Da Daniela Cammertoni, capogruppo de Il Futuro nel Cuore al Comune di Treia, riceviamo e pubblichiamo
Da venerdi 26 ottobre il consiglio comunale di Treia è sospeso in attesa del decreto di scioglimento del presidente della Repubblica per effetto delle dimissioni di sette consiglieri della maggioranza. Per Treia non è una novità. A 5 anni di distanza si propone lo stesso scenario per il governo della città fino alle prossime elezioni: il commissario prefettizio. Diversi i soggetti , invertite le parti , ma la fine è la stessa … tutti a casa! Le ragioni dell’implosione della maggioranza sono da ricercare nell’eccessivo personalismo con cui sono stati condotti i rapporti istituzionali. Da un lato Capponi al quale la sospensione dalla carica di Sindaco ha provocato una sindrome ansiosa “per mancanza di potere”, dall’altra Castellani che, pur non avendo la necessaria esperienza, ha preteso unilateralmente di reinterpretare le linee politiche di mandato assumendo il ruolo verginale di novella “Alice nel paese delle meraviglie”. A mettere paglia sul fuoco hanno poi contribuito personaggi di nomina capponiana che rivestono ruoli importanti nella compagine amministrativa.
Gli interventi a Villa Spada e la realizzazione del polo scolastico sono stati temi votati in consiglio comunale ; per alcuni aspetti l’opposizione è stata contraria per altri favorevole, per altri ancora si è confrontata con la maggioranza . Eventuali modifiche a quanto già deliberato avrebbero dovuto essere portate in discussione nella commissione consiliare competente anziché apprenderle dalla stampa. Si auspica che l’arrivo del commissario ponga fine a questa bagarre indecorosa e che le parti abbassino i toni per il rispetto che si deve alle istituzioni che hanno rappresentato. Ma ora la politica di Treia si prepari per la prossima campagna elettorale ; coloro che scenderanno in campo non potranno limitarsi ad evidenziare il fallimento della maggioranza dimissionaria perché questo non basta , dovranno avere progetti concreti da presentare agli elettori e formare una squadra di governo coesa che li sappia realizzare. I problemi sono molti , tra questi la gestione del post terremoto e l’organizzazione degli uffici comunali dove si stanno perdendo progressivamente figure professionali poste in ruoli chiave. Il compito è arduo ma non impossibile se l’interesse primario è il bene della comunità. L’esperienza della lista civica Il Futuro nel Cuore ermina con lo scioglimento del consiglio comunale ma potrebbe continuare qualora si ravvisino le necessarie condizioni.
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