutture, la convenzione prevede che le Province affideranno in “service” ad Anas i servizi di gestione, manutenzione invernale e manutenzione ordinaria che dovranno essere eseguiti secondo gli standard minimi prescritti, per una durata di 3 anni rinnovabili.Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, Anas proporrà alla Regione e alle Province, entro il 30 settembre di ogni anno, il “Piano Annuale degli Interventi di Manutenzione Straordinaria” per l’anno successivo. La Regione, sentite le Province, comunicherà ad Anas l’elenco delle priorità e trasferirà le somme occorrenti ad Anas per l’esecuzione dei lavori. La Regione attiverà inoltre le procedure interne per consentire - su base volontaria e individuale - il passaggio ad Anas del personale attualmente impiegato sui tratti stradali interessati dalla convenzione. I tratti sono: ex SS4 “Salaria” per circa 32 km in provincia di Ascoli Piceno, compreso il tratto denominato “raccordo Monticelli-Marino del Tronto; ex SS 77 “della Val di Chienti” per circa 28 km nelle province di Macerata e Ancona; ex SS209 “Val Nerina” per 24,5 km in provincia di Macerata; ex SS 257 “Apecchiese” per circa 34 km in provincia di Pesaro e Urbino; ex SS 259 “Val Vibrata” per 6,2 km in provincia di Ascoli Piceno; ex SS361 “Septempedana” per circa 34 km in provincia di Ancona e Macerata; ex SS485 “Corridonia Maceratese” per circa 22,5 km in provincia di Macerata; ex SS502 “di Cingoli” per 71 km in provincia di Macerata.
Firmata il 27 settembre, nell'ambito della direzione provinciale di CNA, la convenzione quadro tra l'Università degli Studi di Camerino e la CNA di Macerata. A sottoscrivere l'accordo il Rettore Prof. Flavio Corradini e il Presidente Giorgio Ligliani.La qualità dell’Università degli Studi di Camerino, che per il 13° anno consecutivo è prima nella graduatoria Censis tra le Università sotto i diecimila studenti e seconda nella graduatoria di tutte le Università italiane, è a disposizione del territorio e delle relative imprese.Il Prof Flavio Corradini, ringraziando la CNA per la richiesta di collaborazione, ha comunicato che: “l’Università degli Studi di Camerino mette a disposizione tutte le conoscenze e competenze delle proprie Scuole di Ateneo: Architettura e Design, Bioscienze, Biotecnologie e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Farmacie e Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie. In particolare, siamo a disposizione delle piccole e medie imprese e degli artigiani per immaginare e sviluppare progetti di ricerca e innovazione congiunti nei settori della digitalizzazione, energie e loro integrazione, nuovi materiali e materiali intelligenti, design. Sono altresì a vostra disposizione – ha proseguito - i laboratori di prototipazione e prototipazione rapida.” UniCam ha designato il dottor Giulio Bolzonetti, dirigente del macro settore ricerca e trasferimento tecnologico, come coordinatore delle attività oggetto della convenzione.“CNA Macerata e l'Università di Camerino condividono un importante percorso di collaborazione sul territorio – dice il Presidente CNA Giorgio Ligliani – con questa convenzione quadro poniamo le condizioni per un rapporto più che proficuo, che siamo certi saprà dare frutti concreti sia per le nostre aziende che per l'università stessa. Si agirà rivolgendo particolare attenzione da un lato ai giovani e alle loro aspirazioni lavorative, con l'obiettivo di definire percorsi formativi concordati, dall'altro al tessuto imprenditoriale maceratese, che ha precise esigenze in relazione alle proprie peculiarità”. Spiega il Direttore Provinciale Luciano Ramadori: “CNA Macerata intende sviluppare rapporti di collaborazione con l'Università per la definizione di attività e di progetti di ricerca nelle aree di interesse comune, oltre a incentivare le imprese ad effettuare tirocini formativi e sostenere l'integrazione tra mondo accademico e mondo produttivo”.
A seguito della recente nota pubblicata dal Sindaco di Pollenza, Luigi Monti, la Direzione aziendale del Cosmari srl ritiene opportuno "dare una risposta circostanziata all’inadeguato quanto spiacevole attacco di uno dei 57 soci dell’Azienda.Non si vuole pensare ad una presa di posizione verso Cosmari quale tentativo di scaricare sul’Azienda, fiore all’occhiello della Provincia di Macerata e leader nazionale nel settore dei rifiuti, la responsabilità per eventuali effetti sulla Tari comunale.Sta di fatto che l’Azienda, pur rispettando la scelta di parte dei propri soci, convocati dal Presidente dell’ATA provinciale nei giorni scorsi per dibattere sull’argomento" si legge in una nota del consorzio "non può non fare a meno di evidenziare che l’accoglimento della proposta della provincia di Ancona di conferire presso l’impianto di compostaggio del Cosmari circa 6000 tonnellate di frazione organica per un periodo di tre mesi, avrebbe sicuramente contribuito ad integrare il bilancio aziendale senza chiedere ulteriori esborsi ai Comuni e di conseguenza ai cittadini.L’Azienda Cosmari ha il dovere di proporre strategie d’impresa per migliorare in primisi i costi e la qualità dei servizio ai cittadini, ma anche per investire così come si sta facendo negli ultimi anni, in tutti quegli interventi migliorativi compresa la sicurezza e l’abbattimento dei cattivi odori.L’impianto Cosmari è perfettamente in grado, sia come autorizzazioni che come gestione, di poter trattare in assoluta sicurezza e senza impatti tali rifiuti che porterebbero alle casse della società per l’anno in corso oltre mezzo milione di euro.Solo nell’aprile scorso la Provincia di Macerata ha rinnovato a Cosmari l’Autorizzazione Integrata Ambientale, concedendo l’aumento delle quantità trattabili di frazione compostabile da 49.400 ton/anno a 70.000 ton/anno. Tutto ciò perché gli organi tecnici della Provincia, l’Arpam e l’Asur, hanno ritenuto l’impianto perfettamente in grado di raggiungere tale potenzialità. Se si pensa che la produzione della provincia si aggira intorno a 55.000 ton/anno, è evidente la perfetta compatibilità di ricevere le quantità di organico richieste.Il Cosmari, per maggiore tranquillità, ha ritenuto in ogni caso di dare parere tecnico favorevole al conferimento dei quantitativi proposti dalla Provincia di Ancona purché si iniziasse dopo il mese di settembre, ormai ad ottobre inoltrato, quando ogni possibile effetto odorigeno fosse del tutto scongiurato.Il Sindaco Monti continua a parlare di colpa del Cosmari e di cattiva gestione delle lavorazioni. Quello del Cosmari è per dimensioni e ciclo di attività il più grande impianto delle Marche, produce oltre 15 mila ton di compost, utilizzabile nelle aree agricole e nella coltura biologica, perfettamente funzionante e giudicato dagli esperti nazionali tra le migliori gestioni.Giudizi disdicevoli e populisti, come quelli del Sindaco Monti, non sono suffragati nemmeno dai pareri degli organi tecnici di controllo. Nessuno nega che l’impianto di compostaggio sia comunque un impianto rigorosamente di massima attenzione e di continuo monitoraggio con l’impatto ambientale ma squalificare gli enormi sforzi compiuti in questi anni per la mitigazione degli impatti significa voler screditare una realtà di tutto rispetto e in questo Monti non trova d’accordo nemmeno gli enti competenti (Provincia) e gli organi tecnici e di controllo, gli stessi che hanno ritenuto che l’impianto potesse essere autorizzato ad ampliare la produzione per i prossimi anni, in primis la stessa Provincia di Macerata.La verità, al di là degli spiacevoli interventi, è che chi soffrirà di questo diniego saranno tutti i cittadini della nostra provincia, che si troveranno a dover sostenere costi che avrebbero potuto evitare grazie ad un’ottica meno campanilistica. Cosmari non è una cattedrale nel deserto dove si lavora a danno dei cittadini, Cosmari è una risorsa preziosa dove si opera con responsabilità, professionalità e strategia d’impresa per il bene ed il futuro del territorio e ci auguriamo che i Sindaci, per primi, abbiano già fatto proprio questo concetto.Inoltre, a conclusione ma non da ultimo, si ricorda che la possibilità di trattare rifiuti organici provenienti da Ancona era già stata prevista nel bilancio approvato all’unanimità nella seduta dello scorso 4 agosto, dove era presente e votante lo stesso Sindaco di Pollenza".
Si intitola "3.36 La scossa assassina" l'instant book realizzato da Remo Croci sul terremoto del 24 agosto presentato oggi ad Ascoli Piceno dal giornalista di Mediaset. Un libro che racconta il sisma del centro Italia, anche attraverso fotografie inedite di Luca Cameli, Guido Picchio e degli operatori della Xentek di Ascoli. Remo Croci ha ripercorso i giorni del sisma attraverso gli scatti e i pensieri di cronista.Nel libro sono ospitati tre articoli di Toni Capuozzo, inviato e conduttore di Terra, Emma D'Aquino, inviata e conduttrice del Tg1, e di Claudio Sebastiani, inviato dell'Ansa. Presente anche un'analisi comparativa degli ultimi tre terremoti da parte dell'ing. Roberto Gregori. L'incasso sarà interamente devoluto all'associazione Omnibus Omnes di Arquata del Tronto. "Scrivere questo libro è stato per me un modo per dare un sostegno laddove sarà necessario, un impegno verso i terremotati. Personalmente non ho mai spento i fari sul terremoto e sulle sue conseguenze". (Ansa)
“Mettiamo a disposizione delle aziende e della nostra clientela una liquidità di oltre 20 milioni di euro. Li mettiamo a disposizione a condizioni economiche tra le migliori a livello locale e a fronte di progetti sostenibili e che vengono dal territorio”.Le parole di Giampiero Colacito, Direttore Generale BCC Civitanova Marche e Montecosaro, arrivano come una folata di aria fresca sulla nutrita platea di imprenditori presenti nella sala conferenza della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro per un convegno focalizzato sulle opportunità offerte dal Piano di Sviluppo Rurale delle Marche.Il Dg poi ribadisce con forza: “I soldi ci sono, le condizioni economiche vantaggiose anche. Elaborate progetti, la nostra Banca vi sosterrà”.Al centro dell’attenzione dell’iniziativa le risorse e le opportunità per gli imprenditori del territorio con il Piano di Sviluppo Rurale delle Marche che mette a disposizione 540 milioni di euro per progetti di sviluppo aziendali che rispettino i requisiti, gli indirizzi e le linee guida dettate dal Piano stesso.“Siamo molto interessati al settore agricolo ed agroalimentare - ha detto Sandro Palombini, Presidente BCC Civitanova Marche e Montecosaro, nel suo saluto introduttivo – su questo settore abbiamo investito e vogliamo continua ad investire diversificando. L’auspicio è che da questa iniziativa possano nascere occasioni di investimenti e collaborazione tra la banca e gli operatori del settore”.E poi il Presidente ha ricordato lo stato di salute della Bcc di Civitanova.“Sono oltre 10 mila le aziende del settore, tra la provincia di Macerata e quella di Fermo - ha detto Mauro Conti, Direttore BIT SPA – il settore è in salute sia trasversalmente tra queste due provincie sia a livello nazionale dove quello agricolo-agroalimentare è tra i pochi settori che dal 2006 ad oggi ha accresciuto il proprio fatturato”.E poi: “In alcuni casi risulta molto importante procedere con aggregazioni che consentono alle aziende di ottimizzare le risorse e rendere sostenibili gli investimenti”.“Con il 22% siamo la provincia – ha puntualizzato Luciano Ramadori, Direttore CNA Macerata – che, nelle Marche, ha il maggior numero di imprese e aziende nel settore agricolo ed agroalimentare”.“I miei 20 anni di esperienza mi portano a dire con ragionevole certezza che il settore agricolo è quello che da meno problemi al settore bancario”, ha detto l’agronomo Alfio Bagalini parlando di “Imprenditori, consulenti e banche nella pianificazione degli investimenti aziendali”. E poi una chiosa preziosa: “Non adattare le proprie caratteristiche ai requisiti richiesti dai bandi. Definire prima bene le proprie peculiarità aziendali e poi valutare se è opportuno aderire al bando”.“Vorremmo arrivare ad offrire al cliente tutti i giorni un prodotto biologico e a filiera corta - ha detto Stefano Della Ceca, del progetto "Rete d'imprese Vivi la tua terra Agricoltura Biologica Biodinamica Marche" che ha parlato di alcune esperienze del territorio – al giorno d’oggi purtroppo c’è più domanda che offerta. Dobbiamo crescere dal punto di vista dell’offerta”.E poi: “Quando partecipiamo a bandi per le mense nelle scuole per proporre cibo sano e biologico vediamo che ci sono ribassi d’asta che non consentono letteralmente ai nostri contadini locali di partecipare”.“Rabbrividisco ogni volta che sento parlare di cibo come merce – ha detto il Presidente Slow Food Marche, Ugo Pazzi – il cibo è valore”.E poi: “Stiamo cercando di portare a Civitanova una delle manifestazioni più importanti in Italia sul tema della pesca: slow fish. Sarebbe un valore aggiunto molto importante e prezioso anche per il territorio”.“Aggregare è sinonimo di forza”, è il passaggio più forte dell’intervento di Marziano Ambruosi, imprenditore del settore di successo.Nelle conclusioni, il DG Colacito ricorda i dati virtuosi della Bcc di Civitanova e Montecosaro: “abbiamo chiuso il semestre con un utile netto di euro 2,3 milioni che ci consente di superare quota 76 milioni di euro di patrimonio netto e di registrare indicatori patrimoniali fra i più alti del sistema bancario nazionale: CET1 e TCR pari al 21,7%”.
Riceviamo e pubblicato un comunicato stampa dell'Ordine Architetti,P.P. e C. della Prov. di MacerataIl 21 settembre 2016 presso la sede dell’Ordine degli Architetti PPC di Rieti, a Palazzo Dosi in Piazza Vittorio Emanuele n. 17, gli Ordini degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori delle Province di Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Rieti, Teramo e Terni, interessate dal sisma, si sono ufficialmente costituiti in forma di Coordinamento caratterizzato dalla presenza di un’Assemblea permanente, indirizzata ad affrontare le problematiche relative alla gestione dell'emergenza e alle fasi successive di questa, con struttura operativa di coordinamento allestita nella predetta sede, in capo i presidenti arch. Franco Brizi Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Rieti e arch. Valeriano Vallesi Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Ascoli Piceno nel ruolo di coordinatori.Gli eventi del 24 agosto hanno fortemente colpito la nostra personale sensibilità di uomini e donne ma soprattutto di architetti, al lutto e al dolore per la scomparsa di numerose vite si affianca il rammarico per la perdita di borghi di alto valore storico e paesaggistico, borghi che sono stati per centinaia di anni muti testimoni di una quotidianità fatta di gesti semplici, di lavoro nei campi e nelle attività artigiane, di sogni, di speranze e progetti futuri coltivati dalle comunità che vi abitavano. Distrutti quei valori c’è il rischio che gli insediamenti sorti sull’onda dell’emergenza, destinati ad avere carattere provvisorio, possano trasformarsi in abitazioni stabili, contribuendo a disegnare un tessuto urbano avulso dal contesto, incapace di relazionarsi con il preesistente tracciato storico, c’è il rischio che il nuovo edificato risulti estraneo al paesaggio, inteso nell’accezione più ampia del termine, mancando di quella necessaria qualità estetica che è inseparabile dall’identità culturale dei luoghi.Con lo slogan Architetti in azione. FermiRestando in EpiCentro il neoistituito Coordinamento intende portare avanti iniziative volte ad assicurare ai territori colpiti un fattivo supporto con la costante e attenta presenza degli architetti, i quali non possono esimersi dall’essere vicini alle popolazioni colpite, mettendo a loro disposizione tempo, competenze, sostegno e voglia di fare, per trattare in modo univoco i principali temi della ricostruzione che vedranno coinvolte le popolazioni nei prossimi mesi, e che dovranno avere necessariamente come protagonisti gli architetti per la specificità della loro formazione culturale.Presso tutti gli Ordini del Coordinamento saranno istituite delle Commissioni Sisma e relative sottocommissioni con lo scopo di affrontare tematiche diverse inerenti la professione e i rapporti con i territori colpiti. Tra le varie proposte è allo studio la definizione di un modello organizzativo della strategia della ricostruzione, nonché un modello di approvazione dei progetti per la ricostruzione degli edifici privati, modalità per la gestione trasparente degli incarichi, convenzioni e onorari professionali, etica professionale e deontologia; i temi trattati verranno condivisi con l’analoga struttura di coordinamento tra gli Ordini degli Ingegneri delle province colpite dall’evento sismico in quanto è opportuno presentare al Commissario alla ricostruzione proposte univoche e ampiamente condivise. Tra le attività anche l’organizzazione di eventi e convegni sulle modalità della ricostruzione e sulle buone pratiche, il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le fasce sociali e di età delle popolazioni colpite e il supporto alle Amministrazioni Locali.Inoltre è stata fatta richiesta, alla DI.COMA.C, ai C.O.C. e ai Sindaci dei comuni interessati, per l’installazione nei luoghi del sisma di un modulo temporaneo ad uso ufficio, che garantisca la presenza del Coordinamento e degli architetti sul territorio.
Sarà interessato tutto il settore agricolo e agroalimentare del territorio maceratese e fermano, oggi pomeriggio a partire dalle ore 17 presso la sala conferenze della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro.Al centro dell’attenzione le risorse e le opportunità per gli imprenditori del territorio con il Piano di Sviluppo Rurale delle Marche che mette a disposizione 540 milioni di euro per progetti di sviluppo aziendali che rispettino i requisiti, gli indirizzi e le linee guida dettate dal Piano stesso.Dopo il saluto introduttivo di Sandro Palombini, Presidente BCC Civitanova Marche e Montecosaro, si entrerà nel vivo dell’argomento di giornata con Mauro Conti, Direttore BIT SPA, che parlerà di “Aggregazione e sostenibilità per lo sviluppo del settore agricolo ed agroalimentare locale”, Luciano Ramadori, Direttore CNA Macerata, che focalizzerà l’attenzione su “Il ruolo delle imprese locali per lo sviluppo e la tutela delle produzioni di qualità”, l’agronomi Alfio Bagalini “Imprenditori, consulenti e banche nella pianificazione degli investimenti aziendali”, Stefano Della Ceca, responsabile Progetto "Rete d'imprese Vivi la tua terra Agricoltura Biologica Biodinamica Marche" che parlerà di alcune esperienze del territorio. Ci sarà anche il Presidente Slow Food Marche, Ugo Pazzi, che parlerà dei progetti di Slow Food come volano di sviluppo del territorio.Le conclusioni verranno affidate a Giampiero Colacito, Direttore Generale BCC Civitanova Marche e Montecosaro.Il PSR Marche prevede investimenti, fino al 2020, per circa 540 milioni di euro (537,96 milioni di euro), destinati alla competitività dell’agricoltura marchigiana, alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, all’innovazione, e allo sviluppo inclusivo delle zone rurali.Verranno finanziati interventi sulla base delle sei priorità della politica di sviluppo rurale definite dall’Unione europea, ovvero: promuovere il trasferimento della conoscenza e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali; potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme, promuovere tecniche innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste; promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo; preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura; incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale; adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nella zone rurali.Percorso di approvazione del PSR MarcheIl Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 è stato approvato dall’Assemblea Legislativa della Regione Marche con Deliberazione Amministrativa n.108 del 17 luglio 2014.Di lì è partito il successivo iter burocratico e i PSR è stato approvato in via definitiva dalla Commissione Europea con Decisione C (2015) 5345 del 28 luglio 2015 e in seguito l’Assemblea Legislativa della Regione Marche lo ha adottato con Deliberazione Amministrativa n.3 del 15 settembre 2015.
Anche il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, interviene sulla vicenda Sacci, dove oltre 70 lavoratori vedono a rischio il posto di lavoro."In data odierna" dice Pettinari "ho ricevuto le delegazioni sindacali Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil, Rsu Cementificio Sacci in merito alla vertenza Cementir Sacci. Nel corso dell'incontro le parti sociali mi hanno informato sulla gravissima situazione creatasi a seguito del mancato accordo tra le parti nell'incontro tenutosi in Regione in data 26 settembre scorso. Infatti tale atto consentirà all'azienda di procedere ad effettuare licenziamenti di tutti i 71 dipendenti dal 1 ottobre 2016.L'Amministrazione Provinciale nell'esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori interessati e alle loro famiglie, denuncia la decisione assunta dalla ditta Cementir Sacci come atto gravissimo contro il territorio e l'intera comunità, in un momento particolarmente critico a causa del perdurare della congiuntura economica e del recente sisma. L'Amministrazione Provinciale intende sostenere in sede politica e istituzionale ogni azione che riterrà idonea a tutelare l'occupazione, la professionalità e le risorse del territorio utilizzate per tale attività cementizia. Pertanto auspica la ripresa immediata delle trattative per raggiungere le intese necessarie al mantenimento dell'occupazione.
Questa mattina a Macerata, presso la chiesa di S.Giorgio, si è celebrata la messa officiata dal Vescovo S.E. Mons. Nazzareno Marconi, in occasione della ricorrenza di S. Michele Arcangelo Patrono della Polizia di Stato.Alla cerimonia, con la quale la Polizia di Stato celebra il proprio Santo Patrono, erano presenti anche il Prefetto di Macerata Roberta Preziotti, il Sindaco di Macerata Romano Carancini, il Procuratore Capo della Repubblica Giovanni Giorgio, il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Stefano Di Iulio, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Amedeo Gravina, il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Giuseppe Bordoni, nonché numerose altre Autorità civili e militari.Presenti anche i familiari e le vedove dei poliziotti della Polizia di Stato della provincia di Macerata caduti in servizio tra i quali la Sig.ra Monteverde Renata vedova della Guardia di Pubblica Sicurezza Sbarbati Marino, VITTIMA DEL DOVERE, la Sig.ra Martini Rina, vedova della Guardia di Pubblica Sicurezza Idone Michele, VITTIMA DEL DOVERE E MEDAGLIA D’ORO ALLA MEMORIA e la Sig.ra Rutolo Laura, mamma dell’Agente Caucci Leonardo caduto in servizio con il collega Ispettore Angelozzi Gianluca.Al termine della celebrazione, il Questore Giancarlo Pallini ha sottolineato il particolare significato della ricorrenza poiché oggi a Roma, nel corso della cerimonia nazionale per la medesima , presso la Chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli, ricorrenza alla presenza delle massime Autorità nazionali, al Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli è stata consegnata una copia della Bolla Pontificia con la quale papa Pio XII proclamò, nel 1949, S. Michele Arcangelo Patrono della Polizia di Stato.Il Questore ha ricordato anche la figura di Don Pietro Parisse, cappellano della Polizia di Stato deceduto improvvisamente alcuni mesi fa.
Molti, all'indomani del sisma del 24 agosto avevano proposto di destinare la somma del jackpot del Superenalotto alle popolazioni terremotate. Col passare del tempo, ci sì è accorti che la cosa risultava formalmente impraticabile e alla fine i buoni propositi si sono scontrati con la dura realtà.Non è successo così nel caso dei fondi risparmiati dalla Camera dei Deputati nell'anno in corso. Grazie all'iniziativa del suo vicepresidente, Simone Baldelli, eletto nelle Marche nella lista di Forza Italia, la Camera ha stanziato per l'emergenza terremoto una cifra pari a 47 milioni di euro. Atteso il parere favorevole del Governo, che è arrivato, puntuale in mattinata, tutti i gruppi parlamentari hanno votato favorevolmente la delibera dell'ufficio di presidenza."Sono orgogliosa che l'Aula di Montecitorio abbia deciso di destinare alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto i 47 milioni di euro risparmiati quest'anno dalla Camera. Sulla risoluzione proposta al riguardo dal Vicepresidente Baldelli e firmata da deputati di tutti i gruppi si è registrata infatti una significativa unanimità. E anche nel voto sulle numerose mozioni a favore delle zone danneggiate si è potuto apprezzare un clima di dialogo e di convergenza. Mi sembra una conferma ulteriore di come tutte le forze politiche stiano rispondendo con senso di responsabilità agli impegni presi fin dalle prime ore dopo la tragedia". Così la presidente della Camera Laura Boldrini, in una nota.