Il Villa Musone continua ad essere protagonista in questa fase di mercato. Il direttore sportivo Massimiliano Trozzi ha messo a segno altri due innesti di qualità a rinforzare ulteriormente la rosa a disposizione di mister Maurizio Marincioni. Il primo nome è quella di Luca Morra, centrocampista classe '89.
Giocatore di notevole caratura può vantare esperienze in Promozione, Osimana e Portorecanati, e Prima Categoria ma il suo nome è legato a quello del San Biagio con cui ha disputato ben sei campionati, l'ultimo proprio la scorsa stagione. Un tassello importante per la mediana dei villans dove metterà a disposizione la sua esperienza. Il secondo nome è una vecchia conoscenza del mondo gialloblu come Lorenzo de Martino, attaccante classe '98, già nelle fila del Villa Musone dal 2015 al 2017.
Un ritorno con i villans, per un elemento interessante del reparto avanzato che porterà sicuramente brio in avanti. Il mercato dei gialloblu comunque non si ferma qui: il ds Trozzi è ancora al lavoro per completare l'organico a disposizione di mister Marincioni, con l'obiettivo di inserire degli innesti mirati per terminare la rosa.
Prosegue il cammino di Matteo Viola al Guzzini Challenger, il veneto, con in bacheca tre Challenger in singolare e cinque in doppio, ha vinto il derby italiano contro Emiliano Maggioli per 6-3, 7-6. Un vero peccato per il giovane marchigiano classe 2001 e cresciuto sotto la guida di Luca Pavoni che lo ha allenato fino all’età di 16 anni. Dallo scorso anno Maggioli è seguito, a Tirrenia, da Fantone e il suo circolo è il CT Montecchio in provincia di Pesaro. La partecipazione al Guzzini è servita comunque a fare esperienza, il ragazzo ha ottima tecnica e talento tanto che è riuscito a portare fino al tie-break il più esperto Viola. Insieme a Samuele Ramazzotti rappresenta il futuro del tennis marchigiano.
È uscito dal Guzzini dopo meno di due ore di gioco il veterano Luca Vanni che nulla ha potuto contro la potenza del russo Alen Avidzba (7-6, 6-4).
Dopo il grande exploit al Challenger di Milano in cui è uscito in semifinale Lorenzo Musetti non è riuscito a ripetersi a Recanati. Il vincitore degli Australian Open Junior e numero 1 della sua giovane categoria non è riuscito a contrastare il gioco imprevedibile del giapponese Yosuke Watanuki (6-0, 6-2). Comunque il Guzzini è uno dei primi Challenger che la grande promessa del tennis italiano sta affrontando in carriera dopo i grandi risultati ottenuti a livello giovanile. Musetti alla conclusione del match è stato premiato dal presidente del circolo Adolfo Guzzini con il premio del miglior giovane talento del torneo.
Dopo il titolo nei 60m indoor di quest’inverno la sprinter recanatese si aggiudica i 100m nella massima rassegna nazionale under 18.
Sulla pista di Agropoli (SA) intitolata a Pietro Mennea lo scorso 21 giugno la velocista leopardiana in una gara al cardiopalma vince la finale in 11”90 con vento regolare +0.9 m/s, ristabilendo il nuovo primato marchigiano di sempre e la miglior prestazione italiana allieve dell’anno che già le apparteneva.
La competizione si è presentata molto difficile fin dalle batterie di qualificazione dove un vento ballerino con picchi di +4.0 m/s ha rimescolato le carte ed ha presentato in finale atlete con poche certezze e tanta tensione.
Dopo lo start la Tartabini si è portata al comando con un’accelerazione dirompente per poi resistere al ritorno delle avversarie fino al traguardo dove è riuscita ad arrivare con un centesimo di vantaggio sull’altra marchigiana Greta Rastelli (T.A.M.) 11”91, terza la pugliese Antonella Todisco (Alteratletica Locorotondo) 12”04 e quarta la piemontese Gaya Bertello (P. Novatletica Chieri) 12.09, tutto ciò al cospetto di una tribuna gremita che le ha dedicato la standing ovation rendendo onore ad una delle finali tra le più combattute ed avvincenti di sempre.
La sprinter allenata dal tecnico Alessandro Rovati conquista così il suo secondo titolo tricolore con un crono che la colloca in ottima posizione nelle graduatorie europee in vista dei possibili futuri appuntamenti internazionali.
Una raggiante Melissa commenta così quando accaduto: “C’era tensione dopo le batterie ma in finale dietro al blocco di partenza sono riuscita a trovare la giusta concentrazione, mi sentivo preparata e ed ero fiduciosa che nelle stesse condizioni di vento delle mie avversarie i valori sarebbero emersi, ringrazio e condivido questo titolo con tutte le persone che hanno sempre creduto in me, il mio allenatore, le mie compagne di squadra e la mia famiglia”.
Benissimo si è comportata anche la staffetta recanatese della 4x100mt che assieme a Melissa ha visto schierate Sofia Malatini, Ilaria Marconi e Giorgia Cervellini ottenendo il quarto posto in batteria e mettendo alle spalle ben cinque squadre in classifica generale. È la terza frazionista Ilaria Marconi ad esprimere la soddisfazione di un intero gruppo: “sapevamo che sarebbe stata una gara difficile ma eravamo determinatissime, abbiamo dato il massimo e battagliato con squadre più accreditate di noi, torniamo da questa sfida molto soddisfatte e più unite che mai”.
Orgoglioso delle proprie atlete è il tecnico Alessandro Rovati: “La vittoria di Melissa e la bella prestazione della staffetta sono il risultato della passione e della determinazione di queste eccezionali ragazze che grazie al duro lavoro hanno ottenuto risultati importantissimi, sono felice ed orgoglioso di poter contribuire alla loro crescita sportiva e caratteriale”.
Samuele Ramazzotti e Nikola Cacic entrano nel tabellone principale del Guzzini Challenger. Lo jesino (giocava quindi in casa essendo originario della provincia di Ancona) ha liquidato lo svizzero Luca Margaroli imponendosi soltanto al terzo set per 6-1, 3-6, 7-5, più agevole l’affermazione del serbo contro lo spagnolo Sergio Martos Gornes 6-3, 6-1.
Con questi due match si completa il tabellone principale che è già iniziato questa mattina con le prime partite. Lo svizzero Huesler ha battuto il francese Sakharov per 6-3, 7-6 staccando così il pass per il secondo turno dove incontrerà il bielorusso Gerasimov.
Le teste di serie sono passate direttamente al secondo turno, il numero uno Matthias Bachinger incontrerà il vincente della sfida tra Giovanni Fonio ed il cinese Zhizhen Zhang in programma oggi pomeriggio. Mentre c’è attesa per le sfide serali in cui scenderanno in campo diversi italiani: Luca Vanni contro il russo Alen Avidzba, Lorenzo Musetti nella sfida in notturna contro il giapponese Watanuki e i derby tra Andrea Vavassorri e Marco Bortolotti (il vincitore sfiderà un altro italiano Filippo Baldi) e Matteo Viola contro Emiliano Maggioli.
A Recanati proseguono le celebrazioni per il bicentenario dalla stesura de L’Infinito di Giacomo Leopardi. Inaugurato il 29 giugno, nel giorno del compleanno del poeta recanatese, il secondo ciclo di mostre che animeranno la programmazione culturale cittadina nella stagione estiva che terminerà il 3 novembre.
A Villa Colloredo Mels due mostre che ruotano intorno all’espressione dell’infinito nell’arte in un percorso sensazionale dall’epoca romantica ad oggi: “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” a cura di Emanuela Angiuli e “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” a cura di Marcello Smarrelli.
Dopo la fotografia di Mario Giacomelli e la poesia, con l’esposizione straordinaria del manoscritto del 1819 de L’Infinito, l’arte torna ad essere protagonista a Villa Colloredo Mels, aprendo una porta dopo l’altra verso un mondo visibile e infinito. In mostra grandi artisti, come Giuseppe De Nittis, Emile René Ménard, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Amedeo Bocchi, Ettore Tito, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto.
Alla presentazione sabato mattina a Villa Colloredo Mels erano presenti il sindaco di Recanati Antonio Bravi, l’assessore Turismo e culture Rita Soccio, Gianluca Bellucci di Sistema Museo e i curatori delle mostre, Emanuela Angiuli e Marcello Smarrelli.
L’indagine sull’infinito comincia in età romantica con la pittura del paesaggio che riflette lo stato emotivo dell’artista osservatore e torna di relativa attualità nell’arte contemporanea, seguendo la necessità di staccarsi dalla quotidianità alla ricerca della propria spiritualità. A duecento anni dalla stesura de L’infinito di Leopardi la mostra vuole essere una riflessione sull’infinitezza nell’arte, un viaggio attraverso opere straordinarie con lo sguardo “al di là della siepe”.
“Infinito Leopardi” è un progetto promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, Università degli Studi di Macerata e Sistema Museo.
"Gli eventi che sono stati messi in cantiere per celebrare L’Infinito di Leopardi - ha detto il sindaco Bravi - , con mostre, incontri, momenti dedicati alle arti aperti alla cittadinanza, rappresentano un’importante occasione promozionale per Recanati. Un impegnativo lavoro di valorizzazione del territorio, dove la cultura, di qualità e di grande spessore, assume un ruolo importante. Un percorso che vede Recanati affermarsi più che mai come città della cultura e un luogo straordinario in grado di accogliere il visitatore facendogli vivere un’esperienza immersiva fatta di arte, poesia e musica. Tutto questo è stato possibile grazie a tutti coloro che, con passione e tenacia unita alla professionalità, hanno lavorato insieme per raggiungere una visione comune: quella di una Recanati proiettata nel futuro".
"Dopo il grande successo dell'esposizione straordinaria del manoscritto autografo de L'Infinito - ha commentato l'assessore Soccio - unitamente all'interpretazione fotografica di Mario Giacomelli, sono particolarmente lieta di presentare, questa nuova sfida che raccoglie opere e installazioni di artisti di epoche diverse nell'intento di evocare nel visitatore un personale e intimo infinito. Il 2019 è l'anno de L'Infinito, un idillio universale che vogliamo celebrare attraverso i diversi linguaggi dell'arte, un bene immateriale che ha mosso e continua a muovere ancor oggi milioni di pensieri, emozioni, inquietudini, visioni, pensiero filosofico ed energie esistenziali".
Le mostre
“La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo”
Nella sezione a cura di Emanuela Angiuli “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” il percorso della mostra si svolge nella rappresentazione della natura, disegnata nei luoghi della campagna, sulle rocce, lungo il mare, nei giardini, paesaggi come scenari di molteplici e variegate espressioni. Vestendosi sempre più di note liriche, le vibrazioni dei colori e della luce diventano stati d’animo, spesso luoghi di sogni densi di simboli.
La pittura del sublime, scaturita dalla creatività della cultura romantica che in Giacomo Leopardi trova un’eco nei versi dell’Infinito, nel corso dell’Ottocento cede ad una sensibilità che ha perso il senso del divino perché nuovo è il sentimento del tempo, nella narrazione letteraria come nell’arte.
L’infinito è diventato tempo dell’istante. La natura si fa paesaggio, nasce ormai dal “carpe diem” di un mondo secolarizzato: il divino è in ogni attimo dell’esistenza, nella mutevole bellezza del giorno e delle stagioni. I pensieri della natura nascono dal sentimento della campagna lungo le vie della pittura en plein air che in questa mostra tenta di rintracciare, per strade diverse di luoghi e figure, movimenti e tendenze, una sorta di infanzia invasa di luce e d’aria viva, un mosaico del mondo come palcoscenico di comunità all’aperto.
L’infinito si è fatto luce. La luce che segna il farsi e il disfarsi del giorno, ne cadenza il ritmo, fissa i gesti, accompagnando bambini nel gioco dell’infanzia, le donne nei campi, la bella borghesia di fine secolo nei giardini e sui prati dove l’incontro si fa malinconia, sogno, attesa, breve felicità.
Le opere di Giuseppe De Nittis, Emile René Ménard, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Amedeo Bocchi, Ettore Tito e molti altri pittori presenti è natura stessa in cui sulla scena dell’arte, fino al primo Novecento con Giuseppe Pellizza da Volpedo, scorrono nel «fiume della vita» come in un racconto che trasforma paesaggi e ritratti in un teatro delle emozioni in cui realtà, colore e immaginazione concorrono all'espressività pittorica dei sentimenti.
“Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto”
La mostra “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto”, a cura di Marcello Smarrelli, si propone di sondare alcuni riflessi che la questione dell’infinito ha prodotto nell’arte contemporanea, attraverso due protagonisti assoluti della scena artistica italiana e internazionale: Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, 1934) e Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933).
Alla fine degli anni Sessanta del Novecento, i due artisti sono stati riuniti dal critico Germano Celant, insieme ad altri artisti oggi molto noti come Mario Merz o Giuseppe Penone, nell’ambito dell’Arte Povera. Praticando un atteggiamento di totale apertura, questa tendenza artistica ha rinnovato l’attenzione nei confronti del mondo naturale e di determinati aspetti come i fenomeni fisici, l’energia, i processi di crescita naturale, i mutamenti chimici della materia.
All’interno di questa vasta gamma d’interessi, l’infinito ha rappresentato una delle questioni che hanno maggiormente sollecitato il lavoro dei poveristi. Invitati a rinnovare la riflessione sul tema per questa occasione così speciale, Anselmo e Pistoletto presentano alcune delle opere realizzate nel decennio a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta.
La mostra prende avvio da “Metro cubo d’infinito in stanza specchiante” di Pistoletto. L’installazione, realizzata specificamente per gli spazi di Villa Colloredo Mels, propone una nuova lettura di un’opera storica dell’autore, “Metro cubo d’infinito” (1966).
Parte degli Oggetti in meno – una serie di lavori concepiti fra il 1965-66 e caratterizzati da grande eterogeneità – consiste in un cubo formato da sei lastre specchianti la cui superficie riflettente è rivolta verso l’interno, producendo un effetto di rispecchiamento infinito. «Un corpo finito che contiene l’infinito».
Nell’ultimo decennio, in rare occasioni, Pistoletto ha riallestito l’opera all’interno di un ambiente specchiante che ne moltiplica all’infinito i riflessi, coinvolgendo il visitatore in un’esperienza percettiva che sfida i limiti umani.
L’infinito è uno dei temi centrali nella poetica di Anselmo, che presenta tre fra le maggiori opere del suo corpus di lavori, dedicate all’argomento. Riflessione che, dalla fine degli anni Sessanta, si è declinata in un ampio catalogo di materiali e soluzioni formali.
Parte di una serie condotta dal 1969 al 1975, “Particolare di Infinito” si compone di numerosi disegni a grafite che riproducono frammenti della parola “infinito”, tentativo utopistico di conferire visibilità e misurabilità al concetto. I due successivi lavori impiegano una delle tecniche più note nella produzione dell’artista, la proiezione. In “Infinito” (1971), una diapositiva recante la scritta “infinito” è proiettata da un apparecchio collocato a terra di fronte alla parete: il proiettore ha tuttavia impostato la messa a fuoco a infinito, rendendo la scritta illeggibile.
Sull’altare della cappella del palazzo verrà allestita una delle opere più celebri di Anselmo, “Particolare” (1972). Anche questa si serve della proiezione che, in questo caso, interessa la scritta del titolo: la parola “particolare” sarà leggibile sul corpo dello spettatore che avvicinandosi sarà investito dal fascio di luce, conferendogli una qualifica che ne interroga la sua dimensione cognitiva, facendolo diventare parte di un tutto universale.
Tris di conferme per il Villa Musone. Il direttore sportivo Massimiliano Trozzi inserisce altri tasselli importanti alla rosa a disposizione di mister Maurizio Marincioni. Tre giovani elementi che molto bene hanno fatto nella Juniores ma che hanno avuto modo di mettersi in mostra nell'ultimo campionato in prima squadra: Nicolò Camilletti, centrocampista classe 2000, e Geremy Leone, centrocampista classe 2001, sono prodotti del vivaio villans e continuano così il loro processo di maturazione che li porterà a giocare un campionato affascinante ed impegnativo come quello di Prima Categoria.
Una conferma di come il settore giovanile gialloblu sia un serbatoio importante per la prima squadra, grazie al lavoro certosino svolto dal qualificato staff tecnico del Villa Musone. La terza conferma è quella di Michele Sbacco, difensore classe 2000, anche lui in pianta stabile con la Juniores e che ha avuto modo di fare esperienza in prima squadra nella scorsa stagione. Intanto il ds Trozzi continua a monitorare il mercato per cercare altri tasselli per completare la rosa del campionato 2019-20.
Domenica 30 giugno alle ore 18 a Recanati, presso la Galleria Idill'io di Pio Monti, verrà inaugurata la mostra personale di Marco Cingolani.
La mostra “esser mio frale” rientra nelle celebrazioni del bicentenario della stesura del canto leopardiano L’Infinito. L’esposizione, oltre ad una scultura, comprende anche le opere grafiche che rivelano la continua ricerca dell'artista sulle idee che portano all’opera scultorea.
L’artista esplora le stesse preoccupazioni con mezzi diversi come il disegno, un'attività quotidiana che corre parallela alla sua scultura. Il titolo ripreso dal “Canto di un pastore errante dell’Asia” rimanda al tema della fragilità umana, quella sensazione di vulnerabilità che l’uomo prova nei confronti della fugacità della vita.
Marco Cingolani “nel tentativo continuo di trovare nuovi equilibri in inedite costellazioni,-scrive Nikla Cingolani nel testo critico - costruisce volumi con linee sottili di metallo unite da piccoli magneti mirando più che altro a smaterializzare la massa. Sia nelle opere grafiche che in quellescultoree, simili ad organismi architettonici puntiformi quasi privi di peso, ogni elemento perde la propria autonomia nel gioco di connessioni e congiunzioni, creando così s-oggetti sempre in progress e indefiniti”.
La precarietà dell'opera rispecchia così la condizione umana e attiva la mente dello spettatore, per portarlo a intime e personali riflessioni sull'essenza della vita e della propria esistenza.
Marco Cingolani è nato nel 1985 a Recanati dove vive e lavora. Dopo aver compiuto gli studi artistici all’Istituto d’Arte di Macerata, nel 2004 si è iscritto alla Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Conseguito il diploma di primo e secondo livello, entrambi con il massimo dei voti e lode, ha svolto l’attività di cultore della materia con l’artista Franko B, titolare della cattedra di Scultura dellastessa Accademia di Belle Arti.
Nel 2011 ha frequentato il T.A.M. di Pietrarubbia, la Scuola di Alta Formazione nel Trattamento Artistico dei Metalli, presieduta da Arnaldo Pomodoro. Ha svolto attività seminariali come docente presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di coadiutore tecnico di laboratorio presso le Scuole di Scultura e Grafica d’Arte.
Tra il 2017 e il 2018 ha insegnato discipline plastiche al Liceo Artistico G. Cantalamessa di Macerata. Nel 2018 è stato selezionato come vincitore del Premio Pannaggi – new generation. Ha esposto in varie mostre personali e collettive tra cui la 54° Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Per informazioni scrivere a permariemonti@gmail.com o telefonare a Pio Monti 3398777521 - Nikla Cingolani 3335934948.
La lista "Su La Testa" torna a parlare della questione legata alla scuola "Beniamino Gigli", prepotentemente tornata alla ribalta nell'ultima tornata elettorale a Recanati, dopo aver scelto di evitare ogni interferenza durante il periodo del ballottaggio, coerentemente con la scelta di lasciare liberi gli elettori al turno di ballottaggio del 9 giugno scorso.
"La vicenda, tuttavia, è tutt’altro che chiusa: tra gli atti del Comune di Recanati antecedenti al sisma 2016 e le dichiarazioni successive fornite dallo stesso alla Regione, unitamente a quelle dell’Ufficio Ricostruzione nell’atto che dà il via libera al finanziamento per la nuova scuola “Beniamino Gigli”, sembrano sussistere evidenti contraddizioni" si legge in una nota stampa a firma dei componenti della lista civica, che nell'ultima tornata elettorale avevano appoggiato il candidato sindaco Graziano Bravi.
"I primi dubbi sulla possibilità di accesso al finanziamento legato al sisma erano sollevati, nel settembre del 2018, proprio dall’Ufficio Ricostruzione: il finanziamento regionale veniva bloccato per la mancanza di un requisito necessario e fondamentale. Secondo l’Ufficio, la scuola sarebbe stata dichiarata inagibile ben prima del 2016 (nel 2009)".
"A questo primo intervento dell’USR (Ufficio Speciale Ricostruzione Marche – Sisma 2016) faceva seguito - si prosegue - un incontro urgente dell’allora sindaco Francesco Fiordomo con il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli (PD): grazie a quest’ultimo (ed a quel Partito Democratico che, solo pochi mesi dopo, sarà oggetto di ripetuti attacchi da parte della coalizione dell’ex sindaco, nonché attuale assessore, Fiordomo), a Recanti arrivavano immediatamente le prime generiche rassicurazioni".
"Il 5 ottobre 2018, l’USR tornava sui propri passi e confermava il finanziamento per la nuova scuola “Beniamino Gigli”. Quest’ultima posizione dell’USR veniva argomentata in un atto - a firma, ancora una volta, del Direttore USR Marche Cesare Spuri - in cui si può leggere quanto segue: “Si da atto, come attestato dal Comune, che non esistono atti formali che certifichino l’inagibilità dell’immobile prima del 24 agosto 2016”. Secondo l’USR il Comune di Recanati avrebbe, inoltre, anche proceduto a chiarire l’espressione “in disuso” - utilizzata nel “piano” - da riferire, riguardo all’immobile, esclusivamente alla funzione scolastica".
"Il termine “disuso”, di recente utilizzato dal Comune di Recanati nel “piano” per accedere ai finanziamenti sisma, non compariva minimamente nell’atto della Giunta Comunale n. 196 del 28/07/2009, avente ad oggetto “lavori di sistemazione di porzione del complesso di Sant’Agostino da adibire a sede temporanea della scuola elementare Beniamino Gigli”; ed anzi, era proprio la stessa Giunta Comunale, presieduta dall’allora sindaco Francesco Fiordomo, ad ammettere espressamente, nella medesima delibera, che “con verbale di somma urgenza del 27.04.2009 a firma del dirigente dell’area tecnica (…) è stata dichiarata l’inagibilità dell’edificio adibito a Scuola Elementare Beniamino Gigli”. Il documento è consultabile nelle foto allegate presenti nella sezione sottostante.
"Inoltre, nella medesima comunicazione dell’USR dell’ottobre scorso, il Direttore Cesare Spuri, concludendo, sentenziava che gli uffici comunali “oggi allocati nella monumentale sede in piazza Leopardi” sono “impossibili da adeguare sismicamente come prescrive la legge”: eppure - se non andiamo errati - questo risulterebbe essere proprio il fine dell’ulteriore pioggia di milioni (circa 15 milioni di euro) attesa a Recanati, in quanto l’adeguamento sismico del palazzo comunale risulta tra le opere inserite nel “piano sisma”; si apre, dunque, una ulteriore questione che dovrà essere approfondita con estrema attenzione. L’URS ha evidenziato, infatti, il rischio di operazioni gravosissime su di immobili in ogni caso “impossibili da adeguare sismicamente” all’indice 1 (livello di sicurezza sismico che generalmente si mira a conseguire con tali interventi)" conclude il comunicato stampa.
Si apre oggi a Recanati la tre giorni di poesia, cultura e musica dedicata alle celebrazioni Leopardiane per i festeggiamenti del 221° anniversario della nascita del celebre poeta Giacomo Leopardi (29 giugno 1798).
“Quest’anno le Celebrazioni Leopardiane assumono un significato particolare – ha dichiarato Fabio Corvatta, Presidente del Centro Studi Leopardiani - in quanto coincidono con il Bicentenario della scrittura de “L’infinito”, riconosciuto con un decreto del Ministro Bonisoli con l’istituzione di un comitato nazionale per le celebrazioni. L’iniziativa del 29 giugno fa parte di un ricco programma di eventi già avviati che si terranno in Italia e nel resto nel mondo con la partecipazione delle Ambasciate e degli Istituti di cultura”.
Tra le iniziative, oggi, venerdì 28 giugno alle 12,30 è previsto l’arrivo nel Colle de L’Infinito del cammino “Il cuore dell’Italia” partito da Piazza Santa Croce a Firenze il 9 giugno scorso, con oltre cento persone al seguito, ha attraversato i territori della Toscana dell’Umbria e delle Marche.
Sarà affidata allo scrittore italiano Antonio Moresco la tradizionale prolusione che si svolgerà sabato 29 giugno alle ore 18, nell’Aula Magna del Comune di Recanati. Le Celebrazioni Leopardiane, inaugurate dall'orazione memorabile di Giosue Carducci nel primo centenario della nascita del Poeta, il 29 giugno del 1898, ogni anno, richiamano l’attenzione di studiosi e appassionati da tutto il mondo. Il tema che lo scrittore Antonio Moresco affronterà è “Leopardi insurrezionale”. Al termine della conferenza a Moresco verrà assegnato il Premio Leopardi perché, come si legge nella motivazione, “è, tra tutti gli scrittori italiani contemporanei, il più leopardiano."
Nei suoi libri, Leopardi è presenza costante: nominato e citato assai spesso, è interlocutore privilegiato e diventa persino personaggio. Leopardi è "il primo e l'ultimo amore", come si legge ne Lo sbrego...". Le celebrazioni continueranno la sera alle ore 21,15 nella Piazzuola del Sabato del Villaggio con l’attore e regista Sergio Rubini che si esibirà in un recital sulle opere di Giacomo Leopardi.
La Recanatese ha raggiunto l’accordo con Dani Ficola, classe 1997 di Porto Recanati.
Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, in serie D ha vestito le maglie di Civitanovese (29 presenze nella stagione 2014/15), Fermana (16 presenze nel 2015/16) e Vis Pesaro (55 gettoni di presenza nel biennio 2016-2018 contribuendo alla vittoria del campionato che ha portato la squadra pesarese tra i professionisti). La scorsa stagione ha giocato nella squadra della sua città, il Porto Recanati, in Eccellenza.
Difensore roccioso ma nello stesso tempo veloce, nella linea difensiva può occupare indifferentemente il ruolo di centrale e di esterno.
La società giallorossa ha fiducia nelle qualità che il giocatore ha dimostrato di avere in categoria e per questo ha deciso di puntare su un atleta del posto come Ficola che ha sicuramente grande voglia di rivalsa e di rilanciarsi in un campionato di serie D che ogni anno prende sempre più le sembianze di una competizione professionistica a tutti gli effetti.
"Per chi non vuole fermarsi alla politica del like e dei vaffa". Recita cosi una frase della copertina del libro “Coi piedi per terra” di Guido Castelli che sarà presentato venerdi 28 giugno alle 21:30 al caffè di Piazza Leopardi di Recanati.
A dialogare con l’ex sindaco di Ascoli Piceno, sul suggestivo tema di una politica che riparte dai territori, dalle comunità e dalle famiglie ci saranno il consigliere comunale Simone Simonacci e l’editore Simone Giaconi.
Guido Castelli è stato sindaco di Ascoli Piceno dal 2009 al maggio 2019. È responsabile Anci (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) per la finanza locale. È il presidente di Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale). Sposato, padre di un figlio. È avvocato cassazionista. Ha pubblicato nel 2016 “No, caro Matteo” per le Edizioni dEste. Alimenta un blog su “Huffington Post” e ne cura uno personale http://www.guidocastelli.it.
Coi piedi per terra
Dalla burocrazia ingessata, più attenta ad adempiere che a funzionare, alle macerie non rimosse a due anni dal terremoto. Dalla crisi della rappresentanza all’emergenza sicurezza. Dalla paura e dalla rabbia che covano ovunque alla speranza di una politica che ritrovi la P maiuscola. Possibile? E’ la scommessa del libro di Castelli che non si augura “un partito dei sindaci”, ma è convinto che la classe dirigente, che nei sindaci d’Italia si è costruita e manifestata, possa “contaminare con la propria cultura di governo partiti e movimenti politici”. La politica credibile non rinasce con la tecnocrazia, ma con la buona amministrazione dei territori in cui vivono comunità, imprese e famiglie. Il verbo autonomista e federalista può riproporsi per riaffermare la centralità della terra e dei territori, del principio di sussidiarietà. Per un’Italia dei Comuni che sa e può fidare progetti e futuro ai suoi cittadini.
Si è tenuto nei giorni scorsi a Recanati l'incontro delle "Città Lottesche", per fare il punto sul "biglietto unico" che permette ai tanti appassionati e turisti che ogni anno si recano nella nostra Regione, di poter ammirare e conoscere le opere di Lorenzo Lotto e le località che le ospita. "Fare squadra con gli altri comuni è stata una priorità che abbiamo perseguito con forza in questi ultimi anni"- Afferma Rita Soccio Assessore alle Culture e Turismo di Recanati che aggiunge - "Quello delle "Città Lottosche" è l'ultimo in ordine temporale dei tanti progetti già avviati come La Via Lauretana, La Riviera del Conero, La marca Maceratese ed altri, tutti con lo stesso obiettivo condiviso di valorizzare e promuovere il nostro territorio.
Per i prossimi mesi saranno avviate azioni congiunte fra i Comuni della Rete con il supporto della Regione Marche, per comunicare e pubblicizzare questo nuovo percorso culturale che prevede anche concerti ed eventi mirati. Questa modalità delle Città in Rete, trasforma la nostra Regione in un grande museo diffuso dove turisti e appassionati potranno scoprire, oltre ai capolavori del Lotto, anche paesaggi ed eccellenze che si celano in ogni angolo dei nostri territori". Per la rete delle "Città Lottesche" la Regione Marche oltre ad appoggiare da subito l'idea, ha stanziato per le due annualità 2019-2020 un finanziamento di 30.000 euro che nella riunione recanatese si è deciso di dividere in tre aree: una parte sarà utilizzate per la comunicazione cartacea e social, un'altra per i servizi con particolare attenzione alla didattica e l'ultima all'organizzazione di eventi.
Tutte le opere del grande Maestro rinascimentale si possono ammirare oltre ai Musei Civici di Villa Colloredo Mels di Recanati, alla Pinacoteca Civica di Ancona, Musei Civici di Palazzo Pianetti di Jesi, il MASM-Museo Arte Sacra di Mogliano, Sala degli Stemmi del Palazzo Comunale di Cingoli. Il costo del biglietto unico è di 10 euro (prezzo ridotto 7 euro). Le opere del Lotto conservate presso il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto e presso la chiesa di Santa Maria in Telusiano di Monte San Giusto sono visitabili gratuitamente.
Altro movimento in entrata per il Villa Musone.
I villans sono molti attivi in questa fase del mercato e dopo la riconferma di Matteo Camilletti, e gli arrivi in successione di Simone Marziani, Mattia Di Luca, Daniele Martino, Federico Agostinelli ed Alessio Piccini, il direttore sportivo Massimiliano Trozzi mette a segno un altro innesto per la rosa gialloblu. Infatti il ds dei villans ha chiuso la trattativa con l'esperto centrocampista Andrea Pancaldi. Classe '89, il giocatore è cresciuto nella Filottranese con cui ha disputato ben 11 campionati di fila, dal 2007-08 al 2017-18 tra Promozione e Prima Categoria indossando in alcuni casi la fascia di capitano.
Nella stagione scorsa ha vestito la casacca del San Biagio, allenato da mister Maurizio Marincioni, che ritroverà anche in questa nuova esperienza. Giocatore esperto, e di grande duttilità in mezzo al campo, rappresenta un altro tassello importante nell'organico di qualità che sta allestendo un sempre attivo Trozzi in questa fase "calda" del calciomercato.
Cambio d’orario nei musei civici e all’Ufficio Iat di Recanati. In vista dell’estate, per offrire un servizio ai tanti turisti che raggiungeranno Recanati per scoprirne le bellezze, il Comune e Sistema Museo hanno deciso di estendere l’orario di visita delle strutture che gestiscono. Estensione degli orari anche in concomitanza con l’inaugurazione il 29 giugno del secondo ciclo di mostre per omaggiare i duecento anni de L’Infinito di Giacomo Leopardi: "La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” a cura di Emanuela Angiuli e “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” a cura di Marcello Smarrelli. Un viaggio sensazionale dall’epoca romantica ad oggi.
Dal 1° luglio al 13 settembre 2019 gli orari di apertura dei musei civici di Recanati rispetteranno i seguenti orari tutti i giorni:
– Ufficio Iat-Tipico.tips: 9-19
– Museo Civico di Villa Colloredo Mels e museo dell’emigrazione marchigiana: 10-19
– Torre del Borgo: 11-13 – 16-19
– Museo Beniamino Gigli: 11-13 – 16-19
Tutti i giorni, alle ore 11, 12, 16, 17 e 18, comprese nel biglietto unico Recanati Musei, partono le visite guidate alla Torre del borgo e al museo Beniamino Gigli della durata di 30 minuti.
Nella serata di lunedì 24 giugno ha preso avvio il primo Consiglio Comunale a Recanati, in un’Aula Magna affollata di cittadine e cittadini, interessati a seguire le vicende della politica locale, dopo mesi di campagna elettorale.
La seduta è stata aperta da Benito Mariani, nella sua qualità di Consigliere anziano eletto con più voti nelle file della coalizione di centro destra. Dopo aver ringraziato chi lo ha preceduto, ha richiamato l’opportunità che il Consiglio operi per il bene di tutti i cittadini e cittadine, sottolineando come il Sindaco debba essere il Sindaco di tutti. Si è proceduto con la verifica delle eventuali incompatibilità dei Consiglieri eletti e con il giuramento del Sindaco.
Al terzo punto dell’ordine del giorno, si è provveduto all’elezione del nuovo Presidente del Consiglio Comunale. La maggioranza ha espresso il nome di Tania Paoltroni, già indicata da Antonio Bravi per questo ruolo nella conferenza stampa di qualche giorno fa. Dalla minoranza è stato fatto il nome di Cino Cinelli, eletto nelle file di una delle liste che ha sostenuto la candidatura di Antonio Bravi. È risultata eletta Tania Paoltroni con 11 voti, mentre hanno ricevuto 4 voti Roberta Sforza (anch’essa eletta in una delle liste a sostegno di Antonio Bravi) e 2 voti Cino Cinelli (nonostante avesse preso la parola per dichiarare l’indisponibilità a ricoprire il ruolo).
Tania Paoltroni ha così preso posto al tavolo della Presidenza, accompagnata da un lungo applauso. Si tratta della prima Presidente del Consiglio donna, nella storia del Comune di Recanati, come ha sottolineato il Consigliere di maggioranza Reginaldo Polsonetti nella sua dichiarazione di voto.
La Presidente ha indirizzato un ringraziamento a tutti i Consiglieri e le Consigliere, nonché ai dipendenti del Comune, che si impegnano giornalmente nel permettere alla macchina amministrativa di poter funzionare. La Paoltroni ha dichiarato che la sua sarà una conduzione “forte, libera e democratica” e che lo farà “come donna, come madre e come cittadina” di un paese di cui si è dichiarata innamorata.
A seguire, il Sindaco Antonio Bravi ha richiamato la composizione della Giunta e le deleghe, nonché i compiti assegnati ad alcuni Consiglieri di maggioranza e dichiarato che “fare il Sindaco nella città di Recanati è un compito speciale”.
A seguire hanno preso la parola alcuni Consiglieri, sia della maggioranza che della minoranza, richiamando il clima aggressivo che ha caratterizzato la campagna elettorale e alcune vicende sgradevoli che hanno lasciato strascichi sia a livello politico che personale. In particolare i consiglieri del PD hanno sottolineato la distanza che tuttora divide le loro posizioni da quelle della coalizione che ha vinto la tornata elettorale, mostrando come le vicende vissute siano tutt’altro che superate.
La replica del Sindaco Bravi è stata dura e puntuale, terminando con l’invito ai Consiglieri di minoranza e di maggioranza a fare la loro parte, come si conviene in uno Stato democratico. La parte finale del Consiglio ha previsto la costituzione dei Gruppi Consiliari, la nomina della Commissione Elettorale e della Commissione per l’aggiornamento dell’Albo dei Giudici Popolari.
Il Consiglio si è concluso mentre era ancora presente un folto pubblico, che ha continuato a discutere in modo informale.
"Come Fratelli d'Italia abbiamo deciso di partecipare all'Assemblea da spettatori interessati ad apprendere, per il futuro, i "trucchi del mestiere". Siamo rimasti affascinati, inoltre, dalla retorica del cambiamento portata avanti dalla coalizione di Antonio Bravi e siamo arrivati in aula fiduciosi di assistere a un rinnovamento totale". Questo il commento del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia dopo l'insediamento del nuovo consiglio comunale di Recanati avvenuto nella serata di lunedì 24 giugno a partire dalle ore 21:00.
L'elemento che più viene contestato è la continuità tra la gestione Fiordomo e quella del neo sindaco Antonio Bravi: "Dobbiamo notare un'ironia senza paragoni da parte della nuova amministrazione: ben 10 tra Consiglieri e Assessori sono stati riconfermati dalla scorsa legislatura, così come sono state confermate Rita Soccio come Assessore alla Cultura e Antonella Mariani come Consigliere con delega alla Sanità. Incredibile cambiamento invece per quanto riguarda il "gioco delle tre carte" di Fiordomo, Scorcelli e Antonio Bravi: l'ex Sindaco diventa Assessore, l'ex Consigliere con delega allo Sport diventa Vicesindaco e l'ex-Vicesindaco diventa Primo cittadino. Una girandola di cambiamenti"."Va detto - si prosegue - che non ci saremmo potuti assolutamente trovare a nostro agio, da inesperti quali siamo: non saremmo stati pronti a vedere un rituale velocizzato (causa il turbine del cambiamento) per il Giuramento, né la nomina a Presidente del Consiglio comunale di un'ex-Assessore della Giunta Fiordomo, indicato come "figura di garanzia e super partes"."Prendiamo comunque spunto dalle parole del novello Sindaco di tutti - che per prima cosa ha irriso gli elettori dicendo che i consiglieri d'opposizione non hanno ancora mandato giù la sconfitta - per dire che al prossimo Consiglio comunale ci armeremo di citrosodina. In attesa di vedere fin dove può espandersi questo cambiamento che continua, ci complimentiamo per l'ironia e auguriamo buon lavoro alla Giunta" conclude il comunicato stampa di FDI.
Il Villa Musone continua ad essere molto attivo in questa fase di mercato: il direttore sportivo Massimiliano Trozzi lavora alacremente per allestire un organico di qualità in vista del prossimo campionato. Diversi i volti nuovi in entrata alla corte di mister Maurizio Marincioni, a cui aggiunge anche l'attaccante Alessio Piccini. Il giocatore, classe '86, è reduce dall'esperienza di San Biagio, dove c'era proprio mister Marincioni, tecnico che ha avuto anche nella sua esperienza alla Vigor Castelfidardo. I
l neo bomber gialloblu vanta un curriculum condito di gol tra Promozione e Prima Categoria: per lui esperienze nella Passatempese, Recanatese, Castelfidardo, Filottrano Calcio, Osimana, Brandoni Dorica, Monteluponese, Helvia Recina, Dorica Torrette, Vigor Castelfidardo, dove ha militato dal 2013 al 2018, prima di arrivare la scorsa estate nel galletto biancorosso, dove ha ritrovato il neo tecnico villans. Innesto che si aggiunge a quelli di Marziani, Di Luca, Martino, Agostinelli a cui va aggiunta la riconferma di Matteo Camilletti. Per Matteo, loretano doc classe '89 giocatore molto duttile, sarà la terza stagione consecutiva con i villans ed è un tassello importante, riconfermato dal ds Trozzi fin da subito, il quale metterà a disposizione come sempre la sua esperienza e la sua verve per la causa gialloblu. Comincia pertanto a prendere forma la nuova rosa villans per il prossimo campionato, con altri innesti di qualità in arrivo nei prossimi giorni.
Continua il mercato in entrata del Villa Musone. I villans, in questa fase di mercato, sono molto attivi con il direttore sportivo Massimiliano Trozzi che ha chiuso un'altra importante trattativa: alla corte di mister Maurizio Marincioni approda Federico Agostinelli, classe '89, vecchia conoscenza del mondo gialloblu.
Federico ha collezionato oltre 200 presenze con la maglia del Villa Musone, iniziando la sua avventura in prima squadra con i villans nel torneo 2008-09 fino al 2015-16, per poi tornare nel 2017-18 a stagione in corso. Per lui si tratta del decimo campionato con il sodalizio del presidente Gianluca Camilletti, un vero e proprio esempio di come si lotta fino all'ultimo respiro per la maglia gialloblu.
Due i campionati vinti per Federico, quello del 2012-13 e quello del 2014-15, di cui fu assoluto protagonista con lo storico gol a Mondolfo, in pieno recupero, che consegnò la Promozione ai villans. Continua pertanto il lavoro del ds Trozzi per allestire un organico interessante in vista della prossima stagione e sono attese altre novità.
Si è svolta questa mattina a Roma la cerimonia di assegnazione delle benemerenze sportive della Lega Nazionale Dilettanti e del Settore Giovanile e Scolastico, l’evento nazionale che ogni anno premia l’attività pluriennale di società e dirigenti dell’universo dilettantistico e giovanile.
A consegnare il prestigioso riconoscimento ai protagonisti di giornata il presidente LND Cosimo Sibilia, il numero uno FIGC Gabriele Gravina e il presidente del SgS Vito Tisci.Grande soddisfazione in casa Recanatese per la benemerenza riconosciuta per i 75 anni di attività. Alla cerimonia per ritirare l’importante riconoscimento il vice presidente giallorosso Angelo Camilletti ed il consigliere Mirko Giulianelli.
Per la società guidata dal presidente Adolfo Guzzini un traguardo di enorme significato che premia l’impegno, la dedizione, la passione ed il sacrificio che debbono rappresentare la base su cui costruire un futuro ricco di soddisfazioni.
La Recanatese ha raggiunto l’accordo con il centrocampista Matias Morales, italo-argentino nato l’11/03/1990. Morales da gennaio 2018 ha vestito la maglia del Football Club Francavilla, formazione pugliese che milita nel girone H. In precedenza il neo centrocampista giallorosso ha giocato in Argentina nel San Jorge e prima ancora in Austria nel SK Kühnsdorf.
Morales sarà il direttore d’orchestra del gioco, è un play di grande qualità tecnica, bravo a dettare i tempi, a far girare la squadra e a dare equilibrio.