Dopo il grande concerto evento con Zac Harmon con il quale si è aperta la nuova edizione del San Severino Blues Festival, domani sera (martedì 18 luglio), alle ore 21,30, arriva nella piazzetta di palazzo Servanzi Confidati lo straordinario Frankie Chavex. Il concerto, biglietto d’ingresso con posto unico non numerato a 13 euro, arriva a due anni di distanza dall’esibizione live di Elcito. Il folk blues rocker di Lisbona, spesso paragonato a Ben Harper, giunge in città per proporre il nuovo disco “Double or Nothing”, appena uscito, e questa volta sul palco si presenta in quartetto.
Con lui sul palco, infatti, ci saranno anche Paulo Borges alle tastiere, Donovan Bettencourt al basso e Joao Correia alla batteria.
Nelle canzoni di Chavez le sonorità del fado si mescolano al sound della chitarra portoghese a sei corde. E’ folk l’anima delle sue dolci ballate, ispirate dalla sua passione per il surf. Lui uno di quei rari artisti che mette tutti d'accordo: piace alla critica e incanta il pubblico. Nel nuovo lavoro racconta storie di perdite e di nascite, di amore, di terrorismo e violazione della libertà, con sfumature sonore psichedeliche. È il disco più maturo di Frankie Chavez, sia come artista che come uomo, una sorta di prova di fuoco, dove scommette tutto su una serie di canzoni fortemente influenzate dal contesto sociale odierno.
Con “My Religion”, primo singolo estratto da “Double or Nothing” si cala nei tempi difficili che stiamo vivendo, un brano nato da una riflessione sui recenti attentati terroristici. “Ho scritto questa canzone – spiega Chavez - il giorno dopo gli attentati di Parigi nel novembre 2015 e, proprio per l’argomento che trattava, ho deciso subito di chiedere a Poli Correia (Sam Alone, carismatico leader dei Devil In Me, uno dei gruppi hardcore più importanti a livello europeo) di cantarlo con me”.
Per Frankie Chavez “Double or Nothing” è “un album di storie che riguardano perdite e nascite, sull’essere in viaggio, e sul tempo che spendiamo in imprese inutili. Parla anche di amore e di relazioni impossibili”.
La musica di Chavez è originale e solare, energica e decisa, la forza e la presa dei suoi live è nota sia in solo che un duo, questa volta potremo ascoltarla con tutta la sua band originale.
In attesa dell’approvazione del Regolamento per le occupazioni di spazi e aree pubbliche, la Giunta per regolamentare le numerose richieste di occupazione di suolo pubblico avanzate in occasione della Fiera di San Giuliano da parte di realtà associative, sportive e commerciali e per poter organizzare in maniera ottimale e con la dovuta tempistica, gli spazi pubblici disponibili, ha stabilito con apposita delibera alcuni criteri.
Innanzitutto verranno valutate unicamente le richieste avanzate nel periodo temporale che va dal prossimo 20 luglio fino e non oltre il 21 agosto, a pena di esclusione, e che, in mancanza di spazi adeguati disponibili, saranno prese in considerazione innanzitutto le richieste avanzate da realtà associative non aventi scopo di lucro, successivamente quelle provenienti da imprese o soggetti con scopi di lucro.
Inoltre, se necessario, verranno applicati anche ulteriori criteri, ad esempio, quello che la priorità verrà accordata a chi già nelle precedenti edizioni ha usufruito dell’occupazione (realtà consolidate) e il criterio cronologico di presentazione delle richieste.
Infine la Giunta ha stabilito che nelle richieste dovranno essere descritte esattamente le attività che saranno svolte nelle aree occupate dove, di conseguenza, potranno essere svolte esclusivamente le attività dichiarate con divieto assoluto di ogni forma di contrattazione e vendita - l’attività di vendita in occasione della Fiera è infatti consentita solo agli operatori di commercio su aree pubbliche secondo le modalità previste dal Regolamento alla Fiera – e saranno escluse le richieste provenienti da partiti e movimenti politici in considerazione del carattere prettamente istituzionale della fiera.
Nei padiglioni della fiera di Rimini dal 9 Luglio è in corso, fino al 23 Luglio, la più importante manifestazione dedicata alla danza: il campionato italiano di danza sportiva, organizzato dalla FIDS (federazione italiana danza sportiva) che vede protagonisti più di 23.000 atleti di tutte le età.
Un appuntamento fisso ormai da 7 anni per l’associazione sportiva dilettantistica Nura Danza, scuola di danza mediorientale (danza del ventre) di Civitanova, fondata e diretta da Alexia Sagripanti.Anche quest’anno sono stati raggiunti importanti risultati. Quattro ori e due argenti sono lo splendido risultato raggiunto nonostante un anno difficile e un po’ travagliato. Molte delle allieve della Nura Danza infatti risiedono nelle zone colpite dal terremoto e alcune delle atlete che compongono il team agonistico hanno subito pesanti conseguenze essendo tuttora sfollate e in attesa di una sistemazione permanente. Ma a quanto pare la passione per la danza è stata talmente grande che ha permesso di superare qualsiasi ostacolo. E alla fine la tenacia delle atlete e la bravura della maestra Alexia Sagripanti hanno permesso il giusto coronamento di tanti sforzi.
Questo il dettaglio dei risultati raggiunti:
ORO nell’Oriental Dance (Solo classe C 16/34) per Valeria Nepi
ORO nell’Oriental Dance (Solo classe C over 35) per Sara Bentivogli
ORO nell’Oriental Dance per il gruppo composto da Sara Bentivogli, Sara Mainero, Grasiele Freitag, Manuela Manente (classe C Open) e ARGENTO per lo stesso gruppo nella specialità Folk Oriental.
ORO nel Folk Oriental Dance per il DUO composto da Sara Bentivoglio e Sara Mainero (classe C over 35)
E infine ARGENTO nell’Oriental Dance per il DUO composto dalle esordienti Lucia Andreozzi e Liudmila Kaminska (classe C Open)
Un folto pubblico ha partecipato all’inaugurazione della mostra dedicata a Joan Miró a Recanati, per ammirare questo “sogno poetico”. Villa Colloredo Mels ospita fino al 1 ottobre l’originale mostra “Miró. Le lézard aux plumes d’or”. La serie di litografie a colori (in italiano “La lucertola dalle piume d’oro)”, realizzata nel 1971, rappresenta la fusione compiuta tra immagine e testo poetico dal grande artista catalano, in una equilibrata coesistenza di grafismo e immagini. Nella terra di Giacomo Leopardi, la poesia surrealista diventa immagine e l’immagine è testo poetico: questa mostra è un’occasione unica per scoprire e ammirare un particolare aspetto del meraviglioso mondo di Miró. L’attività di illustratore ha sempre rappresentato un momento fondamentale nel percorso artistico di Joan Miró, facendone un protagonista assoluto della storia del libro d’artista. Le parole si liberano del “buon comporre” e prendono vita: il segno diventa disegno in una vera baraonda cromatica.
La stimolante mostra, promossa dal Comune di Recanati e organizzata dalla società Sistema Museo, è il primo evento del nuovo progetto Infinito Recanati, che fa leva sulla sua forte identità legata all’arte, alla poesia e alla musica della città. Infinito Recanati ha previsto la creazione di un circuito uniforme tra le risorse culturali, museali e turistiche per promuovere non la singola realtà museale o collezione ma il patrimonio culturale nel suo complesso, come unico museo diffuso da percorrere e scoprire.
In occasione della mostra saranno realizzate proposte didattiche per le famiglie ed eventi collaterali, per esplorare in modo speciale l’opera grafica di Mirò.
Curioso sperimentatore di tecniche e materiali, Miró approfondisce l’estrema poeticità della sua arte a stretto contatto con la parola. La prestigiosa esposizione accompagna il visitatore alla scoperta dell’alternanza armoniosa di versi e immagini vibranti di colori, per sorprendersi di inattese visioni e libertà espressiva. Un viaggio dai segni alla parola, dal colore alla rappresentazione. Scrisse Miró: “Niente semplificazioni né astrazioni. In questo momento io non mi interesso che alla calligrafia di un albero o di un tetto”.
Orari di apertura: tutti giorni 10.00-13.00/16.00-19.00. Tutti venerdì fino alle 23.00; dal 1° settembre dal martedì alla domenica 10.00-13.00/16.00-19.00
Mercoledì 19 luglio, alle ore 21.30, nel Cortile di Palazzo Conventati in Piaggia della Torre a Macerata, la Scuola Popolare di Filosofia organizza un incontro con Graziano Venanzoni.
La città si onora della visita del fisico marchigiano, che lavora nei laboratori INFN (Istituto Nazionale Fisica Nucleare) e, presso il prestigioso laboratorio FermiLab (USA), è responsabile del nuovo esperimento Muon g-2 per la misura del momento magnetico anomalo del muone.
L’associazione maceratese, che da diversi anni incontra un numero crescente di appassionati ricercatori tra docenti, studenti e cittadini curiosi rispetto alla filosofia e alla scienza, ha invitato il giovane scienziato conterraneo, approfittando di una pausa dal suo lavoro che generalmente lo tiene impegnato in tutto il mondo.
Sarà un'occasione per saperne di più da uno dei massimi esperti mondiali di materia e antimateria, ma anche da un appassionato di filosofia, con particolari interessi per la cultura dell’estremo oriente indiano.
Il titolo della conferenza è: "UN VIAGGIO TRA FISICA E FILOSOFIA DA DEMOCRITO ALL’ANTIMATERIA", un appuntamento imperdibile con chi indaga tutti i giorni l'infinità dei misteri della realtà che ci circonda nel micro e nel macrocosmo, in linea con gli scopi dell’associazione Scuola Popolare di Filosofia: una didattica accessibile a tutti, in cui tutti possano sentirsi partecipi.
“Un gol per ripartire” è il nome dato all’evento che si terrà martedì 18 luglio presso lo stadio “Comunale”, appuntamento che rientra nel progetto ideato congiuntamente dall’Inter(Inter Camp) e dal CSI(Centro Sportivo Italiano) nazionale. Il CSI locale è al centro dell’iniziativa di San Severino e ha voluto coinvolgere, ennesimo modo per evidenziare la fattiva collaborazione esistente, la Settempeda che dunque sarà presente con gli atleti del proprio settore giovanile.
Una giornata importante per i giovani calciatori settempedani che avranno la possibilità di scendere in campo per l’intera giornata sotto la guida di qualificati istruttori della società nerazzurra, collaboreranno anche gli allenatori locali, che da tempo si sta muovendo in modi diversi per dare un sostegno tangibile alle popolazioni colpite dal sisma. Il programma prevede doppie sedute atletiche, una il mattino(9.00 / 12.00) una il pomeriggio(15.00 / 18.00), riservate le prime ai bambini dai 6 agli 8 anni, le seconde ai ragazzi dai 10 ai 14 anni. Prima dell’inizio degli allenamenti verranno consegnate maglie ricordo, poi alla fine saranno donati anche alcuni gadget dell’Inter. In prima linea nell’organizzazione della giornata ci sono, ovviamente, i responsabili delle società di San Severino. Andrea Cruciani è il Presidente della Settempeda per le formazioni giovanili: “Voglio ringraziare il CSI nelle persone di Ronci e Antognozzi per aver concesso questa opportunità ai nostri ragazzi che potranno vivere una esperienza unica e formativa con istruttori qualificati come quelli dell’Inter”.
Il Presidente del CSI di San Severino Roberto Ronci sottolinea: “Siamo contenti di poter dare a tanti giovani una possibilità importante di stare insieme e farlo per una giornata di sport è assai importante. Siamo particolarmente soddisfatti per la partecipazione dei ragazzi della Settempeda con cui stiamo collaborando fattivamente e credo che questo sia un aspetto basilare per la città e per lo sport locale”. Ultimo intervento, infine, quello di Tarcisio Antognozzi Presidente Regionale del CSI: “Sarà un giorno particolare e sicuramente molto bello, soprattutto per i tanti ragazzi che vi prenderanno parte. Ringrazio tutti coloro che hanno aderito all’evento e sottolineo l’importanza del progetto che è stato accolto con entusiasmo da noi del CSI. Merito all’Inter che sta portando avanti con impegno tutto ciò e lo fa con iniziative lodevoli in favore delle zone terremotate puntando sullo sport che è motore di sviluppo e contribuisce a creare una comunità coesa e più forte nelle difficoltà come la nostra, duramente colpita dagli eventi sismici”.
Negli ultimi venti anni l’Appennino centrale è stato colpito da tre devastanti terremoti e più di 120 geologi provenienti da tutto il mondo si riuniranno a Camerino per discutere “insieme e sul campo” sullo stato dell’arte nella valutazione della pericolosità sismica, parametro fondamentale per la riduzione del rischio sismico.
L’international field trip “From 1997 to 2016: Three Destructive Earthquakes Along The Central Apennine Fault System, Italy” (sito web: http://convegni.unicam.it/TDEq_centralItaly) che si terrà dal 19 al 22 luglio 2017 vede tra gli organizzatori i maggiori esperti di terremoti europei, facenti parte del gruppo EMERGEO, immediatamente operativo per i rilievi geologici post sisma. Praticamente un convegno itinerante, che partirà da Camerino e toccherà le tre aree epicentrali degli eventi che hanno colpito il centro Italia negli ultimi 20 anni: Colfiorito (terremoto dell’Umbria-Marche del 1997, Mw=6,0); L’Aquilano (Terremoto de L’Aquila del 2009, Mw=6,3) e Castelluccio (terremoto di Amatrice-Visso e Norcia del 2016, Mw=6,5), nonché alcuni dei centri abitati più colpiti quali Camerino, Norcia e L’Aquila.
“Abbiamo fortemente voluto organizzare questa escursione nelle aree epicentrali degli ultimi terremoti che hanno colpito il centro Italia – ha dichiarato il prof. Emanuele Tondi, responsabile della sezione di Geologia di Unicam e presidente del comitato organizzatore dell’evento – in quanto rappresentano una situazione unica per osservare da vicino le faglie attive, appartenenti ad un unico sistema di faglie coerenti ed interagenti, che sono state attivate con evidenze in superficie. Sulla base degli studi condotti prima di questi eventi sismici, saremo in grado di valutare la validità degli studi geologici finalizzati alla valutazione della pericolosità sismica”.
L’evento si aprirà a Camerino nel pomeriggio di mercoledì 19 luglio presso il campus universitario, con i saluti del Rettore Unicam Flavio Corradini, del Presidente INGV Carlo Doglioni e del Responsabile della sezione di Geologia Unicam Emanuele Tondi, dopodiché seguiranno gli interventi di ricercatori che illustreranno nel dettaglio gli eventi sismici che hanno interessato Marche e Umbria nel 1997, L’Aquila nel 2009 e Amatrice-Visso-Norcia nel 2016.
Il 20 luglio tutto il gruppo si sposterà nell’area epicentrale del terremoto del 1997 che ha colpito il confine tra Marche ed Umbria, il 21 luglio sarà la volta dell’area epicentrale dei terremoti del 2016, nella zona del Monte Vettore, mentre sabato 22 l’escursione si concluderà a L’Aquila, dopo una tavola rotonda che farà il punto sulla conoscenza scientifica relativa al fenomeno terremoto.
La Filodrammatica dialettale “Firmum” presenterà domani sera (18 luglio 2017), al quartiere Fontespina (zona bocciofila), ore 21,15, la commedia in due atti in dialetto fermano dal titolo: “…A pioe” di Vittorio Catasta per la regia di Angelo Ciuccarelli. Personaggi e interpreti sono Savino, anziano agricoltore e Loreta, moglie di Savino, Rosa la nuora e Neno il figlio.
La commedia è il terzo appuntamento della rassegna “Teatro 'mpertinende” organizzata dal Comune di Civitanova Marche nei quartieri della città. La manifestazione quest'anno festeggia la sua decima edizione. Il 25 luglio sarà la volta di: “Questa è la vita” di Amedeo Gubinelli per la regia di Andrea Pellegrino presentata dalla compagnia Teatroclub Amedeo Gubinelli San Severino Marche al quartiere Risorgimento (piazza Tricolore).
“...A pioe” è una commedia brillante e ricca di valori, che narra la storia del passaggio dalla civiltà contadina, dove il rispetto e l'onore della famiglia erano fondamentali per l'educazione dei figli, a una civiltà industriale e commerciale dove gli ideali cambiano rapidamente e le basi morali traballano sotto l'incalzare di obiettivi più frivoli, immorali e spesso cinici. Savino e Loreta assistono dal cielo, con rassegnazione, al fallimento dei loro insegnamenti verso figli e nipoti e fanno di tutto, con l'aiuto di un angelo, di intervenire per fermare questa deriva morale della propria famiglia. Il miracolo si avvera e la commedia finirà in una festa.
Una serata allegra ma con tanti spunti di riflessione soprattutto per chi ha voglia, ogni tanto, di fermare il tempo e guardare indietro il proprio percorso.....forse continuerà a ripetere: “era meglio quand'era peggio”!
Ingresso libero. Inizio ore 21,15
Mercoledì 19 luglio si terrà il secondo appuntamento della prima edizione de “I concerti del mercoledì” presso il Circolo di lettura e conversazione di Recanati, in via Cesare Batisti 26, uno spazio ritrovato della città, che ha nel suo terrazzo un’ideale finestra sul mare, che si può vedere in lontananza.
Dopo il successo del primo appuntamento Il circolo si trasformerà ancora in uno spazio unico dedicato alla cultura, chiamata a declinare in diversi modi e sotto diversi aspetti il tema del viaggio. Una formula assolutamente originale dove non si affronta un singolo tema ma la contemporaneità, caffè letterario e concerti.
Mercoledì 19 luglio la serata sarà dedicata al progetto “Viaggiare con una storia. Arte e letteratura in dialogo con il paesaggio”. Lo scopo è quello di valorizzare l’arte contemporanea nelle Marche al di fuori dei sistemi tradizionali in cui vengono esposte le opere. Al critico d’arte Andrea Carnevali è stata affidata la presentazione degli artisti partecipanti al progetto. Seguirà il concerto del cantautore Marco Sonaglia, che presenterà i brani del suo ultimo lavoro, “Il vizio di vivere”.
Ogni appuntamento sarà arricchito dal viaggio nel gusto dei sapori identitari di una terra sempre ricca di quelle prelibatezze enogastronomiche che la rendono unica.
Inizio alle ore 21.30 ingresso gratuito.
Si è svolto sabato 15 luglio alla Locanda Fontezoppa di Civitanova Alta, il Fontezoppa Day, evento che ha unito la degustazione dei vini della pregiata azienda marchigiana allo spettacolo.
Ospiti della serata il comico rumorista Alberto Caiazza e l’attore Simone Riccioni. Il musicista Roberto Ghergo è stato coordinatore e presentatore della kermesse e ha intervallato le esibizioni degli ospiti con l’interpretazione di brani musicali. Il pubblico ha risposto con entusiasmo e il bellissimo locale in mezzo al vigneto ha registrato il sold out.
Tra i profumi dei vini bianchi e rossi e le sonorità che giungono dal palco prima dell’inizio della cena, incontriamo Caiazza. Chi non lo ricorda per le sue performance a “Stasera mi butto”, a “Crème Caramel”, a “Beato tra le donne” e nei panni del buffo Dj nel film “Bagnomaria” di Panariello.
Alberto (Caiazza), la sua carriera è iniziata da molto lontano. Quando era molto piccolo imitava solo suoni di ciò che la circondava, ma non parlava. Sua madre così pensò di portarla da uno psicologo.
“Già alla tenera età di due anni e mezzo imitavo i rumori dei mezzi di trasporto. A poco più di tre anni, in Toscana dove sono nato, mia madre, preoccupata del fatto che non parlassi, decise di rivolgersi ad uno psicologo. Lei, purtroppo, si spiegò male col dottore che mi appiccicò la diagnosi di “disturbo dell’attenzione” legato alla mia iperattività. Il dottore mi diede dei calmanti che si assumevano in gocce. Questa cura mi acquietò talmente tanto che non reagivo e me ne stavo mogio mogio tutto il dì. A quel punto, mia madre pensò che, dopo tutto, sarebbe stato meglio vedermi vivacissimo ed esuberante che in quello stato”.
Il gran pubblico ha potuto apprezzarla in trasmissioni di grande successo, com’è stato lavorare con la compagnia del Bagaglino di Pingitore e Castellacci?
“E’ stata la mia fortuna. Ho iniziato a lavorare con loro in una commedia al Salone Margherita dal titolo Patapunfete al fianco di Oreste Lionello e Pamela Prati”. I tempi comici son tutto per un attore che deve far ridere, ma anche per un comico rumorista è così? “Certo, il rumorista ha dei tempi comici tutti suoi che non sono quelli di un imitatore o di un comico magari bravissimi. Le racconto un aneddoto. Nel ’92, quando ero nel cast della trasmissione Crème Caramel, ebbi una forte faringite che mi costrinse ad essere assente per 4 puntate. Manlio Dovì, grande imitatore e comico del Bagaglino, era il professionista con cui lavoravo più a stretto contatto anche in scena. Così fu lui a dover coprire la mia assenza dicendo le mie battute. Alla fine sia Pingitore che Castellacci convennero che un rumorista non potesse essere sostituito da un attore comico e imitatore perché i tempi comici erano completamente diversi”.
Chi le resta nel cuore dei grandi professionisti con cui ha lavorato?
“Su tutti Oreste Lionello. Ricordo il tour nei teatri con lui, gli facevo da spalla. I suoi travestimenti da Andreotti, Paride, Ulisse richiedevano un po' di tempo al trucco prima di essere pronti ed io coprivo quegli spazi in cui lui non poteva essere in scena. Ogni sera mi faceva chiudere lo spettacolo interpretando il rumore degli aerei delle Frecce Tricolore”. Altro ospite della serata a Civitanova Alta, Simone Riccione, notissimo volto di pubblicità tv dei brand Borotalco, Vodafone, Novi, Gillette, Fiat e tante altre. Parliamo prima di tutto di un bravo attore che ha al suo attivo film di cui è stato produttore e co-sceneggiatore oltre che interprete. I titoli: “E fu sera e fu mattina”, “Come saltano i pesci” e ancora in uscita “Tiro libero”. Ha scritto il romanzo “Eccomi” e “Come saltano i pesci”, di cui l’interpretazione attoriale nella versione cinematografica gli è valso il premio Gold Elephant Festival di Catania. In tv lo abbiamo visto anche nella sit-com I Soliti Idioti e nello spettacolo Ale e Franz oltre che in altre produzioni.
Simone, sei nato in Uganda perché i tuoi genitori lavoravano nell’Associazione Volontari Servizio Internazionale, hai ricordi o eri troppo piccolo per poter aver memoria di quella esperienza?
“Niente affatto, ero piccolo ma ricordo gli odori, i sapori, i colori e il senso di felicità delle persone che, pur vivendo in paesi tanto poveri, non sanno cosa sia la tristezza. Quando vivevamo in Uganda mio padre era un medico missionario e la mia mamma faceva l’insegnante”.
E’ talmente chiaro allora da dove hai ereditato la tua sensibilità ai temi del sociale. Il tuo ultimo film “Tiro libero” ne è la prova.
“A 7 anni sono arrivato in Italia ed è diventata Macerata la mia patria italiana. Questo film è girato nelle Marche. E’ una commedia su chi siano i veri vincenti nella vita. I protagonisti sono i ragazzi diversamente abili. Finché non abbiamo il via libera dalla distribuzione il film è in stand by. In questo progetto c’abbiamo creduto in molti. Nel cast anche nomi noti del panorama cinematografico: Biagio Izzo, Nancy Brilli, Paolo Conticini, Antonio Catania. Non dimentichiamo inoltre Iginio Straffi, patron delle Winx, che ha partecipato alla produzione della pellicola”.
Con il suo carico di sorrisi, prosegue la stagione itinerante di teatro per ragazzi e famiglie promossa dal Comune di Civitanova Marche per il mese di luglio. “Si raccontano le favole” da quest'anno è parte di “Marameo-festival internazionale del teatro per ragazzi”, la più grande manifestazione in rete della Regione Marche dedicata all'infanzia e alla gioventù, progetto che consorzia sei Comuni delle Marche ed uno della Regione Lazio.
La rassegna è giunta al suo terzo appuntamento, dopo quelli fortunatissimi di Lido Cluana/Varco a Mare e piazza della Libertà a Civitanova Alta, entrambi gremiti da famiglie che non hanno fatto mancare il loro entusiasmo e la loro partecipazione, ascoltando favole che non hanno tempo e che da sempre accompagnano la crescita dei bambini.
Lunedì 17 luglio, l'allegra carovana farà tappa al quartiere Fontespina, dove alle 21,30, nello spazio del parcheggio della Bocciofila, la compagnia campana “La Mansarda Teatro” presenterà il suo “Re Leone va in Pensione”, divertentissima pièce dove si immagina che il Re della Foresta, stanco e oramai in là con gli anni, decida di passare ad altri animali lo scettro del comando, scatenando situazioni grottesche e comiche. Importante l'uso della maschera, che in questo spettacolo diventa un elemento centrale del racconto, assieme ad una regia incalzante e sempre a ritmi molto elevati. Uno spettacolo dal divertimento assicurato. Inizio ore 21,15, ingresso libero
Piazza Giacomo Leopardi è pronta a trasformarsi in un grande salone sotto le stelle accogliendo gli appassionati di Burraco provenienti da tutte le Marche e non solo.
L'appuntamento è per martedì 18 luglio alle 21 a Recanati ed è patrocinato dall'assessorato allo sport. Anche quest'anno la città della poesia e del bel canto apre le porte al Burraco in Piazza, il circuito estivo organizzato dalle A.S.D. Burraco delle Provincie di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata che tocca alcune delle piu' belle città della regione Marche. Il torneo è riservato agli iscritti alla Federazione ItalianaBurraco e intende promuovere il territorio marchigiano e i suoi tanti gioielli. Piu' di 300 i partecipanti alla scorsa edizione che con l'occasione hanno visitato la città e le sue bellezze culturali, artistiche e paesaggistiche.
Giunta al termine la fase delle qualificazioni della XXXIX Disfida del Bracciale per le categorie juniores e seniores.
Nella giornata di sabato 15 all’Arena di Treia netta affermazione dei viola del Vallesacco e successo dei celesti del Borgo; nelle semifinali Vallesacco (prima classificata) – Cassero e Borgo (secondo posto nelle qualificazioni) – Onglavina. Semifinali in programma sabato 29 luglio con la finale juniores domenica 30.
Domenica 16 concluso il terzo turno seniores: i campioni in carica del Vallesacco concludono le qualificazioni con una sconfitta che significa secondo posto nel girone all’italiana e abbinamento nella prima semifinale di sabato 5 agosto con il Cassero (supera il Borgo e raggiunge il terzo posto); l’altra semifinale saràOnglavina (vincente in rimonta sul Vallesacco domenica e al primo posto della griglia eliminatoria con due match vinti su tre) contro il Borgo. Le due vincenti delle semifinali si sfideranno nella finalissima della XXXIX Disfida domenica 6 agosto.
Intanto venerdì 21 iniziano le qualificazioni della categoria femminile (seconda giornata lunedì 24, terza giornata martedì 25), mercoledì 26 le semifinali e giovedì 27 le finali.
Venerdì 28 l’inizio della XXXIX Disfida: alle ore 16 in Arena la Disfida dei ragazzi, alle 22.30 in Piazza della Repubblica le premiazioni dei nuovi campioni del gioco del pallone con il bracciale di Treia.
Treia continua a essere grazie alla sinergia tra l’Amministrazione Comunale, l’Ente Disfida del Bracciale e l’ASD Carlo Didimi la “capitale italiana” del gioco del pallone col bracciale e l’unica città in Italia dove questa disciplina sportiva viene ancora praticata a livello agonistico per merito dell’impegno di molti volontari e alla passione degli atleti (circa 90 unita’) che con costanza si allenano per tre mesi per difendere i colori del proprio quartiere.
Il Macerata Opera Festival si prepara a dare il via alla sua 53a edizione, aprendo i cancelli dello Sferisterio al pubblico delle Anteprime Giovani: si comincia lunedì 17 luglio, alle ore 21, con Turandot, l’ultima opera di Giacomo Puccini in coproduzione con il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, affidata al più interessante duo di autori-registi dei nostri giorni, Ricci / Forte che presenteranno il loro inedito progetto creativo modellato sul misterioso personaggio di Turandot e la sua favola.
La direzione musicale vede sul podio Pier Giorgio Morandi, che torna in Arena dopo qualche anno. In scena, il soprano Iréne Theorin che, nei panni della principessa Turandot, porrà i suoi enigmi al tenore Rudy Park, interprete di Calaf. Con loro Stefano Pisani (l’imperatore Altoum), Alessandro Spina (Timur), Davinia Rodriguez (Liù), Andrea Porta (Ping), Gregory Bonfatti (Pang), Marcello Nardis (Pong), Nicola Ebau (un mandarino) e Andrea Cultrini (il Principe di Persia). Gianluca Sbicca cura i costumi del nuovo allestimento, mentre scene e luci sono di Nicolas Bovey; Marta Bevilacqua firma i movimenti coreografici. L’esecuzione musicale è affidata alla FORM con il complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”. Completano la produzione il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, il Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”.
Martedì 18 luglio, sempre alle 21, anteprima giovani di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, nuovo allestimento del Macerata Opera Festival coprodotto con il Teatro Massimo di Palermo. La direzione musicale è affidata a Massimo Zanetti, mentre la regia è di Nicola Berloffa che sposta la vicenda al 1945; torna allo Sferisterio Maria José Siri che riprende il ruolo di Butterfly dopo il successo alla Scala per l’inaugurazione dello scorso 7 dicembre.
Ad affiancare il soprano, nella parte di Pinkerton, c’è il tenore Antonello Palombi e poi Manuela Custer (Suzuki), Samantha Sapienza (Kate Pinkerton), Alberto Mastromarino (Sharpless), Nicola Pamio (Goro), Andrea Porta (il principe Yamadori), Cristian Saitta (lo zio bonzo), Gianni Paci (Yakusidé), Giacomo Medici (il commissario imperiale), Alessandro Pucci (l’ufficiale del registro), Mirela Cisman (la madre di Cio-Cio-San), Silvia Marcellini (la zia), Maria Elena Mariangeli (la cugina) e Martino Compagnucci (Dolore). Le scene sono di Fabio Cherstich, i costumi di Valeria Donata Bettella e le luci di Marco Giusti. Con la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” e il complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”.
Le Anteprime Giovani rappresentano il punto di arrivo del progetto Incontra l’Opera che, durante l’anno scolastico, ha coinvolto circa 1200 studenti degli istituti superiori della provincia di Macerata. Dopo una prima fase costituita da una lezione in aula tenuta dal segretario artistico e direttore musicale di palcoscenico Gianfranco Stortoni, i ragazzi hanno seguito l’incontro-spettacolo nei teatri della provincia tenuto dal direttore artistico Francesco Micheli, accompagnato dalla pianista Cesarina Compagnoni e dal soprano Emanuela Torresi. Il progetto è andato avanti, nonostante le difficoltà causate dal terremoto, grazie al sostegno della Trevalli Cooperlat, che si è occupata del trasporto degli studenti nei diversi teatri in cui hanno avuto luogo gli incontri.
LiricoStruiano, ecco il tour itinerante nelle zone colpite del sisma partendo da Amatrice, Cantalice di Rieti, Norcia, Visso, Camerino.
L'opera lirica a cura Camerata Musicale del Gentile, di Fabriano, per offrire alle popolazioni serate di intrattenimento, pre diffondere e condividere un sentimento di speranza e di rinascita attraverso una delle espressioni più alte dell'arte, l'opera.
Il tour, che scatta ad Amatrice domenica 30 Luglio, poi Visso 1 agosto, Norcia 3 agosto, Camerino 5 agosto, Cantalice 6 agosto, vuole quindi contribuire non tanto alla ricostruzione fisica e materiale, quanto lenire le ferite emotive ed umane e rinvigorire lo spirito di appartenenza delle popolazioni.
(FONTE ANSA)
Era atteso come l'evento clou dell'estate maceratese e non ha tradito le attese. Centinaia di giovani e meno giovani non sono mancati all'appuntamento con uno dei dee jay storici, entrato di diritto nella storia della musica degli anni '80 e '90: Fargetta.
Ma la serata non è andata come ci si aspettava per un imprevisto. A causa molto probabilmente di un esposto "preventivo", sono arrivati intorno a mezzanotte e mezza dei controlli che hanno messo in dubbio addirittura l'esibizione di Fargetta.
Facce tese fra gli organizzatori, movimenti febbrili, telefonate, fin quando all'una, in netto anticipo sulla tabella di marcia, Fargetta sale in console e inizia a suonare la sua musica. Ogni minuto che passa il volume sulla pista diventa sempre più basso. Lo stesso Fargetta a un certo punto chiede cosa stia succedendo e, da grande professionista qual è, gira addirittura le sue casse monitor verso la pista per dare la possibilità a tutti di poter ballare. Il volume delle hit degli anni '80 e '90, magistralmente mixate da Fargetta, dopo qualche minuto è al livello di un concerto per oboe e clarinetto. L'unico vero "rumore" che si sente, sono i cori dei ragazzi animati dal mitico dj alla console. Che le cose non vadano come devono andare si capisce lontano un chilometro. La musica, quasi un sottofondo, continua. Fino alle due, poco più. Poi, sulle note quasi beffarde di We are the champions, Mario Fargetta saluta e la musica si spegne. Definitivamente.
In barba a chi per questo evento aveva investito migliaia di euro. In barba a chi aveva pagato un biglietto per passare una serata di divertimento e musica in piscina.
Si è inevitabilmente scatenato un vespaio, soprattutto c'è stata la comprensibile rabbia di chi è arrivato tardi e si è trovato a pagare l'ingresso per una manciata di minuti. E proprio su questo interviene Stefania Cittadini, gestrice del ristorante e della piscina de La Filarmonica. "Comprendiamo in pieno le ragioni di chi ha pagato il biglietto ed è potuto restare solo per pochi minuti. Per questo abbiamo deciso di rimborsare tutti gli ingressi dopo l'una. Presentando il biglietto qui a La Filarmonica entro mercoledì, restituiremo l'intero importo dell'ingresso. Non abbiamo potuto fermare la biglietteria, in quanto eravamo tutti impegnati con la polizia amministrativa a presentare la documentazione che ci veniva richiesta e anche per non creare problemi di ordine pubblico all'ingresso dove si sarebbero ammassate decine di persone. Per quanto ci riguarda, io e la Brp Eventi di Roberto Buratti abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare sotto l'aspetto dei permessi e delle autorizzazioni. Essendo l'ultima serata, ed avendo un ospite d'eccezione, speravamo in una maggiore elasticità. Invece,ci siamo scontrati con una burocrazia inflessibile contro la quale nulla abbiamo potuto.
E' evidente che era tutto già programmato e previsto, tanto che i controlli sono arrivati ben prima dell'orario in cui avremmo dovuto spegnere la musica. Viene da pensare che ci sia stato qualcosa di prevenuto verso Roberto Buratti, al quale rinnovo e confermo la più totale stima e rispetto per la professionalità con cui svolge il suo lavoro. Tre serate in una stagione estiva non credevamo potessero diventare un problema di ordine pubblico... Abbiamo cercato di far restare i nostri ragazzi a Macerata, abbiamo organizzato navette per garantire la massima sicurezza negli spostamenti. Malgrado questo, evidentemente abbiamo dato fastidio. Mi spiace dire che probabilmente quanto successo ieri sera è un colpo mortale per lo sviluppo di Macerata: se qualcuno aveva una mezza idea di investire qualcosa qui, deve purtroppo scontrarsi con la realtà che lo circonda".
Il talento e il carisma degli artisti, le suggestioni scenografiche del centro storico di Recanati sono stati gli ingredienti vincenti della prima serata del Recanati Art Festival 2017, che sabato 15 luglio ha fatto registrare migliaia di presenze lungo tutto il corso, tra cittadini, turisti e ospiti arrivati fuori Regione per l’apertura della casa di Silvia e l’inaugurazione della mostra di Mirò. Volti sorridenti, espressioni divertite, stupore e fiato sospeso dei presenti sono stati la prova del tentativo riuscito da parte dell’Associazione promotrice Whats Art di rendere l’Arte alla portata di tutti, per farla apprezzare nel suo valore catartico. Spettacoli di teatro, danza, musica, sperimentazioni sonore, circo, giochi e intrattenimenti per bambini, il mercato di artigianato hanno letteralmente trasformato la cittadina leopardiana in una fucina di creatività in cui ognuno ha potuto conoscere e apprezzare gli sviluppi contemporanei dell’evoluzione artistica.
Oltre alla più spericolata esibizione sui “tetti” del palazzo comunale e della torre a cura del Gruppo Slickeline Marche e al virtuosismo della danza aerea in Zona Duomo a cura di Aria di Circo, nelle varie postazioni c’è stato modo di assistere a spettacoli davvero innovativi: coinvolgenti le performance dell’artista Damiano Massaccesi, di Andrea Fedi alias Katastrofaclown, quella con il fuoco dei Mana Performing Art, quella di Opera Buffa Teatro. Grande interesse per quel “Bus Theater” parcheggiato in Piazza San Vito, in cui si sono affollati nel corso delle varie repliche tanti estimatori. Anche le postazioni più di nicchia, forse meno note, hanno avuto un grande seguito, come quella in Corso Cavour dei Polisonum e quella in via Falleroni di Beatrice Vitali, con grande soddisfazione anche da parte degli autori. In più mostre di dipinti e di illustrazioni hanno accompagnato i passanti lungo tutto il percorso. E’ apparso infine sulla Torre Civica, anche se con alcune modifiche, l’arazzo ideato da Ugo Nooz Torresi e dedicato al Lotto.
Il Recanati Art Festival, patrocinato dal Comune di Recanati, torna domenica 16 luglio con l’augurio che il risultato della prima serata venga replicato anche nella seconda.
Il dettaglio del programma è scaricabile dal sito www.recanatiartfestival.com
La giuria della XX edizione del premio Poesia di Strada, composta da Cristina Babino, Maria Grazia Calandrone, Enrico De Lea, Marco Di Pasquale, Renata Morresi, Eleonora Pinzuti, Luciana Salvucci e Alessandro Seri, ha scelto i dieci finalisti tra le centinaia di partecipanti al concorso.
La proclamazione dei primi tre classificati con la consegna dei relativi premi avverrà il 23 luglio alle ore 19 a Colmurano (MC )nello scenario del palco naturale di via Messina, in occasione dell’ultima giornata del Festival Artistrada.
I dieci finalisti in ordine alfabetico sono: Francesco Accattoli (Sirolo – AN), Alessio Alessandrini (San Benedetto del Tronto – AP), Maddalena Bertolini (Pergine Valsugana – TN), Davide Rocco Colacrai (Terranova Bracciolini – AR), Azzurra D’Agostino (Pavana – PT), Francesco Guazzo (Bassano del Grappa – VI), Marco Inguscio (Galatone – LE), Loredana Magazzeni (Bologna), Jacopo Ninni (Vicchio – FI) e Silvia Secco (Bologna).
Le poesie dei dieci autori finalisti saranno riprodotte su tele 50x70 da dieci artisti e poi esposte durante i giorni di Artistrada.
I dieci artisti che quest’anno dipingeranno per Poesia di Strada sono: Ugo Caggiano, Giulia Gabrielli, Elzide Giovagnetti, Giovanna Navetta, Ninì, Ilenia Pigini, Giusy Trippetta, Max Volpa, Gabriella Zagaglia e Antonella Zamponi.
Con Frankie Chavez martedì 18 luglio alle 21,30 a Largo Servanzi Confidati arriva l’evento centrale e più importante della XXVI edizione estiva di San Severino Blues. Dopo lo straordinario successo di Elcito, nell’estate 2015, torna a grande richiesta il folk blues rocker di Lisbona, spesso paragonato a Ben Harper. Torna con il nuovo disco “Double or Nothing”, appena uscito, e questa volta sul palco si presenta in quartetto.
Rock, blues, folk, surf, sono quattro parole che descrivono solo in parte il mondo sonoro di Chavez. La sua musica è essenziale, potente, universale come il rock. È blues perché fonde la lezione dei grandi maestri d'oltreoceano con echi del fado, il blues della sua terra, il Portogallo. Le sonorità del fado si riscontrano nelle canzoni grazie all’innovativo approccio a una delle tante sei corde che porta con sè sul palco: la chitarra portoghese. Folk è l’anima delle sue dolci ballate, ispirate dalla sua passione per il surf. È uno di quei rari artisti che mette tutti d'accordo: piace alla critica e incanta il pubblico. A tre anni da “Heart & Spine” torna con un nuovo bellissimo disco, “Double or Nothing”, che racconta storie di perdite e di nascite, di amore, di terrorismo e violazione della libertà, con sfumature sonore psichedeliche. È il disco più maturo di Frankie Chavez, sia come artista che come essere umano, una sorta di prova del fuoco, dove scommette tutto su una serie di canzoni fortemente influenzate dal contesto sociale odierno. Con “My Religion”, primo singolo estratto da “Double or Nothing” si cala nei tempi difficili che stiamo vivendo, un brano nato da una riflessione sui recenti attentati terroristici. «Ho scritto questa canzone il giorno dopo gli attentati di Parigi nel novembre 2015 e, proprio per l’argomento che trattava, ho deciso subito di chiedere a Poli Correia (Sam Alone, carismatico leader dei Devil In Me, uno dei gruppi hardcore più importanti a livello europeo) di cantarlo con me». “Whatever Happened To Our Love”, è il secondo singolo, un brano che tratta il più classico dei temi dell’immaginario rock come le relazioni d’amore, con il respiro della musica surf e un’evidente apertura psichedelica sul ritornello. Per Frankie Chavez “Double or Nothing” è «un album di storie che riguardano perdite e nascite, sull’essere in viaggio, e sul tempo che spendiamo in imprese inutili. Parla anche di amore e di relazioni impossibili». La musica di Chavez è originale e solare, energica e decisa, la forza e la presa dei suoi live è nota sia in solo che un duo, questa volta potremo ascoltarla con tutta la sua band originale.
Frankie Chavez chitarre/voce
Paulo Borges tastiere
Donovan Bettencourt basso
Joao Correia batteria
Anche se problemi legati alla mancata formazione di un nuovo direttivo della Pro Loco di Loro Piceno avevano minato la realizzazione di uno dei festival più famosi della nostra regione, un nuovo comitato festeggiamenti locale con la direzione Artistica ed il completo aiuto di Inventori di Divertimento darà vita al 46° Festival del Vino Cotto.
Ritorna come tutti gli anni, quindi, dal 17 al 20 agosto l'evento principe delle Marche, incoronando anche quest'anno il Vino Cotto come re di Loro Piceno.
Coinvolte tutte le attività produttive, come bar, ristoranti, negozi e la locale società di pallavolo, inglobando anche i gemelli austriaci di St. Nikolai e tanti singoli cittadini che stanno aderendo man mano.
Importante anche la collaborazione della rinomata Fondazione Mastrocola.
"DEGUSTACI": questo il nome dato a questa nuovissima e rivisitata edizione dell'evento, che come già lascia trapelare dal suo titolo, sarà l'ottima soluzione per poter vivere la ridente cittadina dell'entroterra marchigiano assaporando tutta la sua cultura, chiaramente inebriandosi del divertimento che regnerà sovrano in questi quattro giorni di festeggiamenti.
Arte, cultura, tanta ottima musica, eventi di ogni genere, gastronomia locale e chiaramente l'immancabile Vino Cotto saranno gli ingredienti di questo decennale festival.
Sei i palchi allestiti che ogni sera allieteranno gli avventori che si aggireranno per il bellissimo borgo maceratese, scoprendo in ogni angolo, un posto bellissimo e inimmaginabile.
Chi vorrà vivere quattro giorni tra arte e divertimento, tra ottimo cibo ed inebriante Vino Cotto non potrà allora mancare al 46° Festival del Vino Cotto di Loro Piceno.