Il salone internazionale leader del settore calzaturiero, theMicam, che si svolge due volte l’anno presso il quartiere fieristico di Fiera Milano Rho, è un appuntamento unico nel suo genere con oltre 2000 collezioni di calzature ad ogni edizione, fondendo con successo business e fashion.
Dopo l’edizione di febbraio, che ha visto oltre 44mila presenze e 1364 espositori, la manifestazione presenterà nel corso della sua 86° edizione dal 16 al 19 settembre, i trend per la primavera/estate del prossimo anno.
Il Micam, punto di riferimento per gli operatori del settore calzaturiero provenienti da tutto il mondo, si divide quest’anno in 5 aree, Luxury, Contemporary, Active, Cosmopolitan, iKids, studiate per rendere il percorso un’esperienza di visita unica, attraverso una molteplicità di collezioni che mettono in risalto la tradizione, l’innovazione e il design.
“Le tendenze della prossima stagione primavera/estate 2019 si ispirano alla meditazione e al benessere sia fisico che mentale - afferma Moira Amaranti Presidente Nazionale della Calzatura di Confartigianato Imprese - con colori vivaci, disegni e stampe molto originali, ricchi di spunti stilistici retrò che rimandano ad atmosfere estive. Le nostre aziende quindi hanno lavorato sulle loro collezioni per incontrare le esigenze dei compratori provenienti da tutto il mondo, cogliendo le straordinarie opportunità che il Micam può offrire per stabilire nuove relazioni internazionali. Ricordo inoltre che Confartigianato Imprese sarà presente con un suo stand dedicato alle eccellenze 100% made in Italy al padiglione 3-S11, presso il quale si potranno ammirare le produzioni di alcuni artigiani come Paul Meccanico e Lucio Picone che dal vivo, creerà delle calzature con le sue preziose ed inimitabili cuciture a mano”.
“La scorsa edizione – dichiara Paolo Capponi, Responsabile Export di Confartigianato Imprese Macerata - si è chiusa con successo con il 60% dei visitatori provenienti dall’estero, in particolare dalla Russia che con il 22% di presenze ritorna ad essere il primo Paese estero, seguita dall’Ucraina con +7%, Germania +9% e Francia con un +1%. L’indiscutibile qualità del nostro 100% made in Italy è sempre più ricercata dai mercati esteri e occasioni come il Micam sono fondamentali per rafforzare il percorso di internazionalizzazione delle nostre 45 imprese artigiane che quest’anno parteciperanno alla manifestazione. In concomitanza con il Micam inoltre, si svolgerà il Mipel, altro grande evento internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio moda. Arrivata all’edizione numero 114 questa prestigiosa vetrina ospiterà, oltre a 300 top brand e i 12.000 visitatori di ogni edizione, anche 20 aziende marchigiane tra le quali 6 di Confartigianato Imprese”.
Il 12 settembre alle ore 17.30, nella cornice di Palazzo Trincinel centro di Foligno, Giovanni Giorgetti– CEO di ESG89 Group e ideatore della kermesse – discuterà dell’imminente Glocal Economic Forum ESG89 - Perugia 2018 e della sua unicità nel panorama degli incontri economici del Centro Italia con Paolo Bazzica (Bazzica Group), Gianluca Pesarini(Presidente Confindustria Macerata) e Nando Mismetti(Sindaco di Foligno e Presidente della Provincia di Perugia).
La società, l’economia, il valore dei territori: questo il tema della tre giorni perugina in programma dall’11 al 13 ottobre prossimi. «Forte l’impegno per rilanciare le aree del cratere, per andare oltre la ricostruzione e per portare sviluppo economico. Bisogna sì pensare a ricostruire – afferma il Presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini- ma anche a creare lavoro e opportunità; pensiero coerente con il tema del Glocal Economic Forum ESG89 - Perugia 2018».
Andrea Cardoni, docente presso l’Università di Perugia, invita le due regioni all’integrazione delle conoscenze tra le imprese dei nostri territori. «La forza imprenditoriale delle nostre imprese – ha dichiarato Cardoni – si sta affievolendo senza una adeguata managerialità. Integrare cultura imprenditoriale e manageriale, tuttavia, non è affatto facile. Il tema strategico da affrontare non riguarda il se, ma il comerealizzare questa integrazione».Fondamentale per la realizzazione di tale scopo è sviluppare delle connessioni efficaci: questo il pensiero di Luca Ferrucci(Università di Perugia) secondo il quale «Umbria e Marche sono geograficamente e storicamente realtà “vicine”, ma soprattutto possono costituire un’area di grandi potenzialità, in termini sociali, culturali ed economici, grazie al potenziamento di connessioni non solo di infrastrutture fisiche, ma anche di altra natura, quali le connessioni, economiche e turistiche».
Cos’è il Glocal Economic Forum ESG89 Perugia 2018?Nella cornice di un’economia nazionale che – unico caso tra i Paesi del G7 - vede rallentare la crescita del PIL (+0,2% nel secondo trimestre 2018, dati OCSE), operano imprenditori e manager che fanno la differenza in condizioni estremamente svantaggiose.
Loro sono i protagonisti del Glocal Economic Forum ESG89 - Perugia 2018,organizzato da ESG89 Group,che si terrà a Perugia dall’11 al 13 ottobrepresso il Deco Hotel.I nomi dell’industria che conta si alterneranno a professionisti, giornalisti, accademici, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria.La grande attenzione sulle sinergie tra protagonisti della realtà economica del Paese si concretizza in tre giorni di incontri, confronti, approfondimenti e momenti formativi il cui tema sarà la società, l’economia, il valore dei territori.
Dopo aver aperto i battenti al pubblico nello scorso luglio, oggi si è tenuto il taglio del nastro ufficiale per la nuova Filiale di Castelfidardo, via Perosi, della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro.
Non certo uno sportello qualunque, ma la sede distaccata e l’avamposto anconetano dell’Istituto di credito civitanovese, con territorio storico di riferimento quello a cavallo tra la provincia maceratese e quella fermana.
“In poco più di un mese di attività, peraltro nel pieno della stagione estiva, – ha detto il DG Marco Moreschi dopo il taglio del nastro – la Filiale ha già fatto registrare risultati decisamente confortanti con oltre 300 conti correnti aperti e 10 milioni di euro di masse, a testimonianza che, seppure arrivati in punta di piedi in questo territorio nuovo per noi, stiamo già lavorando per diventare punto di riferimento per famiglie, giovani, artigiani e piccole Imprese”.
Tutti del territorio, così come tradizione della Bcc civitanovese, i collaboratori della Filiale fidardense di via Perosi: Maurizio Foglia (titolare di filiale), Mauro Conocchioli, Michele Colombati, Rossana Ginevri ed Elisa Fiordomo.
“Con questo taglio del nastro – ha detto il Presidente Sandro Palombini – siamo ufficialmente diventati l’Istituto di Credito Cooperativo più grande della regione Marche, dal punto di vista della copertura territoriale, con la nostra operatività che copre ora l’intera area territoriale del centro Marche. Quello dorico, infatti, si andrà a sommare ai territori storici della nostra Banca, maceratese e fermano”.
Il territorio fidardense, dunque, si arricchisce di un nuovo istituto di credito.
“Di certo – dice Marco Bindelli, Vice Presidente e Ad dei rapporti con il mondo del Credito Cooperativo - non mancherà il nostro supporto alle iniziative meritevoli e, a tal proposito, abbiamo deciso di sostenere da quest’anno un’eccellenza come il Premio Internazionale della Fisarmonica, che si terrà nei prossimi giorni (dal 9 al 16 settembre, ndr) e di cui saremo main sponsor nella serata clou di sabato prossimo, 15 settembre”.
“Accogliamo con grande entusiasmo l’apertura nel nostro territorio di una Banca vicina alla gente, alle famiglie ed alle imprese. E’ un segnale di fiducia e di energia”, ha detto il Sindaco Roberto Ascani, presente al taglio del nastro”.
La prossima settimana, taglio del nastro nelle altre due filiali anconetane della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro: mercoledì 12 ad Osimo, in via Vittorio Bachelet 13 a Campocavallo, e giovedì 13 a Loreto, in via Donato Bramante 41.
Si apre dunque nel modo migliore un autunno che si preannuncia piuttosto “caldo” per la Bcc di Civitanova che a novembre terrà un’assemblea dei Soci straordinaria per votare il progetto di aggregazione con la pesarese Bcc di Suasa e per ratificare il patto di coesione con la Capogruppo Cassa Centrale Banca.
Finalmente, dopo due anni dall’interruzione dei rapporti di lavoro di tutte le maestranze del cementifico di Castelraimondo - Gagliole, è stata chiusa la vertenza sindacale relativa alla procedura dei licenziamenti collettivi.
Fillea CGIL e Filca CISL assistite dai legali Pettinari e Pantaleoni, hanno tutelato 47 dei 71 ex dipendenti.
Di questi 47, nel tempo, circa il 90% si sono ricollocati, a dimostrazione delle competenze e delle capacità professionale dei lavoratori. Il restante 10% ha maturato il requisito pensionistico o è vicino al suo traguardo.
Nell’accordo raggiunto, che prevede un congruo indennizzo economico (15 mensilità), è stata esclusa la transazione relativa agli ultimi due mesi (agosto e settembre 2015) per i quali non è stata riconosciuta la Cassa Integrazione Straordinaria. A breve verrà richiesto un incontro all’attuale proprietà per definire il riconoscimento delle differenze contributive e retributive di agosto e settembre 2015.
Infine nell’ottica della tutela della salute dei lavoratori nell’accordo rimane la possibilità per gli ex dipendenti di agire nei confronti dell’azienda nel caso si manifestino malattie professionali riconducibili all’attività svolta presso il cementificio.
"D’altra parte" affermano in una nota congiunta Fillea Cgil e Filca Cisl "si sottolinea la preoccupazione per lo stato di abbandono dell’area industriale dell’ex cementificio, anche alla luce del rigetto da parte della Regione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). Si richiede l’istituzione immediata da parte della Regione Marche di una Conferenza dei servizi in cui siano presenti, oltre alla Organizzazioni Sindacali e la Regione, l’ARPAM, l’attuale proprietà del cementificio, la Provincia di Macerata e i comuni di Casteraimondo e Gagliole. Sarà così possibile comprendere lo stato dell’arte in termini sia ambientali che produttivi.
Si ritiene opportuno intervenire immediatamente per mettere in sicurezza l’area tramite l’azione dell’ARPAM alla quale si dovrebbe anche dare mandato per un costante controllo e monitoraggio.
Infine, anche alla luce della firma del documento “ VERSO IL PATTO PER LA RICOSTRUZIONE E LO SVILUPPO”, si ritiene non più rinviabile l’inizio di una discussione per una futura riqualificazione dell’area dell’ex cementificio per una rigenerazione della comunità locale. Sono previsti per la Regione Marche una dotazione complessiva di oltre 9 miliardi di euro tra risorse stanziate dal governo nazionale, comunitari e di risorse aggiuntive sui fondi strutturali (FESR e FEASR). In un’area così colpita dagli eventi sismici potrebbe essere un’opportunità per trasformare un’importante storia industriale del territorio in una nuova opportunità produttiva e sociale".
L’ufficio Servizi Sociali del Comune di San Severino Marche ricorda che i possessori di conto corrente presso Ubi Banca che usufruiscono del Cas, il Contributo per l’Autonoma Sistemazione, sono chiamati a comunicare le nuove coordinate bancarie contenenti il nuovo Iban.
Sono attualmente 3.455, circa il triplo rispetto allo scorso marzo, le famiglie povere residenti nella Marche che beneficiano del reddito d'inclusione (Rei), le persone coinvolte sono 10.506, sempre il triplo rispetto all'ultima rilevazione, mentre l'importo medio mensile del sostegno economico è salito a 267 euro dai 256 di cinque mesi fa.
"Migliora la conoscenza del Reddito di inclusione nelle Marche - commenta il presidente della Regione, Luca Ceriscioli - e cresce il numero di nuclei familiari che ne beneficiano.
Avevamo l'obiettivo di diffonderne la conoscenza e le iniziative messe in campo stanno dando buoni risultati. Si tratta di un vero e proprio sistema capillare sul territorio, che non si limita alla semplice erogazione di un contributo, ma ha come suo cardine la condivisione di un progetto personalizzato con ciascun beneficiario, al fine di garantire una formazione utile e un inserimento stabile nel mondo del lavoro".
(Ansa)
Chi si forma, non si ferma: per CNA e il suo ente regionale Form.Art Marche, non si tratta semplicemente di uno slogan, bensì di un principio che guida da anni l’associazione di categoria nell’assistenza alle imprese anche sotto l’aspetto formativo, con l’attività dedicata sia agli imprenditori che ai lavoratori dipendenti. Ed ora arriva una importante novità: la formazione riservata al settore estetico ingrana la marcia, grazie al protocollo di intesa siglato tra Form.Art Marche, CNA Territoriale di Macerata e IAL Marche (Innovazione Apprendimento Lavoro). “Questo importante partenariato sottoscritto con IAL Marche – evidenza il direttore generale di CNA Macerata Luciano Ramadori – è strategico per il lavoro sul territorio della nostra associazione e del Form.Art Marche: l’attività formativa, anche e soprattutto nel mondo dell’estetica, è obbligatoria per chi intende avviare una nuova impresa ma soprattutto è fondamentale per arginare il fenomeno dell’abusivismo, fin troppo presente in questo settore. Grazie alla sinergia tra Form.Art Marche e IAL siamo in grado di fornire alle imprese un’assistenza formativa a tutto tondo, che partirà a brevissimo e su cui puntiamo in maniera particolare”.Una sinergia che poggia le basi sull’esperienza maturata dai soggetti che sottoscrivono il protocollo, entrambi enti di formazione professionale accreditati presso la Regione Marche: il Form.Art.Marche promuove e realizza dal 1997 progetti finalizzati allo sviluppo e alla promozione economica delle imprese artigiane e delle PMI, mentre lo IAL Marche, con le sue sedi di Pesaro, Macerata e Falconara Marittima, organizza dal 2002 percorsi di qualifica e specializzazione nel settore del wellness, in risposta alle concrete attività di collocamento della figura professionale dell’estetista. “Grazie a questa collaborazione – ribadisce Roberto Ruggeri, direttore del Form.Art Marche – siamo in grado di potenziare l’offerta formativa, con percorsi di qualifica per estetiste, corsi di specializzazione e supporto per inserimento lavorativo. E’ un passo importante che compiamo sul territorio maceratese, che si affianca all’azione e al lavoro quotidiano della CNA nei confronti delle imprese”. “Open day informativi, consulenze su contrattualistica e ricerca del personale, programmazione dei corsi: ci mettiamo a disposizione del territorio – dichiara Valentino Parlato, amministratore IAL - attraverso l'attività e l'esperienza nel settore estetico di IAL Marche. Oltre il 70% delle allieve formate dai nostri corsi, a distanza di 4 o 6 mesi dalla conclusione del percorso formativo, si inserisce nel mercato del lavoro: a Macerata, su 36 corsi attivati dal 2003 per un totale di 32400 ore di formazione erogata, abbiamo qualificato e specializzato 455 estetiste. A queste, si aggiungono le ex allieve ora imprenditrici che continuano ad avvalersi dei nostri servizi, anche tramite l’utilizzo di fondi interprofessionali e corsi di specializzazione”.
Rimar ha celebrato i 30 anni dalla nascita presso la propria sede nella frazione Grottaccia. L'azienda è nata, come molte start up, in una soffitta e poi in un garage ed è cresciuta in maniera esponenziale fino alle dimensioni attuali con la produzione di letti imbottiti e arredamento tessile.
Si tratta di una tipica storia familiare, Andrea e Manuela Marrocchi hanno iniziato con una macchina da cucire e con le consegne presso le aziende clienti. Nel 1998 l'avvio della produzione presso l'attuale fabbrica che occupa circa 30 dipendenti. Dove la logistica, magazzino ed organizzazione sono ben integrate consentendo tempi e modalità di risposte veloci ed efficaci.
All'evento ha partecipato anche il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini che ha ricordato come le iniziative imprenditoriali come quella di Rimar creano valore aggiunto al territorio, specie se portate avanti da un'imprenditoria intelligente, che si adatta alle nuove esigenze e sempre con un fondamento che riguarda l'etica d'impresa.
Tutte caratteristiche che si attagliano alla famiglia Marrocchi che è alla prese anche con un passaggio generazionale. RIccardo Marrocchi, il figlio che si occupa di commerciale e marketing, ha presentato la gamma di nuovi prodotti ed il nuovo catalogo. Ha anche annunciato una nuova linea di prodotti dedicata ai cani e ai gatti: "Non stiamo mai fermi e ci piace innovare. A settembre inizieremo in maniera organizzata le vendite dei nuovi prodotti che, come per i letti imbottiti, saranno realizzati nelle nostre linee di produzione". Il calore degli oltre 500 intervenuti, compresi diversi clienti che hanno percorso mezza penisola per esserci
Nelle aree terremotate la produzione di latte è calata del 20% anche per la chiusura delle stalle, ma le difficoltà non hanno scoraggiato la maggioranza di agricoltori e allevatori che, a prezzo di mille difficoltà e sacrifici, non hanno abbandonato il territorio ferito e sono riusciti a garantire la produzione della maggior parte delle tipicità. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti a due anni dalla prima scossa che il 24 agosto 2016 ha devastato ampie aree del centro Italia.
A Castelluccio di Norcia è in piena raccolta la prestigiosa lenticchia con la falciatura degli oltre 500 ettari seminati e un raccolto che si prevede buono attorno ai 3mila-4mila quintali, secondo l'organizzazione agricola. E sulle tavole rimangono anche il ciauscolo, il caratteristico salame spalmabile marchigiano, il pecorino dei Sibillini e le tante altre specialità del territorio - spiega una nota Coldiretti - come la patata rossa di Colfiorito, lo zafferano, il tartufo, il prosciutto di Norcia Igp o la cicerchia.
(Fonte Ansa)
Le segreterie regionali FABI FIRST-CISL FISAC e UILCA hanno promosso un'assemblea dei lavoratori del Polo tecnologico e dell'Help desk di Macerata, che si è riunita il 9 agosto 2018 alle ore 11,30 presso la struttura di Piediripa, con la partecipazione del sindaco di Macerata Romano Carancini e di rappresentanti delle segreterie sindacali confederali, con lo scopo di valutare il progetto di trasferimento delle attività e dei 94 lavoratori da Piediripa a Jesi.
Durante l'assemblea sono stati osservati: - mancato rispetto degli impegni già sottoscritti da UBI per il mantenimento nei territori di attività e il contenimento della mobilità dei lavoratori; in particolare dell'Accordo quadro del 26/10/2017, in cui vengono individuati 9 Poli tra cui quello di Macerata e della lettera ai Segretari Generali delle OO.SS da parte dell’A.D. Massiah del 14.4.2017; - inconsistenza delle motivazioni addotte da UBI in merito al programma di contenimento delle spese (spese di manutenzione dell'immobile di Piediripa molto ridotte e obbligo di continuità dell’affitto dello stesso immobile per impegni vincolanti presi dalla vecchia gestione che non consente risparmi immediati); - l’individuazione di eventuali soluzioni alternative al trasferimento del Polo Tecnologico e dell’Help Desk a Jesi con possibili ipotesi, socialmente sostenibili, che insistano nel Territorio maceratese in siti (almeno tre) già a disposizione di UBI Banca e, quindi, economicamente compatibili; - viene anche espressa forte perplessità sulle predette scelte poiché UBI, dopo essersi impegnata con l'Accordo del 26/10/2017, a un progetto di razionalizzazione organizzativa che riguarda 9 Poli, subito dopo ha modificato unilateralmente il progetto sconfessando quanto stipulato; tale comportamento potrebbe mettere in dubbio, negativamente, persino le scelte di esistenza e dimensionamento adottate per tutti i 12 poli di lavorazione di UBISS nel resto d’Italia; - ci sorprende che un'azienda tradizionalmente attenta e sensibile alle esigenze del territorio e del suo tessuto produttivo, operi una scelta cinica che mette ulteriormente in difficoltà una provincia già fortemente provata dal sisma del 2016, con un impatto che può diventare pesantemente negativo sulla clientela. Per tutto quanto precede, L’Assemblea dei lavoratori esprime la convinta contrarietà al progetto di trasferimento del Polo tecnologico e dell’Help desk a Jesi e chiede la sospensione del progetto fino alla revisione del piano industriale di gruppo UBI.
Il Consiglio di Amministrazione di BCC Civitanova Marche e Montecosaro ha approvato il risultato economico patrimoniale al 1° semestre 2018 caratterizzato da importanti performance. I risultati conseguiti corroborano la solidità della Banca ma in particolare segnano un’importante inversione di tendenza nei confronti dell’attività caratteristica che contribuisce in modo positivo alla capacità di produrre reddito e sostenere le iniziative dei propri territori pur in un contesto economico ancora critico.
“Sottolineo con soddisfazione i risultati ottenuti dalla nostra Banca e dal nostro nuovo Direttore Generale, Marco Moreschi – evidenzia il Presidente Sandro Palombini - inseriti in un quadro di deciso sviluppo della Banca dopo le recentissime aperture delle tre nuove Filiali di Castelfidardo, Osimo e Loreto ed il deposito in Banca d’Italia del progetto industriale di fusione con la BCC di Suasa che proietta ora concretamente la Bcc di Civitanova verso la costruzione di una realtà regionale”.
A tal proposito, prossimo cruciale appuntamento quello dell’Assemblea straordinaria di autunno in cui la compagine sociale sarà chiamata ad esprimersi sul progetto aggregativo e sulla scelta del nuovo Nome coerente con il percorso intrapreso.
I risultati patrimoniali al 30/06/2018
“Al 30 giugno – illustra i dati il DG Marco Moreschi, al vertice della Bcc di Civitanova dal luglio dello scorso anno – il totale dei mezzi amministrati ammonta a 654 milioni di euro in crescita del 2,4% caratterizzati da una raccolta diretta stabile e una indiretta in crescita dell’8,5%; forte la crescita della voce risparmio gestito per un +20%.
Gli impieghi, pari a 297 milioni di euro, crescono del 4,1% con la parte a breve che si caratterizza per la prima volta per una crescita del 13,3%.
I numeri segnano pertanto una crescita armonica di tutte le componenti legate all’attività caratteristica.
Si richiama come l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa hanno indotto la Banca ad adottare una politica estremamente rigorosa nella valutazione dei crediti deteriorati. Al 30 giugno 2018 la percentuale di copertura di tutto il credito deteriorato è del 65%; a tal proposito si evidenzia come dopo il perfezionamento della cessione di un importante stock di sofferenze nello scorso mese di luglio la Banca abbia raggiunto una percentuale di credito deteriorato sul totale degli impieghi vicino al 10%, in linea con i migliori standard di riferimento del sistema bancario nazionale.
Il rapporto tra impieghi e raccolta è pari al 70%.
I risultati economici al 30/06/2018
Il margine d’interesse da attività caratteristica segna un andamento in crescita dell’11% ed, unitamente ad una crescita del 5% dei ricavi da servizi, oltre a confermare un quadro di assoluta positività evidenzia la volontà della banca di porsi come interlocutore di riferimento dei propri territori.
Il margine d’intermediazione pari 10,8 mln è in crescita del 14% così come il risultato netto della gestione finanziaria è in crescita dell’11%.
In flessione le spese amministrative grazie all’importante lavoro di revisione di tutti i centri di costo che porta ad una contrazione delle spese ordinarie del 3,3%; in flessione anche le spese per il personale del 7% quale risultato del recente efficientamento della struttura organizzativa e del nuovo modello distributivo.
L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 3,4 milioni di euro.
L’utile netto si attesta a 2,8 milioni di euro.
Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Muccia, è stata illustrata la delocalizzazione delle attività produttive avvenuta nei comuni del cratere a seguito del sisma del 2016.
"Abbiamo delocalizzato in 38 comuni del terremoto 166 attività commerciali per un investimento di oltre 12 milioni di euro e in queste 166 non sono considerati i centri commerciali di Visso e di Camerino che invece hanno avuto altri tipi di finanziamenti - ha esordito l'Assessore Regionale Angelo Sciapichetti -. Per il resto, abbiamo esaudito tutte le richieste ricevute da parte delle attività preesistenti al sisma e che, non potevano più operare a seguito di questo. Una volta create le aree commerciali molti sono stati gli operatori economici (tre a Muccia in particolare) che ci hanno chiesto di poter riaprire le proprie attività poichè hanno finalmente riacquistato una speranza nel futuro toccando con mano la possibilità di ripartire. Gli interventi sono totalmente ultimati in 27 dei 32 comuni che ne hanno fatto richiesta".
"784 sono stati i moduli installati per fornire i locali alle 166 attività delocalizzate - ha poi continuato Sciapichetti. Riteniamo quindi che nonostante le difficoltà, i problemi e le lacune, vada però valorizzato quello che è stato fatto a distanza di due anni dal sisma. Così anche per le macerie: facendo dei confronti con altre aree colpite dal terremoto infatti ne è derivato che qui nelle Marche sono state portate via circa 490.000 tonnellate di macerie in 16 mesi, mentre nei primi due anni dopo il terremoto dell'Aquila, le macerie portate via erano solo 100.000 tonnellate. Ciò non sta a significare che tutto va bene e funziona, ma è giusto mettere in evidenza le cose che hanno funzionato".
“Come previsto dall’art.3 del Decreto legislativo D.Lgs n.92 del 25 Maggio 2017 – ha dichiarato il Presidente Regionale di Confartigianato Orafi, Giuseppe Verdenelli - tutti i Compro Oro gli orafi e le gioiellerie che intendono ritirare dai propri clienti oro usato sia per l’acquisto che per la permuta, dovranno obbligatoriamente, entro il 3 ottobre 2018, iscriversi all’OAM (Organismo Agenti e Mediatori)”.Pertanto tutti gli artigiani orafi o titolari di gioiellerie per proseguire l’attività di ritiro di oggetti preziosi a partire dal 3 settembre 2018, saranno tenuti a presentare istanza di iscrizione accedendo al portale dell’OAM www.organismo-am.it seguendo le indicazioni.A partire dal 3 ottobre 2018 coloro i quali, invece, non avranno presentato l’istanza di iscrizione, dovranno interrompere lo svolgimento della propria attività. Potranno riprenderla solo dopo aver presentato istanza di iscrizione nel Registro ed a seguito della pronuncia di accoglimento da parte dell’OAM.Coloro i quali, invece, non avranno presentato l’istanza di iscrizione, dovranno interrompere lo svolgimento di tale attività, con la possibilità di riprenderla solo dopo aver presentato l’istanza ed a seguito della pronuncia di accoglimento da parte dell’OAM.“Precisiamo che Confartigianato Imprese - continua Paolo Capponi, Responsabile Ufficio Export di Confartigianato Imprese Macerata - sta portando avanti una serie di azioni tese a raggiungere l'obiettivo da sempre individuato e consistente nell'esclusione dalla sfera di applicazione del Decreto Compro Oro, delle imprese artigiane che svolgono tale attività in forma marginale e residuale. Terremo comunque informati gli artigiani orafi iscritti alla nostra Associazione, su tutti gli sviluppi politici delle richieste sottoposte al MISE mirate ad esentare gli operatori artigiani del comparto oreficeria dalla norma vigente”.
Oggi, lunedì 6 agosto, è stato siglato un accordo di conciliazione in sede sindacale FILCA Cisl Macerata a tutela dei lavoratori.
L'accordo ha visto il Consorzio Arcale e le sue consorziate Gervasi Spa e Procogen Spa siglare un accordo con i lavoratori delle ditte PRE e CIBA, consorziate del Consorzio GIPS, in stato di difficoltà finanziarie, che hanno lavorato per le SAE in alcuni cantieri del Maceratese.
I 12 lavoratori che vantavano il pagamento del saldo di alcune mensilità da parte di PRE e CIBA sono stati pagati e saldati in regime di solidarietà dal Consorzio Arcale che, insieme alla FILCA CISL, ha raccolto, valutato e riconosciuto quanto dovuto sia in termini di salario che di versamenti per un totale di circa 30.000 euro.
Il Consorzio Arcale ha ritenuto, nonostante la procedura di concordato di GIPS ed in piena conformità, di adempiere diligentemente alla solidarietà richiamata, avendo tra le sue prime attenzioni la tutela dei lavoratori. Come sempre del resto in tutti i cantieri delle SAE nel cratere del terremoto.
Utilità del calendario utiliÈ ormai noto, anche ai tanti che non sono addetti ai lavori, che le vicende finanziarie a livello mondiale e, di conseguenza, la vita degli addetti ai lavori, siano essi analisti o investitori, si sviluppano secondo un sistema di informazioni, conoscenze, previsioni e analisi che poco hanno a che fare con la mitica dea bendata, meglio conosciuta come “fortuna”. Se è accertato che per sopravvivere e, ancora meglio, per avere successo nel mondo della finanza occorrono doti di destrezza e capacità decisionale, una certa attitudine al rischio e molta passione, è altrettanto vero che la conoscenza degli strumenti, il tempismo nell’ informazione e l’analisi dei dati fanno la differenza. Nel caso specifico delle attività che si debbano intraprendere in relazione a società quotate in borsa, uno degli strumenti adeguati e consigliabili è il calendario utili. E già il nome stesso, calendario, evoca un senso rassicurante di ordine e precisione, crea un link con la tradizione/convenzione più antica nella storia dell’umanità. Da sempre, infatti, vengono messi a calendario gli impegni personali e/o associativi, aziendali, politici più importanti a breve, medio e lungo termine. Così, nell’ universo dei mercati finanziari, si è radicata la convenzione da parte delle aziende quotate in borsa di pubblicare i propri utili semestrali/trimestrali che hanno un peso significativo nel calcolo previsionale degli investitori.
Ci vuole una bussola Le relazioni sugli utili pubblicate dalle aziende sono molto attese, perché influiscono sulle previsioni di mercato che gli analisti devono realizzare e sono, in certa misura, anche un indicatore dello stato dell’economia in generale e del mercato azionario in particolare. Le aziende possono anche fornire dati ulteriori rispetto al reddito netto, sanno, infatti, che molti attendono questi reports per intraprendere la propria strategia di investimento e offrono dati e informazioni per tenere alto il loro interesse. Se, ad esempio, guardiamo il report di Ferrari il primo giorno dopo la scomparsa di Sergio Marchionne, vediamo che oltre ai risultati del secondo trimestre l’azienda conferma gli obiettivi aziendali fino alla fine del 2018 e fissa l’appuntamento al Capital Markets Day di Maranello il 17 e 18 settembre 2018, per illustrare i piani in essere per il raggiungimento degli obiettivi di medio termine al 2022.
L’esempio recentissimo di Ferrari è paradigmatico per avere una visione di come gli eventi possano determinare reazioni del titolo e degli investitori. Ci vuole, quindi, una sorta di bussola per navigare nella vasta eterogeneità dei mercati finanziari e il calendario utili è appunto questo strumento che consente di essere aggiornati sugli utili delle aziende e sui principali eventi che potrebbero influenzarne l’andamento.
Differenza fra calendario utili e calendario economicoIl calendario utili può essere considerato come un sottoinsieme del calendario economico. La differenza fra i due sta nel fatto che il calendario economico riporta eventi legati all’economia in generale. Un esempio potrebbe chiarire la differenza in maniera semplice. Si pensi al tasso di disoccupazione. Chiaramente, il tasso di disoccupazione non appare nel calendario utili ma nel calendario economico poiché questo indice viene influenzato dalla situazione economica generale piuttosto che dall’andamento di una singola azienda. In genere il calendario economico elenca giornalmente le informazioni utili per la pianificazione finanziaria su tutti gli indici dei mercati nazionali ed internazionali.
Punti chiave del calendario utiliGrazie all’utilizzo di un calendario utili, un investitore ha la possibilità di avere una panoramica sull’andamento economico delle aziende elencate. Vi sono alcuni punti chiave da tenere in considerazione.• Controllo giornaliero. Il calendario utili rappresenta la situazione giornaliera e dovrebbe essere considerato di giorno in giorno. È anche possibile selezionare alcune aziende che sono rilevanti e focalizzarsi solamente sugli eventi che le riguardano. • Timing. È opportuno ricordare che molte aziende sono basate in un diverso fuso orario rispetto a quello in cui vi trovate ad operare. Se la vostra intenzione riguarda le strategie di investimento a breve e brevissimo termine, è opportuno tenere in considerazione il timing. Come molti investitori sanno, un buon investimento è estremamente influenzato dal momento in cui si entra o si esce dalla posizione.• Interpretazione. Oltre a quanto detto, l’interpretazione è sicuramente uno dei fattori più importanti. Per questo motivo, il calendario utili dovrebbe essere utilizzato come uno strumento complementare ad un’analisi dell’azienda.
Perché il calendario utili è uno strumento complementare?Per fare un esempio si potrebbe affermare che due aziende con un simile incremento delle vendite potrebbero spingere i rispettivi titoli in borsa in direzioni opposte. Supponiamo che dal calendario utili, l’azienda A e l’azienda B incrementino le vendite del 10% rispetto al trimestre precedente. L’azienda A vede il titolo decollare e l’azienda B vede il suo titolo scendere. Perché? Una possibile spiegazione potrebbe riguardare la profittabilità delle vendite e questo non viene espresso semplicemente dall’aumento delle vendite, pertanto non può essere dedotto dal calendario utili.Per concludere, utilizzando il calendario utili l’investitore può misurare il polso dell’azienda, valutare la sua forza e il suo potenziale in maniera celere ma superficiale. Per questo motivo è un ottimo strumento complementare ad un’analisi più approfondita.
Nel primo semestre 2018 UBI Banca nelle Marche ha erogato ai privati 70 milioni di euro di prestiti personali e 61 milioni di euro di mutui per l’acquisto della casa. Sul fronte imprese, sempre nel primo semestre, UBI Banca ha concesso finanziamenti a medio-lungo termine per 118 milioni di euro alle aziende medio piccole, quelle fino a 10 milioni di euro di fatturato, e per 130 milioni di euro a quelle più grandi, cioè con fatturati compresi fra i 10 e i 250 milioni di euro. Globalmente nelle Marche UBI Banca ha erogato, fra privati e imprese, finanziamenti per circa 380 milioni di euro. Positivi, nel primo semestre, anche i dati di collocamento dei prodotti d’investimento, con oltre 365 milioni di euro di prodotti di risparmio gestito e 320 milioni di risparmio assicurativo. UBI Banca è la prima banca per quote di mercato nella regione Marche con 246 filiali, frutto dell’integrazione di Banca Popolare di Ancona, Banca Marche, Banca Etruria, CariLoreto e CariChieti. “Il punto di osservazione di UBI Banca, presente in tutta Italia e in particolare nelle aree economicamente più attive del Paese, ci permette di rilevare come i dati di raccolta positivi inseriscano il sistema marchigiano nel più ampio quadro di fiducia dei risparmiatori italiani dopo gli anni di crisi” commenta Nunzio Tartaglia, responsabile della Macro Area Marche e Abruzzo di UBI Banca. “Sul fronte degli impieghi, rileviamo segnali positivi con la riattivazione del circuito delle concessioni creditizie nei confronti dei privati e delle aziende più grandi, mentre per le Pmi siamo ancora in fase di assestamento. Dal punto di vista operativo” conclude Tartaglia “il processo di integrazione delle tre banche acquisite nel 2017 può dirsi sostanzialmente completato".
Partecipazione ed entusiasmo per la presentazione del progetto di ospitalità diffusa, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la start-up Expirit – L’Italia Autentica.
Affittacamere, B&B e proprietari di immobili del centro storico hanno preso parte alla serata confermando la disponibilità di fare sistema sviluppando sinergie tra operatori, Amministrazione e tessuto produttivo ed associativo della Città. “Prende corpo e sostanza il percorso di sostegno e rilancio del borgo Montesanto, che raccoglie tutte le scelte fin qui intraprese dall’Amministrazione e si arricchisce oggi del supporto professionale di Expirit - ha affermato Tommaso Ruffini - ma soprattutto della chiara volontà e partecipazione degli operatori e della Città, che si riconosce sempre più in questa difficile ma entusiasmante sfida.”
“Fare rete, costruire e promuovere un’offerta turistica capace di attrarre e soddisfare viaggiatori che desiderano riscoprire la cultura e le tradizioni locali sono gli obiettivi del progetto - ha continuato Marco Cocciarini, amministratore di Expirit -. Partiremo da una nuova organizzazione della ricettività, che possa dare e al tempo stesso trarre valore e nuova spinta alla filiera dell’agroalimentare, dell’artigianato e commercio locali”.
L’incontro rappresenta un primo step all’interno di un percorso strutturato con altri importanti appuntamenti quali: un incontro rivolto ai proprietari di strutture ricettive interessati alla formazione della rete e del sistema di ricettività e il 22 settembre Workshop in collaborazione con l’UniMc con laboratori per sviluppare iniziative e strategie sulla base di un analisi dei flussi turistici, ad oggi in corso sul territorio, tramite dei questionari distribuiti presso le strutture ricettive della Città.
"Esprimiamo grande soddisfazione per l’importante risultato che Confartigianato Imprese è riuscita ad ottenere grazie alla sua perseveranza e grande impregno – afferma il Presidente Provinciale Renzo Leonori. Dopo molte richieste infatti, è stata finalmente apportata una sostanziale modifica alla normativa che disciplina la SOA, ovvero l’innalzamento della soglia oltre alla quale vige l’obbligo di possedere tale attestazione da parte delle imprese che desiderano eseguire lavori privati per la ricostruzione post sisma".
"Con l’art.6 della legge n.89 del 24 Luglio 2018 - continua - la soglia, che prima era fissata per i lavori di importo superiore a 150.000 euro, da oggi è stata alzata a 258.000 euro. Nelle Marche l’80% delle imprese del settore costruzioni sono piccole imprese artigiane che danno occupazione al 73% degli addetti e, anche a causa della crisi che ha colpito il settore, è per loro molto difficile e costoso ottenere l’attestazione SOA. L’alzamento della soglia era pertanto un diritto sacrosanto, fortemente richiesto da Confartigianato. Se possiamo dirci soddisfatti per questo miglioramento, dobbiamo però ricordare che persistono altre difficoltà per le imprese che intendono richiedere l’attestato SOA, una su tutte la quantità di documentazione da produrre alla Società di Attestazione per la prima classifica (258.000 euro), che è ancora la stessa della classifica illimitata. Occorre quindi ridurre i costi e semplificare le procedure e la documentazione da produrre, almeno per le prime due classifiche, ovvero per i lavori fino a 516.000 euro. Proponiamo – conclude Leonori - di eliminare l’obbligo di allegare alla domanda le planimetrie autenticate e le fatture di acquisto del materiale in cantiere per i lavori in conto proprio, ripristinare il pieno valore legale del “silenzio assenso” per le verifiche della documentazione inviata ai Comuni per quanto riguarda gli atti amministrativi e abolire la presentazione dei versamenti Inps (DM 10-Uniemens), in quanto ogni verifica di regolarità per gli enti previdenziali è già ampiamente comprovata con il Durc".
Finproject, gruppo industriale italiano leader nella produzione di materiali plastici speciali, annuncia la nomina a Direttore Generale di Gerolamo Caccia Dominioni, che entra a far parte anche del Consiglio di Amministrazione della Società. Contestualmente, Euro Vecchiola, fondatore del Gruppo, è stato nominato Presidente Onorario.
Con l’incarico affidato a Caccia Dominioni, Finproject, già presente in Italia, Romania, India, Cina, Vietnam, Messico, Canada, Turchia e Brasile ha l’obiettivo di consolidare e sviluppare il gruppo attraverso una ulteriore fase di internazionalizzazione, in particolare verso i mercati di Asia e Centro America.
Il programma preparerà inoltre l’azienda alla quotazione in Borsa Italiana prevista nel 2019.
Gerolamo Caccia Dominioni riporterà direttamente a Maurizio Vecchiola, Amministratore Delegato di Finproject.
“È un grande piacere avere con noi un professionista come Gerolamo” – afferma Maurizio Vecchiola – “La sua lunga esperienza internazionale lo rende la persona più adatta a ricoprire questo ruolo in un’azienda simbolo del Made in Italy, che intende affrontare sfide importanti e impegnative per ampliare le sue prospettive di crescita”.
Gerolamo Caccia Dominioni ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato del Gruppo Benetton. In precedenza, è stato per 10 anni ai vertici di Warner Music, prima come presidente Sud Europa, poi in qualità di presidente Europa, fino ad assumere la carica di Executive Vice President di Warner Music International.
Prima di entrare in Warner Music, ha ricoperto incarichi di responsabilità in Time Warner e Philips Italia. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano, Gerolamo Caccia Dominioni, ha 63 anni, è sposato e ha 3 figli.
Finproject è un’impresa verticalmente integrata, presente in 9 Paesi con oltre 1.000 dipendenti in 11 stabilimenti e 2 showroom. L’azienda ha sede nelle Marche, dove opera da più di 50 anni, ed è nota in tutto il mondo per XL EXTRALIGHT®, materiale espanso ultraleggero alla base di prodotti di successo globale come le calzature Crocs e le borse O Bag.
Roberto Borgiani, direttore di Confesercenti Marche, e Carla Rossi, presidente di Federagit Marche
E ci risiamo!!!!.......ogni estate è la stessa storia: iniziative turistiche frammentate, tour guidati da non si sa chi, proposte mare-monti al costo di 10/15€ con assaggi di prodotti tipici e personaggi non meglio identificati che si spacciano per accompagnatori e per guide turistiche e che, puntualmente, rastrellano soldi a turisti ignari e tutto con la benedizione di amministrazioni locali e di fondi erogati su misura!
Federagit Confesercenti Marche, da anni impegnata nella denuncia dell’abusivismo dilagante nel settore turistico, lancia l’ennesimo allarme verso la crescita esponenziale di un’accoglienza turistica fatta da improvvisatori che, senza nessuna qualifica, inventano intrattenimenti ed iniziative volti a conquistare i singoli turisti che hanno voglia e curiosità di scoprire l’entroterra marchigiano. Pensionati, insegnanti, piccoli ciceroni, neo laureati allo sbaraglio, casalinghe, ma anche avvocati, ingegneri, architetti si cimentano nell’accoglienza turistica togliendo lavoro ai veri professionisti del turismo che subiscono una vera e propria concorrenza sleale con grave danno economico.
Nell’era in cui si parla di legalità e di dignità del lavoro, niente sembra fermare questo esercito di abusivi che spunta sempre più numeroso e bulimico pronto ad alimentare la sua voracità con la tracotanza tipica di chi esercita abusivamente sotto l’egida di qualche sponsor dichiarandosi digiuno di qualsiasi regola e norma presenti nel settore turistico. La battaglia verso l’educazione al rispetto del lavoro altrui per un corretto sviluppo turistico locale, si fa sempre più dura per i professionisti del settore, soprattutto quando tali iniziative vedono la partecipazione e il supporto economico di enti e amministrazioni locali che, avendo l’obbligo di legge di tutelare i professionisti in regola che già operano nel territorio, sostengono, al contrario, l’illusoria convinzione che associazioni, cooperative, consorzi e quant’altro possano costruire, nella frammentazione e nell’occasionalità, una granitica economia turistica locale.
Federagit Confesercenti Marche ricorda alle istituzioni, agli operatori e ai singoli cittadini che un serio sviluppo turistico si attua solo ed esclusivamente attraverso l’applicazione delle norme che tutelano gli operatori qualificati, certificati e fiscalmente in regola, che hanno le competenze e l’esperienza per poter sviluppare un sistema economico a beneficio di tutti.