Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal MoVimento 5 Stelle Tolentino.
"Il Consiglio Comunale, il 24 novembre 2016, ha istituito con votazione unanime una speciale Commissione Sisma nominandone come membri, oltre al Sindaco, i Consiglieri di maggioranza Massi (NCD), Gullini (DC), Ceselli (FI) e i Consiglieri di minoranza Comi (PD) e Mercorelli (M5S). Alla commissione dovrebbero essere invitati permanentemente un rappresentante della protezione civile, uno dall’ASUR, uno dalleforze dell’ordine e rappresentanti delle categorie economiche, produttive, sociali, culturali più rappresentative della città.Nel corso delle proprie sedute (pubbliche) la Commissione Sisma si dovrebbe occupare di: valutare la situazione edilizia, economica e sociale; individuare le linee guida per superare l’emergenza;indicare criteri relativi alla ricostruzione; proporre modifiche alla normativa in materia di ricostruzione e interventi urgenti a favore della popolazione; promuovere incontri informativi periodici, attraverso tutti mezzi possibili, con la cittadinanza, gli operatori economici e sociali. Bene, sapete quante volte è stata convocata la Commissione Sisma, nonostante gli importanti compiti affidatigli, in questi tre mesi? UNA! E in quell'occasione i rappresentanti degli altri partiti (a parte Ceselli) e il Sindaco sono arrivati con quasi un'ora di ritardo (come abbiamo fatto mettere a verbale). Poi il Sindaco ci viene a dire che invece di collaborare usciamo sui giornali solo per fare propaganda. Faccia funzionare i luoghi deputati alle discussioni invece di chiacchierare. Lo ripetiamo per l’ennesima volta: le decisioni che riguardano il futuro della città si prendono davanti ai cittadini, non nelle segreterie di partito o nel chiuso degli uffici tenendo tutti all’oscuro".
Risultato ad occhiali al della Vittoria tra il Tolentino ed il Camerano. La squadra cremisi perde quindi una grossa occasione per salire nelle zone dell’alta classifica, mentre la formazione di mister Montenovo conquista un punto importante. E’ il Tolentino a fare la partita.
La squadra di mister Passarini al rientro dopo la squalifica, specie nel primo tempo colleziona due nitide palle gol entrambe con Adami, ma le sbaglia, clamorosa la prima quando il numero nove cremisi a due passi dalla porta scarica la conclusione addosso al portiere. Nella ripresa il Tolentino continua ad attaccare, ma non riesce a superare la retroguardia ospite guidata dall’ex Tombesi che chiude tutti i varchi. La cronaca: Al 10’ occasionissima per Adami, che smarcato da Eramo da due passi centra in pieno il portiere in uscita. Al 12’ fallo di Eramo su Donzelli. Punizione di Donzelli para Natali. Al 40’ Adami ha l’opportunità per sbloccare la partita ma la sbaglia nuovamente. Al 44 fallo di Carboni su Bondi al limite. Punizione di Bondi sopra la traversa. Ripresa: La prima conclusione della è di Donzelli al 5’ st. palla fuori di poco. Al 19’ Adami va in gol, ma l’arbitro annulla. Al 31 ci prova Siena, gran tiro Verdicchio devia in angolo.Il Tolentino chiude il Camerano nella propria metà campo, ma la squadra ospite si difende ad oltranza e porta a casa il pareggio.
TOLENTINO: Natali 6, Gobbi 6, Ruggeri 6,5, Strano 6,5, Eramo 6, Nicolosi 6, Tizi 6 (6’ st. Siena 6), Carboni 6, Adami 6, Mongiello 6, Ripa. (20’ st. Palazzetti 6) A disposizione: Giorgi,Corpetti. Romagnoli, Nunzi Raponi. All. Passarini.
CAMERANO: Verdicchio 6,5, Santini 6,5, Polzonetti 6, Stella 6 39 st. Marchionni ng), Tombesi 6,5, Polenta,F, 6 (35 st. Polenta T.ng) Giulietti 5,5, Santoni Elia 6, Donzelli 5,5 Bondi 5,5, Filippetti 5,5 A disposizione: Antinori, Angelici, Santoni Mattia, Defendi, Cecchini, All. Montenovo.
ARBITRO: Perini di Roma 5 (Pizzagalli e Tamburini di Pesaro.
NOTE: spettatori 300 circa - Angoli 10 a 3. Ammoniti: Eramo, Filippetti. Polenta F. Bondi. Recupero 5’ (0+5)
L’On. Fabio Rampelli nella giornata di ieri ha visitato i Comuni terremotati di Tolentino, San Severino e Muccia incontrando Sindaci, amministratori, cittadini ed ospiti nei centri operativi.
“Mai speculare sulle catastrofi, ma a distanza di quasi 6 mesi dalle scosse del 24 agosto e di quattro da quelle di fine ottobre non è possibile non aver dato risposte a migliaia di persone ancora ospiti negli alberghi o nei camping. Oltre la disgrazia del terremoto i marchigiani hanno avuto la disgrazia di avere un Commissario per la ricostruzione nominato dal Governo Renzi, Vasco Errani, per equilibri politici e senza la necessaria competenza tecnica ed una Giunta Regionale, dal suo Presidente Ceriscioli ai sui Assessori Casini e Sciapichetti, completamente inadeguati ed inerti. La gente non ne può più di affermazioni rassicuranti del tipo “Non vi lasceremo mai da soli, non ci dimenticheremo di voi, non vi abbandoneremo mai!” a cui non segue alcun fatto reale.
Fratelli D’Italia - Alleanza Nazionale, a nome di tutti i marchigiani coinvolti nel disastro, chiede:
1) Certezze per i cittadini attualmente ospiti negli alberghi della costa, che tra aprile e giugno dovranno aprire la stagione turistica, un programma di rientro nelle zone di provenienza per far ripartire la vita sociale ed economica nei luoghi abbandonati, ma anche per non depotenziare il futuro e le opportunità di chi non ha avuto danni o ha deciso di restare comunque sul posto.
2) Non è pensabile che in condizioni così eccezionali possano continuare ad essere ad essere applicate con stupidità le leggi ordinarie che impediscono di realizzare piccole abitazioni prefabbricate provvisorie, a spese proprie, se si hanno abitazioni inagibili in via temporanea; operazione questa che invece permetterebbe di concentrare i fondi su chi non ha risorse autonome.
3) Sostenere la filiera dell’allevamento sui pascoli maceratesi e ascolani. Su 700 stalle prefabbricate previste per le imprese danneggiate, ad oggi ne sono state consegnate pochissime ed inadeguate. Una vergogna che ha determinato la morte per il freddo e lo stress di alcune centinaia di bestiame, la riduzione del 50% la produzione del latte e molti aborti tra gli animali in stato di gravidanza.
4) Per la ripresa economica del territorio occorrono due provvedimenti strategici per le imprese commerciali, artigianali ed industriali dell’area del cratere: la defiscalizzazione delle tasse statali per un periodo di almeno 3 anni per attrarre investimenti esterni, creando nuova occupazione; istituire il credito garantito dallo Stato presso le banche per le aziende onde farle ripartire ed effettuare i pagamenti ordinari correnti per le utenze e l’acquisto di materiali e di nuove attrezzature.
5) I tempi d’azione non sono una variabile secondaria: gli albergatori ed i camping devono essere regolarmente liquidati delle fatture, così come i Comuni devono essere sostenuti con fondi straordinari. Non si può pensare che si vada oltre la primavera per il rientro degli sfollati nei comuni di residenza e di fatto si abbandonino interi centri storici, che al contrario devono rappresentare motivo di interesse storico turistico e il sisma o può costituire motivo di solidarietà turistica, da parte di tanti italiani grazie all’attenzione mediatica che hanno avuto in questi mesi di gravissime difficoltà”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal Partito democratico di Tolentino.
"Pezzanesi dice che se sarà eletto si occuperà della ricostruzione collaborando con il Partito Democratico. Ora noi vorremmo capire cosa intende.
Il PD è impegnato ad ogni livello, sia nazionale che regionale o locale, ad affrontare su più fronti e in ogni territorio colpito, gli enormi problemi del terremoto. E questo fa – ovviamente – interagendo con qualunque amministrazione comunale, del tutto a prescindere da colorazioni politiche ed anche se di fronte opposto. Si pensi a Camerino, a Cingoli, a Caldarola, solo per citare gli esempi più vicini.
Va da sé dunque che chiunque a Tolentino vincerà le elezioni potrà sempre e comunque contare su tale collaborazione. Pezzanesi ne ha del resto avuta una chiara dimostrazione subito dopo il sisma del 30 ottobre, allorquando il PD si è messo senza riserve a disposizione dell'amministrazione comunale aiutandola a gestire l'emergenza, così facendo in modo, ad esempio, che in tempi rapidissimi fosse riaperta la gran parte dei servizi dell'ospedale.
Una cosa però ci preme chiarire subito e una volta per tutte. Il PD tolentinate esclude la possibilità di soluzioni di compromesso con Pezzanesi riguardo alla futura amministrazione della città. Sia se a vincere fosse lui, sia se – come pensiamo – è a noi che i cittadini daranno la loro fiducia.
Un conto è infatti la doverosa collaborazione che anche a livello locale abbiamo offerto durante l’emergenza post-sisma e un conto è il governo della città, tanto più in un momento di grave crisi come questo, il quale vede Tolentino ad un punto di svolta fondamentale della sua esistenza. Questo terremoto è stata una tragedia, ma noi siamo convinti possa essere anche, per Tolentino, un'occasione unica di rinascita. Qui non si tratta semplicemente di ricostruire, come dice sempre Pezzanesi. Qui è questione di dare alla nostra città nuova vita e nuova centralità. Ma questo richiede capacità di visione e scelte coraggiose. Tutto fuorché fare compromessi o navigare a vista. Ma soprattutto serve la più ampia partecipazione di tutta la cittadinanza, la quale, al termine di questo quinquennio, deve finalmente tornare ad avere un ruolo attivo e di primo piano.
Per tutto ciò, riteniamo impensabile qualsivoglia intesa futura con Pezzanesi".
Oggi, venerdì 17 febbraio il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha ricevuto ufficialmente una delegazione del Comune sardo di San Nicolò D’Arcidano composta dal Sindaco Emanuele Cera e da Salvatore Lotta e Monica Manca direttore commerciale e responsabile del personale dell’azienda L’Orto di Eleonora.
In pratica, grazie a Martina Dedoni ed a tutta la sua famiglia che vive a Tolentino da oltre 40 anni e che ha impiantato un’attività di produzione alimentare molto importante e originaria del Comune sardo, tutta la Comunità acidanese ha voluto dimostrare la sua vicinanza alle popolazioni tolentinati colpite dal sisma.
Infatti L’Orto di Eleonora, da oltre tre anni organizza in Sardegna un grande evento benefico per la raccolta fondi che viene successivamente destinata all’onlus “I Giardinieri di Sicomori” per importanti realizzazioni in Burundi ed in altri stati dell’Africa in particolare difficoltà.
Quest’anno a seguito del terremoto e dietro segnalazione della famiglia Dedoni, metà dei proventi incassati durante la cena di beneficenza sono stati destinati alla ricostruzione di Tolentino.
Il Sindaco Cera e Lotta e Manca sono quindi arrivati a Tolentino per consegnare ufficialmente al Sindaco Pezzanesi un assegno di 10 mila euro.
A seguito dell’incontro è stato deciso di proseguire nelle attività di aiuto alla Comunità tolentinate e la delegazione sarda si è messa a disposizione per organizzare una grande festa a Tolentino che probabilmente si terra tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. L’evento sarà dedicato alla scoperta della cultura folcloristica ed enogastronomica della Sardegna e del Comune di San Nicolò D’Arcidano e in collaborazione con la Pro Loco TCT, insieme al Presidente Edoardo Mattioli che ha partecipato all’incontro, si è discusso di promuovere un fine settimana con la degustazione anche della famosa e buonissima anguria Gavina, la quale ha il pregio di essere molto piccola, succosa, dolce e senza semi, prodotto tipico di San Nicolò D’Arcidano. Inoltre si è anche discusso della possibilità di iniziare un proficuo rapporto di scambi a più livelli, soprattutto turistico-culturale, per favorire la scoperta di entrambi i territori.
La delegazione sarda ha visitato la città, il complesso monumentale della Basilica di San Nicola e il Castello della Rancia.
Una piccola particolarità che è emersa nel corso dell’incontro: San Nicolò D’Arcidano ha come santo patrono San Nicola da Bari che però, chissà per quale motivo, viene festeggiato il 10 settembre – giorno di San Nicola da Tolentino – anziché il 6 dicembre, festa effettiva di San Nicola da Bari. Un mistero da svelare… anche in nome di una nuova e forte amicizia nata tra i due Comuni.
Si parla tanto di importanza decisiva della prevenzione in tema di terremoto e non si può contare nemmeno sulla stabilità della struttura istituzionale dell'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV), l’ente che vigila sui terremoti?
Preoccupa infatti la circostanza che, nello stesso giorno, si siano dimessi sia il direttore del Centro nazionale Terremoti, Salvatore Mazza, che il responsabile tecnico della Rete Sismica Nazionale Centralizzata, Alberto Delladio. Successivamente pare siano arrivate le dimissioni anche dei responsabili di funzione all'Osservatorio Etneo di Catania. Mentre sembra aver rinunciato a dimettersi il capo delle funzioni informatiche.
Le motivazioni reali di prese di posizioni così gravi e sicuramente dolorose per chi da anni si è speso per la prevenzione nel nostro Paese, pare vadano ricercate nell'impossibilità di continuare a lavorare con scarsità di risorse, carenza di personale e tagli di strumenti fondamentali per l'attività di monitoraggio delle faglie attive.
Al riguardo è stata anche presentata di recente un’interrogazione parlamentare dalla senatrice M5S Enza Blundo.
Dalla vicenda si evince insomma che gli esperti del settore non vengono messi in condizioni di lavorare al meglio, anzi. E si ricordi che si tratta di investimenti, oltre che prioritari in paese in cui la maggior parte delle regioni hanno una forte sisimicità, sono soprattutto fattibili a fronte di spese in altri settori non importanti come la sicurezza nazionale.
Parrebbe inoltre che l'eccessivo sfruttamento del poco personale a regime e la rigida disciplina interna dell'ente siano motivi di insofferenza degli esperti: al riguardo esemplare è quanto accaduto alla dirigente Fedora Quattrocchi che, a seguito delle perplessità manifestate in merito alle operazioni di messa in sicurezza delle chiese del comune di Norcia, sarebbe stata assoggettata a procedimento disciplinare.
Sulla vicenda risulta essersi espresso infine senza tante sottogliezze l'ex direttore dell'Ingv Enzo Boschi, che avrebbe evidenziato l'estrema gravità della situazione e avrebbe chiarito che i fondi, se si vuole, ci sono e si trovano.
Continua l’attività dell’associazione culturale “I Ponti del Diavolo” di Tolentino. Il nuovo appuntamento è previsto per il 25 febbraio prossimo, con inizio alle 20.30, al ristorante Parco Hotel di Pollenza. Nel corso della cena verrà proposto un defilé di moda per far conoscere le nuove collezioni delle aziende tolentinati.
La prima parte del veglione sarà quindi allietata da una sfilata con le diverse aziende che si prestano al simpatico gioco di luci con la musica in collaborazione con Multiradio. In passerella gli abiti da sposa di Cm Creazioni di Tolentino e le borse di Tigamaro di Tolentino. Le acconciature delle modelle saranno curate dalla Parrucchieria Michela di Tolentino, mentre il trucco dal Centro estetico Stella di Tolentino. Cinque le modelle che sfileranno: Chiara Santini, Arianna Marani, Lucrezia D’Amico, Valentina Tordini, Marilena Menghi, tutte di Tolentino. Ci saranno anche dei modelli tra i quali Carlo Santini e Francesco Marani.
Nel corso della serata verrà poi assegnata la fascia di Miss Ponte del Diavolo 2017: chi la indosserà diventerà una sorta di madrina che accompagnerà la prossima edizione della rievocazione storica “Sul ponte del Diavolo ... tra storia e leggenda”, in programma tra la fine del mese di agosto e gli inizi di settembre. Saranno eletti anche miss e mister simpatia. Momenti di spettacolo e tanto divertimento al veglione “Il Ponte del Diavolo in maschera” per festeggiare la festa più pazza dell'anno tra stelle filanti, maschere, trombette, giochi e sorprese. L'occasione servirà per riunire anche il gruppo storico “Il ponte del Diavolo” per festeggiare insieme il Carnevale gustando una mega torta dalla forma del Ponte del Diavolo di Tolentino. Al veglione è gradita la maschera. Ogni partecipante dovrà avere un oggetto che ricordi il Carnevale. Verranno, inoltre, assegnati premi per le maschere dei bambini, nonché per la più bella tra gli adulti ed il gruppo più numeroso con un party in piscina all’agriturismo “Terre del Chienti” di Tolentino. Premi anche per la comitiva più giovane e numerosa. La serata sarà allietata, per la gioia dei bambini, ma anche dei grandi, da giochi e sorprese. Per info e prenotazioni 336/636141.
Il microcosmo di Tigamaro non smette di stupire. E dalla sempre fervida inventiva di Luca Bortolami e del suo staff nasce un nuovo progetto: formare in house i giovani mastri pellettieri del futuro. Con l'impegno di assumerne buona parte. Nasce così Tigamaro Academy, una vera e propria accademia professionale dove studiare l’arte della pelletteria, imparare il metodo della produzione in linea e diventare dei moderni Mastri Artigiani.
L'obiettivo di Tigamaro è quello di fornire le basi per imparare a creare il bello e poter così consolidare quella tradizione pellettiera che è sempre stata una caratteristica fondamentale del distretto tolentinate e che, invece, da qualche tempo, per fattori diversi si è andata un po' perdendo. E anche quello di creare occupazione in una delle aziende più vivaci del settore.
Tigamaro Academy si sviluppa in due moduli trimestrali. Ogni corso accoglie dodici persone di diversa estrazione sociale e professionale. Tutti i partecipanti, selezionati da Manpower, hanno superato dei test attitudinali e di manualità e vengono introdotti al nuovo modo di concepire il mercato del lusso, al nuovo modo di produrre, di creare valore sostenibile. "Tutto sostiene l'azienda - dev'essere inserito in un contesto di sostenibilità sociale economica e produttiva. In Tigamaro non si producono semplici oggetti ma si è tutti coinvolti in un processo valoriale che porta alla realizzazione di pezzi unici. Noi crediamo che il modello Tigamaro possa essere insegnato a tutti e che le nuove generazioni possano riavvicinarsi al mondo manifatturiero, anche chi non ha esperienza. Tigamaro Academy è un corso per imparare a creare il bello, un'opportunità per trovare lavoro in una delle aziende in crescita del settore pellettiero. Grazie alle nostre maestranze" spiega Bortolami "Tigamaro è in grado di formare e trasmettere la cultura del fare". E si punta molto sull'emulazione da parte delle altre aziende del territorio: "Ci auguriamo che il nostro progetto sia un primo passo verso un meccanismo virtuoso di esempio per molte altre aziende del territorio che devono dare delle risposte alla collettività: la cultura del saper fare deve essere difesa e tramandata".
Dal Movimento Cinque Stelle Tolentino riceviamo
Sembra che la richiesta del Sindaco al Commissario Straordinario Errani di convalidare le schede di sopralluogo effettuate nei mesi scorsi non sia stata accolta: è stata sì data ai Comuni la possibilità di trasformare in FAST le proprie schede, ma quelle redatte a Tolentino mancano di dati indispensabili che vanno riportati nella FAST. Il che, di fatto, renderà necessari nuovi sopralluoghi, a meno che qualche tecnico comunale non si assuma la responsabilità di compilarle basandosi su quanto scritto da altrisenza verificare di persona e di integrarle con dati che non ha. Voi lo fareste?
Ci dispiace che tanti cittadini siano impossibilitati a vedere la luce in fondo al tunnel in cui sono finiti dal momento del sisma a causa della rigidità della burocrazia. Ma la situazione ci obbliga a farci una serie di domande: innanzi tutto, quando si deciderà il Sindaco a informare i Tolentinati? E perché ci si è trovati in questa assurda situazione? Sarebbe bastato seguire le direttive diramate fin dal 6 novembre 2016 e i consigli dati dal personale dell’Ufficio Tecnico per non trovarci, a metà febbraio, con solo un pugno di mosche in mano.
È dal 6 novembre, infatti, che i Comuni hanno la possibilità di utilizzare le schede FAST. Inoltre i tecnici comunali abilitati avrebbero potuto compilare direttamente schede AEDES.L’Amministrazione di Tolentino, invece, ha scelto di proseguire ad utilizzare le schede “fatte in casa”. Perché? Forse per avere le mani libere nella speranza di poter gestire l’emergenza a modo proprio? Sicuramente l’utilizzo delle schede FAST avrebbe prodotto, nell’immediato, qualche disagio in più, ma ora tanti cittadini potrebbero essere già sulla buona strada per eseguire i lavori necessari a rientrare in casa. E invece siamo praticamente punto e a capo. L’ennesima conferma che prima di accusare gli altri di incapacità Pezzanesi dovrebbe riuscire a dar prova di efficienza.Siamo pronti a scommettere che il Sindaco, se fosse confermata la necessità di effettuare di nuovo i sopralluoghi, invece di chiedere scusa ai suoi concittadini, addosserà la colpa all’insensibilità degli apparati burocratici che non hanno voluto cambiare le regole per mettere una pezza. Eppure, giusto un mese fa, il Sindaco riponeva piena fiducia nel Commissario Errani definendolo “uomo sensibile ed attento”le cui strategie “daranno risultati importanti a favore delle nostre comunità”. Si è visto…
Dalla sezione di Tolentino di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale riceviamo
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale appoggia la candidatura del sindaco uscente di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e ripropone la coalizione che vinse le elezioni cinque anni fa. Atto dovuto poiché l’amministrazione uscente ha governato bene e soprattutto in tempo di ricostruzione post terremoto non si può destabilizzare il Comune con avventure sulla pelle dei cittadini. E’ importante continuare il lavoro svolto dai consiglieri comunali e dal nostro partito per far rinascere Tolentino. Certo ci sono nuovi problemi immensi per affrontare l’emergenza terremoto e come in tutte le cose occorre migliorare e fare di più. E’ stato fatto tanto rispetto al pessimo passato, purtroppo il sisma ha complicato la situazione ma è anche un’ occasione per fare grande Tolentino
Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale di Tolentino è stata in prima fila, grazie a una raccolta firme, per lo smantellamento della pista ciclabile voluta dalla precedente amministrazione di sinistra e osteggiata da cittadini e attività commerciali.
Appoggiamo incondizionatamente la proposta del Sindaco di ubicare a Tolentino l’Ospedale unico provinciale, in alternativa non possiamo comunque rinunciare alla sopravvivenza di tutti i servizi per il cittadino operativi prima del sisma. L’abbattimento per inagibilità sia l’occasione per ricostruirlo più sicuro ed efficiente al servizio della città e dei cittadini dei paesi vicini .
Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale si è mobilitata a favore dei risparmiatori truffati da Banca Marche e continuerà la battaglia per rendergli giustizia.
Grazie a Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale in Regione sono stati stanziati i fondi (780mila euro) per la costruzione di alloggi popolari a Tolentino e rivendichiamo le battaglie fatte dal 2013 per evitare che le case popolari costruite con i soldi degli italiani vengano assegnate principalmente agli extra comunitari. Dovranno essere adottati nuovi criteri come gli anni di anzianità di residenza: la legge regionale 22 del 2006 che regola le graduatorie va totalmente modificata.
Siamo consapevoli del grande impegno che ci attende e per questo siamo aperti al contributo di idee e proposte dei cittadini per inserire nel programma di governo del prossimo quinquennio.Un impegno sempre volto a privilegiare gli Italiani.
Alle prossime elezioni Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale presenterà una propria lista di candidati, già in parte messa a punto, ma tuttora aperta a chi voglia impegnarsi per costruire un futuro per Tolentino.
L'Ancona si affida all'esperienza e al carisma di Giovanni Pagliari. Il tecnico tolentinate va a sostituire sulla panchina dorica Fabio Brini e questo pomeriggio dirigerà il suo primo allenamento sul campo sintetico di Offagna, in vista della prossima partita contro il Santarcangelo.
Giovanni Pagliari, la scorsa stagione era il vice di De Canio in serie A all'Udinese e ora cercherà di riportare l'Ancona in zone di classifica decisamente più tranquille. Un passato importante da calciatore, soprattutto con le maglie di Perugia e Maceratese, come allenatore ha avuto esperienze sempre a Macerata ma anche a L'Aquila e Foligno.
Sodalizio di spessore tra lo Chef Andrea Giuseppucci e Lord Bio di Raffaele Delle Fave: a Macerata prende vita “Piazza 16 - Lord Bio”, Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar, incastonato nel Palazzo dei Priori, in Piazza della Libertà 16.
E’ una sinergia, quella tra Giuseppucci e Delle Fave, che nasce dalle conseguenze del terremoto del 30 ottobre scorso, evento drammatico che ha reso inagibile “La Gattabuia”, il ristorante di ricerca avviato nel 2014 dallo Chef tolentinate, oggi “ambasciatore” delle Marche in giro in alcuni ristoranti Eataly nazionali ed europei.
Il Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar amplierà l’offerta gastronomica di Lord Bio, il Ristorante vegetariano biologico di altissima qualità inaugurato nel 2015 dall’iniziativa di Raffaele Delle Fave.
Primo step “Piazza 16 - Lord Bio” sarà quello di avviare una nuova stagione per la ristorazione maceratese, con un menu speciale pensato per la sera del 14 febbraio: saranno proposti molti piatti “pop” marchigiani, oltre alla pizza al piatto digeribilissima, con 48 ore di maturazione, che offrirà sapori diversi per ogni stagione.
Un’equipe di professionisti a servizio delle popolazioni colpite dal terremoto, che fornisce supporto tecnico, economico, legale, morale e ricreativo. In due parole: Sisma Service. E’ nata un’associazione unica nel suo genere perché offre consulenze completamente gratuite da parte di avvocati, geometri, esperti di management e marketing, consulenti finanziari e programmatori web. Non solo, perché oltre ad aiutare i cittadini a districarsi tra perizie di immobili, decreti e agevolazioni fiscali, Sisma Service organizza eventi per finanziare i suoi progetti di beneficenza.
In questo periodo di difficoltà, c’è innanzitutto bisogno di concretezza. E l’associazione, composta da un team di specialisti in vari settori, garantisce in tempi rapidi, con un linguaggio semplice, comprensibile da tutti, e a costo zero risposte ai quesiti degli associati.
Chiunque può diventare socio. Il progetto si basa su tre concetti fondamentali: no profit, no politica, etica professionale. Per informazioni e consulenze chiamare il 3491048279.
Sisma Service è attiva dal primo gennaio. I promotori hanno eletto Leonardo Maccari, libero professionista, come presidente e l’avvocato Andrea Luzi come vice. Il resto della squadra sarà svelato durante la serata di debutto dell’associazione giovedì 23 febbraio al Donoma Sound Theater and Food di Civitanova, in via Mazzini 47. Sisma Service in collaborazione con l’Avis, l’associazione volontari italiani sangue di Tolentino, organizza un gran buffet di beneficenza dalle 20.30 (costo 30 euro a persona), mentre dalle 23 si balla (uomo 10 euro, donna omaggio). L’intero incasso dell’iniziativa sarà destinato alla ricostruzione dei locali Avis, danneggiati dal sisma, adibiti a punto di raccolta e sede amministrativa. Per le prenotazioni contattare il 3345979000 (la presidente Avis Ivana Ciucci) o il Donoma allo 0733.775860.
Dopo le scosse di fine ottobre infatti i donatori dell’oro rosso, che a Tolentino sono 1.011, non hanno più una sede. E la prima mano di Sisma Service va a loro.
L’attività di recupero dei beni di prima necessità svolta dai vigili del fuoco nei fabbricati inagibili e presso gli edifici ubicati in zone rosse nei comuni terremotate è conclusa. E anche da diverso tempo.
Così il Ministero dell’Interno, in una nota riguardante appunto il “Coinvolgimento dei vigili del fuoco nel prelievo di beni da fabbricati inagibili e edifici ubicati in zone rosse nelle aree colpite dal sisma” , informa l’ufficio del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, i comandi dei vigili del fuoco del cratere e la Dicomac che d’ora in avanti la loro attività di salvataggio di beni nelle zone danneggiate dal terremoto riguarderà soltanto i beni culturali, storico-documentali e di interesse pubblico. La nota è stata inviata lo scorso 29 dicembre, ma ha effettiva validità dalla data in cui la stessa è stata protocollata.
I cittadini, laddove debbano recuperare beni non classificabili di prima necessità, non potranno avvalersi dei vigili del fuoco ma dovranno invece rivolgersi a delle imprese private che, pur non specificato, ma sicuramente, in quanto tali, si faranno pagare.
Quindi è proprio il caso di dire: dopo il danno ecco la beffa. Puntuale.
In primis: si parla di beni di prima necessità e beni non qualificabili come tali. Ma in realtà tale suddivisione è stata soltanto una conseguenza delle circostanze e delle disposizioni impartite ai proprietari degli edifici: ingresso in casa accompagnati dai vigili del fuoco per non più di cinque minuti per volta. Sappiamo però bene che in simili condizioni i beni di prima necessità non possono essere raccolti in così poco tempo e con la paura che ci crolli la casa addosso. Si pensi poi a chi ha bambini o anziani o disabili che necessitano di oggetti che in un primo momento non possono essere portati via dalle abitazioni ma che sono comunque necessari a queste categorie di soggetti.
In secondo luogo: le persone terremotate, oltre a non avere più a disposizione i propri beni per ovvie ragioni, ed avere aspettato tempi più tranquilli per poterle riprendere, ora devono addirittura pagare per averli? Non sono infatti previsti contributi per questo. Come si può chiedere a chi è già in difficoltà di pagare per un suo legittimo diritto, ovvero entrare in casa e prendere le proprie cose? E’ assurdo se non raccapricciante.
In ultimo ma non meno importante: certamente i vigili del fuoco non sono dei facchini, ma perché non prevedere nel terzo decreto terremoto un fondo per tali necessità? I vigili del fuoco sono stati sempre a disposizione dei cittadini anche oltre il proprio dovere ed ora le persone dovrebbero rivolgersi ad aziende private che non hanno di certo l’ esperienza e soprattutto l’affidabilità dei vigili del fuoco.
Urge pertanto un emendamento al decreto in fase di conversione in legge per evitare l’ennesimo schiaffo alla collettività colpita dal sisma.
Da MoVimento 5 Stelle Porto Potenza Picena, MoVimento 5 Stelle Tolentino, MoVimento 5 Stelle San Severino Marche, MoVimento 5 Stelle Macerata, MoVimento 5 Stelle Recanati, MoVimento 5 Stelle Porto Recanati, MoVimento 5 Stelle Matelica, Simpatizzanti MoVimento 5 Stelle Pollenza, Simpatizzanti MoVimento 5 Stelle Corridonia, Simpatizzanti MoVimento 5 Stelle Mogliano, riceviamo e pubblichiamo
Sotto un silenzio preoccupante le istituzione pubbliche (leggi Politici professionisti e Partiti) stanno mettendo a punto nel territorio maceratese la riorganizzazione del Sistema Idrico Integrato, affidata all’ATO3, un ente che associa 48 comuni, 42 del Maceratese più altri 6 comuni di Ancona sud, AT3 che ha dato la gestione dell’acqua a tre sub ambiti ,società per lo più scatole vuote: UNIDRA, CENTRO MARCHE ACQUE E SI Marche che a loro volta hanno subappaltato la gestione diretta a ben sette società: Centro Marche Acque S.r.l. Partecipata solo dai comuni di Cingoli, Filottrano, Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Numana, Osimo, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati e Sirolo. ASTEA S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Osimo, Porto Recanati, Potenza Picena e Recanati.
Acquambiente Marche S.r.l. serve in sub-concessione i comuni di Cingoli, Filottrano, Numana e Sirolo.S.I. Marche S.c.r.l. Partecipata dai comuni di Appignano, Castelfidardo, Civitanova Marche, Corridonia, Macerata, Montecosaro, Morrovalle, Pollenza e Treia. APM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Appignano, Castelfidardo, Corridonia, Macerata, Montecosaro, Morrovalle, Pollenza e Treia.
ATAC Civitanova S.p.A. serve in sub-concessione il comune di Civitanova Marche.Unidra S.c.r.l. Partecipata solo dai comuni di Acquacanina, Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, San Severino Marche, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Ussita e Visso. ASSEM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Castelraimondo, Fiuminata, Gagliole, Pioraco, San Severino Marche e Ussita.
ASSM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Fiordimonte, Monte Cavallo, Pievebovigliana, Serrapetrona, Tolentino.
Valli Varanensi S.r.l. serve in sub-concessione i comuni di Acquacanina, Fiastra, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti.
E’ prevista la fusione dei tre soggetti che gestiscono attualmente l’erogazione del servizio nei comuni dell’ambito territoriale (e tutto ciò che concerne l’Acquedotto del Nera), Sì Marche, Centro Marche Acque e Unidra che dovranno divenire un unico ente. E’ prevista inoltre una seconda fase che prevede l’assegnazione in house della gestione operativa del servizio ad un soggetto unico su cui saranno chiamati ad esprimersi i Consigli comunali appartenenti all’assemblea d’ambito.E’ evidente che a questo punto sarà inevitabile la lotta per ottenere la gestione unica del Sistema Idrico Integrato provinciale e già se ne vedono i prodromi, tanto per fare alcuni esempi, citiamo il passaggio delle azioni dei Comuni soci da Astea spa a Centro Marche acque, una operazione finanziaria funzionale a mantenere la gestione idrica in capo ad Astea in comuni importanti come Osimo, Recanati Potenza Picena Porto Recanati, Loreto Montecassiano e Montelupone, altrimenti Astea spa sarebbe destinata all’irrilevanza e forse alla scomparsa, inoltre non possiamo dimenticare che il Comune di Apiro ha affidato la gestione del servizio Idrico ad APM spa Macerata con relativo ricorso al TAR da parte di UNIDRA con relative accuse gravissime di conflitto di interessi fatte dal sindaco di Apiro alla minoranza PD contraria all’operazione.
Un ginepraio di interessi e appetiti partitici e politici che la dice lunga quali siano gli interessi in campo, per la spartizione di poltrone e di affidamenti di incarichi.Detto ciò non possiamo tacere del fallimento totale della attuale gestione del ciclo delle acque in capo all’ATO3 che sta portando la nostra Regione ad una procedura d’infrazione europea, non avendo ottemperato alla costruzione di un sistema fognario e di depuratori adeguati continuando nella pratica di sversare in mare e a cielo aperto i liquami.Il M5S, non ci sta ovviamente, a condividere la logica che il servizio idrico favorisca la costituzione di società, come s.p.a (anche se a carattere pubblico), controllate e gestite con metodi non trasparenti, che hanno il solo interesse di conseguire utili, logica non in linea con l’interesse pubblico del cittadino e con il concetto di “acqua pubblica”. Principio di “acqua pubblica” tra quelli fondanti del MoVimento, condiviso dalla maggioranza dei cittadini attraverso un referendum e stabilito da molti statuti comunali. Tutto ciò nonostante la vigente normativa abbia stabilito la soppressione delle A.T.O. (legge 42/2009) assegnando alle Regioni compiti di programmazione e controllo dei servizi allo scopo di organizzarli e di gestirli pubblicamente,
A nostro avviso la gestione del servizio idrico integrato deve restare sotto il diretto controllo degli enti pubblici e i cittadini devono essere coinvolti attraverso processi democratici di partecipazione e di controllo.Noi del M5S, siamo pressoché sicuri che tutta l’operazione si trasformerà nella creazione dell’ennesimo carrozzone a controllo partitico con ufficio di presidenza, vice presidenza, e consulenti vari, e con personale dirigenti compresi assunti per nomina e non per merito per merito tramite concorso.• Le nostre proposte sono semplici e chiare: • Modifica degli statuti dei Comuni, ed inserire i principi di acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell'acqua come bene comune pubblico di non rilevanza economica;• Modificare , dove possibile, la natura degli enti che gestiscono l'acqua, da società per azioni (diritto privato) ad enti consortili di diritto pubblico;• contro i distacchi, per ripristinare immediatamente i distacchi in essere e per garantire in ogni caso almeno 50 litri giornalieri a persona.
Con un perentorio 3 a 1 il Tolentino batte il Porto d’Ascoli, lo scavalca in classifica e torna in zona play-off.
Quella giocata al della Vittoria è stata una buona partita perché ha visto due squadre affrontarsi a viso aperto dal primo all’ultimo minuto di gioco. Di Ripa, Mongiello ed Adami le reti per la squadra cremisi; dell’ex Iachini la rete per il Porto d’Ascoli.
La cronaca. La prima conclusione della partita al 5’ è degli ospiti con di Nepa, palla sul fondo.AL 6’ Tolentino in vantaggio con un gran gol di Ripa che dal limite lascia partire un tiro che si insacca alla sinistra di Reali. Al 15’ cross di Iachini, colpo di testa di Pendenza palla fuori. Al 24' azione personale di Mongiello fermato fallosamente da Biancucci. Punizione di Mongillo sulla barriera. Al 28 ci prova Pendenza da fuori area, blocca Palmieri. Al 29’ Ripa va angolo in gol, ma la rete viene annullata per fuorigioco. AL 42’ arbitro e giudice di linea chiudono entrambi gli occhi su un fallo di mano in area ospite, tanto clamoroso quanto facile da vedere.
Ripresa: 7’ Ripa di testa su corner di Mongiello va vicino al raddoppio, palla di poco fuori. Al 9’ fallo di Strano su nepa al limite. Punizione di Nepa, Palmieri rimane immobile. ma la palla sfiora il palo e termina sul fondo. Al 15' il Tolentino raddoppia. Azione personale di Mongiello che salta un avversario, si presenta in area e batte Reali sul suo palo. Al 21’ ci prova Pendenza in mezza rovesciata, Palmieri ben appostato para. Al 32’ il Tolentino fa tris. Mongiello per Ruggeri atterrato in area da Sensi. L’arbitro questa volta vede bene e concede la massima punizione al Tolentino. Sul dischetto Adami che spiazza Reali per il 3 a 0. Al 47’ Iachini su assist di Pendenza accorcia le distanze.
IL TABELLINO
TOLENTINO: Palmieri 6 , Palazzetti 6, Ruggeri 6, Strano 6,5, Eramo 6,5, Nicolosi 6,5, Gobbi 6 (36’ st. Rozz ng) Carboni 6,5, (31 st. Siena 6) Adami 6,5, Mongiello 6,5, Ripa 6,5 (39’ st. Raponi ng) A disposizione: Natali, Colonnelli, Corpetti. Romagnoli. All. Giacconi.
PORTO D’ASCOLI: Reali 5,5, Leopardi 6, Cucco 6,5 (28’ st. Piunti 5,5) Biancucci 6, Ciotti 5,5, Sensi 6, Iachini 6, Tedeschi 5,5, (22’ st. Berardini) 5,5 Pendenza 6, Nepa,5,5 ( 36’ st. Gagliardi ng) Gabrielli 6. A disposizione: Cinaglia, Palmarini, Trewally. Piergallini, All. Filippini-
ARBITRO: Biagini di Pesaro 5 (Marinelli di Ancona-Morganti di Ascoli Piceno)
RETI: AL 6’ pt. Ripa, 15 st. Mongiello, 32’ st. Adami su rig.47’ st. Iachini.
NOTE: spettatori 300 circa Angoli 2 - 3 Ammoniti:Cucco, Palazzetti, Gabrielli, Sensi, Mongiello Recupero 5’ (1-4)
Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, la coalizione di centrodestra a Tolentino si ripresenterà compatta a sostegno della ricandidatura del sindaco uscente Giuseppe Pezzanesi.
Dopo Forza Italia (qui), anche la Lega Nord ufficializza il suo appoggio al sindaco uscente. Nel corso di un incontro con la stampa, l'assessore alla Sicurezza, Giovanni Gabrielli ha sottolineato come "Tanto è stato fatto, ma qualcosa purtroppo rispetto ai programmi non è stato possibile iniziare. Proprio questo ci porta oggi ad essere qui per ufficializzare, laddove ce ne fosse stato bisogno, la nostra continuità di collaborazione con il candidato sindaco Pezzanesi. Sono stati cinque anni iniziati da una parte nel segno dell’entusiasmo, menrte qualcuno ci ha definiti incapaci perché per molti di noi era la prima esperienza in assoluto in politica. Abbiamo portato avanti il nostro lavoro grazie ad alcune persone che hanno fatto da collante grazie alla loro esperienza in amministrazione e con la gran voglia di amministrare questa città come fossimo tutti padri di famiglia e quindi ogni giorno cercare di dare il meglio e fare il meglio per la nostra “famiglia”.
Non tutto è stato così lineare perché, proprio come in una famiglia, spesso il confronto si fa aspro e duro e non sono mancate purtroppo prese di posizioni contrastanti.
Purtroppo il programma politico è stato distratto da due motivi: un bilancio che tutti i tolentinati ormai conoscono a memoria per quante volte è stato enunciato, e i drammatici eventi che dal 24 agosto del 2016 hanno condizionato fortemente la vita di ognuno di noi, ma in modo particolare di chi oggi non ha più un’abitazione".
Gabrielli ha poi elencato gli obiettivi raggiunti da questa amministrazione e quelli che si pone di raggiungere nei prossimi anni fra cui lo sfangamento del lago Le Grazie, il 2° bando per la messa in sicurezza delle strade, la pista ciclo-pedonale verso il lago Le Grazie e l'ormai famigerato ponte dell’Addolorata. Inoltre, ha confermato due importanti progetti sui quali ci si sta impegnando fortemente: l'ospedale unico provinciale e la delocalizzione delle scuole superiori.
Per quanto riguarda il ruolo svolto dalla Lega, Gabrielli ha sottolineato l'aspetto della "sicurezza", del "sociale" e della disponibilità con "ascolto e rispetto del cittadino, la scelta di essere un anello di congiunzione tra il l’amministrazione ed il cittadino e l'incontro quotidiano con le persone nelle strade che portano la politica fuori dal palazzo".
Resi noti anche i primi dieci nomi di candidati della Lega Nord. Oltre ai militanti Giuliano Bianchini, Simone Capradossi, Gianni Guardati, Paola Tiberi e lo stesso Giovanni Gabrielli, saranno in lista anche Gionata Del Pupo, Nicoletta Giordano, Simone Salvatelli, Mauro Giuliani e Martina Misici Falzi. Gli altri componenti della lista saranno ufficializzati nei prossimi giorni.
E' morto improvvisamente all'ospedale di Giulianova, dove si trovava ricoverato da pochi giorni, Nello Ruffini, personaggio notissimo a Tolentino.
Ruffini, ex dipendente di un'azienda di maglieria locale, aveva 64 anni e da diverso tempo si era ritirato dal lavoro per questioni di salute. Gli stessi che, qualche giorno fa, ne avevano provocato il ricovero nel nosocomio abruzzese dove sabato, improvvisamente, si è spento.
I funerali si terranno domani, lunedì 13 febbraio, nella tensostruttura di San Catervo a Tolentino.
Senza sosta l’attività del Rotary di Tolentino, presieduto da Fabio Nardi, a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Il club finanzia due borse di studio, “Rotary reagisce al sisma”, a favore di giovani ricercatori per offrire loro l’opportunità di dedicarsi a due diversi progetti per una migliore interpretazione del terremoto e ad una più efficace ricostruzione post sisma.
Il primo progetto, coordinato dal docente Emanuele Tondi, geologo dell’Università di Camerino, è di tipo geologico che verterà sull’analisi macro sismica e geologica-strutturale dell’area epicentrale del terremoto avvenuto nel 1799 in Appennino centrale, sisma che colpì abbastanza duramente il territorio di Cessapalombo, Caldarola, Sarnano, San Ginesio, Camerino e San Severino Marche. Del terremoto del 1799, infatti, non si conosce ancora bene quale sia stata l’area epicentrale e l’aspetto macro sismico. I risultati di questa ricerca aiuterebbero anche ad una migliore interpretazione degli ultimi eventi.
Il secondo progetto è di tipo urbanistico, riguarda le modalità di ricostruzione di un borgo danneggiato dagli ultimi eventi sismici, individuando percorsi di sviluppo per la rinascita di un’area che rientra nel comprensorio del Rotary di Tolentino. Il coordinatore di tale lavoro, con il quale si cercherà quindi di capire come ricostruire una zona di media pericolosità sismica in modo che il prossimo terremoto non crei problemi come hanno fatto i precedenti, è Massimo Sargolini, docente di Urbanistica alla Facoltà di Architettura dell’Università di Camerino. Ecco, allora, che questi studi saranno molto importanti sia nell’interpretazione degli eventi sismici nel territorio che nella pianificazione urbanistica nella fase di ricostruzione.
“Secondo qualcuno l'INGV la abbasserebbe (chissà poi a che pro), e lo avrebbe fatto anche dopo il terremoto di giovedì scorso nella zona di Spoleto. L'origine di questo sospetto è difficile da rintracciare, ma il meccanismo con cui accade è sempre lo stesso: si vanno a cercare le notizie in rete subito dopo l'evento e si trovano le prime stime di magnitudo pubblicate da enti nazionali o internazionali con dati provvisori e incerti. Anche nel caso dell'evento di giovedì sono uscite varie stime, qualcuna più alta e qualcuna più bassa, come mostrato in figura (dal sito dell'EMSC)”.
Così sbotta il sismologo Alessandro Amato in un post sulla sua pagina facebook in merito alle ricorrenti polemiche sul metodo di calcolo della magnitudo dei terremoti.
“Ma, poiché la magnitudo Richter si deve calcolare (per definizione dello stesso Charles Richter) su sismometri posti a distanze minori di 600 km, per un terremoto in centro Italia quasi tutti i dati utili sono quelli della Rete Sismica Nazionale INGV. Perciò ognuna di quelle stime degli austriaci, dei tedeschi, dei francesi (che si incazzano, cit.) si basa su una combinazione di dati INGV e qualche altro dato al di là delle Alpi. Non essendo nessuno di questi Enti transalpini responsabili per quanto si fa e si discute in Italia, a loro non importa molto di fare un po' di confusione. O meglio, immaginano forse che tutti capiscano che una stima come la magnitudo si può fare con varie tecniche e varie combinazioni di dati e quindi mostrare valori differenti tra Enti, o variazioni nel tempo dello stesso parametro all'aggiunta di nuovi dati, sia perfettamente normale. Non conoscono evidentemente l'atteggiamento di molti nostri connazionali”.
E termina in modo più che esplicito:
“In conclusione, nella seconda figura vi mostro come è stata calcolata nella sala sismica INGV la magnitudo Richter del terremoto dell'area spoletina. La ML è determinata a partire da ben 256 dati! (si intende valori della massima ampiezza su ogni sismogramma a una determinata frequenza). La distribuzione è da manuale di statistica: la mediana viene 3.85 (arrotondato a 3.9) ma vedete anche come ci siano valori anche notevolmente distanti dal valore medio, a causa delle caratteristiche con cui si propagano le onde nelle varie direzioni e attraversando rocce diverse. Per questo motivo è meglio fare i conti con più dati possibili e dopo che ogni terremoto è stato rivisto dai turnisti sismologi.
Preferiamo aspettare qualche minuto in più e dare una stima robusta piuttosto che sparare i primi numeri e rettificarli poco dopo”.
Questa in sintesi la filosofia degli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Grazie Alessandro della chiarezza!