"Strano, che alla Castellani sia andato bene tutto sino ad oggi e a 4 mesi dalla fine dell’amministrazione abbia scoperto un mare di difetti sui suoi collaboratori e sulla squadra che l’ha portata ad assurgere al ruolo importante di Vicesindaco senza averne comunque meriti per esperienze precedenti.
Strano che una sfiducia così netta (tutta la maggioranza) non abbia prima di tutto stimolato in Lei un minimo di autocritica.
Con chi doveva condividere eventuali variazioni al programma votato dai cittadini e affidato alla squadra di Capponi dagli elettori se non con la maggioranza".
Sulle accuse al metodo “capponiano” risponde direttamente l'ex sindaco Franco Capponi.
"Il metodo che la Castellani descrive e’ l’attribuzione che la Legge da’ al Sindaco di organizzare i lavori degli assessori e degli Uffici; Il metodo e’ stato quello di mandare alla struttura messaggi precisi per migliorarne l’efficienza - spiega - Proprio la presenza in Giunta della Castellani ha generato i primi black out in quanto avendo essa molto tempo a disposizione spesso ingolfava il funzionari preposti. L’indicazione quindi e’ stata quella che ogni assessore seguisse le sue deleghe senza ingenerare confusione e distorsioni nelle competenze di altri.
In merito alla brevità delle giunte debbo dire che se non avessimo nessun metodo, con la loquacità, l’indecisionismo e la forma discorsiva “Multitasking della Castellani” (Multitasking per dire che Lei dopo aver aperto un argomento apre altri 100 file – anche scollegati tra loro – per cui alla fine uno non ricorda mai da dove si era iniziato il discorso) non saremmo andati molto lontano. La mia raccomandazione agli assessori ~ stata sempre quella di leggere gli atti disponibili in Giunta in modo anche da immagazzinare la conseguenzialità degli atti che si prendevano".
Quanto al discorso “estetica”, "è meglio ora soprassedere. Il mio motto è: un bravo amministratore, non si giudica dalle foto che fa e che pubblica ma dai fatti e cioè dalle realizzazioni, dalle opere pubbliche necessarie, dai servizi e dal coinvolgimento della comunità in queste scelte.
Questi metodi di “buona organizzazione” ci hanno permesso di raggiungere risultati eccellenti in termini di efficacia di realizzazioni e di risposta ai bisogni della popolazione e moltissime opere pubbliche, più di quelle previste nel programma elettorale:
- realizzazione di decine di opere di messa in sicurezza post sisma 2016 (riapertura strade, messa in sicurezza vie di accesso e palazzi, trasferimento dell’organizzazione comunale e scolastica in luoghi sicuri, con tempistiche rapidissime) non bloccando i servizi alla popolazione ne’ l’economia della città;
- riqualificazione di tutta la viabilità del centro storico, completamento ed apertura dell’attracco meccanizzato (ora anche con l’avvio prossimo dei lavori di riqualificazione del parcheggio delle “Coste” a servizio dello stesso);
- asfaltatura di 14 strade in area rurale ed avviamento della progettazione per almeno altre 10 garantendo servizi essenziali alla popolazione rurale impegnata anche a difendere la bellezza del nostro paesaggio e delle produzioni agroalimentari di qualità;
- riqualificazione di 2 aree produttive (Santa Maria in Selva e Camporota);
- soluzione abitativa a circa 300 famiglie sfollate dal terremoto con la realizzazione di 8 SAE, l’acquisto di 26 immobili che rimarranno poi a disposizione del Comune e deciso di soddisfare le 40 richieste di alloggi sostitutivi anche con la realizzazione dei 4 alloggi presso la casa del Custode di Villa Spada;
- approvato circa 90 varianti urbanistiche di fatto sbloccando di fatto decine di iniziative imprenditoriali e quasi un centinaio di iniziative edilizie;
- organizzato in modo tempestivo, puntuale e trasparente la gestione delle iniziative post sisma come la gestione efficiente del CAS (almeno fino a giugno in quanto poi è stato bloccato dalla Castellani), la ricerca di alloggi sostitutivi e tutto quanto e’ stato necessario alla popolazione anche con il grande sostegno della nostra Protezione Civile".
In merito al fatto che "gli assessori, nel periodo in cui il Vice Sindaco Castellani, siano stati congelati nelle loro funzioni di proposta e che gli stessi erano costretti a fare accesso agli atti per avere la documentazione necessaria per lo svolgimento del loro mandato può bastare già da solo a condannare il suo modello e non il mio. La Castellani, anche se poi come dimostrato dai fatti non leggeva le delibere adottate (come quella della scelta di utilizzare le risorse dell’indennizzo assicurativo per coprire l’accollo del comune sulla parte di finanziamento mancante per la casa di Villa Spada), non ha mai dovuto chiedere nulla a nessuno per accedere agli atti del Comune, sempre disponibili per assessori e consiglieri.
In merito alla questione casa del Custode di Villa Spada il suo atteggiamento è stato assolutamente inadeguato sia per aver tenuto all’oscuro la maggioranza della sua decisone in modo del tutto illegittimo (si valuteranno nelle sedi competenti le eventuali responsabilità di natura contabile e penale della Castellani) che per aver disatteso atti (Delibere di indirizzo di Giunta e programma di mandato) ed affidamenti (progetto già realizzato con costi superiori a 40.000€.). Non è vero infine che il progetto è sospeso sino al 31 dicembre per cui può essere recuperato. L’USR ha comunicato che entro il 31 dicembre bisogna fare l'appalto progetto e questo sarebbe assolutamente impossibile se non si decidesse subito.
Sicuramente la maggioranza non ha mai deliberato di perdere 800000 euro,negare l’alloggio a 4 famiglie terremotate già assegnatarie degli alloggi (asseganti con una comunicazione di giugno dalla stessa Castellani!). Senza dire che tale scelta compromette anche il programma di riqualificazione di Villa Spada in avanzata fase d’attuazione (sono in esecuzione lavori per oltre 750.000 €.), la quale non è la seconda casa di Capponi ma il Parco della Città, il fulcro dei Cammini lauretani, il caposaldo del progetto del PIL del GAL di 5 Comuni e di tutta la vallata del Potenza finanziato con risorse di oltre un milione di Euro e la seconda casa di tutti i treiesj
In merito all’Ente Disfida "la critica della Castellani è ingenerosa e sospetta. Infatti mai come in questi anni il Direttivo ha conseguito successi di pubblico, attrazioni di giovani a questo sport e rievocazione, attrazione di migliaia di turisti e realizzato tanti eventi come non mai. La Castellani non capisce la parola autonomia dell’Ente. Infatti l’Ente è retto da un direttivo formato da un Presidente, dai Presidenti dei 4 quartieri, dal Presidente della Pro Loco e da un rappresentante nominato dall’amministrazione ma per la mania di apparire che l’assillava ha voluto andare in contrasto anche con questo Ente. Il Comune da’ un contributo all’Ente (neanche il 15% delle spese sostenute da quest’ultimo) e non ci siamo mai entrati nella gestione ma ho messo a disposizione tutte le capacità del comune per la buona riuscita dei numerosi eventi svolti".
Riceviamo e pubblichiamo dal vice sindaco facente funzioni di Treia
Smentisco e naturalmente motivo, tutte le affermazioni di Franco Capponi, dell’ex assessore David Buschittari e dell’ex capogruppo di Treia 2020 Fernando Palmieri rilasciate mezzo stampa. Le rassegnate dimissioni non si possono ritenere né tese alla collettività, né tantomeno sagge! Ancora una volta Capponi prova a modificare la realtà dei fatti! Ciò è frutto di un metodo preciso che ancora una volta ha messo in campo e che voglio rendere pubblico, confidando che sia l’ultima volta! Spero che i cittadini descritti da Capponi e dall’ex maggioranza come “umiliati” reagiscano a questa pesante provocazione e sappiano riconoscere la vera realtà dei fatti! Ne sono certa! Oramai conosco numerosi dei miei concittadini! Non credo di aver dimostrato di essere indecisa e incoerente. I fatti sono chiari, sono andata avanti con molte difficoltà create soprattutto da Capponi e da alcuni soggetti della maggioranza, ma ho tenuto duro, come hanno visto molti funzionari, per la scelta fatta quatto anni fa, per il rispetto dei cittadini tutti, per chi mi ha votato ed anche per chi non l’ha fatto, per la mia responsabilità, per la mia dignità!
Smentisco il cambiamento della linea politica, lo faccio con un chiarimento, ripetuto spesso anche alla Giunta (devo dire che sull’argomento sono tutti duri a capire!), sul ruolo amministrativo che dal 26 giugno scorso ricopro, derivato tra l’altro da una scelta di Capponi, fatta quattro anni fa dopo le elezioni, essendo stata tra l’altro la più votata. Mi riferisco naturalmente alla nomina di Vicesindaco assegnata da Capponi e riconosciutami oggi dalla legge come facente funzioni del sindaco, aggiungo anche, grazie al fatto (e voglio utilizzare i termini dell’articolo apparso un giornale, che rendono bene l’idea) cheCapponi sia stato messo “fuori gioco”da una sentenza di condanna, che certo non ho deciso io. Non comprendo quindi la sua affermazione dove sottolinea il fatto che io abbia insistito ad avere questo ruolo che mi è spettato per legge: sembra quasi che, da come è stato scritto, vi sia stata una possibilità aperta di farlo avere a qualcun altro, non rispettando la legge; questa non è altro che una delle tante bugie, classiche di Capponi, utilizzata per modificare la realtà.
È difficile anche credere che Capponi sia un buon allenatore di una squadra! Quando si allena una squadra l’obiettivo è quasi sempre far crescere i componenti, dandogli la possibilità di crescere: non mi risulta che questi siano gli obiettivi di Capponi; piuttosto nel metodo “Capponiano” vedo un egocentrico alla massima potenza che limita chi gli sta accanto anzi, direi, che non cerca persone vicino a lui che potrebbero crescere se allenate ma cerca solo persone che riesca in qualche modo ad “influenzare”, così da non aver il timore che esse possano “sganciarsi” completamente qualora non condividano il suo pensiero.
Tranquillizzo Capponi sul fatto che i miei timori non erano legati al funzionamento della macchina comunale di cui, con il tempo, tutti possono imparare a conoscere bene il meccanismo e anche riuscire a mandarla avanti e farla funzionare: con soli quattro mesi, posso dire di essermela cavata, con la disponibilità naturalmente dei funzionari, che ringrazio tutti. Confermo, come risaputo da molti, che la macchina comunale di Treia funziona bene grazie anche alla competenza degli uffici, quindi nessun Amministratore, neppure Capponi, è insostituibile!
Mi viene da sorridere poi sul rispetto chiesto da Capponi: non vedo come si possa parlare di rispetto quandouna persona deve sempre subire le scelte di un singolo senza avere neanche il diritto di fare domande o avere spiegazioni. Forse Capponi si è preoccupato perché dopo quattro anni che faccio domande senza ricevere risposte, ora sono stata messa in grado, grazie soprattutto alla sua condanna, di averle tutte chiedendole di diritto agli uffici. Forse è questo il vero motivo per cui Capponi ha deciso di mandarci tutti a casa! Se devo fare mea culpaè proprio sul fatto di averlo rispettato troppo, di avere seguito il consiglio, durante il Suo mandato, di “non disturbare i funzionari”e di credergli quando diceva “Non preoccupatevi, va bene così, fidatevi, ho 30 anni di esperienza!”. Inoltre, ora apprendo, in realtà senza stupore, che lui non si è dimesso, ma è riuscito a raggiungere lo scopo, come sempre, utilizzando gli altri!!
Vi riporto alcuni esempi sui casi citati da Capponi. Lui afferma come l’elemento scatenante sia stata la vicenda di Villa Spada: come poteva essere diverso, dal momento che per lui è sempre al primo posto! Non ha stilato primaun crono programma economico sulla ricostruzione ed ha deciso sempre da solo senza condividere con la Giunta; questo è un altro aspetto del “metodo Capponiano”.
Decidere di proporre la Casa del Custode per realizzare quattro alloggi di edilizia popolare per ospitare famiglie colpite dal sisma è, certo, un nobile pensiero ma poco adatto è, forse, l’edificio. Il progetto per la ristrutturazione ammonta a 1300 mila euro, a fronte di un finanziamento iniziale di 530 mila euro e un definitivo di circa 800 mila. Dopo diversi incontri con l’ufficio ricostruzione, questo suggeriva la possibilità/opportunità di ridimensionare il progetto, dal momento che quella di 800 mila euro è la cifra definitiva destinata a quattro appartamenti; rispetto all’ulteriore costo di 500 mila euro a a carico del Comune, nella delibera relativa al progetto, mancavano i pareri sia del segretario comunale sia degli uffici preposti oltre che la copertura finanziaria. Per questa ragione ho pensato di rinviare la questione per avere il tempo per ulteriori approfondimenti e valutare ipotesi ed eventuali recuperi di risorse derivanti da diversi finanziamenti con fondi europei, per progetti diretti, tra l’altro anche alla luce delle future scelte del Governo sull’area del Cratere e dell’ipotesi di una proroga dell’ordinanza 27 a cui si lega il finanziamento dell’USR Marche, relativo alla Casa del Custode.
Quindi per concludere, è stata redatta una semplice richiesta di rinvio, utile a verificare tali possibilità! Nessuna lettera di revocadel finanziamento, nessuna perdita volontaria di fondi,nessun atto illegittimo!
Unico atto illegittimo in Comune una delibera dettata dall’assessore Buschittari, a nome anche degli assessori Moretti e Savi in Giunta, relativa anche questa alla Casa del Custode!
Dal momento che l’atto finale sarebbe stato firmato da me e non dalla Giunta, ho pensato bene, dopo aver compreso, tra l’altro, che nessuno si preoccupava dei pareri mancanti e di tante altre considerazioni, di non dover proseguire “ad occhi chiusi”, come consigliava il “metodo Capponiano” a cui facevo riferimento poco fa, e di attuare questa semplice azione strategica, che non pregiudica nulla fino a fine anno (termine solo per ora definitivo dall’USR Marche).
Inoltre, L’USR Marche mi permetteva anche di prevedere scelte, naturalmente poi condivise con la Giunta, in vista dell’incontro chiarificatore con il nuovo Commissario straordinario alla ricostruzione, che sarebbe avvenuto il 30 ottobre prossimo, data in cui avrei posto tutte le domande necessarie sia relative ai Poli Scolastici da realizzare, sia alla probabili delocalizzazione degli uffici comunali strategici inerenti alla ristrutturazione del Palazzo Comunale, ma soprattutto dirette all’area individuata per il nuovo polo scolastico del capoluogo e all’utilizzo delle risorse relative all’assicurazione , ancora non completamente chiaro.
Ciò in quanto nelle mie priorità, come ho anche scritto prima che la maggioranza si dimettesse, vi è la scuola, poi il palazzo comunale, il centro storico e l’accademia georgica, le chiese e Villa Spada.
Smentisco categoricamente anche il rischio, tanto decantato da Capponi, di perdere i finanziamenti relativi ai Poli Scolastici, dal momento che ancora non vi è nessuna ordinanza che prevede un termine di decadenza dai contributi; tutto ciò non fa altro che dimostrare, ancora una volta, come Capponi vuol far credere cose che non esistono! Anche in questo caso non è stata affatto cambiata dalla sottoscritta la linea politica intrapresa dal gruppo quattro anni fa, dal momento che l’unica azione svolta diversa da quella prospettata da Capponi, è il tentativo di far scendere il costo dell’area prescelta con la ripresa delle aste, dato che l’area da acquistare non è proprio economica, oltre a non essere pianeggiante; ciò al solo scopo di razionalizzare le spese vista la necessità di realizzare nell’area anche le opere di urbanizzazione. Visto che sia l’acquisto dell’area sia le opere di urbanizzazione sono a carico del Comune, credo sia necessario pensare di gestire bene fin dall’inizio le risorse, dandosi appunto delle priorità. Anche in questo caso attendevo un parere da parte del nuovo commissario, come detto precedentemente, insieme agli ultimi pareri richiesti dall’Arpam, per poi procedere alle riunioni informative dirette alla cittadinanza. Colgo l’occasione per segnalare un'altra indicazione errata fornita da Franco Capponi ai cittadini, riguardo alla utilizzabililità per l’acquisto di tale area dei fondi dell’assicurazione, smentita più volte dai responsabili dell’USR Marche durante gli incontri.
Sempre con l’occasione e rimanendo sul tema Poli scolastici, vorrei sottolineare ancora una volta quanto sia utile abolire quanto prima il “metodo Capponiano” che ci ha portato anche all’incontro con i cittadini relativo al polo di Passo di Treia senza neanche avere a disposizione ancora tutti i pareri necessari: questa voi la chiamereste esperienza?
Mancava ad esempio l’importante e determinante parere dell’Arpam riguardo all’inquinamento acustico che, a dir poco, ha completamente cambiato tutto il progetto descritto ed anticipato da Capponi, sia sulla possibilità di costruire la nuova scuola fronte strada, ma soprattutto annullando la possibilità di realizzarla tutta su di un piano, quindi smentendo ancora una volta la visione di un solo uomo che pensa che sia l’unico ad avere sempre l’idea migliore. Cosi, anche se sono stata messa nelle condizioni di non poter più organizzare degli incontri informativi rivolti alla cittadinanza dove, una volta raccolte tutte le informazioni e tutti i pareri, sarei andata ad illustrare la/le possibilità, tra l’altro oramai ridotte ad una, per il Polo di Passo di Treia; questo comunicato risolve il problema dei mancati incontri, rimando i dettagli al futuro se ce ne sarà l’occasione!
Il curriculum di Capponi è ricco di velleità personali e sicuramente la stessa Villa Spada, come dimostrato pubblicamente, è al primo posto…la vede in questo modo….un po’ …come la sua seconda casa. Per fare un'equazione: il presidente dell’Ente Disfida che vede e vive il Gioco del Pallone col Bracciale e il nuovo Museo, come proprie velleità personali; ecco allora il Comune di Treia sta a Capponi come l’Ente Disfida sta a Bartolacci, del resto non a caso è il braccio destro di Capponi, colui che ad una cena, rettifico, ultima cena con Capponi, mi consigliò di dimettermi! Io ora invece lo consiglio a lui, come Vice Sindaco facente funzioni di Sindaco, dato che di motivi ce ne sono molti; peccato che anche per questa azione della maggioranza ho perso l’occasione di una convocazione di una riunione.
Mi vien da pensare che le questioni che hanno deciso queste dimissioni, che rendono veramente umiliante la sorte della città di Treia, non siano state scatenata solo dal progetto congelato di Villa Spada, bensì anche del mio arrivo all’interno del CDA dell’Ente Disfida, come rappresentante dell’Amministrazione al posto del Sindaco sospeso: anche questo è un argomento che avrò sicuramente modo di approfondire, magari alla prossima riunione a cui parteciperò come associata, dal momento che pago una tessera da molti anni all’Ente Disfida come socio.
Vorrei rispondere brevemente a Fernando Palmieri, il Capogruppo, per poi lasciarmi il finale per Buschittari: le due figure rappresentano certamente una grande delusione, soprattutto per quanto riguarda l’amico Palmieri, proprio perché scrivendo come la situazione fosse insostenibile non sia credibile per il semplice fatto del numero delle sue presenze in Comune. In quattro anni sono state veramente poche e tra l’altro le poche, anche recentemente, molto contraddittorie riguardo alla questione attuale.
Il caro Buschittari afferma invece di essere stanco di vedere la città umiliata: dovrebbe guardare un po’ meglio i cittadini e i funzionari compreso il Segretario, dato che la vera ragione per cui se è andato via è soprattutto grazie ai suoi comportamenti scorretti e a quelli di Capponi, gli stessi che hanno messo in difficoltà anche gli uffici: sfido il segretario e gli uffici a smentirmi pubblicamente in questo senso se le mie osservazioni risultassero sbagliate!
Informo anche il Sindaco sospeso, la maggioranza, tutti i cittadini e tutti coloro che leggono, che il segretario non ha dato le dimissioni (non sanno neanche scrivere!) (Ma neanche tra l’altro dimettersi, mi risulta!).
Se Buschittari vede la città umiliata è grazie soprattutto al “metodo Capponiano” a cui spesso ho fatto riferimento; aggiungo invece che la città è umiliata proprio dal fatto che volete far credere che la decisione sia stata necessaria: ma chi ci crede?
Ma veramente pensate che i cittadini sono così poco attenti?
Offendete l’intera città! Da due settimane c’è chi paventa pubblicamente, sui social, che è partito il conto alla rovescia per poter dare fine ad un percorso e festeggiare!
Il mio messaggio infine è per i cittadini: che ne pensate? Non è l’ora di smetterla con questa vecchia politica che oltre ad umiliarci fa disinnamorare i giovani e li porta al totale disinteressamento? La politica ha bisogno di giovani interessati ed impegnati! Coraggio! Diamo loro il buono esempio, altrimenti scapperanno tutti!
Il Teatro Comunale di Treia è pronto ad alzare il sipario sulla stagione teatrale 2018/2019: anche per questa edizione un programma ricchissimo, con attori di fama nazionale: prosa, operetta, musica e la rassegna “Domeniche da Favola”, con quattro spettacoli dedicati ai ragazzi, senza dimenticare l’effervescente spettacolo di Capodanno. Tanti appuntamenti dal 7 dicembre al 16 marzo che vogliono rispondere alle aspettative di un pubblico sempre attento ed appassionato.
Il Vicesindaco e Assessore alla cultura Edi Castellani, nel presentare la nuova stagione teatrale, ricorda quanto la città di Treia creda nel valore della cultura e del teatro, quale luogo di aggregazione e di stimolo culturale.
«La stagione 2018/2019» prosegue il Vicesindaco «presenta un cartellone molto ricco, per sottolineare il valore dello stare insieme in un luogo affascinante. Per questo, anche nella prossima stagione abbiamo voluto nuovamente dedicare ai bambini quattro appuntamenti che, come la passata stagione, coinvolgeranno anche i loro accompagnatori, auspicando una nuova generazione appassionata di Teatro. Il debutto della stagione è previsto con l’operetta; la Compagnia italiana delle operette allestirà lo spettacolo proprio nel Teatro comunale di Treia, con la formula della residenza artistica, voluta fortemente per animare il Centro storico della Città, a beneficio anche delle attività commerciali del centro».
Il debutto sarà venerdì 7 dicembre con “Scugnizza”: un’opera ricca di rocamboleschi intrecci e romantiche vicende, accompagnate dalla intramontabile melodia delle operette; successivamente, il 21 dicembre toccherà alla prosa, con uno spettacolo divertentissimo “Dove vai tutta nuda” con Alberto Barbi, Fabio Mascagni, Maria Occhiogrosso e Antonio Sarasso.
Il passaggio fra il vecchio e il nuovo anno sarà all’insegna della musica con il tradizionale appuntamento “Capodanno a Teatro” che proprio lunedì 31 dicembre vedrà sul palco “Febbre a 45 giri”.
Il nuovo anno inizia subito con uno spettacolo di grande richiamo: “Mi amavi ancora”, con Ettore Bassi e Simona Cavallari, in programma il 18 gennaio; subito dopo, il 16 febbraio l’emozionante “Pesce d’Aprile” con Cesare Bocci e Tiziana Foschi.
Per chiudere in bellezza, prima del “Galà dell’operetta” previsto per sabato 16 marzo in occasione di San Patrizio, patrono della Città, sarà in scena, sabato 9 marzo, “La Casa di famiglia” una commedia con il collaudato e applauditissimo cast composto da Simone Montedoro, Luca Angeletti, Toni Fornari e Laura Ruocco, che nella passata stagione hanno portato a Treia l’esilarante “Finchè giudice non ci separi”, che ha strappato applausi a scena aperta
A breve la conferenza stampa alla presenza delle compagnie teatrali interessate in cui saranno illustrati tutti i dettagli dalla Vicesindaco Edi Castellani.
La statua del Pilibulus, ossia il giocatore del Pallone col Bracciale, collocata presso lo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea” all’interno del Foro Italico di Roma risulta dannaeggiata: la statua presenta l’avambraccio destro con indosso il Bracciale staccato.
Da una vista dello staff dell’Accademia allo Stadio dei Marmi, con rammarico sono state notate le condizioni precarie di questo complesso monumentale: alcuni mosaici e statue di marmo sono logori o gravemente danneggiati.
In particolare la statua del Pilibulus presenta attualmente l’avambraccio destro – quello con indosso il “Bracciale”, l’attrezzo sportivo che identifica questo sport – completamente mancante.
In accordo con l’Amministrazione comunale treiese e con la collaborazione dell’Archeo “Luigi Lanzi” di Treia, è sembrato opportuno segnalare tale situazione, al fine di un eventuale restauro, all’Agenzia del Demanio e al CONI enti demandati alla conduzione del Foro Italico, coinvogendo contemporaneamente il Comune di Forlì, patria dello scultore Bernardino Boifava, vincitore del concorso per la realizzazione del Pilibulus negli anni della costruzione del complesso.
Il Foro Italico è un grande comprensorio sportivo ed educativo che costituisce una vera e propria città dello sport. Progettato dall’Arch. Del Debbio su commissione dell'Opera Nazionale Balilla, istituita due anni prima dal regime fascista "per l'assistenza e l'educazione fisica e morale della gioventù", il 5 febbraio 1928 si tenne solennemente la cerimonia della posa della prima pietra dell'Accademia di Educazione Fisica.
Lo Stadio dei Marmi è circondato da sessanta colossali statue, tutte della stessa altezza, che rappresentano atleti di differenti discipline ginniche in schemi di forte similitudine che richiamano comunque atteggiamenti bellici, ciascuna offerta da una provincia, così da costituire una specie di museo all'aperto della scultura italiana del primo novecento. Le direttive erano che le statue fossero commissionate e realizzate da giovani e quasi sconosciuti scultori italiani. Questo per dare l’opportunità di mostrare il loro talento e poter diventare famosi.
Per la Provincia di Macerata, nel 1929, venne chiamato a partecipare al bando di concorso per la realizzazione delle statue di coronamento dello Stadio dei Marmi lo scultore maceratese Giuseppe De Angelis (Macerata, 3 settembre 1883 – 6 dicembre 1958): gli artisti dovevano presentare per ogni statua un modello alto circa due metri, pronto per essere tradotto in marmo di Carrara nei modelli definitivi. Nello specifico l’opera avrebbe rappresentato la provincia maceratese raffigurando proprio il giocatore di bracciale.
Il De Angelis realizzò il modello in gesso della statua: la commissione giudicatrice presieduta dall’architetto Cesare Bazzani ritenne che tale modello della Provincia di Macerata era idoneo ad essere presentato alla commissione centrale. Purtroppo la fede socialista del De Angelis non gli rese la vita facile durante il ventennio: la sua opera venne scartata mentre a rappresentare Macerata fu scelta una statua di atleta intento nel lancio del martello.
A rappresentare il giocatore di pallone col bracciale fu preferito il modello della statua realizzato dallo scultore forlivese Bernardino Boifava (Ghedi, 23 maggio 1888 – Forlì, 15 dicembre 1953) per conto della Provincia di Forlì. L’idea del Boifava fu giudicata idonea per essere tradotta nell’opera finale in marmo di Carrara da parte del perugino Aroldo Bellini (Perugia, 1902 – Roma, 14 ottobre 1984), autore di 13 delle 64 statue attualmente presenti allo Stadio.
La segnalazione è motivata dal fatto che la Città di Treia è da sempre legata a questo antico sport, scritto e decantato da diversi uomini di cultura italiani: da Messer Antonio Scaino da Salò nel suo “Trattato del giuoco della palla” pubblicato a Venezia nel 1555 – un volumetto raro e considerato un testo generativo di altri scritti normativi del genere – al celebre “Gli azzurri e i rossi” di Edmondo De Amicis, pubblicato a Torino nell’anno 1897, nonché di altri autori del XX secolo.
Il Gioco del Pallone col Bracciale, cominciò ad affermarsi in Italia già a partire dal XVI secolo. Per quattro secoli è stato il protagonista indiscusso degli sport sferistici in Italia: una componente sportiva che ha contribuito a far crescere e unificare, nel periodo risorgimentale, la nuova nazione italiana. In questo secolo furono costruiti appositi impianti di gioco, detti sferisteri, che potevano ospitare migliaia di persone.
Numerosi sono stati i campioni professionisti e i personaggi importanti che hanno contribuito a creare nell’immaginario collettivo il mito di questo antico gioco, scrivendo memorabili pagine di sport e di letteratura: la Città di Treia ricorda in particolare il concittadino Carlo Didimi, uno dei più grandi giocatori di Pallone col Bracciale della storia, a cui lo stesso Giacomo Leopardi dedicò l’ode “A un vincitore nel pallone”.
La Città treiese ancora oggi organizza un’importate rievocazione storica legata al Pallone col Bracciale e soprattutto ha ripristinato la pratica di questo sport tradizionale costituendo un ricco vivaio di atleti che coinvolge numerosi e valenti giovani, anche di sesso femminile. Negli ultimi anni è stata altresì riattivata la competizione con il ripristino dei campionati nazionali.
Pertanto la statua del Pilibulus rappresenta una celebrazione non solo a gloria di un antico sport storico, ma soprattutto un simbolo di identità sia per la nazione che per la Città.
Sarà il Teatro Comunale di Treia la dimora artistica della storica Compagnia Italiana di Operette consolidando una collaborazione reciproca che già da anni unisce le due realtà. La celebre Compagnia, giunta al sessantacinquesimo anno di attività, aprirà ufficialmente la sua tournée nel prezioso gioiello del borgo di Treia il 7 dicembre per poi proseguire con una lunga serie di spettacoli nei principali teatri di città come Torino, Milano, Firenze, Roma, Ascoli Piceno, Lecce, solo per citarne alcuni.
L’allestimento degli spettacoli al Teatro Comunale, con intense giornate di preparazione tra scenografie, prove costume, luci e audio, si terrà nelle prossime settimane e metterà in scena La Vedova Allegra, Il Paese dei Campanelli e Scugnizza. Sarà proprio quest’ultima operetta di Mario Costa proposta in due atti e ispirata ai costumi e tradizioni partenopee, ad aprire il sipario del Teatro di Treia il prossimo dicembre, con la regia di Gianpaolo Mai e gli interpreti principali Riccardo Sarti che sarà Chic, Clementina Regina nei panni della giovane e spensierata Salomè, Vincenzo Tremante che sarà lo scugnizzo Totò e Claudio Pinto il ricco vedovo Toby Gutter. La regia della Vedova Allegra di Franz Lèhar è invece curata da Flavio Trevisan, regista di straordinario successo, conteso dai più grandi teatri italiani e stranieri e i cui meriti artistici gli hanno consentito persino la citazione nell’Enciclopedia Musicale Sonzogno. In questa operetta il personaggio di Hanna Glawary sarà interpretato da Clementina Regina, Njegus da Claudio Pinto e il Conte Danilo Danilowitsch da Massimiliano Costantino. Il Paese dei Campanelli di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, la cui regia è affidata a Emanuele Gamba, sarà interpretato da Claudio Pinto che sarà La Gaffe, Clementina Regina sarà Bon Bon e Massimiliano Costantino sarà invece Hans. Le coreografie delle tre operette saranno a cura di Monica Emmi, la direzione musicale di Maurizio Bogliolo e i costumi di Eugenio Girardi.
"Sta per aprirsi una nuova stagione teatrale – ha dichiarato Maria Teresa Nania, titolare di Nania Spettacolo e produttrice per la Compagnia – che nel contempo diviene anche un presidio territoriale a favore di una politica di sviluppo culturale e sociale. Siamo orgogliosi di aver ottenuto a Treia la residenza artistica della nostra Compagnia grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale e siamo certi di soddisfare e sorprendere le aspettative del nostro pubblico".
La Compagnia Italiana di Operette vanta un ricco bagaglio di esperienze con performance che hanno coinvolto più di mille artisti, per un numero complessivo di tredicimila spettacoli e nove milioni di spettatori.
È iniziato a Treia il progetto sociale "I Fuori Classe", nato nel 2016 per la volontà di Antonio Quaranta, ex giocatore di pallacanestro, nativo di Roma e trasferitosi a Macerata.
Il progetto è stato supportato da subito dall’Associazione Anteas.di Macerata (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) e dell’Associazione Albero dei Cuori, che garantiscono la trasparenza di tutti i passaggi.
Dopo l'inizio positivo dell'anno passato con l'evento formativo-motivazionale Nutriti di Emozioni, il progetto è stato proposto all'Amministrazione Comunale di Treia, che lo ha, da subito, sostenuto in modo convincente.
Grande successo ha avuto la prima edizione della Camminata Solidale della Roccaccia, svoltasi lo scorso 16 settembre a S.Lorenzo di Treia, il primo evento sportivo organizzato interamente da "I Fuori Classe", che ha visto la presenza di oltre 200 partecipanti.
Da questa settimana anche 17 ragazzi di Treia avranno la possibilità di fare sport, attraverso il progetto I Fuori Classe, in aggiunta ai 20 di Macerata (che hanno iniziato nell'anno di partenza del progetto); un grande risultato, frutto di un grande lavoro di squadra: Amministrazione Comunale di Treia, Anteas, Istituto Comprensivo "E.Paladini", associazioni sportive locali e cittadini, in sinergia per aiutare le generazioni future ad essere più sane. Tutti insieme per unico obiettivo, finalmente raggiunto: il finanziamento di un anno di pratica sportiva, per i bambini tra i 6 e i 13 anni, che non hanno possibilità economiche.
Ha avuto il suo inizio questa mattina, martedì 23 ottobre, presso l'oratorio della Parrocchia SS Vito e Patrizio di Chiesanuova la prima lezione del progetto "sport senza età" organizzato da Regione Marche, Asur, Comune di Treia e Uisp Macerata.
Grande è stata la partecipazione dei treiesi, adulti ed over 65, che sono stati salutati e accolti dagli assessori allo sport e ai servizi sociali del comune di Treia, David Buschittari e Alessia Savi, dalla dottoressa Rosanna Passatempo in rappresentanza dell'Area Vasta 3, dalla responsabile della Uisp Macerata (l'ente di promozione sportiva che effettuerà i corsi) Martina De Felice, dagli istruttori (formati periodicamente dall'Asur) e dal padrone di casa Don Peter Paul Sultana, parrocco di Chiesanuova.
Il progetto prevede per 6 mesi due ore settimanali di sport con tutor laureati in scienze motorie e un'ora di attività ricreativa e di formazione sui corretti stili di vita.
Un grande gioco di squadra con soggetti qualificati per promuovere il valore dello sport per tutti, adulti e anziani, sotto l'icona del benessere e dell'equazione attività fisica-salute.
Grande successo alla Vismap Srl per la presentazione della nuova organizzazione altamente innovativa costituita dal Processo di Digitalizzazione rivolto sia al cliente che all’intera filiera produttiva.Si è parlato di Industria 4.0 e di digitalizzazione e nello specifico del Modulo 01, il catalogo Sira Cucine che costituisce un innovativo marchio di linea, in quanto non è una semplice scheda di prodotti, ma rappresenta un modo dinamico, che si interfaccia divenendo complementare con quello tradizionale, per dare sia in termini di design che di qualità un prodotto che è sempre più rispondente all’esigenza del cliente.
La Vismap Srl con più di 50 anni di tradizione è sempre attenta all’evoluzione del mercato per capire, anche grazie agli strumenti informatici, quali sono le prerogative dell’acquirente per poi, concretamente, trasformarle in prodotto finito.Fondamentale in questo processo informatico/digitale è la creazione dell’Academy che con “Il lunedì di Sira”, appuntamento settimanale, si propone di formare gli addetti al retail.Un’innovazione digitale che coinvolge tutta la filiera dal fornitore al cliente finale.
La Festa dei nonni a Treia viene celebrata in concomitanza con quella istituita a livello nazionale per il giorno 2 ottobre. L’Amministrazione Comunale, infatti, con delibera n. 169 del 30 settembre 2015, ha istituito la Festa dei nonni, volendo mettere in risalto un traguardo importante della vita delle persone più anziane e, nell’occasione, festeggiare anche i centenari della Città di Treia.
Le persone più anziane sono portatrici di un’inestimabile ricchezza, che si concretizza nella saggezza e nell’esperienza di vita e costituiscono punti di riferimento insostituibili per bambini e ragazzi.
Proprio per questo, anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Treia ha organizzato per il giorno 13 ottobre una giornata di festa, in cui celebrare i nonni ed esprimere loro riconoscenza per il prezioso aiuto che offrono alle famiglie ed all’intera comunità.
Durante i festeggiamenti presso la Casa di riposo comunale, con gli anziani e le centenarie ospiti della struttura, le loro famiglie e tutti gli intervenuti, oltre allo spazio dedicato al cibo, all’animazione dei Giovani Francescani, alla musica e al Karaoke, il Vice Sindaco Edi Castellani e l’Assessore ai Servizi Sociali Alessia Savi hanno consegnato una pergamena a Itala Coloccioni, la centenaria dell’anno, tra l’altro ospite della struttura, e hanno ricordato il prossimo traguardo importante per un’altra ospite della Casa di Riposo, Ida Impecora, che tra qualche mese compirà ben 104 anni.
Un ulteriore momento è stato dedicato a festeggiare Mario Colcerasa, ex giocatore del gioco del pallone col bracciale e anch’egli ospite della struttura, al quale, in occasione del bicentenario dell’Arena Carlo Didimi, sono stati consegnati una pergamena e un libro.
L’Amministrazione Comunale vuol dedicare un ringraziamento particolare a chi ha collaborato alla realizzazione dell’iniziativa: Fra Luciano e il gruppo Gi.Fra, il Dott. Brambatti, la Pro loco di Treia, la Cuoca, le Operatrici e le Infermiere della Casa di Riposo e tutti i volontari. Infine, un sentito ringraziamento ad un donatore anonimo, che ha fatto recapitare una lavatrice per la Casa di Riposo, e alla delegazione della Pro Camporota che anche quest’anno ha voluto consegnare in dono alla nostra struttura i premi non riscossi della lotteria svolta in occasione della Sagra del Maialino alla brace: una macchina fotografica, un tablet e un robot da cucina.
Inserita nel calendario internazionale della IAAF, e da quest’anno anche, unica in Italia, nel nuovissimo circuito internazionale Abbott World Marathon Majors Wanda Age Group World Rankings, nel 2019 la Milano Marathon giunge alla sua XIX edizione.
Generali Milano Marathon offre ai runner un percorso moderno e intrigante, capace di abbinare la ricerca della velocità e della prestazione con l’esperienza di godere a pieno di una città sempre più bella nella perfetta combinazione di interesse storico e sviluppo contemporaneo e con la festosa animazione dei punti musicali.
Il prossimo 7 aprile la partenza è prevista da Corso Venezia (stessa location dell'arrivo) alle ore 9 e il tempo di percorrenza previsto è di 6 ore e 30 minuti.
Dall'amicizia nata tra la Città di Treia e Giammarco D'Orazio, mental coach della Ekis Sport, lo scorso 16 settembre nel corso della prima camminata solidale della Roccaccia (a sostegno del progetto “I fuori classe”) è nata l'idea della creazione del progetto “Treia corre per Milano”.
Esso prevede che cinque atleti del territorio prenderanno parte alla Maratona di Milano.
La selezione dei partecipanti avverrà a Treia e l'ultramaratoneta Roberto Martini (anche lui presente all'evento de “ i fuori classe” di settembre) allenerà gli atleti a distanza, inserendoli nel suo corso online, seguendoli con tabelle e suggerimenti, con il supporto nel ruolo di mental coach dello stesso Giammarco D'Orazio.
Per la raccolta delle adesioni l'amministrazione comunale di Treia si avvale della collaborazione dell'Acli Macerata (per info Ulisse Gentilozzi Presidente Acli Macerata 3496667368 segreteriapolaclimc@gmail.com ulisse.gentilozzi@gmail.com). Le iscrizioni scadranno il prossimo 5 novembre.
Dopo il riconoscimento di “Comune Made in Sport” della Fondazione Symbola nel 2017, la donazione della Fidal del primo parco urbano delle Marche (attrezzato per camminate, corsa e nordic walking) nell'ambito del “progetto Parchi” Anci-Fidal, e l'adesione al circuito “Città della corsa e del cammino”, un altro tassello importante per l'amministrazione comunale di Treia nella visione dello sport come motore per la ripartenza di un territorio e dell'equazione attività fisica-salute nel “belpaese dello sport accessibile”.
Si è nei giorni scorsi al TTG Travel Experience, il principale marketplace del turismo B2B in Italia, la premiazione della Borghi Photo Marathon 2018, manifestazione fotografica organizzata da Yallers Italia in collaborazione con Borghi Magazine che ha visto gli appassionati di fotografia impegnati nel cogliere il meglio dei colori e delle emozioni dei borghi selezionati.
Il presidente dell'associazione Yallers Italia, Giorgio Monticelli ha presentato con lo spirito dell'associazione l'evento, e congratulandosi con tutti i collaboratori e gli sponsor, ha premiato tutti i vincitori.
La gara si è svolta in 3 borghi in ognuna delle quattro regioni scelte (Marche, Lazio, Puglia e Lombardia) e Cingoli, Montecassiano e Treia; Arpino, Ferentino e Veroli; Presicce, Specchia e Tricase; Gardone Riviera, Gargnano e Tremosine sul Garda) e in ogni borgo i fotografi hanno dovuto seguire un tema ben specifico, oltre che seguire 2 temi per ogni regione. Inoltre, per ogni regione si è assegnato un premio come vincitore assoluto di tappa ed un premio speciale, sempre per regione, in base alle votazioni che le foto in gara hanno ricevuto su Instagram.
I giudici di gara hanno avuto un bel da fare votando oltre 1800 foto in base a tre criteri, come creatività/originalità, attinenza al tema e qualità/tecnica fotografica. I vincitori dei premi regionali sono stati selezionati solmmando i voti per ogni singola foto e non in base all'attinenza ad un borgo.
I premiati del Foto Club il Mulino sono: Damiano Ventura terzo classificato tema "sulla soglia" Andrea Cotica secondo classificato tema "sulla soglia" Andrea Cotica primo classificato tema "uno dopo l'altro". Complimenti ai fotografi del Foto Club Il Mulino dall'Amministrazione Comunale di Treia.
Il primo start si era tenuto lo scorso 13 maggio nei Borghi più belli d'Italia delle Marche: Cingoli, Montecassiano e Treia.
Domenica 14 ottobre l'Ente Disfida del Bracciale di Treia parteciperà all'assemblea regionale dell'Associazione Marchigiana Rievocazioni Storiche a Filottrano, in occasione della manifestazione Palio Ariceri "Le Marche della Storia" giunta alla sua settima edizione, nella città di Filottrano.
L'associazione, avente sede a Sant'elpidio a Mare, persegue da sempre l'obiettivo della valorizzazione del patrimonio storico-culturale delle comunità che esprimono le manifestazioni aderenti alla stessa Amrs; lo fanno attraverso il coinvolgimento totale della gente, con una passione che riesce ad eliminare lo staco tra l'attuale e la storia con naturalezza e facilità.
Un'importante sinergia tra le varie realtà marchigiane a cui ha voluto partecipare direttamente il presidente dell'Ente Giorgio Bartolacci, che sta guardando anche con grande interesse all'evoluzione e l'attuazione della legge regionale 23 luglio 2018 n.29 "Valorizzazione e sostegno delle manifestazioni di rievocazione storica", figlia della proprosta di legge regionale "Capponi-Solazzi" del 2008 sulla valorizzazione del gioco del pallone al bracciale.
L'ente Disfida, che ha donato ai vincitori dei campionati italiani di quest'anno (l'asd Carlo Didimi di Treia) un trofeo particolare "del bicentenario", ha voluto ricordare questa importante ricorrenza per i treiesi, i giocatori e gli amanti del gioco del bracciale, fornendo anche una preziosa collaborazione alla Fipap che con il delegato discipline affini Valter Romagnoli da 5 anni cura direttamente l'organizzazione delle massime competizioni nazionali.
Inoltre l'Ente che è già al lavoro per la disfida dell'anno prossimo, continua a partecipare agli incontri dell'Associazione Giochi Antichi che porteranno le comunità ludiche italiane del team del Tocatì al riconoscimento “patrimonio immateriale Unesco” dei loro giochi e sport tradizionali.
Il prossimo incontro in Lombardia, nel mese di novembre, vedrà l'ente disfida, coadiuvata dai giovani dirigenti e atleti dell'asd Carlo Didimi (giovane associazione sportiva dilettantistica che dal 2014 cura e gestisce il gioco in arena per la disfida e i campionati italiani), in prima linea, per rappresentare al meglio il gioco della Città di Carlo Didimi, appunto il bracciale, autentico volano turistico della Città di Treia.
In data odierna, presso il Palazzo del Governo di Macerata, alla presenza del sig. Questore di Macerata, del sig. Comandante Provinciale dei Carabinieri e del sig. Comandante provinciale della Guardia di Finanza, è stato sottoscritto dal sig. Prefetto di Macerata, dal Sig. Sindaco del Comune di Sarnano e dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Morrovalle il protocollo d’intesa sulle attività volontarie e di pubblica utilità dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
Il Protocollo, che si aggiunge a quelli sottoscritti con i Comuni di Macerata, Montecassiano, Potenza Picena, Recanati, San Severino Marche e Treia, rappresenta utile strumento di promozione dell’integrazione degli stranieri richiedenti asilo con la collettività che li ospita, in conformità con quanto previsto dal Piano Nazionale d’Integrazione dei titolari di protezione internazionale.
Il progetto realizzato su base esclusivamente volontaria è finalizzato alla tutela del decoro urbano.
L’intesa intende favorire la reciproca conoscenza tra cittadini italiani e stranieri, mediante un graduale inserimento di questi ultimi nella realtà umana, sociale ed istituzionale del territorio che li ospita.
Treia è uno dei borghi più belli d'Italia e al valore, tradizionalmente ricco di umanità, del suo centro storico, unisce il valore di un territorio che si presta alle discipline sportive: non a caso, gli azzurri del downhill scelgono la zona di S.Lorenzo per i loro allenamenti invernali a gennaio.
Dall’incontro di luglio 2017, durante il Festival di Symbola è nato un parco per il running che è stato consegnato nella giornata di sabato 16 dicembre dell’anno scorso, al Comune di Treia dalla Fidal, la federazione atletica leggera, nello sviluppo delle sue attività legate alla Run Card. È un progetto che unisce il bisogno e il sogno di mostrarsi vicini a chi corre per passione e senza nessuna velleità agonistica.
È curioso poi il fatto che un parco per il running è di fatto un percorso educativo aperto a tutti. Ci sono i segnali che indicano il tracciato appunto, la sua lunghezza, ma ci sono soprattutto in partenza e ad intervalli regolari fino all'arrivo bacheche che riportano consigli sulla attività fisica, sulla corretta alimentazione. Treia così mantiene il suo ruolo di borgo tra i più belli d'Italia e guadagna un posto privilegiata sulla mappa di quei 60 mila appassionati che sono oggi i titolari di Run Card, anche perché il territorio è la migliore e più diffusa palestra che abbiamo in Italia.
La “Bandiera azzurra” e il circuito “Città della corsa e del cammino” (di cui Treia fa parte da quasi un anno) premierà quei comuni e quelle città che più e meglio si impegneranno per avere sul loro territorio percorsi per il runnning e anche per il walking, per camminate, che non solo saranno una tentazione per residenti e turisti ma diventeranno anche manifesto sociale, perché un parco occupato da una attività come questa è in realtà liberato nelle sue energie migliori e non è meno importante come promozione di una mostra turistica o di un evento.
Per questi motivi, l’amministrazione comunale di Treia ha deciso di far partire il primo corso base di nordic walking, che vedrà la sua giornata iniziale sabato 27 ottobre alle ore 15 al parco delle querce di Chiesanuova (Piazza D.Antonio De Mattia).
Il corso è organizzato dall’ASD Nordic Walking Green di Macerata; viene consigliato abbigliamento sportivo; i bastoncini per il corso saranno messi a disposizione dall’associazione organizzatrice.
Per info e prenotazioni: 3482407754.
La stagione autunnale si è aperta a Treia con un bellissimo appuntamento: la celebrazione del bicentenario dell’inaugurazione dell’Arena “Carlo Didimi”. Sabato 6 e domenica 7 ottobre hanno visto infatti protagonista il luogo che è uno dei simboli della Città di Treia, testimone di una passione, il Gioco del Pallone con il Bracciale, che scandisce da duecento anni la vita della Città e delle tante famiglie treiesi che sono fortemente legate a questo sport sferistico.
Nella ricorrenza del Bicentenario della sua costruzione, l’Amministrazione comunale ha voluto ripercorrere, anche mediante la trascrizione di antichi documenti custoditi presso l’Accademia Georgica e le immagini dell’Archivio Storico Fotografico di Nazareno Crispiani, alcuni momenti fondamentali della storia della Città di Treia e della sua Arena. Lo ha fatto con una pubblicazione che è una sorta di racconto per immagini, per celebrare la storia dell’Arena e dei personaggi che hanno contribuito ad accrescerne la fama e a renderla un’istituzione, scenario di importanti campionati del celebre “Gioco del pallone con il bracciale”.
Presente all’evento anche il Circolo filatelico-numismatico “Vittorio Corsetti” di Treia, che, in collaborazione con l’Archeo “Luigi Lanzi” e l’Accademia Georgica, ha approntato in occasione del Bicentenario una cartolina “Maximum” oltre ad un “Folder e un “Foglietto Erinnofilo”.
Presenti all’evento gli studenti di Treia e Passo di Treia delle classi prime della scuola secondaria di I grado “Egisto Paladini”. Ospite illustre dell’evento il nuovo commissario straordinario per la ricostruzione dr. Piero Farabollini, che anche in questa occasione, nonostante i suoi numerosissimi impegni, non ha fatto mancare la sua presenza.
Sabato 6 ottobre, presso il Teatro Comunale, la presentazione della pubblicazione dedicata all’Arena: un evento interessante, ricco di immagini, filmati, aneddoti e curiosità a cura del Vicesindaco Edi Castellani; a seguire, l’intervento dell’Architetto Luca Maria Cristini sugli “Sferisteri nella storia”. Inoltre, la presentazione dell’app Carlo Didimi 2.0, dedicata al celebre campione Carlo Didimi e all’Arena di Treia a lui intitolata. Una app nata dal progetto del DCE (Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche), che si avvale della consulenza scientifica dell’Università degli Studi di Macerata e di PlayMarche. Si tratta di uno strumento divertente ed efficace rivolto alle nuove generazioni, che consente loro attraverso il gioco e animazioni accattivanti, di apprendere contenuti culturali, sviluppando l'interesse a conoscere un particolare territorio e la sua storia.
Affidata ad esperti la presentazione della app: Michele Spagnolo (AD Playmarche srl), Roberto Perna (Unimc), Diego Mecenero (Eli srl), Martino Martellini e Marco Rossi (Rainbow Spa).
Presenti all’evento anche l’Assessore allo Sport del Comune di Treia David Buschittari, Valter Romagnoli (FIPAP), Giorgio Bartolacci Presidente dell’Ente Disfida del Bracciale e diversi rappresentanti dell’A.S.D. Carlo Didimi e dell’U.S.D. Treiese. Nel programma non poteva mancare la parte sportiva: dalle ore 14:00 di sabato pomeriggio, proseguiti per l’intera giornata di domenica 7 ottobre, presso l’Arena si sono svolte le qualificazioni dei Campionati Italiani del Gioco del Pallone col Bracciale, culminate con le relative Finali e la premiazione.
Due giorni in cui la cultura, lo sport, le tradizioni locali sono state protagoniste assolute.
A San Lorenzo di Treia, si è svolta la più grande iniziativa di volontariato ambientale, “Puliamo il mondo” che quest’anno volge alla 26^ edizione, (organizzata in Italia con successo da Legambiente, con la collaborazione di ANCI e con i patrocini di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca e di UPI) con protagonisti i bambini delle classi dell’Istituto Comprensivo “Egisto Paladini” delle scuole di Treia, Passo di Treia e Chiesanuova. La mattinata ha preso il via con i saluti del Vicesindaco Edi Castellani e dell’Assessore all’Ambiente Luana Moretti, che in particolare ha ribadito “l’importanza di rispettare l’ambiente che ci circonda, tenendolo pulito, perché è un bene comune, che appartiene a tutti” e si è complimentata con gli insegnanti per l’entusiasmo con il quale hanno accolto l’iniziativa, coinvolgendo le classi.
I 77 bambini partecipanti, divisi in piccoli gruppi guidati dai loro insegnanti, armati di guanti e sacchetti e di pettorine con lo slogan di Legambiente “stiamo lavorando per voi”, hanno raccolto con grande dedizione la sporcizia del parco, per poi buttarla negli appositi cassonetti. Una grande lezione di educazione ecologica, ambientale e civica, svolta dai bambini all’aperto, con grande interesse e senso del dovere. Insegnare fin dalla giovane età il rispetto per l’ambiente, coinvolgendo attivamente i bambini, contribuisce senz’altro a formare un domani degli adulti sensibili e responsabili verso la natura, capaci di scelte ecologiche e rispettose del verde. L’iniziativa si è conclusa con la consegna ad ogni classe di una bandiera con lo stemma di Legambiente da appendere in aula, per ricordare questa giornata importante, al fine di perseguire con le buone pratiche apprese durante la mattinata e già insegnate a scuola.
Il Comune di Treia ha aderito all’iniziativa dedicata al volontariato ambientale, coinvolgendo le classi dell’Istituto Comprensivo “Egisto Paladini” per trasmettere un messaggio importante alla Comunità Treiese, ovvero, curare il territorio per l’interesse di tutti noi che lo abitiamo.
Il Chiesanuova FC conquista il 3° risultato utile consecutivo e rimane saldamente i testa alla classifica insieme al Futura 96, che domenica ha espugnato il Polisportivo di Civitanova. I biancorossi pur non disputando un’ottima partita è andata a cogliere un prezioso punto nella trasferta di Marina Palmense, la formazione di mister Stefano Cipolletta. Dopo un primo tempo a favore della Palmense, nella ripresa i biancorossi hanno fornito una ottima prova dopo essere andati sotto per una ingenuità difensiva, la formazione del presidente Bonvecchi è riuscita a riacciuffare il pari, nel finale con Alex Morettini. In questa settimana i biancorossi devono fare gli straordinari, giocando 3 gare in 7 giorni, infatti già domani si ritorna in campo per il passaggio del turno di Coppa Italia Promozione, contro la HR Macerates e dell’ex Francesco Moriconi, poi domenica al comunale “Sandro Ultimi” c’è il Derby della stracittadina contro Aurora Treia di mister Passarini.
Infine continua la serie positiva della Under 19 Regionali che ha impattato 1 – 1 contro il Montemilone Pollenza.
“I suoni dei borghi. Mario Brunello nelle Marche” è un progetto di residenza diffusa pensato dalla Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona per tre centri di particolare bellezza, colpiti dal sisma del 2016. Dopo il successo dei primi due concerti a San Ginesio e Matelica, che hanno registrato una grande affluenza di un pubblico entusiasta, il progetto si concluderà a Treia, venerdì 12 ottobre, al Teatro Comunale, alle ore 21. Accanto a Mario Brunello, un musicista d'eccezione come il fisarmonicista Ivano Battiston, ed ancora un bellissimo programma: Johann Sebastian Bach - Sonata in sol minore BWV 1029-, Astor Piazzolla - Le Grand Tango-, Marin Marais - "La Follia", tema e variazioni -, Sofia Gubaidulina - In Croce. L'ingresso è gratuito.
Si è scelta la collaborazione con il maestro Brunello sia per il prestigio dell'artista – uno dei massimi violoncellisti a livello internazionale, Primo Premio al Concorso Čaikovskij di Mosca, - sia per l'impegno che ha sempre dimostrato per tematiche ambientali e sociali (Brunello è l'ideatore della fortunata rassegna “I suoni delle Dolomiti”, che da più di 20 anni porta persone in alta quota ad ascoltare la musica colta). L'artista, infatti, oltre ad esibirsi con le maggiori istituzioni musicali del mondo, riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d'arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti dalla variegata estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Anche il concerto nella bellissima Treia si preannuncia come indimenticabile: Brunello e Battiston ci incanteranno con la bellezza della Sonata di J.S.Bach (originalmente scritta per viola da gamba e clavicembalo), ci travolgeranno con lo struggente Gran Tango di Piazzolla, ascolteremo il celeberrimo e antichissimo tema della “Follia” che da secoli seduce importantissimi compositori, in una delle versioni più celebri quella di Marin Marais, e il concerto si concluderà con le affascinanti combinazioni sonore di Sofia Gubaidulina, con “In croce”.
La Gubaidulina è uno maggiori compositori viventi. Nata nell'ex-URSS nel 1931, fu da subito criticata per la sua ricerca artistica, ma fu sostenuta da Shostakovich. Il concerto è in collaborazione con Antiruggine. La rassegna “I suoni dei borghi. Mario Brunello nelle Marche” è realizzata grazie a Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo MiBAC-Direzione Generale Spettacolo; nell’ambito del progetto Marche inVita - Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma.
“I suoni dei borghi. Mario Brunello nelle Marche” è un progetto di residenza diffusa pensato dalla Società Amici della Musica “Guido Michelli”di Ancona per tre centri di particolare bellezza, colpiti dal sisma del 2016.
Dopo il successo dei primi due concerti a San Ginesio e Matelica, che hanno registrato una grande affluenza di un pubblico entusiasta, il progetto si concluderà a Treia, venerdì 12 ottobre, al Teatro Comunale, alle ore 21.Accanto a Mario Brunello, un musicista d'eccezione come il fisarmonicista Ivano Battiston,ed ancora un bellissimo programma: Johann Sebastian Bach- Sonata in sol minore BWV 1029 -, Astor Piazzolla- Le Grand Tango-, Marin Marais - "La Follia", tema e variazioni -, Sofia Gubaidulina - In Croce. L'ingresso è gratuito. Si è scelta la collaborazione con il maestro Brunello sia per il prestigio dell'artista – uno dei massimi violoncellisti a livello internazionale, Primo Premio al Concorso Čaikovskij di Mosca, - sia per l'impegno che ha sempre dimostrato per tematiche ambientali e sociali (Brunelloè l'ideatore della fortunata rassegna “I suoni delle Dolomiti”, che da più di 20 anni porta persone in alta quota ad ascoltare la musica colta).L'artista, infatti, oltre ad esibirsi con le maggiori istituzioni musicali del mondo, riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d'arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti dalla variegata estrazioneculturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela.
Anche il concerto nella bellissima Treia si preannuncia come indimenticabile:Brunello e Battiston ci incanteranno con la bellezza della Sonata di J.S.Bach (originalmente scritta per viola da gamba e clavicembalo), ci travolgeranno con lo struggente Gran Tango di Piazzolla, ascolteremo il celeberrimo e antichissimo tema della “Follia” che da secoli seduce importantissimi compositori, in una delle versioni più celebri quella di Marin Marais, e il concerto si concluderà con le affascinanti combinazioni sonore di Sofia Gubaidulina, con “In croce”. La Gubaidulina è uno maggiori compositori viventi. Nata nell'ex-URSS nel 1931, fu da subito criticata per la sua ricerca artistica, ma fu sostenuta da Shostakovich. Il concerto è in collaborazionecon Antiruggine. La rassegna “I suoni dei borghi. Mario Brunello nelle Marche” è realizzata grazie a Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo MiBAC-Direzione Generale Spettacolo; nell’ambito del progetto Marche inVita - Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma.
Grande è la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale di Treia di vedere Piero Farabollini, cittadino treiese, nelle vesti del nuovo Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessate dal sisma del 2016.
Piero Farabollini, come sottolineato da tutte le testate giornalistiche locali e nazionali, vanta un curriculum eccellente, che lo vede impegnato, in qualità di geologo, sul fronte della ricostruzione del sisma del 1997 e del 2016; professore dell’Università degli studi di Camerino e attualmente presidente dell’Ordine dei geologi delle Marche, è stato referente scientifico presso il CNR nell’ambito dello ‘Studio geologico e morfostrutturale delle faglie attive e capaci ricadenti nei Comuni della Regione Marche colpite dal terremoto’.
L’Amministrazione, a corredo di un curriculum così ricco, sottolineando lo spessore tecnico e culturale del nuovo Commissario, aggiunge la qualità di cittadino da sempre impegnato attivamente in diversi contesti sociali, dalla scuola allo sport.
L’Amministrazione si congratula con il nuovo eletto per l’incarico ricevuto e gli porge i migliori auguri di un proficuo lavoro a servizio delle terre cui è sempre stato legato.