Due miss marchigiane hanno conquistato la finale del concorso "Una ragazza per il cinema".
Si tratta di Irina Nasic di Tolentino e Noa Planas di Gabicce che hanno rappresentato la nostra regione alle finale della trentesima edizione del concorso e che si è svolta a Taormina lo scorso 9 settembre.
Dal sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, riceviamo e pubblichiamo
In riferimento agli ultimi articoli pubblicati sulla cerimonia di inaugurazione del Vaccaj, alla fantomatica Associazione Città in Comune rispondo che l’evento voleva solo rappresentare un momento di festa. Il lancio dei paracadutisti era dedicato alle festività di San Nicola e vista la concomitanza si è pensato di far scendere un paracadutista anche con una bandiera recante il logo del Vaccaj. Dove sta la vergogna? E poi la sfilata fatta dalla piazza al teatro era solo un momento di aggregazione e di festa e non certamente una parata. Solo ed esclusivamente un corteo festoso di tante autorità e cittadini che hanno voluto rendere omaggio ad un importante evento come la riapertura del Teatro Vaccaj. Si parla di “balera” istituzionale, si parla di sovrapposizioni con il giorno di San Nicola quando noi abbiamo più volte ricordato e sottolineato che la data è stata scelta in base alla prima inaugurazione del teatro stesso avvenuta proprio il 10 settembre del 1797. Sulla scelta artistica ognuno ha i propri gusti ma nelle prossime serate ci sarà anche la riproposizione dell’opera lirica “Romeo e Giulietta” del Vaccaj ma anche una serata con paolo Ruffini e quindi dedicata ai più giovani. Noi al contrario di quanto si scrive non disprezziamo chi dissente ma teniamo in debita considerazione tutte quelle persone che effettivamente avanzano critiche costruttive e non mosse solo da rancore e cieca visione di parte. Fortunatamente i cittadini, con le loro attestazioni di vicinanza, ci sostengono e condividono anche quelle che per qualcuno sono solo “cerimonie vergognose”.
Infine una precisazione anche per l’Assessore regionale Sciapichetti che ci accusa di esserci dimenticati di ringraziare la Regione Marche. Al contrario, personalmente, come attestato dalle registrazioni video, ho sottolineato il ruolo fondamentale, sia in termini di professionalità che di risorse economiche, messe a disposizione, in questi dieci anni, per la riapertura del Vaccaj dalla stessa Regione. Forse vista la tarda ora o forse l’Assessore era andato già via oppure si era, come dice distratto, non ha sentito il mio doveroso ringraziamento. Certo è che per citare un antico adagio in risposta a quello riferito da Sciapichetti c’è da dire “chi mal pensa mal fa”.
In riferimento alla procedura finalizzata al rilascio del provvedimento autorizzatorio unico, relativo al progetto per la realizzazione di un impianto di recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termovalorizzazione con produzione di energia termica ed elettrica ubicato in contrada Cisterna del Comune di Tolentino proposto dalla società Biorecovery srl, l’Amministrazione comunale esprime, come già fatto negli uffici competenti della Provincia di Macerata, a cui spetta il rilascio dell’autorizzazione, tutta la propria contrarietà e si è già attivata per richiedere una complessa documentazione sulle eventuali attività che verranno svolte nell’impianto e sugli impatti ambientali. Inoltre sono state richieste specifiche valutazioni e pareri approfonditi da parte dei competenti Organi Sanitari Regionali, in particolare in merito alla valutazione degli impatti sanitari che l'attività potrebbe determinare ed è stato anche richiesto l’intervento della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche, in quanto una porzione del lotto, dove dovrebbe sorgere l’impianto, risulta sottoposta alla tutela e nelle immediate adiacenze di un sito di notevole rilevanza archeologica sul quale è stato rinvenuto un insediamento dell'età del bronzo.
Quindi è ferma intenzione del Sindaco e dell’Amministrazione comunale fare quanto più possibile affinchè questa attività non venga impiantata nel Comune di Tolentino.
Un altro importante successo per l’attuale V A del Liceo scientifico dell’IIS F.Filelfo.
Oltre a essersi aggiudicati a giugno la vittoria del concorso “Il quotidiano in classe”, assicurandosi un viaggio a Dublino, gli studenti sono risultati vincitori al concorso nazionale “Ultima Ora” diSky Tg 24 per aver realizzato un report giornalistico su un tema di grande attualità: “L'Europa e il terrorismo”.
Questa di Sky TG24 si configura quale iniziativa nata dalla collaborazione con “Il Quotidiano in Classe” al fine di promuovere la Media Literacy all’interno delle scuole superiori. Davvero un altro risultato importantissimo per questi ragazzi che potranno partecipare alla premiazione promossa dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori che si terrà il 4 dicembre 2018 a Firenze. Non solo.Alla redazione vincitrice è stata offerta l’opportunità di visitare gli Studios di Sky a Milano Rogoredo e la sede del Corriere della Sera. Si tratta di un significativo riconoscimento che premia l’impegno costante degli studenti che durante tutto lo scorso anno scolastico hanno lavorato alacremente sotto la supervisione del loro caporedattore, prof. Roberto Romagnoli. Ancora un plauso a questi ragazzi che si apprestano, dunque, a cominciare l’anno scolastico sotto i migliori auspici.
Un bambino è stato investito da un'auto oggi pomeriggio, intorno alle 18. È accaduto a Tolentino, vicino al Torrione.
Immediato l'intervento del 118 che ha predisposto il trasporto del paziente all'ospedale Torrette di Ancona.
(servizio in aggiornamento)
Jazz delle grandi occasioni per chiudere in bellezza la II edizione del Tolentino Jazz Festival che ha fatto registrare un’ottima affluenza di pubblico in tutte le tre serate ed ha raccolto apprezzamenti e consensi per il suo cartellone ricco, vario e di qualità. Il finale della manifestazione ha visto sul palco il Tolentino Jazz Quartet, una formazione di primissimo livello composta da Emanuele Evangelista (pianoforte), Filippo Gallo (chitarra), David Padella (contrabbasso) e Roberto Bisello (batteria) che ha avuto l’onore di condividere il palco con un grandissimo sassofonista: l’americano Michael Rosen.
Dotato di grande energia e comunicatività, l’inedito quintetto è partito con un avvio trascinante sulle note di “Bala com Dala” di Aldir Blanc e Joao Bosco ed ha avuto subito un impatto entusiasmante sul pubblico, mantenendo alta l’attenzione per tutta l’esibizione, anche nei brani dall’andamento più lento e dal carattere più meditativo. Rosen, oltre che per la straordinaria dialettica sul suo strumento, si è fatto apprezzare anche come compositore con i suoi “Fair Weather Ahead”, suggestivo canto di buon augurio rivolto a tutte le persone che affrontano i pericoli del mare sui barconi che dovrebbero portarli verso una vita migliore, e “Hoperfully”, che il prestigioso sassofonista ha dedicato al pianista Ramberto Ciammarughi presente al concerto.
Di impianto modale, dai suoni morbidi e dalle atmosfere suggestive, le due composizioni, entrambe tratte dall’album Sweet 17 del 2016, hanno rivelato il lato più intimo e sensibile del musicista che ha trovato adeguati canali espressivi negli affiatati compagni di squadra. Altrettanto pregevoli anche i brani originali del chitarrista Filippo Gallo, “Snow” e il jazz waltz dal titolo “58”, dedicato al compianto motociclista Marco Simoncelli, che si è messo in evidenza anche nei soli fluidi e sempre ben articolati nei lunghi fraseggi. Rosen, che vanta collaborazioni con nomi del calibro di Bobby McFerrin, Jim Hall, Peter Erskine e Kenny Wheeler, ha sfoggiato la sue notevoli capacità improvvisative risultando sempre avvincente ed emozionante; non hanno sfigurato accanto a lui le interessanti evoluzioni pianistiche di Emanuele Evangelista, in una delle quali si è concesso la citazione di Softly as in a Morning Sunrise, le grintose escursioni sul contrabbasso di David Padella e la ritmica sempre ben sostenuta ed efficace della batteria di Roberto Bisello. Performance di alta qualità, che ha beneficiato del carismatico effetto della presenza di Rosen nel creare dinamiche di insieme sempre convincenti, il concerto si è concluso con un finale travolgente sulle note di Segment di Charlie Parker. Ultimo appuntamento del Tolentino Jazz Festival, l’esibizione del Malafede Trio, band capitanata dal bassista Federico Malaman che ha raccolto grandi consensi negli ultimi anni con la loro musica dai tratti molto originali che spazia dalla fusion alla vanguard, senza disdegnare dimensioni intimiste.
All’insegna della contaminazione quindi il repertorio proposto da Malaman, accattivante front-man accompagnato in un perfetto gioco di squadra da Riccardo Bertuzzi alla chitarra e da Ricky Quagliato alla batteria; il trio ha sfoderato pezzi adrenalici, tiratissimi nella ritmica e con una certa matrice rock nell’approccio chitarristico. Superstar del basso, strabiliante con i suoi virtuosismi slap a velocità supersonica, Malaman ed i suoi stratosferici musicisti hanno tenuto con il fiato sospeso il pubblico per tutta la loro esaltante presenza sul palco concedendosi momenti dalle atmosfere più pacate solo in alcuni brani, fra cuiOmaggaddah in cui il bassista si è cimentato con onore nelle vesti di cantante ( l’interprete originale era Serena Brancale). Diversi i brani tratti dall’album Touchè, fra quelli di Malaman “Fred”, come da lui stesso dichiarato, liberamente ispirato/copiato a Little Sun Flower di Freddie Hubbard e “Insert Coin”, con chiari riferimenti al mondo dei videogiochi degli anni 80, con sonorità elettroniche tipiche di quel periodo e divertenti richiami sonori sulla figura del mostro.
Titoli di punta eseguiti nel finale del concerto "Il mistero del signor Piler" di Bertuzzi e "A Tea with the White Rabbit" di Quagliato, reclamato bis che ha concluso alla grande l’avvincente performance del trio.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'Associazione Città in Comune.
"Il 10 settembre il sindaco di Tolentino ha deciso di festeggiare la riapertura del teatro Vaccaj di Tolentino. Tutta la città aspettava da anni che il teatro ritornasse a vivere, dopo l’incendio del 28 luglio del 2008. 10 anni di attesa, 10 anni senza un luogo che per più di 200 anni è stato il fulcro della vita culturale e sociale della città. Ne siamo felici, ci dicono che sia bellissimo. Finalmente un fatto positivo, finalmente il teatro!
Vogliamo condividere con tutti questo sentimento di orgoglio. Tuttavia non riusciamo a condividere le modalità dei festeggiamenti, decisi dal sindaco in persona. Paracadutisti (?), corteo degli invitati che attraversa la città per recarsi al teatro, inviti blindati per una serata che ha molto della parata e molto poco di culturale.
Per cui, a costo di apparire sempre i soliti scontenti riteniamo che la serata inaugurale sia "una vergogna". Il nostro teatro, intitolato ad un grande musicista e maestro di canto, autore di un metodo famoso in tutto il mondo, viene festeggiato nel giorno della sua riapertura con una serata da balera istituzionale e blindata. E si è deciso di farlo nello stesso giorno della Festa di San Nicola, sovrapponendosi ad una festa religiosa che come il teatro è un simbolo di unione e condivisione. Ma il sindaco di Tolentino vuole primeggiare, vuole benedirci dal palco del teatro in un video di dubbia qualità, come se il merito della riapertura fosse suo e manifestando il solito disprezzo per chi dissente. Troppo facile accusare chi dissente di essere volgarmente “monologanti in cerca di autore” o di parlare con presupponenza, astio o per rancore politico. Per questo, senza paura di essere controcorrente e liberi di esprimerci, ci uniamo all’unica voce di dissenso che pubblicamente e senza timore si è fatta sentire, quella del maestro Cicconofri, indignato quanto noi per le modalità scelte per la riapertura.
Proviamo imbarazzo e umiliazione al confronto con le città e i paesi a noi vicini, da nessuna parte accade ciò che accade qui a Tolentino. Non bastava l'incendio del Vaccaj, dieci anni di chiusura, il terremoto, le biblioteche chiuse, le scuole a pezzi, l'assenza di spazi per l'associazionismo e le attività sociali e culturali: ci è toccata pure la politica da cortile, lo svilimento dell'impegno civico e culturale di chi non sta simpatico a chi comanda, la fatica persino di donare arte e cultura alla propria città. Mai era accaduto niente del genere, mai nessun sindaco si era sentito al di sopra del giudizio di coloro di cui è servo e non padrone. Fino a quando abuserai della nostra pazienza?!"
Dopo 10 anni dal terribile incendio che distrutte parte del tetto, il plafone centrale, parte del palcoscenico e che danneggiò la platea, dopo un complesso lavoro di ristrutturazione e restauro, lo storico Teatro intitolato al celebre musicista Nicola Vaccaj, un tempo dell’Aquila, è pronto per essere nuovamente inaugurato e consegnato alla Città.
Appuntamento fissato per il prossimo 10 settembre 2018, alle ore 21.00.
Nel pomeriggio di martedì 29 luglio 2008, il Teatro Nicola Vaccaj, chiuso da qualche mese per lavori di consolidamento e restauro del tetto, è interessato da un vasto incendio.
Le fiamme si sono sprigionate rapidamente ed hanno distrutto il tetto ed il timpano. Sono andati persi gli affreschi della finta volta, che nascondeva il tetto a capriate, dipinta dal Fontana come un Olimpo ed era divisa in quindici unghie. La buona notizia è rappresentata dal fatto che dopo i sopralluoghi si è appurato che è miracolosamente scampato alle fiamme il sipario storico del Lucatelli mentre è andato perduto il sipario che rappresentava Francesco Filelfo e Niccolò Mauruzi, dipinto dal Fontana e dai suoi allievi.
Ingenti i danni anche se la furia devastatrice dell’incendio non ha creato danni al foyer, ai tre ordini di palchi i cui parapetti sono abbelliti con maschere, fiori e uccelli su fondo azzurro, alla zona degli uffici e alla zona dei camerini. Oltre al tetto crollato, danneggiata la platea e tutta la zona del palcoscenico e della graticcia.
I lavori, durati circa 10 anni, si sono alternati con due campagne di scavo portate avanti dalla Soprintendenza, avviate dopo il ritrovamento di reperti sia nel piazzale davanti l’ingresso del teatro che nella zona retrostante, nei pressi dell’ingresso al palcoscenico e ai camerini. L’intervento è stato molto complesso è ha coinvolto diverse aziende che hanno completamente ricostruito il tetto, il plafone e installato tutta la nuova impiantistica. Risistemati anche il foyer, il locale bar e la palazzina uffici.
Significativa la data scelta per la riapertura e che si collega a quella del 1797, quando proprio il 10 settembre, giorno in cui si festeggia San Nicola, il teatro fu inaugurato ufficialmente, pochi mesi dopo il passaggio di Napoleone Bonaparte e la firma del Trattato di Pace di Tolentino.
L'annuncio è stato dato, nel corso di una conferenza stampa, dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi. Voglio subito ringraziare – ha detto - tutti coloro che a partire dall'incendio fino ad oggi, tra mille difficoltà, hanno operato con professionalità, passione e dedizione per consentire la riapertura del teatro. Abbiamo svolto lavori per oltre sei milioni di euro per riconsegnare alla Città, un Teatro Vaccaj ancora più bello e funzionale di quanto era prima dell'incendio.Volevamo riaprire per luglio, alla fine abbiamo deciso di posticipare la data al 10 settembre, come avvenuto per la prima inaugurazione nel 1797, Festa di San Nicola.Do questo annuncio – ha sottolineato Pezzanesi - con grande emozione. Ho seguito la ricostruzione, passo passo, insieme a tutti coloro che erano deputati a seguire i lavori, in primis l'ing. Barbara Capecci, responsabile dei lavori e rup.Tutto è stato ricostruito “come era e dove era” ma migliorato grazie alla tecnologia, con servizi e sicurezza ulteriormente ottomizzati. Migliorata anche la fruibilità artistica e scenica. Per tutti questi motivi il Teatro Vaccaj è un esempio, anche a livello internazionale, su come si posa operare, dopo un fatto drammatico come un incendio, con grande attenzione fino al recupero totale dell'edificio, simbolo della città e non solo, in quanto un teatro utilizzato per la messa in scena di importanti spettacoli, a partire da quelli prodotti dalla Compagnia della Rancia che al Vaccaj ritrova la sua naturale collocazione e sede.A festeggiare la riapertura del Vaccaj – ha anticipato il Sindaco - anche un lancio di paracadutisti con il tricolore, l'immagine di San Nicola e la bandiera di Tolentino, oltre a un ricco programma di iniziative programmate per tutto il mese di settembre e ottobre, a cui farà seguito la nuova stagione teatrale.Ringrazio – ha concluso Pezzanesi - il Governo, le Soprintendenze, la Regione Marche, la Protezione Civile nazionale e regionale, la Fondazione Carima, le compagnie assicuratrici, per la collaborazione prestata e per i fondi stanziati per finanziare il recupero e i lavori.Un ringraziamento speciale anche a tutte le ditte e le maestranze che hanno lavorato al restauro, così come a tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato con grande passione e professionalità, superando ogni ostacolo.Come già annunciato, la Compagnia della Rancia gestirà, come in passato, il Teatro Nicola Vaccaj.
Tolentino è oggi riconosciuta a livello nazionale come la “piccola Broadway d’Italia”. Questa fama deriva dai tanti spettacoli musicali che la Compagnia della Rancia, diretta da Saverio Marconi, ha messo in scena al Teatro Nicola Vaccaj per poi presentarli in tutti i più importanti palcoscenici italiani e non solo.
Tolentino ha una antichissima e importante tradizione teatrale, come risulta da alcuni documenti conservati nell’Archivio storico comunale, già dal 1560, si hanno notizie di rappresentazioni teatrali che venivano allestite in diversi luoghi della città.
Nella seconda metà del 1700, dopo varie vicissitudini e dopo la costruzioni di diverse sale adibite ad ospitare pubblici spettacoli, si giunse all’elaborazione di un progetto esecutivo per la realizzazione di un vero e proprio teatro. L’edificio fu costruito grazie all’interessamento del Cardinale Carandini, Prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, tanto che proprio in suo onore il teatro fu denominato dell’Aquila per via del fatto che lo stesso cardinale aveva sul proprio stemma nobiliare di famiglia un’aquila a due teste.
Il progetto e le decorazioni furono affidate all’architetto Giuseppe Lucatelli. Il nuovo teatro fu inaugurato il 10 settembre del 1797, nel giorno in cui si festeggia San Nicola da Tolentino e dopo pochi mesi dal passaggio a Tolentino di Napoleone Bonaparte e dopo le note vicende napoleoniche che sconvolsero l’assetto politico italiano.
Un secolo più tardi, nel 1881, il teatro fu restaurato dal pittore Luigi Fontana e nello stesso anno cambio la sua denominazione e fu dedicato al musicista tolentinate Nicola Vaccaj. A lui si deve un metodo di canto per cantanti lirici ancora oggi molto usato in tutto il mondo. Tra le sue tante composizioni ricordiamo l’opera “Giulietta e Romeo”.
L’ultimo restauro, prima dell’incendio, era durato per circa dieci anni ed ha consentito la riapertura del Teatro Vaccaj con un grande concerto lirico nel 1985.
La facciata presenta decorazioni realizzate in stile neoclassico e presenta tre ingressi e due grandi medaglioni, uno con l’aquila e uno con lo stemma del Comune. Pregevoli le pitture del foyer e della platea. I parapetti dei palchi sono abbelliti con maschere, fiori ed uccelli mentre il soffitto ricostruisce una sorta di Olimpo con Apollo e le muse.
Molto importante era il sipario storico, andato perduto nell’incendio, che era dedicato a due personaggi illustri della città di Tolentino: l’umanista Francesco Filelfo ed il condottiero Niccolò Mauruzi. Gli antichi prospetti dei palchi con scene mitologiche, dipinti dal Lucatelli, attualmente sono conservati presso il Palazzo Municipale così come alcuni medaglioni affrescati dal Fontana.
In tutti questi anni, sul palcoscenico del Vaccaj, si sono esibiti i più importanti artisti italiani e stranieri. Il Teatro, nei suoi anni di apertura al pubblico, ha ospitato abitualmente e periodicamente una stagione teatrale e musicale, oltre ad altri importanti eventi, presentazioni, concerti, spettacoli e conferenze.
Da grande cantante a grande presentatrice, Ada Montellanico è stata la brillante madrina di Donne in Jazz, seconda serata del festival. Con la verve e la disinvoltura di una consumata professionista, la Montellanico ha condotto l’evento, presentato gli ospiti e condiviso interessanti riflessioni sulla posizione della donna negli ambiti artistici, sottolineando la necessità di una maggiore valorizzazione.
A lei è stato affidato anche il compito di inaugurare una straordinaria mostra fotografica di Carlo Pieroni, Donne in jazz, antologia di oltre cento scatti delle più famose artiste italiane e straniere. Mago del bianco e nero, Pieroni è uno dei più grandi fotografi italiani, che nei suoi 50 anni di carriera ha documentato la storia del jazz con la sua arte lasciando una testimonianza di raro valore. Gli appuntamenti musicali del festival sono partiti nel pomeriggio con il Concerto di Fiati "G.Verdi" di Tolentino diretto dal Maestro Daniele Berdini, che ha eseguito brani tratti da "West Side Story"di Leonard Bernstein, ricordandone il centenario dalla nascita e l'Ouverture dal Barbiere di Siviglia di Rossini, di cui ricorre quest'anno il 150esimo anniversario dalla morte; altri brani in programma "Gabriel's Oboe" di Morricone e "Tico Tico" di Zequinha de Abreu. Esibizione di ottima qualità guidata sapientemente da Berdini quella del gruppo bandistico, che ha dato prova di saper affrontare con uguale bravura repertori e generi diversi. Tutto dedicato ad una donna il progetto della cantante Claudia Aliotta che con Manuel Magrini, Premio Luttazzi 2017 come miglior giovane pianista jazz italiano, ha presentato ”Good Morning Heartache:song, blues ed inediti di Irene Higginbotham”, riportando alla luce le composizioni della più versatile e prolifica songwriter degli anni Quaranta.
Oltre a proporre standard come No Good Man e Good Morning Heartache, incisi da Billie Holiday nel 1946, l’Aliotta ha regalato al pubblico del festival la prima esecuzione assoluta di due inediti del 1940 firmati da Louis Armstrong in coppia con la Higginbotham: Ol’Man Jeep e la splendida ballad My Heart is at Your Command, i cui manoscritti sono stati esposti nella cappella del Castello della Rancia, nella mostra “Irene Higginbotham:il volto nascosto del jazz”curata dalla stessa Aliotta. Accompagnata in modo eccellente da Magrini, che oltre ad aver curato gli arrangiamenti, ha sfoggiato estro e virtuosismo nelle sue improvvisazioni, la cantante ha interpretato con accattivante swing e raffinata sensibilità i vari brani mettendosi in luce per il suo timbro morbido e ricco di sfumature espressive. Sia il concerto che la mostra sono stati dedicati da Claudia Aliotta alla memoria del professor Roberto Grisley, straordinario docente di Storia del Jazz, recentemente scomparso, prezioso supporto per la cantante nella realizzazione del suo progetto sulla Higginbotham. Dopo di lei è salita sul palco una vera star che ha fatto registrare il sold out: Mafalda Minnozzi, personalità unica nel mondo del canto jazz, accompagnata da Paul Ricci, prestigiosissimo chitarrista newyorchese con il quale da diversi anni ha creato un sodalizio artistico di altissimo livello. La magia ed il carisma della Minnozzi si sono espressi oltre che con la voce, strumento ricchissimo e poliedrico, anche attraverso l’interpretazione coreografica e gestuale dei brani realizzando una sintesi originale e completa di poesia, canto e arte scenica.
Da Chico Buarque a Morricone, passando per classici di Jobim come Desafinado, Insensatez e Dindi, Mafalda Minnozzi ha incantato con la sua performance, arricchita in modo straordinario dalla chitarra di Paul Ricci, che ha realizzato per lei architetture sonore di rara bellezza. Duo dal grande feeling e complicità, uniti da un affiatamento musicale perfetto, Mafalda e Paul hanno presentato il meglio del loro repertorio tratto dagli ultimi lavori discografici: Cool Romantics, Inside ed Empathia. Ultimo concerto della serata, il raffinato Eleonora Strino Trio ha entusiasmato il pubblico con le speciali rivisitazioni delle musiche di Ellington, ispirate dal disco Thelonious Monk plays the Music of Duke Ellington del 1955. Strumentista di spicco nel panorama internazionale, la chitarrista napoletana è stata affiancata dal talentuoso e creativo batterista, Emanuele Maniscalco e da Greg Cohen, mitico contrabbassista americano che ha suonato per grandi nomi del jazz come Ornette Coleman e Lee Konitz. Intersezione tra eleganza e scomodità, linee rette e spigoli, bellezza e curiosità, il viaggio musicale della Strino è stato un ballo fluido, leggero, artificioso e giocoso allo stesso tempo nel magico universo ellingtoniano, in cui il dialogo e lo scambio del ruolo di accompagnamento fra la chitarra e il contrabbasso hanno creato movimento e interessanti combinazioni a cui ha preso parte anche la batteria di Maniscalco. Fra i brani in scaletta All Too Soon, la trascinante It Don’t Mean a Thing, eseguita con grande verve e I Got it Bad; una vera perla l’interpretazione da solista di Greg Cohen di Don't Get Around Much Anymore . Sia la Strino che Cohen ha dato abbondante prova di eccellenza nelle loro improvvisazioni, sempre ricche di swing e spunti originali; la performance del trioè stata contraddistinta da arrangiamenti personali, affiatamento ed equilibrio nell’insieme e grande attenzione al dosaggio di timbri e dinamiche. La loro pregevole esibizione si è chiusa in bellezza a suon di bis, gentilmente concesso, con Moon Indigo.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di risposta sul Teatro Vaccaj del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi
Mi rammarico del fatto che qualcuno voglia, sembra palese, solo per presupponenza, astio e per rancore politico, rovinare la festa di una intera Città.
Ebbene si… riapriamo dopo dieci anni il Teatro Nicola Vaccaj. E come era facile immaginare qualche voce fuori dal coro c’è… a proposito di coro.. un maestro ci accusa di occasione persa, di progetti fantasiosi, di lavori a singhiozzo e di uno spettacolo inadeguato. Senza scendere in giudizi personali, credo invece che ergersi a paladino della cultura in senso assoluto non sia adeguato ad una situazione che vede la riconsegna a tutta e sottolineo tutta la cittadinanza, di un luogo simbolo che negli anni ha ospitato dalle compagnie amatoriali, alle feste cittadine, dalle recite scolastiche, ai grandi musical, ai grandi attori e attrici, ai cori cittadini. In programma una manifestazione istituzionale, concerti, la messa in scena di un’opera lirica, seppur in forma ridotta, del Vaccaj, la celebre “Romeo e Giulietta” ma anche musical, con il debutto di Big Fish della Compagnia della Rancia e una nuova Stagione Teatrale degna del Teatro e della sua storia. Mi sembra anche poco rispettoso valutare e definire indegno uno spettacolo con artisti che, con la loro professionalità, nel loro settore, hanno saputo scrivere la storia della musica leggera, della televisione e del teatro. Ma forse per qualcuno esiste solo un certo tipo di cultura che non potrà mai essere pop ma solo per pochi eletti. Questione di scelte e di vedute che fortunatamente sono condivise dalla stragrande maggioranza di persone che ci hanno eletto e che ci sostengono, contrariamente a chi dal podio rappresenta forse solo se stesso. Solo un piccolo aneddoto che ci raccontano le cronache dell’epoca. Quando il teatro fu inaugurato per la prima volta nel 1797 mentre erano in scena due rappresentazioni di importanti autori dell’epoca, nel foyer erano state istallati tavoli per giocare a carte e una roulette.
Per quanto concerne i 5 Stelle, voglio solo dire che questa Amministrazione, loro malgrado, riconsegna il Teatro Vaccaj alla Città. Molti erano convinti che i lavori sarebbero durati decenni e invece, malgrado la burocrazia, le difficoltà economiche, i ritardi dovuti ai ritrovamenti archeologici, il sopraggiunto periodo legato al sisma, noi il Teatro Vaccaj lo riapriamo. Certo qualcuno avrebbe preferito un altro finale. I pentastellati parlano di ritardi nella consegna dei lavori, di dilazioni date senza motivo, di nessuna penale. Ma qui è questione di matematica. Scrivono “… che nel dicembre 2012 viene stipulato il contratto con le ditte vincitrici in forza all’offerta di completare i lavori in 48 mesi, non oltre il 9 dicembre 2014”. Peccato che 48 mesi corrispondono a 4 anni e non due… questione di matematica. Quindi i lavori, eventualmente, sarebbero dovuti terminare entro il 2016.
Comunque il 1° stralcio che prevedeva opere strutturali e finiture “pesanti” è durato circa circa 3 anni lavorativi effettivi per circa € 1.800.000,00 mentre il 2° stralcio, per le opere di finitura, arredi, apparati decorativi, impianti è durato circa 2 anni effettivi per circa € 2.400.000,00 di cui: Arredi circa € 200.000,00; Plafone (tra struttura e decorazioni) circa € 200.000,00” Impianti (tutti, elettrici, speciali meccanica di scena) circa e 1.100.000,00; finiture.
Noi non abbiamo nulla da rimproverarci, anzi. Sappiamo di aver agito con trasparenza e correttezza per migliorare nel suo complesso l’intero edificio che ospita il Teatro Vaccaj, sia dal punto di vista strutturale, che funzionale e tecnologico. E’ stato un intervento complesso con restauri conservativi di quanto ancora esistente e nuove decorazioni sulla logica preesistente di quanto perduto con rispetto dei materiali dell’epoca e con un gran lavoro di ricostruzione e riproduzione dei disegni. Oggi abbiamo un teatro com’era e dov’era ma molto migliorato sotto tutti i punti di vista.
Noi lunedì 10 settembre inauguriamo e riconsegniamo alla Città, malgrado tutto e tutti, il teatro alla Città e al territorio. Chi vorrà potrà partecipare alla festa e alle tante serate che abbiamo programmato. Tutto il resto è il monologo di personaggi in cerca di autore.
Pubblico delle grandi occasioni e grandi ospiti per la decima edizione della sfilata di moda “Notte di Stelle - FashionNight”.
Ottimi padroni di casa che hanno saputo imprimere un ritmo molto coinvolgente alla serata, Barbara Chiappini e Marco Moscatelli.
Hanno presentato le loro collezioni autunno inverno 2018/2019, i loro accessori, le loro produzioni e il loro stile: Loriblu di Porto S. Elpidio, Mafalda Tolentino, Terme Santa Lucia, Felicetti Due Tolentino, Pippi Canaglia Tolentino, Velvet moda, scarpe e accessori Tolentino, Nara Camicie Tolentino, Calzedonia Tolentino, Yamamay Tolentino, Don Pablo Abbigliamento uomo donna scarpe e accessori Tolentino, Macerata e Civitanova Marche, Centro Ottico Ercoli Tolentino, Delsa Belforte del Chienti, Linea Oro gioielleria Tolentino, Carla Sposa Tolentino, Parrucchieria Maryna Tolentino, La Creazione Tolentino, Parrucchieria uomo-donna Paolo Tolentino.
Particolarmente spettacolare la regia curata da Chiara Nadenich e arricchita dalle luci e dagli efetti video ideati appositamente per la sfilata da Francesco Vignati.
A rendere poi lo spettacolo ancora più avvincente e divertente i tanti ospiti che si sono alternati sul palco: il giovane comico torinese Davide D’Urso che ha divertito il pubblico con le sue taglienti battute, la cantante Marta Porrà, i danzatori di contemporanea Inn Progress con le coreografie di Afshin Varjavandi e Monica Riva del Grande Fratello che ha presentato un momento dedicato alle attività delle Terme di Santa Lucia.
Nel corso della serata il Sindaco Giuseppe pezzanesi, il Vicesindaco Silvia Luconi e il Presidente della pro Loco TCT Edordo mattioli hanno consegnato dei riconoscimenti ad alcune attività commerciali che si sono distinte in questi anni e che celebrano importanti ricorrenze, veri e propri “Negozi Storici della Città di Tolentino”: Velvet di Carla e Luca Nardi, Viola Antonia & Paolucci Antonio, Mafalda Cartoleria, Multiradio e Domenico Ruffini della Cappelleria San Nicola.
In occasione del decimo anno di “Notte di Stelle – Fashion Night” hanno realizzato un servizio le telecamere di Class Moda programma televisivo presentato da Jo Squillo e trasmesso sulle reti Mediaset e Sky.
“Notte di Stelle – Fashion Night” con la Direzione artistica di Marco Moscatelli e la regia artistica di Chiara Nadenich, una manifestazione promossa dall’Associazione Turistica Pro Loco TCT Tolentino, Cultura e Turismo, in collaborazione con il Comune di Tolentino Assessorato al Commercio, Attività produttive e Turismo, con ASSM spa, con il patrocinio della Provincia di Macerata, del Consiglio Regionale delle Marche, della Camera di Commercio e del Sistema Turistico Locale “Monti Sibillini”.
Notte di Stelle – Fashion Night – decima edizione: Testi Chiara Del Pupo, Ufficio Stampa Luca Romagnoli per Repubblic srl, Service audio/luci Tonico Service, ligthing Designer Francesco Vignati, Responsabile back stage Alice Rosati, Produzione Video Videotolentino, Regia televisiva Carlo Barabucci. Regia artistica Chiara Nadenich, Direzione artistica Marco Moscatelli.
Media partners Multiradio e Canale 14.
La sfilata sarà trasmessa da Canale 14 mercoledì 19 settembre alle ore 21.00, giovedì 20 settembre ore 13, domenica 23 settembre ore 18 e martedì 25 settembre ore 21. Seguiranno altre repliche in diversi giorni e fasce orarie.
Partners dell’evento: Contram Servizi per la Mobilità, Banca Popolare di Spoleto, Brandi Costruzioni srl, La Briciola, Enoteca Altrochebacco, Bar Zazzaretta, SOS Idraulico, TecnoImpianti, EstraPrometeo, Ales produzioni articoli in pelle uomo-donna Tolentino, CA Cervigni Andrea, Ecosystem, Vodafone Store Paolucci a Tolentino, Civitanova Marche, Piediripa di Macerata.
Special Tanks a: Fiori e Piante Marinelli di Tolentino, Ufficio Tecnico del Comune di Tolentino, Novella Scalzini dell’Ufficio Informazioni Turistiche della Pro Loco TCT, Albino Incicco ottimizzatore.
Band di alto livello hanno calcato il palcoscenico dell’Auditorium del Castello della Rancia nella prima serata del Tolentino Jazz Festival, che ha riscosso ampi consensi per la varietà e la qualità della musica proposta. L’avvio di questa seconda edizione della kermesse, organizzata dall’Associazione Culturale e Musicale Tolentino Jazz con il patrocinio del Comune di Tolentino e dell’Unione Montana Monti Azzurri, è stato decisamente positivo e ha portato alla ribalta giovani di vero talento. L’apertura è stata affidata al gruppo di Tolentino, Amy Winehouse Tribute, composto da Luca Matteucci alla chitarra, Valentina Bibini al basso, Maikol Pazzelli alla batteria, Giacomo Vicomandi sax e tastiere, Ludovico Cicchitelli sax e Catherine Brandi alla voce.
La band, i cui membri si sono formati musicalmente all’interno della scuola Nazareno Gabrielli di Tolentino, si è fatta apprezzare per la cura con cui ha eseguito il meglio del repertorio della Winehouse, proponendo brani come “Rehab”, “Love is a Losing Game” e “Back to Black”; nonostante la loro giovane età hanno affrontato con disinvoltura il palco e offerto un’esibizione di buon livello tanto nell’insieme quanto nei soli in cui si sono distinti sia Ludovico Cicchitelli al sax che Luca Matteucci alla chitarra; ha vinto sicuramente la sfida di rappresentare il mito della Winehouse, la cantante Catherine Brandi, sicura, spigliata e in possesso delle giuste doti vocali. L’energia del rock sposata alla creatività del jazz è stata la formula vincente dei Resiliency, ensemble composto tutto da allievi del Conservatorio Morlacchi di Perugia, che ha letteralmente entusiasmato il pubblico con il progetto The Jimi Hendrix’s Songbook, una rilettura in chiave jazz delle canzoni più note del chitarrista americano, progetto senza dubbio interessante ed originale.
La cantante Ilira Radhima si è messa in luce per la grinta e la grande sensibilità interpretativa, in possesso di una voce di ampia estensione e ricca di sfumature, ha sfoggiato inoltre la sua bravura anche negli scat che hanno arricchito la sua performance. La brillante performance dei Resiliency è stata contraddistinta da arrangiamenti creativi, affiatamento ed equilibrio nel gioco di insieme e una grande attenzione a timbri e dinamiche. Tutti di ottimo livello i membri del gruppo: vitali ed efficaci nel loro ruolo di sezione ritmica il batterista Dino Caravello e il bassista Emanuele Rappuoli, pregevoli ed avvincenti con loro soli il pianista Lorenzo Francioli ed il chitarrista Alessandro De Corrado. Altissima la qualità artistica del Modena Jazz Lab, quartetto di super professionisti promosso dall’Associazione “Amici della Musica” di Modena, istituzione che svolge un prezioso lavoro di formazione attraverso laboratori di vitale importanza per la crescita musicale di tanti strumentisti.
Degni del palcoscenico di Umbria Jazz, a cui si augura di approdare, Valerio Renzetti (tromba), Giulio Stermieri (organo Hammond), Luca Cerebelli (sax tenore) e Michele Carletti (batteria) hanno onorato il festival con la loro presenza regalando momenti trascinanti ed avvincenti con le loro improvvisazioni da consumati solisti. Decisamente ricco di interesse il programma presentato, ispirato al disco “Unity” di Larry Young del 1966 e al sound Blue Note in genere, comprendendo anche brani come “Black Nile” di Wayne Shorter e “Moon Alley” di Tom Harrel. Il tocco da maestro del Modena Jazz Lab si è espresso nei giochi ritmici articolati di Carletti, nell’approccio aggressivo e rauco del sax di Cerebelli, nella preziosità timbriche della tromba di Renzetti e nel grande estro di Cermieri nelle sue evoluzioni all’organo Hammond. Alla primissima qualità della loro esibizione non poteva che seguire un bis, la celebre Monk’s Dream. In chiusura di serata si è rivelata la promettente vena compositiva di Pierpaolo Carestia, chitarrista neolaureato al Triennio Jazz di Adria, che con il suo quintetto ha stupito il pubblico per l’originalità e la freschezza dei suoi brani.
Accompagnato da musicisti di pregevole livello come Federico Zoppi al saz tenore e soprano, Pierfrancesco Ceregioli al pianoforte, Simone Castracani al contrabbasso ed il talentuoso Zeno Le Moglie, batterista diciannovenne con un grande futuro davanti, Carestia ha proposto brani dallo spiccato carattere modale, con lunghi pedali ipnotici ed una ritmica varia e complessa. Benché al loro debutto come gruppo, il Pierpaolo Carestia Quintet ha dimostrato buon affiatamento ed equilibrio nella gestione degli spazi solistici, sempre fluidi e ben articolati, dove si sono messi in evidenza sia lo stesso Carestia che Federico Zoppi che ha sfoderato un sound affascinante, maturo e personale. Ceregioli ha fornito il suo prezioso contributo al pianoforte, fondamentale l’apporto del batterista Zeno Le Moglie che con la sua naturale sensibilità ha assecondato pienamente la multiforme visione ritmica che richiedevano i brani. Oltre alle proprie composizioni (fra cui For Children e To Play with Joy) arrangiate ed eseguite in esclusiva per Tolentino Jazz, Pierpaolo Carestia ha proposto con esiti altrettanto apprezzabili anche due brani di Kurt Rosenwinkel e gli standard “All or Nothing at All” ed “Everytime We Say Goodbye”, quest’ultimi all’insegna della lezione di John Coltrane.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al sindaco di Tolentino a firma di Aldo Cicconofri
Gent.mo Sindaco,
sono oggi a scriverLe poiché l’emozione che ha suscitato in me la lettura del programma previsto per la serata inaugurale in occasione della riapertura del Teatro N. Vaccaj mi ha spinto ad esprimere pubblicamente il mio più sentito disappunto.
Che vergogna!
Dopo dieci lunghissimi anni di progetti fantasiosi e lavori a singhiozzo; dopo il susseguirsi, negli ultimi mesi, di annunci della riapertura, regolarmente smentiti; dopo la scelta di una data (10 settembre - Festa di S. Nicola) simbolica per tutti noi tolentinati; dopo l’illusoria suspence che preludeva ad un evento memorabile per festeggiare la riapertura del luogo più culturalmente elevato della nostra città, quello che ho letto è una grande delusione.
Il nostro teatro, in cui si sono esibiti artisti già citati nei libri di storia della musica, porta il nome di un grande compositore, ma soprattutto di un grande maestro di canto, famoso ancora oggi nel mondo.
Il fatto che Lei non avesse interpellato le numerose associazioni culturali tolentinati, in una così importante occasione, mi ha fatto pensare che mirasse alla realizzazione di una serata di impareggiabile livello; tuttavia, ciò che ha partorito è uno spettacolo inadeguato al valore del luogo, della città e dei cittadini. A Tolentino sono presenti artisti, associazioni ed istituzioni che rappresentano egregiamente la nostra città sul territorio nazionale: tra questi Saverio Marconi, che indubbiamente realizzerà una programmazione in linea con una stagione di alto profilo culturale, in netto contrasto con il basso profilo con cui questa serata e la relativa pubblicità, che ad essa verrà riservata, ci rappresenteranno in tutta la regione.
Non dubito che nelle programmazioni future potranno trovare spazio artisti e formazioni di vero spessore culturale, ma non posso esimermi dall’evidenziare che questa è, ancora una volta, un’occasione persa.
E’ arrivato a Tolentino, proprio in questi giorni, il Covone di Candia che ricostruisce la Basilica di San Nicola.
L’imponente scultura, interamente realizzata con spighe di grano, è stata posizionata in una apposita struttura, in piazza della Libertà.
Ogni anno a Candia, una frazione del Comune di Ancona situata su una collina affacciata da un lato sulla valle della Baràccola, si svolge una manifestazione che rievoca una antica tradizione, quella della festa dei covoni con la realizzazione di vere e proprie opere d’arte costruite utilizzando soprattutto spighe e paglia.
Per l’edizione 2018 gli organizzatori hanno deciso di realizzare, con dovizia di particolari, la Basilica di San Nicola di Tolentino. La ricostruzione in scala 1 a 15 è stata costruita utilizzando ben 70.000 spighe di grano e curata nei minimi particolari. Bellissima la ricostruzione della facciata con il portale in bronzo e tutte le sculture riprodotte fedelmente.
Un ringraziamento va al Comitato Organizzatore della festa e a Luigi Bronzini.
Il Covo dedicato alla Basilica di San Nicola sarà visibile in occasione delle Feste dedicate al Taumaturgo San Nicola e rimarrà esposto in piazza della Libertà.
Prosegue a ritmo serrato la campagna di rafforzamento della pallanuoto Tolentino in vista del prossimo impegnativo campionato di serie A2 femminile.
Dopo il gran colpo di mercato che ha portato nelle Marche Jacqueline Kohli la compagine maceratese mette a segno, infatti, un’altra operazione in entrata, assicurandosi le prestazioni sportive di Alessia Finocchi.
L’atleta, classe 2001, arriva alla corte del neo tecnico Lorenzo Bartolo dopo aver disputato lo scorsa stagione tra le file della Pallanuoto Pescara, mettendosi in luce con eccellenti prestazioni nonostante la retrocessione. Mancina e gran nuotatrice, Alessia è riuscita a ritagliarsi spazi sempre maggiori all’interno della formazione abruzzese e, malgrado la giovanissima età, ha chiuso lo scorso campionato realizzando 12 reti.
Questo il suo messaggio di saluto alla società in vista della nuova avventura a Tolentino: “Sono molto emozionata per questa mia nuova esperienza con il club tolentinate, che già si è dimostrato accogliente e con tanta voglia di fare. Sicuramente mi impegnerò e darò il massimo per ottenere il miglior risultato possibile per la squadra e per me stessa”.
La cantante Ada Montellanico presenterà “Donne in Jazz”, seconda giornata del Festival interamente dedicata all’universo femminile, che prenderà il via sabato 8 settembre alle 16,30 con l’esibizione del Concerto di Fiati "G.Verdi" di Tolentino diretto dal Maestro Daniele Berdini. Alle 17 la Montellanico inaugurerà la mostra “Donne in Jazz” di Carlo Pieroni, un’affascinante antologia di oltre cento ritratti autografati di artiste del mondo del jazz. Il programma musicale proseguirà dalle 18 con “Good Morning Heartache: song, blues ed inediti di Irene Higginbotham” progetto della cantante Claudia Aliotta che sarà accompagnata da Manuel Magrini, Premio Luttazzi 2017 come miglior giovane pianista jazz italiano.
Durante il concerto saranno eseguite in prima esecuzione assoluta due song del 1940 firmate da Louis Armstrong in coppia con la Higginbotham, la più prolifica e versatile songwriter degli anni Quaranta di cui ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. Ancora un duo proseguirà il percorso nel mondo del jazz femminile e vedrà di scena la splendida voce di Noemi Nori affiancata dal pianista Alessandro Gwis; insieme proporranno brani originali della cantante inclusi nel suo ultimo lavoro discografico “MARÉ” e canzoni dal repertorio di Elis Regina. Lo spazio serale vedrà come protagoniste due artiste di livello internazionale, la cantante Mafalda Minnozzi e la chitarrista Eleonora Strino.
La Minnozzi, star in America Latina, ormai affermata anche in Europa, presenterà il suo live Cool Romantics, che racchiude il meglio del repertorio tratto dai suoi ultimi lavori discografici realizzati con il chitarrista newyorchese Paul Ricci. La napoletana Eleonora Strino, con la sua prestigiosa formazione composta da Greg Cohen, contrabbassista che vanta collaborazioni con personaggi del calibro di Elvis Costello, Ornette Coleman ed il talentuoso batterista Emanuele Maniscalco, proporrà al pubblico del festival un programma dedicato a due fra i più grandi pianisti e compositori di sempre: Thelonious Monk & Duke Ellington.
A Tolentino, in provincia di Macerata, è stato suggellato l’ennesimo gemellaggio tra i Ponti del Diavolo. L’altra sera l’associazione culturale “I Ponti del Diavolo” di Tolentino lo ha sottoscritto con il Lions Club Lamezia Terme Valle del Savuto comprensorio che comprende il comune di Scigliano, che ospita un Ponte del Diavolo come Tolentino. Il gemellaggio è stato firmato la sera del 2 settembre in piazza della Libertà, nell’ambito del Cremisi Festival. E’ stato sottoscritto dai rispettivi presidenti delle due associazioni, Carla Passacantando per Tolentino e Raffaele Pane per Scigliano che è anche il sindaco. Per dar maggior forza al rapporto il gemellaggio è stato firmato anche dal primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e dal collega di Scigliano, Raffaele Pane.
Prima della firma le due delegazioni hanno sfilato in corteo con il gruppo storico tolentinate per giungere in piazza della Libertà. Sono seguiti poi gli interventi dei diversi rappresentanti per illustrare la storia dei due ponti, le tradizioni di entrambe le realtà ed il nuovo rapporto che si è instaurato all’insegna dell’amicizia volto a scambi culturali, turistici, commerciali, economici. Al termine c’è stato lo scambio dei doni e dei prodotti tipici di entrambe le località. Il sindaco di Scigliano ha poi donato lo stemma intarsiato sul legno della squadra del suo paese al presidente dell’Unione sportiva Tolentino 1919 Marco Romagnoli e quest’ultimo ha contraccambiato con una sciarpa cremisi ed il gagliardetto.
"Abbiamo trascorso due giorni fantastici – afferma il presidente Carla Passacantando - con i nostri amici di Scigliano. Con loro abbiamo girato per la città di Tolentino ferita dal terremoto. Abbiamo visitato, oltre al Ponte del diavolo, il Politeama, la basilica di San Nicola che attualmente è inagibile". E’ stata una esperienza entusiasmante per Pane: "Mi sono sentito a casa – dice il sindaco di Scigliano – e suggellare un gemellaggio con un ponte, che unisce due sponde, ha un forte valore simbolico. E come dicevamo durante la manifestazione noi abbiamo unito due comuni distanti sei regioni tra di loro. A breve la delegazione di Tolentino sarà a Scigliano. Nei prossimi giorni valuteremo le date dell’evento. Siamo molto contenti di poter ospitare gli amici tolentinati e daremo loro quella stessa ospitalità di cui noi abbiamo goduto nella cittadina maceratese".
Soddisfatto dell’esito della manifestazione il sindaco Giuseppe Pezzanesi che farà parte della delegazione che partirà alla volta di Scigliano. La cerimonia è stata organizzata dall’associazione “I Ponti del Diavolo” e rientra nell’ambito della manifestazione “Sul Ponte del Diavolo .. tra storia e leggenda” che prosegue l’8 settembre alle 21 in piazza della Libertà con la cerimonia del cittadino dell’anno, il 9 settembre alle 10 al Ponte del Diavolo per la messa con la rievocazione delle “Antiche canestrelle”, il 14 settembre alle 20 per il Banchetto al Ponte del Diavolo, il 15 settembre alle 21 per la rievocazione della leggenda e della corsa all’anello a cavallo al Ponte del Diavolo.
Viene consegnato a mister Giovanni Pagliari il premio “Ponte del Diavolo” al cittadino tolentinate 2018, riconoscimento che ogni anno viene assegnato ad un tolentinate che si è distinto dall’associazione “I Ponti del Diavolo” di concerto con il sindaco Giuseppe Pezzanesi. L’allenatore tolentinate ha portato il nome di Tolentino in campo nazionale distinguendosi nel settore del calcio con grandi imprese ed impegnandosi nel sociale. L’appuntamento è per l’8 settembre, alle 21, in piazza della Libertà. Nella medesima cerimonia verranno consegnate menzioni d’onore a don Andrea Leonesi, vicario diocesano generale; alla priora suor Maria Chiara Tani di San Giuseppe e alle sorelle Carmelitane scalze del monastero di Tolentino; al grafico Giorgio Leggi; a Luca Belli, biologo nutrizionista specialista in scienza dell’alimentazione.
Nel corso della serata si esibiranno i chitarristi Samuele Pallotta e Stefano Salvucci, allievi dell’Istituto musicale “Vaccaj” di Tolentino. Tanti gli ospiti presenti per l’occasione per il mondo del calcio ci saranno: Gianluca Segarelli, ex calciatore del Foligno che ha giocato anche con il Cesena; Francesco Ripa, ex portiere ed neo allenatore portieri della Fermana; Roberto Colussi, ex giocatore del Sassuolo; Giovanni Migliorelli, collaboratore di Pagliari a Foligno e L’Aquila; mister Fabrizio Castori. Al termine seguirà una degustazione a cura della Copagri di Macerata. Successivamente il 9 settembre, alle 10, ci sarà la rievocazione delle “Antiche canestrelle” al Ponte del Diavolo con la messa che sarà celebrata da mons.Giancarlo Vecerrica, vescovo tolentinate, in omaggio ai residenti scomparsi nelle cinque contrade.
La manifestazione proseguirà il 14 settembre, alle 20, con il Banchetto al Ponte del Diavolo allietato dalla musica dei dj di Multiradio. Per partecipare alla cena occorre prenotare al 336/636141 o alla Pro loco allo 0733/972937. Alle 21 del 15 settembre, con testimonial Alberto Mezzetti direttamente dall’ultimo Grande fratello di Canale 5, partirà il corteo storico da piazza Don Bosco, con tappa in piazza della Libertà per uno spettacolo, per raggiungere il Ponte del Diavolo per la rievocazione della leggenda e della corsa all’anello a cavallo. Ci saranno anche il “Gruppo dei tamburini” di Offagna, sbandieratori, le danze duecentesche con l’associazione “Danza-mi”. Sarà presente anche l’attore Raffaello. Al termine degustazione di prodotti tipici.
La rievocazione storica “Sul Ponte del Diavolo … tra storia e leggenda” è a cura dell’associazione “I Ponti del Diavolo”, presieduta da Carla Passacantando, in collaborazione con il Consiglio di contrada Pianciano Ributino Ancaiano Calcavenaccio Parruccia ed il Comune di Tolentino.
Continua senza sosta il lavoro in casa NPN Tolentino per preparare meglio la prossima stagione che vedrà impegnate le ragazze della prima squadra di pallanuoto nel prestigioso scenario della serie A2 femminile.
Tra le diverse novità rispetto allo scorso campionato quella forse più importante riguarda sicuramente la guida tecnica che riscontra un avvicendamento a bordo vasca. A Giacomo Bianchi, artefice del capolavoro agonistico culminato con la promozione dalla B1 alla categoria superiore, succede infatti Lorenzo Bartolo.
Il cambio della guardia tra i due tecnici si è reso necessario a causa di sopraggiunti motivi professionali che hanno riguardato l’ex allenatore Bianchi ed indotto, di conseguenza, i vertici della pallanuoto tolentinate a mobilitarsi per reperire un valido sostituto. Dopo attente valutazioni il tassello mancante ha trovato il suo posto nel puzzle e la scelta è stata all’insegna della continuità e dell’esperienza. Lorenzo Bartolo ritorna infatti a condurre la formazione di Tolentino a due anni di distanza mettendo a disposizione un bagaglio tecnico di grande spessore ed elevata conoscenza della categoria, essendo stato il primo allenatore a portare una compagine marchigiana in A2: risultato centrato con la pallanuoto Osimo.
Queste le parole del neo allenatore al via della nuova avventura:
“Sono molto felice del ritorno a Tolentino e dopo molti anni di allenare ancora in serie A2. Sarà un’esperienza molto stimolante. La società sta allestendo un’ottima squadra e, se i presupposti sono questi, spero ci divertiremo. Sento di dover ringraziare la società per questa opportunità e Giacomo Bianchi, amico con il quale ci siamo divisi la panchina due anni fa e che lo scorso anno ha portato le ragazze a questo fantastico traguardo”.
“Premio Ravera: una canzone è per sempre” è un evento unico, patrocinato e sostenuto dal Comune di Tolentino e dalla Pro Loco TCT, che nasce per ricordare la figura di Gianni Ravera, tra i nomi più famosi del music establishment italiano: un appuntamento atteso e prestigioso nel panorama nazionale, ritorna domenica 9 settembre nella suggestiva Piazza Della Libertà, di Tolentino, nella regione che ha dato i natali al più importante organizzatore di manifestazioni e programmi televisivi musicali del nostro paese. Un format dove passato e presente, innovazione e tradizione si incontrano con ospiti eccezionali.
Al Premio arrivano personaggi con carriere straordinarie protagonisti indiscussi della storia della musica, italiana ed internazionale.
A fare da guida in questo viaggio ci sarà Pupo, un artista poliedrico, coinvolgente, amatissimo dal pubblico, che con Ravera ha avuto un legame speciale e che saprà accompagnare lo spettatore in questa serata unica raccontando aneddoti e vicende inedite.
A tracciare questo percorso artistico e culturale e a ricordare la figura di Ravera, tanti artisti importanti della storia musicale e televisiva italiana, tra cui:
Orietta Berti, semplicemente unica, dal ’64 fino ai giorni nostri, continua a mietere successi e consensi conquistando, con la sua splendida voce e con la simpatia e l'ironia che la contraddistinguono, il pubblico di tutte le età.
Peppino Di Capri un divo della musica italiana, le sue canzoni vere pietre miliari, una carriera incredibile, sorprende ed emoziona da più di 50 anni.
Rosanna Fratello altra grande e affascinante protagonista, con 7 presenze a Sanremo, Canzonissima, Disco per l’estate, fino ad oggi sono tante le sue produzioni musicali, come attrice vince anche il Nastro d’Argento a Cannes nel 1971.
Alan Sorrenti, "Figli delle stelle“ un brano immancabile di ogni serata italiana, la canzone insieme a "Tu sei l'unica donna per me" (incisa anche in lingua inglese) è tra i suoi grandi successi, delle sue produzioni che spaziano dal pop al progressive.
Marco Ferradini un cantautore dotato di una straordinaria sensibilità, con uno stile sobrio ed elegante ha regalato alla musica italiana capolavori come "Teorema", autentica “colonna sonora” di una generazione.
Sul palco del premio a Tolentino, oltre all’Orchestra Mediterranea diretta da Michele Pecora, tante altre sorprese attendono il pubblico, e tanti i personaggi che interverranno, eccellenze italiane del giornalismo, del settore discografico e radiofonico come Tony Vandoni, direttore artistico di Radio Italia, e il grande Dario Salvatori firma unica e memoria storica della musica e dello spettacolo internazionale. Inoltre saranno presenti il discografico Danilo Ciotti e l’impresario Rolando D’Angeli.
“Premio Ravera: una canzone è per sempre” dedica uno spazio importante anche ai giovani artisti, talenti selezionati in tutta Italia, che verranno presentati al grande pubblico e ascoltati da personaggi che sono pilastri della radio e discografia italiana.
Per riconoscere, premiare e supportare il talento, seguendo la strada tracciata da Ravera, che con intuito eccezionale ha lanciato tanti grandi artisti. Partendo da un passato musicale da riscoprire nei suoi punti di forza per costruire progetti artistici contemporanei ed innovativi. Partecipano 14 nuovi talenti selezionati nel corso dell’evento ospitato al Castello della Rancia nel luglio scorso.
La quarta edizione del Premio Ravera è stata presentata, nel corso di una conferenza stampa, dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi e dall’ideatore e direttore artistico Michele Pecora. Il primo cittadino ha voluto ringraziare tutti coloro che consentono la piena realizzazione dell’evento, da Michele Pecora a Melissa Di Matteo, agli uffici comunali, alla Pro Loco a Tonico Service. Inoltre Pezzanesi ha voluto ricordare la professionalità e l’umanità di Fabrizio Frizzi che ha condotto il premio per ben due edizioni e ha ricordato l’elevata qualità artistica della manifestazione che, ha auspicato, possa essere trasmessa dai canali nazionali.
Michele Pecora – invece – ha ricordato il cast stellare, per una nuova grande edizione, con canzoni indimenticabili, racconti e testimonianze illustri in una serata speciale dedicata a Ravera, per una vera Festa della Musica!