Si è riunita ieri, 5 maggio, alle ore 21 l'assemblea dell'Auser Treia (circolo di promozione sociale), per avanzare ed esaminare proposte di varie attività da svolgere durante il 2017-2018.
Alla riunione era presente il coordinatore provinciale Antonio Marcucci, il quale ha anche portato con sé le copie originali dell'atto costitutivo dell'associazione e della nomina degli organi direttivi (vedi anche: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/04/treia-10-aprile-2017-si-e-tenuta-la.html) di cui un fascicolo viene consegnato al Protocollo del Comune di Treia per la registrazione nell'albo delle associazioni operanti in ambito comunale (Protocollo n. 008203 - 6 maggio 2017).
Aperta l'assemblea e dopo il saluto ai presenti da parte di Antonio Marcucci, il primo a prendere la parola è stato il membro David Menichelli il quale ha proposto di cercare una collaborazione tra Auser Provinciale e Università di Macerata, attraverso una convenzione per istituire corsi formativi ed attività di scambio culturale (in sintonia con le finalità Auser). Menichelli si è offerto di tentare un abbocco con l'Università in modo da appurare il suo interesse al progetto. Antonio Marcucci si è detto favorevole e disponibile a perseguire l'attuazione di questo progetto.
Subito dopo ha preso la parola Paolo D'Arpini, presidente del circolo locale, il quale ha esordito dicendo che è necessario -per lo svolgimento delle attività pubbliche- coordinarsi con l'Ente Comunale cercando di collaborare anche con altri Enti ed associazioni esistenti sul territorio, che perseguono fini in sintonia con quelli dell'Auser, quindi ha elencato ed illustrato una serie di programmi e di proposte raccolte e suggerite da vari associati e simpatizzanti. La prima è stata quella di organizzare un laboratorio per apprendere la lavorazione della terra cruda, da tenersi possibilmente nella casa di terra cruda gestita dal comune a Treia. Tale laboratorio sarebbe diretto agli alunni delle scuole comunali e ad altre figure interessate facendo intervenire specialisti del campo. La realizzazione di questo progetto richiedendo una organizzazione elaborata può essere previsto per la primavera del 2018.
Una proposta invece attuabile in tempi brevi è quella di avviare un corso di yoga facile, sia per anziani che per chiunque voglia approcciarsi a questa tecnica salutare. Danizete Da Silva, già insegnante di questa disciplina all'Auser di Appignano, ha dato la sua disponibilità a promuovere e tenere un corso yoga a Treia, inizialmente nella sede stessa dell'Auser. A tal fine verranno redatti volantini per informare la popolazione su questa iniziativa.
D'Arpini ha proseguito con la proposta di istituire nella sede di Treia una "sala di lettura" ed a tale scopo Antonio Marcucci ha confermato la disponibilità del Provinciale a fornire testi ed eventuali scaffalature per i libri. Ovviamente questo offrirebbe la possibilità di organizzare la presentazione di libri e di vari aspetti culturali correlati. Nonché, per far conoscere agli abitanti di Treia la ricchezza della storia archeologica e della tradizione locale, si potranno organizzare passeggiate culturali in vari luoghi storici del territorio, anche con l'ausilio di esperti come i professori Alberto Meriggi ed Enzo Catani, anch'essi membri dell'associazione.
Di seguito è stata illustrata la proposta suggerita da Andrea Cotica di istituire una sorta di "Festival delle arti creative" con dizioni poetiche, esposizione di opere d'arte e foto da tenersi in occasione di qualche evento pubblico importante od anche da organizzarsi in solitario, in modo da valorizzare la cultura locale. Tale proposta è stata integrata da Lorenzo Luccioni il quale ha suggerito di organizzare anche una "gara poetica" con premi e riconoscimenti da tenersi al teatro comunale in data da destinarsi.
Tra gli eventi fattibili c'è la partecipazione, in collaborazione con il Circolo vegetariano VV.TT., all'escursione erboristica e pellegrinaggio alla Grotta di Santa Sperandia, a San Lorenzo di Treia, già programmata nel calendario comunale per il 13 agosto 2017. Sempre ad agosto, dopo la Disfida del Bracciale, si potrà fare una gita a Piangiano per conoscere l'apicultura di Renzo Giuliodori, con visita agli alveari ed al laboratorio di smielatura, la data precisa verrà comunicata successivamente.
Altra iniziativa di facile attuazione è quella di tenere nella sede Auser alcuni laboratori di lavori a maglia, cucito ed uncinetto per la conservazione e trasmissione della conoscenza di queste arti casalinghe, unitamente ad altri laboratori per la panificazione e cucina tradizionale da tenersi eventualmente in collaborazione con la Coop. Talea di Passo Treia. Sempre alla Talea si potranno tenere dei laboratori d'introduzione all'agricoltura biodinamica ed al contatto diretto con animali di fattoria. Tali laboratori sono previsti per la fine estate od inizio autunno e le date verranno segnalate successivamente da Adriano Spoletini.
L'assemblea di Auser Treia ha quindi aderito alla proposta di compartecipare all'organizzazione della "Fierucola delle Eccellenze Bioregionali", da tenersi l'8 dicembre 2017 e già inserita nel programma degli eventi comunali, unitamente ai promotori del Comitato Treia Comunità Ideale e delle associazioni che hanno aderito alla scorsa edizione, e per la cui ubicazione è stata proposta la frazione di Chiesanuova, che offre spazi idonei (sotto i portici della piazza e sotto i portici della chiesa). A tal fine si è deciso di contattare al più presto il parroco don Peter per studiare la fattibilità del progetto.
Incidente nel tardo pomeriggio di oggi a Sambucheto nei pressi di Guzzini illuminazione. Una Fiat Panda di colore rosso si è schiantata contro un albero. Gravissima la conducente, ventenne, che è stata intubata sul posto dai sanitari e trasportata in eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona.
Oltre al personale del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Macerata.
Tre città diverse e tre persone investite nel giro di pochi minuti. È quanto successo a Macerata, Civitanova e Passo di Treia oggi pomeriggio intorno alle 17.
Nel capoluogo, lungo la strada che collega Macerata a Piediripa, una donna è stata investita da un'automobile davanti al distaccamento dell'università. A Civitanova, in corso Umberto I nei pressi della stazione, è rimasta ferita una ragazza. Mentre a Passo di Treia un camionista di 49 anni è stato investito, nei pressi del campo sportivo, da una minicar.
Nessuno dei tre feriti è in gravi condizioni.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa di replica del sindaco di Treia Franco Capponi:
Mozzoni e Cammertoni chiedono chiarezza all’amministrazione… ma sono loro ad avere tanta confusione in testa!!
L’amministrazione ha agito nel rispetto delle leggi e cercato di mantenere in vita una iniziativa nata nel centro storico e portata avanti da giovani esterni e del luogo, collocata prima del sisma in locali concesssi in affitto dal Comune e poi dichiarati inagibili a seguito del sisma.
La nuova collocazione presso alcuni locali concessi in uso all’Hotel Grimaldi e sottoutilizzati, è in linea con il buon senso che abbiamo utilizzato con tutti coloro che sono stati colpiti dal sisma in questa città. La cattiveria usata dai Consiglieri di minoranza tradisce intenti diversi da quelli della difesa della trasparenza nella gestione della “cosa pubblica” come sostenere i giovani, le nuove start-up ed il rilancio del Centro Storico, ma speculazioni di basso profilo che mal si addicono ai tempi che viviamo.
Nel merito la nostra risposta articolata:
“In riferimento all’interrogazione avanzata a codesta Amministrazione dai consiglieri comunali Mozzoni Andrea e Gagliardini Gianluca per il gruppo “Meritiamo Treia”, e dai consiglieri Cammertoni Daniela e Sassaroli Francesco per il gruppo “Il futuro nel cuore”, in data 14/03/2017 con nota acquisita al protocollo dell’Ente n. 005005 si fornisce, seppur in ritardo a causa delle notevoli incombenze connesse con la gestione dell’emergenza sismica, la seguente risposta scritta.
È opportuno innanzitutto fornire una corretta e puntuale ricostruzione degli accadimenti oggetto di interrogazione.
Premesso infatti che con determinazione n. 87/508 del Settore Contabilità e Finanze datata 18/08/2016, a seguito di procedura di gara finalizzata ad attrarre nell’ambito del Comune di Treia la creazione di nuove società nei settori della progettazione e delle nuove tecnologie, con particolare attenzione per le società Start-Up di tipo innovativo, è stato concesso in locazione porzione di immobile di proprietà comunale denominato “ex IPSIA – ex Convento San Francesco” all’Arch. Sancricca Marco Maria in qualità di rappresentante delle costituenda società Start-Up denominata Rest@rk;
Tenuto conto degli eccezionali eventi sismici che hanno colpito il centro Italia a partire dalla data del 24 agosto 2016 e successivamente in data 26 e 30 ottobre, con magnitudo rilevate tra il 6.0 ed il 6.5, causando anche a Treia notevoli danni agli edifici ed alle strutture sia pubbliche che private, tanto che lo stesso Comune è stato ricompreso nel novero di quelli che presentano il maggior indice di danneggiamento, c.d. “cratere”;
Dato atto che con Ordinanza Sindacale contingibile e urgente n. 290/418 in data 10.11.2016 a seguito di sopralluogo tecnico AeDES eseguito da parte del Nucleo Nazionale della Protezione Civile, veniva dichiarata l’inagibilità dei piani primo e secondo dell’immobile denominato “ex IPSIA – ex Convento San Francesco”, e che la stessa comportava l’obbligo di sgombero immediato dei locali utilizzati dall’Arch. Sancricca;
Visto che in data 21.12.2016 con nota prot. N. 23.982 la società Vagamondo Viaggi s.a.s. di Polverigiani Paolo, in qualità di gestore del complesso turistico alberghiero denominato Hotel Grimaldi, chiedeva a questa Amministrazione l’autorizzazione a sottoscrivere un contratto temporaneo con l’Arch. Sancricca, per permettere a quest’ultimo la prosecuzione dell’attività appena avviata dalla propria Società Start-Up innovativa;
Premesso che al fine di consentire l’immediata ripresa delle attività ubicate in edifici distrutti o comunque dichiarati inagibili a seguito del sisma, il Commissario Straordinario per la ricostruzione, con propria Ordinanza n. 9 del 14 dicembre 2016 ha previsto che le aziende operanti in edifici inagibili possano temporaneamente delocalizzare le proprie attività in altro edificio agibile sito nello stesso comune;
Visto che il contratto rep. N. 2.599 sottoscritto in data 07/11/2015, all’art. 12, dispone il divieto da parte dell’aggiudicatario, di disporre unilateralmente ed a proprio piacimento la sublocazione a terzi soggetti dei locali dell’Hotel Grimaldi;
Visto infine che questa Amministrazione con Deliberazione n. 235/2016 espressamente autorizzava la sub locazione della Sala Convegni del Complesso Turistico Alberghiero denominato Hotel Grimaldi, limitatamente alla richiesta avanzata dal Sig. Sancricca Marco Maria, in qualità di rappresentante della costituenda società Start-Up ReSt@rk, per il periodo strettamente necessario al ripristino dei locali ex-Ipsia danneggiati dal sisma.
Tenuto conto di quanto sopra, in merito alla richiesta di chiarimenti avanzata dai consiglieri di minoranza si ritiene opportuno precisare quanto segue:
- L’autorizzazione alla sub locazione concessa con la D.G.C. n. 235 del 21.12.2016 appare perfettamente compatibile con l’aggiudicazione da parte della Soc. Vagamondo Viaggi s.a.s. della gestione del complesso turistico Hotel Grimaldi, in quanto il contratto rep. N. 2.599 sottoscritto in data 07/11/2015, all’art. 12, prevede il divieto da parte dell’aggiudicatario di disporre unilateralmente ed a proprio piacimento della sublocazione a terzi soggetti dei locali dell’Hotel Grimaldi. È pertanto corretto che la Società abbia richiesto al Comune formale autorizzazione prima di procedere alla stipula di un contratto di locazione con un terzo soggetto. Eventuali dubbi sulla legittimità dell’operazione sarebbero sorti evidentemente qualora la stessa avesse provveduto in tal senso senza preventivamente aver richiesto apposita autorizzazione all’Ente.
È doveroso precisare infatti che il divieto di sub-locazione era stato a suo tempo inserito dall’Amministrazione nel bando di gara al fine di evitare che soggetti terzi, completamente estranei all’aggiudicatario potessero nel tempo subentrare nella gestione dei servizi alberghieri e dei locali di proprietà dell’Ente. La ratio di tale divieto pertanto non ha assolutamente alcuna matrice di carattere economico, ma si tratta di una norma di garanzia introdotta a tutela dell’Ente.
Sul punto va rimarcato infine come il Comune di Treia, abbia autorizzato la soc. Vagamondo alla locazione dei locali all’Arc. Sancricca, in quanto tale operazione appare perfettamente rispondente all’esigenza di favorire la ricollocazione all’interno del territorio Comunale, e del centro storico in particolare, delle aziende colpite dal sisma, evitando che realtà economiche cessino di esistere, o portino la loro attività in altri luoghi.
- Come detto in precedenza la possibilità di delocalizzare le attività economiche che hanno visto i locali in cui esercitavano la propria attività resi inagibili dal terremoto, in altri locali siti all’interno dello stesso comune, o comune limitrofo, viene espressamente prevista dall’Ordinanza n. 9 del 14 dicembre 2016 del Commissario Straordinario per la ricostruzione, e dalla successiva Ordinanza n. 12 emanata dal medesimo soggetto, che al fine di meglio precisare l’ambito di applicazione di tali disposizioni, all’art. 7 comma 5 ha espressamente previsto che “Ai fini della presente ordinanza, si considera “attività produttiva di imprese industriale, artigianali, commerciali, di servizi, turistiche, agricole o agrituristiche” anche lo svolgimento di attività di tipo libero-professionale in qualsiasi forma organizzato”.
L’attività svolta dal Sancricca risulta pertanto pacificamente ricompresa nel campo di applicazione della normativa in materia di “delocalizzazione delle attività economiche interessate dal sisma”, e la procedura da essa seguita non solo è ammessa, ma è proprio quella che operativamente viene suggerita per il mezzo di tale normativa speciale, al fine di evitare la chiusura definitiva delle attività imprenditoriali e libero professionali, con conseguente impoverimento del tessuto economico dei territori colpiti dal sisma.
Con specifico riferimento al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 30 del 30/11/2016 (e non 30.10.2016 come erroneamente indicato dagli interroganti), si fa presente invece che lo stesso è stato richiamato nella Delibera G. C. n. 235 del 21.12.2016, in quanto trattasi di atto con la quale la Regione Marche ha inteso “deregolamentare” limitatamente al perdurare del periodo di emergenza dettata dal sisma, l’esercizio di attività economiche anche in locali non a destinazione commerciale, purché sia garantito il rispetto delle vigenti disposizioni sulla sicurezza. Tale disposizione seppur non strettamente applicabile al tipo di attività svolta dall’Arch. Sancricca e dai suoi soci, è stata richiamata nel suddetto atto, per analogia. In virtù di tale decreto infatti per il periodo emergenziale viene consentito di esercitare attività d’impresa in locali non predisposti a tale scopo e non rispondenti ai requisiti urbanistici previsti dalla legge ordinaria. Se pertanto la Regione ha ritenuto opportuno consentire una delega talmente ampia, appare pacifico, lo svolgimento di un’attività a carattere tecnico intellettuale, all’interno di un locale predisposto a fini convegnistici, perfettamente compatibile dal punto di vista strutturale ed in possesso di tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla norma.
L’eventuale cambio di destinazione senza opere è infatti compatibile con le norme igienico-sanitarie che sono state rispettate al momento del rilascio dell’agibilità dei locali oggetto di sublocazione.
- Dal punto di vista della rilevanza economica va rilevato come il bando per la gestione del complesso alberghiero, prevede la possibilità che il locale denominato “Sala Congressi”, così come quello denominato “Sala Banchetti” possano essere sfruttati economicamente dal gestore in quanto è prevista la possibilità di concedere liberamente tali spazi a terzi per singoli eventi o per periodi di tempo limitati, dietro compenso economico stabilito dal gestore.
Fatte queste precisazioni, appare evidente come il canone di locazione percepito dalla Società Vagamondo Viaggi sas non determini in alcun modo un indebito arricchimento a favore della stessa, in quanto la società avrebbe ben potuto ricavare dalla concessione della sala per convegni ed altri eventi un introito potenzialmente superiore a quanto ricavato dalla locazione all’Arch. Sancricca.
L’importo di tale canone appare totalmente irrilevante per il Comune, in quanto lo stesso viene percepito dalla società che gestisce il complesso alberghiero e non è in alcun modo correlato con il grado di maggiore o minore redditività ricavabile dallo sfruttamento del locale denominato “Sala Riunioni”, così come del locale “Sala Banchetti”.
- Relativamente all’ultimo punto, con il quale si richiede se l’eventuale beneficio di un contributo una tantum pari ad € 5.000,00 sia compatibile con la riapertura dello studio tecnico dell’Arch. Sancricca in un altro locale, è evidente che il quesito denota profonda confusione negli interroganti circa le norme emanate negli ultimi mesi dalle Istituzioni competenti, per regolamentare la gestione dell’emergenza sisma.
Come detto in precedenza infatti la possibilità di delocalizzare le attività economiche viene espressamente prevista dalle Ordinanza n. 9 del Commissario Straordinario (così come integrata dalla n. 12), proprio per consentire la riapertura delle imprese e la prosecuzione delle proprie attività, evitando lo spopolamento “economico ed imprenditoriale” delle zone colpite dal sisma e garantendo la possibilità a queste imprese di poter continuare, seppur tra innumerevoli disagi, il loro operato.
L’indennità pari ad € 5.000,00, è stata invece introdotta dall’art. 45 comma 1 e comma 4 del DL n. 189/2016 convertito, con modificazioni nella legge 229/2016, come misura di sostegno economico, a favore di tutti quei lavoratori dipendenti (art. 45 c. 1) e autonomi (art. 45 c. 4), che a causa del sisma hanno dovuto interrompere per un periodo di tempo la loro attività.
Si tratta evidentemente di due misure completamente diverse, di cui la prima volta a garantire la prosecuzione delle attività economiche all’interno dei territori colpiti dal sisma, mentre la seconda è volta più semplicemente a sostenere nel brevissimo periodo, essendo concepita infatti come una indennità “una tantum” a sostegno del reddito di quei lavoratori, sia dipendenti, che autonomi, che non avendo potuto esercitare la loro professione, hanno visto interrotta momentaneamente la loro unica fonte di sostentamento economico. Si tratta insomma di due misure non necessariamente alternative poichè un soggetto economico può pacificamente richiederle entrambe, qualora ne abbia i requisiti previsti dalle rispettive disposizioni normative.
La scrittrice treiese Lucia Nardi è tra i finalisti del "Premio Nazionale Musa D’Argento" diretto da Lucia Aparo e patrocinato dalla regione Sicilia.
Il concorso, con l’intento di offrire delle opportunità ai giovani italiani impegnati nelle diverse arti, si occupa di selezionare talenti ancora sconosciuti al grande pubblico e allo stesso tempo di valorizzare lo spettacolo, la cultura e il territorio. Le recenti selezioni svolte su tutto il territorio nazionale hanno visto Lucia Nardi piazzarsi tra i finalisti per la regione Marche, nella sezione Poesia. Grazie a questo risultato ottenuto a Fano presso l’Accademia dello Spettacolo, l’autrice avrà accesso alla fase finale del concorso che si terrà a settembre in Sicilia.
Un successo inaspettato e di grande stimolo per una giovane autrice che con il suo lavoro cerca di portare la poesia all’interno del vissuto quotidiano, di stimolare la ricerca della bellezza senza abbandonare i cardini della sua personalità, l’introspezione intima e profonda del vissuto, spesso doloroso. Questa in sintesi la poetica di Lucia Nardi, già nota nel territorio maceratese non solo per le sue pubblicazioni poetiche, ma anche per i tanti eventi culturali di cui è curatrice.
Ad attenderla ora c’è la finale del concorso, l’incontro con tanti altri talenti nascenti di tutta Italia e lo stimolo a proseguire nella sua ricerca poetica e di vita.
Presentato ieri (2 maggio) in conferenza stampa presso l’Ordine degli Architetti di Macerata “Ricostruire la Contemporaneità”, convegno che si terrà al Teatro Comunale di Treia venerdì 5 maggio a partire dalle ore 9.30 e che vedrà protagonisti anche tre big dell’architettura italiana come Massimo Pica Ciamarra, Franco Purini e Cristiano Toraldo Di Francia.
Nata dalla collaborazione tra il Comune di Treia, Ordine degli Architetti, InArch Marche, associazione Punto ed a Capo, Ente Disfida del Bracciale, nonché Regione Marche e Provincia di Macerata, la giornata-studio muove da una necessità impellente e cioè quella di uscire dalla fase di stallo che attanaglia la situazione post sisma. A discuterne dal Direttore dell’ufficio Ricostruzione Cesare Spuri all’Assessore all’Urbanistica Anna Casini, dal Soprintendente Carlo Birrozzi ai Rettori Francesco Adornato e Sauro Longhi, da Monsignor Nazzareno Marconi alla Deputata Irene Manzi e numerosi altri docenti, architetti e personalità delle istituzioni.
«Siamo in una evidente fase di stallo tra emergenza e ricostruzione – spiega Enzo Fusari, Presidente dell’Ordine degli Architetti – ci sono ancora oltre 20mila sopralluoghi da effettuare e una scadenza sempre più vicina. Le ordinanze che si susseguono diventano di difficile applicazione e la situazione è impantanata».
Questa di Treia, città-laboratorio simbolo della capacità di recuperare gli spazi urbani, sarà un’occasione di confronto prima di quella del 19 a Visso dove si continuerà a tracciare il percorso di riflessione e lavoro sulla ricostruzione. «Il rischio sempre più tangibile – puntualizza Fusari – è quello di affrontare i termini della ricostruzione tralasciando il tessuto economico-sociale che abita un territorio. Rischiamo di spendere milioni di euro per case che resteranno vuote se viene a mancare una visione d’insieme».
Questa visione collettiva è quella che auspica proprio l’Architetto Michele Schiavoni, Presidente dell’associazione Punto ed a Capo. Una strategia di rilancio condivisa per far rifiorire l’entroterra. «Questa fase di stallo non è sintomatica solo del post sisma. Viviamo in un presente sospeso che aspetta sempre una decisione dall’esterno. Il terremoto ha solo ampliato e aggravato questo problema».
La ricostruzione oggi significa affrontare il problema ben più serio della costruzione dell’idea di un territorio, in una fase in cui dalla “città regione” ipotizzata da un maestro dell’Architettura come Castelli, si è passati alla “città adriatica”, ovvero di una rete di investimenti e crescita che si concentra sul litorale lasciando scoperte le zone interne. «Si tratta di un momento cruciale – spiega Franco Capponi, sindaco di Treia – occorre passare dalla burocrazia della ricostruzione alla ricostruzione che affronta i contenuti. Interrogarsi sulle nuove funzionalità degli spazi, sui nuovi modelli turistici per l’entroterra e sulle nuove filiere locali sui nuovi materiali per la ricostruzione. Un settore che può creare nuova occupazione ed economia».
Non da ultimo un tema centrale, quello di una nuova comunicazione per il territorio Marche non più focalizzato sulle armonie ma sulla sicurezza. «Il turista che viene nelle nostre zone deve pensare ad un territorio dall’invulnerabilità sismica, luogo di un abitare sicuro».
L’appuntamento con Symbola tratterà quest’anno i temi della ricostruzione.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Andrea Mozzoni, Gianluca Gagliardini, Daniela Cammertoni e Francesco Sassaroli, consiglieri comunali di Treia dei gruppi "MeritiAmo Treia" e "Il Futuro nel Cuore":
Poca chiarezza nei rapporti tra l’Amministrazione di Treia e la fantomatica start-up “Re-St@rk”. Società fantasma che occupa i locali della Sala Congressi dell’Hotel Grimaldi in sub locazione grazie alla delibera “ad personam” emanata dal sindaco Capponi. Il bando per la gestione del complesso alberghiero vietava, infatti, tale possibilità, ma è bastato un nuovo atto per cambiare le carte in tavola. Proprio per questo si richiederà un maggiore approfondimento da parte degli organi di controllo. Il Sindaco, perché della Giunta non si hanno notizie da tempo, bene avrebbe fatto, semmai, a scegliere la strada dell’avviso pubblico, aiutando chi realmente è stato colpito dal terremoto. Si è optato invece, discrezionalmente, per la fittizia start-up, dove i componenti sono da tempo in attività e uno di questi è persino un consigliere comunale di maggioranza.
La sala è diventata a tutti gli effetti uno studio tecnico, senza la comunicazione sul cambio di destinazione d’uso, che invece viene imposta a qualsiasi altro cittadino, anche se giovane; e al costo di 250 euro mensili, irrisorio rispetto alle dimensioni del locale e ai prezzi di mercato. Un favoritismo a discapito dei tanti professionisti e lavoratori autonomi di Treia ma anche per lo stesso Comune, che lì avrebbe potuto sistemare alcuni uffici dopo l’inagibilità del Palazzo comunale.
Tuttavia, non è la prima volta che il sindaco Capponi suddivide i treiesi in cittadini di Serie A e Serie B, in base al grado di sudditanza alla propria persona. Lo fa negli incontri pubblici, è accaduto con le modifiche d’ufficio (e gratis) al Piano regolatore (Prg), accade ora con la star-up. A ringraziamento dei favori ricevuti, i membri di quest'ultima hanno organizzato un convegno sulla ricostruzione post sisma.
Sarebbe interessante conoscere il parere dei relatori invitati anche sugli interventi al Prg, ma crediamo che la mole degli interventi finirà soltanto per offrire un palcoscenico autoreferenziale al sindaco Capponi e agli stessi promotori dell'incontro. Il primo per proseguire a ricostruirsi una verginità politica poco plausibile agli occhi del Pd, carro su cui fare l’ennesimo salto triplo dopo gli anni in Forza Italia; i secondi per rinnovare un metodo in voga nella prima Repubblica, dove per fare carriera non ci si affidava al merito ma al sostegno della politica.
Infine, ci chiediamo quale sia oggi il reale pensiero di Capponi sulla “ricostruzione”. Fa clamore, infatti, la sua assenza tra i 13 coraggiosi primi cittadini firmatari di una lettera di protesta al Governo Gentiloni. Testo in cui si denuncia l'evidenza, ben visibile anche senza convegni: ovvero il ritardo e le palesi inefficienze nei confronti dell’emergenza.
Nuovi progetti, importanti novità e il lancio di modelli innovativi; il Gruppo Lube ha terminato il 2016 nel segno della crescita, ottenuta grazie anche agli straordinari successi conseguiti dal giovane brand CREO Kitchens.
Il gruppo marchigiano ha, infatti, concluso l’anno confermando i buoni risultati iniziati nel 2015. Ha registrato un incremento del fatturato, che da 176.100.000€ è arrivato a 197.400.000€ del 2016, una crescita percentuale del +12,8% e una produzione di oltre 300 cucine al giorno confermandosi leader del settore come prima azienda di produzione cucine nel mercato interno.
Alla base di questi traguardi c’è il continuo sviluppo della linea CREO, che ha registrato un +30% rispetto all’anno precedente e un fatturato di 62,6 milioni. Il nuovo brand, strategicamente diffuso solo in Italia, conta una produzione di 2.300 cucine prodotte al mese e più di 114 store monomarca diffusi sul territorio. Un traguardo ottenuto in soli due anni grazie all’alta qualità delle cucine prodotte, che presentano soluzioni originali e anticonformiste a un prezzo imbattibile. Un esempio lo si può vedere nella nuova Kyra Telaio, le cui nuove ante a telaio sono realizzate con finiture e colori vintage per caratterizzare l'ambiente cucina mediante eleganti giochi di luce ed emozionali accostamenti con le ante lisce, che spezzano le superfici piane in maniera originale.
Fondamentale per la crescita del Gruppo Lube è stato anche il coraggio di continuare a investire nelle proprie idee e progetti che ha permesso un incremento del 6,4% nelle nuove assunzioni rispetto al 2015, arrivando così a determinare un gruppo di 618 dipendenti. Molti sono infatti i progetti di ricerca portati avanti negli ultimi due anni fra cui ricordiamo: “e-kitchen”; “friendly kitchen”, “mundum” e “greemen”, e l’ultimo relativo alla realtà virtuale che hanno affiancato le regolari attività dell’ufficio ricerca e sviluppo.
Nell’ultimo anno Cucine Lube ha offerto inoltre un ventaglio di soluzioni ideate per soddisfare le esigenze di pubblici eterogenei, attenti ai dettagli e alla qualità dei materiali. Fra gli ultimi modelli, che hanno riscontrato un grande apprezzamento i modelli Oltre e Clover, la cucina che unisce solidità e resistenza alla bellezza delle essenze materiche e del design, caratterizzando l’interazione fra forme stondate e rettangolari.
Per il Gruppo Lube questi risultati non sono altro che il punto di partenza per i futuri traguardi da raggiungere. Tante le novità per il 2017 a partire dalle celebrazioni per i 50 anni, al lancio di nuovi modelli e una previsione di crescita nei primi sei mesi di quest’anno del +3%.
Giovedì 5 maggio si terrà il convegno dibattito "Ricostruire la contemporaneità" al Teatro comunale di Treia.
L’incontro, promosso dall’Ente Disfida del Bracciale di Treia in collaborazione con il Comune di Treia, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata, l’Inarch Marche e l’associazione Punto ed a Capo, vuole essere una occasione di confronto e riflessione sulle possibili strategie da adottare per il rilancio e la valorizzazione degli ambiti territoriali marchigiani duramente colpiti dagli eventi sismici dell’Agosto ed Ottobre 2016.
Tema centrale, attorno al quale si svilupperanno i diversi contributi, sarà il ruolo che l’architettura, in tutta la sua ricchezza e complessità, può avere in questo auspicabile orizzonte di sviluppo.
Il dibattito sulla ricostruzione, maturato nell’immediatezza dei catastrofici eventi dell’agosto e dell’ottobre 2016, è apparso spesso superficiale, anacronistico e, a volte, poco informato sulla reale gravità e complessità del quadro generato dal sisma, sia sotto il profilo sociale ed economico, sia sotto quello paesistico ed architettonico.
La “formula” dov’era com’era, è subito apparsa, quantomeno agli occhi dei più esperti, come uno slogan consolatorio, certo degno di approfondimenti rispetto alle reali possibilità di una sua seppur parziale applicazione, ma difficilmente estendibile ad una compagine territoriale e paesistica complessa ed articolata come quella dell’entroterra marchigiano, già segnata da un ventennio di crisi economica e di conseguente spopolamento.
Appare dunque necessario ripensare e riprogettare strategie sostenibili che diano risposte alle molte problematiche già esistenti e gravemente acuite dal sisma, rifuggendo soluzioni superficiali che potrebbero produrre, come esito più probabile, un ulteriore spopolamento dell’entroterra a favore di aree più ricche e sviluppate.
La ricostruzione fisica dei danni e degli immobili danneggiati, attraverso finanziamenti pubblici, se vogliamo di matrice Keynesiana, dovrà essere accompagnata, quindi, da strategie a lungo termine, che intervengano anche su infrastrutture pesanti, viabilità corrente leggera, nuovo impiego del patrimonio edilizio, pubblico e privato, inutilizzato e privo di funzione.
A ciò deve essere affiancata una nuova visione dell’economia locale, incentrata su piccole e medie imprese, in grado di coniugare tradizione ed innovazione, localismo e globalismo, cultura e impresa.
Ruolo centrale deve avere in questo processo di rinascita la cultura artistica.
I piccoli centri marchigiani, di impronta medievale, rappresentano una ricchezza da un punto di vista artistico ed architettonico, ai quali manca però, a tutt’oggi, la consapevolezza del loro potenziale ed allo stesso tempo la capacità di innovarsi di essere in qualche forma attraenti nella contemporaneità.
La situazione delle Marche colpite oggi dal sisma è per certi versi drammaticamente simile a quella dell’Italia uscita dalla seconda guerra mondiale.
In quel frangente l’Italia, anche attraverso errori, seppe essere nazione in grado di dare risposte, contemporanee e in pochi anni a divenire paese moderno, dinamico, attraente, più di quanto lo fosse prima della guerra.
Grande merito, in quel processo positivo di sviluppo, va riconosciuto all’architettura, anche attraverso il grande programma di edilizia residenziale pubblica attuato dall’INA Casa.
Quell’esperienza ha prodotto la costruzione non solo di case e interi quartieri per i meno abbienti, ma anche chiese, strade, opere pubbliche di diversa natura, spazi verdi, una vera e propria visione di nazione che si esplicitava attraverso le necessità dei territori.
Occorre oggi, come allora, un programma generale che interessi tutto il territorio marchigiano, dall’Adriatico all’Appennino, all’interno del quale oltre alla mera riparazione del danno, al restauro del patrimonio edilizio e monumentale, alla conservazione delle identità locali, si preveda la realizzazione di nuovi paesaggi in cui la contemporaneità diviene elemento caratterizzante.
Questo non significa costruire nuovi quartieri e nuove abitazioni, già in eccesso, ma rendere più moderni e funzionali servizi, scuole, ospedali, infrastrutture. In questo campo, urbanistica e architettura devono dare voce alla contemporaneità parlando il linguaggio del nostro tempo.
Questa è la nuova sfida che spetta all’arte del costruire, che mai come in questo presente storico sfugge costantemente al confronto con quelli che sono i suoi naturali campi d’azione.
Due sono i motivi principali di questa rinuncia: da un lato è così assuefatta alla marginalizzazione da provare terrore ogni qual volta si trova ad affrontare temi concreti.
Dall’altro è passata, in maniera volontaria, dalla cultura del fare a quella dell’immagine, adottando prodotti apparentemente vincenti provenienti dagli Stati Uniti d’America e dal nord Europa, soprattutto Olanda.
Questi due principali fattori hanno minato la sua credibilità ed il suo campo di azione, oggi notevolmente ristretto rispetto al passato.
Si è assistito alla proliferazione di una serie infinita di non linguaggi, estremamente eterogenei ed autoreferenziali, che solo in poche occasioni hanno fornito risposte concrete da un punto di vista artistico a problemi sociali. La stagione delle archistar (solo in apparenza star, in realtà schiavi di una società impazzita e schizofrenica), sembra volgere oramai al termine e ci lascia in eredità un modo di fare architettura lontano dalla realtà e privo di una visione condivisa.
La nuova sfida che l’architettura deve affrontare in quella che è oggi definita società dell’informazione è uscire dallo stato di dislessia in cui versa e saper leggere quelle che sono le reali necessità delle società in cui è chiamata ad operare.
Da questo punto di vista le Marche, tragicamente colpite dagli eventi sismici del 2016 e così bisognose di un nuovo rilancio, possono rappresentare un laboratorio, un luogo d’indagine e di sperimentazione dove costruire e ri-costruire la nostra contemporaneità.
Programma della giornata:
Mattino
Modera: Cristina Bevilacqua (Comitato scientifico convegno).Interventi: Michele Schiavoni (Presidente Punto ed a Capo), Cesare Spuri (Direttore ufficio speciale per la ricostruzione), Massimo Pica Ciamarra (Direttore rivista Le Carrè Bleu), Franco Purini ( Università di Roma La Sapienza), Cristiano Toraldo di Francia (Università degli studi di Camerino).Conclusioni : Anna Casini (Assessore Urbanistica Regione Marche).
Pomeriggio:
Modera: Cristina Bevilacqua (Comitato scientifico convegno).Interventi: Carlo Birrozzi (Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche), Stefano Lenci (Università Politecnica delle Marche), Gianfranco Franz (Università di Ferrara), Mauro Saracco (Università degli Studi di Macerata)Tavola rotonda: Francesco Adornato (Rettore Università degli studi di Macerata), Pacifico Berrè (Responsabile settore edilizia e sisma Confartigianato), Franco Capponi (Sindaco Comune di Treia), Matteo Cicconi (Presidente Unione Montana alta valle del Potenza e dell’Esino), Giampiero Feliciotti (Presente Unione Montana dei Monti Azzurri), Enzo Fusari (Presidente Ordine Architetti Macerata), Alessandro Gentilucci (Presidente Unione Montana Marca di Camerino), Sauro Longhi (Rettore Università Politecnica delle Marche), Mons. Nazzareno Marconi (Vescovo di Macerata –Tolentino – Recanati - Cingoli - Treia), Marco Montagna (Presidente IN/ARCH Marche), Giordano Nasini (Direttore federazione provinciale Coldiretti), Luciano Ramadori (Direttore CNA Macerata), Sandro Simonetti (Presidente Gal Sibilla), Andrea Vicomandi (Ufficio speciale ricostruzione Marche).Conduce lavori tavola rotonda: Marco Maria Sancricca (Comitato scientifico convegno).Conclusioni: Angelo Sciapichetti (Assessore all’ambiente e alle aree interne Regione Marche), Irene Manzi (Deputato, componente VII Commissione: cultura, scienze, istruzione).
Comitato scientifico convegno:
Cristina Bevilacqua, Guglielmo Cervigni, Nicola Pettinari, Marco Maria Sancricca, Michele Schiavoni, Romina Schiavoni, Jonathan Sileoni
Oggi 26 aprile 2017, Giuseppe Salvatori, maresciallo maggiore in congedo dei carabinieri ha festeggiato il suo centesimo compleanno. Nella sua casa, a Treia, frazione Passo di Treia, ha ricevuto la visita del Colonnello Stefano Di Iulio, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Macerata, che ha portato il saluto e l’abbraccio dell’Arma all’ispettore centenario.
Giuseppe Salvatori nasce a Treia il 26 aprile 1917. All’età di 19 anni si arruola nell’Arma e ricopre diversi incarichi tra cui quelli di Comandante della Squadra Info-Investigativa e di P.M. della Legione di Ancona e del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Ancona. Nel 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, Giuseppe Salvatori è inviato sul fronte balcanico. Al termine del conflitto, rientra ad Ancona ove prosegue il suo impiego presso la Legione Carabinieri.
Nel gennaio del 1949 si sposa con la Signorina Maria Roganti e dall’unione sono nati due figli: Emily (professoressa ora in pensione, che ha insegnato per ultimo all’I.I.S. Matteo Ricci di Macerata) e Luciano (attualmente medico condotto nella cittadina di Treia). Presta servizio fino al 29 marzo del 1978, giorno in cui si congeda. Tra i riconoscimenti e decorazioni più importanti, si citano 5 medaglie commemorative per campagne di guerra e operazioni militari e 2 croci di guerra al valor militare.
Per celebrare la straordinaria ricorrenza, il Colonnello Di Iulio gli ha donato un crest con lo stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri accompagnato da una lettera di auguri a firma del Comandante Generale dell’Arma, Gen.C.A. Tullio Del Sette.
Nella tarda mattinata di oggi un ragazzo di 17anni originario di Treia ha avuto un incidente all'altezza di Santa Maria in Selva mentre viaggiava a bordo di una moto.
L'impatto è avvenuto con un furgone. Ancora non chiara la dinamica. Sul posto sono intervenuti i Vigili Urbani di Treia.
Il ragazzo è stato trasportato con l'eliambulanza all'ospedale di Ancona. Le sue condizioni non sembrerebbero gravi.
(in aggiornamento)
Pubblichiamo integralmente la lettera di Roberta Salvucci, mamma di Filippo Bartolacci, il sedicenne ciclista di Treia che un anno fa circa è stato vittima di un terribile incidente stradale mentre si stava allenando insieme ai suoi compagni di squadra. Le condizioni del ragazzo, che è stato anche in coma farmacologico, sono migliorate ed ora è fuori pericolo.
"Ogni giorno la cronaca è tempestata da notizie di ciclisti disarcionati. Che quando sono fortunati portano a casa qualche rottura di ossa. Per poi passare a quelli che, con meno fortuna, vincono un trauma cranico con conseguenze devastanti. Poi ancora peggio quelli che, come il caro Michele Scarponi, passano da Campione a #persempredefunto. Parlo per esperienza. Quella del 17 maggio 2016.
Un sorpasso azzardato. Mio figlio 6 giorni di coma e un calvario fino qui. Giorni tormentati da mille interrogativi. Vittima di un incidente in bici. Durante un allenamento. Un sorpasso azzardato non di un killer ma di un uomo che andava troppo di fretta. Abbiamo vissuto mesi a cercare di capire come quel sorpasso azzardato ci avrebbe restituito un ragazzo pieno di vita, un atleta e soprattutto UN FIGLIO. Oggi respiriamo meglio. Ma il cammino è stato lungo. Fatto di attese, a volte tradite. Fatto di miglioramenti e di ricadute. Piccole conquiste a piccoli sorsi.
Parlo in prima persona. Sia come madre che come automobilista. Io non avevo mai rispettato le regole. Sono stata sempre in ritardo e sempre di fretta. Non ho mai dato importanza, fino a quando non ho capito, delle conseguenze del mancato rispetto delle regole stradali. Ho capito cosa vuol dire un danno da incidente. L’ho capito sulla pelle di mio figlio. Sto correggendo il mio modo di andare per strada. Dovremmo farlo tutti. Purtroppo ora che ci sono passata sono sempre più osservatrice della condotta di automobilisti. Ora che cerco di rispettare i limiti ho sempre qualche clacson che mi richiama a sbrigarmi. Fermiamoci tutti un attimo. Il minuto di silenzio usiamolo per comprendere che tutta questa furia può trasformarsi in furia omicida. Noi l'abbiamo raccontata la storia di nostro figlio Filippo. Con tante difficoltà ma è con noi.
Avete in mente quante sono state le difficoltà che siamo stati costretti a superare? Avete idea di quali conseguenze possono prodursi da condotte azzardate? Fate un giro al Santo Stefano. Piano Secondo Padiglione B. Fate un giro al Torrette, passando dalla Rianimazione verso Neurologia o Unità Spinali. Fate un giro per un secondo dentro il cuore di qualche genitore il cui figlio potrebbe restare in stato vegetativo o per sempre sulla sedia a rotelle. Avete idea di quanto sia devastante per una persona e per la sua famiglia trovarsi in queste situazioni? Vorreste viverle in prima persona? Non credo. Allora nel momento in cui pensate di fare la cazzata al volante pensateci. È un secondo. Un secondo che può costare una vita. Il minuto di silenzio da osservare oggi deve essere usato per riflettere. Perché oggi, al di la del Campione, si piange un uomo, un figlio, un padre di famiglia e un marito. Il minuto di silenzio usiamolo per comprendere che tutta questa furia che ci spinge ad andare oltre ogni limite può trasformarsi in furia omicida".
La stagione del Teatro comunale di Treia sta volgendo al termine. Il penultimo appuntamento, da non mancare, in programma domenica 23 aprile, a partire dalle ore 17.00, è un concerto dedicato alla melodia italiana.
Tratti da un repertorio vastissimo, che ha accompagnato nuove e vecchie generazioni, si susseguiranno i brani più belli della melodia italiana e non solo.
“Perdere l’amore” “Più bella cosa non c’è”, “Con te partirò”, “Io te voio bene assai”, “Nel blu dipinto di blu”: questi e tanti altri brani, fino al Brindisi della Traviata, con una puntatina ai pezzi più belli della musica internazionale, come la fantastica “My Way” e “Summertime”, saranno i protagonisti assoluti di un evento che si preannuncia veramente piacevole.
Interpreti di queste magiche melodie saranno Mario Leonardi, Maria Enrica Biagiola e Maria Rosaria Abategiovanni. Accanto a loro, Giulia Leonardi al sax ed Eleonora Luchetti al pianoforte, oltre al gruppo musicale Peter Pan composto da Ferruccio Biagiola alla batteria, lo stesso Mario Leonardi alla tastiera, Giuseppe Luchetti e Massimo Luchetti alla chitarra, Giovanni Mercuri al basso.
Questo evento era inizialmente programmato nella bellissima cornice di Villa Spada (o “Villa la Quiete”); le condizioni climatiche non favorevoli, date da temperature piuttosto rigide, hanno fatto optare per il suo svolgimento presso il Teatro comunale.
Lo spettacolo è in abbonamento. Per i non abbonati il biglietto unico è di € 10,00. Per info e prenotazioni 0733/205571 - 348/3417306. Email: teatroservice@virgilio.it
E' stata ritrovata oggi intorno alle 19.30 dalla Polizia a Macerata, in piazza Pizzarello, la quindicenne Mihaela Viorica, allontanatasi dalla sua abitazione di Treia lo scorso 13 aprile e della quale non si erano avute più notizie.
La ragazza sta bene ed è stata affidata dagli agenti alla famiglia che ha finalmente potuto tirare un grosso sospiro di sollievo. La presenza della ragazza era stata segnalata da alcune persone, anche grazie alla diffusione della foto e delle generalità attraverso gli organi di stampa, che asserivano con certezza di averla vista in piazza Pizzarello.
Quando gli agenti sono arrivati, Mihaela era insieme ad un ragazzo maggiorenne. La polizia sta ora cercando di verificare dove durante questa settimana la ragazza abbia alloggiato e chi l'abbia ospitata.
A una settimana dalla scomparsa della quindicenne Mihaela Viorica, allontanatasi da casa lo scorso 13 aprile, non si hanno ancora notizie.
La ragazza ha abbandonato la sua abitazione a Treia senza spiegare il suo gesto e di lei non si sono avute più notizie. La famiglia ha subito denunciato la scomparsa alle forze dell’ordine, ma la ragazza non è ancora tornata e più passano le ore più cresce l'apprensione. A diramare l’allarme e unirsi alle ricerche, anche la storica trasmissione televisiva Rai “Chi l’ha visto?” che ha pubblicato una scheda riassuntiva con foto e una descrizione della ragazza.
La quindicenne, al momento della scomparsa, indossava una camicia di color salmone, una gonna nera e delle scarpe da tennis nere con lacci. La famiglia ritiene che sia scappata portando un cappello da baseball e uno zainetto nero. Sempre secondo la scheda della trasmissione condotta da Federica Sciarelli, tra i segni particolari una ferita alla mano sinistra.
Tragedia sfiorata nella notte a Passo di Treia. Un 39enne ha colpito con un coltello il padre alla gola, sorprendendolo nel sonno. Il fratello dell'uomo, che dormiva in un'altra stanza, svegliato dalle urla dei genitori, è intervenuto per disarmarlo. Nel frattempo, il 39enne aveva ferito anche la madre all'addome.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Treia e i sanitari del 118. I due feriti, 68 anni l'uomo e 65 la donna, sono stati trasportati all'ospedale di Macerata: non sarebbero in pericolo di vita.
Sono in corso le indagini per accertare le cause di questo assurdo gesto di violenza familiare, anche se pare che il 39enne soffra da tempo di problemi legati alla depressione.
(Servizio in aggiornamento)
L’inagibilità di gran parte delle chiese cittadine non ferma la devozione e la tenacia della tradizione
Nonostante gli eventi sismici che hanno reso inagibile anche la Cattedrale della SS. Annunziata di Treia, sede secolare delle funzioni della Settimana Santa, la Confraternita del Preziosissimo Sangue e i Sacerdoti della Cattedrale hanno voluto, con rinnovata devozione in questo particolare anno, celebrare i riti del Venerdì Santo, ovvero il giorno della passione e della morte di Cristo sulla croce, riproponendo gli episodi cruciali della Passione.
Le scosse sismiche hanno reso inagibili quasi tutte le chiese treiesi, dal complesso monumentale del Santuario del SS. Crocifisso alla chiesa di San Francesco, da San Michele alla chiesa di Santa Chiara e San Girolamo. L’unica chiesa cittadina treiese agibile oggi è San Filippo, un bellissimo monumento che contorna la caratteristica piazza della Repubblica: San Filippo sostituisce a pieno tutte le funzioni della Cattedrale.
Pur essendo di superficie inferiore alla Cattedrale, la Confraternita del Preziosissimo Sangue, fondata nel 1826 ed oggi rinfrancata di moltissimi giovani, ha voluto riproporre tutta la cerimonia del Venerdì Santo come quella che si svolgeva da secoli in cattedrale: sull’altar maggiore è stato riproposto “il calvario” dove è stato inchiodato alla croce il simulacro ligneo del Cristo morto risalente probabilmente al XIX secolo e dove al termine delle solenni “tre ore” è stato schiodato e adagiato sulla lettiga imbandita di drappi viola per l’adorazione dei fedeli.
A partire dalle ore 21:00 si è svolta la rituale processione che si è snodata per le vie del Centro Storico, partendo da Piazza della Repubblica, passando per l’Ospedale di Treia, i Giardini di San Marco e lungo la circonvallazione, estendendosi per oltre 3 km. La suggestiva processione, come in molte altre realtà marchigiane, ha visto il trasporto del feretro, costituito da un ottocentesco carro funebre in legno, rivestito di un drappo di velluto viola arricchito di fregi in fili d’argento, contenente l’immagine del Cristo morto, per le strade della Città.
La tenacia della comunità cristiana non ha voluto rinunciare alla celebrazione di queste secolari funzioni: tutte le cerimonie che gravitano intorno all’antico “fenetre” sono alcune delle tradizioni più sentite dalla comunità treiese che in questo periodo si stringe con particolare sentimento intorno alle attività della Confraternita del Preziosissimo Sangue. Infatti già a partire dal Mercoledì Santo comincia la certosina attività preparatoria per l’allestimento di tutte le manifestazioni con la preparazione della scenografia del calvario e del feretro, i cui segreti di montaggio sono tramandati negli anni da generazione in generazione, ed i cui materiali (statue lignee e di cartapesta, ornamenti, drappi, pizzi, legni, ecc. rigorosamente originali e ottocenteschi) sono gelosamente conservati e manutenuti con cura dai decani della procedura.
Non mancano inoltre i tradizionali simboli della Passione anch’essi legati alla secolare tradizione e meticolosamente posizionati: la Madonna Addolorata, la Maddalena, San Giovanni, le lance dei Soldati del Sinedrio, il gallo simbolo del tradimento, la colonna dove fu legato Gesù e i dadi con cui i soldati si giocarono le sue vesti, il velo con l’immagine della Veronica, nonché le scale, le tenaglie, il martello, e i chiodi della crocifissione.
Negli anni scorsi al rientro della processione in cattedrale, i fedeli trovavano sull’altare una imponente croce illuminata che prefigurava la risurrezione dopo le sofferenze della Passione. In questa nuova situazione post-sisma la croce è stata posizionata sulla facciata della chiesa di San Filippo e la celebrazione conclusiva si è tenuta all’aperto in piazza.
Tra le curiosità treiesi, è uso, prima della processione, mettere una scatola di spilli sotto il capezzale del cristo morto, vicino la corona di spine. Al termine della stessa un confratello li distribuisce ai fedeli quale oggetto taumaturgico da attaccare sui vestiti.
Veder tanti volontari che al di fuori dell’orario di lavoro hanno organizzato il cantiere per la realizzazione del Calvario dove il Venerdì Santo si celebrano le “tre ore” con il culmine nella suggestiva cerimonia della “schiodazione del Cristo” e l’allestimento del feretro per la processione, rendono doverosi i ringraziamenti della comunità cristiana treiese alla Confraternita del Preziosissimo Sangue: è la conferma che il buon volontariato è in grado di risollevare il mondo anche da calamità come il terremoto.
L’Associazione “La Voce del Cuore per la Chirurgia” promuove, sabato 22 aprile 2017 alle ore 16.30 presso l’Hotel 77 di Tolentino un convegno dal titolo “Sportiva_mente re_attivi”, moderato dal giornalista Andrea Carloni.
Molti gli ospiti illustri tra cui Valentina Vezzali, pluricampionessa olimpica e mondiale di fioretto ed il Rettore dell’università di Camerino Prof. Flavio Corradini con cui “La voce del cuore per la chirurgia” ha sottoscritto, nel 2015 una Convenzione che “riconosce l’interesse comune a mantenere proficui rapporti di collaborazione per lo svolgimento di iniziative, di attività di formazione- ricerca e sviluppare proposte culturali nel campo sanitario”.
“Sportiva_mente re_attivi” verterà sui molteplici ruoli dello sport, come rivincita, come rivalsa e reattività, come prevenzione di malattie e come sostegno nella formazione del carattere della persona specialmente di fronte a gravi problemi che la vita presenta.
L’incontro avrà un approccio multidisciplinare; parteciperanno in qualità di relatori: dott.ssa Benedetta Ferretti responsabile dell’unità operativa di ematologia ed oncologia degli Ospedali dell’Alto Maceratese, dott. Alessandra Mosca del centro di psicologia dello sport Marche, dott. Leonardo Cesanelli Dottore in scienze e tecnologie alimentari Unicam, Roberto Ceriscioli vice allenatore basket nazionale in carrozzina, Assunta Legnante oro a Rio, Leonardo Cenci presidente Onlus Avanti tutta Perugia.
Scrive Gabriella Accoramboni, Presidente dell’Associazione onlus “La voce del Cuore per la Chirurgia”: "Abbiamo scelto di impegnarci in nome di una giusta causa a beneficio degli altri, seguendo il nostro motto "...seminare bene affinché gli altri possano raccogliere..insegnando a fare del bene". La Voce, nata nel 2013 dall’incontro di un gruppo di pazienti legati alla figura medica del Dott Catalini Giambattista mira a rivalutare l'importanza del rapporto umano medico paziente e salvaguardare la permanenza e lo sviluppo dell’attività chirurgica negli ospedali della regione Marche. La nostra attività si sostenta con donazioni ed erogazioni liberali e, fin dal nostro inizio ci siamo impegnati in convegni tematici, in donazioni di attrezzature e materiali utili per l’attività medica e infermieristica, a promuovere raccolte fondi in collaborazione con il teatro della Solidarietà, a proporre un monologo teatrale a tema, a presentarci alla striscia quotidiana su Rai 3 “Buongiorno Regione”, a sostenere il Gran Premio Capodarco – Comunità di Capodarco – Memorial Fabio Casartelli, a promuovere una Campagna informativa rivolta alle scuole per promuovere uno stile di vita corretto e sano, a farci conoscere dagli studenti delle scuole medie superiori affrontando il tema del “rapporto medico-paziente”, ad aderire alle iniziative promosse dalla Onlus “Zero Gradini e, non ultimo, ad attivare un importante collaborazione con la Federazione Nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi ed odontoiatri che ci ha condotto a partecipare alla 3^ Conferenza Nazionale della Professione Medica e Odontoiatrica “Guardiamo al futuro:quale medico, quale paziente, quale medicina nel SSN?” organizzato dalla FNOMCEO alla quale la “Voce del Cuore” è intervenuta, insieme a relatori di fama nazionale, nel workshop 3, sessione B “Come ci vedono gli altri”.
Finalmente anche a Treia è arrivata l'Auser. La costituzione della locale sezione tematica di Promozione Sociale si è tenuta la sera del 10 aprile sorso, in via Lanzi n. 18, cioè nei locali che ospiteranno questa Associazione. L’Auser treiese è nata, si può dire, da un’dea di Lorenzo Luccioni fatta propria da Paolo D'Arpini che si è molto adoperato per portare a compimento l’iniziativa. Con l’atto costitutivo del circolo è stato eletto anche il Consiglio Direttivo: Paolo D'Arpini, Luccioni Lorenzo, Danizeta Da Silva, Massimo Medei e Caterina Regazzi. Sono stati nominati Revisori dei Conti: Alberto Meriggi, Lauretta Mattiacci e Adriano Spoletini. Quindi il Direttivo ha eletto la Presidenza: Paolo D’Arpini Presidente, Luccioni Lorenzo Vice Presidente e Danizeta Da Silva Segretario.
Alla seduta era presente il Presidente dell'Auser Provinciale di Macerata, Antonio Marcucci, che ha fatto, per così dire, da “notaio” e garante, presentando lo Statuto dell’Associazione e l'atto costitutivo della sezione treiese. Il presidente Provinciale ha poi chiarito quali sono le finalità e gli obiettivi dell’Auser, evidenziando anche i benefici e le potenzialità d’intervento dell’Auser a favore della cittadinanza di Treia. Marcucci ha sottolineato con particolare calore il fatto che l’Auser è un'organizzazione di Volontariato e Promozione Sociale, a sostegno dei più deboli (gli anziani, i malati, i disabili) e di chiunque abbia necessità di una protezione sociale. Ricordiamo che tra le attività previste dell'Auser ci sono quelle dal trasporto sociale, l’organizzazione di corsi di vario genere: cultura, ginnastica, yoga, cultura, orti sociali, cucito e ricamo; è prevista anche l'organizzazione di gite, soggiorni di villeggiatura etc. Insomma tutte attività socialmente utili, che sono di aiuto a chi ne ha bisogno, nei modi e nei tempi possibili, da concordare tra gli aderenti ed idonee anche a perseguire uno dei fini dell’Auser, che è quello dell’invecchiamento attivo. E’ auspicabile - ha concluso Marcucci - la collaborazione e l'eventuale convenzione su specifici temi con enti quale il Comune di riferimento e altre associazioni locali.
L'inaugurazione ufficiale e l’apertura al pubblico della sede Auser di Treia avverrà alle ore 11 del 22 aprile prossimo. La data è stata scelta volutamente, poiché quel giorno si celebra la “Giornata mondiale per la Terra”. Le attività associative, invece, inizieranno il giorno successivo, 23 aprile, al mattino, con una passeggiata erboristica, lungo le mura di Treia, organizzata in collaborazione con il locale Circolo vegetariano VV.TT. (info. 0733/216293). La mattina del successivo 25 aprile, invece, si terrà un corso gratuito di ceramica neolitica nell'androne di Via Lanzi 20 (prenotazioni 0733/216293).
Il Chiesanuova FC ASD dopo il pareggio interno contro il Montefano dell’ex Fondati, ha fatto il colpo della domenica andando a vincere al Comunale di Porto Sangiorgio, contro la formazione di Mr. Pennacchietti per 2 – 1.
Sicuramente è stata una vittoria di platino, perché conquistata contro una formazione forte, nonostante la classifica non rispecchi esattamente i valori, in quanto nelle proprie fila ci sono giocatori di spessore, come Gabaldi, Juvalè, Paniconi, Marcobaldi, Carlini ecc …. I biancorossi hanno offerto una delle migliori prestazioni in trasferta, giocando un ottimo calcio, nonostante le non perfette condizioni del terreno di gioco in terra battuta, del vecchio Stadio Comunale. I Biancorossi erano ancora privi di capitan Gentili e Paoloni infortunati, e alla fine del primo tempo perdeva il portiere Sopranzetti per infortunio, sostituito dall’inossidabile Ivan Menghi.
Giovedi 13 aprile alle ore 20,30 si torna in campo, esattamente allo Stadio della Vittoria di Macerata (campo dei Pini) per la Finale di Coppa Italia Promozione, contro la Vigor Castelfidardo. I ragazzi del Presidente Luciano Bonvecchi sono già entrati nella storia, (esattamente nell’Anniversario dei 50 anni dalla fondazione) riuscendo a conquistare per la prima volta, il diritto di disputare la Finalissima di una Coppa Regionale. Già dalla passata settimana il Presidente Bonvecchi ha sollecitato tutta la propria tifoseria, ad essere presenti allo Stadio della Vittoria di Macerata, ad essere vicini e sostenere i colori Biancorossi, per questa Storico Traguardo Raggiunto.