L'amministrazione comunale di Tolentino evidenzia in una nota che, come annunciato, nelle prossime integrazioni alla normativa dedicata al sisma ed alla ricostruzione post terremoto, saranno inseriti i fondi per la realizzazione del nuovo campus scolastico che a Tolentino ospiterà i corsi dell’Istituto d’Istruzione Superiore “F. Filelfo”.
Dopo aver proposto alle autorità competenti due siti per la realizzazione del nuovo campus la scelta sembrerebbe essere indirizzata nella zona adiacente al Retail Park Oasi, in contrada Pace, nell’area di proprietà comunale.
Secondo la stessa "E’ evidente che l’eventuale spostamento dell’Istituto Filelfo nell’area Pace non deve essere visto come un depauperamento del centro cittadino ma come una scelta inevitabile legata all’opportunità di garantire sicurezza, logistica, tecnologia e sistemi d’avanguardia per la formazione e l’apprendimento dei nostri giovani. Non dobbiamo dimenticare che Tolentino è, tra i Comuni del cratere, quello con maggiore densità abitativa e pertanto è doveroso, da parte degli amministratori che la governano, offrire una proposta completa che non lasci adito a dubbi, incertezze per la stessa Tolentino e per l’area geografica circostante per i quali è un importante punto di riferimento".
L' amministrazione comunale precisa poi che pur non avendo sotto la propria competenza la gestione diretta degli edifici scolastici delle scuole superiori, la stessa ha provveduto, fin dal primo istante post sisma, al reperimento degli spazi ex Quadrilatero e Conceria del Chienti, grazie alla collaborazione del mondo imprenditoriale, per garantire la sicurezza e la continuazione dell’anno scolastico.
Chiarisce inoltre che si è attivata immediatamente per aprire un dialogo fittissimo con il Commissario Errani, la Regione Marche nonché con la Dirigente scolastica, gli insegnati e il Comitato spontaneo sorto a difesa del Filelfo e che comprende sia le famiglie che gli studenti, finalizzato alla realizzazione di nuove strutture scolastiche rispondenti alle migliori performances sotto l’aspetto della sicurezza e della didattica. Tutto ciò ha fatto si che qualsiasi decisione scaturita dal mondo delle Istituzioni preposte, della Scuola e delle famiglie degli alunni fossero ampiamente condivise e sostenute dalle parti.
E si aggiunge che "Nel contempo, questa Amministrazione comunale sta lavorando con la massima attenzione e con tutto l’impegno possibile per un adeguamento sismico eccellente delle scuole ubicate nel centro storico. L’intento globale che stiamo condividendo con il Governo attraverso il Commissario Errani e con la Regione Marche, è quello di far si che tutti i nostri edifici scolastici siano, nel più breve tempo possibile così come previsto dal decreto stesso, adeguati simicamente ed eventualmente, laddove possibile valutare, attraverso il sostegno della Regione e di eventuali benefattori, valutare l’opportunità di nuove costruzioni nelle aree dove oggi si trovano gli stessi istituti".
Nella stessa nota si evidenzia inoltre che al contempo non è mancato l’interesse, da parte dell’Amministrazione comunale, a proporre soluzioni che rivitalizzino il centro storico dove sono presenti molti negozi di grande prestigio. Infatti, entro il mese di febbraio, parte degli uffici comunali verrà trasferita in piazza Martiri di Montalto e la sede dell’Assm spa si insedierà in via Roma, dove attualmente sono temporaneamente ospitati causa l’inagibilità del Palazzo comunale dichiarata già dal 24 agosto.
Si ritiene che sicuramente la presenza di entrambi gli Enti nel percorso principale del centro storico e precisamente quello che lega le tre piazze Libertà, Mauruzi e Martiri di Montalto, la Basilica di San Nicola, l’Istituto Don Bosco e Palazzo Europa darà nuovo fermento economico e di presenze, anche dai Comuni limitrofi.
Riguardo alla situazione della Biblioteca Filelfica, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Amministrazione comunale precisano che è forte l’intento di trovare quanto prima una nuova temporanea sistemazione che permetta di ospitare questa fondamentale istituzione culturale della nostra Città, per il periodo strettamente necessario per la realizzazione dei lavori.
Il sisma, infatti, ha purtroppo danneggiato gravemente non solo le abitazioni dei cittadini ma altresì i luoghi di aggregazione sociale, religiosa e culturale di cui la Biblioteca Filelfica simboleggia l’emblema.
Allo stato attuale si sta valutando anche l’opportunità di un recupero parziale dello storico Palazzo Fidi, sede della Biblioteca, che in passato ha visto crescere la cultura ed il sapere dei tolentinati in quella che è stata e che tutt’oggi è una delle più importanti istituzioni scolastiche provinciali, il Liceo Classico.
Ci sembra opportuno rivolgere, in merito ad eventuali possibili soluzioni, un appello alle tante Associazioni del mondo culturale cittadino che hanno sempre proposto con fermento intellettuale eventi di grande spessore e che in questa parte della storia tolentinate, potranno conferire un apporto di contenuti e discussioni notevolmente rilevante.
"Personalmente in questi cinque anni, come più volte dimostrato nei tanti incontri pubblici a cui ho partecipato, ho sempre accettato di buon grado i consigli e le proposte avanzate dai cittadini nell’ottica di una crescita comune e fattiva a vantaggio della nostra comunità".
Così il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, repliche alle dichiarazioni rilasciate dal capogruppo del M5S circa la recente attività dell'amministrazione comunale.
"Consentitemi però di non prendere in considerazione “lezioncine morali” da chi in realtà ha saputo fare, solo ed esclusivamente, una opposizione sterile, fine a se stessa e incentrata a denigrare, distruggere e disaggregare, piuttosto che a costruire insieme alla Maggioranza un percorso di possibile condivisione, come fatto responsabilmente, ad esempio, in occasione del terremoto da altre forze politiche. Del resto, lo scenario nazionale ci disegna, a tutti i livelli, una situazione desolante di decadimento etico, scissioni interne e palesi intromissioni nelle attività politiche comprese quelle di governo ".
Aggiunge e, in merito all'accusa mossagli dal consigliere Mercorelli cdi aver lasciato in eredità altri 20 milioni di euro alla città, parla di "una visione alquanto semplicistica di una strategia finanziaria proposta dal Governo centrale a tutti i Comuni italiani in grave difficoltà. Tolentino, con l’Amministrazione Pezzanesi, ha ritenuto opportuno affrontare una volta per tutte il risanamento del bilancio, cogliendo tale opportunità per superare una situazione fortemente critica ereditata dalle precedenti amministrazioni e così come sostenuto fortemente anche dallo stesso Mercorelli prima d’ora. Sicuramente l’unica via di uscita verso un futuro che, gestito con grande responsabilità, riporterà la Città di Tolentino ad una posizione finanziaria attiva senza ingessare le attività delle amministrazioni a venire, evitando ogni preclusione di sviluppo e di crescita".
Secondo il Sindaco l'aver realizzato più di 70 opere pubbliche, a vantaggio e miglioramento della vivibilità e della funzionalità di Tolentino, non può essere visto come una semplice opera di abbellimento. E le dichiarazioni rilasciate dal capogruppo del M5S per il primo cittadino sono soltanto dimostrazione di come si voglia intervenire nel dibattito politico con tematiche sterili e chiusura mentale solo per negare ogni evidenza.
"Sul fronte del terremoto, le critiche mosse da chi, pur potendo, non ha proposto tempestivamente alternative alle scelte adottate che si sono rivelate efficaci e risolutive, non possono essere prese in considerazione. Al contrario, il nostro interesse è volto all’ascolto dei tanti cittadini, enti ed istituzioni con cui ci siamo confrontati e ci rapportiamo quotidianamente e che approvano il nostro operato e soprattutto la forza reattiva che ci ha contraddistinto riportando, in tempi brevissimi, la normalità laddove possibile. Tutti hanno compreso le grandissime difficoltà e le incertezze burocratiche dovute ad un macroscopico ed imprevedibile evento, con cui ci misuriamo tentando con proposte costruttive di superare, come l’acquisto degli appartamenti invenduti, la realizzazione in tempi brevi del villaggio container, la validazione delle schede dei sopralluoghi già effettuati per evitare ulteriori ritardi".
Per Pezzanesi il campus scolastico non rappresenta uno spot elettorale ma è una ulteriore ed evidente testimonianza del lavoro che l'Amministrazione sta portando avanti insieme agli operatori del settore, ai giovani studenti, alla Provincia di Macerata e ad un atteggiamento responsabile del gruppo consiliare del Partito Democratico.
"L’amore per Tolentino ed il nostro impegno riguardano non solo il campus per le scuole superiori ma anche tutti gli altri edifici, a partire dallo storico Villaggio Scolastico, al comprensivo Lucatelli per i quali stiamo lavorando, unitamente ai soggetti interessati, senza proclami e con la serietà che ci ha sempre contraddistinti, grazie alla quale Tolentino ed i suoi cittadini hanno visto restituito al meglio tutto ciò che gli appartiene, vedi le tante opere che stanno giungendo a conclusione dopo decennali trattative (esempio cimitero comunale, Politeama Piceno, ex Centrale del Ponte, Piscina comunale, ecc.)" .
Con una ordinanza il Comando di Polizia Locale del comune di Tolentino ha predisposto, dal giorno 2 febbraio 2017 fino ad eliminazione del puntellamento necessario per la messa in sicurezza del muro di confine prospiciente la pubblica via, il divieto di transito in via Stretta dal civico n. 4 al civico n. 10.
La chiusura al traffico è stata ritenuta necessaria al fine di salvaguardare la sicurezza della circolazione.
Inoltre lungo la Strada Comunale contrada Massaccio e lungo la Strada Comunale contrada Colmaggiore è disposto il divieto di transito dal 2 febbraio 2017 per la durata di tre mesi circa e comunque fino al termine dei lavori in premessa indicati e fino al completo ripristino della sicurezza della sede stradale.
La Regione Marche, in applicazione della normativa speciale sul sisma ha predisposto la modulistica relativa alla presentazione delle domande relative all’indennità per i lavoratori dipendenti (art.45 c.1 DL 189/2016) e per quelli autonomi ( art.45 c.4 DL 189/2016) di cui alla normativa citata.
Il sistema telematico Comarche sarà operativo dall’inizio della prossima settimana.
I moduli differiscono in forma minima, e non sostanziale, da quelli precedentemente diffusi.
Ulteriori informazioni all’indirizzo http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Lavoro-e-Formazione-Professionale/Misure-per-il-SISMA
“Ieri insieme ai colleghi Laura Castelli e Massimiliano Bernini ho avuto modo di incontrare alcuni membri del ministero dell’Economia alla vigilia dell’approdo in consiglio dei ministri del decreto relativo alle aree terremotate: un incontro positivo e ad ampio raggio, dove ci è stata data la possibilità di approfondire le nostre proposte con le quali chiediamo che il provvedimento possa colmare diverse lacune. Proposte che abbiamo raccolto dopo una serie di incontri sul territorio con sfollati, imprenditori, commercianti e Sindaci.
Nella bozza di decreto che sta già circolando sembra andato in porto per i 134 comuni del cratere un ampio pacchetto per il biennio 2017-2018 di esenzioni su vari livelli per Irpef, Irap e Imu-Tasi, così come si è riusciti a colmare alcune lacune sulle misure per lavoratori e imprese (quali busta paga pesante e proroghe di sospensioni). Nella bozza gli esponenti dell’esecutivo hanno incluso anche alcuni temi emersi in precedenti incontri con il Commissario Errani e mozioni ed ordini del giorno proposti. Temi quali la “microzonazione sismica”, l'aumento di personale a disposizione degli Enti Locali e una serie di aiuti per le fasce più deboli dei cittadini interessati”.
E’ quanto afferma, in una nota, la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni.
“Inoltre durante l'incontro - prosegue – abbiamo dibattuto anche su altre importante questioni, quali il ripristino immediato delle infrastrutture di collegamento viario, l’approntamento di aree di stoccaggio per la custodia dei beni personali degli sfollati ma anche strumentali delle imprese, la modifica del Protocollo per le donazioni, la formulazione di campagne di rilancio turistico per le aree del cratere e anche la proroga della non applicazione del patto di Stabilità per gli Enti Locali.
Su questi punti e su tanti altri che auspichiamo di ritrovare nel documento che il governo andrà a licenziare abbiamo esposto la ferma posizione del M5S: per dare aiuti concreti a queste popolazioni si è perso già troppo tempo. Perseverare negli errori sarebbe diabolico”.
La Regione Marche ha pubblicato la modulistica per la richiesta dell’indennità per i “lavoratori dipendenti del settore privato compreso quello agricolo” e per i “lavoratori autonomi, i titolari di attività d’impresa e professionali, co.co.pro., titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale” in base alla legge di conversione dei decreti sul terremoto 2016 (L. n.229/2016).
Ai lavoratori dipendenti sarà riconosciuta l’indennità di disoccupazione, mentre agli autonomi e alle altre categorie un contributo una tantum di € 5.000.
CNA Macerata segnala che il sostegno è concesso alle seguenti categorie:
– lavoratori dipendenti del settore privato, compreso quello agricolo;
– collaboratori coordinati e continuativi;
– titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale;
– lavoratori autonomi;
– professionisti.
Presso tutti gli uffici della CNA di Macerata, sede provinciale e sedi territoriali, è possibile procedere alla compilazione gratuita dei moduli.
Per le zone interne segnaliamo in particolare i seguenti uffici a cui rivolgersi :
CAMERINO – Sede CNA Loc. Torre del Parco Rif. Tofani Luigi - 0737/641959
CINGOLI – Sede CNA Via Pio VII n.38 Rif. Pistelli Lucia - 0733/602911
MATELICA – Sede CNA Via Bigiaretti 15 Rif. Cingolani Danilo - 0737/85225
SAN SEVERINO MARCHE – Sede CNA Via Virgilio da San Severino 56/58 Rif. Antinori Catia - 0733/1716513
TOLENTINO - Sede CNA Via Del Vallato n.1 Rif. Mancini Enrico - 0733/966129
Gli interessati dovranno portare la seguente documentazione:
– dati anagrafici, copia documento di identità;
– visura camerale aziendale;
– IBAN;
– e, per le attività ricadenti nel solo Comune capoluogo di Macerata, certificato di inagibilità della sede di attività.
Per info: CNA Provinciale Macerata, info@mc.cna.it, 0733/27951.
Prosegue a Tolentino anche nel mese di febbraio la proficua alleanza culturale tra l’Unitre e il multiplex Giometti, che a maggio propone la nuova rassegna del ‘Cinema d’Autore’ con il commento del prof. Cingolani’, con titoli di film di prima grandezza in un unico abbonamento ad € 16 per 4 film, con proiezione unica alle ore 21.15.
La rassegna si apre giovedì 2 febbraio con il film del regista Gaston Duprat, ‘Il cittadino illustre’, presentato con successo di pubblico all’ultimo Festival del Cinema di Venezia. Il film racconta la storia di uno scrittore argentino, premio Nobel, che torna nel paese natale 40 anni dopo averlo abbandonato; il film è basato su coppie di opposizioni: la realtà e la finzione; l’Europa e l’Argentina; la metropoli e la provincia; la cultura e l’ignoranza; il passato e il presente; l’arte e la vita; l’amore e l’odio; la commedia e il dramma. Il film trova il modo per parlare del rapporto tra etica e arte, tra cultura e politica (con un breve monologo che dovrebbero ascoltare i tanti questuanti di casa nostra), soprattutto del rapporto mai completamente risolto, e per questo fecondo, tra quello che c'è di vero e di reale in una creazione e quando invece sia unicamente frutto di fantasia e ispirazione.
Giovedì 9 febbraio ritorna sul grande schermo Jim Jarmusch con il film ‘Paterson’, presentato al festival di Cannes, che lo stesso regista definisce così: “Paterson racconta una storia tranquilla, senza conflitti drammatici. La sua struttura è semplice: segue sette giorni della vita dei protagonisti. Paterson rende omaggio alla poesia dei dettagli, delle variazioni e dei cambiamenti quotidiani. Il film è un antidoto alla noia e all’oscurità dei film drammatici e del cinema d’azione. E’ un film che lo spettatore dovrà lasciare fluttuare davanti ai suoi occhi come le immagini che si vedono dal finestrino di un autobus mentre si attraversano le strade di una piccola città dimenticata”. Il film è l’ennesima prova del regista, che con semplicità narra il collassa mento dell’identità di una cultura, ormai stanca e routinaria.
Giovedì 16 febbraio il regista iraniano Farhadi con ‘Il cliente’ racconta la storia di Emad e Rana, che sono costretti a lasciare il loro appartamento nel centro di Teheran a causa degli importanti lavori che minacciano la costruzione. Si spostano così in una nuova casa, dove un incidente cambierà per sempre le loro esistenze. Il film, presentato sempre al festival di Cannes, mostra un Paese, ormai laico nel quale si scontrano le pulsioni alla modernità e i retaggi della cultura più tradizionale.
Chiude la rassegna, giovedì 23 febbraio, il film di Peter Brosens, ‘Un re allo sbando’, presentato al festival di Venezia. Re Nicolas III è una persona sola, che ha la netta sensazione di vivere una vita non sua. Insieme a un regista inglese, Duncan Lloyd, incaricato dal Palazzo di ravvivare l'alquanto ingrigita immagine della monarchia, parte per una visita di Stato a Istanbul. In questo modo il regista confeziona una pellicola dalla trama semplice, dall’anima dolce e dall’ironia atipica ma coinvolgente, utilizzando l’espediente del ‘film nel film’ che regala movimento ma con una fluidità meritevole di plauso.
"In questi mesi di emergenza il sistema sanitario regionale ha sostenuto uno sforzo straordinario. Voglio ringraziare gli operatori e il settore del volontariato, che in questi mesi hanno sempre assistito la popolazione anche in condizioni di disagio. Il Servizio Salute della Regione ha da subito organizzato risorse e mezzi. Proprio ieri il Ministero della Salute ci ha confermato che tutte le spese sostenute per il sisma dall'ente regionale verranno tutte rimborsate".
Così il presidente Luca Ceriscioli, che aggiunge: "Voglio per questo ringraziare il Governo che ancora una volta dimostra la giusta attenzione. I costi principali riguardano la farmaceutica, ma ingenti sono anche le spese relative ai danni subiti dalle strutture ospedaliere, come gli ospedali di Fabriano, Tolentino e Amandola. In particolare, per il nosocomio del Fermano, l'Area vasta 3 ha già sostenuto spese per oltre 1 milione di euro per realizzare lavori di ristrutturazione e il trasferimento delle prestazioni nei moduli sanitari".
Ecco l'elenco delle prestazioni garantite dal sistema sanitario regionale in questi mesi d'emergenza. E' stato individuato un codice di esenzione T16 che consente ai residenti nei comuni dei crateri sismici di ottenere gratuitamente i farmaci a pagamento, non pagare la differenza dovuta nel caso di farmaco a maggior costo rispetto a quello a carico del Ssn, non pagare il ticket nel caso delle prestazioni di specialistica ambulatoriale. Il costo sostenuto dalla Regione per la spesa farmaceutica, dall'inizio del sisma al 31 dicembre 2016, è di circa 2.370.000 euro per 80.213 farmaci; per la specialistica ambulatoriale di 2.900.000 euro.
È stata attivata, subito dopo il primo evento sismico, una rete integrata per il supporto psico-sociale. Sono stati registrati 4.645 interventi: il 66,2% di supporto psicologico; il 20,4% di servizi alla persona; il 6,9% di supporto sanitario; il 6,5% di supporto alle famiglie e ai minori. Da novembre, inoltre, è stata attivata una procedura per l'autorizzazione di trasporti sociali speciali gratuiti per aiutare cittadini alloggiati nelle strutture alberghiere con particolari difficoltà per fragilità socio sanitarie: 75 gli interventi autorizzati. Nei distretti della costa delle aree vaste 3, 4, 5 l'Asur ha aumentato, secondo le necessità, turni di continuità assistenziale aggiuntiva per migliorare l'assistenza di base ai cittadini sfollati nelle strutture ricettive. L'Inrca ha messo a disposizione un servizio di telemedicina in collaborazione con Asur Area vasta 5 e medici di medicina generale per le attività di consulenza specialistica cardiologica, dermatologica e diabetologica ad Arquata del Tronto; operativa anche un'equipe multidisciplinare Inrca-Asur per la valutazione dei soggetti fragili anziani. Inoltre, la giunta regionale ha approvato il Piano straordinario di assunzioni dell'Asur per il 2017 conseguente agli eventi sismici. Il piano comporta l'assunzione, a tempo determinato, di 68 unità di personale sanitario e tecnico (6 psichiatri, 3 neuropsichiatri infantili, 14 psicologi, 7 educatori professionali, 4 assistenti sociali, 3 medici di Igiene e sanità pubblica e 3 medici Spsal, 4 veterinari, un ingegnere civile, un ingegnere ambientale, 13 tecnici della prevenzione e 9 assistenti sanitari-infermieri) necessarie all'erogazione dei Lea e all'emergenza, per un costo semestrale di 1.615.000 euro, per le necessità delle Aree Vaste n. 3, 4 e 5. In emergenza, nel corso dei primi eventi sismici sono state evacuate 605 persone con fragilità sociale o sanitaria da strutture socio sanitarie o di cure intermedie che hanno subito danni. A causa degli eventi sismici sono aumentati i bisogni assistenziali dei soggetti fragili, ai quali si stanno assicurando risposte. I costi sono in fase di valutazione. E' stato subito reso operativo, infine, un presidio integrato per le attività di veterinaria e sicurezza alimentare composto da personale Asur Dipartimento di Prevenzione, Izs Um, facoltà di Veterinaria di Camerino. In merito ai costi del sociale, il Dipartimento della Protezione civile nazionale ha previsto il rimborso della spese per l'accoglienza di soggetti fragili in strutture sociosanitarie (ANSA).
Così come attesi, sono arrivati i chiarimenti del Commissario per la Ricostruzione Vasco Errani riguardanti i problemi relativi alla scadenza dei termini per la presentazione della domanda di contributo per i danni lievi alle abitazioni. Ad evidenziarlo è il sito sibilla-online.com con un ampio articolo (qui)
L’Ordinanza del Commissario 8 del 14 dicembre 2016 all’art. 6 punto 3 stabilisce infatti che il termine per la presentazione della richiesta di contributo è di 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’ordinanza (12 febbraio) , ma non è possibile rispettare tali termini se al proprietario non sono stati ancora comunicati gli esiti delle schede FAST e/o AeDES.
Sul sito del Commissario Errani chiarisce che
"Il termine di sessanta giorni dell’articolo 6 comma 3 dell’ordinanza n. 8 si riferisce alle pratiche che sono state presentate in precedenza con l’avvio immediato dei lavori. Le domande per i danni lievi possono essere presentate quando è stata redatta la scheda AEDES con esito B o C, e notificata l’ordinanza sindacale I danni lievi possono essere anche quelli con esito C, come da allegato all’ordinanza del Commissario 8/2016".
Inoltre interviene sulla previsione per cui entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza il soggetto interessato deposita all'Ufficio speciale per la ricostruzione la domanda di contributo ed entro il medesimo termine possono presentare domanda di contributo anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori.
Il Commissario spiega infatti che "Il termine dei sessanta giorni è riferito ai soggetti che hanno presentato istanza di avvio dei lavori anticipata ai sensi dell’ordinanza n. 4/2016. Chi non ha presentato istanza non ha obbligo di presentare la domanda di contributo".
Infine, sempre in tema di scadenze, quanto ai 30 giorni per la redazione e la consegna delle schede Aedes da parte dei tecnici abilitati incaricati dai proprietari, Errani chiarisce che “Il termine è ordinatorio ed è finalizzato ad avere l’esito di inagibilità in modo accelerato per coloro che intendono chiedere l’assegnazione di una Soluzione Abitativa Emergenziale (SAE), che viene programmata solo per gli esiti E (inagibile).
Il procrastinare nel tempo di tale conoscenza allunga i tempi di programmazione e realizzazione delle SAE con il permanere del disagio abitativo dei terremotati.
Inoltre, fino a quando non viene depositata la scheda AeDES, non si può presentare l’istanza per l’esecuzione dei lavori, neppure quelli previsti di riparazione immediata”.
Terremoto Centro Italia 2016: a cinque mesi dal primo sisma il bilancio complessivo è a dir poco preoccupante. E’ stato consegnato un numero irrisorio di casette, le attività produttive sono allo sbando e le verifiche di agibilità sono in ampio ritardo.
Cosa non funziona rispetto invece a quanto è avvenuto nel 1997?
Pur considerando senza dubbio che per il 2016 parliamo in realtà di tre terremoti di forte impatto e dunque di una zona colpita più vasta rispetto al sisma che ha riguardato le regioni Marche ed Umbria nel 1997, tuttavia le differenze gestionali e soprattutto di risultati sono evidenti.
Ce ne parla l'allora sindaco di Serravalle di Chienti, Venanzo Ronchetti testimone diretto, protagonista nonché autore del libro documento “Il ragazzo e l’altopiano” proprio incentrato sul terremoto del 1997.
Innanzitutto ricorda la snellezza del quadro normativo:
due sono stati i provvedimenti principali che hanno disciplinato la ricostruzione:
· la legge 61/98 sulla c.d. “ricostruzione pesante” - Legge 30 marzo 1998, n. 61"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, recante ulteriori interventi urgenti in favore delle zone terremotate delle regioni Marche e Umbria e di altre zone colpite da eventi calamitosi"( solo 11 articoli)
· il decreto del commissario delegato 121/1997 sulla c.d. “ricostruzione leggera” (solo 14 articoli).
I criteri di verifica e per il contributo di ricostruzione erano molto semplici e veloci.
Così recitava infatti l' articolo 1 del Decreto del Commissario delegato per gli interventi di Protezione civile n. 121 del 18/11/1997 (“Contributi per interventi di riparazione dei danni e di miglioramento sismico degli edifici")
“Al fine di consentire un rapido rientro nelle abitazioni danneggiate dagli eventi sismici del 26 settembre 1997 e successivi è concesso un contributo massimo a fondo perduto di lire 60 milioni per unita' immobiliare, per interventi di riparazione dei danni e di miglioramento sismico, a favore dei proprietari, comproprietari, usufruttuari o titolari di altro diritto reale di godimento su unità immobiliari comprese in un edificio dichiarato inagibile totalmente o parzialmente o agibile con provvedimenti, a seguito di accertamento effettuato dalle squadre operanti sotto il coordinamento tecnico del Gruppo nazionale di difesa dai terremoti, del Servizio sismico nazionale e della Regione e che comprenda almeno una unità immobiliare che soddisfi contestualmente le seguenti condizioni:
a) che sia stata adibita ad abitazione principale occupata da nuclei familiari residenti nella stessa unità immobiliare al momento del sisma;
b) che sia stata oggetto di segnalazione di danni da parte dei Comuni ai C.O.M. (Centri operativi misti) competenti alla data di pubblicazione del presente decreto;
c) che sia stata oggetto di ordinanza sindacale di sgombero o dichiarata inagibile totalmente o parzialmente oppure agibile con provvedimenti.
1.bis Il limite del contributo è innalzato a lire 120 milioni per gli immobili privati destinati ad ospitare comunità od attività turistico-ricettive, comprese quelle che offrono servizi di agriturismo e destinati anche ad abitazione principale del conduttore (3).
2. Per la concessione dei contributi di cui al presente decreto il Commissario delegato si avvale dei Sindaci dei comuni in cui risiedono i nuclei familiari interessati, ai sensi del comma 3 dell'articolo 7 dell'ordinanza ministeriale n. 2668/1997”.
Ma la vera novità, secondo il racconto del sindaco, ha riguardato i soggetti coinvolti ed il modello c.d. dal basso:
una sussidiarietà verticale funzionante ed efficace: in capo alla struttura organizzativa post sisma un sottosegretario di Protezione Civile (il prof. Franco Barberi) come rappresentante in loco dello Stato ed il Presidente della Regione D’Ambrosio come Commissario per la Ricostruzione.
Il governo dell'epoca D’Alema ha provveduto a stanziare rapidamente i fondi ed aggiungerne altri a seguito delle richieste dei sindaci.
A seguire gli assessori regionali Giulio Silenzi e Bruno di Edoardo ed il Presidente alla Provincia Pigliapoco.
Al Centro operativo misto di Muccia per la ricostruzione, e poi anche di Fabriano, per l’ottimo lavoro svolto, c’era l’Ing. Cesari Spuri.
Ma il vero elemento caratterizzante la ricostruzione del 1997 ha riguardato la partecipazione dal basso: i sindaci sono stati investiti del ruolo di soggetti propulsori delle esigenze post sisma.
La Regione, prima dell’ufficializzazione di ogni decisione, ne rendeva gli stessi parte attiva, nel senso di assentire o richiedere delle modifiche a delibere o altri atti. A loro volta i sindaci consultavano la propria collettività locale per poi riferire agli organi regionali.
L’articolo 4 del decreto 121/98 affermava chiaramente che:
“1. I Sindaci, entro 15 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande, trasmettono al Commissario delegato il riepilogo delle domande presentate indicando, per ogni edificio, la previsione di massima del contributo concedibile e le relative priorità di cui al successivo articolo 9 comma 3, utilizzando l'apposito modulo riportato nell'ALLEGATO C al presente decreto.
2. Nei successivi quindici giorni il Commissario delegato, sulla base dei riepiloghi di cui al comma precedente e sulla base delle eventuali priorità territoriali definite unitariamente dai Commissari, sentiti i Comitati tecnico-scientifici, provvede ad una prima assegnazione ai Comuni dei fondi disponibili”.
Era stata addirittura istituita la c.d. Commissione anti terremoto di cui facevano parte i sindaci dei comuni maggiormente colpiti.
E’ stato svolto dunque un vero e proprio lavoro di squadra tra gli amministratori a tutti i livelli e la collettività. Stato – Regione – Provincia – Sindaci e cittadini.
Altro dato che il Ronchetti ricorda riguarda il rispetto delle scadenze temporali:
sono state infatti rispettate tutte le scadenze che tra l'altra erano quasi identiche a quelle del 2016: il sisma del 1997 si è infatti verificato il 26 settembre ed era stato annunciato che entro l’inverno tutti i terremotati avrebbero ricevuto i containers.
A novembre 1997 nel comune di Serravalle di Chienti sono arrivati dall’Irpinia 50 containers ed entro Natale gli altri 250 necessari, realizzati da una azienda di San Severino e sono state urbanizzate 10 aree. E così negli altri comuni colpiti dal terremoto.
"La priorità era infatti quella di mettere al caldo persone e animali prima dell’arrivo dell’inverno. Considerato soprattutto che si trattava di zone montane".
Ricorda con fermezza.
E poi le caratteristiche dei containers erano a misura d’uomo e mono familiari:
uno per ogni nucleo familiare e completamente autonomi con bagno, due camere e la cucina.
Inoltre i problemi delle unità abitative e le criticità delle attività produttive sono gestite contemporaneamente:
sono state tenute sotto controllo allo stesso tempo le esigenze abitative e quelle delle attività economiche.
Questo dunque in sintesi il quadro di una ricostruzione non così tanto lontana dai tempi attuali.
“Riducendo un po’ di più i tempi dell’epoca si sarebbe avuta una ricostruzione perfetta”, questa la conclusione dell’ex sindaco di Serravalle di Chienti.
“Ad oggi c’è troppa burocrazia”. Aggiunge. “Così è troppo difficile”.
E noi ci chiediamo allora perché non utilizzare anche oggi un modello che ha prodotto risultati concreti in tempi rapidi in una situazione non molto differente da quella attuale…
Il primo passo per la ricostruzione post terremoto è sempre ed ancora la tanto agognata scheda Aedes.
L’ Ocdpc n. 422 del 16 dicembre 2016 all’articolo 1 infatti stabilisce che
“In ragione dell'elevato numero di edifici da sottoporre a verifica a seguito dell'aggravamento della situazione di danneggiamento conseguente agli eventi sismici della fine di ottobre” a decorrere dalla data di pubblicazione della stessa ordinanza lo svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici e delle strutture interessate dagli eventi sismici in premessa attraverso la compilazione della scheda AeDES, di cui all'art. 10 del DPCM 8 luglio 2014, disciplinato dall'art. 3 dell'ordinanza n. 392/2016, è sospeso, fatto salvo quanto previsto dai successivi commi".
E di seguito chiarisce che allo svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici e delle strutture interessate di proprietà privata attraverso la compilazione della scheda AeDES per l'intera unità strutturale, solo a seguito dell'esito di "non utilizzabilità" secondo la scheda FAST, provvedono i tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia, su diretto incarico del proprietario o avente diritto, in ragione del fatto che tale procedimento è previsto quale condizione abilitante per l'ottenimento dei contributi per la ricostruzione privata ai sensi di quanto previsto dall'art. 6 del decreto-legge n. 189/2016.
In parole povere: per ottenere il contributo per la ricostruzione in seguito a danni lievi occorrono o la scheda Aedes con una valutazione “B”, quindi di inagibilità temporanea, o una scheda Fast che attesti la “non utilizzabilità” dell’edificio e che viene redatta, per esigenze di celerità, dal proprio tecnico di fiducia.
L’ Articolo 6 dell’ordinanza n. 8 sull’ “Avvio dei lavori e concessione del contributo” indica la procedura da seguire per ottenere il contributo:
1. il tutto si avvia con la comunicazione di inizio lavori che costituisce comunicazione di inizio lavori asseverata. In particolare, con la perizia ivi allegata si assevera che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici, al regolamento edilizio, alle normativa sull’efficientamento energetico e che gli stessi interessano alcune strutture dell’edifico per la loro riparazione e per il rafforzamento locale.
2. La comunicazione di inizio lavori e tutte le istanze inerenti e conseguenti sono inviate all’Ufficio speciale a mezzo PEC. L’Ufficio speciale, utilizzando la procedura informatica, trasmette immediatamente al comune la comunicazione di inizio lavori per i provvedimenti di competenza.
Nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione della stessa ordinanza, quindi entro il 12 febbraio, il soggetto interessato deposita all’Ufficio speciale territorialmente competente la domanda di contributo corredata dalla documentazione necessaria ed entro il medesimo termine, possono altresì presentare domanda di contributo, con le medesime modalità, anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori.
Da quanto sopra, se calcoliamo i termini, in pratica restano soltanto due settimane di tempo per richiedere il contributo.
Ma a quanto pare, molti cittadini non sono in possesso ancora di scheda Aedes con una valutazione “B”, quindi di inagibilità temporanea, o di una scheda Fast che attesti la “non utilizzabilità” dell’edificio.
Il problema dei tempi rapidi per velocizzare il rientro nelle abitazioni lievemente danneggiate, ma concretamente inutili in quanto non rapportati alle attività concrete da svolgere, si è già verificato per le domande di delocalizzazione delle attività produttive, tanto che nell'art. 5 dell'Ordinanza 9 è stato slittato il termine per la presentazione della domanda di delocalizzazione dai 15 giorni inizialmente previsti a 50 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza .
Urge pertanto anche in questo caso una circolare del Commissario che chiarisca che il termine non è perentorio o che lo posticipi.
Domenica 5 febbraio, alle ore 17.00, torna “A teatro con mamma e papà”, la rassegna teatrale che avvicina i più piccoli alla magia del teatro. Dopo il grande successo del primo appuntamento - Il gatto con gli stivali – che ha fatto registrare il tutto esaurito, il duo Meroni–Zamboni presenta l’originalissimo Clown spaventati panettieri.
Due panettieri disoccupati scelgono di darsi al circo, ma del circo non hanno gli attrezzi… E allora giocoleria con gli strumenti del fornaio! Tra acrobazie pericolanti e nuvole di farina magica non di solo pane riderà il pubblico, ma di ogni gag dei nostri panettieri! Uno spettacolo senza dubbio originale, nato nel 2015, sotto una buona stella: ha debuttato, infatti, all’Expo Gate al Castello Sforzesco di Milano ed è stato ospite all’Expo del Cluster Cereali e Tuberi.
Andrea Meroni e Francesco Zamboni sono due artisti nati nelle periferie milanesi nei primi anni '80, attivi come duo di clown dal 2005. Si sono formati presso la Scuola di Arti Circensi e Teatrali di Maurizio Accattato nella quale sono entrati tra il 2003 e il 2004, studiando giocoleria, acrobatica, mimo, teatro, ma soprattutto clownerie approfondendo il clown teatrale e il cosiddetto nuovo clown, declinato in varie specialità (sociale, urbano, circense, teatrale). Per circa dieci anni hanno partecipato attivamente alla ricerca artistica della Scuola, collaborando con l'associazione per la realizzazione delle prime nove edizioni del Milano Clown Festival, come insegnanti della Scuola (2008-2014), ma soprattutto come artisti in diverse produzioni in particolare Circo Oblak, il vero primo successo come duo. Nel 2014 vanno a chiudere il rapporto di collaborazione con la Scuola di Arti Circensi e Teatrali e fondano con altri artisti il Collettivo Clown.
CLOWN SPAVENTATI PANETTIERI
Genere: clown teatrale (clown, giocoleria, mimo)
Età consigliata: dai 3 anni
I biglietti potranno essere acquistati presso il Botteghino del Teatro Don Bosco, nel giorno di rappresentazione, a partire dalle ore 16. Info e prenotazioni 340 7028078 – 3384353550 Biglietti: Intero €8,00 | Under18/Over65 € 5,00.
A teatro con mamma e papà è organizzata grazie al contributo della regione Marche
Si ringraziano per la preziosa collaborazione di Multiradio
Torna a vincere la Rossella Civitanova: 72-70 il punteggio al PalaRisorgimento contro il Basket Tolentino, bravo a non lasciar mai scappare via la partita e rimanere attaccato fino alla fine.
Era importante tornare subito a vincere dopo il passo falso di Pesaro, anche per arrivare al meglio al “big match” di domenica a Fabriano, che ha osservato il suo turno di riposo questa settimana, che sarà probabilmente decisivo per il primo posto nel girone.
La Rossella inizia bene la partita, soprattutto in difesa, arrivando al 15-6 dopo i primi 8’, ma qui si distrae e permette al Tolentino di recuperare subito e chiudere il primo quarto sul 17 pari.
Nel secondo parziale i civitanovesi continuano a non brillare, ma Vallasciani li tiene a galla con 11 punti nel quarto, che finisce sul 31-29 grazie a un canestro di Marinelli a 7” dalla sirena.
Dopo la pausa lunga si inizia con una tripla di Novatti, a cui rispondono Tessitore e Amoroso con otto punti di fila. Ma Tolentino ricuce grazie a un gioco da tre punti di Temperini e al tecnico fischiato a Marinelli, che arriva a 4 falli. La Rossella però, reagisce subito e con i canestri di Andreani e Vallasciani, coadiuvati da Cognigni e Maddaloni, realizzando un altro break per il 48-40 e mantenendolo fino al 54-45 dell’ultimo intervallo.
Nel quarto quarto la squadra di coach Rossi sembra in controllo con i canestri di Amoroso e Marinelli, che la portano negli ultimi 2’ in vantaggio sul 72-62. Ma ancora una volta gli ospiti allenati dall’ex Cervellini non mollano: Temperini mette tre liberi e una tripla e Ortenzi segna dopo una palla persa. Il tempo, però, finisce e la Rossella si prende i due punti.
Domenica prossima quindi, si giocherà a Fabriano, poi seguirà il turno di riposo e la Rossella tornerà a giocare al PalaRisorgimento domenica 19 febbraio contro Il Campetto Ancona.
Rossella Virtus Civitanova – Basket Tolentino 72 – 70
Civitanova: Andreani 10, Cognigni 3, Tessitore 4, Poletti n.e., Vallasciani 20, Minnucci n.e., Felicioni 1, Maddaloni 6, Amoroso 20, Sbaffoni, Grande, Marinelli 6. All. Rossi
Tolentino: Sorci 8, Nardi, Temperini 23, Prati 4, Francesconi 5, Giuliani n.e., Pelliccioni 13, Ortenzi 2, Cimini 3, Severini 6, Novatti 6. All. Cervellini
Parziali: 17-17, 14-12, 23-16, 18-25
Arena, brand leader a livello internazionale nel settore dello swimwear, ha rinnovato il suo rapporto di grande successo con la superstar svedese Sarah Sjöström firmando il nuovo accordo di sponsorizzazione che durerà fino alle Olimpiadi di Tokyo del 2020.
La ventitreenne di Stoccolma è campionessa indiscussa nei 100m farfalla a livello mondiale e detiene attualmente titoli Mondiali ed Olimpici, oltre a record mondiali in vasca lunga e vasca corta. Il 7 agosto 2016 a Rio De Janeiro Sarah è diventata la prima donna svedese a vincere una medaglia olimpica nel nuoto, dominando la finale nei 100m farfalla e battendo il record mondiale. È stata la quinta volta in cui ha stabilito un nuovo record mondiale nel corso di un campionato. Nelle quattro giornate successive Sarah ha appeso al collo un argento nei 200m stile libero ed un bronzo nei 100m stile libero, diventando così la seconda donna nella storia a vincere medaglie nei 100m farfalla e nei 100m e 200m stile libero nel corso delle stesse Olimpiadi.
“Sono veramente soddisfatta del rapporto con Arena” – ha affermato Sarah "e non ho avuto alcuna esitazione nel continuare la nostra collaborazione. Avere la possibilità di indossare il migliore equipaggiamento al mondo, ed essere coinvolta al massimo nella realizzazione degli stessi è sicuramente un grande vantaggio, ma, per me, far parte della famiglia arena, sapere di avere il suo supporto è altrettanto importante. Mi auguro che i prossimi quattro anni siano divertenti e pieni di successi come gli ultimi quattro”. "Sarah è un’ambasciatrice da sogno", ha dichiarato il co-CEO arena Giuseppe Musciacchio. "è dotata di grande talento, è professionale, riservata e dinamica ed è sempre sorridente. Inoltre, è impegnata a fare la differenza attraverso progetti legati al sociale, come la Swedish Childhood Cancer Foundation e il Progetto Playground. In qualità di portabandiera arena, è spesso coinvolta nello sviluppo del prodotto e nella loro promozione. Proprio in questi giorni, infatti, sta facendo un servizio fotografico a Lussemburgo con le nuove www.arenawaterinstinct.com varianti colore della linea di costumi racing Carbon. Ci auguriamo di poter rafforzare il nostro rapporto e di vederla crescere ancora di più nei prossimi quattro anni”.
Al rientro da un collegiale in Sud Africa, all’inizio di quest’anno, l’obiettivo principale di Sarah nel 2017 saranno i Mondiali di Budapest a Luglio. Parteciperà alle qualificazioni per i Mondiali al Swim Open di Stoccolma nel mese di aprile, ai Campionati svedesi che si svolgeranno a fine giugno / inizio luglio a Borås, ai Campionati Svedesi di vasca corta a Jönköping nei primi di novembre, per chiudere poi l'anno con gli Europei in vasca corta di Copenhagen.
“50 + ! Il grande gioco dell’industria” è il titolo della mostra a cura di Francesca Molteni che sarà allestita presso il Poltrona Frau Museum di Tolentino. Il taglio del nastro è fissato per martedì 31 gennaio alle ore 18:00.
La mostra è dedicata agli oggetti che raccontano il ‘made in Italy’ e che hanno cambiato costume, storia, economia e stile di vita della società italiana.
Un’esposizione iconografica di 50 e più oggetti che hanno fatto la storia dell’impresa italiana, scelti dalle collezioni degli archivi e dei musei associati a Museimpresa, con la collaborazione dei loro curatori. Una macchina del tempo che prende vita negli spazi del Poltrona Frau Museum, al fine di raccontare la storia del design italiano attraverso gli oggetti, le invenzioni, le intuizioni, gli azzardi nati dall’ingegno dei capitani d’industria e dei poeti delle fabbriche, dei visionari delle officine, nonché delle maestranze.
Una storia comune che collega tutte le eccellenze italiane e che viene narrata nel museo corporate per divulgare non solo l’ esperienza del brand Poltrona Frau, ma anche quella delle grandi aziende che hanno rivoluzionato differenti settori merceologici.
Il Tolentino gioca forse la migliore partita della stagione ma esce battuto dal confronto con la Biagio Nazzaro. La squadra cremisi deve fare solo mea culpa per gli errori commessi sia in fase offensiva che in fase difensiva, mentre la formazione di Malavenda, pur non giocando una grande partita, conquista tre punti importantissimi per la zona play-off. Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell’Hotel Rigopiano.
La cronaca: parte forte il Tolentino ed al 9’ pt. e già in vantaggio .Cross dalla sinistra di Siena, Dell’Aquila stacca più alto di tutti e di testa batte Lombardi. Al 13’ i locali vicini al raddoppio. Azione di contropiede di Dell’Aquila assiste per Mongiello pronta la conclusione ma Lombardi riesce a respingere.Il Tolentino domina ed al 24’ il raddoppio sembra cosa fatta; prima Strano, poi Siena ed infine Corpetti che a porta vuota cicca clamorosamente il pallone del raddoppio. Al 33’ su cross di Siena, dell’Aquila colpisce di testa ma la traversa interna salva ancora la Biagio dalla seconda rete. All’’ultimo giro di orologio la Biagio trova il pareggio. Su un corner Eramo trattiene Focante, per l’arbitro è calcio di rigore che Rossini realizza per l’ 1 a 1.Ripresa: Locali vicino al vantaggio al 3’ st. ma il colpo di testa di Gobbi termina alto. Al 11’ st. ospiti in vantaggio: errore di Eramo in disimpegno, Alessandroni ne approfitta, si invola verso la porta e batte Palmieri.Al 13’ st brutto fallo di Cecchetti su Gobbi, l’arbitro tira fuori il cartellino rosso e manda negli spogliatoio il numero sei ospite. Al 20’ st. miracolo di Lombardi abile a respingere un tiro a colpo sicuro di Dell’Aquila. Al 31’ Adami da ottima posizione, calcia sopra la traversa. Al 43' ennesimo miracolo di Lombardi che salva la porta su colpo di testa di Adami.
IL TABELLINO
TOLENTINO: Palmieri 6, Gobbi6 , Colonnelli 6, Strano 6,5, Eramo 4, Nicolosi6 (25 st. Ruggeri 6), Siena 6, Corpetti 5,5 (27’ st. Tizi 6), Dell’Aquila 6,5 (34’ st. Ripa ng), Adami 6, Mongiello 5,5 A disposizione: Natali, Palazzetti, Romagnoli, Carboni, All. Passarini.5,5
BIAGIO NAZZARO: Lombardi 7, Sampaolesi 6, Domenichetti 6, Focante 7, Medici 6, Cecchett 5 Liguori 5,5 Rossini 6, Pieralisi. 6, Carnevali 5,5 ( 40 st. Clementi) Alessandroni 6 A disposizione: Marziani, Ragaglia, Bongiovanni, Savarese, Bugari, Negozi. All. Malavenda 6,5
ARBITRO: Conti di Seregno 5 (Raschiatore di S.Benedetto del Tronto-Baldisserri di Pesaro)
RETI:9’ Dell’Aquila, al 45’ Rossini su rig. All’11 st. Alessandroni
NOTE: spettatori 300 circa – Angoli 6 a 5 Ammoniti Focante, Dell’Aquila, Medici, Gobbi, Alessandroni,Pieralisi.Espulsi Al 13’ st.Cecchetti al 38 st. espulso il tecnico Passarini per proteste. Recupero 5’ (0-5)
Il Commissario per la Ricostruzione Vasco Errani ha di recente emanato la quindicesima ordinanza del suo mandato per la fase post sisma nel centro Italia.
Ricordiamo anche, ai fini di un discorso unitario e senza buchi, che dopo l’Epifania, come i Re Magi, in data 9 gennaio 2017 erano arrivano tre nuove ordinanze del Commissario per la Ricostruzione: le n. 11 – 12 e 13.
Riguardavano i seguenti argomenti: l’istituzione del Comitato Tecnico Scientifico, l’ elenco dei professionisti e i contributi per la riparazione degli immobili ad uso produttivo.
La n. 14 del 17/01/2017, già commentata, riguardava l’ “Approvazione del programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018”.
Il nuovo provvedimento datato 27 gennaio 2017, disciplina l’ “Organizzazione della struttura centrale del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016”.
L’ordinanza cioè disciplina l’articolazione interna e l’organizzazione della struttura centrale posta alle dipendenze del Commissario e sono uffici di staff: a) la segreteria tecnica del Commissario straordinario; b) l’ufficio del consigliere giuridico; c) l’ufficio stampa; d) l’ufficio monitoraggio e stato di attuazione dei programmi. Il trattamento economico di tali ultimi soggetti è stabilito con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze su proposta del Commissario straordinario, nel limite massimo di quarantottomila euro annui, comprese le spese.
Interessante appare la previsione secondo cui Il Commissario straordinario può altresì conferire incarichi di studio e/o consulenza a soggetti dei quali siano previamente valutate le spiccate e preminenti competenze nelle materie tecnico-scientifiche attinenti alle attività e ai compiti da svolgere e che pertanto possano assicurare un rilevante supporto alla struttura commissariale.
Questo ci permette di ricollegarci all’ordinanza n. 11 relativa all’istituzione del Comitato Tecnico Scientifico della Struttura del Commissario straordinario.
La prima ordinanza (n. 11 - Istituzione e funzionamento del Comitato Tecnico Scientifico della Struttura del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016) prevede l’istituzione del Comitato Tecnico Scientifico di cui all’articolo 50 comma 5 del Decreto189/2016 e di cui il Commissario straordinario si avvale “per la definizione dei criteri di indirizzo, vincolanti per tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel processo di ricostruzione, per la pianificazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di ricostruzione con adeguamento sismico degli edifici distrutti e di ripristino con miglioramento sismico degli edifici danneggiati, in modo da rendere compatibili gli interventi strutturali con la tutela degli aspetti architettonici, storici e ambientali, anche mediante specifiche indicazioni dirette ad assicurare una architettura ecosostenibile e l'efficientamento energetico”.
I componenti del Comitato Tecnico – Scientifico durano in carica fino al 31 dicembre 2018 in ovvia concomitanza con la scadenza della gestione commissariale.
Per la partecipazione al Comitato tecnico - scientifico non è prevista la corresponsione di gettoni di presenza, compensi o altri emolumenti comunque denominati. Sono previsti invece dei rimborsi delle spese documentate di trasferta entro il limite massimo annuo complessivo di € 30.000,00 riferito all’intero Comitato tecnico – scientifico.
Come già precendentemente da noi evidenziato, stupisce la circostanza che l’Università di Camerino, l’unica terremotata, abbia nel Comitato un solo rappresentante, nella persona del Prof. Massimo Sargolini, Professore Ordinario di Urbanistica. Il Commissario straordinario può però, con apposita ordinanza nominare componenti del Comitato Tecnico – Scientifico ulteriori e diversi da già quelli individuati.
La previsione di cui alla nuova ordinanza secondo cui il Commissario straordinario può altresì “conferire incarichi di studio e/o consulenza a soggetti dei quali siano previamente valutate le spiccate e preminenti competenze nelle materie tecnico-scientifiche attinenti alle attività e ai compiti da svolgere e che pertanto possano assicurare un rilevante supporto alla struttura commissariale” non fa che rafforzare il nostro stupore per l’esclusione dei docenti di Unicam, l’Ateneo maggiormente dotato di competenze scientifiche e tecniche per la ricostruzione, oltre che l’unico direttamente e fortemente colpito dal sisma.
Si auspica pertanto un ripensamento nel senso della valutazione in particolare della nomina del Prof. Emanuele Tondi, il cui ruolo in termini di divulgazione nella fase precedente ai sismi e nel periodo attuale dell’emergenza è di indubbio valore sociale oltre che scientifico.
Inoltre fa riflettere la circostanza che solo a fine gennaio, a ben 5 mesi dal primo sisma, sia stata istituita la struttura centrale della quale il Commissario deve avvalersi per la ricostruzione.
Troppi ritardi, tanta lentezza e burocrazia. Inoltre il mancato coinvolgimento dei protagonisti locali sia amministratori che studiosi: coloro che soli sono in grado di dare un’impronta pratica e veloce alla ricostruzione perché lo fanno con il cuore e con il sudore di vivere sulla propria pelle un’emergenza senza fine.
E qui non ci si esime infine dall’evidenziare tutte le responsabilità del Presidente della Regione: una parte significativa della terra che rappresenta sta morendo e viene umiliata da una gestione esterna che esclude i suoi esponenti locali. Non si può non chiedersi dove sia finito l’orgoglio marchigiano del nostro Presidente nonchè Vice Commissario per la ricostruzione.
"Ci sono degli evidenti ritardi e chi li critica viene chiamato sciacallo, ma questa storia dello sciacallo è solo una scusa per coprire quello che non si è fatto. Mercoledì il governo deve emanare un nuovo decreto. Io spero che lo emani con tutte le cose che servono dentro, a cominciare dalla velocizzazione delle procedure: non è possibile che per abbattere una casa pericolante a volte bisogna chiedere l'autorizzazione a trenta persone, per le casette bisogna aspettare le opere di urbanizzazione di una ditta che lavora con il sistema di gare italiane classico e inefficiente. E non si può neanche pensare che i miliardi di euro che si spenderanno per la ricostruzione siano spesi come si sono spesi nel '97. Ricordiamoci sempre che ci sono case che sono cadute dopo l'adeguamento antisismico del terremoto del '97.
Quello che è emerso da questo incontro, come nei tre incontri di ieri sulla costa, è che questo sistema, questo decreto fatto dopo le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre non è un decreto che sta funzionando e siccome nella legge c'erano delle scadenze e non si stanno rispettando, la legge si deve cambiare e deve essere una legge seria. Questo chiederemo nei prossimi tre giorni e mercoledì capiremo se il governo vuole veramente risolvere i problemi o prendere in giro i cittadini" così si è espresso Luigi Di Maio, vicepresidente M5s della Camera questa mattina a Tolentino, dove ha incontrato cittadini e imprenditori colpiti dal sisma. Telecamere e flash rigorosamente vietati per non trasformare in passerella le difficoltà delle persone.
"No tax area per almeno 4 anni per le popolazioni colpite dal terremoto" ha aggiunto Di Maio "e se all'Europa non va bene a me non interessa e non me ne frega niente nemmeno di quello che dice Juncker, dobbiamo soltanto pensare a questa gente per aiutarla a riprendersi". "La sospensione delle bollette non è una misura sufficiente - ha aggiunto il leader pentastellato -, tra due anni si ritroveranno a pagare decine di migliaia di euro e questo fa sì che questa gente, per timore di dover poi sborsare grandi cifre, continui a pagare acqua, luce e gas fin da ora e questo significa che non c'è stata alcuna sospensione". Di Maio ha chiesto anche la creazione "di una zona franca per le imprese, così da essere attrattiva per aziende da tutta Italia che vogliono investire qui, se non succede questo non si riuscirà a ripartire".
Attrarre fondi europei per rilanciare il turismo dei borghi dei monti Sibillini colpiti dal terremoto. Un ragionamento che è emerso questo pomeriggio a Visso, durante l'incontro che il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, ha avuto con il sindaco Giuliano Pazzaglini e il presidente dell'Ente Parco, Oliviero Olivieri. "Dobbiamo verificare la possibilità di attingere risorse dall'Europa per la riorganizzazione dei percorsi turistici, per la realizzazione di piste ciclabili e di nuovi impianti al fine di rilanciare, appena sarà terminata la fase dell'emergenza, questo territorio dal punto di vista dell'attrattività turistica", ha spiegato Di Maio. Che, con il Movimento 5 Stelle, avverte anche la necessità di "far capire ancor di più all'esterno che queste realtà dei Sibillini sono profondamente ferite dal sisma e che occorre fare presto affinché possano tornare a vivere, altrimenti si rischia uno spopolamento totale". Di Maio ha evidenziato anche la necessità di ripristinare "quanto prima le principali vie di comunicazione" e di creare "le condizioni necessarie affinché queste comunità possano avere un filo diretto con il commissario Errani e con gli enti che sono chiamati a gestire l'emergenza è la ricostruzione". Infine, Di Maio ha ribadito l'impegno del Movimento 5 Stelle "perché le istanze e le sofferenze raccolte in queste aree vengano inserite nel decreto che sarà emanato in settimana".(ANSA).
Luigi Di Maio sarà domenica 29 gennaio a Tolentino per un "incontro informale con i cittadini per raccogliere testimonianze sul post terremoto". L'incontro è previsto per le 10.15 all'Hotel 77 in viale Buozzi. "L'incontro" spiega Gian Mario Mercorelli, del Movimento Cinque Stelle di Tolentino "è rivolto ai cittadini in difficoltà e che possono dare suggerimenti su come agire in parlamento per affrontare la situazione".
Insieme a Di Maio parteciperanno i parlamentari Laura Castelli, Andrea Cecconi e Patrizia Terzoni; gli europarlamentari Laura Agea e Marco Valli; i consiglieri regionali delle Marche Piergiorgio Fabbri e Peppe Giorgini, oltre al consigliere comunale Gian Mario Mercorelli.