Nell'ultimo giorno dell'anno, quello in cui tradizionalmente si fanno i bilanci e le previsioni per quello entrante, le telecamere del Tg5 sono tornate a Tolentino, a raccogliere la richiesta di aiuto di quanti lamentano disagi per una sistemazione ritenuta "non dignitosa".
Parliamo degli sfollati costretti a vivere nei container, che affidano al 2019 il loro desiderio più grande, quello di avere finalmente una casa, ad oltre due anni dal terremoto. L'inviato mostra il moduli in cui vivono circa 240 persone, privati della loro privacy, costretti a condividere tutto, bagni e docce comprese, raggiungibili tramite un corridoio non riscaldato, in cui le temperature sono rigide.
Oggi è l'ultimo giorno in cui la Protezione Civile garantisce la manutenzione della struttura, dal costo di un milione di euro l'anno ma il sindaco Pezzanesi fa sapere di aver fatto subentrare a tale scopo una ditta privata. Resta comunque il fatto che la regione ha stanziato al comune di Tolentino 20 milioni di euro, ma degli alloggi per gli sfollati, ancora non c'è traccia.
"La burocrazia in Italia è il nemico numero uno - si difende il primo cittadino -, noi abbiamo scelto di non fare le Sae, circa 216 ma abbiamo scelto di fare appartamenti e per fine estate dovremmo dare la nostra risposta alla popolazione sfollata".
Il filmato termina con dei bambini che giocano, simbolo di speranza e della vita che nonostante tutto è più forte ma il discorso purtroppo cambia con le persone anziane, che hanno perso completamente la speranza per il futuro, come la signora intervistata che con gli occhi lucidi, afferma di essere sicura di morire dentro al container.
Commenti