A Urbisaglia, ogni mercoledì, accade qualcosa di speciale. Non è una sagra, non è un evento sponsorizzato, né un’esperienza gourmet da catalogo. È molto di più: un rituale conviviale nato dall’anima e dalla memoria, grazie a Mirko Salvatori, che apre casa e cucina per dare vita a un pranzo collettivo fatto di sorrisi, aneddoti, forchette che tintinnano, e il profumo autentico di una vita lenta e condivisa.
Mirko Salvatori non è un nome qualsiasi. È il figlio di Duilio Salvatori, leggendario chef locale che ha gestito la Filarmonica, noto per aver cucinato per personaggi del calibro di Tognazzi, Maradona, Katia Ricciarelli e molti altri. Oggi, Mirko raccoglie quella tradizione culinaria familiare e la trasforma in qualcosa di nuovo e al tempo stesso antico: un pranzo da “Ciocchetta”, come il soprannome della sua famiglia.
A Urbisaglia, ogni mercoledì, accade qualcosa di speciale. Non è una sagra, non è un evento sponsorizzato, né un’esperienza gourmet da catalogo. È molto di più: un rituale conviviale nato dall’anima e dalla memoria, grazie a Mirko Salvatori, che apre casa e cucina per dare vita a un pranzo collettivo fatto di sorrisi, aneddoti, forchette che tintinnano, e il profumo autentico di una vita lenta e condivisa.
Mirko Salvatori non è un nome qualsiasi. È il figlio di Duilio Salvatori, leggendario chef locale che ha gestito la Filarmonica, noto per aver cucinato per personaggi del calibro di Tognazzi, Maradona, Katia Ricciarelli e molti altri. Oggi, Mirko raccoglie quella tradizione culinaria familiare e la trasforma in qualcosa di nuovo e al tempo stesso antico: un pranzo da “Ciocchetta”, come il soprannome della sua famiglia.
E in effetti, ogni mercoledì, quel pranzo prende forma in modo imprevedibile. Nessuna lista degli invitati, nessuna prenotazione. Solo un motto che è già tutto un programma: “Chi c’è, c’è".
“Non sappiamo mai quanti saremo. Si parte con un chilo di pasta, poi diventano due, magari cinque. Chi passa davanti casa può fermarsi. E così, senza pensarci troppo, ti ritrovi con 18, 20, 22 persone attorno al tavolo”.
Esempi? Una settimana fa, Mirko e l’amico Giampiero Cartechini hanno servito un’impepata di cozze e 5 kg di gnocchi al salmone. “Nella pentola facevano la scarpetta con il pane”, racconta sorridendo. “Segno che era tutto gradito”.
Questa settimana, invece, è toccato a delle tagliatelle con asparagi e salsiccia. Ma quando sono arrivati amici in ritardo, è nata al volo una carbonara improvvisata con quello che era rimasto in cucina. “Dalle piccole cose, a volte, nascono intuizioni geniali. Piatti che non avresti mai pensato e che invece diventano memorabili”. E durante il pranzo amici di tutti i tipi come l'illusionista Mr. Magic.
E se il pranzo è all’insegna della condivisione e della creatività, il pomeriggio si conclude con una tradizione: una partita a briscola. Stavolta erano gli esponenti di Urbisaglia contro quelli di Colmurano. La frase di chiusura, che suona come un brindisi goliardico e locale: “Bastoni va agli st****i e a Cingoli si fa a cazzotti per perde la prima!”.
Un momento che unisce, fa ridere, e rafforza legami. Proprio come i pranzi da Ciocchetta. E allora l’invito è semplice, spontaneo e sincero: “Vi aspetto a Urbisaglia, da Ciocchetta. Corsi per la vita”. Non un ristorante, non una scuola, ma una tavolata dove si cucina, si parla, si impara. Dove la lentezza è un valore e l’improvvisazione diventa arte.
Una serata speciale all’insegna della solidarietà, dell’arte e dell’inclusione si terrà lunedì 21 luglio presso la rinomata Locanda Le Logge di Urbisaglia. In programma una cena di beneficenza il cui ricavato sarà destinato a sostenere due progetti fondamentali dell'associazione Afam Alzheimer Uniti Marche ODV: "Una Vacanza Indimenticabile" e "Star Bene Insieme", entrambi rivolti a persone affette da demenza e ai loro familiari.
A rendere la serata ancora più memorabile saranno le esibizioni di due ospiti d’eccezione: il comico Antonio Lo Cascio, volto noto del panorama umoristico italiano, e il cantautore Michele Pecora, interprete amato da generazioni per la sua musica autentica e coinvolgente.
La quota di partecipazione è di 40 euro a persona, di cui 10 euro saranno devoluti direttamente ad Afam Odv per finanziare i progetti di sostegno, benessere e inclusione dedicati a chi convive con l’Alzheimer. La prenotazione è obbligatoria entro il 20 luglio al numero 377 9841431 (anche via WhatsApp).
L’iniziativa rappresenta l’evento conclusivo del progetto “Generazioni”, promosso da Afam e finanziato dalla Fondazione Nazionale delle Comunicazioni, con il patrocinio dell’Ambito Territoriale Sociale 16 e dei Comuni di Urbisaglia, Loro Piceno e Colmurano.
"È molto più di una cena – spiegano gli organizzatori – è un’occasione per coniugare divertimento e impegno sociale, un momento per sentirsi parte di una comunità solidale, attenta e unita". Chi parteciperà potrà godersi non solo un’ottima cena, ma anche la bellezza di un’iniziativa che trasforma un semplice evento conviviale in un gesto concreto di sostegno per chi ogni giorno affronta con coraggio la realtà della malattia.
Mentre l’estate invita al riposo, a Urbisaglia prende forma un’energia diversa, fatta di entusiasmo, impegno e amore per la propria comunità. Anche nel 2025, il progetto “Ci Sto! Affare Fatica” ha acceso i riflettori sul protagonismo giovanile, trasformando le vacanze in un’occasione concreta di crescita e partecipazione.
Protagonisti dell’iniziativa sono ragazze e ragazzi tra i 14 e i 21 anni, che hanno scelto di dedicare il proprio tempo alla cura del bene comune, rinunciando all’ozio estivo per “sporcarsi le mani” al servizio della città. Il tema dell’edizione di quest’anno ha un valore simbolico: il ripristino delle panchine pubbliche, luoghi semplici ma ricchi di significato, testimoni silenziosi di incontri, confidenze, momenti di riflessione e condivisione.
Quelle stesse panchine, sbiadite dal tempo, torneranno a vivere grazie all’energia di questi giovani. Colorate, rimesse a nuovo, pronte ad accogliere nuove storie e nuovi ricordi. Un gesto apparentemente semplice, ma carico di significato.
Il successo dell’iniziativa ha superato ogni aspettativa. I posti disponibili nel progetto regionale erano solo dieci, ma la risposta è stata così entusiasta che il Comune di Urbisaglia ha deciso di finanziare un secondo gruppo con risorse proprie, permettendo ad altri 15 ragazzi di partecipare.
In totale sono 25 i giovani coinvolti, che ogni giorno lavorano fianco a fianco armati di pennelli, sorrisi e voglia di fare la differenza. Un’immagine potente che racconta un’estate vissuta all’insegna della responsabilità, della cittadinanza attiva e della bellezza condivisa.
Il sindaco Riccardo Natalini ha espresso grande orgoglio e riconoscenza:“A tutti loro va il nostro grazie più grande. Le panchine torneranno a splendere, questo è certo. Ma a brillare, ancora di più, saranno l'energia, il senso di responsabilità e la passione di chi ha deciso di esserci. Questa non è solo un’estate trascorsa in modo diverso. È un esempio luminoso per tutta la comunità. Ed è da qui, da questi gesti concreti e pieni di cuore, che ogni cambiamento positivo diventa possibile".
A Urbisaglia, insomma, anche una panchina può raccontare una storia di appartenenza. E un gruppo di giovani può diventare simbolo di futuro.
C'è un'energia nuova che pulsa nel cuore di Urbisaglia: è stato ufficialmente inaugurato il campetto sportivo di via Flavio Silvia. Alle 18:00 di domenica 13 luglio, il taglio del nastro e la benedizione hanno dato il via a un pomeriggio carico di significato.
Poi, l'emozione si è fatta gioco, con le partite di calcio e calcio integrato. È stato qui che la vera magia ha preso forma, grazie alla straordinaria presenza della squadra Union no Limits di Potenza Picena, protagonista del campionato paraolimpico sperimentale della FIGC. Vederli in campo è stato uno spettacolo di pura gioia, una lezione vivente su come lo sport possa abbattere ogni barriera.
Non si trattava solo di dribbling o di gol, ma di sorrisi, di sguardi di intesa, di un'energia contagiosa che dimostrava come il calcio, quando è integrato, diventa un veicolo potentissimo per la socializzazione, per la valorizzazione delle diverse abilità e per la costruzione di una società più equa e solidale. Ogni passaggio, ogni tiro in porta era un'affermazione di dignità e di possibilità, un promemoria che il vero talento risiede nella passione e nella voglia di partecipare, indipendentemente dalle sfide che la vita ci presenta. E, naturalmente, la festa è continuata con pizza e dolci gratuiti per tutti i bambini e gli atleti, un tocco di dolcezza che ha reso l'atmosfera ancora più familiare e gioiosa.
Dalle 20:15, il cuore di Urbisaglia ha battuto forte in ricordo, con il 4° Memorial Piero Orsini. Un torneo di calcio a 5 che ha riunito i residenti della Val di Fiastra, un modo bellissimo per onorare la memoria di una persona cara attraverso la sua passione e lo spirito comunitario. Tra il tifo per le proprie squadre e la convivialità degli stand gastronomici, adulti e ragazzi si sono ritrovati, condividendo non solo una partita, ma un senso di appartenenza che solo lo sport sa creare.
C’è grande attesa per vedere finalmente alla luce il nuovo restyling del Papà Elio Gran Premio GiorgioMare a Urbisaglia che animerà i giorni di venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 luglio.
L’impegno del comitato organizzatore presieduto da Vincenzo Santoni (Gruppo Ciclistico Tutti Campioni), il forte sostegno dell’azienda GiorgioMare di proprietà di Giorgio Longhi, affiancato da un nutrito gruppo di sponsor e la collaborazione dell’amministrazione comunale, confermano il successo già consolidato dell’evento. Il Papà Elio – Gran Premio GiorgioMare si è ormai saldamente affermato nel panorama nazionale dal 2019, fatta eccezione per l’edizione 2020, saltata a causa della pandemia.
La sesta edizione è pronta a dare il meglio di sè con una gara a tappe articolata in tre giorni, pensata per mettere alla prova il valore di ciascun partecipante.
Venerdì 25 luglio è in programma la cronometro individuale di 2,6 chilometri: lo start dall’azienda GiorgioMare in contrada Montedoro, con arrivo nel centro di Urbisaglia. Il tracciato seguirà parte del percorso della gara in linea, con l’ascesa che porterà i corridori direttamente in paese.
Sabato 26 luglio andrà in scena, sempre a contrada Montedoro di Urbisaglia, la seconda tappa con il tracciato che toccherà il territorio comunale di Tolentino nella prima parte con due giri lunghi, per poi concentrarsi su un anello più breve da fare due volte nei dintorni di Urbisaglia per complessivi 69 chilometri.
Domenica 27 luglio, infine, la terza ed ultima tappa corrispondente a dieci giri di 7 chilometri ciascuno, con l’ascesa verso Urbisaglia paese ad ogni passaggio. Partenza e arrivo sempre a contrada Montedoro dinanzi lo stabilimento di GiorgioMare.
Ai protagonisti di giornata in palio le maglie ufficiali della competizione: la rossa per il leader della classifica generale, la ciclamino per quella a punti, la bianca dedicata ai giovani, l’azzurra per i migliori ai traguardi volanti e la verde per la classifica dei gran premi della montagna.
Il Papà Elio Gran Premio GiorgioMare si presenta in una veste completamente rinnovata. L’appuntamento ciclistico per la categoria allievi, ormai giunto alla sesta edizione, cresce nel format e nella struttura, trasformandosi in una gara a tappe a tutti gli effetti in tre giorni: venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 luglio ad Urbisaglia in contrada Montedoro.
Un'evoluzione importante, pensata per offrire agli allievi un palcoscenico più prestigioso e completo, in attesa di fare il salto alle categorie superiori per misurarsi poi nel palcoscenico internazionale.
La manifestazione, organizzata grazie all’impegno di Vincenzo Santoni (Gruppo Ciclistico Tutti Campioni) e Giorgio Longhi (patron dell’azienda GiorgioMare), si arricchisce grazie anche al sostegno dell'amministrazione comunale locale capitanata dal sindaco Riccardo Natalini e da un pool di sponsor che credono fortemente nei valori dello sport giovanile e anche nella promozione del territorio di Urbisaglia e dintorni che sarà interessato dal passaggio dei corridori.
La novità principale di questa edizione 2025 riguarda proprio il format: l’evento prevede il venerdì una breve cronometro individuale e poi due gare in linea il sabato e la domenica con classifica a tempo generale, consentendo di testare i corridori su più fronti.
In palio anche le maglie ufficiali della competizione: la rossa per il leader della classifica generale, la ciclamino per quella a punti, la bianca dedicata ai giovani, l’azzurra per i migliori ai traguardi volanti e la verde per la classifica dei gran premi della montagna.
Cresce in maniera significativa il turismo scolastico nella Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, che chiude il periodo febbraio–giugno 2025 con un incremento dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2024. A guidare questo risultato è il lavoro di Meridiana Snc, che ha accompagnato 6.900 studenti e partecipanti dei centri estivi attraverso visite guidate e laboratori didattico-esperienziali, confermando la Riserva come una delle mete più apprezzate per l’educazione ambientale.
Grazie alla sinergia tra Meridiana Snc e Fondazione Giustiniani Bandini, ente proprietario dell’area, la Riserva si conferma un luogo accogliente e ben organizzato, dove si coniugano svago, apprendimento e sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale e sociale.
L’offerta didattica, proposta dal Centro di Educazione Ambientale gestito da Meridiana Snc, ha coinvolto scuole di ogni ordine e grado provenienti da tutta la regione Marche, ma anche da Abruzzo ed Emilia-Romagna, grazie a un ricco programma di escursioni, passeggiate, visite guidate e laboratori esperienziali.
Contestualmente, Meridiana Snc ha curato, per conto della Fondazione Carima, le visite guidate a Palazzo Ricci di Macerata, accogliendo 890 studenti alla scoperta della collezione di arte italiana del Novecento.
Importante anche l’attività svolta al Parco Archeologico di Urbisaglia, dove, pur non gestendo i servizi turistici, Meridiana Snc ha accompagnato circa 1.700 studenti in un percorso tra architetture, usi e costumi dell’epoca classica.
Nel complesso, durante i mesi primaverili, sono stati circa 9.500 i ragazzi accompagnati nelle varie proposte didattiche, confermando la qualità dell’offerta educativa e la fiducia accordata da insegnanti, dirigenti scolastici e famiglie.
Meridiana Snc desidera ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e contribuito al successo delle attività: studenti, docenti e istituzioni scolastiche che continuano a credere nel valore educativo del patrimonio naturale, storico e culturale del nostro territorio.
Una serata magica e indimenticabile ha avvolto l'Anfiteatro Romano di Urbisaglia giovedì 3 luglio, quando Alessandro Preziosi ha trionfato portando in scena Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Sotto un cielo limpido e grazie a un'acustica naturale sorprendente, l’attore ha catturato l’attenzione di un pubblico numeroso e partecipe, che ha riempito ogni ordine di posti. Una presenza che testimonia non solo l’interesse per un grande testo della letteratura del Novecento, ma anche il forte richiamo di uno degli interpreti più amati della scena italiana.
Preziosi, già apprezzato in intensi monologhi come Prometeo e Don Giovanni, ha dato corpo e voce all’imperatore Adriano con una performance carismatica e profonda. La drammaturgia curata da Tommaso Mattei ha saputo condensare con intelligenza i passaggi più significativi del capolavoro della Yourcenar, restituendo al pubblico un racconto denso, intimo, ricco di riflessioni politiche ed esistenziali. Per quasi cento minuti, senza interruzioni, l’attore ha sostenuto con maestria il peso dell’intero spettacolo, dando prova di grande tenuta scenica e sensibilità interpretativa. La sua voce, calda e avvolgente, ha attraversato con naturalezza toni imperiosi e inflessioni fragili, restituendo un Adriano complesso, meditativo, consapevole dei propri errori, affascinato dalla cultura greca e segnato dal dolore dell’amore perduto per Antinoo.
Fondamentale al successo della serata è stata anche l’ambientazione. L’Anfiteatro Romano di Urbisaglia, uno dei siti archeologici più suggestivi delle Marche, si è trasformato in un palcoscenico ideale, quasi evocato dallo stesso spirito del personaggio in scena. Le sue forme antiche hanno dialogato in modo perfetto con il pensiero dell’imperatore-filosofo, amplificandone la presenza e la voce in una cornice che non ha richiesto nulla di artificiale per emozionare. Un uso essenziale delle luci, un sapiente impiego del fumo scenico e le musiche originali hanno completato il disegno visivo e sonoro, dando l’impressione che le stesse pietre dell’anfiteatro potessero risuonare con le parole di Adriano.
Particolarmente sorprendente è stata l’attualità del testo. Le riflessioni sul potere, sull’amore, sulla cultura e sulla memoria, scritte oltre mezzo secolo fa da Marguerite Yourcenar e ispirate a una figura storica vissuta duemila anni fa, hanno parlato con forza e chiarezza a un pubblico contemporaneo. Preziosi ha saputo restituire tutto questo con una naturalezza disarmante, priva di retorica, affidandosi alla forza del linguaggio e alla potenza del silenzio. Il pubblico ha risposto con un ascolto profondo e rispettoso, accompagnato, al termine, da un lungo e caloroso applauso che ha suggellato la riuscita di uno spettacolo colto, intenso e di rara bellezza.
Il programma estivo dell’Anfiteatro prosegue giovedì 10 luglio con un evento di grande suggestione: Dervish in Progress & Ember (Prometheus Fight), performance di danza contemporanea con il celebre ballerino Ziya Azazi. Un appuntamento che promette di unire forza visiva, ricerca interiore e suggestioni arcaiche, ancora una volta nella cornice senza tempo dell’anfiteatro. Per arricchire l’esperienza, sarà possibile partecipare a una cena pre-spettacolo con Dinner Tau, a partire dalle ore 20:00: un’occasione perfetta per godere di un pasto di qualità immersi nell’atmosfera unica del sito archeologico, prima di lasciarsi trasportare dalle emozioni dello spettacolo.
Alessandro Preziosi è stato, inoltre, ospite alla Locanda Le Logge, in occasione della sua presenza a Urbisaglia per la stagione di teatro classico. Prima del recital, l'attore ha alloggiato in una delle camere della Locanda e ha cenato nel ristorante della struttura. "Per lui uno dei nostri piatti più iconici: l’arrosto di maiale cotto 50 ore a bassa temperatura", ha raccontato lo chef Andrea Tombolini.
Urbisaglia e Colmurano si uniscono nel dolore per la scomparsa di Michela Mangiaterra, venuta a mancare all’età di 42 anni dopo una lunga malattia. Una notizia che ha profondamente toccato le comunità, che oggi si stringono con affetto attorno alla sua famiglia.
Michela era molto più di una giovane mamma: era una presenza luminosa, capace di affrontare la malattia con una forza d’animo che ha ispirato e commosso chiunque le sia stato vicino. Lascia il marito Luca, le adorate figlie Aurora e Gaia, la madre Liliana, il padre Giuseppe, il fratello Marco con Sofia, i nipoti, gli zii e tanti amici che l’hanno amata.
Il funerale si terrà giovedì 26 giugno alle ore 16, nella Chiesa Parrocchiale di Urbisaglia, con partenza dalla Casa Funeraria Croce Verde di Sforzacosta, dove è stata allestita la camera ardente.
Tra i messaggi di cordoglio, particolarmente toccanti le parole del sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini, che ha espresso la vicinanza dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza alla famiglia:“Michela ci lascia un ricordo prezioso, fatto di coraggio, forza e dignità. Ha affrontato la sua difficile battaglia con uno spirito che ha saputo commuovere e ispirare chiunque l’abbia incontrata, donando un sorriso e una parola di speranza anche nei momenti più duri".
Il primo cittadino ha voluto rivolgere anche un pensiero personale al padre di Michela, Giuseppe: “Tempo fa ho avuto modo di parlare con Peppe e ho percepito nelle sue parole l’immenso amore e la dedizione con cui le sono stati tutti accanto. A lui e a chi le è stato vicino va il nostro abbraccio più sentito. Caro Peppe, ci impegneremo a ricordarla in un modo che sappia onorarne i valori che vi ha lasciato”.
A Urbisaglia, si percepisce già un'atmosfera vibrante e carica di attesa. Il paese si prepara a vivere serate indimenticabili, dove l'energia della musica si fonderà con la maestosità millenaria dell'Anfiteatro Romano. Qui, storia ed emozione si abbracciano in eventi spettacolari che promettono di restare scolpiti nella memoria di chi vi parteciperà.
Sono stati scelti due artisti straordinari, capaci di regalare esperienze sonore che vanno ben oltre il classico concerto. Le serate si trasformeranno in veri e propri viaggi sensoriali, un'immersione profonda in melodie e ritmi che risuoneranno sotto un cielo stellato, circondati dalle antiche rovine.
Il 18 luglio, il pubblico sarà trasportato dalla poesia in note di Federico Albanese. Le sue melodie, delicate ma potenti, troveranno nell'Anfiteatro Romano il luogo perfetto per raccontare storie, evocare immagini e toccare le corde più intime dell'anima. Sarà un dialogo suggestivo tra l'arte contemporanea e l'eco dei secoli, un'esperienza che lascerà senza fiato.
Il 28 luglio, invece, attende un viaggio sonoro super visionario con Dardust. Il suo mix unico di pianoforte ed elettronica creerà un'atmosfera inconfondibile, un connubio tra classico e moderno che avvolgerà e farà volare gli spettatori. Sotto le stelle di Urbisaglia, Dardust trasformerà l'Anfiteatro in un palcoscenico di luci e suoni, per un'esperienza indimenticabile.
Non solo musica: un'esperienza da vivere e custodire. Questi non sono semplici concerti, ma veri e propri appuntamenti in cui gli spettatori saranno protagonisti di un'esperienza che nutrirà la loro anima. Immersi nella storia, avvolti dalle emozioni che solo la grande musica sa regalare, faranno parte di notti speciali, di momenti che resteranno per sempre nel loro cuore. Urbisaglia non è solo un luogo, ma un'emozione da vivere, e con questi eventi, invita a scoprirla in una veste inedita e affascinante.
Un piccolo segno, ma carico di forza. Il punto esclamativo, da oltre mille anni, attraversa i testi scritti con un’energia tutta sua: esprime rabbia, stupore, entusiasmo, sorpresa. È il segno che alza il volume della scrittura, che trasforma le parole in emozioni esplicite.
Sabato pomeriggio, a partire dalle ore 15:30, Urbisaglia ospita un evento unico nel suo genere: “Alle radici di un simbolo. Primo passo per la storia del punto esclamativo, tra lingua, scrittura e memoria”, un incontro tra studiosi, linguisti, filosofi e appassionati, per raccontare l'origine, l’evoluzione e la potenza comunicativa di uno dei segni più affascinanti della punteggiatura.
Il convegno è anche un omaggio sentito e originale alla figura di Jacopo Alpoleio, concittadino a cui si attribuisce – in modo affettuosamente simbolico – l’“invenzione dello stupore tipografico”. Un’occasione per intrecciare storia, filologia e riflessione contemporanea su ciò che significa esprimere emozione nella scrittura.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Riccardo Natalini, i lavori saranno aperti da Federica Curzi, filosofa e coordinatrice dell’iniziativa, che introdurrà i relatori e il percorso dell’incontro.
Seguiranno gli interventi di:
Francesca Sampaolesi, traduttrice e critica letteraria, che rifletterà sul punto esclamativo nel linguaggio inclusivo contemporaneo;
Nora Sarti, linguista e docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata, che analizzerà la punteggiatura come segno, promessa e apertura;
Sandro Polci, architetto e studioso, che accompagnerà i presenti nella sua “via verso il borgo dello stupore”, un itinerario culturale e simbolico.
Giorgio Buongarzoni, ideatore dell’iniziativa e rappresentante del comitato promotore, chiuderà i lavori, sottolineando il valore della memoria locale e della creatività applicata anche ai dettagli più trascurati della comunicazione scritta.
Un evento che mette insieme studio e passione, ricerca e immaginazione, con l’obiettivo di avviare un percorso che possa diventare anche un progetto culturale più ampio.
Non poteva che essere l’Abbadia di Fiastra lo scenario ideale per l’inaugurazione della mostra “Pellegrini di Speranza tra Roma e Loreto: Documenti, cartografia e oggetti di antichi viaggiatori tra XVI e XIX secolo”. Al taglio del nastro ha presenziato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, insieme al vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e al curatore dei documenti in esposizione Antonio Volpini. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Renato Poletti, che guida anche il Tavolo di Concertazione proprio per la Via Lauretana; e il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi. Con loro il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e numerose autorità civili e militari del territorio, oltre che studiosi e ricercatori.
La mostra, promossa proprio dalla Fondazione Giustiniani Bandini e dalla Diocesi di Macerata, in collaborazione con il Progetto Cammini Lauretani, la Biblioteca Statale di Macerata e la Fondazione Carima, è stata allestita presso l’Ex Ospizio dei Pellegrini e rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2026, con ingresso libero.
Prima dell’inaugurazione la Santa Messa celebrata dal cardinale Ravasi che ha poi portato il suo personale saluto ai numerosi intervenuti in Aula Verde, ringraziando del calore ricevuto in questa sua due giorni in terra maceratese. Il Cardinale ha ribadito l’importanza di intraprendere “la via”, con particolare riferimento al cammino mariano: «C’è un aforisma che viene da una terra insanguinata come la Persia, dalla grandissima cultura e tradizione, che ricorda come esistano tre tipi di viaggiatori – ha spiegato –, i primi sono quelli che viaggiano coi piedi e sono i mercanti; secondi sono quelli che viaggiano con gli occhi, i sapienti; terzi sono invece quelli che viaggiano col cuore e sono i pellegrini. Anch’essi hanno bisogno dei piedi e degli occhi ma avere cuore vuol dire camminare con uno spirito e una dimensione che è come quella che conduce a Loreto».
Un cammino che, rivissuto attraverso i documenti messi a disposizione da Volpini, consente di tornare indietro nel tempo e apprezzare le varie fasi, oltre che l'equipaggiamento dei pellegrini della Via Lauretana.
«Si tratta di una mostra che permette di ammirare documenti autentici e perfettamente conservati dall’attenzione mostrata da Volpini», ha sottolineato in tal senso il vescovo Marconi. «Una esposizione che, unita alla mostra su Matisse a Palazzo Ricci, rappresenta un valore aggiunto per tutto il territorio – ha ribadito il presidente della Fondazione Carima Sabatucci Frisciotti Stendardi –, per questo credo che, su tutti, sia il presidente della Provincia Sandro Parcaroli che il presidente della Regione Francesco Acquaroli potranno andare fieri di quanto questo lavoro potrà rappresentare un volano di promozione. Voglio tra l’altro ricordare la proficua collaborazione dedicata alla mostra dal nostro vice presidente, l’architetto Giacomo Alimenti».
Parole che hanno trovato concorde il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Poletti: «Un lavoro di gruppo che è stato premiato dalla presenza eccezionale del cardinale Ravasi, al quale va il nostro più sentito ringraziamento». Citato più volte tra i ringraziamenti, durante la presentazione è poi intervenuto lo stesso architetto Alimenti, responsabile dell’Ufficio Sisma della Diocesi, omaggiando anch’esso il cardinale Ravasi per la sua partecipazione («Ogni volta che la ascoltiamo Eminenza germoglia in noi uno spirito nuovo», ha detto) e ricordando come il valore della mostra sia stato compreso immediatamente in Curia e dalle Fondazioni, tanto da arrivare all’allestimento in tempi brevi.
L’esposizione dedicata ai viaggiatori tra Roma e la Santa Casa nasce dalla passione di Volpini per il viaggio: «Questa mostra nasce da una predilezione per Loreto – ha ricordato Volpini, ringraziando quanti tra le Fondazioni e i privati hanno reso possibile l’evento, così come la Diocesi di Macerata, nelle persone del vescovo Marconi e del segretario generale don Gianluca Merlini –, fin dall’inizio del XVI secolo l’itinerario verso la Santa Casa fu il più frequentato dai pellegrini, specialmente nelle ricorrenze giubilari, ma adoperato anche dai viaggiatori. Gli interventi papali conferirono ad esso anche un valore simbolico e un carattere istituzionale. Il percorso espositivo ripercorre le fasi salienti del viaggio: la preparazione, il percorso, la meta, focalizzando la dimensione giubilare. Il titolo stesso richiama il motto di questo Anno Santo 2025: Pellegrini di speranza; perciò il pellegrinaggio è qui proposto come metafora dell’esistenza».
L’itinerario della mostra ripercorre le fasi salienti del viaggio: la preparazione, il percorso, la meta, focalizzando la dimensione giubilare: il visitatore è chiamato a farsi pellegrino, nel percorso simbolico lungo le mappe stradali, a calarsi nelle condizioni concrete del viaggio attraverso gli oggetti quotidiani, a scorgere nell’altro un compagno col quale condividere le difficoltà e la bellezza del cammino, custodendo la speranza di una meta che eccede il termine del finito.
Il sipario sta per riaprirsi sull'Anfiteatro Romano di Urbisaglia, e con esso torna a risplendere la magia di una delle rassegne teatrali più suggestive delle Marche. Dal 1° al 31 luglio 2025, lo storico palcoscenico ospiterà la 36ª edizione della manifestazione estiva, portando in scena spettacoli che uniscono teatro, musica, danza e mito. Un mese di appuntamenti immersi nella bellezza millenaria del sito archeologico, che si trasformerà in un crocevia di emozioni e arte sotto il cielo stellato.
Tra gli eventi più attesi, il 3 luglio Alessandro Preziosi porterà in scena "Le Memorie di Adriano", conducendo il pubblico in un viaggio intimo e profondo nei pensieri dell’Imperatore romano, tra riflessioni su amore, potere e solitudine. Il 10 luglio, spazio all’energia visiva e sensoriale con Ember Trapped in "Fire – Prometheus Fight", l’ipnotico spettacolo di Zyia Azazi che fonde danza, fuoco e mito in un’esperienza travolgente.
Il 20 luglio sarà invece la volta di Enrico Galiano con "Sei un mito!", una rilettura originale e contemporanea dei miti greci, tra ironia, commozione e riflessione. A chiudere la rassegna, il 31 luglio, "Antigone e i suoi fratelli", per la regia di Gabriele Vacis, produzione del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con PoEM. Le figure tragiche della classicità torneranno in scena in una versione potente e moderna, capace di interrogare il presente con temi eterni come il coraggio e la lealtà.
Accanto alla proposta artistica, Urbisaglia offrirà anche un’esperienza gastronomica d’eccezione grazie alla nuova Dinner Tau. Non si tratterà di una semplice cena, ma di un vero e proprio percorso sensoriale che accompagnerà e completerà l’esperienza teatrale. Prima e dopo lo spettacolo, gli spettatori potranno gustare piatti realizzati con eccellenze locali in un contesto immersivo e suggestivo, grazie alla collaborazione con realtà del territorio come Le Tre Spighe & C., Locanda Le Logge, Ristorante Misidia e Pasta Fresca da Oriana.
La Dinner Tau rappresenterà un momento di condivisione e bellezza, un’estensione naturale dell’incanto teatrale, in cui i sapori della tradizione si fonderanno con le emozioni dello spettacolo, sotto il cielo estivo di uno dei borghi più affascinanti della regione. I biglietti sono già disponibili, e l’invito è chiaro: prepararsi a vivere serate che nutriranno anima e sensi, dove l’arte incontra il tempo e l’emozione si fa eterna.
Firenze, la culla del Rinascimento, si è ancora una volta trasformata nel palcoscenico vibrante dell'innovazione sartoriale, e in questo scenario di fermento stilistico, Tombolini ha saputo catturare l'attenzione con una proposta che trascende i confini della moda tradizionale. A Pitti Uomo 108, il brand marchigiano non si è limitato a presentare una collezione, ma ha svelato una vera e propria filosofia dell'eleganza, intrinsecamente legata al movimento, alla funzionalità e a un'autenticità che risuona con l'uomo contemporaneo.
Ieri, mercoledì 18 giugno, un evento unico ha animato gli spazi di Pitti Uomo, celebrando la simbiosi tra stile e performance e ponendo al centro la linea TMB Running e il suo rivoluzionario Sport Suit, un capo che riscrive le regole del vestire maschile, fondendo l'arte sartoriale con lo spirito più dinamico dell'activewear.
Dalle 13:00 alle 15:00, oltre trenta icone dello sport italiano si sono riunite in un incontro simbolico tra performance e stile. Tra i protagonisti che hanno incarnato questa fusione di mondi, spiccano nomi come Niccolò Bagatti, Beppe Bergomi, Cristian Brocchi, Stefano Bonaiti, Marco Casamassima, Luca Chiumento, Leonardo Deplano, Cristian Di Marco, Ivan Federico, Fabio Galante, Giovanni Generini, Giacomo Gentili, Mirko Garaffoni, Matteo Iacomoni, Riccardo Lo Bue, Alessandro Manetti, Stefano Oppo, Tommaso Orsini, Filippo Pirola, Luca Rambaldi, Athos Rigucci, Gabriele Soares, Ginevra Taddeucci, Alessandro Tarabini e Gianluca Zambrotta.
Proprio l'esperienza diretta di queste figure sportive d'eccellenza ha confermato la visione di Tombolini. Il loro entusiasmo e le loro parole hanno dipinto un quadro chiaro di come l'eleganza Tombolini vada oltre l'estetica, abbracciando comfort e funzionalità in ogni momento della vita di un uomo attivo.
Beppe Bergomi, campione del mondo 1982 e ora stimato telecronista, ha espresso un legame profondo con il marchio: "Tombolini per me è un brand fantastico nel senso che sono con loro da sempre e quindi ho un rapporto incredibile con la famiglia. L'eleganza è un segno distintivo; penso che nella vita si debba essere degli esempi e Tombolini è un esempio nel suo campo e noi che parliamo ai giovani dobbiamo essere un esempio positivo perché hanno tutti la chiave dentro ma dobbiamo essere bravi noi a tirare fuori il meglio." Le sue parole sottolineano non solo la qualità del capo, ma anche i valori etici che il brand incarna.
L'ex calciatore Fabio Galante ha enfatizzato il piacere e la soddisfazione personale che derivano dall'indossare Tombolini: "Oltre l'eleganza è importante sentirsi bene come uno vuole. Vestire Tombolini è sempre bello, magnifico, mi dà enormi soddisfazioni; se sono elegante è merito loro". Un chiaro riconoscimento dell'impatto positivo che l'abbigliamento ha sul benessere individuale.
Per Tommaso Orsini, portiere della Sambenedettese e originario di Urbisaglia, l'esperienza va ben oltre il semplice vestire: "Vestire Tombolini è come vincere un campionato". Infine, Cristian Brocchi, un altro ex calciatore di spicco, ha evidenziato la praticità senza compromessi: "Mi trovo molto bene perché sono abiti elegantissimi e comodi, soprattutto per noi che siamo in continuo viaggio. La comodità è la cosa essenziale poi c'è una grandissima qualità".
Lo Sport Suit, pertanto, con la sua ultraleggerezza e innovazione non è solo un indumento; è il manifesto di un'evoluzione. Confezionato con materiali riciclati e dotato di proprietà idrorepellenti, è stato concepito per assecondare ogni movimento, offrendo un'eleganza che si adatta fluidamente alla vita di un uomo attivo e dinamico.
Oltre al focus su questo completo, Pitti Uomo 108 ha segnato il debutto della nuova collezione Primavera/Estate 2026, un tributo alle radici marchigiane di Tombolini e ai valori familiari che da sempre ne ispirano la creazione. "La collezione di quest'anno- afferma Silvio Calvigioni, direttore commerciale e marketing di Tombolini-si ispira alla famiglia; per noi la famiglia sono tutte le nostre maestranze, da quelle che hanno lavorato con mio nonno al territorio, ed entra a far parte della collezione. L'uomo può vestire Tombolini dalla mattina alla sera, dal lunedì alla domenica; abbiamo un guardaroba molto vasto, ampio, fino all'abito dello sport e del week end. Mio nonno oltre che un grande sarto era anche un grande sportivo. Abbiamo tirato fuori il valore più importante dello sport, che è quello della passione, della resilienza, del sacrificio. Valori che anche noi abbiamo nella nostra fabbrica insieme ai nostri collaboratori".
"Da qui ai futuri anni- conclude Silvio Calvigioni- Tombolini va nella direzione della leggerezza, zero gravity, un progetto nato dodici anni fa e che sta volando; ora tutti parlano di leggerezza ma noi siamo stati i primi a creare l'abito più impeccabile al mondo in termini di leggerezza. Sappiamo cucirlo ad Urbisaglia applicandoci tessuti molto pregiati come la seta".
Questo guardaroba completo è stato pensato per l'uomo in movimento, proponendo capi leggeri, confortevoli e intrinsecamente autentici. La collezione riflette uno stile di vita fluido e contemporaneo, in cui la versatilità diventa la chiave di un'eleganza senza tempo.
Tombolini ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di anticipare le esigenze di un mercato in continua evoluzione, riaffermando la sua identità come pioniere di un'eleganza che non solo veste, ma accompagna l'uomo in ogni sua sfida, correndo, trasformandosi e innovando.
Il progetto "Digitalizzazione e Memoria" promosso dalla Casa della Memoria di Urbisaglia in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Archivio di Stato di Macerata, ha ricevuto un nuovo e significativo impulso grazie alla stipula di una convenzione con Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Macerata.
“Digitalizzazione e Memoria” è un progetto pluriennale che prevede la digitalizzazione, la metadatazione e l’accessibilità online dei documenti relativi ai campi di internamento nella provincia di Macerata e agli internati italiani e stranieri negli anni dal 1940 al 1943, conservati presso l'Archivio di Stato di Macerata, Fondo Questura di Macerata, Ufficio di Gabinetto, relativi al periodo 1940-1985”. Il Fondo comprende 38 buste contenenti in totale circa 43.000 documenti.
In linea con quanto indicato dal Ministero della Cultura nel Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale 2022-2023, questo progetto include sia la scansione che la metadatazione delle risorse digitali acquisite, per fare in modo che siano allineate ai più aggiornati standard nazionali e internazionali. I dati acquisiti infine, in accordo con l’Archivio di Stato di Macerata, entreranno a far parte della Digital Library del Ministero della Cultura, garantendo che gli stessi saranno sempre accessibili da parte di tutti gli interessati.
La convenzione fra la Casa della Memoria di Urbisaglia e l’ISREC, che impegna le parti a collaborare a progetti di comune interesse, ha avuto un'immediata applicazione con il coinvolgimento Silvia Biancucci, studentessa tirocinante dell'Università di Macerata, nel progetto “Digitalizzazione e Memoria”.
La studentessa ha svolto un training col dott. Francesco Casoni sull’utilizzo del software BooKeeper, creato dalla startup e spin-off Unicam Knoway Systems srl, ed ha iniziato il suo lavoro di digitalizzazione e metadatazione presso l’Archivio di Stato di Macerata, accolta dalla direttrice dott.ssa Anna Ciuti e coadiuvata dagli archivisti Elisabetta Graziosi e Marco Basili.
Questa esperienza le permetterà di acquisire un approccio metodologico rigoroso e una comprensione delle procedure archivistiche digitali, in particolare per quello che riguarda la manipolazione di documenti storici delicati, l'utilizzo di attrezzature fotografiche ad alta risoluzione e l’impostazione dei parametri tecnici per garantire la massima fedeltà e qualità dell'immagine digitale.
Si tratta quindi di un processo multidisciplinare che richiede competenze in conservazione, informatica, archivistica e storia: la partnership fra l'Archivio di Stato di Macerata, l'ISREC e la Casa della Memoria di Urbisaglia è quindi un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni possa generare benefici concreti per la ricerca storica, la diffusione della conoscenza e anche per la formazione dei nostri studenti.
Eleganza, innovazione e spirito sportivo si incontrano al Pitti Uomo 108 grazie a Tombolini, protagonista di un evento esclusivo che mette sotto i riflettori lo Sport Suit, il completo tecnico della linea TMB Running. Dalle 13:00 alle 15:00, presso lo stand del brand (Padiglione Centrale, Piano Inferiore, Stand S/2-6), oltre trenta grandi nomi dello sport italiano prenderanno parte a un momento simbolico di celebrazione del dinamismo, dell’eccellenza e dello stile.
Lo Sport Suit rappresenta un passo deciso verso l’evoluzione dell’abbigliamento maschile. Realizzato con materiali riciclati, idrorepellente e progettato per garantire la massima libertà di movimento, questo capo incarna una nuova idea di eleganza funzionale, capace di adattarsi con naturalezza alla quotidianità di un uomo attivo e contemporaneo. È il perfetto equilibrio tra il rigore della tradizione sartoriale e l’energia dell’activewear, un binomio che definisce l’identità stessa del brand.
Nel cuore della manifestazione fiorentina, Tombolini accoglierà alcuni tra i più noti campioni dello sport italiano: tra loro Beppe Bergomi, icona intramontabile del calcio nazionale, il cinque volte olimpionico Antonio Rossi, e Ginevra Taddeucci, astro nascente del nuoto in acque libere
. A fare da cornice a questo racconto di stile e impresa anche Leonardo Deplano, velocista del nuoto mondiale, lo schermidore Matteo Iacomini, lo skateboarder Ivan Federico, vincitore agli XGames, e volti storici del calcio come Fabio Galante, Gianluca Zambrotta e Cristian Brocchi.
«Lo sport è linguaggio universale e condiviso: passione, disciplina, resilienza. È naturale che Tombolini si riconosca in questi valori», dichiara Silvio Calvigioni, Direttore Commerciale e Marketing del marchio. Il brand marchigiano ribadisce così il proprio impegno verso un’eleganza che non resta statica, ma evolve, si trasforma, corre insieme al tempo, restando sempre ancorata a una visione autentica e consapevole del vestire maschile.
Notte e mattinata di intenso lavoro per i vigili del fuoco della provincia di Macerata, impegnati in due distinti interventi di emergenza nei comuni di Recanati e Urbisaglia. Il primo episodio si è verificato alle prime luci dell’alba, intorno alle 4:00, in via Politi a Recanati.
Un’autovettura parcheggiata nei pressi di un condominio ha preso fuoco per cause ancora in fase di accertamento. Le fiamme, rapidamente propagate, hanno danneggiato anche un’altra auto vicina e parte della facciata del palazzo adiacente. Sul posto sono prontamente intervenute la squadra dei vigili del fuoco di Macerata, supportata da due autobotti e da una seconda squadra proveniente dal distaccamento di Osimo.
I pompieri sono riusciti a domare il rogo e a mettere in sicurezza l’intera area. Presenti anche i carabinieri, che si sono occupati dei rilievi e della gestione della viabilità nella zona.
Il secondo intervento è avvenuto poco dopo le 8:00 a Urbisaglia, in via Procopio, dove un’auto è uscita improvvisamente di strada. La squadra dei vigili del fuoco di Tolentino è intervenuta tempestivamente con attrezzature specifiche per estrarre la conducente dall’abitacolo.
La donna è stata affidata alle cure del personale sanitario giunto sul posto, mentre il veicolo è stato recuperato successivamente con l’ausilio di un mezzo speciale. Anche in questo caso, i carabinieri hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Un viaggio nel cuore delle Marche, tra sapori autentici, storie antiche e note popolari: così si è presentata la terza edizione di “Paesaggiamente – Festival delle Tradizioni”, andata in scena il 7 e 8 giugno all’Abbadia di Fiastra, uno dei luoghi più suggestivi della regione. Due giorni intensi di festa, cultura e convivialità che hanno visto protagoniste le Pro Loco marchigiane, unite in un grande abbraccio collettivo alla tradizione.
Organizzato dal comitato provinciale UNPLI Macerata, il festival ha confermato il suo spirito profondo: quello di valorizzare la memoria popolare attraverso la voce, l’impegno e la passione delle associazioni di volontariato locale. Quest’anno, però, la manifestazione ha compiuto un passo in più, aprendosi al patrimonio culturale dell’intera regione e non solo a quello del territorio maceratese.
“La festa è andata benissimo,” ha raccontato con entusiasmo Silvia Pazzelli, presidente UNPLI Macerata. “Le Pro Loco hanno collaborato con gioia e passione, creando legami di fratellanza. Siamo felicissimi dell’affluenza e della partecipazione da tutta la regione. Quest’anno volevamo ampliare il ventaglio delle tradizioni, e ci siamo riusciti.”
Il momento inaugurale di sabato è stato particolarmente sentito, con il Giubileo delle Pro Loco, la partecipazione delle istituzioni regionali e il supporto diretto del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha voluto ribadire l’importanza delle Pro Loco come “vera anima dei territori”.
Accanto a Pazzelli, anche il presidente regionale UNPLI Marche, Marco Silla, ha espresso grande soddisfazione per l’esito della manifestazione: “Un grande risultato. Abbiamo riscoperto le nostre tradizioni e oggi le riportiamo alla conoscenza di tutti. È stato un momento di festa e convivialità, ma anche un’occasione per riflettere sul ruolo fondamentale delle Pro Loco nella valorizzazione delle nostre peculiarità. Paesaggiamente deve diventare un punto di riferimento per tutta la regione.”
Durante l’intero fine settimana, il pubblico ha potuto vivere un’autentica esperienza immersiva: degustazioni di piatti tipici preparati dalle varie Pro Loco, laboratori di artigianato, dimostrazioni di antichi mestieri, esposizioni di prodotti del territorio e tanta musica popolare, che ha fatto da colonna sonora a una festa pensata per tutte le età.
Paesaggiamente si conferma così una celebrazione delle radici e dell’identità marchigiana, capace di valorizzare le differenze locali e trasformarle in una ricchezza condivisa. Un progetto culturale e sociale che guarda al futuro, senza dimenticare la forza delle proprie origini.
Stile, movimento e passione: anche quest’anno Tombolini torna a Pitti Uomo con un evento speciale che unisce eleganza, performance e spirito sportivo.
Mercoledì 18 giugno, dalle ore 13 alle 15, presso lo stand Tombolini, il brand marchigiano accoglierà una new generation di atleti emergenti e talentuosi, espressione di un futuro fatto di determinazione, visione e autenticità. A rendere ancora più significativa la giornata, la presenza di alcuni protagonisti del Calcio Storico Fiorentino, portavoce di una tradizione unica al mondo, che incarna valori profondi come lealtà, forza, identità e senso di appartenenza. I
Insieme a loro, anche ex campioni e talenti del passato, per dare vita a un racconto corale in cui passato, presente e futuro dello sport si incontrano attraverso il linguaggio della moda. Un’occasione per scoprire la nuova evoluzione di TMB Running, la linea che coniuga sartorialità e funzionalità, pensata per l’uomo dinamico di oggi: capi versatili, confortevoli e dallo spirito sportivo, in grado di adattarsi ai movimenti del corpo senza rinunciare all’eleganza.
“La passione per lo sport è da sempre parte integrante della nostra storia – racconta Silvio Calvigioni Tombolini, direttore marketing, comunicazione e commerciale – e oggi più che mai ci sentiamo vicini a chi rappresenta il cambiamento, dentro e fuori dal campo. Il nostro ‘new formal’ nasce proprio dall’incontro tra heritage e innovazione”. Ancora una volta, Tombolini conferma la sua capacità di reinventare i codici del menswear contemporaneo, rimanendo fedele ai propri valori: rispetto, impegno, autenticità. Un’idea di stile che guarda avanti, senza dimenticare le proprie radici.
C'era qualcosa di magico nell'aria ieri a Largo Casarino, qualcosa che andava oltre il profumo invitante del cibo e il tintinnio festoso dei bicchieri. C'era il battito di un cuore, grande e generoso, che ha pulsato all'unisono nel primo pranzo di quartiere, un'iniziativa nata dal basso che ha trasformato un semplice spazio urbano in un abbraccio collettivo.
Non è stata una festa organizzata dall'alto, con protocolli e formalità. È stata la gente di Largo Casarino a volerla, a sognarla, a metterci le mani e il cuore. Un passaparola entusiasta, la condivisione di idee, la preparazione di tavolate imbandite con ciò che ognuno aveva di più caro da offrire: il risultato è stato un mosaico di sorrisi, un fiume di voci che si sono mescolate in un'armonia spontanea.
E poi, l'elemento che ha reso tutto ancora più speciale: la presenza di turisti e visitatori che, incuriositi e affascinati da tanta autenticità, si sono uniti alla tavola. Si sono sentiti parte di qualcosa di vero, di non replicabile, di profondamente umano. Non erano più solo "ospiti" di passaggio, ma vicini di casa per un pomeriggio, testimoni di un'accoglienza che solo la sincerità sa offrire. Hanno assaggiato i piatti della tradizione, hanno ascoltato le storie degli anziani, hanno riso con i bambini che correvano tra i tavoli. E in quel momento, Largo Casarino non era più solo una piazza, ma un punto di incontro tra anime diverse, accomunate dalla gioia di stare insieme.
“Questo primo pranzo di quartiere non è stato solo un evento gastronomico, ma una vera e propria dichiarazione d'amore per i luoghi. – dichiara il primo cittadino Riccardo Natalini”. “Non è solo un rione riqualificato, ma un contenitore di possibilità, uno spazio dove le relazioni possono fiorire e dove l'identità di una comunità può ridefinirsi, arricchendosi di nuove sfumature. Ha dimostrato che il vero valore di un luogo non risiede solo nella sua estetica, ma nella capacità di generare connessioni, di far sentire le persone parte di qualcosa di più grande" – conclude il sindaco.
Largo Casarino, ieri, è stato un faro di speranza, un esempio luminoso di come la volontà popolare possa trasformare un'idea in un'emozione tangibile. Un ricordo che rimarrà nel cuore di tutti, un seme piantato che, ne siamo certi, darà frutti ancora più dolci in futuro.