Il paese di Urbisaglia festeggia i 103 anni di una super nonna. Si tratta di Guida Tiberi, urbisalviense doc che lo scorso 16 settembre, attorniata dalla famiglia, dalla direttrice della casa di riposo Samuela Moscati, dagli operatori e dalle operatici, ma anche da amici e vicini di casa, ha festeggiato questo importante traguardo. Alla festa di compleanno inoltre ha preso parte anche la consigliera Romina Corona che si è intrattenuta con la concittadina ultracentenaria ascoltando racconti e aneddoti di una lunga vita.
“Alla signora Guida Tiberi– commenta la consigliera con delega alle politiche sociali Romina Corona – auguriamo un buon compleanno e di conservare l’energia che la caratterizza da sempre. In occasione del nostro incontro, supportato da un’ottima memoria, oltre che da una smagliante forma fisica, mi ha raccontato insieme ai suoi figli momenti di vita legati alla sua infanzia, alla professione svolta e alla famiglia. È sempre bello e interessante ascoltare il passato dei nostri anziani e condividere con loro questi momenti di festa. Una vita, la sua, attraverso la quale questa cara concittadina è stata testimone dei grandi cambiamenti della società e del nostro paese”.
Nel corso dell’incontro, i figli della signora Guida hanno ricordato i suoi anni lavorativi trascorsi presso la filanda di Urbisaglia e di essere stata tra le prime donne a votare. Brava in cucina, ha sempre amato tanto la compagnia. Centotré anni sono passati, adesso si va avanti verso i prossimi traguardi.
L’incanto delle arpe celtiche di Vincenzo Zitello, e i violini di Fulvio Renzi, saranno accolti nella spettacolare Rocca medievale di Urbisaglia, sabato 07 settembre alle ore 19:00 nell’ambito della commemorazione dei 60 anni di Sandro Buongarzoni.
Vincenzo Zitello è compositore, polistrumentista e il suo incrocio con il maestro Alan Stivell lo ha reso nel tempo unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori e virtuosi arpisti viventi. In occasione della recente pubblicazione del suo nuovo concept album ‘Le voci della Rosa’, quattordicesimo disco nella sua carriera solista, assisteremo a un magico sentiero di note e racconti del prodigioso musicista, in passato già al fianco d innumerevoli autori e interpreti al top della grande musica prodotta in Italia, tra cui Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Alice, Franco Battiato, ecc.
Fulvio Renzi è violinista e compositore, ha riesplorato profondamente il linguaggio e la tecnica violinistica arrivando al suono e allo stile inconfondibile con il quale si esprime. Ha collaborato con artisti tra i quali Bruce Springsteen, Roger Waters, Ryuichi Sakamoto, Ornella Vanoni, Claudio Rocchi, ecc.
La musica di Vincenzo Zitello (che ha un’inconfondibile e personale identità espressiva), segue un preciso orientamento di ricerca che mira ad esaltare le insospettabili potenzialità che dimorano tra le corde delle sue arpe. In “Harpe Mundi” utilizza l’arpa celtica e l’arpa clarsach, due strumenti della tradizione Gaelica con caratteristiche sonore ed espressive differenti. Il concerto si svolge in un crescendo fatto di lirismi, evocazioni, allusioni, ritmi, variazioni e virtuosismi che invariabilmente rapiscono ed incantano ogni ascoltatore.
“Ci sono persone – spiega Riccardo Natalini, il sindaco di Urbisaglia – che con leggerezza, ironia e delicatezza incrociano le nostre traiettorie rendendole più ricche e piene: la storia di Sandro, era una di quelle. A noi piace ricordarlo sorridendo e ascoltando buona musica. Invitiamo chiunque si voglia unire a noi per ricordare Sandro e per ricordarci di non sprecare nessun attimo della nostra vita”.
“La serata sarà anche un’occasione – aggiunge Natalini – per ringraziare tante persone speciali che hanno scelto di organizzare una serata per il nostro paese. È il miracolo della solidarietà: amare la vita e nutrire la speranza anche e proprio in nome di chi non c’è più”.
È stato un evento straordinario che è andato sold out con oltre 200 ospiti, quello che il 30 agosto ha animato il magnifico scenario dell'anfiteatro romano di Urbisaglia: "Geminiadi – Banchetto alla Dea Salus", accogliendo persone provenienti da ogni parte delle Marche, oltre a turisti stranieri. Tra gli ospiti i sindaci di Urbisaglia Riccardo Natalini, di Tolentino Mauro Sclavi, di Loro Piceno Robertino Paoloni, di Colmurano Mirko Mari.
L'evento è stato organizzato dal comune di Urbisaglia in collaborazione con la direzione regionale Musei Marche, nell’ambito di un accordo di valorizzazione firmato dai due enti, e con Locanda Le Logge, Lama Eventi, l'associazione Gli Stronati, Nova Bellatores. ll nome Geminiadi è stato un omaggio ad un illustre cittadino della Urbs Salvia romana, Gaio Fufio Gemino, cui si deve la costruzione del teatro ed altri importanti monumenti.
Il banchetto alla Dea Salus è stato un menu indietro nel tempo, curato dallo chef Andrea Tombolini con sua madre Natalina Mari, sulla base delle ricette tratte dallo studio degli autori Apicio, Catone e Columella. Tutti gli ospiti hanno indossato tuniche bianche, e prima, durante e dopo il banchetto, ci sono state visite guidate ed esperienze didattiche, lotte tra gladiatori, scene di vita cittadina romana con discorsi dei senatori, danze e musica.
Ecco il menu del banchetto:
- "Gustatio": buffet con antipasti romani composti da Moretum (pecorino con erbe aromatiche), Pane depsticium (focaccia di farro) ed Epityrum (pasta di olive); Pullum numidicum (pollo arrosto); Farcimina (salsiccia apiciana); Sala cattabia (panzanella); Cicer, lentculanl et lupinum (Ceci, lenticchie e lupini); Patina lactuce (frittata con lattuga); Arista di maiale con salsa per lesso (la traduzione è incerta), Placenta (millefoglie con formaggio, miele ed alloro) e Globulos (formaggio fritto con miele e semi di papavero).
- “Prima Cena”, come i romani chiamavano il primo piatto, è “Puls, conchicia apiciana" (polenta di farro con sugo di piselli e maiale)
- "Altera Cena, Porcellus flaccianus gustum de praecoquis" (arrosto di maiale con salsa di albicocche)
- "Seconda mensa, Tyropatinam" crema romana realizzata per l'occasione dal maestro pasticcere Roberto Cantolaqua.
È andato in archivio l'ultimo allenamento congiunto pre-stagionale dell'Aurora Treia. I biancorossi hanno ospitato l'Urbs Salvia, squadra che milita nel campionato di Prima Categoria. Mister Cornacchini ha scelto il seguente undici iniziale: Ciminari, Marini, Kheder, Mercurio, Bontempo, Giuli, Petrini, Romanzetti, Rozzi, Borrelli e Montecchia.
L'Urbs Salvia, allenata dal tecnico Lorenzo Ferranti, è scesa in campo con: Conti, Verdicchio, Forresi, Valeri, Monteverde, Troncoso, Minnucci, Gonzalez, Cerutti, Tormo e Apicella. L' Aurora ha avuto le occasioni più nitide per passare in vantaggio. Borrelli, Mercurio e Montecchia sono i più pericolosi ad impegnare l'estremo difensore Conti.
L'Urbs Salvia si è difesa con ordine dimostrando di essere una squadra ben organizzata. Nella ripresa, entrambi i tecnici hanno effettuato numerose sostituzioni per dare spazio a tutti gli elementi presenti in panchina. L'allenamento congiunto è stato interrotto al 62' della ripresa a seguito di un guasto all'impianto elettrico del campo sportivo "Leonardo Capponi" di Treia.
Le fiamme sono state prontamente domate e sul posto sono poi intervenuti i vigili del fuoco per stabilizzare la situazione. Le due squadre sono rientrate negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.
L'Aurora affronterà sabato 31 agosto il primo impegno ufficiale della stagione. Ad attendere i biancorossi ci sarà la Settempeda per la sfida valevole per i sedicesimi di Coppa Italia Promozione.
Ad Urbisaglia è tornato per la quinta volta l’atteso appuntamento con il Papà Elio Gran PremioGiorgioMare per allievi che ha aggiornato il proprio albo d’oro con l’affermazione solitaria di Marco Zoco, in forza al club GB Team Pool Cantù, ma in gara con la casacca della rappresentativa del comitato regionale FCI Lombardia che ha dato un tocco di qualità in più al campo dei partenti (77 su 100 atleti iscritti).
Ampi consensi per una manifestazione riuscita sotto sotto l’aspetto tecnico, spettacolare e della sicurezza. Di questo si deve dare ancora atto ai principali artefici: il Gruppo Ciclistico Tutti Campioni di Vincenzo Santoni e l’azienda GiorgioMare di Giorgio Longhi, insieme all’amministrazione comunale di Urbisaglia, per lanciare sempre più ad alti livelli questa corsa ciclistica che continua a far gola a tante squadre provenienti da ogni parte d’Italia.
Con il grande caldo che ha indotto molti corridori al ritiro durante i 10 giri del tradizionale circuito di Urbisaglia, Giacomo Zanella (Zero24 Cycling Team), Christian Di Paolo (Velosport Ferentino-Ciclisti Sorani) e Valerio Ciceroni (Team Coratti) sono stati gli autori della prima fuga di giornata che il gruppo aveva tenuto sotto controllo nelle prime quattro tornate per poi reagire con i cinque contrattaccanti Roberto Marco Caringi (Asd Moreno Di Biase), Federico Gargiulo (Velosport Ferentino-Ciclisti Sorani) Matteo Mori, Ruben Ferrari e Thomas Martinelli (Rappresentativa Lombardia) che si sono riportati sul drappello di testa.
Negli ultimi tre giri lo scatto risolutivo del terzetto Filippo Antonelli (Team Coratti), Marco Zoco (Rappresentativa Lombardia) e Andrea Antonioni (Alma Juventus Fano), senza possibilità di essere ripresi dal resto degli inseguitori.
Via libera per i tre al comando che si sono contesi il gran premio della montagna al penultimo passaggio sulla salita per Urbisaglia paese vinto da Antonelli. All’ultimo giro il milanese doc Zoco ha salutato la compagnia per conquistare da solo la terza vittoria stagionale. Alle sue spalle podio completato da Antonelli e Antonioni (secondo nell’edizione 2023), quarto posto solitario per Ferrari e poi in volata il gruppo inseguitore regolato da Davide Gileno (Rappresentativa Lombardia) classificandosi quinto sulla linea di arrivo.
Il vicesindaco di Urbisaglia, Lorenzo Ferranti, ha portato il saluto del sindaco Riccardo Natalini e di tutta la giunta comunale, tra le autorità presenti per la Federciclismo regionale marchigiana il vice presidente vicario Massimo Romanelli e il presidente della commissione giudici di gara Emanuele Senzacqua, per la Federciclismo Macerata il presidente Carlo Pasqualini e il consigliere Francesco Baldoni, oltre alla famiglia Longhi rappresentata da Giorgio ed Eida Longhi, figli di Elio a cui è dedicata la corsa e per la quale è stata messa in palio una medaglia d’oro consegnata al vincitore Marco Zoco.
In prospettiva di un allargamento della manifestazione su più giorni, a partire dal prossimo anno, è andata felicemente in archivio questa quinta edizione con piena soddisfazione degli organizzatori e di quanti si sono attivati in prima linea per garantire la riuscita della stessa, grazie a un apparato di sicurezza ad hoc (Albino Stortoni e Franco Diotallevi per la direzione di corsa, Alessandra Spurio Deales e Michela Borboglini per la polizia locale di Urbisaglia e Comunanza, le scorte tecniche di Morrovalle e la polizia stradale di Macerata). A completare la perfetta organizzazione anche il servizio di Radio Corsa de Team Capodarco con la puntuale e precisa cronaca di Gaetano Gazzoli (in moto con Laura Hoffman), il lavoro di ordinaria amministrazione dei giudici di gara marchigiani e anche dello staff dell’azienda GiorgioMare che ha curato l’accoglienza e il pranzo per atleti, tecnici ed accompagnatori.
Sulle strade di Urbisaglia si riaccende la sfida tra i migliori allievi in circolazione per contendersi la quinta edizione del Papà Elio Gran Premio GiorgioMare, in programma domenica 25 agosto.
Nata nel 2019 su iniziativa del gruppo ciclistico "Tutti Campioni" di Vincenzo Santoni e del main sponsor GiorgioMare del titolare Giorgio Longhi (che ha fondato questo brand nell’ambito della commercializzazione e del franchising del pesce congelato), è una manifestazione ciclistica di alto livello che richiama fior di corridori pronti a lasciare una traccia importante della loro carriera ciclistica per poter ambire alle categorie superiori.
E anche quest’anno ci sono tutti i presupposti per rinnovare i successi delle precedenti edizioni (saltata quella del 2020 a causa della pandemia) grazie anche alla rinnovata amministrazione comunale del neo eletto sindaco Riccardo Natalini che sottolinea l’importanza di questo evento non solo nell’ambito dello sport, ma anche come strumento di promozione turistica per Urbisaglia.
"È un evento che fa bene al territorio sotto tutti i punti di vista - afferma il primo cittadino Natalini -. Sono molto fiducioso nella collaborazione con gli organizzatori perché questo evento sportivo, di rilevanza nazionale, porterà senza dubbio alcuno una notevole visibilità del nostro splendido territorio poiché interverranno svariate testate e reti giornalistiche nazionali. Quest'anno la corsa ha richiamato a sé tanti volontari a disposizione di un grande progetto giovanile. Questo è un bellissimo regalo per il paese, con un evento che ha una valenza importante per tutta la nostra comunità. A loro e a tutti gli atleti in bocca al lupo".
Da coprire un percorso a circuito di dieci giri di 7,2 chilometri cadauno con partenza alle 15:30 da contrada Montedoro presso la sede dell’azienda GiorgioMare. Queste le società partecipanti per un totale di 101 iscritti: Alma Juventus Fano, SC Potentia-Rinascita, Civitanova Bike Academy, Zero24 Cycling Team, Rinascita, Villa Sant’Antonio-Cicli Cocci (Marche), Velo Club Racing Assisi Bastia, Gubbio Ciclismo Mocaiana (Umbria), Team Belvedere, Asd Moreno Di Biase, Team Go Fast (Abruzzo), Team Coratti, Velosport Ferentino-Ciclisti Sorani, Cycling Cafè Racing Team, Effetto Ciclismo-Noi Sport, Il Pirata Vangi Sama Ricambi (Lazio), Teens-OP Bike (Puglia), Team Alto Bradano (Basilicata), Team Cesaro-Franco Ballerini (Campania), USC Castel Bolognese, Velo Club Cattolica, UC Scat (Emilia Romagna), GB Team Pool Cantù, US Biassono, Ronco Maurigi-Delio Gallina e Feralpi Monteclarense (Lombardia).
È previsto il 25 agosto prossimo il ritorno sulla scena agonistica giovanile del Papà Elio-Gran Premio GiorgioMare per allievi con l’organizzazione di Vincenzo Santoni e di tutto lo staff del Gruppo Ciclistico Tutti Campioni, insieme al main sponsor GiorgioMare di patron Giorgio Longhi e all’amministrazione comunale locale del neo eletto sindaco Riccardo Natalini.
Lo svolgimento della gara, in condizione di massima sicurezza, è uno dei principi cardine nell'organizzazione della quinta edizione non solo garantita grazie all’operatività dei direttori di corsa Mauro Benacquista e Giuseppe Greci, insieme alle Scorte Tecniche di Morrovalle, ma a rafforzare questo importante e delicato compito è anche la sovrintendente di Polizia Locale Alessandra Spurio Deales: “Per quanto riguarda l'organizzazione della corsa, dall'inizio alla fine viene organizzata e predisposta per quanto riguarda l'istruttoria solo ed esclusivamente da me. Per la gestione della viabilità mi avvalgo del supporto preziosissimo della mia collega del Comune di Comunanza Michela Borboglini più di alcune unità della Polizia Locale del Comune di Macerata. Inoltre usufruisco del preziosissimo supporto dell'Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo di Urbisaglia e del Gruppo Comunale di Protezione Civile oltre ad altri volontari di cui alcuni sono dipendenti comunali, altri volontari appassionati di ciclismo e con spirito di collaborazione per il paese. A garantire la sicurezza su strada c'è anche la Polizia Stradale di Macerata”.
A livello di viabilità e sicurezza urbana, la corsa attraversa tutto il centro abitato di Urbisaglia passando per la provinciale 83 - via Sacrario, una strada in salita che conduce al centro del paese dove a destra trova tutto il panorama collinare tolentinante passando poi per la circonvallazione di Levante. Si costeggia quindi le mura storiche del paese per poi scendere sulla strada provinciale 43 (via Setificio) dove a sinistra si trova tutto il panorama delle colline di Loro Piceno. Si riprende la strada statale 78, tutta dritta che attraversa tutto il territorio di Urbisaglia nella parte bassa, punto paesaggistico importante in quanto nella metà del percorso si trova a destra l'anfiteatro romano e i reperti archeologici. Ci sono durante tutto il percorso 20 intersezioni importanti, esclusi gli accessi privati, tutti adeguatamente sorvegliati.
Nell’insieme, il tracciato attraversa il parco archeologico più esteso delle Marche tra pianura, discesa e una salita abbastanza dolce per complessivi 7,2 chilometri da ripetere 10 volte con partenza alle 15:30 da contrada Montedoro ad Urbisaglia, presso l’azienda GiorgioMare.
Scontro frontale tra due auto: quattro i feriti. È il bilancio di un incidente avvenuto intorno alle 18:15 del pomeriggio lungo la provinciale 78, nei pressi dell'incrocio che conduce all'Abbadia di Fiastra.
Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia stradale, le due vetture sono entrate in collisione frontalmente. Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco che hanno estratto dall'abitacolo alcuni degli occupanti dei veicoli coinvolti nel sinistro.
Quattro i feriti che sono stati condotti per accertamenti all'ospedale di Macerata. Fortunatamente nessuno di loro è in gravi condizioni. Il tratto è stato temporaneamente chiuso al traffico per permettere il completamento dei soccorsi e la messa in sicurezza dei veicoli.
Il 30 agosto l'Anfiteatro Romano di Urbisaglia sarà lo scenario di un evento straordinario: "Geminiadi – Banchetto alla Dea Salus", organizzato dal comune di Urbisaglia in collaborazione con la direzione regionale Musei Marche, nell’ambito di un accordo di valorizzazione firmato dai due enti, l’Associazione "Gli Stronati", Lama Eventi, Nova Bellatores e il Ristorante Locanda Le Logge.
ll nome Geminiadi vuole essere un omaggio ad un illustre cittadino della Urbs Salvia romana, Gaio Fufio Gemino, cui si deve la costruzione del teatro ed altri importanti interventi. "Tra gli obiettivi dell’accordo c’è la valorizzazione del parco una sempre maggiore fruibilità dei suoi monumenti anche attraverso eventi come questo del quale mi rallegro", dichiara la direttrice del parco Archeologico Sofia Cingolani.
"Un’opportunità per immergersi nella storia - dichiara Riccardo Natalini, sindaco di Urbisaglia -. Questo ricco programma non solo offre un’esperienza educativa e di intrattenimento, ma stimola anche un apprezzamento più profondo per le tradizioni storiche e culturali".
"L’evento è un’occasione imperdibile per vivere da vicino la storia dell’antica Roma, apprezzando il lavoro di rievocazione storica che Urbisaglia porterà avanti con dedizione", conclude Natalini.
Un affascinante banchetto dedicato alla Dea Salus offrirà ai partecipanti un viaggio indietro nel tempo e nello spazio, un'esperienza unica che unisce cultura e gastronomia, nella storia antica che è patrimonio della regione e dell’Italia in primis.
La manifestazione avrà inizio alle ore 17:30, con esperienze didattiche dedicate al mondo dei gladiatori e alla vita cittadina romana, seguite da visite guidate ai principali monumenti del parco archeologico. Alle 19:00, i partecipanti potranno indossare tuniche tipiche dell'epoca e godere di un aperitivo iniziale, accompagnato da scene di vita quotidiana romana.
A seguire, il pubblico sarà invitato all'interno dell'anfiteatro per la cena vera e propria, che prevede un menù ricco e raffinato con piatti storici della tradizione. Durante la cena, l'anfiteatro prenderà vita con una serie di spettacoli mozzafiato: danze evocative, riti solenni delle vestali, incontri di gladiatori e rappresentazioni teatrali.
Ogni performance è pensata per trasportare gli ospiti nell'antica Roma, creando un'atmosfera magica e immersiva, in un crescendo esperienziale ed emozionale fino al combattimento dei gladiatori. Biglietti disponibili sul circuito Ciaotickets.
Le Rsa sono luoghi che accolgono gli anziani e, con cura e pazienza, li accudiscono nel migliore dei modi. La storia di due Rsa della provincia di Macerata è particolare. Infatti, la casa di riposo di Mogliano e la casa di riposo Pacifico Bonfranceschi di Loro Piceno, si trovano in realtà nel comune di Urbisaglia.
"Stavo cercando una Rsa per mia suocera. Purtroppo, è stata colpita dal terzo ictus. Il 6 agosto sono capitato per caso qui a Maestà di Urbisaglia, e sono entrato in contatto con Gianfranco L’Abbate, che è addetto alla distribuzione di medicinali nella Rsa di Mogliano - ci ha spiegato Dario Gasparini, un lettore che ci ha segnalato questa storia -. Sono rimasto colpito dall’ambiente e dai servizi offerti agli ospiti della struttura, dall’ordine e dalla cura offerta dagli assistenti".
Le sedi Rsa di Mogliano e Loro Piceno, in seguito al sisma che ha colpito le Marche nel 2016, hanno subito danni e sono state dichiarate inagibili. Per questo entrambe le strutture si sono trasferite in uno stabile di Maestà di Urbisaglia. Ce lo racconta Gianfranco L’Abbate, infermiere della Rsa di Mogliano: "La struttura originale di Mogliano si trovava nell’ex convento Santa Colomba, mentre quella di Loro Piceno si trovava nel centro storico. Col problema del terremoto sono risultate lesionate e quindi non era più possibile rimanere in quelle sedi. Io sono arrivato nel 2021, in piena emergenza covid, e sono ormai tre anni che sono qui. Entrambe le strutture sono gestite dall’Ircr di Macerata ma poi ognuna ha una gestione separata".
“La proprietaria dello stabile dove entrambe le Rsa sono situate è di Dalila Forti, che continua ad investire per migliorare l’edificio. Durante il covid abbiamo avuto alcuni problemi nella gestione degli spazi comuni - spiega L’Abbate rispetto alla proprietà del luogo -. È stato quindi costruito un secondo ascensore per permettere una gestione dei pazienti in maniera separata durante i momenti di pandemia. Il parcheggio è stato trasformato in un bellissimo giardino. In questi posti servono anche e soprattutto spazi di svago e di convivialità”.
Conclude poi sui servizi offerti: "Abbiamo dei medici interni, ma ci rapportiamo anche con i medici degli ospiti per capire come curare e accudire al meglio i pazienti. Abbiamo quindi uno scambio continuo e una buona collaborazione con i medici. Poi ovviamente c’è la cucina interna e il piano in cui gli ospiti dormono o riposano". Due strutture quindi che, nonostante le difficoltà affrontate con il terremoto e il covid, hanno sempre portato avanti con massima serietà il lavoro di cura.
Si è svolta sabato 3 agosto, all’Abbadia di Fiastra, la cerimonia di consegna del Premio Paesaggi di Pace 2024, accreditato riconoscimento per chi opera per il Paesaggio e la cultura nel nome della Pace, con Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione montana “Monti azzurri” e sostenitore del riconoscimento e Sandro Polci, l’ideatore.
Il primo dei premiati - compositore, pianista, scrittore e direttore di orchestra - Giovanni Allevi, ha dichiarato: "Paesaggi di Pace; mi è venuto istintivo fare un respiro profondo, accorgendomi di quanto, nella mia momentanea difficoltà e tensione, abbia bisogno di estendere lo sguardo nella lontananza e di trovare Pace. Una pace che arriverà, ne sono certo, e un paesaggio dolcemente modellato dal tempo, che richiama silenzioso le nostre radici e identità. Vedete non posso essere presente lì con voi eppure con due sole parole magiche mi avete regalato un sollievo".
Con una sorpresa svelata dall'eccellenza Alberto Bradanini, già ambasciatore d’Italia a Pechino, è stato premiato anche Filippo Mignini, professore emerito in storia della filosofia e accademico dei Lincei, segnatamente per il suo profondo lavoro su Padre Matteo Ricci.
Ma valgano le parole di Giovanni Allevi alla notizia: "Il mio cuore trema di emozione al pensiero della presenza di un grande Filosofo, relatore della mia tesi di laurea in filosofia: 'Il vuoto nella Fisica contemporanea'. Lo ringrazio ancora per aver pensato allora, un argomento tanto innovativo e inconsueto, oggi quanto mai attuale".
L’incontro si è concluso nel giardino storico del Palazzo dei Principi, ascoltando la storia delle più antiche presenze vegetali e carezzandone le cortecce.
"L’emozione del momento, tra i presenti e chi presente non poteva essere, ha inverato il segno di amore - il riconoscimento “Paesaggi di Pace” - per i nostri paesaggi piceni e per i suoi figli migliori", ha dichiarato Sandro Polci.
Domenica 4 agosto alle ore 21.15, all’interno della Rocca medioevale di Urbisaglia, andrà in scena ‘Minotaurus_ballata per mostro solo’ del Teatro Rebis, melologo per voce e violoncello, tratto dall'omonima ballata di Friedrich Dürrenmatt, che rovescia il mito del Minotauro adottando il punto di vista del mostro, del diverso, dell'inconcepibile.
Lo spettacolo è inserito nel cartellone del TAU (Teatri Antichi Uniti) ed è realizzato grazie al sostegno del Comune di Urbisaglia e alla collaborazione di A.M.A.T.
Voce e corpo recitante sono di Andrea Pierdicca, al violoncello e electronics Giuseppe Franchellucci, scrittura di scena e regia di Andrea Fazzini.Quello del Minotauro è tema ricorrente negli scritti, ma anche nell’opera visiva dello scrittore svizzero, a cui fin da bambino il padre raccontava i miti al posto delle fiabe, influenzandone il modo di percepire e decifrare il mondo.Il testo è stato rielaborato, sfrondandone le circonvoluzioni letterarie, per concentrarsi sugli aspetti ritmici, rituali e introspettivi, trasformando un racconto extradiegetico in un monologo proteiforme, a tratti struggente soliloquio, a tratti epica e ironica narrazione, a tratti ululato cosmico.
La polifonia vocale di Andrea Pierdicca è stata orchestrata da Andrea Fazzini in modo da perlustrare il labirinto interiore del Minotauro - né uomo né bestia né dio, innocente e colpevole - una danza della coscienza, còlta dall'origine prismatica al sublime spirare.Il violoncello di Giuseppe Franchellucci scava nel fiume del non-detto del testo, tra distorte sonorità ancestrali, dando corpo ai doppi aleggianti tra le parole di Dürrenmatt.
"Con grande soddisfazione - dichiara il sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini - in occasione della manifestazione Sibillini e Dintorni organizzata dalla Scuderia Marche Club Motori Storici, ospiteremo alla Rocca Medievale di Urbisaglia, lo spettacolo 'La Favolosa Storia del Guerin Meschino' mercoledì 23 Agosto alle ore 21:00. Sarà uno spettacolo che mette in scena l'arte e la suggestione del 'narratore di storie' “
L’attore Mirko Abbruzzetti narrerà infatti “La favolosa storia del Guerin Meschino”, avvalendosi anche di oggetti animati e con l’ausilio del canto (lo spettacolo è adatto dai 5 anni). La storia è liberamente ispirata all’opera del cantastorie toscano Andrea da Barberino (1409) e al patrimonio leggendario dei Monti Sibillini. Lo show nel 1989 ha vinto il Premio Padova come Miglior Spettacolo di Teatro d’Attore nell’ambito del Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi.
LO SPETTACOLO - Nel “Guerin Meschino” si narra di una reggia incantata nascosta nelle viscere della montagna, dove una bellissima e potente fata vive rinchiusa dalla notte dei tempi. Lo spettacolo è realizzato secondo un’originale reinvenzione dell’arte dei cantastorie. L’attore in scena racconta, rappresenta, canta ed evoca con l’ausilio di particolarissimi oggetti una storia appassionante. Lo fa nel consapevole intento di riprendere un’antica e mai scomparsa arte: quella del narrare.
Su una scena cosparsa di barattoli, ruote di bicicletta, marmitte, comignoli e ferri vecchi di ogni genere, il racconto diventa teatro, la parola fonte inesauribile di immagini e di emozioni, e con questi semplicissimi ingredienti ogni volta, senza che nessuno se ne accorga, vive la magia e l’incanto del teatro.
Sui Monti Sibillini vivono storie potenti, fatte di viaggi, asprezze, ruscelli e magia: storie create dagli uomini per essere raccontate agli altri. La più importante di queste leggende è senza dubbio quella ripresa in questo spettacolo. All’inizio del ‘400 il cantastorie toscano Andrea da Barberino ne fece luogo privilegiato del suo "Guerin Meschino" , attraversando l’Italia e fermandosi nelle piazze dei paesi, dove la gente si riuniva, e lui raccontava.
“Transizione digitale: presente e futuro socialmente sostenibili?” è il tema discusso nel pomeriggio di ieri, 29 luglio, negli spazi del teatro comunale di Urbisaglia, promosso dalla CISL Marche e dalla Federazione dei pensionati della CISL. Confronto a più voci, come è tradizione della CISL., con l’introduzione a cura del responsabile Ast di Macerata e Civitanova Rocco Gravina e saluto del sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini, interventi del prof. Emanuele Frontoni di Unimc, del monaco camaldolese Natale Brescianini, del prof. Marco Lai dell’Università di Firenze e direttore del Centro studi CISL, di Silvano Giangiacomi, segretario della federazione pensionati di CISL Marche e del segretario generale CISL Marche Marco Ferracuti.
Il prof. Emanuele Frontoni ha aperto il dibattito sottolineando che l'intelligenza artificiale non deve essere vista solo come una questione tecnica, ma come una sfida che riguarda l'intera società. "L'AI non è solo un problema da informatici - ha affermato - ma una questione che affonda le radici nella nostra capacità di apprendere e di evolverci. Le Marche stanno dimostrando che è possibile sviluppare un'AI etica e innovativa, come dimostra il sistema digitale di gestione della sorgente di Gorgovivo creato da giovani maceratesi. Dobbiamo lavorare per cogliere le opportunità offerte dall'AI senza lasciarci sopraffare dalla paura”.
Il monaco camaldolese Natale Brescianini ha offerto una prospettiva più spirituale, ponendo l'accento sulla necessità di avere persone centrate oltre che informate. "Viviamo in un'epoca di grande informazione, ma questa non basta se non siamo consapevoli del suo significato. La spiritualità e la riflessione sul senso della vita rimangono cruciali. Il compito della scuola e delle aziende è quello di educare alla consapevolezza e alla fatica buona, non solo a soddisfare bisogni immediati".
Il prof. Marco Lai ha richiamato l'importanza di parlare con i giovani, piuttosto che di loro. "L'intelligenza artificiale e le sue implicazioni devono essere discusse con i giovani, non solo per loro - ha dichiarato - Il lavoro non deve essere visto come una fatica da cui scappare, ma come uno strumento di espressione e realizzazione personale. Come ha detto Papa Francesco, l'AI è uno strumento affascinante ma anche potenzialmente pericoloso”.
Silvano Giangiacomi ha focalizzato l'attenzione sul tema dell'intergenerazionalità e sull'importanza di arricchire la qualità della vita piuttosto che semplicemente accumulare anni. "Dobbiamo riflettere seriamente su come l'IA impatterà il nostro futuro e il nostro rapporto tra le generazioni”.
Il segretario generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, ha concluso il convegno sottolineando che la parola chiave del nostro tempo è "transizione". "Siamo in un momento di grande cambiamento, e dobbiamo guidarlo con intelligenza. Il futuro sarà una sintesi tra ottimismo e preoccupazione. Sarà fondamentale utilizzare al meglio le nuove tecnologie, assicurandoci che i cambiamenti abbiano un'anima sociale."
Un grande successo anche a Urbisaglia, dove i ragazzi e le ragazze dai 16 ai 21 anni hanno aderito al progetto lavorando una settimana per il bene dell’intera comunità, in linea con la vocazione dell’iniziativa che ogni anno coinvolge sempre più comuni. E’ palpabile l’emozione e la soddisfazione dell’amministrazione comunale nel vedere l’entusiasmo e la voglia di fare di questi giovani con le loro inconfondibili magliette rosse.
Questo progetto, promosso da CSV Marche e voluto fortemente dalla nostra amministrazione – spiega il sindaco Natalini - era rivolto ai ragazzi che hanno la volontà di mettersi in gioco, di conoscere nuove persone e di sporcarsi le mani per rendere il proprio territorio un posto migliore. Un gruppo di 15 ragazzi si è impegnato per riqualificare gli ambienti del centro anziani, gli arredi del teatro comunale e i portoni del municipio.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato: Alessio. Riccardo, Ludovica, Francesco, Marco, Ilaria, Aurora, Matteo, Lorenzo, Irene, Sofia, Chanel, Tommaso, Filippo, Mattia. Prezioso, fondamentale e creativo l’aiuto, la guida e la supervisione del Tutor Matteo e dei “maestri d’arte” Elvio, Maike, Federico e Daniele.
Il feedback dell’edizione che si è appena conclusa ad Urbisaglia – conclude Natalini - è assolutamente positivo sia per i ragazzi, sia per il paese”
Ieri sera, 26 luglio, nella suggestiva cornice dell’anfiteatro romano di Urbisaglia, la storia millenaria di questo luogo si è intrecciata a un’altra storia molto importante; quella che vede festeggiare i 60 anni di attività dell’azienda Tombolini.
Dagli esordi come piccolo laboratorio sartoriale, Tombolini ha saputo evolversi e adattarsi ai tempi, affrontando momenti difficili con determinazione fino a rinnovare, ormai da anni, la sua presenza al Pitti Uomo, agli eventi internazionali di moda più prestigiosi, e, infine, a stringere una partnership con l’Al-Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo. Proprio questa capacità di innovare rimanendo ancorati alle proprie origini ha permesso a Tombolini di emergere come uno dei marchi più rispettati nel panorama della moda italiana e internazionale. Non da ultimo, un traguardo festeggiato con una novità che testimonia l’importanza della tradizione sartoriale per l’azienda: la nascita della Fondazione Eugenio Tombolini, dedicata alla formazione delle nuove generazioni di sarte e sarti.
Un commento su questa serata viene da Silvio Calvigioni Tombolini, tornato qualche giorno fa da Taormina, in qualità di rappresentante del marchio di menswear Tombolini, per ritirare il prestigioso Tao Award 2024, che premia l’eccellenza della moda Made in Italy:
“Sessant’anni sono lunghi, sono molto lunghi perché ci sono dei momenti più o meno positivi ma quello che ci ha caratterizzato in questi anni è stata la resilienza che è una cosa molto più importante dell’inizio e della creazione. Siamo qui in una grande famiglia perché per noi la famiglia è il territorio, sono i nostri collaboratori e siamo qui anche con tanti bambini che saranno le nuove generazioni anche per i nostri dipendenti per proseguire altri moltissimi anni, minimo altri sessanta”.
Un traguardo importante che ha visto la partecipazione di tutte le generazioni di dipendenti, familiari, amici, numerosi rappresentanti delle istituzioni dei vari comuni della provincia maceratese. L’evento ha visto anche la partecipazione del presidente della Regione Francesco Acquaroli: “Tombolini è il simbolo di un’azienda attaccata al territorio che ha portato lavoro, qualità, eccellenza, distribuendo quindi ricchezza. Poi, c’è l’orgoglio: la nostra è una Regione che si sta affermando e sta mostrando resilienza anche nel settore della moda, oltre che al design, la meccanica e tanti altri settori. Questo della moda è un settore che ci inorgoglisce perché frutto di una storia che è importante perché ci qualifica anche nel brand Marche e di questo noi dobbiamo rendere grazie alla famiglia tombolini e augurare loro e a tutte le loro maestranze di continuare su questa strada perché, nonostante gli alti e i bassi che si possono avere in un percorso molto lungo, l’importante è che si continui dritti verso la sfida del futuro, la competitività, la sostenibilità e soprattutto l’occupazione, che in questo momento è l’elemento che fa la differenza”.
Dato il legame, sempre più rafforzato, di Tombolini con il modo dello sport, a livello mondiale, attraverso la linea TMB, che unisce funzionalità ed eleganza, adattandosi alle esigenze sportive e insieme urbane, non potevano mancare alcuni esponenti di questo mondo: dall’ex campione di pugilato Vladimiro Riga, Luigi Casadei, atleta paralimpico italiano, primatista mondiale e campione del mondo del lancio del giavellotto nella categoria II, fino a Gianluca Tamberi, preparatore di quest’ultimo nonché fratello di Gimbo, e il primo a stabilire il record italiano under 23 della specialità con la misura di 78,61 m nel lancio del giavellotto.
A esprimere parole tramate di profonda emozione, Marcello Tombolini: “Mio padre ha iniziato nel 1964 e siamo arrivati a oggi dopo sessant’anni di attività; festeggiare qui, nel nostro territorio, di fronte alla nostra gente è un enorme orgoglio. In tutti questi anni ci siamo impegnati molto, abbiamo tenuto duro e la passione che abbiamo messo in tutta questa storia è stata incredibile e festeggiarla con la nostra gente, i nostri dipendenti, è la cosa più bella che potevamo fare; la facciamo in un contesto meraviglioso che ci arricchisce di storia e di cultura per cui siamo molto emozionati”.
Parole che si uniscono a quelle della sorella Fiorella Tombolini: “Un evento importante per noi, molto emozionante. Questa sera ci sono persone che lavorano con noi da quaranta, quarantacinque anni quindi anche questo è motivo di grande e importante emozione; poi è naturale che il pensiero vada a mio padre che è il fondatore. Questo traguardo, inoltre, è importante per tutta la Regione, per la ricaduta che questa impresa e tutta la nostra famiglia ha sul territorio”.
La serata è stata un viaggio emozionante attraverso i ricordi e le testimonianze di chi ha intrecciato la propria vita con quella della famiglia Tombolini. Ogni ospite ha condiviso frammenti di memoria, ricordi intimi e autentici che hanno riportato alla mente la figura del fondatore, Eugenio Tombolini. La sua passione e dedizione hanno gettato le basi per un’azienda che, nonostante le difficoltà e le sfide, ha saputo crescere e innovarsi, mantenendo sempre un forte legame con il territorio: “Il futuro ha radici antiche”, così, con questa frase del fondatore, la famiglia Tombolini guarda avanti.
Sabato 20 luglio, lo storico Teatro Antico di Taormina ha ospitato i Taomoda Awards 2024, il prestigioso evento annuale che celebra eccellenze nel campo della moda, del design, della sostenibilità e della cultura. Fra i premiati anche il marchio di moda marchigiano Tombolini, con il direttore marketing Silvio Calvigioni Tombolini che ha ritirato il premio durante la serata di gala.
Questo prestigioso riconoscimento giunge tra l’altro in coincidenza con il 60º anniversario di Tombolini, segnando un’altra tappa fondamentale nel suo percorso di eccellenza. La commissione, composta da rinomati giornalisti delle principali testate nazionali e da esperti del settore, ha conferito il riconoscimento a Tombolini per la sua rilevanza come brand globale, noto per le straordinarie capacità manifatturiere. L'abilità del marchio di fondere tradizione storica e innovazione contemporanea senza perdere la propria essenza lo ha reso un esempio di successo imprenditoriale.
Durante l’evento di Taormina, lo stile Tombolini è stato protagonista anche in passerella, presentando una perfetta sintesi delle diverse anime del marchio: dal classico, caratterizzato da un tailoring impeccabile, allo sportivo e casual, espressione dell'uomo contemporaneo, fino alle interpretazioni green e super leggere, in una attesissima preview delle collezioni della prossima stagione.
Nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 18:00, si è verificato un grave incidente stradale tra due automobili sulla salita che collega Urbisaglia a Colmurano. Un uomo, 59enne, è rimasto gravemente ferito nell’impatto.
I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per estrarre l’uomo dal veicolo, trovandolo in condizioni critiche. Sul posto è giunta l'eliambulanza che ha trasportato il ferito all’ospedale di Torrette con codice rosso.
Le autorità stanno indagando sulle cause dell’incidente
Accusa un malore e si accascia a terra: il 66enne Graziano Compagnucci muore davanti agli occhi degli amici. Il tragico fatto è avvenuto, nella mattinata di oggi, in piazza Garibaldi, pieno centro di Urbisaglia.
In base a una ricostruzione, l'uomo si era radunato con alcuni amici nella piazza cittadina per recarsi a un pranzo, quando ha avuto un malore e si è accasciato a terra.
Lanciato l'allarme, sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118. I sanitari hanno cercato in tutti i modi di salvargli la vita, ma ogni tentativo si è rivelato vano: il cuore del 66enne ha smesso di battere. Sotto choc gli amici che si trovavano con lui e la comunità di Urbisaglia. In quel momento la piazza era gremita di gente perché nella collegiata di San Lorenzo si stava, tra l'altro, celebrando un matrimonio.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione per svolgere gli accertamenti di rito.
Urbisaglia è pronta a mettersi in sella domenica 28 luglio con il Papà Elio-Gran Premio GiorgioMare per accogliere gli appassionati di ciclismo con l’impegno e l'ospitalità di sempre da parte del comitato organizzatore presieduto da Vincenzo Santoni (Gruppo Ciclistico Tutti Campioni) e in sintonia con Giorgio Longhi, titolare dell'azienda GiorgioMare, nonché imprenditore da più di 30 anni nel settore ittico e inventore del franchising del pesce congelato.
La sede di GiorgioMare, in contrada Montedoro alle porte di Urbisaglia, ha fatto ancora una volta gli onori di casa per accogliere la presentazione ufficiale dell’evento con il giornalista sportivo Giorgio Martino in qualità di moderatore, in presenza di alcuni rappresentanti delle istituzioni comunali e sportive, insieme all’ospite d’eccezione Giulio Pellizzari, professionista di Camerino in forza alla VF Group Bardiani CSF Faizanè.
La classica giovanile maceratese, per la categoria allievi, continua a crescere nell’intento di guardare al futuro dei ragazzi. In un momento di difficile reclutamento per il movimento ciclistico, questa è la manifestazione che riesce a fare qualcosa di concreto per il ciclismo giovanile in ambito regionale ed extra-regionale, per poter avere, negli anni a venire, atleti pronti a competere in gare di alto livello specialmente nel professionismo.
Tra i tanti corridori che sono passati per la gara di Urbisaglia, lo stesso Giulio Pellizzari, recente protagonista all’ultimo Giro d’Italia con il secondo posto nella classifica di miglior scalatore, che ha ricordato la sua partecipazione alla prima edizione datata 2019: “Ero allievo con l’Unione Ciclistica Foligno, peccato che sono caduto proprio qui nei pressi della linea del traguardo, ma la corsa l’ho portata a termine. Mi piaceva la salita in questo circuito che era il terreno adatto per me. Sono uno scalatore puro e l’ho ampiamente dimostrato al recente Giro d’Italia. Mi piacerebbe tornare un’altra volta al Giro ma c’è tanto da fare, perché devo tirare fuori il meglio per trasformare la speranza in certezza”. Il rientro agonistico alle corse di Pellizzari è previsto tra il 13 e il 16 agosto in Francia al Tour du Limousin.
Gli ha fatto eco Massimiliano Gentili che ha allenato Pellizzari fino agli juniores con l’UC Foligno, nonché ex professionista della Cantina Tollo, dell'Acqua&Sapone e della Domina Vacanze ai tempi di Vincenzo Santoni come team manager: “Per me Giulio è come un figlio. In tanti anni abbiamo visto tanti atleti forti che si sono persi per strada, senza riuscire a passare tra i professionisti. E questo è il problema più grande del nostro movimento ciclistico allo stato attuale. Andando con Giulio in bicicletta, mi sono accorto che possedeva enormi qualità che non avevo visto in nessun altro atleta nei miei dieci anni da direttore sportivo. In lui ho visto subito grinta e mordente. Madre Natura è stata generosa con lui perché ha le doti di avere un gran recupero e di pedalare molto bene sulle lunghe salite”.
A seguire, uno ad uno, i saluti e gli interventi di Riccardo Natalini (sindaco di Urbisaglia), Marco Marinangeli (consigliere della Regione Marche), Fabiano Gobbi (assessore alle attività produttive di Tolentino), Fabio Senzacqua (assessore allo sport di Porto San Giorgio) e Lino Secchi (presidente del comitato regionale FCI Marche) che hanno fatto leva sulla grande valenza di questa manifestazione per il territorio e per il movimento giovanile, portando un importante contributo al ciclismo provinciale, regionale e nazionale. Da evidenziare l’ingresso di due nuovi sponsor a sostegno della quinta edizione: la E.C. (professionisti dei massetti) e la M.R. Glass (Vetreria Artistica Pesci).
Ad Urbisaglia confermato il percorso delle precedenti edizioni, paesaggisticamente suggestivo, che attraversa il parco archeologico più esteso delle Marche tra pianura, discesa e una salita abbastanza dolce, racchiuse nel circuito di 7,2 chilometri da compiere dieci volte, per una corsa aperta a più soluzioni per chi intende ambire alla vittoria. La partenza è fissata alle 15:30 del 28 luglio presso l’azienda GiorgioMare.