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L'insostenibile leggerezza del nulla cosmico - VIDEO

L'insostenibile leggerezza del nulla cosmico - VIDEO

Non che le aspettative fossero particolari, ma che si parlasse del nulla cosmico non era proprio nelle previsioni. 

A cinque mesi dal sisma di ottobre, quello che ha provocato più danni in città, ieri pomeriggio era in programma a Tolentino il primo incontro pubblico con le istituzioni per parlare di ricostruzione. "L'aspetto normativo e la ricostruzione post sisma 2016": già il titolo dato al convegno lasciava presagire qualcosa di anomalo. Di quale ricostruzione si sarebbe parlato? Ma tralasciamo questo piccolo particolare e andiamo al contenuto dell'incontro, al quale erano presenti tutti i protagonisti previsti, ad eccezione del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Che, dopo le famose dichiarazioni di Errani ad Ancona, non sembra più avere un gran feeling con il commissario straordinario alla ricostruzione. Al posto di Curcio era presente Roberto Oreficini. Sul palco, oltre ad Errani, anche il presidente della Regione Ceriscioli, il direttore dell'ufficio speciale per la ricostruzione Spuri e il sindaco di Tolentino Pezzanesi. 

Incredibilmente in orario (e questa forse è l'unica vera notizia della giornata...), è stato proprio il sindaco a fare gli onori di casa di fronte a un teatro dello Spirito Santo gremito in ogni ordine di posti, con tanta gente in piedi e altra rimasta fuori, segno tangibile della tanta voglia di conoscere lo stato delle cose da parte dei cittadini malgrado l'orario infelice dell'incontro.

L'introduzione del sindaco di Tolentino è stata una summa del "volemose bene" con ringraziamenti a gogò e numeri snocciolati come olive durante un aperitivo fra amici: "Quasi 4000 edifici lesionati, 4500 persone in autonoma sistemazione, 223 nei container (che quindi restano vuoti per la metà, essendo stati costruiti per ospitare 400 persone, ndr) e poco meno di 300 negli alberghi". Pezzanesi ha ribadito l'importanza di acquisire immobili da poter un domani destinare a edilizia popolare, ammettendo che mancano ancora un migliaio di perizie da svolgere a Tolentino. E prima di chiudere, l'immancabile invito a chi dal pubblico avesse preso la parola a guardare avanti e a non fare polemica sul passato. 

Ok. Andiamo avanti allora. Perchè poi ha preso la parola il presidente della Regione Luca Ceriscioli, L'intervento del governatore delle Marche si è basato, oltre che sui numeri enormi (indiscutibili, ndr) relativi alle problematiche causate dal sisma, anche su un qualcosa che ancora non esiste: la prossima ordinanza di Errani sulla ricostruzione pesante, in procinto di essere pubblicata nelle prossime ore. Ceriscioli ha detto che i rimborsi parametrici per la ricostruzione saranno addirittura i più alti mai messi in campo per gli eventi sismici, superiori anche a quelli dell'Emilia Romagna. Evidentemente l'incazzatura di sindaci e cittadini dopo la bozza di rimborsi circolata nelle scorse settimane, ha sortito un rapido dietrofront. Resta il fatto che al momento si parla del nulla cosmico, di cose che non esistono, di personaggi delle favole. E in attesa dell'ordinanza, Ceriscioli ha anche detto che i progetti presentati ad oggi sono pochissimi e invitato i cittadini a sbrigarsi a presentare i progetti per la ricostruzione leggera, per evitare poi un ammasso di progetti tutti insieme che rischierebbero di ingolfare gli uffici.

E già. Ma, a detta unanime dei tanti professionisti presenti, senza gli strumenti, senza sapere chi paga, senza avere riferimenti concreti, di fronte a norme complesse e incomprensibili, come si fa a partire con la ricostruzione leggera? Chiede un professionista in sala: "Ma se è tutto pronto, perchè la ricostruzione leggera non parte? Perchè i tecnici non presentano i progetti? Glielo dico io: o la normativa è troppo complicata o siamo diventati tutti incompetenti, ma non credo sia questa seconda ipotesi". 

Ancora Ceriscioli: "Nelle Marche abbiamo 2000 opere pubbliche danneggiate per un danno complessivo di circa due miliardi di euro", ribadendo la volontà della Regione di dare la possibilità ai Comuni di comprare immobili inutilizzati. Ce ne sarebbero almeno 5000 in tre province. Un dato curioso: i famosi 5000 euro che possono richiedere le attività commerciali che si sono dovute spostare hanno una copertura finanziaria di 34 milioni, ma sono state presentate domande solo per un terzo della cifra disponibile. Non ce ne è bisogno o manca una informazione vera su come fare le domande e ottenere qui soldi? Da ultimo, l'Ufficio Ricostruzione presto dovrebbe trovare la sua definitiva collocazione all'altezza di Caccamo di Serrapetrona.

Ascoltato tutto questo, e avendo capito l'andazzo della riunione, lo scrivente se ne è uscito a fumare una sigaretta, lasciando all'interno due collaboratori per verificare se uscisse fuori qualche notizia degna di tal nome. La collega rimasta nel teatro mi riferisce che si sono susseguiti poi diversi interventi di professionisti e tecnici, la maggior parte dei quali non ha lesinato critiche sulla necessità di fare chiarezza nella lettura delle ordinanze e dei decreti che si sono succeduti, molti dei quali in contrasto l'uno con l'altro. Non è un mistero che la stragrande maggioranza dei professionisti, una volta fuori dal teatrino, non ha esistato nel definire inutile questo incontro, dal quale non è emerso nessuno scatto deciso in avanti, nulla che lasci presagire una svolta rapida in questa ricostruzione che non vede ancora un avvio concreto. 

Le rassicurazioni del commissario Errani, che parla di "grandi problemi di informazione ai cittadini e di comunicazione" e di "confronti diretti sul piano territoriale con i professionisti", francamente, ad oggi lasciano il tempo che trovano. Commissario Errani, i soldi ci sono. Lo ha ribadito anche ieri. Bisogna lavorare insieme, ha ribadito. Ma i cittadini si trovano ancora a doversi confrontare con l'insostenibile leggerezza del nulla cosmico. 

Foto Ludovica Scatola

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