Trasferimento del polo tecnologico di Ubi Banca da Piediripa a Jesi: assemblea dei lavoratori
Le segreterie regionali FABI FIRST-CISL FISAC e UILCA hanno promosso un'assemblea dei lavoratori del Polo tecnologico e dell'Help desk di Macerata, che si è riunita il 9 agosto 2018 alle ore 11,30 presso la struttura di Piediripa, con la partecipazione del sindaco di Macerata Romano Carancini e di rappresentanti delle segreterie sindacali confederali, con lo scopo di valutare il progetto di trasferimento delle attività e dei 94 lavoratori da Piediripa a Jesi.
Durante l'assemblea sono stati osservati: - mancato rispetto degli impegni già sottoscritti da UBI per il mantenimento nei territori di attività e il contenimento della mobilità dei lavoratori; in particolare dell'Accordo quadro del 26/10/2017, in cui vengono individuati 9 Poli tra cui quello di Macerata e della lettera ai Segretari Generali delle OO.SS da parte dell’A.D. Massiah del 14.4.2017; - inconsistenza delle motivazioni addotte da UBI in merito al programma di contenimento delle spese (spese di manutenzione dell'immobile di Piediripa molto ridotte e obbligo di continuità dell’affitto dello stesso immobile per impegni vincolanti presi dalla vecchia gestione che non consente risparmi immediati); - l’individuazione di eventuali soluzioni alternative al trasferimento del Polo Tecnologico e dell’Help Desk a Jesi con possibili ipotesi, socialmente sostenibili, che insistano nel Territorio maceratese in siti (almeno tre) già a disposizione di UBI Banca e, quindi, economicamente compatibili; - viene anche espressa forte perplessità sulle predette scelte poiché UBI, dopo essersi impegnata con l'Accordo del 26/10/2017, a un progetto di razionalizzazione organizzativa che riguarda 9 Poli, subito dopo ha modificato unilateralmente il progetto sconfessando quanto stipulato; tale comportamento potrebbe mettere in dubbio, negativamente, persino le scelte di esistenza e dimensionamento adottate per tutti i 12 poli di lavorazione di UBISS nel resto d’Italia; - ci sorprende che un'azienda tradizionalmente attenta e sensibile alle esigenze del territorio e del suo tessuto produttivo, operi una scelta cinica che mette ulteriormente in difficoltà una provincia già fortemente provata dal sisma del 2016, con un impatto che può diventare pesantemente negativo sulla clientela.
Per tutto quanto precede, L’Assemblea dei lavoratori esprime la convinta contrarietà al progetto di trasferimento del Polo tecnologico e dell’Help desk a Jesi e chiede la sospensione del progetto fino alla revisione del piano industriale di gruppo UBI.
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