L’Ufficio Studi di Confartigianato ha condotto un’analisi relativa alla situazione regionale e provinciale del comparto artigiano in riferimento al II° trimestre 2018 che, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, ha registrato un bilancio positivo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese.Nel II trimestre 2018 nella regione Marche infatti, sono state 721 le imprese artigiane iscritte e 672 le cessate non d’ufficio, con un saldo positivo per 49 unità (in peggioramento rispetto al saldo del II trimestre 2017 che era di +119 imprese). In provincia di Macerata, nel corso del II° trimestre 2018, si sono avute 175 nuove iscrizioni e 141 cessazioni, con un totale di 10.608 imprese artigiane registrate al 30 giugno di quest’anno.Nel dettaglio provinciale, Macerata si colloca al secondo posto con +34 imprese in linea al II trimestre 2017, preceduta da Pesaro-Urbino con un saldo di +36 e seguita da Fermo con +9, in attenuazione al confronto con il II trimestre 2017 (+19). Saldo negativo invece per Ascoli Piceno dove si registrano 20 imprese in meno, in peggioramento rispetto al II trimestre 2017 (-14), e Ancona con -10 a fronte del +48 nel II trimestre 2017.Tenendo conto anche cancellazioni ad opera delle Camere di Commercio (ovvero le cancellazione d’ufficio dal Registro delle Imprese di aziende non più operative da almeno tre anni), la variazione delle registrate al 30 giugno 2018, evidenzia una maggiore tenuta della dinamica nella provincia di Macerata con una flessione dello 0,5% (-1,3% al 30 giugno 2017). Seguono Ancona con il -1,0% (era -0,7% al 30 giugno 2017), PesaroUrbino con il -1,3% (-1,2% al 30 giugno 2017), Ascoli Piceno con il -2,3% (-3,1% al 30 giugno 2017) e Fermo con il -3,7% (-3,7% al 30 giugno 2017).Per quanto riguarda i macrosettori, la dinamica è positiva in tutti i settori tranne nei Servizi alle imprese dove si registrano -20 imprese artigiane, in contro tendenza rispetto alla crescita osservata nel II trimestre 2017 (+19). Negli altri settori la crescita più intensa si registra nei Servizi alle persone con +39 imprese, nelle Costruzioni (+24), in attenuazione rispetto al +51 dello stesso periodo dell’anno precedente, e nel Manifatturiero con +10 imprese (era +20 nel II trimestre 2017). In particolare, nella provincia di Macerata l’aumento delle 34 unità è così suddiviso: Costruzioni +25 imprese, Servizi alle persone +7, Manifatturiero +4, Servizi alle imprese -1.“Le difficoltà che stanno attraversando le nostre imprese sono ancora tante e complesse – dichiara il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata, Renzo Leonori. Arrivano comunque dei piccoli segnali positivi almeno dalla nostra provincia, con dati moderatamente incoraggianti come ad esempio quelli relativi al comparto delle Costruzioni che, se nel I° trimestre di quest’anno ha registrato un calo di -96 imprese, ad oggi invece è in lieve crescita. Contiamo e speriamo che questo settore, come altri, torni quindi a crescere facendo da traino all’interno sistema economico provinciale”.
Taglio del nastro lo scorso martedì 24 luglio per l’ufficio CNA di Matelica in via Cesare Battisti 44-46, alla presenza del Sindaco Alessandro Delpriori, del Presidente della CNA Territoriale di Macerata Giorgio Ligliani, del Presidente CNA di Matelica e di CNA Servizi Imprese Maurizio Tritarelli e del responsabile dell’ufficio Graziano Cingolani. Nell’ambito dell’evento, la CNA di Macerata ha organizzato una tavola rotonda per discutere di welfare e coesione sociale, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei principali enti erogatori di servizi sul territorio.
“Dal confronto – riferisce il Presidente Maurizio Tritarelli – è emersa la necessità di studiare nuove modalità di integrazione tra cura e assistenza alla persona. I sistemi per renderle realmente applicabili devono essere sviluppati: si tratta di una trasformazione che richiede un coordinamento e una risposta multisettoriale efficace”. Per questo motivo CNA ha dato vita, insieme a Confesercenti, il Patronato EPASA - ITACO Cittadini e Imprese che in Italia conta 750 operatori, 387 sedi e per produzione e capillarità territoriale, si colloca tra i principali patronati italiani.
Dopo l’introduzione di Michela Rossi, funzionaria CNA Macerata, sul tema si sono alternati gli interventi di Alessandro Ciglieri di COOS Marche e Valerio Valeriani, Coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale XVII.Quest’ultimo ha sottolineato come negli ambiti territoriali di San Severino, Camerino e San Ginesio che contano 27 comuni, stiano affrontando tagli della spesa relativa al sociale per un 30%, proprio in una fase in cui aumentano le povertà e i bisogni di assistenza, aggravati dal sisma: “E’ fondamentale – ha dichiarato – fare squadra con associazioni datoriali come la CNA, al fine di progettare ed attingere risorse dedicate al sociale e all’invecchiamento attivo sui fondi sociali ed europei”.
In merito all’intervento del ministro Riccardo Fraccaro presso la federazione trentina delle cooperative del 23 luglio scorso, abbiamo sentito il parere del dott. Marco Bindelli, vice presidente e amministratore delegato ai rapporti con il credito cooperativo della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro, Dott. Bindelli come interpreta l’intervento dell’altro ieri del Ministro Fraccaro presso la Federazione trentina delle cooperative?Rispetto agli interventi precedenti vedo un passo avanti nell’interesse generale delle Bcc/Cr e penso che le sue dichiarazioni siano maggiormente in linea con la posizione espressa dal Ministro Tria la scorsa settimana e con le modifiche alla Legge di riforma delle Bcc deliberate ieri (24 luglio 2018) dal Consiglio dei Ministri. Innanzitutto, il Ministro ai rapporti con il Parlamento non ha parlato di sospensione e azzeramento della riforma delle Bcc ma di moratoria, ossia del solo prolungamento del termine entro il quale le Bcc/Cr potranno aderire alla capogruppo mediante sottoscrizione del contratto di coesione e modifica dei propri statuti sociali, aspetto che è stato puntualmente recepito ieri dal Governo con le modifiche apportate alla Legge di riforma. Inoltre, il fatto stesso di aver preso coscienza della difficoltà, se non impossibilità, di ripartire da zero (in effetti ha parlato di tempi molto stretti per apportare modifiche normative importanti) denota, a mio avviso, la consapevolezza di non poter rimettere in discussione tutto a scapito e a danno di famiglie e piccole imprese (e a vantaggio solo di alcune Bcc/Cr e Federazioni). Ma è soprattutto l’annuncio conclusivo di Fraccaro, quando dice che si batterà affinché la vigilanza del credito cooperativo sia posta in capo alla Banca d’Italia (e non alla Bce), che va letto in senso molto positivo. Se, invece, devo rilevare l’elemento che non mi ha convinto nelle dichiarazioni di Fraccaro, oltre al paradosso che, ancora una volta, un esponente di una formazione politica che ama proclamare il valore della democrazia diretta preferisce incontrare i rappresentanti (le federazioni) e non il popolo (ossia le Bcc/Cr), esso è riconducibile all’assimilazione della capogruppo alle altre banche di affari società per azioni e, a suo dire, la conseguente perdita della cooperazione. Su questo aspetto è, tuttavia, difficile rimproverare il Ministro Fraccaro quando anche diverse Bcc/Cr e federazioni hanno dimostrato di non aver ben compreso (o forse di non aver letto) la legge di riforma e le disposizioni attuative emanate a novembre 2016 dall’Organo di Vigilanza in merito ai gravosi doveri ed obblighi imposti alle capogruppo circa il mantenimento in seno alle Bcc/Cr dei valori della cooperazione e del mutualismo, oltre a quelli di garantire efficienza e competitività alle stesse. In che senso interpreta positivamente la battaglia annunciata da Fraccaro per assoggettare il credito cooperativo alla vigilanza della Banca d’Italia?Non posso immaginare che il M5S sia divenuto, di colpo, il difensore degli interessi di Banca d’Italia o dei soggetti che ci lavorano (i quali potrebbero vedere minato il proprio posto di lavoro qualora la vigilanza del credito cooperativo passasse alla Bce), ovvero, peggio ancora, che intenda introdurre nelle Bcc/Cr lo stesso meccanismo di politicizzazione delle Sparkassen tedesche. Conseguentemente, ritengo che l’intervento di Fraccaro possa essere interpretato nell’interesse delle Bcc/Cr e, quindi, delle micro imprese, degli artigiani e delle famiglie. Credo, cioè, che il Ministro intendesse riferirsi alla non applicazione del Comprehensive Assessment alle capogruppo, dal momento che queste, avendo attivi superiori ai 30 miliardi di euro, sarebbero considerate “Banche Significative” soggette alla vigilanza diretta della Bce. In altri termini, credo che Fraccaro, riferendosi alla volontà di mantenere la vigilanza del credito cooperativo presso la Banca d’Italia, abbia voluto dire che farà del tutto per evitare che ai clienti delle Bcc/Cr vengano applicati quei criteri rigidi e complessi pensati per le grandi aziende industriali e multinazionali che mal si adattano alle micro imprese e agli artigiani, che rappresentano i clienti-tipo delle Bcc/Cr. Anche perché, è bene ricordare, che il Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU), operativo dal 4 novembre 2014, prevede già espressamente che tutte le banche europee siano assoggettate alla vigilanza unica, esercitata direttamente dalla Bce sulle “Banche Significative” e, indirettamente, per il tramite delle Banche Centrali di ciascun Paese, sulle “Banche meno Significative”; quindi, anche il mantenimento della vigilanza presso la Banca d’Italia potrebbe avere i medesimi effetti qualora la Bce imponesse determinati criteri.E cosa potrebbe fare il Ministro o il nuovo Governo affinché il credito cooperativo sia assoggettato alla vigilanza della Banca d’Italia nonostante le capogruppo abbiano attivi superiori ai 30 miliardi di euro ?Potrebbero aiutare la Banca d’Italia nel tentativo, probabilmente già in atto, di convincere Ue e Bce che non ha senso applicare le medesime regole, giustamente previste per i clienti delle grandi banche europee (mega industrie e multinazionali), ai clienti delle Bcc/Cr appartenenti ai Gruppi Bancari Cooperativi, ossia ad artigiani e micro imprese.Tecnicamente, l’art. 70 del Meccanismo di Vigilanza Unico prevede che, qualora ricorrano circostanze particolari, può essere disapplicata la classificazione prevista dallo stesso MVU che identifica i soggetti come “Significativi” in base alla loro dimensione. Se si comprendono l’originalità e le peculiarità dei Gruppi Bancari Cooperativi difficilmente non si potrà riconoscere l’esistenza delle citate circostanze particolari in grado di classificarli come “Meno Significativi”.Questa battaglia, insieme ad altre minori modifiche che sono state annunciate, rappresenterebbe la più importante attestazione di interesse della nuova maggioranza di Governo nei confronti delle Bcc/Cr.
Si sa e lo certificano i dati: il business dell'e-commerce è in crescita in tutto il mondo, inclusa l'Italia (anche se nel nostro paese sembra che faccia leggermente più fatica ad affermarsi). I motivi di questo boom sono diversi: abbiamo sempre meno tempo per fare acquisti e allo stesso tempo pretendiamo sempre di più, per cui non ci accontentiamo più del negozietto sotto casa; abbiamo meno soldi e in ogni caso siamo più attenti a spenderli; possediamo tutti ormai dei dispositivi connessi a internet, soprattutto gli smartphone che sono sempre con noi.
Insomma, il modo in cui gli italiani comprano sta cambiando. Merito anche delle possibilità di risparmio che ci sono su internet. Le offerte dei siti di e-commerce e dei venditori di servizi online fanno sempre più gola agli italiani.
Facciamo qualche esempio: fino a un paio di decenni fa, a quanti di voi sarebbe venuto in mente di aprire un conto corrente online senza mai aver visto la sede della banca o parlato con nessuno degli impiegati di persona? Scommettiamo a nessuno. Sarebbe sembrata una follia. Invece oggi i conti online spopolano. Merito di un cambiamento culturale, e anche nel notevole risparmio nei costi. Il 28% degli italiani ormai si serve dei servizi di internet banking (che siano erogati da banche online o meno). Una cifra enormemente più bassa rispetto ad altri paesi (ad esempio in Danimarca sono all'85%), ma comunque significativa.
Anche gli acquisti nella tecnologia sono molto cambiati negli ultimi anni. Tutti i grandi rivenditori di elettronica vendono ormai anche online e hanno delle politiche di restituzione dei dispositivi difettosi molto vantaggiose. Per questo, la tecnologia è il primo settore per volume d'affari nell'e-commerce italiano.
Anche nel mondo dell'intrattenimento e del divertimento gli italiani amano le offerte della rete. È evidente quando si guarda a un settore in cui l'amministrazione oculata del denaro è fondamentale, come quello delle scommesse online. Nel web italiano ormai sono presenti diversi casino bonus senza deposito immediato, cioè casinò in cui si può giocare – anche se per breve tempo – gratuitamente con soldi veri (anche se poi, bisogna dire, è molto difficile ritirarli). Gli italiani non si fanno certo sfuggire una simile opportunità, e infatti mostrano di essere ben felici di approfittarne.
In definitiva, noi italiani ci dimostriamo molto attenti alle occasioni di risparmio che internet ci mette a disposizione. Sarà la crisi, o sarà che le offerte ci piacciono punto e basta?
L’iniziativa, avviata con una fase pilota nel 2014, in un quinquennio ha interessato oltre 100 Organizzazioni Non Profit in tutta Italia. Nei cinque anni oltre 2.700 dipendenti del Gruppo hanno animato circa 5.000 giornate di impegno volontario e la banca ha destinato circa 500.000 € in erogazioni liberali alle ONP. Milano, 19 luglio 2018 - UBI Banca si conferma partner di riferimento del Terzo Settore non solo con le proposte commerciali dedicate, ma anche con una partecipazione diretta del personale alla vita delle Organizzazioni Non Profit: 1.171 dipendenti hanno infatti aderito all’edizione 2018 di “Un giorno in dono”, un progetto di solidarietà attraverso il quale è stato offerto a tutto il personale la possibilità di impegnarsi in un’attività di volontariato sui territori di riferimento del Gruppo. UBI Banca è stata supportata dagli specialisti di Istituto Italiano della Donazione e di Fondazione Sodalitas nella fase di preparazione dei progetti con le 90 organizzazioni non profit. Cinquemila giornate di volontariato donate in cinque anni dai dipendenti del gruppo UBI L’iniziativa, dopo un test del 2014 limitato all’area milanese, è stata estesa all’intero territorio nazionale dal 2015 totalizzando circa 5.000 giornate di volontariato erogate nel quinquennio, corrispondenti a circa 40.000 ore di lavoro svolto presso le ONP partecipanti, oltre 100 nell’arco dei 5 anni. Partecipando, ogni dipendente aderente ha donato un proprio giorno di ferie, trascorrendolo presso una associazione e impegnandosi in una tra le 170 attività di volontariato proposte. In funzione del numero di partecipanti la somma che il Gruppo UBI Banca riconoscerà per il 2018 alle diverse ONP è di complessivi € 117.100 (pari a 100 € per ogni giornata di volontariato erogata). L’iniziativa Un giorno in dono si è svolta in tutta Italia coinvolgendo tutte le società del Gruppo e si è conclusa lo scorso 29 giugno. 90 organizzazioni non profit hanno accolto i dipendenti di UBI nelle loro sedi in 42 diverse città e province italiane: Alessandria, Ancona, Arezzo, Ascoli Piceno, Bari, Bergamo, Bologna, Breno, Brescia, Como, Cosenza, Crotone, Cuneo, Fermo, Firenze, Genova, Grosseto, Lecce, Livorno, Macerata, Matera, Milano, Monza, Napoli, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Piacenza, Pordenone, Potenza, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Salerno, Siena, Sondrio, Torino, Treviso, Varese, Verona e Viterbo. L’organizzazione che ha accolto il maggior numero di dipendenti UBI è stata quest’anno Touring Club Italiano, con 91 partecipanti. “La cultura della solidarietà che è così diffusa tra i nostri dipendenti ed è una caratteristica distintiva della società civile dei nostri territori” - afferma Mario Napoli, Responsabile Risorse Umane di UBI Banca - “è alla base del successo dell'iniziativa ‘Un giorno in Dono’, che prosegue ormai da qualche anno e che unisce questo tratto delle persone di UBI all’azione costante delle organizzazioni non profit, molto spesso anche nostre partner in progetti a valenza sociale, e all’azione stessa del nostro istituto. UBI Banca infatti - conclude Napoli - ha tra le sue caratteristiche la capacità di interagire in maniera creativa e innovativa anche con gli enti non profit, realtà di ormai riconosciuta rilevanza sia sociale che economica nel nostro Paese”. Le testimonianze dei dipendenti Gianpietro Cesana lavora presso la gestione del personale UBI a Bergamo, e ha svolto la sua giornata di volontariato a Milano, presso la pediatria dell’ospedale Buzzi, dove, vestito da clown, ha animato momenti di gioco con i giovanissimi pazienti. “Ci sono occasioni nella vita dove un evento o una parola scatenano in noi qualcosa di imprevedibile” – afferma Cesana – “Il primo spot UBI su ‘Un giorno in dono’, nel 2014, mi diede il via; scorsi velocemente le onlus presenti fino a trovare ‘Associazione Veronica Sacchi Milano’. Fare il clown in ospedale era un mio ‘sogno nel cassetto’. Edizione dopo edizione ho sempre scelta questa attività. Anche quest’anno, dopo una mattinata di training, siamo partiti per l’ospedale Buzzi, reparto pediatria. I volontari aiutano noi ‘ubini’ a superare l’impasse iniziale e la paura di non essere all’altezza. Poi tutto fila e ‘si vola’. Non siamo supereroi, proviamo a donare momenti di normalità quotidiana anche solo per una decina di minuti a genitori che da settimane vivono in ospedale accanto ai figli con le patologie più diverse, parlando ai ragazzi o tenendoli occupati con i nostri buffi abbigliamenti e i nostri sorrisi. Dalla prima volta sono passati anni e non ho mai perso un appuntamento con A.V.S.. Ho nuovi amici e ho scoperto tra i colleghi persone vere, delle quali la banca può essere fiera. Sicuramente ogni esperienza di volontariato è un mondo a sé, ognuno può farlo senza alibi o scuse dove crede e per le ragioni più disparate, ma quello che lascia in noi non ha prezzo e resta per sempre. Non vedo l’ora di poter rimettere il naso rosso che custodisco gelosamente in tasca. ‘Provateci’, dico sempre a tutti. E senza pensarci state già sorridendo”. ”Sarà perché credo sia fondamentale confrontarsi con situazioni di vita e contesti assolutamente differenti dai miei, o perché in una società così frenetica non si trova mai abbastanza tempo per fare del volontariato’ – racconta Karin Ronzoni, che lavora a Bergamo presso la struttura multichannel di UBI Sistemi e Servizi, società del Gruppo UBI – ‘Fatto sta che, sin da subito, ho colto l’occasione che la nostra azienda ha proposto a noi dipendenti: prendere parte proattivamente ad iniziative sociali. Questa volta ho scelto di partecipare ad un progetto per il quale sarebbe stato necessario anche un impegno fisico: ‘Agricoltura Sociale’ presso la Cooperativa Biplano, una Onlus che, nel territorio bergamasco, promuove l’integrazione dei cittadini più fragili e l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. E’ stata una giornata ovviamente diversa dallo standard, che ha catapultato me e i colleghi Alberto e Alice in un mondo fino a quel momento a noi sconosciuto: armati di tanta buona volontà, abbiamo lavorato la terra, raccolto pomodori, peperoncini e fagiolini; abbiamo piantato melanzane e zucchine; pulito cipolle, aglio e scalogno e preparato le casse di frutta e verdura da portare ai mercati il giorno successivo. E in tutto questo, abbiamo avuto il piacere di conoscere e collaborare con alcuni ragazzi che lavorano nelle serre tutti i giorni per riuscire a trovare il loro spazio nel mondo e riacquistare un po’ di fiducia in loro stessi. A fine giornata, dopo il doveroso giro di saluti, ce ne siamo andati stanchi, sporchi, affaticati ma molto felici. Un’esperienza che riempie il cuore e che sicuramente arricchisce l’anima”. Nicoletta Arrigo, che lavora nella filiale di Beinette, in provincia di Cuneo, ha svolto la sua giornata di volontariato aziendale a Torino, presso la sede UNICEF, e ricorda così la sua esperienza: ”Ho scelto di partecipare a ‘Un giorno in dono’ insieme a Serena, la mia collega di filiale, trascorrendo una giornata a Torino, nella sede regionale dell’Unicef. Per entrambe è stata la prima occasione di prendere parte al progetto. Abbiamo incontrato persone disponibili, che ci hanno insegnato a realizzare le famose ‘Pigotte’: bambole di pezza create esclusivamente da volontarie di ogni età, che ne curano l’allestimento sin nei minimi particolari. Queste bambole vengono poi vendute, destinando il ricavato alle vaccinazioni dei bambini meno fortunati. A fine giornata ero felice, stavo bene perché avevo dedicato un po’ del mio tempo ad altri. Sicuramente consiglio a tutti l’esperienza, che spero di poter ripetere l’anno prossimo”. Michele Rossi, che lavora a Brescia presso UBI Sistemi e Servizi, ha donato la sua giornata da volontario a Ospitaletto, nel bresciano. Questa la sua testimonianza: ”Partecipo all’iniziativa ‘Un Giorno in Dono’ dal 2015 e in questi quattro anni ho scelto di donare la giornata presso la Cooperativa Fraternità Impronta, Cascina Cattafame; ho deciso di aderire all’iniziativa in quanto mi piaceva l’idea di poter fare qualcosa di utile nell’ambito del volontariato, consapevole inoltre che la mia scelta avrebbe anche comportato un contributo da parte dell’Azienda a favore della Cooperativa, che gestisce servizi educativi rivolti a minori in situazione di disagio. La giornata si è svolta in due momenti: il mattino dedicato ad aiutare i ragazzi ospitati dalla Cooperativa nell’organizzazione delle attività per i bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari con i laboratori manuali (dove possono preparare sapone, pizzette, dolcetti) e la visita alla fattoria didattica, e il pomeriggio, dedicato ad aiutare gli educatori e gli ospiti della Comunità nei lavori giornalieri della cascina: riassetto dei laboratori, taglio dell’erba, foraggiamento degli animali. Grazie all’iniziativa ho conosciuto una bella realtà ed ora partecipo anche con la mia famiglia agli eventi che vengono periodicamente proposti, come sagre, feste per bambini, o altre. Non posso che consigliare l’esperienza a tutti i colleghi del Gruppo; anche il prossimo anno io parteciperò!”.
Accordo fra l’istituto di credito e il Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale CGM, che conta oltre 700 imprese sociali. I clienti che usufruiscono della piattaforma UBI Welfare avranno a disposizione servizi di alta qualità in particolare nei campi dell’educazione (asili nido, scuole dell’infanzia, centri estivi, doposcuola e supporto ai compiti) e della cura alla persona (assistenza a minori, anziani e disabili).
UBI Banca e il Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale CGM hanno firmato questa mattina un accordo che consente al gruppo cooperativo di entrare a far parte della piattaforma UBI Welfare. La partnership consentirà ai clienti, che hanno scelto il servizio welfare dell’istituto di credito, di poter contare sulle cooperative attive su scala nazionale nei servizi dedicati alla cura alla persona, alla salute e all’educazione.
CGM è un’organizzazione che raggruppa 58 consorzi territoriali, distribuiti in tutta Italia, che coordinano l’attività di oltre 700 imprese sociali. E' attivo sia nei campi dell’educazione e della cura alla persona che in settori emergenti e di frontiera (ambiente, abitare, tecnologia, arte e cultura, turismo, sostegno al lavoro). Il ruolo principale è quello di supportare l’azione delle reti locali, sia attraverso la fornitura di servizi aziendali qualificati e avanzati, sia attraverso azioni imprenditoriali di apertura di mercato sulle nuove filiere.
UBI Banca, grazie alla divisione specializzata UBI Welfare, attiva da oltre un anno, offre un servizio di consulenza evoluta e completa, con soluzioni integrate e personalizzate per la realizzazione di piani di welfare per imprese di grandi, medie e piccole dimensioni. CGM contribuirà all’identificazione di una rete di servizi di welfare di qualità che saranno inseriti nella piattaforma UBI Welfare solo dopo un’accurata verifica del possesso dei requisiti legati alla qualità del servizio, dei professionisti utilizzati e dei fornitori che li gestiscono a totale garanzia del fruitore finale.
“Per CGM questa partnership con UBI si dimostra un autentico driver strategico per la crescita della nostra rete e per la contestuale apertura ai mercati privati”, dichiara Stefano Granata Presidente CGM “Riteniamo importante che UBI abbia trovato in noi un player capace di offrire su tutto il territorio nazionale servizi dedicati alla cura della persona e all’educazione. Nostro ulteriore impegno sarà legato alla garanzia della qualità dei servizi offerti attraverso una selezione attenta degli operatori sul territorio”, conclude Granata. “Questa partnership è molto importante - spiega Rossella Leidi Chief Wealth and Welfare Officer e Vice Direttore Generale di UBI Banca - in quanto perfettamente coerente con la visione del welfare aziendale di UBI Banca, che vede nella creazione di ecosistemi territoriali sussidiari di welfare e nella valorizzazione e supporto al terzo settore, elementi qualificanti e distintivi a vantaggio dei lavoratori, delle imprese e dei territori.”
Rilasciata dal Comune di Cessapalombo la prima Carta della Famiglia nella regione Marche. Si tratta di una misura economica dedicata a sostenere le famiglie con almeno 3 figli minori a carico con dichiarazione ISEE non superiore a 30.000 €, attraverso la fruizione di sconti o riduzioni o agevolazioni.L’Amministrazione Comunale, che si è attivata per coinvolgere gli esercizi commerciali del proprio territorio che hanno dato la loro disponibilità e sono stati convenzionati, auspica che sia solo un inizio e che altre organismi pubblici e privati, anche a livello sovracomunale, possano dare diffusione ad una misura di importante sostegno per le famiglie numerose.
"In 33 anni di fermo biologico le importazioni di pesce dall'estero sono passate dal 27 all'80%, le aziende sono in difficoltà nonostante la flotta si sia ridotta di un terzo con la relativa diminuzione della forza lavoro". Lo afferma Coldiretti Impresapesca nel commentare sia le intenzioni del Ministero di definire un fermo uniforme per tutto l'Adriatico, sia la richiesta della Regione Marche di mantenere il fermo scaglionato a zone e periodi.
"A nostro avviso - dice Tonino Giardini, responsabile nazionale e Marche di Impresapesca - il fermo pesca così come è stato concepito non va: non ha dato risultati e va completamente rivisto. La nostra proposta è quella di ampliare la linea di tutela dalle attuali 3 a 6 miglia dalla costa da giugno a ottobre. È quello il periodo di riproduzione e questa fascia più diventare un'area nursery. In questo arco di tempo le aziende possono scegliere autonomamente il periodo in cui fermarsi per ferie del personale e manutenzione delle imbarcazioni".
(Fonte Ansa)
Anche quest’anno Confartigianato Imprese Macerata ha voluto dare il proprio sostegno all’evento RisorgiMarche, festival ideato lo scorso anno da Neri Marcorè per sostenere i luoghi dell’entroterra marchigiano colpiti dal sisma del 2016.
Per l’edizione 2018, l’organizzazione dell’evento ha previsto una serie di iniziative gestite dai Comuni vicini ai luoghi dei concerti, parallele all’evento stesso e che possano coinvolgere i partecipanti anche prima e dopo i concerti.
Confartigianato Imprese Macerata ha pensato di riproporre in occasione del concerto di Luca Carboni che si terrà a Caldarola-Valfornace martedì 17 luglio, uno dei suoi format di successo, ovvero Aperigusto, l’evento nel quale i locali aderenti tra cui bar, ristoranti, enoteche, hotel, B&B, pub ecc.. propongono menù tematici ad un prezzo speciale, impegnandosi ad inserire materie prime e prodotti del territorio nelle varie preparazioni.
Aperigusto-Speciale RisorgiMarche, patrocinato dai Comuni interessati e dalla Camera di Commercio di Macerata, farà quindi parte delle tante iniziative messe in campo a sostegno dell’evento, cercando di aumentare l’offerta per i visitatori e turisti incentivando la permanenza degli stessi attraverso degustazioni, promozione di prodotti tipici e intrattenimenti.
I locali potranno inoltre scegliere di organizzare al loro interno eventi particolari, degustazioni, incontri con i produttori locali e qualsiasi altra iniziativa che aumenti l’offerta ricettiva. Agli aderenti verrà consegnato un kit di partecipazione che conterrà materiale promozionale (volantini e vetrofanie) utile come segno di riconoscimento nei giorni dell’evento.
“Non si ferma l’impegno della nostra Associazione a sostegno delle zone colpite dal sisma – dichiara Riccardo Golota, Responsabile del Settore Turismo e Commercio di Confartigianato Imprese Macerata. Con Aperigusto-Speciale RisorgiMarche abbiamo pensato di mettere in rete una serie di locali che proporranno ai clienti e ai turisti nei giorni dei concerti, colazioni, pranzi, aperitivi e cene ad un prezzo particolare, promuovendo i prodotti tipici della nostra terra. Dopo il concerto di Luca Carboni, il prossimo appuntamento con Aperigusto–Speciale RisorgiMarche sarà il 1 agosto per il concerto di Toquinho presso Pian della Cuna, tra i Comuni di Visso, Pieve Torina e Monte Cavallo”.
Di seguito l’elenco delle attività aderenti:
Caldarola: Agriturismo Colle Casini Cortesi, Bakery De Luca & Petetta, Bar Pizzeria Mariella, Bar-Chiosco-Trattoria Valleverde, Carnevali (presso Agriturismo Villa Ninetta), Caffè Gelateria da Savè, Ristorante Tesoro, Il Picciolo di Rame, Osteria L'eremo, Pizza in Piazza Temporary Store.
Valfornace: Agriturismo Roccamaia, Agriturismo Sapori di Campagna, Agriturismo-Troticoltura Il Cardellino, Alimentari C.S. 2007, Bar Centrale, Bar Luigi 7.1, Il Gelato, Il Poggio delle Armonie, L'Angolo del Pane, Ristorante Il Fagiano.
Comuni limitrofi: Agriturismo Coroncina, Da Lorè, Pa & salato.
Nuovo appuntamento a Macerata per i Comuni della Marca Maceratese, la rete dei comuni che hanno realizzato un sistema integrato per la valorizzazione insieme del territorio. Oggi sono 47 i comuni che partecipano al progetto dei 55 della provincia maceratese, di fatto l’intero territorio.
“Un grande orgoglio essere qui perché la nostra rete è tra i fatti più concreti della ricostruzione post sisma - ha esordito all’assemblea dell’11 luglio nella Sala Castigliani della Biblioteca Mozzi Borgetti l’assessore Stefania Monteverde, vicesindaco del Comune di Macerata che coordina il progetto -. Ci tiene insieme la forza degli amministratori impegnati in prima linea. In un anno ci siamo incontrati tante volte in un clima di fiducia e collaborazione e questo ha portato risultati concreti: abbiamo realizzato insieme a Confindustria Turismo il Distretto Turistico della Marca Maceratese e adesso valorizziamo gli itinerari turistici che meglio ci rappresentano e rafforziamo i nostri servizi di accoglienza ben consapevoli di tanti problemi ma forti del nostro stare insieme. Ci sentiamo un soggetto forte capace di esprimersi con chiarezza. È importante che il presidente Ceriscioli e la Regione Marche investano su di noi perché noi amministriamo questo territorio e ne conosciamo i problemi e i desideri. A settembre chiederemo un confronto con il presidente”.
Dare continuità alla rete e ai servizi è una priorità, ha sostenuto nel corso dell’incontro Rita Soccio assessore alla cultura di Recanati, ribadito da Edi Castellani vicesindaco di Treia, da Vanna Bianconi vicesindaco di San Severino, da Stefano Migliorelli di Caldarola, da Enrico Vissani vicesindaco di Petriolo, e poi da Tolentino, Castel Sant’Angelo, Porto Potenza, tra i tanti intervenuti all’incontro l’11 luglio alla Sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata.
Al centro dell’incontro il finanziamento di 150.000 euro per l’accoglienza turistica e la valorizzazione del territorio, stanziati dalla Regione Marche. Per la Marca Maceratese il Comune di Macerata sarà soggetto attuatore di tutta la provincia per conto della Regione Marche. Con decreto n.121 del 15 giugno 2018 Palazzo Raffaello ha infatti stanziato 150mila euro a favore del Comune di Macerata come uno dei soggetti attuatori per gli interventi di accoglienza e valorizzazione dei territori nelle province colpite dal sisma seguendo le indicazioni della legge regionale 29 del 18 ottobre 2017. Oltre al Comune di Macerata, con l’articolo 7 la stessa legge individua il Gal Piceno a cui vengono assegnati 130mila euro come attuatore per la Provincia di Ascoli e l’associazione Marca Fermana a cui vanno 120mila euro per il territorio della provincia di Fermo.
I comuni, sentito il parere degli uffici regionali, hanno stabilito che i 150mila euro assegnati a Macerata verranno divisi in due stralci. Uno da 50mila euro volto a finanziare eventi e attività già realizzate nel 2017 e una seconda tranche da 100mila per la qualificazione dell’accoglienza turistica mediante l’individuazione e la valorizzazione di itinerari tematici integrati e il potenziamento dell’accoglienza, interventi da realizzare entro il 2018.
Rispetto alle attività realizzate entro il 31 dicembre del 2017 il Comune di Macerata ha già emesso un bando pubblicato sul sito dell’ente alla sezione Avvisi rivolto ad enti, associazioni e soggetti organizzatori di tutto il territorio maceratese e redatto secondo i criteri già adottati dalla Regione in relazione al bando di accoglienza turistica degli anni precedenti, con particolare attenzione ai comuni colpiti dal sisma. La partecipazione al bando e la relativa documentazione richiesta (in allegato) dovranno essere inviate all’U.O Turismo del Comune di Macerata entro il 30 luglio. Per ciò che concerne l’impiego dei fondi per la strutturazione e la qualificazione dell’offerta turistica i Comuni procederanno con avviso pubblico e affidamento ai professionisti del settore per le finalità indicate, attivando sin dalle prossime settimane.
Ad oggi i comuni aderenti al protocollo d’intesa insieme a Macerata sono: Apiro, Appignano, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra/Acquacanina, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Morrovalle, Montelupone, Monte San Giusto, Monte San Martino, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pievetorina, Poggio San Vicino, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Severino Marche, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, San Ginesio, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Valfornace.
Per info: turismo@comune.macerata.it
L'amministrazione comunale di Tolentino informa che a partire dal prossimo 23 luglio il Comune di Tolentino provvederà al pagamento del contributo per l’autonoma sistemazione – CAS relativo ai mesi di maggio e giugno 2018.
Come nelle precedenti occasioni, si informa che laddove si registrano ritardi, questi stessi sono dovuti a una attenta verifica degli aventi diritto e delle mutate situazioni relative ai sopralluoghi degli edifici. Ad esempio vanno valutate le reali situazioni degli stabili a seguito dei sopralluoghi Aedes, l’avvenuto decesso o il trasferimento in altro comune dell’avente diritto o la revoca dell’inagibilità.
Si ricorda agli aventi diritto del Cas di comunicare agli uffici preposti ogni variazione del nucleo familiare, qualsiasi spostamento della nuova sistemazione e l’eventuale riacquisto dell’agibilità della propria abitazione di residenza oppure l’eventuale variazione del proprio iban del conto corrente.
Tutti gli uffici interessati stanno lavorando con particolare attenzione ma stante il numero delle famiglie interessate, si conta di accreditare il Cas entro la fine del mese di luglio.
Si terrà il 13 luglio il Corso pratico operativo per agenti immobiliari avente per oggetto "La metodologia di lavoro per l professionalità dell'agente-immobiliare e il preliminare di compravendita", organizzato dai Collegi Provinciali Fiaip di Macerata- Fermo e Ancona in collaborazione con l'Istituto IFPAN. Il corso, della durata di 7 ore, si svolgerà presso il Klass Hotel di Castelfidardo, avrà inizio alle ore 09.30 e terminerà alle ore 17.30. Lo scopo del corso è quello di elevare e perfezionare lo sviluppo di competenze professionali degli agenti immobiliari al fine di ottenere risultati che tendano all’eccellenza per rendere sempre più “forte” il rapporto di fiducia tra cliente e agenzia.“Oggi - dichiara Eleonora Morresi, Presidente di Fiaip Macerata- Fermo, la formazione professionale continuativa riveste un ruolo chiave nella vita professionale degli agenti immobiliari del nostro territorio. Il mercato richiede agenti immobiliari sempre più qualificati e specializzati. Lo studio e l’aggiornamento professionale costituisce un piacevole momento per approfondire determinate tematiche tecniche, come nel caso del preliminare di compravendita, ma anche un momento importante per aggiornarsi sulle ultime novità legislative. Grazie a Fiaip e ai propri partner – sottolinea Morresi - siamo in grado di offrire tutto l’anno numerosissime opportunità formative. I Corsi di aggiornamento Fiaip sono aperti a tutti gli agenti immobiliari Fiaip e a tutti i professionisti del Real Estate che intendono essere sempre al passo con i tempi e con i cambiamenti”.
UBI Banca è la prima società quotata italiana insignita del premio “European Grand Prix de la Mixité”, alla sua prima edizione per le società del FTSE MIB, promosso da Institut du Capitalisme Responsable ed Ethics & Boards e consegnato oggi nel corso di una cerimonia svoltasi nell’ambito dell’International Financial Forum di Paris Europlace.UBI Banca è la prima società quotata italiana ad aver ricevuto il premio “1st European Grand Prix de la Mixité – FTSE MIB Category”: un riconoscimento istituito per valorizzare e promuovere le organizzazioni che si distinguono per best practice in tema di diversità di genere e che, con l’edizione 2018, è per la prima volta attribuito su scala europea.La consegna del premio “1st European Grand Prix de la Mixité – FTSE MIB Category” a UBI Banca è avvenuta nel corso di una cerimonia nell’ambito dell’International Financial Forum di Paris Europlace, tra i principali eventi internazionali dedicati ai servizi finanziari, che riunisce a Parigi oltre 1.500 professionisti in rappresentanza di corporates, investitori internazionali, istituzioni finanziarie, autorità di mercato, associazioni professionali, società di consulenza e legali, fintech.“Essere i primi in Italia a ricevere questo riconoscimento sottolinea l’attenzione che UBI Banca dedica costantemente alla valorizzazione del talento femminile in azienda, che si traduce in un’ampia e significativa rappresentanza a livello apicale e manageriale” ha dichiarato Letizia Moratti, Presidente del Consiglio di Gestione di UBI Banca. “Si tratta del risultato di best practice in termini di gender diversity nei confronti delle quali è oggi sempre più viva l’attenzione di tutti gli stakeholder e anche grazie a questo premio, ci auguriamo che venga incoraggiata la diffusione di tali best practice presso tutta la comunità economico-finanziaria”.Il premio è promosso da Institut du Capitalisme Responsable* ed Ethics & Boards** e si basa sulle evidenze fornite da una metodologia indipendente per la misurazione delle pratiche e dei risultati raggiunti in tema di gender diversity, all’interno delle società quotate.Il premio, quest’anno alla sua seconda edizione assoluta, ha esteso la propria valutazione a società non francesi, analizzando aziende appartenenti agli indici Euro Stoxx 50, DAX 30 (Germania) e FTSE MIB (Italia). In concomitanza con la seconda edizione del Grand Prix dedicato alle realtà francesi, sono stati quindi istituiti 3 nuovi European Grand Prix. UBI Banca è risultata vincitrice nell’ambito di un panel composto dalle prime 40 società quotate alla Borsa Italiana che compongono l’indice FTSE MIB e che come tali appartengono ai diversi settori che vi sono rappresentati.UBI Banca ha ottenuto il riconoscimento conseguendo un punteggio pari a 46.3/67, a fronte di un valore medio dell’indice di 21,2/67***.La metodologia adottata per l’assegnazione dei tre European Grand Prix de la Mixité prende in considerazione 6 criteri divisi in due categorie: la rappresentanza femminile nei Board e la rappresentanza femminile all’interno degli organi esecutivi. A ciascuno di questi aspetti è stato attribuito un punteggio che ha contribuito a determinare la classifica per l’attribuzione del premio.Obiettivo dell’assegnazione dei Grand Prix de la Mixité, oltre che mettere in luce le imprese che si sono maggiormente distinte per i progressi compiuti in termini di rappresentanza femminile, è anche di individuare e condividere le migliori pratiche adottate, incoraggiando e favorendo l’impegno in tale ambito da parte di tutte le società.Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, Muriel Pénicaud, Ministro del Lavoro francese, Marie-Jo Zimmermann, Membro Onorario del Parlamento francese, e Joanna Cound, Managing Partner di BlackRock.
"Vincere non è mai facile. Ripetersi è anche più difficile. Ottenere il prestigioso premio Sapore dell’Anno anche per il 2018, terzo anno consecutivo, ci riempie d’orgoglio".
Così Federico Maccari, Direttore dell’azienda Entroterra Spa che produce e commercializza pasta all’uovo e di semola realizzata in chiava artigianale con materie prime 100% italiane con il marchio La Pasta di Camerino ha salutato l’assegnazione del premio. "Alla cerimonia di consegna, evento allo spazio Bou-Tek nel centro storico di Milano, è andato mio fratello Lorenzo, ingegnere e prossimo all’ingresso in azienda nel settore ricerca e sviluppo".
Questo premio ci gratifica particolarmente perché viene assegnato direttamente dai consumatori a quei prodotti che si sono distinti per sapore, aspetto, consistenza, odore e soddisfazione generale.
Il premio Sapore dell’Anno è stato creato in Francia nel 1998 da Monadia, ed oggi è presente con molto successo in svariati Paesi, come Spagna, Portogallo, Francia, Messico, Tunisia e Marocco.
Secondo uno studio realizzato in Francia, il 77% dei consumatori ritiene infatti che i prodotti che presentano il marchio Sapore dell’Annohanno una qualità maggiore e sono superiori rispetto ai prodotti della concorrenza.
"Siamo particolarmente soddisfatti che la nostra pasta all’uovo abbia ottenuto questo ambito riconoscimento – ha aggiunto Maccari - che conferma la capacità de La Pasta di Camerino di distinguersi dagli altri prodotti in commercio. Gran parte del merito va a mio padre Gaetano Maccari, fondatore dell’azienda, che da pastaio esperto guida il team di giovani collaboratori che ogni giorno ci consentono di produrre 500 quintali di pasta al giorno con standard di qualità altissimi".
Dall'assessore regionale Angelo Sciapichetti riceviamo
Nel condividere la preoccupazione più volte espressa dai commercianti e dai cittadini maceratesi, visto che la regione è stata ripetutamente e impropriamente chiamata in causa da alcuni rappresentanti dell’opposizione, in merito alle sue competenze e alla richiesta di autorizzazione del nuovo centro commerciale di Piediripa, (lottizzazione Simonetti) per dovere di informazione, vorrei precisare che per quanto riguarda il commercio, in base anche alla modifica del titolo V della Costituzione, sono di competenza delle Regioni norme importanti che riguardano la parte programmatoria e di governo del territorio, ma non quelle che riguardano la libertà di concorrenza e di mercato che erano e rimangono di competenza statale, come stabilito anche da una sentenza della Suprema Corte. La direttiva europea, meglio conosciuta come direttiva Bolkestein e tutte le relative normative statali di adeguamento che ne sono scaturite negli anni, hanno statuito la libertà d’impresa e nessun vincolo di natura commerciale, numerico, temporale, di ubicazione di un centro commerciale (come quello di cui si sta discutendo in questi giorni) può essere fissato dalle Regioni. La Regione non può quindi fare una legge per mettere vincoli che limitino la concentrazione in determinate aree di attività di grande o media distribuzione perché, secondo la normativa, andrebbe a vincolare la libertà d’impresa e verrebbe immediatamente ritenuta incostituzionale. Fermo restando che nel settore commerciale le Province stabiliscono i criteri per la pianificazione territoriale (PTC) individuando le aree di localizzazione delle grandi strutture di vendita, e i piani regolatori generali dei Comuni debbono prevedere la possibilità di poter realizzare impianti di grande distribuzione nel rispetto di quanto previsto dal PTC provinciale, la Regione Marche è già intervenuta con l’approvazione della legge 27/2009 per limitare al massimo, nei limiti di quanto consentito dalle normative europee e nazionali , il proliferare di centri commerciali. A tal fine ha emanato misure estremamente restrittive che riguardano ad esempio i parametri di parcheggio e dei relativi accessi, il rispetto di tutte le norme in materia ambientale ed energetica, l’obbligatorietà di VIA e VAS nel rispetto di tutte le leggi di settore, la corresponsione di un onere aggiuntivo del 30% degli oneri di urbanizzazione primaria a carico del soggetto privato e altro. Va precisato inoltre che le norme introdotte dalla L.R..27/2009 hanno fatto si che negli ultimi 10 anni su tutto il territorio regionale nella grande distribuzione si siano realizzati solo due ampliamenti e un trasferimento e nessuna nuova autorizzazione. Angelo Sciapichetti
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma della Lega Marche
“Il PD regionale sembra uno di quei pazienti in stato confusionale che non hanno coscienza delle proprie azioni. È il suo governo ad essersi dimenticato dei lavoratori Whirpool delle Marche”.
Ci va giù duro il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche rispondendo al comunicato del capogruppo PD in regione Urbinati che accusa il governo legastellato di aver disatteso le istanze dei terremotati e dei lavoratori a rischio impiego, in particolare della Whirpool. "È solo grazie all’impegno della Lega Marche se la vicenda ora vede aprirsi un tavolo di lavoro nazionale. Ed è fin troppo chiaro che Urbinati e PD, piuttosto che lavorare concretamente per i marchigiani, preferiscono baloccarsi contando le righe e i caratteri del contratto di governo".
Sessione europea per il Consiglio regionale delle Marche, che ha esaminato il "Rapporto sullo stato di attuazione delle politiche comunitarie per l'anno 2017" fotografando la situazione al 31 maggio 2018.
Gianluca Busilacchi (misto-Mdp), presidente del Comitato, ha parlato di "un aumento soprattutto su Fesr e Fse nell'ultimo rapporto al 31 maggio 2018. Un incremento che lascia ben sperare per il rispetto della regola n+3". Per il vice presidente della seconda Commissione Piero Celani, sarebbe opportuno "ogni 60-90 giorni fare una riflessione sulle ricadute sul lavoro e sull'economia nei territori. Bisogna andare più in fretta".
Il Por Fesr 2014-2020, con gli ulteriori fondi per il sisma, può contare su 585 milioni di euro, finanziati 888 progetti, attivando risorse per oltre 255 milioni di euro. Il Por-Fse ha una dotazione di quasi 288 milioni e 3.88 progetti finanziati. Per il (Psr), con le ulteriori risorse sisma, le risorse ammontano a circa 697 milioni, 68 milioni di euro i contributi liquidati.
(Fonte Ansa)
Le imprese artigiane dell’autotrasporto, dopo essersi appellate al Governo, stanno attendendo risposte da parte del Ministero di competenza, in mancanza delle quali saranno pronte alla proclamazione del fermo nazionale dei servizi.
Sembra essere questa l’unica via individuata dalla categoria a fronte della mancata risposta alle richieste di artigiani e piccole imprese del settore, che attendono riscontri urgenti ma soprattutto il pronunciamento dell’Agenzia delle Entrate per fruire delle deduzioni forfettarie delle spese non documentate per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore.
Alle imprese viene infatti negata la possibilità di pagare regolarmente le imposte perché, nonostante sia già scaduto a giugno il termine per le dichiarazioni dei redditi 2018 (relative ai redditi del 2017), l’Agenzia delle Entrate non ha ancora reso noti gli importi delle deduzioni.
“Tutta la categoria - afferma il Presidente Provinciale di Confartigianato Trasporti Macerata, Emanuele Pepa - sta attendendo che vengano confermati gli importi delle deduzioni in 51 euro per i viaggi fuori comune e 17,85 euro all’interno del comune. Senza questa misure, decine di migliaia di imprese si troverebbero in grave difficoltà, avendo già fatto affidamento su tali importi per i redditi dello scorso anno. Chiediamo che il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli – conclude Pepa - ci convochi con la massima urgenza e prenda in considerazione le richieste della nostra categoria attivandosi per evitare il fermo che, in mancanza di atti concreti, sarà proclamato dalle imprese già nelle prossime settimane”.
“Il peggior biglietto da visita di questa estate 2018? I lavori lungo la superstrada 77 Val di Chienti. Per colpa di quella che si può definire sicuramente una scelta scellerata, tutti gli sforzi degli operatori turistici e di chi quotidianamente si occupa di incoming rischiano, infatti, di essere vanificati. I cantieri dovevano essere rimandati a settembre, la bocciatura è piena per chi ha deciso di aprirli ora. E come se non bastasse sembra che non si possa far nulla perché uomini e mezzi operino di notte. Né sembra si possa far nulla per la sospensione durante i fine settimana”.
L’imprenditore settempedano Sandro Teloni, titolare del relais La Villa a Cesolo di San Severino Marche e ideatore del progetto “Homelike Villas” che ha messo insieme in rete da questa stagione una settantina di ville e dimore storiche tra Marche, Umbria e Toscana, non ci sta.
“I nostri ospiti, così come tantissimi altri turisti e vacanzieri, si lamentano con noi perché sono costretti, soprattutto nel week end, a crogiolarsi al sole per raggiungere la costa tra code, rallentamenti, incidenti e tamponamenti lungo la superstrada 77 Val di Chienti nel tratto dove è stato aperto un cantiere per il rifacimento dell’asfalto. Pochi chilometri dove però si concentrano code anche di due ore in questo periodo. L’ho sperimentato personalmente più volte, ne sono testimonianza decine e decine di automobilisti costretti adesso a percorre una sola corsia, realmente molto pericolosa, a seguito della chiusura totale di una doppia carreggiata, quella in direzione monti - mare. Un’assurdità quella di scegliere di effettuare quest’operazione in questo periodo. La Val di Chienti, infatti, con l’apertura del nuovo tratto scoppia perché utilizzata come collegamento veloce verso il mare anche dai cugini umbri e dal turismo che si sposta da una regione all’altra ma soprattutto dall’Umbria, appunto, alle Marche. Vorrei che tutte le associazioni di categoria, le amministrazioni locali, chiunque abbia a cuore le nostre zone faccia sentire la propria voce. Questa doveva essere la stagione del riscatto, dopo le difficoltà vissute lo scorso anno a causa del sisma. In tutte le fiere, in tutti i convegni, in tutti gli incontri ci sentiamo dire che il turismo è il volano della nostra economica nazionale poi, però, alla prova dei fatti, quando dalla teoria si passa alla pratica, questi sono gli schiaffi che prendiamo. Tutti ci siamo impegnati, e abbiamo scommesso anche di tasca nostra, guardando con fiducia avanti e ora, per colpa d’altri, dobbiamo fare i conti con queste situazioni che sono veramente insostenibili. Proseguire con i cantieri per altre settimane porterà a disdette e ripensamenti. Ho letto di ristoratori che si sono visti cancellare i tavoli da chi rimasto imbottigliato in superstrada, ho assistito a telefonate disperate da parte di chi doveva arrivare presso le nostre strutture a un’ora e invece ci è arrivato due ore dopo. Non è questo il modo migliore per accogliere la gente. Né dalle nostre parti, né altrove”.
L’Associazione Tutela Impresa con sede nazionale in Civitanova Marche, da sempre attenta alle problematiche aziendali - in primis consulenza – assistenza specialistica nel contenzioso bancario/fiscale, - ha recentemente concluso per la zona Marche un importante accordo di collaborazione con la NovaIn Srl, specializzata nel settore delle Innovazioni.
“Si ritiene che la valenza strategica dell’Innovazione sia sicuramente un fattore di successo per il futuro sviluppo delle aziende, indispensabile per il superamento dell'attuale crisi economico-finanziaria, che penalizza fortemente le PMI, mettendole troppo spesso a rischio di sopravvivenza”, sostiene il presidente Cav. Rag. Giuseppe Tosoni.
Verranno coinvolte in tale iniziativa anche le Camere di Commercio e le Università zonali.Presente anche l’amministratore delegato di NovaIn, Dott. Amulio Gubbini che ha illustrato i principali nuovi servizi:- sostegno per valorizzare le idee innovative e i brevetti già in possesso di aziende ed in attesa di programmazione e sviluppo;- ricerca di idee innovative e brevetti (già valorizzati e testati), da inserire nelle aziende interessate;- presentazione, per chi si occupa di sola commercializzazione, di nuovi prodotti e servizi per la vendita in Italia e soprattutto all’estero, dove sono già operativi validi uffici commerciali;- possibilità di partecipare alla creazione di rete fra Imprese;- supporto professionale e informativa bandi per accesso a contributi a fondo perduto e non, sia a livello locale, regionale e nazionale per progetti innovativi, fondamentali per lo sviluppo delle imprese del territorio marchigiano.Presente all’incontro tra gli altri, il Dott. Claudio Massa, vicepresidente nazionale dell’Associazione Casartigiani, in rappresentanza anche della Camera di Commercio di Fermo, e diversi Professionisti operanti nelle Marche, Umbria, Abruzzo e Molise.Nel pomeriggio è intervenuto anche il Dott. Pasquale De Angelis che ha rappresentato la disponibilità dell’associazione dallo stesso rappresentata e autorizzata alla certificazione di qualità e del 100% del Made in Italy, dei prodotti italiani destinati all’estero.
Le aziende marchigiane che sono interessate potranno contattare l’Associazione al numero verde 800.93.11.70 per informazioni a riguardo.