San Ginesio

Terremoto, Cangini-Fiori (FI): "Chiarezza su scuola di San Ginesio"

Terremoto, Cangini-Fiori (FI): "Chiarezza su scuola di San Ginesio"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del senatore Cangini e del commissario FI per le Marche Fiori   "Annunci. Promesse. Inaugurazioni. Una gara aggiudicata. Circa 10 milioni di euro. Opere di demolizione avviate. Apertura del nuovo cantiere e posa della prima pietra. Stiamo parlando purtroppo del progetto di una scuola che non vedrà la luce. E' la storia paradossale del nuovo polo scolastico di San Ginesio pomposamente promesso dal sottosegretario alla Ricostruzione, prima Vasco Errani e poi Paola De Micheli, che a causa di un vincolo ambientale e paesaggistico non potrà essere edificato come previsto nel progetto originario". Sono il senatore Andrea Cangini e il commissario FI per le Marche, Marcello Fiori a dirlo, descrivendo "una storia di superficialità e incompetenza, nella quale pur di tagliare un nastro e fare un po' di propaganda, non sono state fatte tutte le necessarie verifiche e acquisiti per tempo i prescritti pareri".   "Non ci voleva davvero molto - proseguono - a capire che era obbligatorio acquisire il parere della Soprintendenza vista la collocazione dell'opera a ridosso delle Mura medievali! Ha perfettamente ragione il nuovo sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, insediatosi a metà giugno e quando tutto era già avvenuto, nel pretendere massima chiarezza e certezza di approvazione del nuovo progetto che è stato predisposto, riducendo le cubature e ricollocando i volumi secondo le indicazioni della Soprintendenza, entro la data del prossimo 8 novembre". "Non siano la comunità di San Ginesio, gli studenti e le loro famiglie - concludono Cangini e Fiori - a pagare per l'incompetenza di chi avrebbe dovuto garantire la ricostruzione di un'opera fondamentale per evitare l'abbandono del territorio". 

22/10/2018 17:37
Scuola nel centro San Ginesio, il comitato replica al sindaco

Scuola nel centro San Ginesio, il comitato replica al sindaco

Dal Comitato in difesa del polo scolastico nel centro storico riceviamo e pubblichiamo Sulla questione del nuovo polo scolastico di San Ginesio, il sindaco Ciabocco finge di non capire. La politica post elettorale non ci interessa. Non ci faremo tirare dentro a polemiche sterili e ricerche di colpevoli, veri o presunti. Il nostro comitato è stato al fianco dell’amministrazione comunale fino a pochi giorni fa, quando, in consiglio comunale, il sindaco ha chiaramente annunciato un cambio di posizione e prospettiva, con adozione di nebulose soluzioni di tipo B o C, decidendo di abbandonare la strada del Polo scolastico ben prima che il suo iter fosse concluso ed, eventualmente, fallito. La Soprintendenza, infatti, ha fino all’8 novembre 2018, da quanto il Sindaco stesso dichiara, per esprimere il proprio parere sul nuovo progetto ripresentato il 7 agosto 2018, più rispettoso dell’area, dei volumi, dei colori. Anziché perdere tempo in polemiche politiche l’amministrazione dovrebbe impegnarsi ancora e ancora nei confronti di Ministero, Regione, Soprintendenza per risolvere il problema, che sappiamo esser molto complicato. Non vediamo la determinazione necessaria verso la risoluzione della questione, cioè il superamento del vincolo, nel pieno rispetto dell’ambiente e della legge, cosa che comporterebbe velocità nella realizzazione delle scuole, validità dell’appalto, valorizzazione dell’area e delle mura di cinta. Notiamo, invece, un grande lavoro verso soluzioni di altro tipo. Nessuno può pensare di tirarsi fuori da questa grande storia dell’assurdo, in cui a pagare sarà soltanto un paese che è già stato devastato dal terremoto più forte degli ultimi trecento anni, e che oggi deve difendere con le unghie e con i denti anche le scuole che, da sempre, da secoli, sono il suo tratto identitario.  È incredibile che debba essere un Comitato a difendere, nell’ultimo e più difficile tratto di strada, uno dei progetti scolastici più ambiziosi del Commissario straordinario per la Ricostruzione da uno stallo, a dover chiedere fino allo stremo il superamento di un problema, seppur enorme, che dovrebbe interessare la politica con la P maiuscola. La sensazione forte è che di fronte all’ostacolo si è fatto, tutti, nessuno escluso, qualche timido tentativo di superamento, per poi preferire imboccare un’altra strada che non ha niente di certo se non la lunghezza dei tempi.      

20/10/2018 18:30
San Ginesio, il sindaco: "Facciamo chiarezza sul Nuovo Polo Scolastico"

San Ginesio, il sindaco: "Facciamo chiarezza sul Nuovo Polo Scolastico"

Il Sindaco Ciabocco Giuliano intende fare chiarezza nel merito del “Nuovo Polo Scolastico”, con fatti certi e carte alla mano, circa l’iter progettuale per la ricostruzione delle scuole secondarie, primaria e dell’infanzia che, purtroppo, lo scorso giugno ha subìto una brutale battuta d’arresto con l’arrivo del parere contrario della Soprintendenza. La vicenda ha anche assunto dei tratti talvolta grotteschi: nell’aprile 2017 gli studenti delle superiori accompagnati presso l’Università di Ancona per la presentazione del progetto; nel maggio 2017 serata istituzionale a conferma della costruzione del polo; nel dicembre 2017 al Mirage di Passo San Ginesio presentazione della nuova scuola con il coinvolgimento degli studenti e assicurazione di affidamento dell’appalto alla ditta assegnataria e scuole pronte in 5 mesi; il 31 maggio scorso inaugurazione per l’avvio del cantiere delle nuove scuole, con tanto di posa della prima pietra, baci abbracci, palloncini colorati e volti di bambini, alunni e studenti sorridenti, ignari- certo non proprio tutti- del fatto che l’area interessata era sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico dal 1987. Mi chiedo, in qualità di neo amministratore, come si può procedere a un’operazione tanto importante per il futuro del nostro paese offrendo un’area vincolata e senza essere in possesso delle autorizzazioni necessarie? Come si può procedere alla demolizione della vecchia scuola, allo smantellamento di parte dei campi da tennis pur di avviare un progetto che, così come era stato originariamente concepito, non sarebbe stato realizzabile? Evito il fumo negli occhi e prendo atto con amarezza di una pura quanto disarmante strategia politica visto che l’inaugurazione è avvenuta in piena campagna elettorale, e che l’inevitabile parere negativo è stato emesso dalla Soprintendenza in data 11 giugno 2018 (il giorno dopo la nostra vittoria elettorale) e citava letteralmente che “…la massiccia edificazione dell’area avrebbe causato una forte compromissione della tutela e della conservazione del patrimonio storico monumentale (Cinta muraria medievale, Ospedale dei Pellegrini…)”. In questi quattro mesi ci siamo riuniti ovunque (Ancona, Rieti, Roma) e con tutti (Commissario Straordinario, Soprintendenza, Regione, Protezione Civile, cittadini) per sbloccare il vincolo e la revisione dell’ambito di tutela, attraverso un nuovo progetto di Polo Scolastico concordato con la Sovrintendenza e con la redigente struttura commissariale, presentato il 7 agosto c.a. e che prevedeva un concetto architettonico meno invasivo nei volumi, nelle forme e nei colori, e di cui si attende l’esito entro l’8 novembre prossimo, termine ultimo dei 90 giorni per norma e vista l’assenza del rappresentante della Soprintendenza in occasione della Conferenza permanente dei servizi tenutasi a Rieti lo scorso 18 settembre. Nonostante il Consiglio comunale ed i cittadini fossero stati informati in seduta pubblica, l’Amministrazione sta attualmente assistendo a qualcosa di paradossale, come la costituzione di un Comitato (apprezzabile come principio generale) ma “in difesa” del nuovo polo scolastico San Ginesio – centro storico, e la richiesta del gruppo di minoranza di convocare un consiglio comunale straordinario a “Sostegno e salvaguardia del Progetto Polo Scolastico di San Ginesio, così come concepito originariamente, finanziato dall’Ordinanza n° 14/2017 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione”: propositi ad oggi ampiamente concertati e superati. Compito della Procura della Repubblica sarà quello di analizzare tutta la documentazione e individuare eventuali responsabili per il deturpamento dell’area, per appalti che potranno comportare l’attivazione di penali ed esborsi economici e a danno della collettività. E’ competenza dell’attuale amministrazione convocare enti ed organismi istituzionali preposti e concertare soluzioni alternative e fattibili, evitando e denunciando con ogni mezzo qualsiasi elemento ostativo e strumentale che minacci di allungare o compromettere la ricostruzione delle nostre scuole, e rendendosi pienamente disponibile ad accogliere cittadini e comitati propositivi e promotori del bene di tutto il territorio e di tutti i suoi cittadini.

20/10/2018 11:20
"Tratti del creAtere": realizzato un documentario sui teatri storici dell’Unione Montana dei Monti Azzurri

"Tratti del creAtere": realizzato un documentario sui teatri storici dell’Unione Montana dei Monti Azzurri

L’Unione Montana dei Monti Azzurri è partner del Teatro Valmisa nel progetto “Tratti del creAtere” finalizzato alla realizzazione di un corto-documentario sui teatri storici dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. La regia del documentario è stata affidata ai giovani filmmaker marchigiani Stefano Monti, Stefano Merlini e Fabio Michettoni, riuniti sotto il collettivo Lunastorta Produzioni. Il progetto, attualmente in produzione, viene realizzato con il sostegno della Regione Marche, Fondazione Marche Cultura - Marche Film Commission e finanziato grazie al “Bando per progetti ed iniziative cineaudiovisive – Zona Sisma”. Il documentario si concentra sui teatri storici di alcuni Comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, in particolare Sarnano, Caldarola, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano e Monte San Martino. In seguito agli eventi sismici del 2016, i teatri di questi paesi sono tutti inagibili, ma, ciò nonostante, le attività teatrali sul territorio sono andate avanti seppure con molte difficoltà grazie all’impegno di enti locali come l’Unione Montana dei Monti Azzurri, dei Comuni e delle associazioni di cittadini. Il fine del documentario è proprio sensibilizzare le istituzioni e la comunità nazionale e internazionale sulla necessità di recuperare al più presto i teatri storici di questo territorio: una necessità sociale oltre che di conservazione del patrimonio artistico. I teatri storici dei Monti Azzurri, infatti, non rappresentano soltanto un valore dal punto di vista architettonico e artistico, ma sono un potente collante del tessuto socio-culturale delle comunità locali: ogni teatro è un luogo di memoria, narrazione, rappresentazione, esplorazione del sé e costruzione della consapevolezza emotiva e culturale per la comunità che lo accoglie e lo tiene in vita. Inoltre, per più di un secolo sono stati gli stessi cittadini a prendersi cura della gestione di questi spazi, fondando compagnie amatoriali che hanno impegnato le famiglie locali anche per quattro generazioni. Il teatro amatoriale fa parte dell’identità di questi piccoli borghi: un teatro fatto di volontari appassionati che con impegno hanno tenuto in vita queste strutture escluse dai grandi circuiti di promozione. Per questo motivo, nella realizzazione del documentario sono coinvolti non solo storici, ricercatori, formatori teatrali, attori, ma anche tutte quelle persone che hanno vissuto i teatri storici oggi lesionati e hanno profuso le loro energie per tenerli in attività. Il documentario che il Teatro Valmisa sta realizzando, però, ha una marcia in più. Non si limita a documentare lo stato dei teatri storici dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, ma compie un interessante esperimento di ibridazione di due linguaggi: quello teatrale e quello audiovisivo. L’idea nasce da una riflessione degli ideatori del documentario: i teatri inagibili oggi sono abbandonati, ma non sono e non saranno mai vuoti. Essi sono impregnati delle storie rappresentate al loro interno, delle emozioni condivise tra il palco e la platea. Emozioni che verranno incarnate da alcuni attori che interpreteranno brani tratti da testi teatrali di varie epoche, testi che aiutano a riflettere sulla condizione delle comunità dopo il sisma, personaggi non in cerca di autore come quelli di Pirandello, ma in cerca di un teatro in cui tornare a vivere. Le performance saranno ambientate nei teatri abbandonati o nei luoghi più significativi dei Comuni coinvolti e saranno poi montate integrando la grammatica teatrale e quella filmica. I monologhi saranno poi cuciti insieme in unico grande dialogo: personaggi incapaci di toccarsi nel tempo e nello spazio perché ormai privati di un palcoscenico, dialogheranno nella dimensione altra dell’audiovisivo, tematizzando i contenuti riportati nella parte documentaristica attraverso l’arte. Il documentario, che è attualmente in produzione, verrà presto presentato alla comunità. In seguito, sarà diffuso attraverso il web e inviato ai principali festival per documentari. L’obiettivo è raccontare il tessuto sociale e culturale dei Comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità e l’urgenza della ricostruzione post-sisma. Il progetto, però, non si esaurisce con il documentario. Avvalendosi della collaborazione dei filmmaker e professionisti della comunicazione attivi sul territorio, il Teatro Valmisa promuoverà nuove applicazioni del video nel campo del marketing teatrale, con una speciale attenzione alle produzioni delle compagnie teatrali dell’Unione Montana dei Monti Azzurri che hanno più che mai bisogno di far conoscere il proprio operato e allargare il proprio pubblico.  «Dobbiamo capire che aver ereditato ben otto teatri storici in soli quindici Comuni testimonia l’imprinting culturale dei nostri antenati e allo stesso tempo determina la nostra responsabilità a tenerli in attività, il nostro dovere di preservarli e valorizzarli» afferma Giampiero Feliciotti, Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. «Oggi, la valorizzazione di questo patrimonio artistico e culturale può essere affidata ai mezzi offerti dalle nuove tecnologie, così ben padroneggiate dalle giovani generazioni. Da qui nasce l’impegno dell’Unione Montana dei Monti Azzurri ad essere partner del Teatro Valmisa in questo progetto che vuole essere una ripartenza, una sfida, un passo avanti per costruire l’avvenire della nostra terra».    

16/10/2018 10:06
Polo Scolastico di San Ginesio, il Comitato: "Non ammettiamo ingerenze che compromettono il futuro"

Polo Scolastico di San Ginesio, il Comitato: "Non ammettiamo ingerenze che compromettono il futuro"

“Non ammettiamo che un vincolo della Sovrintendenza comprometta irrimediabilmente il futuro nostro e del nostro paese. Come Comitato siamo pronti ad ogni azione per difendere il Polo scolastico nel centro storico, inserito nell’ordinanza n. 14 del 2017 del Commissario straordinario per la Ricostruzione, su cui per due anni hanno lavorato le Istituzioni a tutti i livelli e che ora sembra compromesso, nonostante le varie modifiche e le aperture manifestate in questi mesi da Sovrintendenza, Ufficio commissariale, Amministrazioni. La politica non può esimersi dall’ascolto di una comunità paralizzata e in forte difficoltà a causa di un sisma, e non può amplificare gli effetti già devastanti che San Ginesio ha dovuto e deve affrontare” . Dopo un acceso incontro con il sindaco Giuliano Ciabocco e i consiglieri di maggioranza, il Comitato in difesa del Polo scolastico nel centro storico di San Ginesio, ha deciso di intraprendere una battaglia in difesa delle scuole così come pensate nel progetto dell’ordinanza commissariale 14, con o senza amministrazione al suo fianco. “Riuscire a trovare una soluzione per superare il vincolo della Sovrintendenza è l’unica strada che può condurre la nostra comunità ad avere scuole sicure entro un tempo accettabile. Ogni altra soluzione ci incastrerebbe in iter lunghi anche diversi anni, anni che il nostro paese non ha. Senza scuole, senza una comunità studentesca e docente che torni a vivere il centro storico come accadeva prima del terremoto, San Ginesio si spegnerà lentamente. È un delitto decretare scientemente la fine di un paese con una tradizione storica, culturale, educativa tra le più antiche e prestigiose d’Italia. Noi non ci renderemo complici di questo impasse, e siamo pronti a lottare con ogni mezzo perché i politici e tutti gli attori coinvolti in questa storia incredibile si spendano per una soluzione subito. Oppure ciascuno sarà chiamato a rispondere per non aver speso fino all’ultima forza, fino all’ultima possibilità, per restituire a una comunità viva, che ha già affrontato il terremoto più forte degli ultimi trecento anni, le sue scuole. E la politica a tutti i livelli avrà fallito totalmente”.

15/10/2018 13:00
A San Ginesio al via la quinta edizione del Premio Selìfa

A San Ginesio al via la quinta edizione del Premio Selìfa

Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 ottobre l’Associazione Selìfa e San Ginesio ospiteranno la quinta edizione del Premio Selìfa, Concorso Internazionale di Musica Antica. Rappresenta un atto di grande coraggio e di assoluta fiducia dell’Associazione verso il futuro del Premio stesso e verso il ritorno di San Ginesio allo splendore del passato il proporre la quinta edizione del Premio nelle difficili condizioni nelle quali versa tuttora la comunità sanginesina. L’annullamento causa terremoto della quarta edizione nel 2016 ed il suo recupero in extremis nel 2017 avevano spinto l’Associazione a riflettere a lungo sull’opportunità o meno di tuffarsi ancora una volta nella riproposizione di questo importante evento musicale, che nei primi tre anni aveva raggiunto livelli di vera e proprio eccellenza sotto ogni punto di vista. Il perdurare della drammatica situazione di San Ginesio a più di due anni dalla prima violenta scossa del 24 agosto, con lo stallo pressoché completo della ricostruzione pubblica e privata, le polemiche intestine che hanno condizionato la vita della nostra comunità in questo difficile anno 2018 (campagna elettorale per le elezioni amministrative, costruzione del nuovo polo scolastico, ecc.), l’assoluta incertezza riguardo i finanziamenti indispensabili per costruire un evento complesso e costoso come il Premio Selìfa, orientavano l’Associazione verso una nuova sospensione, che avrebbe significato inevitabilmente la morte del progetto del Concorso Internazionale. L’incitamento però “a non mollare” ricevuto dall’Amministrazione Comunale, dall’Unione Montana, e pervenuto anche da tante persone e associazioni musicali ha alla fine spinto l’Associazione Selìfa appunto a “non mollare”, con la conseguente sofferta ma convinta decisione di costruire una quinta edizione del Premio che valga, da una parte a recuperare quel consenso internazionale espresso nelle prime tre quattro edizioni, dall’altra a tenere in vita un evento per le sue caratteristiche unico nel panorama musicale italiano  e tra i pochissimi in Europa. Selìfa si è a questo punto coraggiosamente spinta anche più in là. Nel contesto del Concorso infatti, le cui varie fasi per la prima volta si svolgeranno all’interno dell’incantevole complesso monumentale dei Santi Tommaso e Barnaba grazie alla generosa ospitalità garantita dalla Confraternita dei Sacconi, l’Associazione ha voluto organizzare ed offrire tre eventi collaterali  di sicuro interesse e notevole profilo culturale-musicale. 1) Venerdì 12 ottobre alle ore 21,30 presso il Salone dell’Ostello Comunale Concerto inaugurale “Terra tremuit” (Amara è la Terra, Crudele se trema, Eppure fu Madre A chi l’abitò), performance meta musicale su un progetto di Davide Gualtieri. Davide Gualtieri (voce e pianoforte), docente di composizioni al Conservatorio Verdi di Milano, Gianpaolo Antongirolami, docente di sassofono presso il Conservatorio di Perugia   2) Sabato 13 ottobre alle ore 16,30 presso la Sala delle Conferenze di San Tommaso Conferenza Balli…con la misura giusta per ballare’ di Salvatore Mazzella, Riflessioni sulla Musica strumentale da ballo nella Roma di fine Seicento. Musicologa prof.ssa Valentina Panzanaro 3) Sabato 13 ottobre alle ore 21,30 presso il Salone dell’Ostello Comunale il duo formato dal pianista Alessandro Quarta,  direttore e compositore, fondatore e direttore dell’Ensemble vocale e strumentale “Concerto Romano”, e dal tenore Luca Cervoni, in possesso di un ricchissimo curriculum professionale, proporrà il concerto Canzoni Napoletane tra ‘800 e ‘900. Domenica mattina alle ore 10,30, infine, ancora presso il complesso di San Tommaso e Barnaba, avranno luogo la proclamazione, l’esibizione finale dei gruppi vincitori e la rituale consegna di premi e attestati.  

11/10/2018 16:51
San Ginesio, la Protezione Civile di Mantova dona un ponte radio

San Ginesio, la Protezione Civile di Mantova dona un ponte radio

A San Ginesio in arrivo un ponte radio per l’assistenza alla popolazione e per coordinare gli aiuti in caso di emergenza, grazie alla donazione dell’Associazione Club Virgiliano-Protezione Civile di Mantova.  Il sodalizio tra il paese e la realtà mantovana ha origine nel periodo immediatamente successivo al terremoto del 30 ottobre 2016, quando la polizia municipale di Mantova prestò servizio a San Ginesio per proteggere la popolazione dal rischio di sciacallaggio. Proprio a partire da quei drammatici giorni, e grazie all’amicizia tra il maresciallo maggiore della polizia locale di San Ginesio, Marisa Fagiani, e il vicecomandante della polizia locale di Mantova, Luigi Marcone, la città lombarda si è dimostrata vicina alla popolazione ginesina con diverse azioni di supporto e sostegno negli ultimi due anni. In questi giorni il sindaco Giuliano Ciabocco, il maresciallo Fagiani, e una delegazione della Protezione civile ginesina composta dal responsabile, Marco Alidori, insieme a Laura Salvucci Salice, Loredana Riccucci e Marco Scagnetti, con Adriano Silla, sono stati ricevuti dal responsabile dell’associazione Club Virgiliano, Angelo Bonfietti, nella sede di Mantova. Tramite vicecomandante della polizia locale di Mantova Luigi Marcone.   “A fine ottobre verranno ad installare il nuovo ponte radio - ha dichiarato il sindaco Giuliano Ciabocco - vorrei evidenziare l’utilità e l’importanza di questa donazione. Questo servizio, inoltre, segna ancora una volta la vicinanza di Mantova alla nostra comunità. Ringrazio tutti”.

10/10/2018 18:47
È Maria Giulia Cartechini la donna scelta per il Premio Fornarina 2018

È Maria Giulia Cartechini la donna scelta per il Premio Fornarina 2018

È Maria Giulia Cartechini, medico chirurgo, specialista in Medicina interna e in Scienze dell’Alimentazione-Dietologia, la donna scelta dalla Confraternita del Sacro cuore di Gesù (dei Sacconi) di San Ginesio e dal Centro Internazionale Studi Gentiliani per il PremioFornarina 2018. Questo riconoscimento alla virtù femminile nel sociale viene attribuito ogni anno, dal 1998,  a una donna che si è distinta per virtù in ambito sociale, e richiama la figura della fornaia che, nella notte del 30 novembre 1377, salvò il castello di San Ginesio dall’attacco di Fermo dando l’allarme ai cittadini immersi nel sonno. La battaglia tra ginesini e fermani è uno degli episodi più noti della storia di San Ginesio, in particolare grazie alla sua rappresentazione nella bellissima Pala di Sant’Andrea, normalmente conservata nella Pinacoteca Comunale.    Nel complesso monumentale dei SS. Tommaso e Barnaba, dopo i saluti dell’amministrazione comunale portati dal consigliere Gualtiero Ciabocco, sono stati il priore della confraternita Giovanni Petrelli, la professoressa Maria Cambriani, il preside Franco Sagratini e l’avvocato Leide Polci, vicepresidente del CISG, a tracciare le linee fondamentali della vita scientifica e umanitari della dottoressa Cartechini. La dottoressa Maria Giulia Cartechini, Medico Chirurgo (1977) con Specializzazioni in Medicina Interna (1982) e in Scienza dell'Alimentazione-Dietologia (1986), ha ottenuto nel 1981 l'Idoneità Nazionale a Ricercatore Universitario Confermato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Perugia e ha al suo attivo una produzione scientifica documentata in 108 pubblicazioni.   Fino al 31 marzo 2017 è stata responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Diabetologia e Malattie Metaboliche presso l’Ospedale Santa Maria della Pietà di Camerino, struttura importante e rinomata per l’alta professionalità e per la numerosissima affluenza di pazienti da ogni parte.    Ha fondato l’Associazione Tutela Diabetici di Camerino nel 1997 e ne fa parte in qualità di consulente tecnico. Scopi dell’associazione di volontariato, senza fini di lucro, sono la promozione della conoscenza e la prevenzione della malattia diabetica con varie iniziative volte alla diagnosi precoce, alla prevenzione delle complicanze e ad assicurare ad ogni persona affetta da diabete il diritto al trattamento migliore, la socializzazione e la rimozione di ostacoli culturali nei confronti della malattia.   E’ socia dell’Associazione Italiana Medici Diabetologi, fa parte dei Medici Cattolici e dell’Ordine Francescano Secolare di Camerino.    Il 21 ottobre 2017 è stata insignita del Melvin Jones Fellowship, la più alta onorificenza del Lions, che viene conferita a coloro che si distinguono per la dedizione nel servizio umanitario.   Maria Giulia Cartechini è anche socia del Soroptimist Club di Macerata. “Le finalità di questa associazione nata nel 1921 negli USA- ha sottolineato Leide Polci - segnano un tratto comune tra la dottoressa Cartechini alla figura della fornaia. Sono entrambe donne lavoratrici che si sono spese per le proprie comunità”.  “Persona di grande cultura e lungimiranza - si legge nella pergamena di conferimento del Premio- rivela sempre disponibilità nell'ascoltare e competenza nell’esaminare i pazienti dal profilo patologico e globalmente. Un aspetto che la distingue è la bontà. Svolge la sua attività di volontariato sempre con lo sguardo e l'opera rivolti a chi ha bisogno. Durante gli ultimi eventi sismici si è costantemente attivata nel territorio in ogni modo.   I numerosi riconoscimenti in campo professionale, la preparazione, la sensibilità, la dedizione, la discrezione, qualità riconosciute a gran voce dai numerosissimi pazienti e non solo, ne fanno una persona speciale e un limpido esempio di medico-donna”.  

08/10/2018 14:01
San Ginesio, al via una tre giorni all'insegna della valorizzazione sociale e storica del paese

San Ginesio, al via una tre giorni all'insegna della valorizzazione sociale e storica del paese

A San Ginesio fine settimana all’insegna della valorizzazione sociale e storica del paese, e dell’approfondimento culturale con uno sguardo all’Europa e un focus sul diritto internazionale. Venerdì e sabato VIII edizione dell’Incontro dottorandi di ricerca in Diritto internazionale e Diritto dell’Unione europea “Alberico Gentili”, organizzato dal Centro Internazionale Studi Gentiliani e dalla SIDI, in collaborazione con il Comune di San Ginesio, l’Unione Montana dei Monti Azzurri Elia Consiglio regionale delle Marche: un momento di studio e di confronto per i dottorandi iscritti al secondo anno che avranno la possibilità di di discutere i temi affrontati nelle diverse sessioni con docenti di altissimo profilo scientifico quali il prof. Fausto Pocar, presidente SIDI, il prof. Giuseppe Palmisano, vicepresidente SIDI, il prof. Pietro Gargiulo, il prof.Francesco Minari, il prof. Andrea Spagnolo e il prof. Paolo Palchetti. A margine dell’iniziativa il CISG ha riservato un momento Gentiliani alla lecture del prof. Luigi Lacchè dell’Università di Macerata, nuovo presidente del Centro studi (venerdì ore 18.15). Sabato alle 10.30, nel complesso monumentale dei SS. Tommaso e Barnaba, in via Brugiano, conferimento del riconoscimento alla virtù femminile nel sociale “La Fornarina 2018” a Maria Giulia Cartechini, medico chirurgo, specialista in Medicina interna e in Scienze dell’Alimentazione-Dietologia, che discuterà di “Storia di una vita professionale e non solo. Studi sull’importanza dell’emoglobina glicata nei diabetici”. Il Premio Fornarina, con cui ogni anno dal 1998 la Confraternita del Sacro cuore di Gesù detta dei Sacconi e il Centro Internazionale Studi Gentiliani, con il Comune, individuano una donna che si è distinta per virtù in ambito sociale, richiama infatti la figura della fornaia che, nella notte del 30 novembre 1377, salvò il castello di San Ginesio dall’attacco di Fermo dando l’allarme ai cittadini immersi nel sonno. La battaglia tra ginesini e fermani è uno degli episodi più noti della storia di San Ginesio, in particolare grazie alla sua rappresentazione nella bellissima Pala di Sant’Andrea, normalmente conservata nella Pinacoteca Comunale. Interverranno il sindaco Giuliano Ciabocco, il priore della confraternita Giovanni Petrelli, la professoressa Maria Cambriani, il preside Franco Sabbatini e l’avvocato Leide Polci. Infine, domenica, a partire dal 14.30 “Impresa e genius loci: passeggiata patrimoniale a San Ginesio”. Una sequenza di incontri nel centro storico con i testimoni degli antichi mestieri che animano e animavano il paese, nello spirito della Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa. Un racconto a più voci, capace di tenere assieme passione e cultura, arte e mercato, produzione e turismo, tradizione e innovazione. La passeggiata è aperta al pubblico su prenotazione a rachele.marconi91@gmail.com.  

05/10/2018 15:18
Tre Unioni Montane da attraversare in bici con Contram

Tre Unioni Montane da attraversare in bici con Contram

I presidenti delle Unioni Montane Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche, Matteo Cicconi, della Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, dei Monti Azzurri di San Ginesio, Gianpiero Feliciotti, hanno discusso dell’opportunità di una strategia comune per predisporre un’idea progettuale di mobilità sostenibile con particolare riferimento alla mobilità dolce e ciclabile. “Il progetto è già in fase di elaborazione - fanno sapere i presidenti delle tre Unioni Montane firmatari di un documento congiunto - e farà riferimento  anche alla mobilità elettrica coerentemente con la pianificazione della Regione Marche. Il tutto sarà teso alla valorizzazione delle aree montane sia dal punto di vista turistico, che da quello economico e infrastrutturale”. L’ipotesi progettuale prevista è integrata con la rete di trasporto pubblico locale al fine di favorire l’interscambio modale così come forme di mobilità collettiva e condivisa. Il documento è stato per questo condiviso anche dal presidente della società Contram Spa, Stefano Belardinelli. “Inoltre le parti – sottolineano i tre presidenti delle Unioni Montane – individuano come porta di accesso alla Ciclovia Adriatica il Comune di Tolentino, per l’accesso all’Umbria il Comune di Serravalle di Chienti mentre per favorire lo sviluppo integrale della rete con il completamento dell’anello ciclabile, relativamente alla Valle del Potenza, il collegamento della Ciclovia Adriatica il Comune di Treia. Gli enti proponenti convengono circa l’opportunità di partecipare a bandi regionali, ministeriali ed europei volti a raggiungere gli obiettivi sopra citati”. Per l’attuazione della strategia comune è stata individuata, in qualità di soggetto attuatore, la società Contram Spa, società a partecipazione pubblica principale esecutrice del trasporto pubblico locale in provincia di Macerata.

04/10/2018 12:56
San Ginesio, wi fi gratis grazie al Lions Club Macerata Sferisterio

San Ginesio, wi fi gratis grazie al Lions Club Macerata Sferisterio

Ha preso vita in questi giorni una nuova partnership tra il Comune di San Ginesio, il Lions Club Macerata Sferisterio e Fidoka s.r.l. per l’installazione di un hotspot di connessione Internet nella zona di via Roma e Pincio nell’ingresso principale del paese. Il Lions Macerata Sferisterio, presieduto dall’avvocato Giampiero Emiliozzi, provvederà a coprire i costi dell’installazione dell’hardware e anche dell’abbonamento al servizio che per un anno permetterà agli abitanti, agli studenti (si tratta della zona dove si trovano le scuole e le fermate degli autobus) e ai turisti di usufruire del WiFi gratuito. “Ringrazio il Comune di San Ginesio e anche il partner tecnico Fidoka per la partecipazione a questo service che riteniamo molto importante per la comunità ginesina - ha commentato il presidente Emiliozzi - perché questo Hot point, in caso di emergenza, potrà supplire alle normali linee telefoniche e fare da ponte radio tra il Comune e gli altri Enti. Servire la comunità è esattamente lo scopo del nostro Club, e quando abbiamo pensato a San Ginesio è stato perché è uno dei paesi più colpiti dal sisma”.   “Grazie al service del Lions Club Sferisterio  - ha dichiarato il sindaco Giuliano Ciabocco - aggiungiamo un altro tassello verso la rivitalizzazione del paese e l’ampliamento dei servizi che guardano al futuro”.  

02/10/2018 17:04
San Ginesio, camperisti da tutta Italia per la festa del PleinAir

San Ginesio, camperisti da tutta Italia per la festa del PleinAir

Anche San Ginesio fa parte di quel’”Italia migliore” che questo fine settimana, dal 28 al 30 settembre ha dato il suo benvenuto ai camperisti che hanno aderito alla Festa nazionale del PleinAir pensata e organizzata dal circuito Paesi Bandiera arancione del Touring club italiano. Sono arrivati circa 25 camper, con visitatori desiderosi di alimentare un rapporto con i piccoli luoghi dell’entroterra lontani dalle rotte più battute nel segno di una ricchezza di motivazioni culturali, naturalistiche e legate alle tradizioni. Da Igea, Chieti, Sora, Caianello, Osimo, Ancona, Faenza, Bettona, Schio, Jesi, Filottrano, gli ambasciatori del PleinAir sono stati guidati attraverso la storia e la bellezza del castello medievale di San Ginesio e anche alla scoperta delle aziende del territorio simbolo dei prodotti tipici di queste zone: la cantina Terre di San Ginesio, il caseificio Lai, la norcineria Re norcino, il forno Lab di Luigi Bellesi. “È un vero piacere ospitare queste persone che vengono a portare valore nel nostro paese - ha sottolineato il sindaco Giuliano Ciabocco, vicepresidente nazionale dei Paesi Bandiera Arancione - L’intento era quello di creare un’occasione in cui l’identità del luogo si esaltasse nell’incontro con un turismo rispettoso e mosso da spirito di amicizia. San Ginesio, nonostante le ferite del sisma, ha voluto offrire quell’ospitalità attenta e generosa che da sempre lo caratterizza”.  

30/09/2018 11:35
San Ginesio, il sindaco Ciabocco: "Siamo l'unico comune che non ha ancora certezze sulla ricostruzione delle scuole"

San Ginesio, il sindaco Ciabocco: "Siamo l'unico comune che non ha ancora certezze sulla ricostruzione delle scuole"

San Ginesio ancora in stallo sul nuovo Polo scolastico. Dopo la conferenza permanente di ieri (18 settembre), risoltasi ancora con un nulla di fatto, il sindaco Giuliano Ciabocco ripercorre le tappe di una storia che “deve avere una fine”. “Esigiamo una risposta entro dieci giorni, positiva o negativa. Siamo l’unico Comune su oltre cento che non ha ancora l’approvazione per la ricostruzione delle scuole. Il 25 luglio 2018, in Regione, in una riunione in cui erano presenti il Comune di San Ginesio, la Sovrintendenza, il Commissario straordinario per la Ricostruzione Paola De Micheli e i tecnici della Struttura commissariale - spiega Ciabocco - si decise di elaborare due proposte di revisione del vincolo. Quella che sembrava essere più idonea, fu presentata dall’Ufficio del Commissario straordinario alla Sovrintendenza di Ancona il successivo 7 agosto. Vista l’urgenza assoluta per il nostro Comune di sbloccare la questione del polo scolastico, vista l’importanza determinante del fattore tempo per il futuro della comunità ginesina, viste le pressioni continue esercitate da noi amministratori per ottenere al più presto una risposta, il Commissario De Micheli ha convocato d’urgenza una nuova Conferenza permanente per il 18 settembre. Ieri, alla riunione, erano presenti, oltre al Comune di San Ginesio, l’Ufficio Ricostruzione, i rappresentanti del Mibact e il dirigente della Provincia di  Macerata. Mancava la Sovrintendenza di Ancona. Dal momento che i presenti non potevano esprimere il parere determinante per sbloccare la questione delle scuole, abbiamo perso ancora tempo. Ho fatto mettere a verbale che entro dieci giorni vogliamo una risposta sulla rimodulazione del vincolo da parte di chi di dovere, positiva o negativa. Ho chiesto che, in caso di riposta negativa, venga comunque attribuito al Comune un contributo idoneo per la realizzazione, a San Ginesio, di tutti gli istituti e che vengano ripristinati immediatamente gli impianti sportivi preesistenti nell’area del cantiere. Se non arriveranno risposte chiare, il Comune metterà per iscritto che prenderà in mano la situazione e formulerà la sua proposta coinvolgendo la cittadinanza. In ultima ipotesi, stiamo valutando anche di ricorrere alla Procura della Repubblica per fare definitivamente chiarezza”.  

19/09/2018 12:35
San Ginesio, il diritto post-bellico al centro della XVIII Giornata Gentiliana

San Ginesio, il diritto post-bellico al centro della XVIII Giornata Gentiliana

Il Centro Internazionale di Studi Gentiliani-CISG di San Ginesio organizza nei giorni 21 e 22 settembre la consueta Giornata Gentiliana biennale, che costituisce un momento di riflessione interdisciplinare ispirato all’opera di Alberico Gentili.  Anche in questa edizione gli storici del diritto, gli studiosi del pensiero politico e gli esperti di diritto internazionale provenienti da varie Università italiane e straniere rifletteranno su un tema di straordinaria attualità. Che cosa succede dopo una guerra? Quali sono le sue drammatiche conseguenze viste attraverso la dimensione del diritto internazionale? Quali sono le regole da rispettare?  Alberico Gentili ha dedicato l’intero terzo e ultimo libro del suo fondamentale De iure belli (Il diritto di guerra) alla fase post-bellica. Muovendo, come sempre, dall’inesauribile forza dell’opera gentiliana, il Convegno si propone di ricostruire il dibattitto storico sul rapporto tra la fine della guerra e l’instaurazione di una pace “giusta”, per arrivare ai temi contemporanei e drammatici del crescente fenomeno di dissoluzione della forma della guerra che pone nuovi interrogativi e richiede nuove soluzioni.  Oggi, nel diritto internazionale, il concetto di diritto post-bellico è utilizzato per riferirsi ad una pluralità di questioni giuridiche che sorgono a partire dal momento in cui cessano i conflitti armati. Esso esamina quando un conflitto – interno o internazionale – può dirsi cessato, gli attori che intervengono, e le fonti che regolano la difficile fase di transizione verso la pace. Le riparazioni di guerra, la giustizia internazionale, il tema delle situazioni territoriali illegali sono alcuni dei temi che verranno trattati.  Al Convegno interverranno come relatori Alain Wijffels  (Università di Leiden, Leuven e Louvain-la-Neuve / CNRS Centre d’Histoire Judiciaire, Lille), Luigi Nuzzo (Università del Salento), Alessandro Colombo (Università di Milano), Samuel Wordsworth QC (Essex Court), Giulio Bartolini (Università di Roma Tre), Marco Pertile (Università di Trento), Luca Scuccimarra (Università Sapienza di Roma), Vincenzo Lavenia (Università di Bologna), Luigi Lacchè (Presidente del Cisg – Università di Macerata), Paolo Palchetti (Università di Macerata).  Il Convegno si svolgerà a San Ginesio presso la Sala consiliare del Comune con inizio alle ore 15 di venerdì 21 settembre, proseguendo sabato 22 dalle ore 9 alle ore 13. La XVIII edizione della Giornata Gentiliana è la prima dopo il dramma del sisma dell’ottobre 2016 ed è sostenuta dal Comune di San Ginesio, dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, dalla Regione Marche, dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e dalle Università Sapienza di Roma e di Macerata. Proprio di recente l’Università di Macerata, grazie all’impegno del Rettore Prof. Francesco Adornato, ha rinnovato la Convenzione con il Centro Internazionale di Studi Gentiliani che prevede molte azioni volte a valorizzare la figura di Alberico Gentili e che prelude ad una sempre più stretta collaborazione. Anche il Comune di San Ginesio sta lavorando ad una nuova importante convenzione per sostenere il CISG, patrimonio vivo della città e dell’intera regione.    

17/09/2018 17:52
San Ginesio, 21 e 22 settembre al via la XVIII edizione della Giornata Gentiliana

San Ginesio, 21 e 22 settembre al via la XVIII edizione della Giornata Gentiliana

Il Centro Internazionale di Studi Gentiliani-CISG di San Ginesio organizza per venerdì e sabato, 21 e 22 settembre 2018, la consueta Giornata Gentiliana biennale, che costituisce un momento di riflessione interdisciplinare ispirato all’opera di Alberico Gentili. Anche in questa edizione gli storici del diritto, gli studiosi del pensiero politico e gli esperti di diritto internazionale provenienti da varie Università italiane e straniere rifletteranno su un tema di straordinaria attualità. Che cosa succede dopo una guerra? Quali sono le sue drammatiche conseguenze viste attraverso la dimensione del diritto internazionale? Quali sono le regole da rispettare? Il Convegno si svolgerà a San Ginesio nella Sala consiliare del Comune con inizio alle ore 15 di venerdì 21 settembre, proseguendo sabato 22 dalle ore 9 alle ore 13. La XVIII edizione della Giornata Gentiliana è la prima dopo il dramma del sisma dell’ottobre 2016 ed è sostenuta dal Comune di San Ginesio, dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, dalla Regione Marche, dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e dalle Università Sapienza di Roma e di Macerata. Proprio di recente l’Università di Macerata, grazie all’impegno del Rettore Francesco Adornato, ha rinnovato la Convenzione con il Centro che prevede molte azioni volte a valorizzare la figura di Alberico Gentili e che prelude ad una sempre più stretta collaborazione. Anche il Comune di San Ginesio sta lavorando ad una nuova convenzione per sostenere il Cisg, patrimonio vivo della città e dell’intera regione.  Alberico Gentili ha dedicato l’intero terzo e ultimo libro del suo fondamentale De iure belli (Il diritto di guerra) alla fase post-bellica. Muovendo, come sempre, dall’inesauribile forza dell’opera gentiliana. Il Convegno si propone di ricostruire il dibattitto storico sul rapporto tra la fine della guerra e l’instaurazione di una pace “giusta”, per arrivare ai temi contemporanei e drammatici del crescente fenomeno di dissoluzione della forma della guerra che pone nuovi interrogativi e richiede nuove soluzioni. Oggi, nel diritto internazionale, il concetto di diritto post-bellico è utilizzato per riferirsi ad una pluralità di questioni giuridiche che sorgono a partire dal momento in cui cessano i conflitti armati. Esso esamina quando un conflitto – interno o internazionale – può dirsi cessato, gli attori che intervengono, e le fonti che regolano la difficile fase di transizione verso la pace. Le riparazioni di guerra, la giustizia internazionale, il tema delle situazioni territoriali illegali sono alcuni dei temi che verranno trattati. Interverranno come relatori Alain Wijffels (Università di Leiden, Leuven e Louvain-la-Neuve / CNRS Centre d’Histoire Judiciaire, Lille), Luigi Nuzzo (Università del Salento), Alessandro Colombo (Università di Milano), Vincenzo Lavenia (Università di Bologna), Samuel Wordsworth QC (Essex Court), Giulio Bartolini (Università di Roma Tre), Marco Pertile (Università di Trento), Luca Scuccimarra (Università Sapienza di Roma), Luigi Lacchè (Presidente del Cisg – Università di Macerata), Paolo Palchetti (Università di Macerata).    

17/09/2018 10:08
San Ginesio, coltivava marijuana nell’orto: denunciato artista di strada

San Ginesio, coltivava marijuana nell’orto: denunciato artista di strada

Coltivava marijuana nell’orto: denunciato artista di strada a San Ginesio. Il 53enne R.A., artista di strada e originario del Veneto, è stato denunciato dai carabinieri. L'uomo aveva predisposto in un appezzamento agricolo adiacente alla propria abitazione una vera e propria coltivazione, composta da 15 piante di marijuana, per un peso complessivo di circa due kg, rinvenute dai militari e poste sotto sequestro. La successiva perquisizione effettuata presso l’abitazione del denunciato ha consentito di rinvenire circa 200 grammi di foglie di marijuana pronte per l’essiccazione, nonché diversi barattoli contenenti circa 50 grammi di sostanza stupefacente dello stesso tipo, già essiccata e pronta sia per l’utilizzo che per la cessione a terzi. R.A., fino ad oggi incensurato, è stato deferito all’ autorità giudiziaria di Macerata.

13/09/2018 10:17
Polo scolastico di San Ginesio: convocata conferenza permanente per un nuovo progetto

Polo scolastico di San Ginesio: convocata conferenza permanente per un nuovo progetto

È convocata per il prossimo 18 settembre, nella sede della Struttura del Commissario straordinario per la Ricostruzione, la Conferenza permanente per la presentazione del nuovo progetto del polo scolastico di San Ginesio, reso necessario dopo le limitazioni imposte dai vincoli richiamati dal Mibac lo scorso giugno. In quella sede verrà presentata una nuova soluzione progettuale in modo da verificarne la compatibilità con le nuove disposizioni e la Conferenza affronterà tutte le problematiche per superare gli ostacoli che hanno impedito l’inizio dei lavori di costruzione del polo. La struttura scolastica di San Ginesio, finanziata dallo Stato con circa 13 milioni di euro, prevede un edificio destinato ad ospitare il Liceo Linguistico e il Liceo delle Scienze Umane dell’IIS “A. Gentili”, gli indirizzi Arredo e forniture d’interni, Meccanica elettronica e automazione dell’IPSIA “R. Frau”, oltre a una palestra e un auditorium, mentre in una struttura separata troveranno spazio la Scuola dell’Infanzia e la Scuola primaria del capoluogo. "Mi auguro - afferma la commissaria per la Ricostruzione, Paola De Micheli - che con la conferenza dei servizi del 18 settembre si ponga finalmente fine a questa spiacevole vicenda e sia possibile la riapertura al più presto del cantiere per la costruzione della scuola di San Ginesio. Abbiamo utilizzato tutti gli strumenti per superare le difficoltà. Ora - conclude la De Micheli - c'è bisogno di un sforzo supplementare di collaborazione tra le istituzioni per ripartire rapidamente  con i lavori". “Finora - commenta Il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco - siamo stati in silenzio per correttezza e serietà a salvaguardia delle scuole di San Ginesio e del contributo promesso ma non vogliamo certamente essere corresponsabili di scelte sbagliate che andranno ad incidere sul futuro del nostro paese. Il 18 settembre è l’ultima data utile, i ginesini hanno diritto ad avere una risposta definitiva. In questi mesi abbiamo lavorato in sinergia con tutte le Istituzioni per la realizzazione del polo scolastico, adesso qualcuno deve assumersi la responsabilità: ci venga data la possibilità di realizzarlo o si dica che non è possibile stante le condizioni attuali con il parere contrario della Sovrintendenza. Non possiamo perdere altro tempo. La Sovrintendenza ai beni culturali dovrà esprimersi e consentire alla nostra comunità di proseguire i lavori della scuola, attenuando il vincolo, considerato anche il fatto che nel nuovo progetto le mura vengono valorizzate come mai prima. Non vorremmo pagare oltre modo il fatto di non aver accettato di percorrere la strada delle donazioni private e di aver invece riposto fiducia nella Pubblica Amministrazione”.  

08/09/2018 17:40
San Ginesio, Matelica e Treia, tre gli appuntamenti con “I suoni dei borghi. Mario Brunello nelle Marche”

San Ginesio, Matelica e Treia, tre gli appuntamenti con “I suoni dei borghi. Mario Brunello nelle Marche”

“I suoni dei borghi. Mario Brunello nelle Marche” è un progetto di residenza diffusa pensato dalla Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona per tre centri di particolare bellezza, colpiti dal sisma del 2016, San Ginesio, Matelica, Treia. Il primo concerto si svolgerà a San Ginesio, domenica 16 settembre alle ore 17,30, nei giardini del Complesso Monumentale dei SS Tommaso e Barnaba con Mario Brunello, violoncello, accanto a due importanti artisti come Gevorg Dabaghyan, duduk, e Francesca Breschi, voce. In caso di condizioni del tempo avverse il concerto si terrà all'Ostello comunale di San Ginesio. L'ingresso è gratuito. Si è scelta la collaborazione con il maestro  Brunello sia per il prestigio dell'artista – uno dei massimi violoncellisti a livello internazionale, Primo Premio al Concorso Čaikovskij di Mosca, - sia per l'impegno che ha sempre dimostrato per tematiche ambientali e sociali (Brunello è l'ideatore della fortunata rassegna “I suoni delle Dolomiti”, che da più di 20 anni porta persone in alta quota ad ascoltare la musica colta). L'artista, infatti, oltre ad esibirsi con le maggiori istituzioni musicali del mondo, riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d'arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti dalla variegata estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. E' questo il caso del concerto di San Ginesio, in cui Brunello, con Gevorg Dabaghyan e Francesca Breschi, presenterà il nuovo progetto artistico “Danze, lacrime e lamentazioni”, che indaga lo struggimento attraverso brani simbolo della tradizione musicale colta europea con Monteverdi, Dowland, Bach, accanto a Matteo Salvatore (1925-2005), compositore e cantante foggiano (sostenuto e lanciato da Claudio Villa, amato da Calvino - “Le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare”), e al noto compositore e violoncellista siciliano Giovanni Sollima, e a tre compositori armeni che ripercorrono idealmente la storia della musica di quella regione, patria del duduk: Padre Komitas, il padre della moderna musica armena, Makar Yekmalian, allievo di Rimsky-Korsakov, e Vache Sharafayn, il più importante compositore armeno vivente. I protagonisti di questo concerto sono nomi di grande rilevanza artistica. Francesca Breschi è una artista poliedrica, cantante, attrice, compositrice e didatta, da sempre legata al teatro e a mondi paralleli come la video-arte, le arti plastiche, la poesia, la canzone d’autore, componente dal 1990 del Quartetto Vocale di Giovanna Marini. Collabora con notissimi artisti, tra i quali Nicola Piovani, Elio De Capitani, Francesco De Gregori, Serena Nono, Giancarlo Cobelli, Roberto Roversi, David Riondino, Emilio Isgrò, Marco Paolini, e appunto Mario Brunello. Gevorg Dabaghyan  è uno dei massimi specialisti viventi del duduk, antichissimo strumento dal timbro caldo, considerato convenzionalmente come l’oboe armeno, proclamato come il capolavoro rappresentativo della tradizione musicale armena all’interno del “Programma dei Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dell’Unesco. Dabaghyan è fondatore di varie formazioni tra cui l’Insieme Shoghaken, votato alla salvaguardia del ricchissimo patrimonio folkloristico armeno, e collabora con musicisti di fama mondiale di diverse estrazioni, tra i quali il grandissimo violoncellista Yo-Yo Ma che lo ha coinvolto nel suo progetto Silk Road (la Via della Seta). Il concerto è in collaborazione con Antiruggine  e con il patrocinio del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia. In collaborazione con Associazione musicale Appassionata. La rassegna “I suoni dei borghi. Mario Brunello nelle Marche” è realizzata grazie a Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo MiBACT-Direzione Generale Spettacolo; nell’ambito del progetto Marche inVita - Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma. Il secondo appuntamento con un concerto del solo Brunello, sarà a Matelica, al Teatro Piermarini, alle ore 21, con musiche di J.S. Bach e G. Sollima, e il ciclo si chiuderà a Treia, il 12 ottobre alle ore 21 nella chiesa di san Filippo, con Mario Brunello e Ivano Battiston, fisarmonica, con musiche da Bach a Piazzolla. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito.    

08/09/2018 14:52
Auto contro scooter a San Ginesio: ferito il centauro (foto)

Auto contro scooter a San Ginesio: ferito il centauro (foto)

Un uomo é rimasto ferito nello scontro avvenuto questa mattina tra uno scooter ed un'auto lungo l'arteria viaria che collega San Ginesio a Pian di Pieca. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le condizioni del centauro sarebbero gravi, tanto da suggerire il trasporto a Torrette in eliambulanza, mentre l'automobilista coinvolto non avrebbe riportato particolari conseguenze fisiche. Sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri, giunti sul posto subito dopo l'incidente. (servizio in aggiornamento)

04/09/2018 10:55
Dramma a San Ginesio: si toglie la vita nella casa terremotata

Dramma a San Ginesio: si toglie la vita nella casa terremotata

La moglie non lo vedeva in casa e, preoccupata, é andata a cercarlo insieme ad altri familiari e amici. Ed é nella vecchia casa, resa inagibile dal terremoto del 2016, che lo hanno ritrovato, purtroppo senza vita. Così un anziano di San Ginesio ha scelto di chiudere il conto con l'esistenza all'alba di oggi, legando una corda alla trave di una rimessa agricola attaccata a quella che era stata la casa dei sacrifici di una vita, in contrada Santa Croce. Quando i familiari si sono accorti di quanto era accaduto era già troppo tardi e la chiamata ai soccorsi, intorno alle otto di questa mattina, si é rivelata inutile. Sul posto, per tutti gli accertamenti di rito, i Carabinieri di Tolentino e quelli della locale stazione, unitamente ad una famiglia e una comunità sconvolte per l'accaduto. Stando a quanto é dato sapere, infatti, l'uomo non aveva manifestato segni di depressione e tantomeno intenzioni di farla finita negli ultimi tempi. Sembrava aver reagito bene anche all'aver dovuto trovare una nuova sistemazione dopo il terremoto del 2016 e non c'era niente che poteva lasciar pensare che stesse meditando un gesto estremo. Ultimanete aveva qualche piccolo problema di salute, ma da quanto appreso si trattava dei comuni problemi di persone avanti con l'età. (servizio in aggiornamento)

04/09/2018 09:40
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