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Scuola e università San Ginesio

Scuola nel centro San Ginesio, il comitato replica al sindaco

Scuola nel centro San Ginesio, il comitato replica al sindaco

Dal Comitato in difesa del polo scolastico nel centro storico riceviamo e pubblichiamo

Sulla questione del nuovo polo scolastico di San Ginesio, il sindaco Ciabocco finge di non capire. La politica post elettorale non ci interessa. Non ci faremo tirare dentro a polemiche sterili e ricerche di colpevoli, veri o presunti. Il nostro comitato è stato al fianco dell’amministrazione comunale fino a pochi giorni fa, quando, in consiglio comunale, il sindaco ha chiaramente annunciato un cambio di posizione e prospettiva, con adozione di nebulose soluzioni di tipo B o C, decidendo di abbandonare la strada del Polo scolastico ben prima che il suo iter fosse concluso ed, eventualmente, fallito. La Soprintendenza, infatti, ha fino all’8 novembre 2018, da quanto il Sindaco stesso dichiara, per esprimere il proprio parere sul nuovo progetto ripresentato il 7 agosto 2018, più rispettoso dell’area, dei volumi, dei colori.

Anziché perdere tempo in polemiche politiche l’amministrazione dovrebbe impegnarsi ancora e ancora nei confronti di Ministero, Regione, Soprintendenza per risolvere il problema, che sappiamo esser molto complicato.

Non vediamo la determinazione necessaria verso la risoluzione della questione, cioè il superamento del vincolo, nel pieno rispetto dell’ambiente e della legge, cosa che comporterebbe velocità nella realizzazione delle scuole, validità dell’appalto, valorizzazione dell’area e delle mura di cinta. Notiamo, invece, un grande lavoro verso soluzioni di altro tipo. Nessuno può pensare di tirarsi fuori da questa grande storia dell’assurdo, in cui a pagare sarà soltanto un paese che è già stato devastato dal terremoto più forte degli ultimi trecento anni, e che oggi deve difendere con le unghie e con i denti anche le scuole che, da sempre, da secoli, sono il suo tratto identitario. 

È incredibile che debba essere un Comitato a difendere, nell’ultimo e più difficile tratto di strada, uno dei progetti scolastici più ambiziosi del Commissario straordinario per la Ricostruzione da uno stallo, a dover chiedere fino allo stremo il superamento di un problema, seppur enorme, che dovrebbe interessare la politica con la P maiuscola. La sensazione forte è che di fronte all’ostacolo si è fatto, tutti, nessuno escluso, qualche timido tentativo di superamento, per poi preferire imboccare un’altra strada che non ha niente di certo se non la lunghezza dei tempi.

 

 

 

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