Il prossimo 20 luglio, lo storico Teatro Antico di Taormina sarà il palcoscenico di un evento straordinario: la serata di gala dei Taomoda Awards 2024, durante la quale Silvio Calvigioni Tombolini riceverà il prestigioso Tao Award per la Moda Made in Italy. Questo riconoscimento celebra l’eccellenza italiana del marchio di menswear marchigiano Tombolini, che festeggia il suo 60° anniversario con un altro traguardo importante.
La commissione del premio, composta da autorevoli giornalisti delle principali testate nazionali e da esperti del settore, ha voluto premiare un brand che si distingue per la sua capacità manifatturiera eccezionale e per essere diventato un riferimento mondiale nel menswear. Tombolini non è solo un simbolo della tradizione sartoriale italiana, ma rappresenta anche un modello di imprenditorialità di successo che ha saputo unire heritage e contemporaneità senza perdere la propria identità.
Silvio Calvigioni Tombolini, direttore commerciale, marketing e comunicazione del brand, ha dichiarato a margine dell’evento: "Ricevere un premio tanto prestigioso è un ulteriore stimolo per proseguire nel solco di un percorso che ci permette di contaminare il nostro storico DNA con quell’avanguardia sempre più sostenibile che è oramai imprescindibile per portare al successo la creatività e lo stile italiano nel mondo."
L'evento, ideato e diretto dalla giornalista Agata Patrizia Saccone, coniuga moda e design, sostenibilità e cultura, imponendosi come il momento più glamour del Sud Italia. La serata di gala vedrà sfilare in passerella i look più rappresentativi del DNA di Tombolini, offrendo una sintesi perfetta delle diverse anime del marchio: dal classico tailoring al casual sportivo, fino alle declinazioni green e super light.
La storia di Tombolini è un esempio di eccellenza tricolore, dove la tradizione sartoriale si unisce all’innovazione e al rispetto per l’ambiente. La ricerca e lo sviluppo sono i capisaldi di uno stile riconoscibile e amato, che continua a evolversi senza mai perdere di vista le proprie radici. La sfilata-evento offrirà una preview delle collezioni della prossima stagione, mostrando come il brand sappia reinventarsi continuamente pur mantenendo la propria identità.
Entra nel vivo ad Urbisaglia il Papà Elio-Gran Premio GiorgioMare in programma domenica 28 luglio. L’impegno del comitato organizzatore di Vincenzo Santoni e dell’azienda GiorgioMare di patron Giorgio Longhi è segno del successo e della continuità per un’altra edizione ricca di spettacolo e all’insegna del puro agonismo giovanile con la categoria allievi.
A togliere i veli alla quinta edizione, in occasione della presentazione in programma martedì 16 luglio alle 19:30, presso l’azienda GiorgioMare a contrada Montedoro di Urbisaglia, un ospite d’eccezione: Giulio Pellizzari. Il ventunenne di Camerino della VF Group Bardiani CSF Faizanè è uno dei talenti del ciclismo italiano che ha dato spettacolo e catturato l’attenzione dei tifosi nella terza settimana del recente Giro d’Italia, mettendosi in evidenza nelle tappe in salita (secondo a Santa Cristina Valgardena dietro Tadej Pogacar e primo nell’ascesa di Monte Grappa durante lo svolgimento della penultima tappa di Bassano del Grappa).
C’è un legame tra Pellizzari e la corsa allievi di Urbisaglia: era la prima edizione datata 2019 e con la casacca dell’Unione Ciclistica Foligno concluse la gara in 19.ma posizione arrivando a ridosso del primo gruppo di una quindicina di unità che disputò la volata (vinta all’epoca da Francesco Cecchini).
La presenza di Giulio Pellizzari darà maggior rilievo a questa presentazione, a cui parteciperanno anche Massimiliano Gentili (ex professionista e allenatore di Pellizzari durante la trafila giovanile con l’UC Foligno) e Danilo Di Luca (vincitore del Giro d’Italia nel 2007), oltre ai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Urbisaglia con in testa il neoeletto sindaco Riccardo Natalini.
++ AGGIORNAMENTO 23 LUGLIO ++
Motivi tecnici-organizzativi e la concomitanza con una gara a carattere nazionale ad Imola hanno indotto lo spostamento del Papà Elio Gran Premio GiorgioMare alla nuova data del 25 agosto.
L’appuntamento è solo rimandato di un mese ma non cambia il collaudato format organizzativo della manifestazione voluta da Vincenzo Santoni e dall’azienda GiorgioMare di Giorgio Longhi, in sintonia con l’amministrazione comunale di Urbisaglia del neo eletto sindaco Riccardo Natalini.
Questa mattina, 20 bambini delle scuole primarie “Pietro Santini” di Loro Piceno, “Edmondo De Amicis” di Colmurano e “Beniamino Belloni” di Urbisaglia si sono recati in visita alla Questura. L’evento è stato organizzato nell’ambito degli incontri promossi dalla Questura di Macerata in collaborazione con gli Istituti Scolastici della Provincia di ogni ordine e grado in materia di “Educazione alla Legalità”.
Durante la visita, i bambini hanno avuto modo di visitare la Centrale Operativa dove pervengono le richieste di intervento da parte dei cittadini cui spesso segue l’intervento della “Volante”, gli uffici della polizia Scientifica dove sono state loro mostrate le apparecchiature in dotazione e le tecniche utilizzate in occasione di sopralluoghi.
In particolare, i poliziotti, utilizzando un linguaggio appropriato per l’età dei giovanissimi studenti, hanno effettuato brevi dimostrazioni per mostrare come vengono prelevate le impronte digitali sul luogo dove è stato commesso un reato. Inoltre, ai bambini sono stati mostrati i mezzi in dotazione alla Polizia di Stato come l’auto e le moto della “Volante” con tutte le sue dotazioni di bordo.
La visita, guidata da Funzionari della Questura ha suscitato grande interesse nei bambini molti dei quali, quando saranno più grandi, hanno espresso il desiderio di diventare poliziotti.
Splendida manifestazione e una perfetta riuscita della gara organizzata con lodevole impegno dal Gruppo Podistico Monti Azzurri, presieduto da Graziana Sopranzetti, che vanta oltre 30 anni d’esperienza nel podismo. I 200 partecipanti hanno offerto un graditissimo spettacolo nel borgo e nel Parco Archeologico di Urbisaglia per la competitiva di circa 12,0 chilometri, oltre a coloro che hanno optato per la marcia ludico motoria a passo libero non competitiva di 4,0 chilometri.
Sono saliti agli onori delle cronache di questa prima edizione 2024, Borsini Marco, Mentoniera Renzo e Graziuso Umberto a comporre il podio al maschile. Gloria al femminile per Riccio Nicoletta, Angiolillo Filomena e Compagnucci Roberta. Coraggiosamente alla partenza dei 12 km anche Leonardo Prugni, un bambino di soli 9 anni.
Riccardo Natalini, sindaco di Urbisaglia: “Al di là del fatto puramente sportivo, resta la validità della manifestazione che ha consentito ai partecipanti e agli accompagnatori di usufruire della visita guidata del Parco Archeologico di Urbs Salvia. Lungo il percorso, infatti, che ha ricevuto lodi unanime per la sua bellezza e la qualità dell’assistenza fornita, i partecipanti hanno potuto apprezzare non solo la sfida sportiva, ma anche la meraviglia dei paesaggi che li circondavano".
“Un grazie a tutti i miei collaboratori, all’amministrazione comunale di Urbisaglia, alla Pro-Loco di Urbisaglia e ai nostri affezionati partecipanti che continuano a credere in queste manifestazioni con la stessa passione e l’impegno di sempre, come iniezione di fiducia per il futuro. Ringrazio tutti i gruppi podistici delle che hanno partecipato: gruppo podistico Avis Montelupone, Gruppo Sportivo Faleria di Porto Sant’Elpidio, gruppo Rione Murato di Fermo, Podistica Montefano, Collevario Macerata, Sarnano e Montegiorgio. Voglio sottolineare inoltre il successo che ha riscosso la passeggiata con annessa visita guidata alle bellezze di questo territorio”. Conclude Graziana Sopranzetti.
La festa non si è esaurita con il taglio del traguardo: l’abbondante ristoro organizzato a fine gara dalla Pro-Loco di Urbisaglia ha dato infatti il via a una celebrazione che ha coinvolto tutti i presenti.
Il 24 marzo del 1944, a Roma, si consumò l'eccidio delle Fosse Ardeatine dove 335 uomini, tra i 15 e i 74 anni, vennero assassinati dalle truppe tedesche con un colpo di pistola alla testa. Fra loro anche l’avv. Odoardo Della Torre, internato nel campo di Urbisaglia dal giugno all’ottobre 1940.
Nell’ottantesimo anniversario dell’eccidio la Casa della Memoria di Urbisaglia, l’ANPI, l'istituto Storico di Macerata e la Fondazione Giustiniani Bandini hanno ricordato il tragico evento con un convegno che si è tenuto venerdì 5 luglio presso l’Aula Verde dell’Abbadia di Fiastra di fronte ad un folto pubblico attento e, a volte, commosso.
L’incontro è stato presieduto dalla prof.ssa Lina Caraceni, docente di diritto penitenziario all’Università di Macerata e membro del Consiglio Direttivo della Casa della Memoria di Urbisaglia.
La prof. Caraceni ha spiegato che da tempo porta avanti i temi legati al diritto all’identità: in questo ambito di ricerca si pone anche l’opera di Attilio Ascarelli, medico legale che nel 1909 insegnò all’Università di Macerata e che nel giugno 1944 fu chiamato a presiedere l’équipe di riconoscimento delle vittime delle Fosse Ardeatine.
Ed è proprio a Macerata che si conserva il Fondo “Fosse Ardeatine” di Attilio Ascarelli, con documenti e le schede di riconoscimento delle vittime conservati presso l'Istituto di Medicina Legale dell’Università di Macerata.
Ancora oggi, le schede biografiche delle vittime, appartenenti al Fondo “Fosse Ardeatine”, sono le uniche fonti sulla vita della maggior parte dei 335 martiri, indispensabile punto di partenza per gli studi futuri sulle biografie delle vittime.
Il convegno si è aperto con il saluto di Riccardo Natalini, Sindaco di Urbisaglia.
Ha introdotto i lavori il prof. Angelo Ventrone, docente di Storia Contemporanea all’Università di Macerata e referente scientifico della Casa della Memoria di Urbisaglia, che ha presentato una relazione dall titolo “La morte della morte: la violenza nazista e fascista nella Seconda Guerra Mondiale”.
«Perché la violenza contro il nemico possa essere esercitata, - ha spiegato il prof. Ventrone -, occorre rompere il legame di umanità che lega, inevitabilmente, carnefice e vittima. Per questo, la vittima prima viene “animalizzata”, cioè trattata come un animale (meglio se nocivo o repellente, come pulci, pidocchi, ecc.); poi viene ridotta a “cosa”, semplice oggetto da utilizzare o di cui liberarsi a proprio piacimento. I regimi totalitari aggiungono però un elemento ulteriore: non solo occultano i cadaveri, ma cercano di cancellare la memoria stessa dell’esistenza delle proprie vittime, come se non fossero mai esistite. È per questo che si può parlare di “morte della morte ».
La dott.ssa Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia, ha tracciato la biografia di Odoardo Della Torre, avvocato nato a Livorno nel 1894, schedato come “Socialista” dalle autorità di Pubblica Sicurezza e sottoposto ad “attenta e assidua sorveglianza” per tutto il Ventennio.
Internato nel campo di Urbisaglia allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, viene successivamente trasferito a Camerino e poi a Sant'Angelo in Vado perché, secondo la Questura di Macerata, a Camerino aveva “contratto molte relazioni, specialmente con professori e studenti” e quindi bisognava allontanarlo.
Dopo la revoca del suo internamento, Odoardo Della Torre fece ritorno a Roma dove, il 18 marzo 1944, venne arrestato dalle SS a seguito di delazione e, senza essere interrogato, rinchiuso nella cella n. 380 del terzo braccio del carcere di Regina Coeli in attesa di essere trasferito a Fossoli e poi deportato.
Il 24 marzo Odoardo Della Torre finì nella Judenlist di Kappler e venne ucciso con un colpo di pistola alla nuca insieme alle altre 334 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Il prof. Mariano Cingolani, docente di Medicina Legale all’Università di Macerata, ha illustrato la problematica dell’identificazione delle vittime nei disastri di massa e il valore dell’esperienza del medico legale Attilio Ascarelli e della sua équipe che, con una tecnica sperimentale messa a punto appositamente per l’occasione, nel 1944 accertarono l’identità di quasi tutte le vittime dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine.
La dott.ssa Lucrezia Boari, dottore di Ricerca in Forensic Sciences, ha trattato in modo specifico le procedure adottate dal prof. Attilio Ascarelli che hanno permesso di accertare in modo affidabile l’identità della quasi totalità delle vittime dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine, fra cui quella di Odoardo Della Torre.
Nella scheda di riconoscimento, conservata Fondo “Fosse Ardeatine”, si legge che la salma si presenta “prona, con le gambe fortemente flesse sotto l’addome e con i polsi legati dietro la schiena”.
Il riconoscimento della salma avvenne in base all’abbigliamento: cappotto, abito, gilet, polsino. Il verbale di identificazione della salma n. 247 viene firmato dalla moglie Giuseppina De Santis il 3 settembre 1944.
Il sarcofago di Odoardo della Torre al Mausoleo delle Fosse Ardeatine è il n. 260
Travu + Evodya = Travyu. Una Y che unisce in totale sinergia due realtà innovative volte a offrire molteplici possibilità di conoscere, attraversare e sostare in uno dei territori che, soprattutto negli ultimi anni, sta attirando moltissimi turisti da più parti del mondo. Di che cosa si tratta?
A spiegarlo, questa mattina presso le tenute della cantina ‘La Muròla’, tra le colline di Urbisaglia punteggiate da filari di viti, Francesco Luchetti e Rossano Mittillo, in collaborazione col direttore di RisorgiMarche, Giambattista Tofoni; entrambi professionisti locali e coordinatori del progetto in cui hanno fortemente creduto e investito due giovani imprenditori cinesi, Peng e Lin Hu, di 30 e 27. Quest’ultimi, cresciuti in Italia, sono rimasti letteralmente conquistati dalle bellezze mozzafiato di una Regione che è l’unica in tutta la penisola a essere declinata al plurale, come la sua pluralità paesaggistica, folklorica, culturale, enogastronomica.
Evodya System, azienda leader nelle soluzioni per il turismo sostenibile, si distingue per la specializzazione nello sviluppo di mezzi di mobilità a basso impatto ambientale e moduli abitativi intelligenti e sostenibili. Il suo obiettivo è rivoluzionare il settore del turismo attraverso esperienze di viaggio innovative e responsabili, ridefinendo il concetto stesso di turismo, grazie a una perfetta integrazione con la natura e alla riduzione al minimo dell'impatto ecologico.
“Alla base- afferma Mitillo- c’è un interrogativo sul come creare valore, in termini di ricavi, da un territorio che ha un potenziale incredibile, come il nostro entroterra rappresentato non solo dalla parte naturale ma anche e soprattutto da tradizioni, dall’arte, dalla cultura, dall’enogastronomia. Da un lato c’è tutto questo,dall’altro c’è una parte che è meno visibile: la voglia di rimanere nel territorio, la voglia di resilienza. Pertanto, parallelamente, ci siamo chiesti come di creare valore nei territori in cui uno è nato, cresciuto e ha dato vita a un’attività. Da soli non potevamo fare investimenti infiniti per cui abbiamo detto cerchiamo di capire come mettere a frutto quella voglia naturale di creare valore da parte di quelle persone che già risiedono sul territorio”.
Da qui un’importante distinzione che segue due componenti che sono alla base della ragion d’essere di Evodya e di Travyu, una che riguarda l’Hardware e l’altra il Software.
“Da un lato-prosegue lo stesso coordinatore- abbiamo ragionato sulla parte Hard, ossia sugli strumenti, come le e-bike, da mettere a disposizione per la mobilità sul territorio, che danno la possibilità di stare più di mezza giornata sul territorio, per cui la possibilità di pernottare”. Questo ha portato a riflettere su un’effettiva rifunzionalizzazione degli spazi in base alle mutate esigenze del turismo internazionale e anche locale: “Abbiamo concluso che ci sono delle aree particolari come i campeggi dismessi, in disuso, che, invece, negli anni Ottanta/ Novanta erano estremamente diffusi; abbiamo ripreso quegli spazi popolandoli con un tipo di campeggio diverso. Il turista di oggi vuole vivere in maniera immersiva nella natura ma allo stesso tempo ha necessità del comfort. Per questo motivo, insieme alla Co.Ar di San Severino abbiamo sviluppato un modulo abitativo che è paragonabile a un quattro stelle ma che possa essere in qualche modo sostenibile da un punto di vista energetico e immerso nella natura”.
Da qui si arriva alla parte Software che, come sottolinea Mitillo, ha lo scopo di “mettere in relazione domanda e offerta potenziale. Per cui il fine è far sì che il maggior numero di persone possibili vengano a conoscenza delle bellezze e realtà locali: a quel punto è nata la Travyu. Per cui la logica economica è quella di generare inneschi sul territorio che siano formati da piccoli campeggi riqualificati e una costellazione di micro attività esperienziali a cui diamo supporto con mobilità elettrica e non solo”.
A entrare nel vivo del sistema Travyu è Francesco Luchetti: “ Ci sono molte piattaforme come Travyu per quanto concerne le proposte esperienziali per turisti. Tuttavia, l’obiettivo è ciò che la distingue da tutte le altre: la finalità è aggregare tutti i piccoli operatori che stanno lavorando sul territorio e che sono disaggregati. Oggi è molto difficile che un turista straniero riesca ad accedere a luoghi, a esperienze autentiche. Travyu vuole aggregare, stimolare a mettersi in gioco, fare in modo che si crei un sistema, un servizio attivo durante tutta la settimana, non solamente il sabato o la domenica”.
Infine, la collaborazione con RisorgiMarche. Entrambi i progetti hanno in comune con questo Festival un profondo senso di radicamento nel territorio e da qui il voler dar vita a un nuovo Risorgimento, creando un senso di comunità, di scoperta e riscoperta del territorio e contemporaneamente creando una rete economica fra le aziende colpite dal terremoto in una prospettiva di turismo esperienziale.
“ RisorgiMarche- dichiara Tofoni- è un format creato da Neri Marcorè, al fine di accendere i riflettori su una zona devastata dal terremoto nel 2016. In questo caso è stata la società civile che si è proposta a una serie di sponsor pubblici e privati e non le istituzioni. Siamo tutti volontari, nessuno degli organizzatori ci guadagna. Abbiamo impostato il festival non solo dal punto di vista solidaristico per i territori colpiti dal terremoto ma abbiamo impostato anche tutto un discorso di accesso ai disabili e sostenibilità ambientale”.
Da qui il direttore è passato a spiegare come il Festival abbia effettivamente aiutato l’economia locale e generato una tipologia di turismo:
“Tramite RisorgiMarche si è parlato di un indotto di 8 milioni di euro su una micro economia locale. È stata selezionata un’“Isola del Gusto’; una serie di artigiani della zona colpiti dal terremoto sono riusciti a sopravvivere grazie a questa iniziativa. Abbiamo creato un vero e proprio movimento di persone: nel 2017 c’è stato un aumento vertiginoso di giovani che hanno iniziato ad andare in montagna, acquistando, di conseguenza, la scarpa da trekking, lo zaino ecc. Poi è diventato un movimento importante anche a livello nazionale: il modello di RisorgiMarche è stato replicato in molte parti d’Italia perché questo turismo esperienziale è secondo noi l’investimento del futuro, è quello che cercano i turisti che vengono dell’estero. Abbiamo visto centinaia di persone in bicicletta, a cavallo, tre in deltaplano e se oggi esiste una piattaforma, un sistema, come Evodya e Travyu, che possa facilitare mobilità e aggregazione di attività locali e turismo, tutto questo è estremamente più potenziato”.
Si è appena conclusa la 30a campagna di scavi dell'Università di Macerata al Parco archeologico di Urbs Salvia e a Villamagna, dove 40 studenti si sono formati come archeologi professionisti. I risultati della campagna 2024 saranno presentati sabato 6 luglio a Urbisaglia nel teatro Comunale, alle ore 17, nell’ambito delle attività messe in campo dal Parco archeologico, da tre anni coordinato dalla Direzione Regionale Musei Marche.
A Urbs Salvia, su concessione della direzione regionale Musei Marche e in collaborazione con la direzione del Parco archeologico, le indagini hanno riguardato la prosecuzione degli scavi del foro e, dopo anni di interruzione, l'incrocio stradale a est del monumentale criptoportico che conserva uno dei più articolati complessi pittorici romani dell’Italia centrale. Nell'area del foro si sta indagando un'area produttiva di età repubblicana, documentata da fornaci per la produzione di ceramica e forge per la lavorazione dei metalli. "Un contesto unico in area marchigiana - spiega Roberto Perna, professore Unimc di archeologia e direttore degli scavi – che, documentando una fase iniziale del processo di romanizzazione del Piceno, ci fanno capire in che modo i romani hanno progressivamente occupato e organizzato questo territorio". La direzione regionale Musei delle Marche intende avviare un progetto per ampliare l’area fruibile al pubblico intorno al criptoportico. "Il nostro compito è quello di favorire una filiera virtuosa che, dallo scavo e dalla ricerca, conduce alla fruizione, attraverso la tutela e la valorizzazione" sottolinea Sofia Cingolani, direttrice del parco e funzionaria archeologa della Drm”.
“Le ricerche dell'Università di Macerata si inseriscono in questo processo che la Direzione ha il compito di svolgere in collaborazione con tutti gli enti e soggetti interessati allo sviluppo e alla crescita del territorio", aggiunge Luigi Gallo, direttore regionale Musei Marche. “A Villamagna - continua Perna - lo scavo della villa romana sta portando alla luce strutture archeologiche di carattere monumentale, che ci illuminano sulle trasformazioni di questa zona in età romana. Tra queste, la scoperta e lo studio dell’unico birrificio di età romana fino ad oggi conosciuto, almeno in Italia".
La villa romana si colloca all’interno dell'Abbadia di Fiastra, non lontano dal parco archeologico. “La sua collocazione topografica e le strette relazioni con lo sviluppo della città ci forniscono importanti informazioni sui modi con cui si gestiva il territorio in età romana” segnala Cecilia Gobbi, archeologa della Soprintendenza per le province di Ascoli, Fermo e Macerata e referente della concessione di scavo. “Imponendoci - aggiunge Giovanni Issini sempre della Soprintendenza - una grande responsabilità in termini di tutela e valorizzazione". “La villa romana valorizza ulteriormente l’offerta della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra già ricca di risorse naturalistiche, storiche e archeologiche", ricorda Renato Poletti, presidente della Fondazione Giustiniani Bandini. “È importante che i risultati della ricerca scientifica, le nuove scoperte e il patrimonio culturale siano messi a disposizione del territorio e delle comunità, affinché si possano trasformare in opportunità di sviluppo”, rimarca il sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini. “Ricerca, valorizzazione e gestione consapevole del patrimonio culturale sono un’occasione di crescita anche sociale ed economica - sottolinea il rettore John McCourt -. Dal prossimo anno accademico avvieremo un corso di laurea in Archeologia e sviluppo dei territori proprio per formare archeologi capaci di dialogare con le necessità della trasformazione dei territori, cogliendo le opportunità di lavoro offerte dall’attuale contesto socio-economico”.
La Fondazione World Youth Orchestra, in collaborazione con il Comune di Urbisaglia, porta in scena nel meraviglioso anfiteatro marchigiano, lo spettacolo "Le due lune", ideato e diretto da Damiano Giuranna. La pièce offre un ideale intreccio tra la narrazione di una delle più affascinanti storie delle Mille ed una notte, la musica popolare delle culture mediterranee, eseguita dal vivo, le poesie e canzoni italiane ed arabe tra rinascimento e barocco.
Lo spettacolo è reduce dai successi ottenuti all’Expo di Dubai nel 2020, in Albania, Algeria, Malta, Spagna, Svizzera e Tunisia.
"E’ uno spettacolo che canta la bellezza della cultura mediterranea tra occidente e oriente. Le due lune, che convivono e rappresentano due facce dello stesso universo, si parlano e si amano. La musica, la narrazione e la poesia - afferma il Maestro Giuranna - vogliono suscitare emozioni e sentimenti che possano alimentare pensieri di fratellanza.”
La Fondazione World Youth Orchestra, si propone di fornire un'educazione musicale di alto livello, ma soprattutto, grazie ai giovani e alla musica, una diplomazia culturale in tutto il mondo. Oggi è sempre più necessario che l'arte e la cultura in generale diventino uno strumento per costruire pace e fratellanza
Il progetto World Youth Orchestra, nato nel 2001 subito dopo l'attentato dell'11 settembre alle Torri Gemelle con l'idea di promuovere il dialogo tra i popoli attraverso la musica, è stato fortemente sostenuto dalle massime istituzioni mondiali, comprese le Nazioni Unite, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è stato insignito della Medaglia, della Targa d’argento e della Medaglia Presidenziale. Il progetto, nato dalla virtuosa collaborazione tra l’Università di Napoli L’Orientale, promotrice del progetto, la Fondazione World Youth Orchestra e l’Università IULM di Milano, grazie all’importante sostegno della Fondazione Cultura e Arte Internazionale, traccia un percorso multietnico che attraversa e unisce due culture diverse ma intrinsecamente legate l’una all’altra, quella del mondo arabo islamico e quella occidentale.
Con grande soddisfazione, in collaborazione con la Direzione del Parco Archeologico, ospiteremo all’Anfiteatro Romano questo spettacolo - afferma Natalini – neo sindaco del Comune di Urbisaglia, sabato 13 Luglio alle ore 21.00. Abbiamo aggiunto alla stagione teatrale quest’importante appuntamento, unica data italiana che suggella il passo e il ruolo da protagonista che Urbisaglia e la nostra amministrazione vuole svolgere anche nel campo della musica. Per noi – ribadisce Natalini – è centrale mettere la cultura, l’università e il parco archeologico non al centro del nostro passato ma al centro del nostro futuro. E il nostro paese che parla di una terra abitata sin dall’antichità, deve avere la forza di raccontarsi meglio.
Per dare sostegno al Progetto dell'Afam Alzheimer Uniti Marche "Una Vacanza Indimenticabile per persone con Alzheimer", che ci sarà a Senigallia dall'1 all'8 settembre, è stato organizzato dall’Avulss di Loro Piceno ed Urbisaglia, presso il Ristorante ‘Le Grazie’ di Loro Piceno, un incontro conviviale che ha visto una straordinaria adesione da parte della cittadinanza e la presenza dei rispettivi sindaci.
È stato un bellissimo momento di condivisione e solidarietà, molto partecipato non solo in termini numerici ma di attenzione. L'Afam ringrazia sentitamente tutti i partecipanti, il sindaco del Comune di Loro Piceno, il sindaco del Comune di Urbisaglia, le Avulss di Loro Piceno e di Urbisaglia, il Ristorante Le Grazie per la calorosa accoglienza e l'ottimo cibo.
Domenica 23 giugno alle ore 19, nell'Abbazia di Fiastra, ci sarà l'ormai tradizionale concerto per ricordare l’onorevole Roberto Massi Gentiloni Silveri (1931-2012) ex tesoriere della Fondazione Giustiniani Bandini dell''Abbadia di Fiastra.
Roberto Massi Gentiloni Silveri è stato anche un appassionato del violino tanto da suonare amichevolmente con il maestro Gino Brandi.Dopo l'entusiasmo del folto pubblico per lo straordinario concerto dell'anno scorso con l'esecuzione delle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi eseguite dalla Chamber Orchestra con il noto virtuoso violinista, Pavel Bernan, e la direzione del maestro Licio Cernetti, per l'appuntamento di quest'anno il maestro Cernetti dirigerà la Concert Abbey Chamber Orchestra con in programma composizioni per sola orchestra dal Seicento al tardo Ottocento.
Inizierà il Concerto Brandeburghese numero 3 BWV 1048 di J.S.Bach, la Suite HWV 341 di G.F.Handel per tromba e orchestra solista Luigi Merlonghi, e la notissima Eine Kleine Nactmusik Kv 525 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Seguiranno brani di noti compositori europei del tardo Ottocento: di Eduard Grieg "Song of Solveig " da Peer Gynt ,Suite Op 55 n 4 , di Franz Liszt Angelus! Priere Aux Anges Gardiens del 1877, una pagina pianistica trascritta dello stesso autore per Orchestra da camera , composta a Villa d'Este (Tivoli) .Infine la sublime Elegie di Pioter Ilic Tchaikowskj e di Antonin Dvorak Slovenic Dance "Dumca".
Pomeriggio drammatico a Urbisaglia. Intorno alle 13, è stato trovato senza vita Michele Pantanetti, di 33 anni: a stroncarlo sarebbe stato un probabile malore. Il suo corpo, ormai privo di vita, è stato rinvenuto all'interno dell'abitazione in cui viveva insieme alla madre, nel centro del paese. A chiamare i soccorsi sarebbero stati i familiari, che non riuscivano a contattarlo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tolentino e i sanitari del 118, ma per il giovane uomo non c'è stato nulla da fare. Sulla salma non è stata disposta l'autopsia e la procura ha concesso il nullaosta per i funerali.
Il 33enne lascia i genitori ed il fratello Matteo. La sua vita era stata segnata, nel marzo del 2016, dalla perdita dell'altro fratello, Manuele, a seguito di un tragico incidente stradale avvenuto a Porto Sant'Elpidio, sul raccordo che dalla Statale Adriatica, nei pressi del ponte sul Tenna, porta al casello dell’A14.
La scienza appassiona, la scienza unisce, c’è tanto bisogno di scienza: è quanto testimoniato dall’enorme successo che ha ottenuto “La Scienza in Festa!”, il festival della scienza dell’Università di Camerino, andato in scena gli scorsi 15 e 16 giugno nella splendida cornice dell’Abbadia di Fiastra.
Oltre 1500 persone, famiglie, ragazzi, appassionati e curiosi, una marea umana che ha invaso l’Abbadia di Fiastra per una due giorni di pura ispirazione, scoperte e divertimento in cui è stato possibile partecipare ad oltre venti eventi tra laboratori interattivi, spettacoli e conferenze affascinanti, presentazioni di libri, aperitivi scientifici, passeggiate rilassanti alla scoperta della natura e mostre coinvolgenti.
“Sono davvero molto soddisfatto – ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni – per il successo ottenuto dalla prima edizione de “La Scienza in Festa”, due giornate speciali all’Abbadia di Fiastra dove una moltitudine di persone di tutte le età ha affollato i due palchi e gli stand per divertirsi con la scienza. Quello appena concluso è stato il primo appuntamento di un progetto più ampio di public engagement dell'Università di Camerino denominato “Viceversa” che ha come obiettivo quello di far conoscere in maniera divulgativa, piacevole e semplice l'importanza della ricerca scientifica e della scienza nella vita di ognuno di noi. Ringrazio anche gli ospiti che hanno voluto essere con noi, così come ringrazio tutti i partner che hanno voluto collaborare con noi e supportarci per l’ottima riuscita dell’evento”.
Sabato pomeriggio inaugurazione con il taglio del nastro, alla quale tra le altre autorità ha presenziato in collegamento anche l'assessore regionale alla cultura Chiara Biondi, poi il via a tutte le attività. Ad aprire lo spettacolo “Se non sbaglio, è scienza” a cura di studentesse, studenti, dottorandi, dottorande, allievi ed allieve della Scuola di studi superiori “Carlo Urbani” di Unicam, che hanno condotto il pubblico attraverso un viaggio alla scoperta degli errori scientifici più clamorosi nel cinema e nelle serie televisive.
Sono stati ospiti divulgatori scientifici e scrittori quali Luca Perri, che ha tenuto il pubblico incollato alla sedia per oltre due ore con lo spettacolo “La Scienza di Oppenheimer” in cui ha illustrato la scienza che permea il film Premio Oscar e se la stessa è rappresentata correttamente; Ruggero Rollini, che ha dialogato con il prof. Pettinari sui contenuti del suo libro “Quello che sai sulla plastica è sbagliato"; Giovanni Covone, che ha dialogato con Massimiliano Trevisan per presentare il suo libro "Altre Terre. Viaggio alla scoperta dei pianeti extrasolari" fresco vincitore del Premio Asimov 2024.
Massimiliano Trevisan ha poi intrattenuto il pubblico con lo spettacolo “Accidentale”, una narrazione interattiva per raccontare storie di scoperte scientifiche in cui un evento fortuito è stato determinante, mentre Mattia Crivellini e Lorenzo Fiorentino dell’Associazione Next hanno fatto divertire il pubblico con l’intelligenza artificiale. Francesco Petretti ha invece animato domenica mattina una passeggiata per le vie del parco alla scoperta della flora e della fauna che le abita, mentre nel primo pomeriggio ha tenuto un laboratorio per bambine e bambini per disegnare con loro la bellezza della natura.
Partecipata anche la passeggiata al tramonto tra gli odori del bosco guidata dal prof. Andrea Catorci che ha chiuso il programma dell’evento.
Protagonisti anche giovani ricercatrici e ricercatori Unicam che hanno calcato il palco del second stage allestito nel Giardino dei Principi con presentazioni di libri e performance di divulgazione della scienza per raccontare quanto sia appassionante il loro lavoro.
Straordinario successo, poi, con il prato gremito per il Chemistry Show del prof. Corrado di Nicola della sezione di Chimica di Unicam.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Casa della Memoria di Urbisaglia, di cui Unicam è socio fondatore, poi, è stata realizzata una passeggiata nei luoghi storici dell’Abbadia di Fiastra con lo storico Matteo Petracci ed un aperitivo con la presidente Giovanna Salvucci, mentre in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Urbisaglia è stato inserito nel programma l’ultimo appuntamento dell’iniziativa “Musica da Bosco 2024” con la musica jazz dei “The four faunus”.
In collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti Marche, poi, domenica mattina si è tenuta una tavola rotonda su “Intelligenza artificiale: opportunità e sfide tra informazione, scienza e tecnologia” alla quale sono intervenuti il rettore Unicam Graziano Leoni, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Franco Elisei, lo scrittore Marco Malvaldi, la docente della Scuola di Giurisprudenza UNICAM Maria Paola Mantovani, i docenti della Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie UNICAM Andrea Polini e Michele Loreti, il divulgatore scientifico Massimiliano Trevisan.
Non sono mancate naturalmente ricercatrici e ricercatori, studentesse e studenti dell’Università di Camerino che hanno animato gli spazi espositivi ed hanno condotto tutti i presenti alla scoperta dell’affascinante mondo della scienza, dalla chimica alla matematica, dall’informatica alla veterinaria, dalla geologia alla scienza degli alimenti, dalle neuroscienze ai beni culturali, dal design al nostro benessere, anche con esperienze di citizen science.
L’evento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini, i Comuni di Urbisaglia e Tolentino, la Fondazione Carima, l’Associazione "Casa della Memoria", l’Associazione Next, e con il patrocinio della Regione Marche ed il supporto tecnico di Publicolor. Hanno partecipato fattivamente all'evento anche le allieve e gli allievi della Scuola di Studi Superiori "Carlo Urbani" dell'Università di Camerino.
Ribaltone a Urbisaglia. Riccardo Natalini è il nuovo sindaco del comune dell'entroterra maceratese, battuto il primo cittadino uscente Paolo Francesco Giubileo che correva per il terzo mandato.
Il geometra 39enne, sostenuto dalla lista Adesso Urbisaglia, ha ottenuto il 50,65% delle preferenze pari a 735 voti, mentre Giubileo (Insieme per Urbisaglia) si è fermato al 49,35% con 716 voti.
Una vittoria, dunque, sul filo di lana per Natalini che ha conquistato lo scranno di primo cittadino con soli 19 voti di scarto. Discreta l'affluenza alle urne nel comune che sorge sul colle di San Biagio, attestatasi al 61,24% degli aventi diritto; alle precedenti amministrative si era fermata al 60, 44%.
"Garantire il miglioramento della qualità di vita di ogni cittadino urbisalviense, questo è il primo obiettivo che ci siamo prefissati". Con queste parole il candidato sindaco Riccardo Natalini, per la lista "Ad!esso" presenta il suo programma elettorale per Urbisaglia 2024-2029.
"Il potenziale turistico/culturale nelle nostre mani è incredibilmente vasto, basti pensare a tutti i siti di interesse presenti sul nostro territorio: il Parco Archeologico, la Rocca Medievale, il Museo archeologico e statale e non ultima la riserva naturale Abbadia di Fiastra e sede della Fondazione Giustiniani Bandini, rappresentano un tesoro che davvero in pochi possono vantare di poter proporre agli amanti dei piccoli borghi del centro Italia", sottolinea il candidato sindaco che aggiunge: "Sarà vitale per i visitatori trovare dei percorsi storici e tematici del territorio, ed altrettanto necessario un potenziamento delle azioni di marketing, atte a promuovere eventi a tema, anche tramite ambasciatori culturali".
"Noi pensiamo che un’amministrazione realmente innovativa debba considerare il mondo della scuola, come l’imprescindibile punto di partenza di una diversa idea di concezione della società: rivendicare la centralità della scuola e non farla mai diventare il fanalino di coda di cui parlare solo quando ci sono i tagli. Come simbolo di questa visione - sottolinea Natalini - visiterò ogni mese tutte le scuole e m’impegnerò in prima persona nello stabilire un rapporto con i bambini e i ragazzi che sono cittadini a tutti gli effetti e meritano attenzione, ascolto e stima".
Senza dimenticare l'attenzione allo sport: "Pur essendo una piccola realtà dal punto di vista territoriale e numerico, Urbisaglia ha sempre saputo distinguersi nelle attività sportive di ogni tipo. Soprattutto a livello giovanile, in una comunità come la nostra, lo sport non deve essere semplicemente correlato al risultato finale, bensì assumere un ruolo sociale e ricreativo. Il buon funzionamento del complesso padel/tennis, la palestra del judo, che nel tempo ha saputo formare atleti di caratura nazionale, e il settore giovanile dell'Asd Urbis Salvia, rinato dopo anni con grande sacrificio e soddisfazione, sono delle risorse vitali per far crescere i nostri ragazzi e ragazze in ambienti sani e genuini. Per consentire tutto ciò c’è assoluto bisogno di implementare, rinnovare ed ampliare le strutture esistenti".
"Urbisaglia il momento è adesso. Le tematiche che abbiamo trattato rappresentano le linee di sviluppo su cui focalizzare il nostro impegno che sarà sempre rivolto alla ricerca di opportunità di sviluppo per la nostra Urbisaglia", conclude Natalini.
Una festa della birra nel centro storico di Urbisaglia: musica live, spettacoli, animazione, mercatini, cibo e buona birra renderanno più vivo che mai l’incantevole e suggestivo borgo maceratese. Venerdì 31 maggio, sabato 1 e domenica 2 giugno si prospettano giorni di divertimento all’Urbisaglia Beer Festival. L’ingresso è aperto a tutti, con possibilità di parcheggio gratuito al Masada o nella zona “nuova” del paese.
Gli stand gastronomici, “100% made in Urbisaglia”, saranno curati da tre associazioni cittadini e da tanti altri locali del centro storico che dedicheranno menù speciali per ogni serata, dalle 19 in poi.
Gli organizzatori hanno pensato ad ogni spazio del borgo, interamente coinvolto ed interessato dall’animazione. Il cuore del festival in piazza Garibaldi. Domani, venerdì 31 maggio, battezzeranno il palco gli “Zio Pecos” (appuntamento alle 21.30). A seguire, il dj set di “Dj Poldo” e la voce di Giusi Miinnozzi.
Sabato 1 giugno sarà la volta del tributo a Max Pezzali e agli 883, grazie alla band “Secondo Tempo” (“fischio d’inizio” alle 21.30). A seguire, spazio al disc jockey Eddy Masterjoy e al vocalist David Romano. Domenica 2 giugno chiusura in bellezza con i “The Rhumska Lions”, a partire dalle 21.30. A seguire, Massimiliano Ruggeri rispolvererà le hit dagli anni ’70 ad oggi. Durante la serata, dalle 20.30, spettacolo circense itinerante con il circo Takimiri. Nel tardo pomeriggio, dopo la messa delle 18, lungo le vie del centro storico ci sarà l’infiorata del Corpus Domini, curata dal gruppo “Lana e Filo” della biblioteca di Urbisaglia.
Non mancherà l’intrattenimento per gli amanti del liscio e dei balli di gruppo, che si potranno scatenare in piazza Salvia, dove a partire dalle 21 si alterneranno Cuore d’Italia (venerdì 31), Fazzini Group (sabato 1) e Movida Group (domenica 2). Nel giardino della Rocca, tutte le sere, i più piccoli potranno svagarsi con i gonfiabili e con le attività sportive proposte dalla società calcistica dell’Urbis Salvia.
«Ho scelto di ricandidarmi per un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini di Urbisaglia: oggi sono in ballo molti finanziamenti e molti progetti che necessitano di continuità istituzionale, sia perché c'è bisogno di una persona che conosca bene tutte le procedure per averle seguite in questi anni, sia perché posso contare su relazioni istituzionali stabili e collaudate. Perdere tempo, tentennare, rischierebbe di farci perdere i fondi. Abbiamo tanti concorrenti pronti a sostituire il nostro comune».
Sono queste le motivazioni che hanno spinto il sindaco uscente Paolo Francesco Giubileo, da dieci anni alla guida del paese, a ricandidarsi come primo cittadino nella lista Insieme per Urbisaglia. Idee chiare sulle cose da fare per il futuro. «Il nostro programma vuole consolidare quanto è stato fatto in questi mandati, per predisporre nuovi progetti e affrontare le sfide che ci verranno proposte - spiega -. Uno degli obiettivi principali è contrastare il calo demografico. Un contributo importante arriverà dalla ristrutturazione di alloggi da destinare a giovani coppie: sono già stati inseriti nei programmi post sisma l’ex ospedale in via Buccolini (1.700.000 euro), le ex Ipab in via Petrini e le ex case popolari a Convento (in totale quasi 1 milione). Anche nel prossimo mandato vogliamo confermare gli aiuti alla natalità, alle famiglie con più figli e a quelle in difficoltà. Un punto di forza e di sostegno loro rivolto è sicuramente l’iscrizione agevolata all’asilo comunale “Il piccolo principe”. Parallelamente ai nuovi appartamenti, andrà favorito l’incremento occupazionale. Ecco, ad esempio, l’intenzione di ampliare la casa di riposo, in modo da poter garantire una vita dignitosa agli anziani e allo stesso tempo la creazione di posti di lavoro. Infatti, l’amministrazione è sempre stata vicina alle attività commerciali e a tutti coloro che hanno investito nel territorio, tramite contributi o esenzioni della Tari. Un progetto che ci sta particolarmente a cuore è “Compra ad Urbisaglia”, per sostenere la spesa nei negozi del nostro comune, sia in maniera diretta che incentivando cittadini, associazioni e turisti ad acquistare in paese».
Futuro ma anche passato e presente nei pensieri del candidato sindaco di Urbisaglia. «Per favorire l’aumento demografico sarà fondamentale mantenere e migliorare i servizi alla persona e quindi la qualità della vita, che significa anche vivere in un ambiente accogliente. In questo senso si pone la riqualificazione degli spazi urbani delle frazioni e del centro storico grazie ai fondi Pnrr intercettati con grande attenzione. Sono già stati completati i lavori a Convento, Maestà e largo Casarino, sono in corso nel giardino del Sacrario, mentre sono in programma piazza Garibaldi, parco delle rimembranze e mura ubiche (in quest’ultimo caso tramite fondi sisma). Nuovi marciapiedi e collegamenti ciclopedonali garantiranno maggiore sicurezza. Grazie anche a risorse extracomunali sono stati realizzati nella parte alta al confine con Colmurano e nella parte bassa fra Maestà e Anfiteatro e fra Porta Gemina e centro abitato Convento (in corso), mentre è stata depolverizzata via Montedoro. Sono stati oggetto di manutenzione e miglioramento i tratti che portano dall’Anfiteatro al centro storico. Per il futuro, l’idea è quella di collegare via Sacrario e centro abitato Maestà, di completare il tratto tra Anfiteatro e Convento, in via Nonio Basso e in via Roma direzione Colmurano. Importanti interventi riguarderanno la sistemazione degli edifici scolastici: come la scuola media (860mila euro dal Ministero dell’Interno) e la scuola dell’infanzia (quasi 3 milioni, fondi sisma), così sarà possibile offrire nuovi spazi alla biblioteca, che potrà diventare un centro culturale di riferimento per l’intero territorio e che potrà ospitare il centro studi su Urbisaglia».
Non solo lavori, ma anche riconoscimenti e accordi per valorizzare i tanti beni e le tante ricchezze del paese. «La cultura è un altro ambito che contraddistingue Urbisaglia. Ogni anno, oltre a varie iniziative in centro e al teatro comunale, l’amministrazione promuove la stagione di teatro all’anfiteatro romano. Eventi culturali che vanno di pari passo con il turismo. Il nostro Comune infatti è da tempo inserito nel brand Bandiera Arancione, un riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano. È recente il rinnovo della convenzione con la Soprintendenza per il Parco archeologico, il più grande delle Marche, che ridarà slancio alle visite. Auspichiamo maggiori presenze anche in centro storico in virtù della fresca riapertura della rocca medievale in seguito ai lavori di recupero post sisma. L’intervento di ristrutturazione è in corso al Museo archeologico, il cui taglio del nastro è imminente. Per una crescita turistica è necessario dotarsi di strutture di accoglienza e su questo stiamo lavorando. Terminato il recupero e l’inaugurazione di Porta Gemina, già destinata ad attività ricettiva, con la stessa finalità verrà ristrutturato il complesso residenziale ex Giannelli in contrada Pezzalunga (2.650.000 euro già finanziati). Inoltre, è nostra volontà rilanciare l’ostello in zona Convento, come punto di riferimento per i pellegrini della Via lauretana e del Giubileo del 2025».
«Vogliamo sempre di più coinvolgere le persone nella vita cittadina. Cureremo l’informazione sia in maniera tradizionale sia tramite i nuovi strumenti di comunicazione e sia in momenti di confronto pubblico. Come sempre fatto, sosterremo economicamente le moltissime associazioni che rendono vivo il paese grazie ai tanti volontari operativi nelle varie attività. Una di queste, che abbiamo desiderato e sostenuto, è stata la riapertura dell’Epic’entro, un luogo pensato e dedicato ai ragazzi, i quali durante l’estate possono usufruire anche di colonie marine, corsi di nuoto in piscina e centri estivi. Giovani e meno giovani sono al centro dell’attenzione dell’amministrazione. A questi ultimi, ad esempio, sono rivolti la ginnastica dolce, le gite e le vacanze marine. L’obiettivo è quello di rilanciare il centro anziani, posto al piano terra del palazzo comunale, affinché sia un punto di riferimento informativo e organizzativo a favore della popolazione e delle attività rivolte, come il progetto dei “nonni vigili” e “ci piace un sacco”».
Infine uno sguardo all'aspetto ambientale. «Urbisaglia aderisce alla rete dei comuni sostenibili e ha creato una comunità energetica rinnovabile (Urbenergy). La “nostra” transizione ecologica è già iniziata con la realizzazione dei pannelli solari in molti edifici pubblici (ad esempio il parcheggio Masada, la casa di riposo, la scuola media e il cimitero) e con la sostituzione con lampade a led di tutta l’illuminazione pubblica. Sappiamo anche quanto sia importante lo sport per la formazione dei giovani. L’amministrazione ha sempre investito e continuerà a farlo. Importanti progetti riguardano la creazione di un polo sportivo tra via Mattei e via Crocifisso, che verrà collegato con il parcheggio Masada: presto inizieranno i lavori per la copertura del campo da padel e per i relativi spogliatoi (fondi comunali e regionali), mentre siamo sempre in continua ricerca di finanziamenti per il “campo vecchio”».
«Vorremmo riqualificare la struttura polivalente in piazza Dante e rilanciare il volley a livello agonistico. In questi anni abbiamo investito anche allo stadio “Tombolini”, come l’illuminazione per gli allenamenti serali e il nuovo asfalto nel piazzale d’ingresso. A proposito di asfalto, con fondi comunali è stato rifatto in via Mattei, in via Allende, in via Basso, in via Crocifisso (stanziati soldi anche per il primo tratto, a breve partiranno i lavori) e in traversa Maestà. Anche grazie ad un contributo della Regione sono stati sistemati diversi punti critici dell'Entoggese. Vorrei precisare, in particolare, la situazione della strada comunale “delle vene”: Anas, soggetto attuatore dell’intervento, ha stanziato 570mila euro per la nuova asfaltatura e per il ripristino della viabilità; il tutto è in fase di progettazione. Da sottolineare, invece, come ad inizio mandato è stata posta attenzione alla mobilità dolce in centro abitato, riqualificando le passeggiate di levante e di ponente».
«Con tempi ancora da definire, tramite Pnrr verrà riqualificato il parcheggio in via Roma, mentre grazie ai fondi del sisma verranno ristrutturati l’ex Mattatoio (540.000), la canonica della chiesa della Maestà (180.000), il Sacrario (100.000) e la chiesa monumentale del cimitero (380.000). A proposito di quest’ultimo, l’amministrazione uscente l’ha ampliato con 240 nuovi fornetti e 2 cappelline da 15 posti ciascuna - spiega Giubileo -. Vorremo pensare anche a luoghi per la sepoltura degli animali d’affezione. Infatti, qualità della vita significa essere vicini al mondo animale. Ecco che sono in corso i lavori per un’area da destinare a sgambatoio per cani in zona piazza Minerva, vicino alla casa di riposo e residenza protetta “Buccolini-Giannelli”. Una struttura di primo livello, tra le migliori della provincia e fiore all’occhiello nell’ambito sociale cittadino rivolto agli anziani. Sociale è anche tutto il supporto che l’amministrazione rivolge sempre alla scuola, grazie a contributi per iniziative e progetti per la crescita delle nuove generazioni».
Oltre al candidato sindaco Paolo Francesco Giubileo (53 anni, ragioniere), nella lista “Insieme per Urbisaglia” ci sono Viviana Bonfigli (36 anni, casalinga), Cecilia Calvigioni (27 anni, personal trainer), Sauro Ciccioli (70 anni, pensionato), Maria Teresa Danieli (61 anni, avvocato), Emanuele Ferrarini (44 anni, analista), Massimiliano Fiorani (54 anni, impiegato), Rita Orazi (53 anni, imprenditrice), Mirta Romagnoli (57 anni, agente assicuratore finanziario), Asia Eliana Tiranti (18 anni, studentessa) e Thea Topini (30 anni, parrucchiera). «Siamo un gruppo composto da giovani e meno giovani, da chi ha avuto esperienze amministrative, da chi è impegnato nel volontariato, da chi vuole portare idee ed impegno, con una presenza femminile maggioritaria e qualificata - conclude Giubileo -. Abbiamo coniugato esperienza ed immaginazione, competenza, passione ed energia: confermiamo il futuro insieme».
Lunedì 20 e mercoledì 22 maggio ricorrono due date importanti per la salute del nostro pianeta. Sono infatti rispettivamente le giornate mondiali delle api e della biodiversità. Nell’ambito della programmazione condivisa, la Fondazione Carima e la Fondazione Giustiniani Bandini stanno promuovendo delle attività sperimentali sul territorio dell’Abbadia di Fiastra finalizzate alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile, che ben si legano alle tematiche di questi appuntamenti internazionali. Grazie alla collaborazione con Filiera Futura, un’associazione che lavora in tutta Italia per innovare il settore agroalimentare di qualità, è stato avviato il progetto +API – Oasi fiorite per la biodiversità.
Da qualche tempo, chi frequenta l’Abbadia di Fiastra si sarà accorto di una novità e cioè la presenza di una nuova area verde, accanto al Parco della Vita, dove sono state seminate essenze mellifere, di prossima fioritura, che rappresentano un habitat ideale per le api e per gli altri insetti impollinatori.
“La Fondazione Carima è socia di Filiera Futura dal 2023 – spiega il presidente Francesco Sabatucci Frisciotti Sendardi. L’adesione a questa associazione rientra nel potenziamento dell’azione del nostro ente nel settore della protezione ambientale. La prima oasi fiorita è stata realizzata grazie alla fattiva e preziosa collaborazione della Fondazione Giustiani Bandini, che ha messo a disposizione un appezzamento di terreno oltreché uomini e mezzi. Dal prossimo anno abbiamo in animo di coinvolgere anche le amministrazioni comunali della provincia di Macerata per moltiplicare il numero di oasi”.
Nell’ambito di questa iniziativa sono state anche posizionate all’interno della Riserva Naturale alcune casette per api selvatiche, una specie innocua in quanto non punge, ma che svolge un ruolo cruciale nell'equilibrio degli ecosistemi naturali e nella produzione agricola, poiché impollina fino a 300 volte più efficacemente delle api da miele.
Obiettivo del progetto +API, oltre alla promozione della biodiversità e dello sviluppo green, è anche la sensibilizzazione dell'opinione pubblica in termini di maggiore attenzione all’ambiente e all’impatto che su esso generano i nostri comportamenti. Si tratta di un’azione di fondamentale importanza da indirizzare in modo particolare alle nuove generazioni, affinché il rispetto per il pianeta in cui viviamo diventi un valore condiviso e venga normalizzato.
In tal senso l'educazione ambientale dei giovani gioca un ruolo determinante nella costruzione di un futuro più sostenibile e, nella giornata odierna ma non solo, il CEA Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, gestito da Meridiana snc, ha organizzato delle attività laboratoriali sulle api rivolte ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria. Un nutrito gruppo di ragazzini è stato accompagnato alla scoperta dell’affascinante mondo delle api e del loro ruolo ecologico, dalla conformazione anatomica alla vita nell’alveare fino alla produzione del miele, con la possibilità di vedere e toccare con mano i telai cerati di un’arnia. Non è mancato infine un momento ludico per concludere in allegria, in cui i bambini hanno trasformato in gioco le nozioni apprese simulando la gerarchia dell’alveare e impersonando l’ape regina, le api operaie e i fuchi.
Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo, ricoprendo quindi un ruolo fondamentale per l’ambiente e per l’ecosistema. Le attività dell’uomo e il cambiamento climatico stanno mettendo sempre più a rischio la riproduzione di questi insetti: più del 40% delle specie di invertebrati rischiano di scomparire, in particolare api e farfalle. È dunque necessaria un’azione risoluta per contrastare la perdita di impollinatori, cui la Fondazione Carima e la Fondazione Giustiniani Bandini intendono contribuire portando questa progettualità di Filiera Futura sul territorio maceratese.
Venerdì 10 maggio, presso la sala convegni dell’Hotel ristorante “La Foresteria” dell’Abbadia di Fiastra, si è tenuto il terzo incontro annuale tra la “Vezzani S.p.A.” e i suoi clienti presenti nel territorio marchigiano. Quest’anno il titolo dell’incontro era: “Trasformazione & innovazione”.
Da sempre la “Vezzani S.p.A.” che da quasi settant’anni è attiva nel settore dell’“Arte Funeraria” si distingue in questo particolare ambito commerciale per il suo grande patrimonio di cultura artigianale che felicemente convive con i più avanzati sistemi produttivi ed organizzativi. La “Vezzani S.p.A.”, collabora con pittori, scultori e designers di fama internazionale. Il lavoro prezioso degli artisti consente di offrire opere di alta qualità in linea con lo spirito espressivo del momento, congiungendo il passato al presente.
L’evento è stato organizzato in modo impeccabile da Mirko Salvatori, rappresentante per azienda nell’intero territorio marchigiano. È stato un momento di ritrovo utile non solo per la presentazione di nuovi articoli ma soprattutto per rafforzare l’intimo rapporto umano che si è realizzato negli anni.
Dopo le presentazioni iniziali di Mirko Salvatori, la parola è passata a Cristian Vezzani Presidente della “Vezzani S.p.a.” che ha illustrato i nuovi progetti aziendali. Per l’aspetto tecnico è invece intervenuto Manuel Goldoni, in qualità responsabile della Gold Image, azienda specializzata nella creazione di “fotoceramica” che fa parte della grande famiglia “Vezzani S.p.A.”.
In linea con lo spirito dell’Azienda dopo il convegno non è mancato il momento culturale che ha permesso ai partecipanti di visitare e ammirare aiutati da una guida, il “Palazzo Giustiniani-Bandini” e le grotte dell’Abbadia che custodiscono il “Museo del vino” e la “sala delle oliere”.
La giornata è terminata nel ristorante della struttura che ha ospitato l’evento.
Giornata importante per gli abitanti di Urbisaglia che nella mattina di martedì 23 aprile, si sono riappropriati di due simboli cittadini: la chiesa di San Giorgio e la Rocca medioevale.
Nel giorno della festa del Santo Patrono, nonostante il maltempo, alla presenza del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, dopo i lavori di riparazione dei danni provocati dal sisma del 2016, è stata riaperta la Chiesa di San Giorgio.
Di seguito alle 11,30 i cittadini insieme alle autorità civili, religiose e militari hanno raggiunto la Rocca, dove il sindaco Paolo Giubileo e il vescovo hanno tagliato il secondo nastro. Centinaia di persone sono tornate a salire le ripide scale del Mastio nel cui interno è stata allestita una mostra di quadri di pittori locali: Raparo, Cagliostro e Migliorelli.
Dopo i danni causati dagli eventi sismici 2016 al mastio della rocca medioevale, è stata avviata un'operazione di consolidamento e ripristino per garantire la sicurezza dell'edificio mediante interventi di restauro e risanamento conservativo, per un importo complessivo concesso dall’USR Marche al Comune di 311.000 euro.
La Rocca è il simbolo caratteristico del paese, legato alla storia urbisalviense ed è anche uno dei monumenti più rappresentativi del maceratese che ora può tornare fruibile anche per i turisti. La Rocca rimarrà aperta fino al mese di giugno tutti i sabati e i giorni festivi con visite guidate alle ore 15,00, alle ore 16,00 e alle 17,00, basterà recarsi all’ufficio turistico di Urbisaglia.
Tombolini riconferma la sua vocazione artigianale legata da oltre mezzo secolo al territorio italiano, celebrando la prima giornata nazionale del Made in Italy, promossa e coordinata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Una giornata speciale che cade in concomitanza con il giorno in cui ricorre la nascita di Leonardo Da Vinci, simbolo della creatività italiana e dell'intelletto nel mondo.
Per costruire il suo heritage, l’azienda marchigiana con sede a Colmurano (Macerata), nata nel 1964 a Urbisaglia dalla passione del fondatore Eugenio Tombolini, ha lavorato giorno dopo giorno come impresa di famiglia sulla valorizzazione della produzione e degli artigiani, scegliendo le maestranze locali e una manodopera altamente qualificata. Un impegno per il Made in Italy che suggella il legame tra tradizione e l’innovazione, pronto a rinnovarsi quest’anno, con il 60° anniversario di attività del brand.
Per sostenere il piano di sviluppo verso i mercati internazionali e un futuro più sostenibile, l’azienda porta avanti la naturale propensione alla liaison con il territorio, nel rispetto dell’ambiente, iniziato già nel passato. Con i suoi 150 dipendenti, quest’anno completerà il revamp della sede di 10mila metri quadrati in ottica green. I pannelli solari e il cappotto termico ottimizzeranno una produzione a basso impatto, con l’obiettivo di raggiungere l'autosufficienza dal punto di vista energetico. La graduale riduzione delle emissioni sarà perseguita per rimanere in linea con gli standard europei, mantenendo alta la competitività con l’estero. Alla ristrutturazione dell’headquarter, seguirà inoltre un altro goal: l’assunzione di nuovi dipendenti, a supporto della continuità generazionale del Made in Italy.
“L'investimento sul capitale umano e lo stretto legame con il territorio rimangono i valori chiave del Dna e del modus operandi di Tombolini. Siamo orgogliosi di celebrare questa prima giornata nazionale del Made in Italy indetta il 15 Aprile e il genio di Leonardo, auspicando a perseguire il nostro percorso a sostegno del savoir faire italiano, forti dell’esperienza pluriennale di un’impresa famigliare”, ha commentato Silvio Calvigioni Tombolini, rappresentante della terza generazione di famiglia.
Inoltre, in occasione della Giornata della Terra, Tombolini porta avanti il progetto Zero Impact che mira alla salvaguardia del pianeta utilizzando tecniche produttive avanzate che limitano i consumi di acqua e co2. Giacche realizzate con filati organici, biodegradabili e tessuti RYC, i capispalla utilizzano una minore quantità di acqua (e di Co2) sia in fase di produzione che una volta acquistata perché è lavabile in lavatrice a 30 gradi e, stesa ad asciugare, mantiene la sua forma originaria.