La Polizia di Stato di Macerata, nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, a partire dagli inizi di Marzo, all’indomani dei gravi fatti di sangue verificatisi con l’omicidio di Pamela Mastropietro e la tentata strage ad opera di Luca Traini ha avviato un’articolata indagine all’esito della quale sono state deferite all’Autorità giudiziaria trentatre persone e sono state emesse quindici misure cautelari personali di cui tredici custodie cautelari in carcere e due divieti di dimora.
In particolare si tratta di una complessa attività di indagine della Squadra Mobile, coordinata dal Procuratore Capo Giovanni Giorgio, che si inserisce in un più ampio contesto investigativo e che ha consentito di ottenere già lo scorso 19 Luglio cinque provvedimenti cautelari restrittivi.
Le indagini, particolarmente articolate, sono state realizzate con lo strumento delle intercettazioni telefoniche, l’impiego di strumentazione tecnica altamente sofisticata, presidi tecnologici di ripresa e di localizzazione, appostamenti, pedinamenti e personale sotto-copertura che, in forza della normativa esistente, in varie occasioni, ha acquistato sostanza stupefacente dagli spacciatori.
L’attività di indagine ha permesso, quindi, di accertare una fiorente attività di spaccio gestita da cittadini extracomunitari di origine africana, la maggior parte di nazionalità nigeriana i quali, in numerosissimi luoghi della provincia, cedevano sostanza stupefacente del tipo eroina.
I luoghi in cui i soggetti cedevano la sostanza stupefacente insistono nel comune di Treia e la sua frazione Passo di Treia nonché in numerose zone del centro cittadino come i Giardini Diaz, Parco Fontescodella, via Pace, via Roma ma soprattutto nei pressi di due istituti scolastici di questo centro: Scuola Enrico Fermi e Istituto Galilei, luoghi frequentati anche da minori che, in varie occasioni, erano loro stessi gli acquirenti della sostanza stupefacente.
Il contesto operativo si presentava da subito difficile per gli investigatori ma le tecniche di indagine adottate hanno consentito di documentare in modo inoppugnabile la rete di spaccio mediante l’utilizzo di strumentazione tecnica all’avanguardia come telecamere ad altissima risoluzione installate nei luoghi attenzionati.
L’indagine è stata condotta procedendo con l’escussione di circa cinquanta persone, con l’analisi del traffico telefonico di circa quaranta utenze, con accertamenti che hanno così permesso di accertare circa 1250 cessioni nella Provincia in tutte le ore della giornata e con clientela assai variegata.
Si trattava di un “commercio di sostanze stupefacenti al minuto” cedute anche a minorenni ed a “basso costo”.
All’esito dell’attività sono state emesse dal G.I.P. Domenico Potetti quindici ordinanze cautelari personali di cui tredici concernenti la custodia cautelare in carcere e due divieti di dimora.
I destinatari delle quindici ordinanze di custodia cautelare sono in maggioranza nigeriani, regolari sul territorio nazionale con permessi di soggiorno per richiesta di asilo e motivi umanitari.
Fervono i preparativi per il debutto della nuova stagione teatrale di Treia.
Il cartellone è ricco di spettacoli scelti per un pubblico attento ed appassionato: tante proposte, dal 7 dicembre al 16 marzo, che vedranno numerosi artisti di fama nazionale calcare le scene di uno dei teatri più belli delle Marche: il teatro comunale di Treia.
La Compagnia italiana delle operette avrà l’onore di aprire e chiudere la stagione: dopo un intenso periodo di residenza artistica, che ha visto il centro storico di Treia animarsi con artisti e tecnici della compagnia, venerdì 7 dicembre andrà, infatti, in scena “Scugnizza”, un’opera basata su rocamboleschi intrecci e romantiche vicende, accompagnate dalle incantevoli melodie dell’operetta, un genere che continua ad attrarre un pubblico appassionato.
Il 21 dicembre il primo appuntamento con la prosa, con uno spettacolo divertentissimo “Dove vai tutta nuda” con Alberto Barbi, Fabio Mascagni, Maria Occhiogrosso e Antonio Sarasso.
Il 31 dicembre torna l’appuntamento “Capodanno a Teatro” con lo spettacolo “Febbre a 45 giri”, dedicato alla musica degli anni ’60. Lo spettacolo farà rivivere le sonorità di quegli anni e, quindi, le migliori copertine dei dischi 45 giri, attraverso le voci di giovanissimi talenti, affiancati da affermati artisti, cantanti e musicisti. Un tuffo nella musica italiana, rivista attraverso i dischi in vinile. Al termine del concerto, il tradizionale cenone.Si continua il 18 gennaio con due volti notissimi al grande pubblico, Ettore Bassi e Simona Cavallari, protagonisti di “Mi amavi ancora”, con la regia di Stefano Artissunch.
A seguire, il 16 febbraio l’emozionante “Pesce d’Aprile” con Cesare Bocci e Tiziana Foschi, il racconto autobiografico di un grande amore che la malattia ha reso ancora più grande.
Sabato 9 marzo torna, a grande richiesta, un collaudato e applauditissimo cast, composto da Simone Montedoro, Luca Angeletti, Toni Fornari e Laura Ruocco, protagonisti de “La Casa di famiglia”, una commedia ricca di sorprese e colpi di scena divertenti ed emozionanti.
Per chiudere in bellezza, il “Galà dell’operetta” sempre a cura della Compagnia italiana delle operette, in programma sabato 16 marzo in concomitanza con i festeggiamenti in onore di San Patrizio, patrono della Città.
Accanto a questo nutrito cartellone è confermata l’apprezzatissima rassegna “Domeniche da Favola”, di Teatrinrete, circuito intercomunale di teatro per ragazzi, scuole e famiglie, con quattro spettacoli dedicati ai ragazzi.
Si comincia domenica 16 dicembre 2018 con “Cenerentola in bianco e nero”, si prosegue domenica 20 gennaio 2019 con “Pippi Calzelunghe”; domenica 10 febbraio 2019 sarà la volta di “Pi.. Pi.. Pinocchio” e domenica 10 marzo 2019 l’ultimo spettacolo con “C’era una volta un flauto magico”.
Un doveroso ringraziamento va a tutti gli sponsor che, dimostrando sensibilità e attenzione all’affascinante mondo del teatro, contribuiscono in maniera significativa a realizzare una stagione teatrale di altissimo livello.
Per info e prenotazioni: mail tonicoservice@gmail.com;
Tel. 339/2304624 - Prevendita online www.liveticket.it/tonicoservice
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Spettacoli di prosa, musical e operette, concerti, incontri con l’autore e film. I cartelloni di quattro teatri storici della provincia di Macerata - il teatro Mestica di Apiro, il teatro Piermarini di Matelica, il teatro Feronia di San Severino Marche e il teatro Comunale di Treia - raggruppati in una stagione davvero unica.
“L’Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche è riuscita a unire, nel segno della cultura, le programmazioni teatrali di quattro realtà fino ad oggi così vicine eppure così lontane - commenta con soddisfazione il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi, che sottolinea - Un lavoro non di poco conto realizzato grazie a un’idea di Francesco Rapaccioni, che lo ha anche progettato e realizzato, e che è stato reso possibile solo grazie alla lungimiranza dei sindaci, degli assessori alla Cultura, dei direttori delle rassegne che, in maniera davvero corale, ci hanno permesso di poter mettere insieme e distribuire, in un unico depliant, un’offerta realmente variegata e adatta a tutti, ragazzi compresi”.
La straordinaria maxi stagione va quella del teatro Mestica di Apiro, stagione dedicata ai “Sette vizi capitali”, che domenica 2 dicembre vedrà portare in scena, alle 17,30, lo spettacolo di prosa “Ventimila leghe sotto i mari”. Il 16 dicembre verrà invece proiettato il film “A Christmas Carol” e il 18 gennaio del nuovo anno la pellicola “Bernie”. Sempre a gennaio, ma domenica 27, spettacolo per ragazzi “Che rabbia!” mentre venerdì 8 gennaio la rassegna cinematografica vedrà proporre il film “Dallas Buyers Club”. Sarà invece itinerante, e interesserà i locali del teatro, l’appuntamento atteso per sabato 23 febbraio dal titolo: “Molto piacere, Casanova”. La programmazione riprenderà poi il 1 marzo con il flm “Tre manifesti ad Ebbing, Missouri” e proseguirà il 16 marzo con la prosa di Alice Conti nello spettacolo “Errini, o del rimorso”. Venerdì 12 e sabato 13 aprile “Fratello Otello”, sabato 25 e domenica 26 maggio “L’Avaro” nella versione di Fiorenza Montanari.
Al Piermarini di Matelica, invece, la stagione teatrale il 16 dicembre presenta “Nemo” con Giovanni Moschella, il 26 dicembre “Mr James Patterson Gospel Group”, il 12 gennaio la serata dedicata alla grande Mina, il 18 gennaio il concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana dedicato a Bach, Mozart e Beethoven. Sempre la musica sarà protagonista al teatro comunale di Matelica il 3 febbraio, con il gruppo Alvarez Guitar Quartet, il 10 febbraio, con Novecento, e il 24 febbraio con l’Italian Clarinet Consort. Il 3 marzo la rassegna “A teatro con i grandi”, dedicata ai più piccoli, propone “Ombre” mentre il 9 marzo sarà la volta di Ilaria Graziano e Francesco Forni con lo spettacolo dedicato agli “Altri percorsi”. Sipario aperto, infine, il 17 marco con “La locandiera”, il 23 con “Matelitango”, il 30 con “Non esistono più le mezze stagioni”, il 31 col “Baule dei sogni”, il 6 aprile con “Chris Cain & Luca Giordano Band” e, infine, il 12 aprile con “Tosca X”.
Ricchissimo di eventi pure il cartellone del Feronia di San Severino Marche che per domenica 2 dicembre propone “Mia madre è un fiume” poi per il 7 la rassegna musicale itinerante “Febbre a 45 giri” e per il 13 dicembre il concerto “Suoni per la Rinascita” con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Il 22 dicembre sempre musica con il Concerto di Natale dell’Orchestra Feronia, il 29 concerto gospel Dennis Reed & Gap, il 2 gennaio concerto di Capodanno con l’Orchestra sinfonica Puccini e il 5 gennaio concerto dell’Epifania con il Corpo filarmonico “Francesco Adriani”. La prosa tornerà l’8 gennaio con “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco” mentre il 18 e il 19 sarà la volta del musical “Cuore Matto”, il 29 dello spettacolo “Il Misantropo” con Giulio Scarpati e Valeria Solarino, il 2 febbraio quella di Ambrogio Sparagna in concerto. La prosa tornerà di nuovo il 14 febbraio con “Il Padre” ed Alessandro Haber insieme a Lucrezia Lante della Rovere. Il 17 febbraio concerto di San Valentino, il 6 aprile teatro dialettale con “Giulietto e Romeo” e il 10 aprile prosa ancora con “Don Chisciotte” con Alessio Boni.
Al comunale di Treia, infine, il 7 dicembre l’operetta “Scugnizza”, il 16 il teatro per ragazzi con “Cenerentola in bianco e nero”, il 21 dicembre la prosa con “Dove vai tutta nuda?” poi il 22 il concerto Armonie della serata e il 31 dicembre il grande Capodanno a teatro con “Febbre a 45 giri”, la musica italiana degli anni Sessanta rivista attraverso i dischi in vinile. Il nuovo anno si aprirà il 18 gennaio con “Mi amavi ancora” per poi proporre il 20 “Pippi Calzelunghe”, il 10 febbraio “Pi… Pi… Pinocchio”. La prosa tornerà il 16 aprile con Cesare Bocci e Tiziana Foschi in “Pesce d’aprile”. Il 9 marzo “la casa di Famiglia”, il 10 marzo “C’era una volta un flauto magico” e, infine, il ritorno dell’operetta previsto per il 16 marzo con un gran galà della prestigiosa Compagnia Italiana Operette.
Al centro storico di Treia i pessimisti pensavano che il Natale non sarebbe stato onorato adeguatamente ed invece lo è stato e persino più in anticipo del solito. Il dubbio che nella piazza non ci sarebbero stati i consueti addobbi natalizi era motivato dal fatto che – con il tutti a casa dell'amministrazione Capponi e con l'arrivo in Comune del commissario prefettizio – ci si chiedeva se ci sarebbe stato qualcuno a preoccuparsi della scenografia natalizia con il tradizionale abete e relative decorazioni.
Per fortuna il commissario, Salvatore Angeri, insediatosi da pochi giorni si è messo subito al lavoro, sicuramente aiutato dai funzionari del Comune, ed ecco che la mattina di lunedì 26 novembre 2018, una possente autogru ha sollevato e posizionato, passando sotto la testa di Papa Braschi (Pio VI), un maestoso albero interrato in un grosso vaso di cemento, il che fa pensare che abbia le radici e quindi sia vivo.
L'abete è stato sistemato a fianco degli uffici tecnici comunali ed è perfettamente agghindato. Nell'arco di una sola giornata lavorativa Treia è pronta per le festività di fine anno, in piazza mancano solo le lucine.
Ma qualcuno sta dando il buon esempio, attorno al portone della famiglia Farabollini-Cammertoni già due giorni fa sono state istallate delle luminarie intermittenti di vari colori. Speriamo che l'esempio sia contagioso.
Finisce in parità 0 – 0 il big-match della domenica al comunale Sandro Ultimi tra la capolista Valdichienti Ponte ed il Chiesanuova FC. Ottima prestazione dei ragazzi del Presidente Luciano Bonvecchi sia sotto il profilo della grinta sia della determinazione, contro la formazione di mister Luigi Giandomenico, che merita la vetta della classifica, dimostrandosi un’ottima formazione. Sicuramente il terreno di gioco non in perfette condizioni a causa dell’ininterrotta pioggia, le due formazioni si sono date battaglia in mezzo al campo. I biancorossi hanno giocato alla pari della capolista per 60 minuti, dopo l’espulsione affrettata del bomber Ramadori, la formazione ospite ha alzato il baricentro, ma la difesa del Chiesanuova FC oggi impenetrabile ha chiuso tutti i varchi a Castellano e compagni
CRONACA: al 6’ il Chiesanuova ci prova, su traversone di Ramadori, Morettini di testa impegna Piergiacomi. Rispondono gli ospiti al 10’ con il bomber Castellano, ma Carnevali fa buona guardia. Al 15’ il Chiesanuova ci prova con Cappelletti che impegna Piergiacomi a terra. Al 28’ era Lanari dalla destra che metteva in area per Morettini, che di testa impegna ancora una volta il portiere ospite. Al 35’ ospiti pericolosi con un gran tiro di Lattanzi che sfiora la traversa.
RIPRESA: La ripresa comincia sotto una pioggia battente che non scoraggia le due formazioni, al 58’ ci prova Alex Di Francesco dalla distanza, ma il portiere ospite blocca con sicurezza. Al 60’ Ramadori si becca il secondo giallo e lascia il Chiesanuova a giocare gli ultimi 30’ In 10. Gli ospiti inseriscono il bomber Garbuglia a dare manforte a Castellano. Al 70’ gli ospiti si rendono pericolosi con Marconi, ma il bravo Carnevali sventa la minaccia. Negli ultimi minuti i ragazzi di Fondati su un errore della retroguardia ospite sfiorano il colpo del KO quanto Santoni riesce a penetrare in area, ma la sua conclusione da posizione favorevole finisce di poco alta. Sicuramente un punto che dà morale, contro una delle più forti formazioni incontrate.
CHIESANUOVA – VALDICHIENTI PONTE: 0 - 0
CHIESANUOVA:Carnevali, Lanari, Rango (70’ Aringoli), De Santis, Focante, Belelli (78’ Paoloni), Rapaccini, Morettini, Di Francesco (80’ Santoni), Ramadori, Cappelletti. All. Fondati Giuliano
A disposizione: Fiorani, Pietrella, Bonvecchi, Pierantonelli, Pasqui, Medei.
VALDICHIENTI PONTE: Piergiacomi, Romagnoli, Marcaccio (72’ Mangiola), Monteneri, Lattanzi (80’ Ciucci), Fermani (13’ Jommi), Bellesi (66’ Marconi), Badiali, Ripa (69’ Garbuglia), Castellano, Salvatelli.
All. Giandomenico Luigi
A disposizione: Mallozzi, Pietrella, Pandolfi, Pepa.
TEMPI DI RECUPERO: 1 - 5
ANGOLI: 2 - 1
AMMONITI: Ramadori, Rango, Romagnoli, Marcaccio, Bellesi, Marconi.
NOTE: al 60’ Espulso Ramadori (doppia ammonizione)
ARBITRO: Lanzetta di Pesaro – ASSISTENTI: Donati di Macerata e Viglietta di Macerata
RETI:
La poesia nelle Marche è sempre stata viva. La poesia è come la musica popolare che un po’ si ripete e un po’ si rinnova. La provincia di Macerata ha sempre primeggiato per l’estro poetico e per il canto. Al tempo che fu c’erano i cantori che nelle vie e nelle piazze, ma anche nelle corti e nei palazzi, declamavano a braccio le loro filastrocche e poemetti, in dialetto. Oggi i poeti, perlopiù, si esprimono in taliano corretto, ma la vena è sempre la stessa.
E lo dimostreranno i due poeti treiesi Maurizio Angeletti e Andrea Biondi, durante il “Cenacolo Poetico” organizzato dall’Auser Treia, per il 24 novembre 2018 alle ore 17,00, nella Sala Multimediale di Via Cavour 29 al Centro Storico di Treia. Le poesie e i brani, tratti rispettivamente dai loro libri “Il mio verso libero” e “Le campagne hanno bocche”, saranno declamate dal fine dicitore Stefano Savi e accompagnate dalla chitarra acustica di Roberto Gatta. La professoressa (e scrittrice) Liana Maccari modererà l’incontro coadiuvata dalle relate del poeta (e professore) maceratese Guido Garufi, con liberi interventi ed inviti tra i partecipanti convenuti. Per restare in sintonia con la tradizione novembrina, al termine dell’evento, verrà offerto un brindisi con del buon vino rosso bioregionale.
Dicono gli autori:”Trovare il modo di suscitare interesse con la poesia, nel nostro attuale mondo, che non riesce più a vederla in nessun risvolto del quotidiano, equivale a far dono di occhiali ad un cieco, nella speranza che riacquisti, seppure in parte, quella vista cui da tempo si era rassegnato d’aver perso. Ma come spesso si dice: ‘l’illusione è sempre la più forte delle tentazioni’. Auguriamoci un sussulto, da qualcuno di buona volontà, che rompa il tedio comune e la banale quotidianità” (Andrea Biondi e Maurizio Angeletti).
La manifestazione libera, gratuita ed aperta a tutti, si svolge con il patrocino morale del comune di Treia.
Sarà presente per un saluto il presidente provinciale Auser di Macerata, Antonio Marcucci.
Treia e Pollenza nel mirino dei ladri. Nello specifico, due episodi nella prima cittadina, tre nella seconda. Asportati gioielli e oggetti preziosi per un bottino complessivo di diverse migliaia di euro.
I ladri hanno forzato finestre o porte finestre per accedere alle abitazioni. Indagano i carabinieri.
Grande festa questa mattina alle 9 nella Parrocchia di SS Vito e Patrizio dove si è svolta l’inaugurazione del cantiere dei lavori per il ripristino della agibilità della Chiesa Parrocchiale di Chiesanuova, lesionata dal sisma nel 2016. La chiesa dei SS Vito e Patrizio è il primo cantiere aperto, delle 70 chiese della Diocesi di Macerata.
Molti gli intervenuti alla manifestazione presieduta dal Vescovo Mons. Nazareno Marconi che ha aperto i lavori con una solenne benedizione, molte le autorità presenti, il Commissario del Comune di Treia Salvatore Angeri, Piero Farabollini commissario straordinario per le zone terremotate, ing. Francesco Losego il progettista della messa in sicurezza delle chiese, l’onorevole Tullio Patassini, il Parroco don Peter Paul Sultana, la Confraternita locale. Il progetto di ristrutturazione prevede 105 giorni circa di giornate lavorative, dunque si prevede l’apertura della chiesa per le festività di Pasqua.
Per la settima giornata del campionato di serie D il Borgorosso Tolentino affronta in trasferta la Virtus Matelica e le emozioni non mancano di certo. Dopo aver sbloccato subito il match con il primo centro stagionale di De La Torre, i biancorossi di mister Ranzuglia non riescono a concretizzare diverse occasioni, complice anche la fisicità e la compattezza difensiva della squadra avversaria, rischiando anche molto sulle ripartenze. La prima frazione di gioco termina col medesimo punteggio, 0-1. Nella ripresa, dopo una fase di gara molto confusionaria, è con un contropiede ben innescato da Verducci che Diallo fulmina il portiere in uscita per il gol dello 0-2. Lo stesso Diallo ha l’occasione poco dopo di chiudere il match centrando un palo clamoroso a tu per tu con il portiere. La Virtus Matelica invece a pochi minuti dalla fine riapre il match con Prearsi, ribattendo in gol una corta respinta di capitan Pistacchi. Finale di partita agguerrito e nervoso, viene allontanato il mister Ranzuglia per proteste e gli ospiti reclamano un tiro libero, ma dopo un minuto di recupero, il triplice fischio dell’arbitro che decreta la fine delle ostilità. Borgorosso batte Virtus Matelica 2-1 centrando il settimo risultato utile consecutivo, conservando il primato con tre punti di vantaggio sul Cus Camerino e sulle Cantine Riunite.
“Risultato molto importante per noi, visto che le inseguitrici hanno tutte centrato i tre punti”,dice il presidente Borri,”non è stata di certo una delle nostre migliori prestazioni, siamo stati a tratti un pò confusionari e poco cinici, ma è importante vedere che questo gruppo,nelle difficoltà, riesce sempre a venire fuori con carattere e a portare a casa il risultato. Ora testa ai prossimi importanti impegni contro il Nebbiano in casa e poi, dopo il turno di riposo, al palaCiarapica contro il Serralta.
Esordio al nuovo centro sportivo “R. Gattari” invece per la squadra CSI del Borgorosso contro la Treiese. Si parte subito in sordina, con gli ospiti che passano in vantaggio grazie ad una sfortunata autorete. I Borgorossini sembrano accusare il colpo e subiscono il raddoppio dei treiesi, a causa di una superiorità numerica concessa agli avversari che non lascia scampo all’ottimo Verdini, autore oggi di ottimi interventi. La ripresa vede i padroni di casa tornare in campo più aggressivi e con una fluidità di gioco convincente, che da i suoi frutti con il gol di Paciaroni. Ora mister Vecerrica comincia a crederci e chiede alla squadra di salire, ma da uno schema su calcio d’angolo ben sviluppato dagli avversari, si torna al doppio svantaggio. Così il mister tenta il tutto per tutto , schierando in campo il giovane Torresi, che infatti trova un gol dalla distanza che da speranza ai suoi. Nel finale i biancorossi mettono l’anima per agguantare il pareggio, ma nonostante alcune buone occasioni create non riescono a raggiungere l’obbiettivo. “Una sconfitta che lascia un po’ di amaro in bocca, dichiara il mister Vecerrica, “dopo l’ottima vittoria di Treia, ora siamo in una fase negativa a livello di risultati. A volte commettiamo clamorose leggerezze e regaliamo gol evitabili. Bisogna invertire la rotta il prima possibile e tornare a fare punti. Dobbiamo crederci!”
Sabato 10 novembre i ragazzi classe 1968 di Treia, Passo di Treia, Chiesanuova, Santa Maria in Selva si sono ritrovati per festeggiare il loro mezzo secolo.
La rimpatriata di questi "ragazzi è stata possibile grazie all'impegno di Fabiola Fabiani, Orietta Buccolini, Eddi Barletta, Patrizia Tartarelli e Raffaela Cammertoni raccogliendo nomi ed indirizzi di tutti i nati nel Comune nel 1968. Si sono ritrovati tutti per festeggiare al "Casolare Dei Segreti " a San Lorenzo di Treia.
Gli invitati emozionati nel ritrovare vecchie amicizie hanno assaporato insieme il piacere di una buona cucina con canti e balli. Un caro amico ha scritto:" ...a 50 la vita è ancora piena e la mente ade' libera e serena, certo, qualche acciaccu ce po' sempre sta' ma...'rdiaulu! Chi ade' che non ce l'ha?.....L'importante è avecce l'allegria, niente rimpianti e poca nostalgia...".
CHIESANUOVA: Carnevali, Picchio, Pietrella (75’ Rango), De Santis (80’ Rapaccini), Focante, Belelli, Di Francesco, Morettini, Santoni (57’ Medei), Ramadori (65’ Pandolfi), Pasqui (75’ Cappelletti). All. Fondati Giuliano
A disposizione: Fiorani, Aringoli, Paoloni, Pierantonelli.
CIVITANOVESE: Lorenzetti, Carafa, Filippini, Dutto, Linan (60’ Giri), Marino, Lorite, Ferrari (90’ Catinari), Ribichini (80’ Garcia), Miramontes, Vechiarello (73’ Baeza). All. Dal Col Emiliano
A disposizione: Sola, Afazaz, Doda, Alonso, Salvati.
TEMPI DI RECUPERO: 0 - 6
ANGOLI: 1 - 3
AMMONITI: Picchio – Pietrella – De Santis – Morettini - Marino
NOTE:
ARBITRO: Traini di San Benedetto ASSISTENTI: Tidei di Fermo, Allievi di San Benedetto
RETI: 9’ Ribichini (CI) – 25’ Ramadori (CH) – 37’ Miramontes (CI) – 44’ Lorite (CI)
Il Chiesanuova FC subisce la prima sconfitta casalinga al comunale “Sandro Ultimi” ad opera di una blasonata Civitanovese del nuovo tecnico Emiliano Dal Col, per 3 - 1 di fronte ad una buona cornice di pubblico. Sicuramente una vittoria pesante per i rivieraschi del presidente Profili, che rilancia la Civitanovese nei quartieri alti della classifica. I rossoblu sono stati bravi a conquistare la vittoria nei minuti finali del primo tempo, con un uno/due micidiale con Miramondes e Lorite, che hanno messo in cassaforte il risultato col doppio vantaggio. Una mazzata per la formazione del tecnico Giuliano Fondati. Nella ripresa i biancorossi con qualche nuovo inserimento ha dato più vivacità alla manovra biancorossa, senza però creare occasioni per impensierire la difesa.
CRONACA: Partono bene i biancorossi che al 5’ su una ripartenza, Pasqui dalla metà campo semina un paio di avversari, dal limite fa partire un gran tiro che finisce di poco al lato sulla sinistra di Lorenzetti. Al 9’ la Civitanovese passa in vantaggio, da un traversone da sinistra irrompe Ribichini che con un colpo di testa batte l’incolpevole Carnevali. Al 16’ era ancora la Civitanovese a farsi pericolosa con Ferrari, la sua conclusione veniva bloccata a terra da Carnevali. Al 18’ ci prova Ramadori con una conclusione da fuori, ma Lorenzetti blocca a terra. Al 25’ i biancorossi pervengono al pareggio con una splendida punizione di Ramadori (foto} , palla sopra la barriera dove Lorenzetti non arriva. Al 37’ la Civitanovese si porta in vantaggio con una prodezza del suo giocatore di maggior spicco Miramontes, con un bel tiro batte il portiere Carnevali. Sulle ali dell’entusiasmo gli ospiti approfittano di una grossa ingenuità della retroguardia biancorossa e per Lorite è un gioco da ragazzi battere l’incolpevole Carnevali.
RIPRESA: Nella ripresa la formazione biancorossa entra in campo con un altro piglio, ma la squadra ospite controlla la gara con scioltezza per il doppio vantaggio, mentre i ragazzi del tecnico Fondati non riescono ad impensierire il portiere Lorenzetti.
Due giorni, sabato 10 e domenica 11 novembre, per festeggiare San Martino insieme all’Avis, all’Aido e all’associazione che riunisce i commercianti del Centro storico di Treia. Si inizia sabato sera, alle ore 21.30, con lo spettacolo in programma al Teatro Comunale “Chi è l’ultimo?”, commedia dialettale in due atti portata in scena da Li Sfiguranti de Montesanto. La serata è promossa dall’Avis in favore dell’Aido al fine di ricostituire un gruppo locale. Ingresso gratuito senza prenotazione.
Domenica mattina, a partire dalle 9, passeggiata salutare nel Centro storico con l’associazione Green Nordic Walking. Appuntamento al quale si può partecipare liberamente anche in compagnia dei propri animali domestici. Nel pomeriggio, dalle 17, degustazione di castagne e vin brulè, offerto dai commercianti del Centro storico, con, a seguire, la possibilità di fermarsi a Treia per l’apericena. Sempre nella mattinata, invece, l’Avis di Treia inaugurerà la sua nuova sede in piazza Arcangeli, davanti al teatro, alle ore 12, prima del tradizionale pranzo di San Martino, aperto ai soci, presso il ristorante Il Villino.
Terza partecipazione consecutiva (dopo quelle del 2016 e 2017) per la street band di Treia al Lucca Comics e games lo scorso fine settimana.
Dopo il successo del 30 giugno scorso alla Molo Street Parade di Rimini dunque un'altra trasfeta importante per la Banda Musicale Città di Treia e la Street Band di Treia guidate dal presidente Paolo Damiani e dal suo vice Daniele Cherubini.
Un grande impegno quello messo in campo dai componenti del gruppo musicale treiese che continuano a rappresentare al meglio la Città del bracciale in tour per l'Italia: un vero e proprio orgoglio per l'intera comunità treiese.
Unica band, quella di Treia, che ha preso parte al Lucca Comics insieme alla Banda Bassotti di Nozzano di Lucca, guidata dal maestro Emiliano Bastari.
Una grande accoglienza quella riservata ai musicisti treiesi, non solo dal caloroso pubblico del Comics, ma anche dagli amministratori del Comune di Lucca (il vicesindaco Giovanni Lemucchi e il consigliere comunale Renato Bonturi).
Per concludere l'anno ora occhi puntati al tradizionale concerto di capodanno in teatro guardando con entusiasmo agli appuntamenti dell'anno prossimo, con una grande trasferta, programmata, già a carnevale!
Il giovane gruppo di Treia non finisce di stupire e continua con passione a girare l'Italia rappresentando al meglio l'immagine della Città.
L’Atletico Macerata espugna Treia sfoderando una grande prova del collettivo e dimostrando di saper soffrire. Il finale 1-2 non dice molto su quella che, in campo, è stata una vera e propria battaglia che ha visto i maceratesi, trincerati nella propria retroguardia, cercare di conquistare terreno con pazienza certosina e rintuzzando le incursioni dei treiesi colpo su colpo e i padroni di casa provare a scardinare le difese degli ospiti sfruttando la stazza e la qualità di Francucci F. che da fulcro del gioco ha controllato e smistato palloni per i compagni in inserimento dalle retrovie. Sono serviti tre calci piazzati per infrangere lo stallo e indirizzare la partita sulla via di Macerata con l’Atletico che mantiene la vetta del girone E di terza categoria.
La cronaca: Minuto 8 prima occasione per l’Atletico con una bizzarra punizione di seconda all’interno dell’area di rigore avversaria: Catalano calcia forte e teso, Sampaolesi ci mette il piedone ma la palla termina di poco a lato. Al 19’ vantaggio Atletico, punizione dalla trequarti scodellata in area a spiovere, Sampaolesi pizzica la sfera e batte Piermattei. 0-1. Reazione immediata dei padroni di casa che al 22’ recriminano per un possibile rigore: schema da calcio d’angolo, palla rasoterra e velo per Gasparrini A. che viene abbattuto e frana all’interno dell’area maceratese. Per il sig.Perri l’irregolarità è avvenuta appena al di fuori dei 16 metri. Nardi ci prova due volte ma la barriera respinge. Al 31’ errore in uscita dell’Atletico che riconsegna la palla a Gasparrini N. in zona pericolosa, la sua conclusione non impensierisce Mastrocola. Al 36’ Nardi si invola sulla sinistra e costringe l’estremo difensore maceratese a deviare in angolo, sugli sviluppi del tiro dalla bandierina clamorosa palla gol per la Treiese che non riesce a ribadire da posizione favorevolissima. Si va al riposo con l’Atletico in vantaggio. Nella ripresa c’è poco di calcio giocato a causa dei numerosi infortuni occorsi agli uomini di Cencioni che vede fermarsi nell’ordine: Zucconi, Lombi, Sampaolesi, Sancricca e Aliberti. Proprio sugli sviluppi della punizione conquistata a caro prezzo da Aliberti l’Atletico Macerata trova il raddoppio, palla indirizzata verso Feliziani che la rimette al centro con un’ottima sponda, Catalano si avventa sul pallone, apre il piatto e fa 0-2. Un minuto dopo accorcia le distanze e riapre la partita la Treiese, schema da angolo, analogo a quello del primo tempo, che questa volta porta a una conclusione bassa e tesa che trova Borghiani in agguato sul secondo palo pronto ad accorciare le distanze. I padroni di casa ci provano fino all’ultimo secondo, ma le barricate degli ospiti non concedono più spiragli. Nel finale parapiglia, rimediano il rosso per reciproche scorrettezze Pascucci L. e Medei. Non cambia il risultato Treise 1 Atletico Macerata 2.
TREIEIESE:Piermattei, Santanatoglia, Nardi, Zenobi (58’ Marini), Stacchio, Romagnoli, Gasparrini A. (70’ Cartechini), Pascucci S. (89’ Medei), Gasparrini N., Francucci F., Belelli (70’ Borghiani). All.Francucci E.
ATLETICO MACERATA:Mastrocola, Rocchi, Feliziani, Sampaolesi (62’ Cirilli), Lucentini, Zucconi (46’ Pascucci L.), Sancricca (73’ Tognetti), Lombi (50’ Aliberti) (78’ Ortenzi), Firmani, Gigli, Catalano. All.Bellesi
Direttore di gara: Perri Riccardo
Ha spento proprio ieri le sue 103 candeline Ida Barbetta, di Treia. A festeggiare la donna e questo suo longevo traguardo i suoi parenti.
A farle gli auguri sono i suoi i figli Gianni, Gianna e Argentina e i nipoti che si stringono con affetto attorno alla nonna.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma "Uniti per Treia""Ci risiamo: Franco Capponi ha fatto cadere un’altra maggioranza senza ragione se non quelle legate al suo ego. In una città ora commissariata, il gruppo Uniti per Treia porge perciò auguri di buon lavoro al commissario prefettizio Salvatore Angieri. Più volte in questi anni abbiamo descritto i “fuorigioco” del suo metodo padronale finalmente giunto all’epilogo. Se di allenatore si tratta, come si è definito Capponi, certamente è un allenatore “nel pallone”. Leggiamo sulla stampa di questi giorni come per tutti ora la priorità sia magicamente tornata la scuola: a parte rare eccezioni a titolo personale, dov’erano quando Uniti per Treia raccoglieva le firme per il rispetto delle norme e chiedevamo la completezza delle informazioni? E ancora, quando mostravamo contrarietà all’acquisto di un’area improponibile e sotto tutela fallimentare per 1 milione di euro e smentivamo l'acquisto del terreno con i fondi dell’assicurazione, come più volte ripetuto in pubblico da Capponi? Dov’erano quando gli incontri della nostra campagna d’ascolto venivano boicottati? Semplice, non c’erano. Ora si ravvedono, meglio tardi che mai. Con le dimissioni della maggioranza (ma non le sue), Capponi ha deciso di scrivere l’ennesima pagina nera per la storia di Treia. Avrebbe potuto evitarla ascoltandoci e dimettendosi mesi fa prima della notifica della sua sospensione per concentrarsi sulla sua difesa. Invece ha preferito logorare politicamente i suoi e continuare con le ingerenze, arrivando a protocollare solo poche settimane fa, una lista della spesa per il Comune, atto che porteremo al vaglio della Prefettura al fine di verificarne la legittimità data la sua sospensione in corso. Anche su Villa Spada abbiamo lamentato l’assenza di una strategia dopo l’acquisto voluto da Capponi per ben 1,2 milioni di euro di soldi pubblici. La verità è finalmente emersa: nessuna visione e oggi l’intento di realizzare 4 appartamenti per le famiglie colpite dal sisma, comunque già in cas, all’interno della “casa del custode”, che rientra nell’alveo dello sperpero di denaro pubblico già conosciuto con le 8 casette di legno ostinatamente realizzate a Passo di Treia e delle quali conosciamo soltanto i costi di urbanizzazione pari a oltre 500mila euro. Quanto sono costate le sae e quanto ci costerà l’area? Per gli appartenenti invece si voleva sforare il milione (1,3 per la precisione), andando a snaturare il bene e la vocazione stessa del complesso storico del Valadier. Come si può arrivare soltanto a pensare qualcosa del genere e come lo si possa permettere quando un semplice cittadino del Centro storico deve perdersi nella burocrazia per cambiare il colore degli infissi? È irrispettoso poi suddividere i costi in denaro finanziato o meno: sono sempre soldi pubblici, non si può da un lato solidarizzare con chi ha perso tutto, dall’altro sperperare denaro pubblico solo per dimostrare di essere i più furbi. Che ne pensano i Sindaci dell’epicentro che faticano a trovare denaro per la ricostruzione? Sul tema fa bene la Castellani a fare mea culpa: perché ha votato le direttive della Giunta agli uffici dettate per interposta persona dall’assessore Buschittari? Cosa le ha fatto cambiare idea nel giro di un mese? Se invece questi soldi fossero dovuti, perché invece di realizzare uno scempio a Villa Spada non li si è destinati a un progetto di riqualificazione su proprietà pubbliche del Centro storico non finanziate, come ad esempio la scuola di via Lanzi? Che fine farà quell’edificio? È la sintesi della proposta di Capponi: un continuo rattoppare, come per il Piano regolatore, a macchia di leopardo. Tra le motivazioni che avrebbero spinto la maggioranza a dimettersi ci sarebbe il mancato rispetto del programma 2014. Fatichiamo a trovare il terremoto tra quelle pagine: Capponi è forse anche veggente? Poi la preoccupazione di perdere altri finanziamenti: allora perché dimettersi nel giro di una notte quando è risaputo che, di norma, l’arrivo del commissario prefettizio non corrisponde a scelte di portata strategica? Capponi ha preferito chiudere la baracca ma, purtroppo per lui, Treia non è proprietà privata e il vento è già cambiato".
Da David Buschittari riceviamo e pubblichiamo:
Ma quale “metodo della condivisione” se ci era anche precluso di entrare negli uffici e chiedere informazioni! Sembra oramai ridicola e stucchevole la polemica che la Vicesindaco Castellani continua a palesare dopo che tutta la maggioranza ha deciso di non subire piu’ le sue imposizioni, le esclusioni addirittura degli amministratori dalle decisioni, il suo modo di fare del tutto autoreferenziale in totale divaricazione rispetto al programma di mandato e ai programmi approvati con i bilanci 2017 e 2018 che, al contrario di quanto la stessa afferma, contenevano le linee di intervento per tutti gli immobili.
Non so se Lei sapesse come procedere data la enorme confusione che aveva ma sicuramente noi tutti siamo stati tenuti all’oscuro della sua presa di posizione in merito al progetto della Casa del Custode di Villa Spada; a differenza di quanto scritto nella sua lettera all’USR, la Giunta aveva deliberato di aderire al cofinanziamento attraverso l’utilizzo delle somme riversate dalle Assicurazioni sugli immobili terremotati e tra cui era ricompreso il suddetto immobile (un atto legittimo in quanto la delibera è stata verbalizzata dal segretario e pubblicata all'albo pretorio ma soprattutto votata anche dalla Castellani!).
La scusa inserita nella lettera (prot. n. 017827 del 19.10.2018) e ribadita a mezzo stampa che sul progetto mancavano i pareri dei nostri funzionari e’ una responsabilità della Vicesindaco. La verità vera e’ che la Castellani non ha portato il progetto in Giunta (era questo l’atto ancora mancante) altrimenti sarebbe stato approvato e Lei non avrebbe potuto manifestare il suo potere di volerlo, arbitrariamente ed unilateralmente, cambiare (non sappiamo a quale fine ed in quale modo).
Tale affermazione fa’ cadere qualsiasi opzione prioritaria di utilizzo dei due milioni di Euro dei ristori assicurativi per altre realizzazioni in quanto la realizzazione degli alloggi sulla Casa del Custode (Ordinanza 27/2017) era già considerata prioritaria dalle norme della ricostruzione. Ma la Castellani rammenta di aver assegnato Lei le abitazioni della Casa del Custode con una nota del 29 giugno?
La critica alla squadra è del tutto ingenerosa. Lei deve ricordare di essere stata eletta per merito di questa compagine, ha potuto far parte di un team vincente rispetto alle sfide e alle difficoltà della P.A, e per quattro anni, ha contribuito, Lei stessa, alla nostra operatività e alla mole di realizzazioni fatte. Ma soprattutto il fatto che abbia solo ora manifestato questa sua posizione contro la squadra di governo e contro il programma portato avanti in questi anni sa tanto di vecchia politica, di “salto della quaglia” e soprattutto di invidia verso chi ha dimostrato tale capacità. Lei ha votato tutte le delibere di Giunta e di Consiglio e anche di recente (quindici giorni fa sulla stampa) ha affermato che avrebbe portato avanti tutte le opere approvate dall’amministrazione nei suoi programmi. Appaiono così palesi le sue contraddizioni che fanno rimanere esterrefatti.
In merito al CAS cioe’ al Contributo all’Autonoma sistemazione delle famiglie terremotate ricordo alla Castellani che in precedenza l’amministrazione aveva anticipato piu’ volte il CAS quando la Regione aveva tardato a liquidare il contributo e questa operazione era possibile farla, sollevando le famiglie da ulteriori difficoltà, anche oggi, dato che i ritardi delle liquidazioni regionali superano tre mesi e data la enorme liquidità disponibile nelle casse del comune e che quindi sarebbe stata assolutamente a costo “O” per l’amministrazione e rimborsata a breve dalla Regione.
Cosi molte altre cose fatte contro la squadra e gli assessori: la volontà di non aderire alle misure del PSR per le strade Consorziali, la interdizione degli assessori di fare proposte di Giunta, la non approvazione del DUP per paura del Consiglio Comunale ed ancora la non approvazione del Bilancio Consolidato perché la maggioranza avrebbe presentato ODG in merito alla necessità di accelerare l’iter per la Casa del Custode, per il Palazzo Comunale, per il Santuario del Santissimo Crocifisso.
L'operazione di sfiducia nei suoi confronti unanime e’ stata fatta per non far cadere Treia dalle stelle dove si posizionava sino a giugno, alle stalle dove ci stava portando il cortocircuito che Lei ha procurato. Il Commissario per i pochi mesi di legislatura rimasta saprà portare avanti l’ordinario e le realizzazioni già avviate e non avrà nessun onere programmatorio in quanto siamo a fine mandato.
Quanto alle accuse rivolte al sottoscritto, di esser stato “colpevole” del recesso unilaterale del contratto di segreteria, da parte del Comune di Morrovalle, ente capofila della convezione, del Dott. Benedetto Perroni, al quale va la mia grande stima per la sua professionalità dimostrata in questi anni, e di aver messo in difficoltà gli uffici, respingo, le critiche alla Castellani, che ha causato ansia, paura e insicurezza, bloccando totalmente il funzionamento della macchina amministrativa! Ai responsabili di settore e dipendenti, per questi 10 anni di “convivenza” (5 da consigliere di maggioranza e altrettanti da assessore), manifesto la mia gratitudine e il mio ringraziamento per la loro fattiva collaborazione di questi anni!
Un buon amministratore si vede dal coraggio, anche nelle scelte più difficili e sofferte, dalla passione con cui porta avanti la sua “missione” e dai risultati! Sono orgoglioso di aver lavorato con una squadra unita e collaborativa e di essere stato coerente con il contratto con gli elettori di quattro anni fa!
Infine un appello a tutti: basta con questa lite continua, abbassiamo i toni per rispetto della Città e dei treiesi!
Finisce in parità 1-1 al comunale Sandro Ultimi tra Chiesanuova e Monturano Campiglione. E’ stata una bellissima gara tra due ottime formazioni, giocata a viso aperto nonostante si è giocato su un terreno allentato dalla pioggia. I biancorossi pur privi del fantasista Alex Di Francesco, la formazione di mister Giuliano Fondati ha avuto un ottima reazione, dopo aver subito il gol solo dopo 28 secondi, la squadra ha reagito con carattere e determinazione, quando al 25’ Ramadori siglava il gol del pareggio.
Partono subito bene i ragazzi di mister Viti, che al primo affondo dopo 28 secondi, Moretti era bravo a battere Carnevali, per il vantaggio ospite. Al 25’ i biancorossi pervengono al pareggio con una bellissima punizione dello specialista Ramadori, che infilava l’incolpevole Isidori sulla sua sinistra. Al 35’ il Chiesanuova ci provava con Santoni, ma la sua conclusione finiva di poco al lato. Al 41’ erano gli ospiti a farsi pericolosi, dalla sinistra un traversone di un giocatore del Monturano Campiglione, in area per l’ex Ulivello, ma il portiere Carnevali riusciva ad intercettare la palla sui piedi dell’attaccante ospite.
Partono subito bene i biancorossi durante la ripresa, al 46’ è strepitoso l’esperto Isidori a salvare il risultato su un colpo di testa del giovane Pierantonelli, deviando la palla in corner. Al 57’ sono ancora i biancorossi a rendersi pericolosi su traversone dalla destra di Picchio, metteva sul secondo palo che Pandolfi per un soffio non riesce a finalizzare, solo davanti ad Isidori. Al 70’ era l’ex Ulivello a sfiorare la marcatura di testa, ma la sua conclusione finiva di poco al lato. Nel finale Forcing dei ragazzi del Presidente Bonvecchi che costringe la retroguardia di mister Viti a difendere il risultato, ma Isidori e compagni fanno buona guardia
CHIESANUOVA – MONTURANO CAMPIGLIONE 1 - 1
CHIESANUOVA: Carnevali, Lazzari (46’ Picchio), Aringoli, De Santis, Belelli, Focante, Pierantonelli
(80’ Rapaccini), Morettini, Santoni (75’ Pasqui), Ramadori, Pandolfi (77’ Cappelletti). All. Fondati Giuliano
A disposizione: Fiorani, Rango, Sacchi, Paoloni, Medei
MONTURANO CAMPIGLIONE: Isidori, Adami, Viti, Cozzi, Finucci, Cerquozzi, Santarelli, Guing, Ulivello, Bracalente, Moretti (88’ Smerilli).All. Viti Nello
A disposizione: Sbattella, Santini, Morelli, Cardena, Petrucci, Malaspina, Fares, Fornari.
TEMPI DI RECUPERO: 1 - 3
ANGOLI: 3 - 4
AMMONITI: Aringoli – Belelli – Ramadori – Cappelletti – Viti – Cozzi - Guing
NOTE:
ARBITRO: Belli di Pesaro – Ass: Principi di Ancona e Scarpetti di S.Benedetto
RETI: 1’Moretti – 25’ Ramadori
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Edi Castellani
"Nessun cambiamento di linea politica, ma solo la volontà di cambiare metodo. Per questo risulta inconsistente l’alibi con il quale Capponi cerca di giustificare l’aver provocato le dimissioni dei consiglieri di maggioranza e l’arrivo del commissario prefettizio. Condivisione è la parola che ha mandato in corto circuito il “metodo capponiano”, ovvero la volontà attendere l’appuntamento con il nuovo commissario straordinario alla ricostruzione (il 30 ottobre a Camerino) e programmare il prossimo incontro a Treia per approfondire nel dettaglio le varie questioni in essere. In collaborazione con la maggioranza e nel rispetto del ruolo delle due opposizioni in Consiglio comunale, l’obiettivo era quello di organizzare riunioni pubbliche con la cittadinanza al fine di illustrare le fasi di un cronoprogramma sulla ricostruzione finora assente. Nessuna variazione nel programma votato dai cittadini, inutile cercare ancora giustificazioni per un’azione decisa da Capponi a mio avviso anche a discapito degli stessi consiglieri di maggioranza. Soprattutto, però, un’azione contro i cittadini che, da quanto ho potuto rilevare, sono stati colti da rabbia e rammarico per una scelta effettuata a pochi mesi dalle prossime elezioni. Dico e ricordo a Capponi che quando i cittadini ci hanno votato nel 2014, anche per il nostro programma elettorale, non sapevano, come del resto tutti noi, che avremo avuto nel 2016 il risveglio del problema sismico nei nostri territori, e quindi sia la realizzazione dei nuovi Poli scolastici, sia la realizzazione delle soluzioni abitative a Villa Spada non erano nei nostri programmi. Fanno sorridere la accuse di egocentrismo verso la mia persona quando Capponi, benché sospeso, ha continuato in questi mesi a partecipare alle riunioni convocate per i Sindaci del territorio. Per non parlare dei pulpiti che non ha mai abbandonato nonostante tutte le sue cariche siano state “congelate”: chi rappresentava se non se stesso? Anche in questo caso, sfido gli altri Amministratori della regione a sconfessarmi, peccato che ci siano le foto della stampa a confermare quanto dico. Un metodo arrogante il suo, fatto della smania di apparire al fianco di autorità ben più importanti, per dimostrare come lui, nonostante tutto, sia ancora il capo. Il corto circuito nel suo sistema è che purtroppo per lui sono troppe le volte in cui ha affermato e smentito più volte sullo stesso argomento, rovesciato a proprio piacimento versioni che non gli aggradavano, mentre sulle domande che gli ponevo si dimostrava colto da improvvisa perdita di memoria. Nessuna questione di multitasking o di estetica, dunque, ma semplicemente una politica vecchio stampo che è necessario archiviare. Avendo avuto modo di conoscere il suo stile, mi aspettavo gli attacchi personali ricevuti in assenza di contenuti da poter dimostrare. Mi viene addirittura rimproverata la “troppa presenza” in Comune e capisco bene il perché. Giunte unidirezionali e Consigli Comunali gestiti completamente dallo stesso, dove in quattro anni, per quanto riguarda la maggioranza, si è sentita solo la sua voce e raramente quelle dei consiglieri: questa l’essenza del metodo capponiano. Probabilmente crede che sia addirittura una religione e averla rinnegata ora mi pone di fronte a una serie di ingiurie personali. Il tuttologo sputa considerazioni personali che vengono smentite dai fatti e pretende di far passare la sua condotta come prevista dalla legge: pensa davvero di convertire ancora una volta tutti al suo pensiero? Non ha capito che i tempi sono cambiati e che Treia non ha bisogno di un Guru per essere amministrata? Ma veramente nonostante la sospensione pensa di poter incidere sul futuro della città? Sento quotidianamente la vicinanza della gente per essere rimasta fedele alla mia coerenza, mentre al fianco di Capponi sono rimasti sette consiglieri e il presidente dell’Ente Disfida. Ai fornitori che ancora devono ricevere il denaro stabilito dico di spedire le loro lamentele a questi indirizzi: ci penseranno gli esperti a saldare i vostri conti. Nella loro ottica è sicuramente chiedere troppo avere spiegazioni sulle questioni economiche dell’Ente quando il Comune risulta tra i principali finanziatori. Altra caratteristica del “metodo capponiano” sono le pressioni verso gli uffici, condotte direttamente nell’ultimo periodo dall’assessore Buschittari, tanto da incrinare progressivamente i rapporti sia con gli uffici, sia tra gli Assessori, oltre che essere causa dell’interruzione del rapporto del segretario comunale con il Comune. Grazie a Capponi un Comune già penalizzato dal sisma ora si trova commissariato soltanto per aver voluto conoscere i fatti e non accettare a testa bassa le decisioni di Capponi: altro che cambio di linea politica! Prova ne è l’aver richiesto un rinvio alla Conferenza dei servizi per il progetto della “Casa del Custode” di Villa Spada perché all’atto sarebbero mancati i pareri sia del segretario che dei funzionari. Sono stata persino incolpata anche del blocco del cas, quando il ritardo nell’erogazione, lo sanno tutti, è da attribuire alla regione. La mancanza di potere è inaccettabile per Capponi, ma ora si respira aria nuova e la primavera non tarderà ad arrivare. Questa è l’ultima volta che risponderò a tali provocazioni, la mia azione sarà soltanto tra la gente e, come dimostrato, per la gente".
Da Daniela Cammertoni, capogruppo de Il Futuro nel Cuore al Comune di Treia, riceviamo e pubblichiamo
Da venerdi 26 ottobre il consiglio comunale di Treia è sospeso in attesa del decreto di scioglimento del presidente della Repubblica per effetto delle dimissioni di sette consiglieri della maggioranza. Per Treia non è una novità. A 5 anni di distanza si propone lo stesso scenario per il governo della città fino alle prossime elezioni: il commissario prefettizio. Diversi i soggetti , invertite le parti , ma la fine è la stessa … tutti a casa! Le ragioni dell’implosione della maggioranza sono da ricercare nell’eccessivo personalismo con cui sono stati condotti i rapporti istituzionali. Da un lato Capponi al quale la sospensione dalla carica di Sindaco ha provocato una sindrome ansiosa “per mancanza di potere”, dall’altra Castellani che, pur non avendo la necessaria esperienza, ha preteso unilateralmente di reinterpretare le linee politiche di mandato assumendo il ruolo verginale di novella “Alice nel paese delle meraviglie”. A mettere paglia sul fuoco hanno poi contribuito personaggi di nomina capponiana che rivestono ruoli importanti nella compagine amministrativa.
Gli interventi a Villa Spada e la realizzazione del polo scolastico sono stati temi votati in consiglio comunale ; per alcuni aspetti l’opposizione è stata contraria per altri favorevole, per altri ancora si è confrontata con la maggioranza . Eventuali modifiche a quanto già deliberato avrebbero dovuto essere portate in discussione nella commissione consiliare competente anziché apprenderle dalla stampa. Si auspica che l’arrivo del commissario ponga fine a questa bagarre indecorosa e che le parti abbassino i toni per il rispetto che si deve alle istituzioni che hanno rappresentato. Ma ora la politica di Treia si prepari per la prossima campagna elettorale ; coloro che scenderanno in campo non potranno limitarsi ad evidenziare il fallimento della maggioranza dimissionaria perché questo non basta , dovranno avere progetti concreti da presentare agli elettori e formare una squadra di governo coesa che li sappia realizzare. I problemi sono molti , tra questi la gestione del post terremoto e l’organizzazione degli uffici comunali dove si stanno perdendo progressivamente figure professionali poste in ruoli chiave. Il compito è arduo ma non impossibile se l’interesse primario è il bene della comunità. L’esperienza della lista civica Il Futuro nel Cuore ermina con lo scioglimento del consiglio comunale ma potrebbe continuare qualora si ravvisino le necessarie condizioni.