Sale l'attesa per il derby maceratese del girone F di Serie D tra Tolentino e Recanatese, in programma per domenica 30 gennaio, alle 14:30, presso lo stadio Della Vittoria. Una partita in occasione della quale la società di casa ha scelto di istituire la "giornata cremisi".
Non saranno, pertanto, validi gli abbonamenti sottoscritti dai tifosi ad eccezione degli abbonati nel settore “poltroncine” che potranno accedere gratuitamente allo stadio.
Sarà inoltre possibile vedere la partita in diretta streaming sulla pagina Facebook della società cremisi al costo di 5 euro, con pagamento effettuabile tramite PayPal, Carta di Credito (prepagate, postepay).
Questi i prezzi dei biglietti di ingresso: poltroncine (20 euro), tribuna coperta (10 euro), gradinata 'Pallorito' (7 euro), curva (solo tifosi ospiti, 10 euro), biglietto gratuito per gli under 16.
"Si fa presente che tutti coloro che intenderanno seguire il match allo stadio, under 16 compresi, dovranno munirsi del biglietto di ingresso e al momento dell'acquisto sarà necessario fornire nome, cognome e numero di telefono - informa l'Us Tolentino -. L’accesso allo stadio è consentito soltanto a coloro che saranno in grado di esibire il Super Green Pass e che indossano mascherine Ffp2".
Onde evitare assembramenti e lunghe attese si consiglia vivamente di acquistare i tagliandi in prevendita e di presentarsi allo stadio con molto anticipo rispetto all’orario di inizio del match (i cancelli saranno aperti sin dalle ore 13:30).
I biglietti d'ingresso potranno essere acquistati tramite il circuito Vivaticket sia on line che nelle ricevitorie convenzionate, oltre che presso lo stadio “Della Vittoria” di Tolentino il giorno della partita, dalle 13 alle ore 15, dopodiché i cancelli verranno chiusi e non sarà più possibile accedere allo stadio.
Al via l’XI Edizione del prestigioso Concorso Letterario "Raccontar Scrivendo" organizzato dall’Associazione "La Casetta degli Artisti" di Recanati, in collaborazione con il Comune, la Regione Marche, Casa Leopardi, con il contributo delle più importanti aziende del territorio.
Presentato questa mattina dal sindaco Antonio Bravi, dall’assessora alla Cultura Rita Soccio e dal Presidente dell’associazione “La Casetta degli Artisti” Gabriele Magagnini le linee guida del Concorso 2022 rivolto agli studenti delle scuole primarie, classi terze quarte e quinte e alle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia.
Il tema a cui sono chiamati quest’anno gli studenti a fare delle riflessioni è quello dell’idillio “Alla luna” di Giacomo Leopardi. “Dopo una breve interruzione di un anno a causa dell’emergenza sanitaria, riprende questo importante concorso letterario - ha dichiarato il primo cittadino - un lavoro complesso e difficile che organizzatori e collaboratori riescono a portare avanti on risultati sempre più rilevanti, tanto che, alla sua 11 edizione, il Concorso è diventato un punto di riferimento per la nostra città, per tutti gli amanti della cultura e per i sempre più numerosi studenti che ogni anno vi partecipano, per i quali rappresenta un significativo strumento di crescita e di arricchimento culturale. Sin dalle prime edizioni l’iniziativa ha saputo mettere in luce il talento di studenti appassionati di letteratura e di Giacomo Leopardi, stimolando la loro fantasia".
"Ringrazio Gabriele Magagnini, l’Associazione La Casetta degli Artisti, gli sponsor, le e gli insegnanti e tutti coloro che dedicano parte del loro tempo per realizzare questo progetto. Un saluto particolare ai giovani studenti che vorranno partecipare mettendosi in gioco e che approfitteranno di questa opportunità per conoscere e visitare la nostra splendida città" ha concluso Bravi.
Tra le novità di questa edizione una sezione speciale di arti varie rivolta a tutti, un modo per offrire a chiunque, non solo agli studenti, la possibilità di affrontare la tematica proposta. “Alla luna è un colloquio permeato da un sentimento nostalgico legato al ricordo del tempo giovanile e alla sua cospicua dose di speranza che solo i giovani hanno in dotazione per natura - ha affermato l’assessora alla Cultura Rita Soccio -. Ed è forse questo l’aspetto da sottolineare e rimarcare, quella speranza come elemento positivo volto a bilanciare la durezza del passato e dell’affanno della vita".
"Quella speranza che in un periodo di restrizioni e di difficoltà vissuta dalle nostre alunne e alunni può essere d’aiuto e rendere dolci i ricordi più tristi. Questo componimento in fondo ci vuole insegnare l’importanza della capacità, che l’uomo ha o dovrebbe avere, di convivere con il lato dolceamaro dell’esistenza - aggiunge Soccio -. I miei più ringraziamenti a tutti coloro che rendono possibile questo progetto, che ha avuto negli anni una crescita esponenziale a testimonianza della qualità che gli viene riconosciuta dalle molte scuole italiane che vi partecipano, lavorando con passione alla formazione culturale e umana di giovani talenti.”
Il Concorso non prevede alcuna quota di iscrizione, gli elaborati dovranno essere inviati via e-mail entro il 15 aprile e le opere verranno valutate da una giuria di esperti. Ai primi classificati di ogni sezione andrà come premio un soggiorno per due persone in una capitale europea. Gli altri premi, a scalare, consistono in prodotti delle aziende partner dell’ iniziativa e somme in denaro.
“Un’iniziativa nata dalla volontà di aprire un dialogo tra Giacomo Leopardi e i ragazzi di oggi, per dimostrare che la cultura non è oscurata dalla frenesia e dalle nuove tecnologie anzi, ha ancora un grande valore, gli scrittori esistono e hanno molto da trasmettere sia su carta che attraverso i nuovi media - ha spiegato Gabriele Magagnini -. Quest’anno vengono proposte alcune tematiche tratte da “Alla luna”. Partendo quindi da alcuni versi del Poeta recanatese, accuratamente scelti per le tre sezioni, invito tutti i ragazzi a scrivere riflessioni in merito”.
A portare i saluti e gli auguri della Regione Marche l’Assessora alla Cultura Giorgia Latini con un video messaggio e tra gli intervenuti nel corso della conferenza stampa i partner e collaboratori del Concorso tra cui : il dirigente scolastico Annamaria De Siena, Sandrino Bertini della Bcc, Domenico Guzzini della F.lli Guzzini, Riccardo Ficara Pigini per Eli e Pigini Group, Filippo Fancello della Algam Eko, Giuditta Pierini della Casetta degli Artisti.
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
La comunità di Recanati ha risposto con successo agli appelli di solidarietà lanciati dal Comune in collaborazione con le Associazioni alle iniziative delle scatole sospese e della raccolta alimentare di cibi natalizi non utilizzati. "Quando lanciamo questo tipo di iniziative siamo certi che le risposte arrivano in abbondanza. – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - Perché la nostra comunità sa essere solidale, quando è interpellata. Un ringraziamento particolare alla cittadinanza, alle nostre Associazioni di volontariato e alla Protezione civile, sempre pronti ad accogliere le chiamate e alla condivisione."
Recanati notoriamente in prima linea su questi importanti temi di solidarietà, anche in questa occasione è scesa in campo sia nell’iniziativa delle scatole sospese, dove i cittadini hanno regalato cinque tipi di cose diverse: qualcosa di dolce, qualcosa per la cura di sé, un passatempo, del vestiario morbido e caldo, un bigliettino con un pensiero e sia nella colletta di generi alimentari non utilizzati, durante le feste, tra cui panettoni, dolci di vario tipo, legumi, zamponi, formaggi e frutta secca. Una donazione di generi alimentari che insieme al contrasto allo spreco, con il recupero e la ridistribuzione alle famiglie in difficoltà, da forza a sentimenti di solidarietà e anche di consapevolezza a salvaguardia dell'ambiente come ha sottolineato l'Assessore Michele Moretti al lancio dell'iniziativa.
“Non si tratta di un atto di mera carità, anche se nella carità c'è anche il senso profondo dell'amore per il prossimo, quanto piuttosto di fare un esercizio di allargamento dei propri confini, per prendere in considerazione realtà a cui spesso preferiamo non pensare. –Ha affermato l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini - E queste realtà, frutto di pesanti disuguaglianze che la pandemia e quanto ne è conseguito sul piano delle scelte politiche e delle ripercussioni forti sul mondo del lavoro hanno persino accentuato, stanno aumentando. Questo tipo di iniziative, che 'scomodano' la nostra tranquillità, possono aiutarci anche a riflettere sul mondo che esiste fuori dalle mura delle nostre case.”
Oltre 400 sono state le scatole sospese raccolte e distribuite dalla Croce Gialla grazie anche all'impegno di Altra Eco, Bottega del commercio equo, Comitato di quartiere Montefiore, Comitato di quartiere Castelnuovo e Protezione Civile. E oltre 50 pacchi alimentari con cibi natalizi sono stati raccolti da Altra Eco, Bottega del commercio equo, Circolo Acli dell'Addolorata e Protezione Civile. Sono stati inoltre donati dai cittadini anche dei buoni acquisto per alimenti che saranno consegnati alla Caritas per essere distribuiti a persone o famiglie in difficoltà.
Il cantiere della Scuola di San Vito riprende la sua normale attività come da programma, dopo la breve sospensione di qualche giorno dovuta ad alcune incongruenze a tutela della sicurezza dei lavoratori rilevate dai Carabinieri. Nel cantiere erano state rilevate andatoie, scale e passerelle non a norma (leggi qui).
Alla scuola di San Vito sono in via di ultimazione i lavori strutturali di miglioramento sismico dell'edificio con i fondi gestiti dall’Ufficio Ricostruzione della Regione Marche per il sisma del 1997, iniziati nel mese di ottobre 2020 e con termine previsto nella primavera prossima. Alle opere strutturali sono connessi anche i ripristini delle finiture edili, come pavimenti tinteggiature e di alcune parti dell’impianto elettrico e idrosanitario.
I lavori hanno previsto anche il miglioramento funzionale e distributivo degli spazi didattici e dei laboratori e dei servizi, con l’abbattimento delle barriere architettoniche mediante rampe e l’installazione di un ascensore. Rinnovata anche la palestra della scuola che sarà dotata di due nuovi spogliatoi.
"La scuola di San Vito che ospiterà i suoi studenti dal prossimo settembre per l’anno scolastico 2022-2023, rappresenterà per la città un vero e proprio modello di efficienza e modernità all’interno di un edificio storico al quale è legata la memoria di tanti recanatesi" sottolinea il sindaco Antonio Bravi "Recanati negli ultimi anni risulta tra le città marchigiane più in movimento nel rinnovamento delle opere e degli edifici pubblici con fondi che tra l’altro non ricadono nel bilancio comunale in quanto reperiti, ciò è stato possibile grazie ad una politica che guarda al futuro migliore della città, valorizza il passato trasformandolo in un’ottica di modernità ed efficienza in una visione collettiva che promuove la sua importante storia artistica e culturale".
Recanati - A poco più di un mese dalla scadenza del 28 febbraio prossimo, prevista per la consegna da parte della Regione Marche al Ministero dei piani operativi per l’utilizzo concreto dei 183 mln assegnati dal PNRR nel piano della Sanità, i Comuni non sono stati messi al corrente né degli intenti né dei progetti scelti dalla Regione.
Il sindaco di Recanati Antonio Bravi, in una lettera inviata ieri all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, al direttore generale dell’Asur Nadia Storti e al direttore Asur Area Vasta 3 Daniela Corsi, ha richiesto una convocazione urgente con Sindaci dell’Area Vasta 3 in merito all’utilizzo dei fondi riguardanti i servizi territoriali a cui sono stati dedicati 72 mln di euro.
“In vista dell’imminente scadenza in atto non è possibile che ad oggi noi sindaci non siamo stati ancora interpellati per condividere gli intenti e i progetti previsti dai fondi ministeriali assegnati alla Regione per le nostre comunità – ha dichiarato il sindaco di Recanati Antonio Bravi –un ritardo che ci preoccupa in quanto mette a rischio la corretta gestione dei fondi. Sono scelte importanti che richiedono necessariamente un’attenta condivisione con i Comuni di riferimento per la verifica dei bisogni e delle criticità di ogni territorio, cosa che fino ad oggi non c’è stata. Visti i tempi, mi auguro che la Regione abbia un piano già pronto da condividere il prima possibile con i Sindaci in maniera trasparente per contribuire alla migliore e più attenta gestione degli attesi fondi per le nostre comunità.”
I 72 milioni di euro dedicati alla sanità territoriale sono suddivisi principalmente in due aree: 42 mln per l'attivazione di 29 Case di Comunità', come luoghi delle cure primarie e strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici, con la presenza di equipe di medici di base e di infermieri; il resto dei fondi sono dedicati a 9 ospedali di Comunità per pazienti che necessitano di interventi sanitari di media o bassa intensità clinica e anche di degenze di breve durata, con una disponibilità di 20/40 posti letto. Nove ospedali di cui ancora non si hanno notizie sulla loro localizzazione nel territorio.
“Sto seguendo con attenzione il lavoro della Regione nell’ambito sanitario e dall’insediamento ad oggi ho notato una profonda immobilita che non può venir giustificata solo dall’emergenza della pandemia. – Ha affermato la consigliera Antonella Mariani con delega alla Sanità - Noi dobbiamo garantire una sanita che è stata messa in discussione dal Covid ma che deve essere pronta a soddisfare di nuovo le esigenze di salute del territorio con la costruzione di una rete di strutture assistenziali capace di offrire servizi per la comunità. Sono fermamente convita dell’importanza del confronto tra la Regione l’Asur e i sindaci perché solo con la collaborazione si organizza una rete di sanità efficiente e funzionale.”
"L'auspicio è che nella programmazione si tenga conto anche delle necessità di tipo sociosanitario. – Ha aggiunto l'assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini - La sovrapposizione di enti per la presa in carico, di procedure diverse e di tempistiche non sempre allineate, infatti, procura non di rado difficoltà e ritardi. La pandemia ha acuito i bisogni e inasprito le dinamiche sociali che necessitano di urgenti risposte sul piano anche sanitario, come avviene per i tirocini di inclusione sociale, per la gestione delle residenze protette, dei centri diurni per soggetti con disabilità e dei Centri Alzheimer".
È salito a 18 il numero dei soggetti positivi al Covid-19 nella casa di riposo "Ester Gigli". È quanto emerso dall'esito dei tamponi quotidiani disposti nella struttura dalla Fondazione Ircer. Il virus era entrato all'interno della casa di riposo la scorsa settimana, quando erano stati individuati otto anziani contagiati, tre dei quali trasferiti alla Residenza Anni Azzurri Valdaso di Campofilone.
Il numero, dopo il nuovo ciclo di tamponi, è salito a 18: si tratta di 12 anziani e di sei dipendenti della casa di riposo (tre operatori socio sanitari, un infermiere, una fisioterapista e l’addetto alla portineria). Nessuno, ad ora, presenta sintomi preoccupanti. Tutti si erano sottoposti alla terza dose di vaccino.
Il presidente della Fondazione Ircer, Giacomo Camilletti, in ogni caso, ha disposto una serie di precauzioni prevedendo le consumazioni dei pasti in camera e non più nel refettorio, oltre all'isolamento dei casi rilevati. Sin dall'inizio di dicembre 2021 è stato previsto lo stop alle visite dei familiari nella struttura, per questo non è ancora chiaro come il virus sia potuto entrare all'interno della casa di riposo.
Recanati in lutto per la scomparsa di Roberto Verdenelli. L’uomo, 57 anni, era ricoverato al reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Civitanova, dove si è spento per complicanze dovute al Covid. Roberto Verdenelli, agente di commercio, era molto conosciuto in città anche per la sua militanza politica nel Movimento 5 Stelle. Si era candidato per le comunali del 2014 a sostegno di Susanna Ortolani, che concorreva per la carica di sindaco, e l’anno dopo aveva partecipato anche alla selezione per la lista delle regionali sempre dell’M5s.
Verdenelli circa tre settimane fa aveva contratto il Covid-19, poi le sue condizioni sono subito peggiorate sino al ricovero al reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale civitanovese dove è deceduto. Lascia la compagna Cristina, il padre Vito, la mamma Vera e la sorella Manuela. La camera ardente è stata allestita all’obitorio di Civitanova Marche, dove chi vorrà potrà porgergli l'ultimo saluto.
"La scomparsa prematura di Roberto Verdenelli lascia in tutti noi un senso di profonda tristezza e amarezza”. Così in una nota il Movimento 5 Stelle Marche nell’apprendere della dipartita di Roberto Verdenelli: “Questa notizia ci ha scosso tutti, è stata un fulmine a ciel sereno. Verdenelli era un amico, un collega, un attivista che si è sempre speso con passione nell’impegno politico. Ma era anche una persona molto aperta, di grande compagnia ed estremamente collaborativa."
"Verdenelli amava la vita ed ha partecipato alle attività del Movimento per tanti anni con convinzione e caparbietà non facendo mai mancare quella giusta dose di spensieratezza e di allegria che erano tipiche della sua personalità - si legge ancora nella nota di cordoglio -. Nel periodo della sua candidatura a sostegno di Susanna Ortolani per le comunali di Recanati e della corsa alle regionali hanno messo in luce un uomo fermamente convinto nelle idee e nei valori del Movimento e nella possibilità di cambiare l’Italia. Ci stringiamo in un abbraccio ai suoi familiari, alla compagna Cristina, ai genitori Vera e Vito e alla sorella Manuela esprimendo loro le nostre più sentite condoglianze”.
Emanuele Pepa, 50 anni, imprenditore di Recanati è il nuovo Presidente regionale di Confartigianato Marche. Lo comunica la stessa Associazione degli artigiani. "Sono orgoglioso - ha detto commentato il neo presidente, sposato, due figli - di ricoprire questo incarico e rappresentare le nostre imprese nel territorio regionale. Massimo sarà il mio impegno per lo sviluppo del sistema produttivo della nostra Regione".
Ai lavori congressuali è seguita l'assemblea di Confartigianato Marche: "Economia, imprese, territorio, responsabilità", coordinata dal Segretario regionale Giorgio Cippitelli. In collegamento in apertura il presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli.
Sono intervenuti l'arcivescovo di Ancona-Osimo mons. Angelo Spina, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini assessore alla sanità, il rettore Univpm Gian Luca Gregori, il presidente di Istao Pietro Marcolini. In collegamento il prof. Aldo Bonomi, direttore del Consorzio Aaster. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, trattenuto da impegni istituzionali, ha partecipato con un videomessaggio.
Tanti i temi trattati dal neo presidente di Confartigianato Marche Emanuele Pepa nella sua relazione: dalle infrastrutture, al fisco, dalla burocrazia, al Pnrr, ai bonus edilizia, dal credito alla digitalizzazione. Le imprese, ha sottolineato, sono "nella tempesta perfetta strette tra pandemia, mancanza di materie prime e costi alle stelle che stanno fortemente rallentando l'economia. Dobbiamo tutelare il made in Italy, il nostro know how, la nostra storia. E' fondamentale sostenere la nostra economia fatta di micro e piccole imprese che non delocalizzano, che esportano, che sono la forza del nostro territorio".
Molto positivo il risultato raggiunto dalla BCC Recanati e Colmurano nel 2021, che ha erogato in pochi mesi oltre 300 mila euro di prestiti universitari agli studenti di età compresa tra 18 e 40 anni.
Numerose infatti le richieste pervenute tramite il form online messo a disposizione dalla Banca sul sito www.recanati.bcc.it, a testimonianza del fatto che la clientela ha individuato sin da subito le potenzialità ed i vantaggi del prestito universitario “Sapere infinito”, garantito dal Fondo per il Credito ai Giovani, il cui soggetto attuatore è la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili. L’obiettivo raggiunto con il prestito universitario, è quello di garantire ai giovani una facilità di accesso al credito bancario, consentendo loro di affrontare autonomamente il percorso formativo di studi ed entrare quindi con fiducia nel mondo del lavoro.
"Anche in questo momento di congiuntura economica negativa, la BCC di Recanati e Colmurano vuole essere vicina alle famiglie del territorio che risentono maggiormente delle spese per vitto e alloggio dei figli che studiano fuori sede, delle tasse universitarie e dei corsi di specializzazione o dei master all’estero. spiegano i vertici della banca in una nota. I risultati ottenuti testimoniano l’importanza di investire sui giovani del territorio e sulle giovani coppie dando loro le adeguate garanzie e risorse per affrontare al meglio tutte le spese quotidiane e le difficoltà di intraprendere nuovi progetti".
Recanati in prima linea contro la violenza sulle donne grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale nella sensibilizzazione sul tema e nell’assistenza alle vittime di abusi presso lo Sportello Antiviolenza ed Antistalking ubicato all’Ospedale di comunità “Santa Lucia”. Lo scorso anno, da gennaio a dicembre 2021, lo Sportello ha accolto, sostenuto, accompagnato ed aiutato 57 donne, madri di 64 bambini e bambine vittime a loro volta di violenza assistita.
“L’impegno della nostra Amministrazione è quello di contrastare la violenza sulle donne in ogni forma – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - Violenza è anche quando non facciamo tutto quello che è in nostro potere per aiutare chi subisce violenza a denunciare. Continueremo a sostenere con forza lo Sportello di contrasto alla violenza, le iniziative di sensibilizzazione e i progetti di educazione rivolti alle studentesse e agli studenti. Perché l'uguaglianza educativa, tra donne e uomini, è lo strumento più importante che abbiamo per lottare ogni giorno contro questo fenomeno.”
Delle 57 donne che si sono rivolte al servizio nel 2021, 48 sono italiane, con un’età compresa tra i 17 ed i 70 anni, residenti a Recanati e nei Comuni vicini tra cui Potenza Picena, Montefano, Castelfidardo, Osimo, Porto Recanati, Loreto, Filottrano, Civitanova e Fermo.
Trentasei delle 57 donne seguite hanno dei figli che quindi sono vittime di violenza assistita e per loro sono stati strutturati percorsi di tutela e protezione specifici, realizzati in collaborazione con le operatrici e gli operatori della rete territoriale (Assistenti Sociali, FFOO, Consultorio Familiare, Istituti Scolastici).
“Aperto nel 2013, lo sportello garantisce una reperibilità h 24 e si rivolge alle vittime di violenza sessuale, psicologica, economica o di stalking, ai loro familiari, amici o conoscenti e offre in maniera gratuita accoglienza, codifica del caso e consulenza psicologica. – ha spiegato Tania Paoltroni, Presidente del Consiglio Comunale con delega alle Pari Opportunità - Favorisce i contatti con gli enti istituzionali ed associazionistici che si occupano di violenza di genere nel territorio, opera con personale interamente al femminile, garantendo la totale riservatezza delle assistite.”
Le motivazioni per cui le donne si sono rivolte allo Sportello di Recanati vanno dalla necessità di avere informazioni legali e pratiche circa la loro situazione, al bisogno di trovare uno spazio dove poter portare, spesso per la prima volta, il proprio disagio e la propria sofferenza, sino alla necessità di denunciare di essere o essere stata vittima di violenza psicologica, stati di isolamento sociale e/o lavorativo, umiliazioni, violenza fisica, violenza economica e/o stalking.
Per ogni caso è stata fornita una risposta specifica e conforme alle esigenze e alla volontà della donna. Sono state anche effettuate delle valutazioni del rischio di recidiva e di escalation dei comportamenti maltrattanti, per poter procedere con una strutturazione in rete di progetti realmente tutelanti la donna e i suoi figli/e.
In alcuni casi è stato effettuato un invio ai Centri Antiviolenza provinciali di competenza, in altri è stata attivata una rete di protezione territoriale, in altri la donna ha avviato un percorso con l’operatrice dello sportello. Sono state messe in atto anche attività finalizzate al lavoro sul trauma e al reinserimento delle donne vittime di violenza di genere.
Per quanto riguarda l’attività di sensibilizzazione sul tema, proprio in questi giorni sono stati distribuiti i fondi raccolti in occasione di eventi organizzati grazie al contributo dell’Associazione “Yoga Recanati”, dell’Associazione “Altraeco” e della “Società Operaia di mutuo soccorso”. I fondi sono stati destinati ad una ragazza che si era rivolta allo Sportello Antiviolenza di Recanati per emanciparsi da una difficile situazione di violenza e costrizione.
La solidarietà va oltre il periodo delle festività natalizie e si allea all’impegno contro lo spreco alimentare. L’Amministrazione comunale chiama a raccolta la comunità recanatese, notoriamente in prima linea su questi importanti temi, con una colletta di generi alimentari non utilizzati. “Solidarietà e sostenibilità ancora insieme per la migliore qualità di vita della nostra comunità - ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - dopo l'albero di Natale inclusivo realizzato con bottiglie di plastica blu per la sensibilizzazione sull’autismo che abbiamo voluto appendere proprio alle porte della parte centrale del nostro paese, oggi promuoviamo un gesto concreto di solidarietà verso le persone in difficoltà e un contributo nella lotta allo spreco alimentare. Elementi fondamentali alla base dell'azione politica della nostra Amministrazione.”
Durante il periodo natalizio i pranzi e le cene si moltiplicano, momenti di condivisione in famiglia e tra amici che al contempo rappresentano anche una possibilità di notevoli sprechi alimentari. Nelle nostre case ci sono ancora numerosi generi alimentari che non sono stati utilizzati tra cui panettoni, torroni, dolci di vario tipo, lenticchie e altri legumi, zamponi, formaggi e frutta secca, cibi che non sono stati consumati, pertanto il Comune, in collaborazione con le principali associazioni di volontariato e grazie al loro impegno, promuove una campagna di raccolta di alimenti a favore di famiglie in difficoltà.
“Abbiamo voluto anche quest'anno avviare la colletta alimentare. - ha affermato l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini - Accanto al contrasto allo spreco, ci sembra un modo di riequilibrare alcune differenze e di rendere partecipe tutta la comunità di concrete azioni di solidarietà sociale.”Il contrasto allo spreco, grazie al recupero e alla ridistribuzione, accresce sentimenti di solidarietà e condivisione, sostenendo unità e solidarietà nella comunità, accanto alla consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale.
“Sprecare il cibo non solo è un'offesa nei confronti di chi ha difficoltà a reperire il sostentamento alimentare, ma è anche un grave danno all'ambiente. – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente Michele Moretti - Il cibo che deperisce, perché non utilizzato, oltre al suo stesso valore disperde inutilmente anche le risorse usate per la produzione dell'alimento stesso, come ad esempio l’acqua e il lavoro umano".
I generi alimentari potranno essere conferiti dai cittadini in confezioni intatte tra il 10 e il 20 gennaio presso le sedi delle numerose associazioni di volontariato che hanno aderito all’iniziativa: Croce Gialla tutti i giorni dalle ore 8 alle 20 tranne i festivi; Circolo Acli Addolorata la domenica dalle ore 11.15 alle ore 12.45; Bottega del Commercio equo in Corso Persiani tutti i giorni tranne domenica e lunedì mattina in orario 9,30 12.30 e 17.30 -20; AltraEco il giovedì a “Ti porto l’orto” con orario dalle ore 16.30 alle 19.30; Protezione Civile il mercoledì e il giovedì dalle ore 18.30 -20 e il sabato dalle ore 15 alle 18 presso la propria sede.
È iniziato ufficialmente il 5 gennaio il periodo dei saldi invernali 2022 che durerà fino ai primi giorni di marzo. Come in molte altre regioni d’Italia, anche nelle Marche negozianti e consumatori si preparano a fare i conti con una situazione generale incerta, che dovrà tenere conto della pandemia ancora in corso e della conseguente crisi economica.
Secondo le stime di Confcommercio Marche, la spesa pro capite prevista sarà di 120 Euro, per un giro d’affari complessivo di 180 milioni. Tra gli acquisti maggiormente desiderati si registrano maglieria, capispalla e scarpe per circa il 60%, camiceria 11%, intimo 16% e accessori vari 13%. Il dato negativo più importante si riferisce al calo d’interesse da parte dei consumatori nei confronti dei saldi, segnando un –12%.
«I numeri sono lontani da quelli pre crisi – ha dichiarato il direttore di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco – e oggi a pesare sono soprattutto la variante Omicron e la concorrenza derivante dalle promozioni pre natalizie, come il Black Friday di fine novembre, e quelle natalizie. Il consumatore medio sta vivendo un periodo di profonda incertezza rispetto alla convenienza di certi acquisti, al punto di non programmarli nemmeno più per tempo. Questo da un lato determina una maggiore fiducia rispetto ai negozi di prossimità, ma dall’altra rischia di penalizzare gli operatori commerciali più grandi che comunque devono assicurarsi la propria stabilità aziendale».
All’interno della provincia di Macerata, la zona commerciale di Piediripa è sicuramente fra le più frequentate dalle famiglie per i propri acquisti, sebbene le impressioni generali sulle prospettive di spesa e guadagno non sembrino attualmente essere delle migliori.
Di seguito, il servizio:
Sono due gli apparecchi di ultima generazione acquistati dal Comune di Recanati e posizionati lungo la strada statale 571 denominata Regina. Gli autovelox entreranno in servizio nei prossimi giorni e consentiranno al Comune di far cassa grazie agli automobilisti indisciplinati che transiteranno in zona superando i limiti di velocità.
Una cifra superiore ai 40 mila Euro quella stanziata dall’amministrazione locale per rinnovare i precedenti apparecchi, risalenti al 2010. La particolarità della strumentazione di ultima generazione appartenente alla Servicenet21 di Roma risiede nell’infallibilità di rilevamento delle targhe. Saranno dunque ridotte al minimo le casistiche di illeggibilità generate in passato da avverse condizioni meteo.
Il Comune di Recanati ospiterà 4 operatori volontari, tra i 18 e i 28 anni, da impiegare presso la biblioteca e mediateca comunale con il progetto “I Comuni al centro del sapere”. Gli Operatori Volontari percepiranno un indennizzo di 439,50 euro al mese per un anno e per poter presentare la domanda è necessario munirsi dello SPID (identità digitale).
Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 14.00 del 26 gennaio 2022. Il Comune di Recanati è stato sostenuto in fase di progettazione da ARCI Jesi e al seguente link si possono trovare tutte le informazioni relative al progetto “I Comuni al centro del sapere” e a tutti gli altri progetti ai quali è possibile candidarsi: https://scn.arciserviziocivile.it/cercaprog.asp?idr=10
Cinque milioni di euro in arrivo a Recanati per opere di rigenerazione urbana per il miglioramento del tessuto ambientale e sociale della città che coinvolgono i settori didattici, sportivi, culturali e di residenza pubblica. La città dell’infinito è risultata infatti tra i comuni beneficiari dei contributi da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana da parte del Ministero dell’Interno. L’ufficialità è arrivata nelle scorse ore con la firma del decreto.
“Non potevamo festeggiare il nuovo anno con una notizia migliore– ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – tutti i progetti presentati sono stati accolti e questo dimostra la grande capacità del lavoro di squadra fatto con la Giunta il Consiglio e la professionalità dei nostri uffici tecnici, capitanati dall’architetto Maurizio Paduano al quale va un ringraziamento particolare per aver centrato gli obiettivi strategici del bando. Sono interventi volti a migliorare la vita dei recanatesi in tutta la città, studiati con una particolare attenzione alla socialità e all’ambiente che faranno crescere la qualità del decoro urbano".
Finanziamenti importanti che prevedono l’arrivo di una serie di tranches fino al 2026 per i sette progetti che hanno partecipato al bando del Ministero per la rigenerazione urbana distribuiti in tutte le diverse aree della città. Finalmente Recanati si riapproprierà del Castello di Montefiore, è stato infatti finanziato il progetto di restauro e rifunzionalizzazione dell’ antico Castello da adibire a contenitore per la promozione delle attività culturali e sociali della città per un importo di 1.700.000 euro.
Tre i finanziamenti ottenuti per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale del Rione di Castelnuovo e riguardano in particolare: l’intervento sull’immobile “ex Asilo Carancini” da adibire a centro polivalente culturale sociale ed educativo a servizio del quartiere per un importo di 600.000 euro;
-l’intervento di riqualificazione del campetto di calcio e del parcheggio pertinenziale da adibire a impianto sportivo polivalente indoor a servizio del quartiere e del plesso scolastico adiacente per un importo di 600.000 euro; l’intervento di riqualificazione dell’ex cortile delle Clarisse da adibire a spazio pubblico polivalente con la creazione di un nuovo parcheggio per un importo di 400.000 euro.
Gli altri progetti finanziati riguardano: i lavori di ristrutturazione per il riuso del verde pubblico attrezzato e dei manufatti esistenti nell’area comunale di Via degli Alpini, ex Club Aquila, per la creazione di un luogo di aggregazione e socializzazione a servizio dei Quartieri Mercato - San Francesco per un importo di 400.000 euro.
Interventi di restauro e riqualificazione dell’edificio comunale “ex Filanda Mattutini” all’interno del centro città a ridosso dell’area Camper, da adibire a centro polivalente per attività sociali e ricreative per un importo di 500.000 euro; interventi di restauro e riqualificazione di alcuni locali comunali adiacenti al Museo cittadino Villa Colloredo Mels per l’implementazione dell’offerta museale culturale e turistica di Recanati, per un importo di 800.000 euro.
Sebbene non sia ufficialmente riconosciuta come tradizional-popolare, l’usanza di mangiare 12 chicchi d’uva negli ultimi altrettanti rintocchi che precedono la mezzanotte del 31 dicembre ha assunto nel tempo un significato importante negli usi e costumi delle Marche, sottendendo con molte probabilità un legame con altre realtà europee, sulle basi del più romantico culto della terra e dei contadini.
Va detto, anzitutto, che la storia dei festeggiamenti in occasione della Notte di San Silvestro, o Capodanno, risulta essere in Italia un interessante connubio fatto di cultura e religione. Le origini risalirebbero addirittura al 153 a.C., anno in cui il cosiddetto calendario giuliano - elaborato dall'astronomo egizio Sosigene di Alessandria sulla base del culto del dio romano Giano – venne accolto dai più solo in forma ufficiosa. Fu infatti nel 46 a.C. che Giulio Cesare decise di promulgarlo in via ufficiale e diffonderlo in tutti i domini dell’Impero romano, finché nel 1582 papa Gregorio XIII lo fece sostituire con il calendario gregoriano, complice il poco preciso (sebbene molto accurato) calcolo delle annualità bisestili da parte di Sosigene di Alessandria.
Contemporaneamente allo sviluppo di quello che tutt’oggi è considerato il più noto sistema di riferimento per l’annuale ciclo delle stagioni, il giorno del 31 dicembre venne a coincidere nel 335 d.C. con la morte di papa Silvestro I, figura religiosa passata alla storia soprattutto per lo stretto legame con l’imperatore Costantino (il primo regnante ad accettare il cristianesimo), il quale a sua volta favorì il passaggio della Roma pagana a quella cristiana.
Ma cosa c’entra il rito dei 12 chicchi d’uva? Occorre soffermarsi alla prima metà del 1500, periodo nel quale moltissimi ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna a seguito dell’Editto di Granada (1492) finirono con lo stanziarsi soprattutto nelle zone del centro nord della Penisola italiana. In particolare, le Marche iniziarono ad ospitare comunità molto importanti, da Ancona ad Urbino, da Fermo a Macerata: queste terre divennero un punto d’incontro tra Oriente e Occidente, in quanto vi si trovavano anche ebrei romani, veneziani, dei paesi islamici, nonché i già citati sefarditi che volevano fuggire lontano dall’Inquisizione che dava loro la caccia.
L’incontro di culture - fra rituali legati all’agricoltura e alla religione – dà ragione di credere in quelli che sono stati recepiti come simboli di buon auspicio per l’anno venturo: i dodici apostoli, i dodici figli di Giacobbe, le dodici ore del giorno, i dodici mesi dell’anno, i dodici simboli dello zodiaco, e poi ancora l’uva come frutto della fratellanza, dell’unione, della gioia e del piacere - sentimenti cari al culto del dio greco Bacco.
Non è difficile, quindi, individuare il significato e l’importanza culturale di un rito storicamente accolto a tutti gli effetti dai marchigiani come atto per ingraziarsi la fortuna nella speranza di un anno fruttuoso e abbondante. Non mancano, ovviamente, le chiavi di lettura politica di un simile gesto, spesso utilizzato dal popolo (dalla fine del 1800) con intento burlesco nei confronti della borghesia. Ma questa è un’altra storia.
L’uva della fortuna, o “uva de suerte”, rimane tanto in Spagna quanto nelle Marche un suggestivo rituale fatto di convivialità, esorcismo dei tempi più bui e buoni propositi per l’anno che verrà. L’importante, ovviamente, è riuscire a mangiarne 12 chicchi al ritmo degli ultimi rintocchi di campana prima della mezzanotte.
Recanati piange la scomparsa di Paola Ottaviani, Amministratrice delegata della nota azienda recanatese Ottaviani Spa, leader nella produzione di gioielli e prodotti in metallo prezioso. La donna si è spenta questa mattina, all’età di 54 anni, dopo una lunga malattia.
“A nome personale, dell’Amministrazione Comunale e della Cittadinanza porgo le più sentite e sincere condoglianze alla famiglia di Paola Ottaviani.- Ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - Ci ha lasciato una figura importante dell’imprenditoria della nostra comunità, Paola è stata e rimarrà un simbolo dell’arte del fare bene recanatese, una grande imprenditrice indissolubilmente legata alla sua terra. Le rendiamo onore per la sua umanità ricca di valori e dedizione dimostrata anche nell'amministrare l’Azienda Ottaviani contribuendo a far conoscere l’arte orafa recanatese in Italia e nel mondo”.
La camera ardente sarà allestita oggi presso la sala del commiato Bamo e resterà aperta fino a domani sera, 31 dicembre, per il saluto e la preghiera dei tanti amici e amiche. I funerali si terranno sabato primo gennaio alle ore 10 nella cattedrale San Flaviano di Recanati.
Il secondo Natale della pandemia si ritrova a fare i conti a livello nazionale con il più alto tasso di povertà dal 2005. Ad essere colpiti sono ancora le fasce della popolazione più vulnerabili (giovani, anziani, donne), con un incidenza del 29,3 per cento rispetto alla povertà assoluta tra i cittadini stranieri residenti (oltre un milione e 500mila), e il 7,5% dei cittadini italiani.
Nella Regione Marche le famiglie in povertà relativa rappresentano il 14,6%: una percentuale in costante aumento, e nettamente al di sopra della media delle regioni del Centro (8,9%) e anche alla media nazionale (13,5%). Un quadro generale critico quello fornito a Picchio News da Lorenzo Cerquetella, direttore della Caritas di Macerata, per queste festività natalizie.
Quanto è importante a livello sociale quello che fate nella vostra struttura? Penso sia fondamentale. La situazione di povertà riguarda tutte le persone indipendentemente dalla nazionalità o dalla cultura, e negli ultimi due anni abbiamo seguito molti più italiani che stranieri. Naturalmente, chi viene da noi e chiede aiuto passa attraverso un lavoro di discernimento: accoglienza, ascolto, valutazione del singolo caso.
Quindi avete dei parametri per decidere chi aiutare o no? La nostra opera è su tutto il territorio della Diocesi di Macerata, che comprende 13 Comuni (tra cui Tolentino, Recanati, Porto Recanati). Abbiamo degli operatori preposti nelle varie zone che fanno dei veri e propri colloqui. E successivamente, raccogliamo i dati che sul database di Caritas Nazionale, in modo da evitare i furbetti.
Ricevete molte richieste al giorno? Sì, perché le situazioni sono varie e sempre più in aumento. In via Silone poi gestiamo un “emporio della solidarietà” dove i bisognosi possono accedere, sempre previa valutazione, e prendere senza pagare quello che loro serve tramite tessera a punti. Si tratta di un sistema di monitoraggio su base nazionale.
Quante persone state seguendo in questo momento? A Macerata parliamo di 60-70 famiglie, ma il numero varia in continuazione. Nel primo lockdown ne abbiamo seguite quasi 100, a Porto Recanati 400 persone in più, e cosi in tutta la diocesi.
Che tipo di sostegno economico ricevete? I fondi che utilizziamo sono quelli versati dagli italiani per l’8x1000, oltre ad eventuali offerte dirette.
Lo Stato vi aiuta? Prima che lo Stato avesse assegnato ai Comuni somme per affrontare l'inizio della pandemia lo scorso anno, Caritas Italiana ci ha accreditato una prima somma di 10.000 € per venire incontro alle necessità delle famiglie o dei ragazzi che erano in Dad donando anche smartphone.
Avete anche altri progetti? Sì, di sostegno anche economico e inserimento nel lavoro. C’è il progetto “Policoro” per sensibilizzare giovani lavoratori e studenti, e creare relazioni con diverse associazioni. Inoltre, recentemente abbiamo accolto anche due famiglie afghane fuggite dalla guerra in corso: sono arrivate da noi con nient’altro che i loro vestiti addosso. I nostri sono tutti progetti a termine, a seconda delle emergenze.
Nell’ultimo anno quante famiglie italiane avete accolto, e nel periodo natalizio che situazione riscontrate? Le famiglie italiane sono la maggioranza. Se oggi ad esempio abbiamo 80 famiglie, almeno 50 sono italiane.
Tutte cadute in miseria a causa del Covid? Non solo: purtroppo sono situazioni drammatiche, di forte disagio. Pochi giorni fa ci sono state persone rimaste al freddo e senza posto dove dormire: in questo senso, stiamo valutando di aprire sul territorio diocesano delle case canoniche in disuso. Alcuni non riescono nemmeno a pagare l’affitto.
La Regione Marche vi aiuta? Ha i suoi canali, passando magari per i comuni della provincia. Ma di base i nostri sono fondi che arrivano dalla Chiesa, donati dagli italiani.
Negli ultimi anni, che idea si è fatto del tasso di povertà? Dirigo questa struttura da 4 anni ormai, e il tasso è cresciuto molto. Chi è povero è sempre più povero, e chi prima stava un po’ bene comincia ad avere serie difficoltà.
Ha un appello che vorrebbe rivolgere per queste festività? Molti si vergognano a venire da noi: le persone anche nella povertà hanno una grande dignità. Di conseguenza io chiederei a chi legge, di segnalarci tutte le situazioni di difficoltà in modo da poter rinnovare sempre il nostro impegno.
Con 3848 vaccini effettuati in poco piu di 4 mesi, il Centro vaccinale anti Covid -19, aperto dall’Amministrazione comunale di Recanati nel luglio scorso e gestito da medici volontari e dagli operatori della Croce Gialla e della Protezione Civile rappresenta, ad oggi, un vero e proprio modello di efficienza e organizzazione pronto da replicare nei Comuni della Regione. Presentato questa mattina il bilancio dell’attività del Centro alla presenza delle Autorità, dei medici e degli operatori della Protezione Civile e della Croce Gialla.
“Grazie alla grande disponibilità volontaria e completamente gratuita dei tanti medici di medicina generale, attivi e in pensione, di operatori della Protezione Civile e della Croce Gialla, che ringrazio tutti e tutte personalmente, siamo riusciti, con difficoltà per problemi di carattere burocratico, ma con altrettanta determinazione, ad aprire un vero e proprio Centro vaccinale a Recanati - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi -. Dal 31 di luglio ad oggi abbiamo raggiunto un importante traguardo nella lotta contro la diffusione del virus. Con una media di 250 -300 vaccini effettuati ogni sabato, per un totale di 3.848 di cui 1.038 prime dosi, oggi il nostro Centro, con grande orgoglio, rappresenta un punto di riferimento per il territorio, un esempio da seguire per gli altri Comuni".
Il Centro è stato aperto a fine luglio scorso a Recanati, presso i locali dell’Ircer a Villa Teresa ed è attivo ogni sabato. "Vorrei sottolineare la sensibilità di questa Amministrazione nell’aprire un Centro di vaccinazione così ben organizzato ed efficiente - ha affermato la Consigliera con delega alla Sanità Antonella Mariani -. Noi medici ci siamo attivati subito con gli operatori della Protezione Civile e della Croce Gialla: ogni sabato siamo ben felici di metterci a disposizione della comunità. La vaccinazione è l’unica arma che abbiamo per contrastare la diffusione del virus. L’Asur è in affanno e iniziative di volontariato come queste sono di fondamentale importanza nella lotta contro la pandemia. Ad oggi la fascia di età 5 -12 anni è una foce di infezione che va controllata, ci stiamo organizzando anche per le vaccinazioni dei più piccoli con l’aiuto dei pediatri".
"È stato molto difficile aprire un Centro vaccini basato sul volontariato, abbiamo fatto la richiesta a marzo e l’autorizzazione è arrivata a fine giugno dopo un gran numero di problemi burocratici sempre crescenti da risolvere – ha detto il vice Sindaco Mirco Scorcelli -. Un servizio importante per la comunità che sta regalando a noi, ai medici volontari e a tutti gli operatori sia della Protezione Civile che della Croce Gialla moltissime soddisfazioni. Si è formata una squadra formidabile e compatta, con l’obiettivo di mettersi al servizio della cittadinanza, con dedizione e in maniera completamente volontaria".
Il Centro viene gestito da una squadra di 15 medici di base, 5 persone della Protezione civile e 3 operatori della Croce Gialla che prestano la loro opera al servizio della cittadinanza in maniera totalmente gratuita e volontaria. In rappresentanza dei medici è intervenuto il dottor Daniele Massaccesi: "vorrei ricordare che oltre ai 3848 vaccini effettuati nel Centro di Vaccinazione, noi medici abbiamo eseguito circa altri 6000 vaccini nei nostri studi e a domicilio nelle case dei cittadini impossibilitati a muoversi e continuiamo tutti i giorni a vaccinare per il bene di tutti. Oltre alla nostra disponibilità c’è un grande cuore che fa onore alla comunità".
A coordinare le prenotazioni per il servizio di vaccinazioni gli operatori degli uffici comunali che ricevono le numerose telefonate dai cittadini e programmano ogni settimana con l’Asur e con la squadra dei medici volontari e con la Protezione Civile e la Croce Gialla la pianificazione e la gestione del lavoro. Ogni mercoledì il personale medico del Centro, con il supporto dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, prendono in consegna dall’ospedale di Civitanova il numero di vaccini prenotati che verranno poi somministrati il sabato successivo ai cittadini. Al Centro possono vaccinarsi tutti i cittadini recanatesi dai 12 anni in su, per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 071.7587276, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 14.