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Politica Tolentino

Il Pd duro su Pezzanesi: "Ecco il vero volto dell'autocrate collerico e vendicativo. Per lui solo 5 anni di fallimenti e scempi evitati dai cittadini: chi si deve vergognare?"

Il Pd duro su Pezzanesi: "Ecco il vero volto dell'autocrate collerico e vendicativo. Per lui solo 5 anni di fallimenti e scempi evitati dai cittadini: chi si deve vergognare?"

Dal Partito Democratico di Tolentino riceviamo

Finalmente rivediamo il Pezzanesi che tutti conosciamo! Il ruolo di uomo delle istituzioni proprio non gli si addice. Altro che sindaco del terremoto cui la campagna elettorale non importa perché troppo preso a risolvere i problemi dei suoi concittadini! Pezzanesi ha gettato la maschera e la faccia che mostra è sempre la stessa: quella dell’autocrate collerico e vendicativo.

Il Partito Democratico, si sa, lo ha in questi ultimi mesi aiutato su diversi temi. Vedi l’immediata riapertura dei più importanti servizi ospedalieri, il campus scolastico, lo stesso reperimento dei fondi per la realizzazione del ponte dell’Addolarata. Si trattava infatti di obiettivi fondamentali per la città che nessuna forza politica responsabile poteva sottrarsi dal contribuire a realizzare.

Ma è bastato che, passata l’emergenza, il PD tornasse a pieno titolo al suo ruolo di partito di opposizione, per essere da Pezzanesi attaccato violentemente sulla stampa. Al sindaco non è piaciuto essere sbugiardato sulle 80 opere che sui manifesti elettorali si vanta di aver realizzato. Ma soprattutto non gli è piaciuto gli fossero ricordate le promesse non mantenute. Dalla riapertura del teatro Vaccaj, che doveva essere pronto per il 2015 ed ancora non è stato restituito alla città; allo sfangamento del lago delle Grazie, di là da venire; passando dall’Hotel Marche, che assicurò avrebbe presto conosciuto un nuovo splendore ed invece resta nello stato di degrado che sappiamo.  

Per giustificarsi, eccolo allora rispolverare il vecchio campionario di falsità. A cominciare da quella dei residui attivi inesigibili, che, a tacer d’altro, contrariamente da quanto vorrebbe dare ad intendere, di fatto in nessun modo hanno influenzato le sue scelte amministrative, vista la facoltà di cui si è avvalso di spalmarne l’ammontare su un arco temporale di 30 anni.

Ma la verità è che Pezzanesi non ha scuse. Non ne ha per nessuno dei suddetti plateali suoi fallimenti, ma non è ha neanche per il mancato completamento della strada a quattro corsie in contrada Pace, che adesso ha il coraggio di addebitare ad altri.

Fino al 2012 l’urbanizzazione dell’area è proseguita secondo programma. Nel comparto C1 la strada era già completata, e nei comparti C2 e C3 era già iniziata. E’ con l’avvento di Pezzanesi che i lavori si sono improvvisamente interrotti. E solo lui può spiegare perché ciò sia accaduto, mentre tutt’attorno continuavano a spuntare come funghi palazzine!

Paradossalmente, però, non tanto delle opere per incapacità non realizzate Pezzanesi deve chiedere scusa, bensì degli scempi che solo la sollevazione della cittadinanza gli ha impedito in questi 5 anni di realizzare 

Vedi l’abbattimento dell’asilo Green, recentemente ristrutturato, con la scusa che non fosse antisismico (quando neanche una crepa ha poi avuto dal terremoto) per far spazio ad un ennesimo supermercato con tanto di ampio parcheggio al posto del parco (unico polmone verde del quartiere). Vedi un piano parcheggi che addirittura triplicava quelli a pagamento e ne cedeva la gestione per 25 anni ad un privato, quando chiunque capisce che questo sarebbe stata la pietra tombale del già disastrato centro storico e dei suoi esercizi commerciali.

 

Siamo noi che dobbiamo vergognarci, caro sindaco?

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