Franco Califano, Alberto Laurenti ed Antonio Gaudino sono gli autori di una poesia in musica che con parole delicate e profonde ci rivela quel momento fugace in cui qualcosa dentro di noi cambia per sempre.
E’ l’istante n cui si svela una nuova consapevolezza. Una confessione struggente che cattura un frammento di esistenza spesa fuori dagli schemi, ma pienamente autentica.
Nei versi il rimpianto, quasi amico, di chi ha vissuto tutto con intensità e che ora guarda al passato con la sincerità di chi sa che ogni errore ha avuto il suo senso.
Il testo cita:"Diventai grande in un tempo piccoloMi buttai dal letto per sentirmi liberoMi truccai il viso come un pagliaccioE bevvi vodka con tanto ghiaccioScesi nella strada, mi mischiai nel trafficoRotolai in salita come fossi magicoE toccai la terra rimanendo in bilicoMi feci albero per oscillareTrasformai lo sguardo per mirare altroveE provai a sbagliare per sentirmi erroreDipinsi l’anima su tela anonimaE mescolai la vodka con acqua tonicaE pranzai tardi all’ora della cenaE mi rivolsi al libro, come ad una personaGuarda le tele con aria ironicaE mi giocai i ricordi provando il rischioPoi di rinascere sotto le stelleDimenticai di colpo un passato folleIn un tempo piccoloIngannai il dolore con del vino rossoE multai il mio cuore per qualunque eccessoMi addormentai con un vecchio discoRaccontai una vita che non riferiscoRaccolsi il mondo in un pasto mistoDipinsi l’anima su tela anonimaE mescolai la vodka con acqua tonicaE pranzai tardi all’ora della cenaMi rivolsi al libro come ad una personaGuardai le tele con aria ironicaE mi giocai i ricordi provando il rischioPoi, di rinascere sotto le stelleDimenticai di colpo, un passato folleIn un tempo piccoloE mi giocai i ricordi provando il rischioPoi di rinascere sotto le stelleDimenticai di colpo, un passato folleIn un tempo piccolo"
Con toccante malinconia Califano ci conduce in un momento di intima rivelazione. E’ quel tempo sospeso, che si consuma spesso nel silenzio delle nostre stanze. Una ricerca di senso a ciò che siamo stati, alle scelte forse avventate, vissute con libertà e poca misura. Riemergono, così, frammenti di esperienze vissute non sempre felici ma autentiche.
Quando l’autore scrive “ diventai grande in un tempo piccolo”, sembra suggerire una crescita improvvisa dovuta ad un’esperienza profonda e trasformante. Nelle sue parole “Mi truccai il viso come un pagliaccio…pranzai tardi all’ora della cena…mescolai la vodka con acqua tonica” ci evoca immagini disordinate che raccontano una quotidianità vissuta al limite tra ironia e abbandono.
C’è un’urgenza di libertà al limite dell’autolesionismo. Una ribellione ad ogni schema, come se solo nel disordine fosse possibile esprimere la propria verità.
Dietro un’apparente leggerezza e sottile ironia si cela il dolore di un profondo sentire umano. Un viaggio interiore alla ricerca di un senso nella realtà vissuta.
Nella frase “provai a sbagliare per sentirmi errore…” c’è l’identificarsi con la caduta come atto coraggioso di autoanalisi per giungere ad una nuova consapevolezza della propria anima “dipinsi l’anima su tela anonima”. La ricerca di conforto e di risposte nel “mi rivolsi al libro come ad una persona...”
Una sensibilità che aspira ad elevarsi da tutto ciò che è terreno con le sue tentazioni, per accogliere la vita con nuova leggerezza. Un’anima che ora sa guardare oltre sospinta da quella magia sottile che abita nei versi “rotolai in salita come fossi magico e toccai la terra rimanendo in bilico, mi feci albero per oscillare, trasformai lo sguardo per mirare altrove”.
L’amarezza per gli errori commessi si posa sulle parole “multai il mio cuore per qualunque eccesso “ ma è vivo anche il desiderio di accettare ciò che è stato e decidere di perdonarsi per rinascere sotto nuove stelle.
La solitudine, compagna silenziosa della crescita si insinua tra le righe “ingannai il dolore con del vino rosso”. Questa canzone rappresenta una testimonianza umana e vera di chi non ha più niente da perdere o da dimostrare.
Una persona che si svela per ciò che è con le proprie fragilità, errori e rimpianti, ma anche con accettazione lucida di un passato folle e con il desiderio di rinascere sotto nuove stelle.
SANT’ANGELO IN PONTANO - Sabato 9 agosto, dalle 18 fino alle prime ore della notte, Sant'Angelo in Pontano ha vissuto una delle serate più memorabili dell'anno. La terza edizione di Sant’Angelo DiVino ha trasformato il borgo in un crocevia di sapori, musica e incontri, con un’atmosfera che ha saputo incantare residenti, turisti.
La manifestazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, ha registrato un’affluenza straordinaria, con una forte presenza di turisti stranieri, in particolare americani, inglesi e olandesi, che hanno mostrato un entusiasmo travolgente per i vini marchigiani.
Sette cantine, sette anime diverse, un solo cuore pulsante: quello della tradizione. Dai profumi intensi del vino cotto di Loro Piceno il Leprotto dell’azienda Taccari Alberto e il Leonardo della Cantina Caonà, che sa di eternità, alla finezza del Poderesabbioni, passando per le note eleganti della Cantina Bastianelli, la passione della Fattoria Colmone della Marca, Coppacchioli Tattini che ha risvegliato un vitigno dimenticato: il Vissanello e Lumavite, un vino che accende l’anima.
Ogni calice era un viaggio, ogni sorso un racconto. E i turisti stranieri, americani, inglesi, olandesi, non hanno resistito: hanno acquistato vino come mai prima, facendo letteralmente sparire le bottiglie dagli stand. I pacchetti degustazione sono andati a ruba. Anche la carne è finita, segno di un gradimento diffuso e sincero.
Grande soddisfazione da parte del sindaco Vanda Broglia, del vicesindaco Luca Bonfranceschi e dell’assessore Marusca Torresi, che hanno sottolineato il successo dell’iniziativa non solo in termini numerici, ma soprattutto per la qualità dell’esperienza offerta. Fondamentale il contributo dei volontari, che con passione e spirito di comunità hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento, ricevendo il plauso unanime dei partecipanti.
Tra i momenti più apprezzati, la degustazione alla cieca condotta dal sommelier Luca Mezzabotta che ha coinvolto un bel gruppo di persone, tra cui molti stranieri incuriositi dalla varietà e dalla qualità dei vini locali. Ma la vera novità di quest’anno è stata la presenza di Francesca Ferrini, giovane ragazza di Campiglione di Fermo, ormai seguitissima sulla piattaforma Douyin — il TikTok cinese, il social più popolare in Cina.
Ferrini ha scelto di raccontare Sant’Angelo DiVino ai suoi numerosissimi follower, portando le immagini del borgo, la bellezza delle colline marchigiane e la qualità dei prodotti locali, in particolare il vino, direttamente nel cuore del pubblico cinese. Un ponte culturale e promozionale che apre nuove prospettive per il territorio.
La musica ha accompagnato ogni istante della festa, trasformando il borgo in un palcoscenico diffuso. Già dalle prime ore della serata, vicino agli stand delle cantine, si sono esibiti artisti come Dj Dok, l’Orchestrina Grand Tour, il duo Mandy & Adri Duet, Voices and Guitar Sounds e il Bucket Acoustic Trio.
Nel finale, sul palco centrale, i Livello 80 hanno fatto ballare il pubblico evocando il rock britannico degli anni ’80, gli In Rock hanno riportato in vita l’energia dei Deep Purple, mentre gli Hop Frog hanno chiuso la serata con la potenza sperimentale dei Led Zeppelin.
Sant’Angelo DiVino ha dimostrato ancora una volta che la bellezza delle Marche non ha bisogno di clamore per farsi notare. Basta un borgo illuminato, la piacevole temperatura di una notte di mezza estate, un calice di vino sincero e una musica che parla al cuore. E quando tutto questo si unisce, il risultato è una festa che non si dimentica - e che, da quest’anno, si racconta anche in cinese.
(Credit foto: Roberto Postacchini)
Si è svolta venerdì sera, in località di Cantagallo di Pollenza, l’assemblea indetta dall'amministrazione comunale e dal Comitato di quartiere per relazionare sulla procedura localizzativa della nuova discarica provinciale, alla luce del lavoro svolto dall’Università Politecnica delle Marche commissionato dall’ATA 3 Macerata.
Oltre cento le persone intervenute in un venerdì sera di agosto, preoccupate dalla notizia del quarto posto in graduatoria ricoperto dalla macro area di Pollenza e dalle tante dichiarazioni, provenienti da ogni parte, apparse sulla stampa in questi ultimi giorni. Il sindaco Mauro Romoli ha dettagliatamente spiegato tutto il procedimento localizzativo che ha portato a questo punto e quelli che saranno i passaggi successivi per arrivare ad individuare il nuovo sito di conferimento dei rifiuti, ribadendo la contrarietà del Comune di Pollenza ad accettare una nuova ferita nel proprio territorio dopo aver sopportato tutte le esternalità negative provenienti dall’impianto Cosmari che "solo formalmente ricade nel comune di Tolentino", ha precisato.
Il sindaco ha posto l’accento sull’assoluta necessità che la scelta del sito avvenga secondo un’analisi tecnica approfondita, dettagliata ed oggettiva e non segua non ben definiti "criteri politici" in quanto significherebbe consegnare all’indeterminatezza una scelta strategica per la comunità provinciale.
Pollenza punterà a dimostrare l’inidoneità del sito di Cantagallo mediante gli studi redatti dal gruppo di lavoro costituitosi alla fine del 2020 ed ancora operativo, composto da ingegneri ed architetti dell’ufficio tecnico comunale e da tecnici esterni nominati in supporto all’amministrazione comunale, team che verrà ulteriormente integrato con la figura di un paesaggista pianificatore poiché è intenzione del Comune verificare scrupolosamente il lavoro svolto dall’ATA e far emergere in maniera netta ed inequivocabile che sia sbagliato sotto l’aspetto paesaggistico, ambientale e storico pensare di realizzare una discarica nella macro area individuata, sede della “prima battaglia per l’Unità d’Italia” avvenuta nel 1815.
Il geologo Fabio Pallotta, componente del team di lavoro, ha illustrato sommariamente il lavoro svolto commissionato dal Comune ed ha invitato i cittadini a prendere visione di questo documento pubblicato sul sito del Comune poiché una conoscenza approfondita del territorio da parte dei cittadini consentirà di combattere in maniera più efficace questo pericolo. Il sindaco ha inoltre affermato che il Comune si avvarrà anche di un supporto legale esterno per presidiare da vicino ogni passaggio procedurale, non escludendo nessuna possibilità data dall’ordinamento nel caso di scelta infausta per la comunità pollentina.
All’assemblea erano presenti i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, questi ultimi tramite la portavoce Francesca Ciucci hanno dichiarato l’appoggio al sindaco in quella che sarà una battaglia ancora lunga e dagli esiti incerti, ma che deve vedere un fronte compatto opporsi all’idea di una discarica a Pollenza.
Andrea Ciucci, a nome del Comitato di quartiere Cantagallo, si è fatto interprete della preoccupazione della cittadinanza ed ha esortato tutti ad un impegno attivo e vigile ed a lavorare, ognuno per la propria parte, in sinergia con l'amministrazione comunale. Hanno portato il loro contributo, inoltre, il consigliere provinciale Richard Dernowsky ed altri cittadini che hanno voluto chiedere delucidazioni ed esprimere la loro contrarietà.
L’assemblea si è chiusa con l’invito del sindaco Romoli a restare uniti e con l’impegno preso da parte sua ad un continuo confronto con il comitato e con la popolazione per informarli sull’andamento della procedura localizzativa.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema dei rapporti di coppia e le loro evoluzioni. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: "Costringere la propria compagna a non interrompere la relazione può comportare delle responsabilità penali?".
A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione dopo che i giudici di merito hanno ritenuto palese l'inaccettabile condotta aggressiva tenuta da un uomo nei confronti della compagna, condotta mirata a «non farsi lasciare dalla donna». Per i giudici di primo e di secondo grado infatti è logico catalogare i comportamenti dell'uomo come vera e propria violenza privata nei confronti della donna.
Dalla Cassazione ribadiscono richiamando il principio secondo cui «l'elemento oggettivo del reato di violenza privata è costituito da una violenza o da una minaccia che abbiano l'effetto di costringere taluno a fare, tollerare, od omettere una determinata cosa».
Ciò significa anche che «la condotta violenta o minacciosa deve atteggiarsi alla stregua di mezzo destinato a realizzare un evento ulteriore», ossia, come detto, «la costrizione della vittima a fare, tollerare od omettere qualche cosa».
Per quanto concerne la vicenda, i Giudici della Cassazione condividono in pieno le valutazioni compiute in appello: in sostanza, è evidente «il comportamento intimidatorio» dell'uomo che ha tenuto una condotta concretizzatasi nella «minaccia, anche di morte, rivolta alla compagna se quest'ultima avesse interrotto la loro relazione».
Per l’appunto, è logico catalogare come «violenza privata» il modus agendi dell'uomo, diretto «ad imporre un comportamento determinato alla compagna», ossia la prosecuzione della relazione e della convivenza.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “È violenza privata non accettare la decisione della compagna di interrompere il loro legame e pretendere attraverso una condotta aggressiva che il partner porti avanti per forza la relazione e non vada via di casa” (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 20346/2022).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
MONTE SAN GIUSTO – Trasformava un ufficio in appartamento all’interno del proprio capannone artigianale senza alcuna autorizzazione: denunciato dai carabinieri un imprenditore sangiustese di 84 anni, legale rappresentante di un’impresa edile locale.
I militari della Stazione di Monte San Giusto, nell’ambito di controlli mirati, hanno scoperto che i locali originariamente destinati a ufficio erano stati modificati e adibiti a vera e propria abitazione, ricavata abusivamente al secondo piano della struttura. L’appartamento, secondo quanto accertato, era stato affittato a una famiglia di origine pakistana.
Le opere erano state realizzate in assenza del permesso di costruire e in totale difformità rispetto alla destinazione d’uso autorizzata. Al termine delle indagini, l’84enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia di urbanistica e abusivismo edilizio.
L’intervento rientra nelle attività di prevenzione e repressione dei reati in materia edilizia portate avanti dall’Arma sul territorio, con particolare attenzione agli abusi che comportano trasformazioni sostanziali degli immobili senza il rispetto delle norme di legge.
MACERATA – Notte di controlli serrati sulle strade e nei luoghi della movida da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Macerata, impegnati in un’operazione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di illegalità e degrado urbano.
A Macerata, i militari della Sezione Radiomobile hanno denunciato in stato di libertà un 40enne peruviano, residente in provincia e già noto alle forze dell’ordine. Fermato alle 3 di notte, l’uomo è risultato positivo all’alcoltest con un tasso alcolemico di 1,87 g/l. Per lui è scattato il ritiro immediato della patente e il sequestro del veicolo, affidato a un custode giudiziale.
Sempre in città, nelle vie del centro, i carabinieri hanno fermato un 24enne marocchino residente a Milano ma domiciliato a Macerata. Alla vista dei militari il giovane è apparso agitato senza apparente motivo. La perquisizione ha permesso di rinvenire 1,5 grammi di hashish nascosti in un sacchetto. La droga è stata sequestrata e il ragazzo segnalato alla Prefettura per uso personale.
A Treia, invece, alle 00:30 lungo la strada provinciale 25, i militari della Stazione sono intervenuti per un incidente stradale che ha coinvolto un 52enne di Cingoli, anche lui già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo dell’auto all’altezza di una rotatoria, finendo contro la recinzione di un’abitazione. L’alcoltest ha rilevato un tasso di 0,94 g/l. Patente ritirata e veicolo affidato a persona idonea.
L’operazione si inserisce nelle attività di prevenzione e repressione coordinate dal Comando Provinciale di Macerata, con controlli mirati lungo le principali arterie e nelle aree più sensibili della provincia.
CIVITANOVA MARCHE – Intervento provvidenziale della Guardia Costiera di Civitanova Marche questa mattina nelle acque al confine tra Potenza Picena e Porto Recanati. Un'imbarcazione da pesca sportiva si è ribaltata a circa due miglia dalla costa, nella zona del porticciolo "Le 5 Vele". A bordo tre persone, finite in mare e tratte in salvo grazie al rapido intervento della motovedetta CP 839.
Secondo quanto ricostruito, l’incidente sarebbe stato causato da onde presenti in zona e da uno spostamento improvviso dei pesi a bordo, che ha provocato il rovesciamento del natante. I tre occupanti, tutti dotati di giubbotti di salvataggio, sono riusciti a rimanere a galla fino all’arrivo dei soccorsi, per poi essere trasportati in sicurezza in porto. Fortunatamente, le loro condizioni di salute sono buone.
I primi rilievi non hanno evidenziato tracce di inquinamento in mare. Sono già state avviate le procedure per la rimozione dell’imbarcazione.
La Guardia Costiera sottolinea come l’uso dei dispositivi di sicurezza individuali sia stato determinante per l’esito positivo dell’operazione e rinnova l’invito a tutti i diportisti a pianificare le uscite, verificare le condizioni meteo e l’efficienza del motore, nonché a imbarcare sempre dotazioni di sicurezza a norma. In caso di emergenza in mare, ricorda inoltre di contattare immediatamente il numero 1530 o il Numero Unico di Emergenza 112.
L’intervento di oggi rientra nell’operazione nazionale "Mare e Laghi Sicuri 2025", la campagna della Guardia Costiera per garantire la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino e lacustre durante tutto l’anno.
Lunedì 11 Agosto dalle 21.30 la Pro Loco di Potenza Picena invita al Pincio della città alta, che si trasformerà in una grande discoteca all’aperto con il Summer dj night – Bubble Party.
Il primo a salire alla consolle sarà Nicola Torresi, reduce dal successo del Mind, classe ’99, marchigiano di Montecosaro, che anima la notte nei locali più in di Milano con la sua musica elettronica e uno stile coinvolgente. A seguire Luca Moretti con un set carico di energia, ritmo e puro divertimento, con musica House, Reggaetone e mix travolgenti per far esplodere la pista. Poi sarà la volta di Capitan Gigi, che offrirà uno show esplosivo con sonorità dance anni ’70, ’80 e ’90 e un tributo a Gigi D’Agostino. Vocalist della serata Alex Sblendorio, una delle voci più affermate del panorama Dance. Tanta musica e divertimento dalle ore 22,00 al Pincio di Potenza Picena, in una location naturale pronta a riservare molte altre sorprese. È gradito il Dress Code da Spiaggia.
Si è tenuta nell'area verde dinanzi l'oratorio e quest'anno si è differenziata dal passato perché, oltre a presentare la Prima squadra che sarà nuovamente protagonista in Eccellenza più la formazione Juniores, è stata anche l'occasione per parlare del nuovo accordo di collaborazione con il Montecassiano Calcio e l’Appignanese. Un progetto volto ad unire le forze per realizzare un settore giovanile unico. Inoltre è stata presentata anche la neonata squadra di Terza Categoria che, come si evince dalla denominazione Nuova FC, sarà la sorella minore. A presiederla Gianrico Bonvecchi.
Condotta da Samuele Tassi, la serata ha avuto nel presidente della Chiesanuova, Luciano Bonvecchi, l'attore principale. Il numero uno del club biancorosso ha sottolineato con orgoglio i risultati sul campo (tre campionati nel gotha regionale, gli ultimi due finendo ai playoff) nonché il valore umano che viene perseguito dalla società. Non ha lesinato infine qualche battutina ironica.
“Mi dispiace non aver avuto il piacere di disputare la Promozione per 15 anni di fila – ha esordito– stasera ci ritroviamo prima di una stagione che ci vede super carichi nonostante le difficoltà. Per una realtà piccola come la nostra infatti bisogna fare sacrifici doppi, qui ci ricicliamo in mille modi. Siccome dopo due grandiose annate qualcuno rischia di montarsi la testa, è bene ricordare che l’obiettivo prioritario rimane la salvezza. Al fine di costruire e garantirci un futuro migliore, abbiamo creato la squadra di Terza Categoria e soprattutto posto le basi per un settore giovanile condiviso con Montecassiano e Appignanese. Evidentemente -ha concluso- fuori dai confini cittadini godiamo di tanta credibilità e riusciamo ad attrarre, l’obiettivo è di allestire un’unica società dalla prossima stagione”.
Il responsabile della Prima squadra, Marco Bruni (elogiato da Bonvecchi) ha rimarcato come la squadra abbia avuto e debba mantenere lo spirito di appartenenza.
Dopo la presentazione all’americana, uno a uno dei giocatori di Eccellenza, così il tecnico Roberto Mobili: “Stiamo lavorando parecchio in questi giorni di ritiro e per adesso sta andando tutto bene, abbiamo solo avuto leggeri acciacchi. La società sul mercato ha lavorato bene ed ho a disposizione una squadra competitiva. Mi adopererò affinchè siano anzitutto uomini e poi giocatori”.
Lunedì 11 agosto alle 21,30 a Cingoli sul palco di piazza Vittorio Emanuele II salirà una straordinaria cantante, Carla Mancinelli, accompagnata dalla Soul Fire band. Il concerto è gratuito grazie alla collaborazione del Comune di Cingoli.
Carla Mancinelli, cantante e insegnante di canto, è cresciuta ascoltando la mitica Janis Joplin, dalla quale ha mutuato una voce graffiante e potente che le consente di esprimersi in vari generi musicali, dal soul al blues, con sfumature funky, in un repertorio di brani classici e originali. La sua versione dal vivo di “Piece of My Heart” di Janis Joplin è impressionante: se si chiudono gli occhi sembra di stare ascoltando proprio l’icona mondiale della musica rock blues. The Soul Fire è uno dei progetti musicali dall’organista Franco Angelozzi, in arte Frank Hammond. A metà anni ’70 ha fondato con Claudio Di Nicola i Body & Soul, band con la quale ha condiviso il palco con artisti del calibro di Zucchero, Rufus Thomas, James Caar, Solomon Burke e Memphis Horns. Ha collaborato con altri grandi nomi quali James Wheeler, Nellie Tiger, Eric Guitar Davis, Diane Blue, Kelly Rucker e Stan Skibby.
Carla Mancinelli e i Soul Fire si sono esibiti con successo nel 2024 al Lampara Jazz a Pescara, al South Italy Blues Connection e all’Avezzano Blues festival in un evento contro la violenza sulle donne. Aprono la serata gli Spaghetti Blues, giovane band ascolana.
Carla Mancinelli voce Frank Hammond tastiera Riccardo Cancellieri chitarra
Tommaso Paolone basso Jacopo D’Angelo batteria
SPAGHETTI BLUES BAND Iacopo Fedi chitarra/voce Dino Cicconi armonica Loris Salvucci basso
Francesco Ciabattoni batteria
Marco Basilissi, dottore commercialista di Matelica, ha annunciato la propria candidatura alle elezioni regionali delle Marche in programma il 28 e 29 settembre 2025.
Nato il 22 giugno 1991, Basilissi esercita la libera professione nel suo studio, con particolare attenzione ai settori dell’impresa e dell’agricoltura.
Già da tempo interessato alla vita pubblica e alle dinamiche economiche e sociali del territorio, ha deciso di candidarsi con l’intento di rappresentare le istanze dell’entroterra maceratese, a partire da un percorso di ascolto delle esigenze della comunità locale.
“Ogni giorno condivido il cammino nelle aree interne con imprese, professionisti e cittadini – spiega Basilissi - Con ascolto, impegno e dedizione, affronto insieme a loro sfide concrete e sogni da costruire. Ho scelto di restare in queste terre perché credo nel loro potenziale. Perché l’entroterra merita futuro, rispetto e voce. Dalle esigenze dei giovani, a quelle delle aziende che operano nel territorio, fino alle necessità dei pensionati che hanno costruito il presente in cui viviamo.
Bisogna ripartire da tutto questo per dare un futuro alle nostre cittadine, dopo le tante difficoltà vissute tra crisi industriali, sisma e Covid. Dobbiamo voltare pagina e scrivere una nuova storia con azioni concrete di rilancio”.
Per la sua prima candidatura, nella circoscrizione provinciale di Macerata, Marco Basilissi ha scelto la lista civica Progetto Marche, formazione nata a supporto del candidato presidente Matteo Ricci.
“Ho sempre vissuto la politica in maniera realista, senza mai schierarmi con un partito – precisa Basilissi - Credo che a livello regionale la scelta di appoggiare una lista civica sia quella più coerente con il mio percorso e soprattutto la più libera da logiche di partito che spesso in passato hanno sempre penalizzato il nostro entroterra. Con Progetto Marche siamo riusciti a creare una bella squadra, con tanta esperienza, ma soprattutto ricca di persone che hanno voglia di cambiare pagina e uscire dall’immobilismo. A partire ad esempio dal dott. Michele Caporossi, uno dei fondatori della lista, che è stato per diversi anni Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e che con le sue iniziative l’ha portata ad essere un’eccellenza nazionale”.
Nelle prossime settimane sono previsti una serie di appuntamenti sul territorio per illustrare la prima bozza di programma stilata da Basilissi. “Chiaramente il mio impegno si basa su concetti che affondano le radici nel mio percorso personale e nell’ascolto di tanti giovani e meno giovani che nonostante i tanti sacrifici sono sempre più demotivati dalla situazione generale. Tuttavia – conclude il candidato di Progetto Marche – voglio sfruttare al massimo questa campagna elettorale per intercettare ulteriori spunti, in quanto credo sia fondamentale la partecipazione di cittadini, imprese, associazioni ed enti locali per poter avere una visione completa delle esigenze del territorio. Nonostante lo sforzo delle amministrazioni comunali dell’entroterra, da elogiare per l’impegno malgrado le tante difficoltà e le poche risorse a disposizione, spesso i nostri problemi rimangono inascoltati e altrettanto spesso i fondi dedicati non vengono ripartiti equamente. È ora di affrontare anche queste tematiche e lavorare con più equilibrio in modo da garantire a tutti un filo diretto e continuo con l’amministrazione regionale”.
Prosegue la rassegna “Le serate delle stelle” organizzata presso la sede “Cinciallegra” della pista ciclabile di Civitanova Marche dall’associazione culturale astrofili Alpha Gemini con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Martedì 12 agosto, il programma “Passeggiando sotto le stelle” prevede alle ore 21:30 "A zonzo per campi stellari" con il relatore prof. Claudio Bernacchia e alle 22:30 "Passeggiata sotto le stelle cadenti", osservazioni con telescopi lungo la pista ciclabile a luci spente guidati dagli Astrofili dell'Associazione Alpha Gemini.
Evento gratuito, aperto a tutti non occorre la prenotazione
Lunedì 11 agosto il Bar Grottino di Treia ospiterà una serata live dedicata ai fan dei Pink Floyd. Nel cuore del centro storico della cittadina, la cover band proporrà un repertorio che riproduce fedelmente le sonorità e le atmosfere della leggendaria band britannica.
L’attenzione del concerto sarà rivolta principalmente all’album Animals, uno dei lavori più importanti e complessi della discografia dei Pink Floyd, considerato un capolavoro del rock progressivo. Gli appassionati potranno rivivere la magia di brani iconici, grazie a un’esecuzione attenta e rispettosa dello stile originale.
L’evento si preannuncia come un momento di grande unione, capace di coinvolgere più generazioni accomunate dall’amore per la musica dei Pink Floyd e dalla voglia di condividere questa passione in una cornice suggestiva come quella di Treia.
Una serata che, oltre a celebrare la musica, vuole essere anche un’occasione di incontro e convivialità per gli amanti del rock e della cultura musicale.
Un piccolo gruppo di soci dell'associazione operaia "G. Garibaldi" di Civitanova Alta si è riunito spontaneamente questa mattina, a partire dalle 7:30, per una mattinata di volontariato dedicata alla pulizia e alla riqualificazione delle aree verdi circostanti il campetto.
Armati di rastrelli, guanti e sacchi, i volontari hanno ripulito il campetto e le aree adiacenti, rimuovendo erbacce, rifiuti e detriti che si accumulano in pochi mesi L'iniziativa, svolta nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti, ha avuto come obiettivo la restituzione di uno spazio verde curato e sicuro alla comunità, in particolare ai più giovani che frequentano l'area.
L'associazione ha voluto dare un segnale forte alla comunità.Questo gesto vuole ribadire l' impegno costante per il bene comune e per la valorizzazione del nostro territorio, nello spirito di collaborazione e solidarietà che da sempre contraddistingue l'associazione. "Speriamo che questo sia l'inizio di una serie di iniziative simili che coinvolgano sempre più persone", dicono gli organizzatori dell'iniziativa.
L'associazione operaia "G. Garibaldi" ringrazia tutti i soci che hanno partecipato all'iniziativa, dimostrando ancora una volta l'importanza del volontariato e della cittadinanza attiva per il benessere della collettività.
Hanno tentato di truffare una donna di 60 anni fingendo di essere carabinieri, ma al momento dell’appuntamento per ritirare il denaro provento della truffa sono stati arrestati in flagranza dai veri militari. Protagonisti una coppia proveniente dalla Campania, un uomo e una donna, che avevano messo in atto un raggiro ai danni della signora, riuscendo però a incappare nella prontezza della vittima e nell’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
Il fatto è avvenuto a Montegiorgio, intorno all’ora di pranzo, quando i due truffatori hanno contattato telefonicamente la vittima al suo numero di casa, spacciandosi per carabinieri. Con una messa in scena ben orchestrata, hanno riferito alla donna che la figlia aveva provocato un grave incidente stradale e che, per evitare conseguenze penali come il carcere, era necessario consegnare subito una somma di 8mila euro in contanti agli stessi finti carabinieri, che si sarebbero presentati a breve per riscuoterla. Non avendo la disponibilità dell’intera cifra, la donna aveva seguito le indicazioni dei truffatori, mettendo insieme il denaro contante che aveva e alcuni gioielli d’oro custoditi in casa.
Tuttavia, insospettita dalla richiesta e accortasi che la linea telefonica di casa era occupata senza interruzioni, la vittima ha prontamente chiamato il numero di emergenza 112 dal cellulare, segnalando la situazione ai veri carabinieri.
I militari sono immediatamente intervenuti presso l’abitazione della donna, sorprendendo i due malviventi proprio nel momento in cui stavano ritirando una busta contenente il denaro e i preziosi. Per la coppia sono così scattate le manette con l’accusa di truffa aggravata. Ora sono in attesa del rito di convalida dell’arresto.
Via libera libera dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata ai lavori di miglioramento sismico della chiesa di Santa Maria di Valfucina, situata in località Elcito nel territorio della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito.
Il progetto, autorizzato in risposta a una richiesta dell'Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, mira a riparare i danni subiti dall'edificio a seguito degli eventi sismici del 2016 e seguenti, che lo avevano reso inagibile.
La chiesa, parte di un complesso abbaziale benedettino dell'XI secolo, era stata gravemente danneggiata già nel 1799. La struttura attuale risale ai primi anni dell'Ottocento. I lavori previsti dal progetto sono complessi e mirano sia al miglioramento sismico che al restauro e al ripristino. Tra gli interventi autorizzati ci sono il miglioramento sismico delle murature, dei solai e della copertura, il rifacimento della pavimentazione della chiesa e della cripta, il ripristino dell'accesso alla cripta con la realizzazione di una nuova scala esterna, il consolidamento e il restauro delle volte della cripta e di una colonna mancante. Previsti anche interventi di restauro e finitura, tra cui la pulitura delle superfici, il restauro del portone d'ingresso e la sostituzione degli infissi.
La Soprintendenza ha dettato precise prescrizioni per l'esecuzione dei lavori, in particolare per quanto riguarda la tutela storico-artistica e archeologica. In virtù della lunga storia dell'edificio e dei possibili ritrovamenti, tutte le operazioni di scavo saranno eseguite con la continua assistenza di archeologi e, per lo svuotamento dell'ossario, anche di un antropologo fisico.
Con questa autorizzazione, si compie un passo fondamentale per restituire alla comunità settempedana un luogo di grande valore storico, artistico e spirituale.
Coraggio, dedizione e visione: sono questi i pilastri su cui si fonda la storia della Pallottini Antincendi, autentica eccellenza civitanovese nel settore della sicurezza e prevenzione incendi da oltre 50 anni. Fondata nel 1973 da Quintilio Pallottini e Laura Gaetani, l’azienda è cresciuta anno dopo anno fino a diventare un punto di riferimento per affidabilità e competenza. Dopo la scomparsa del marito, Laura, donna imprenditrice determinata e lungimirante, ha raccolto il testimone con straordinaria forza, guidando l’impresa attraverso sfide e cambiamenti, sempre fedele ai valori che ne hanno sancito il successo.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica, in visita presso la sede, ha voluto celebrare questa storia di impegno e passione consegnando a Laura una targa commemorativa a nome dell’Amministrazione comunale, come riconoscimento del valore umano, imprenditoriale e sociale che Pallottini Antincendi rappresenta per il territorio.
“Dietro ogni azienda di successo c’è lavoro, fatica, passione - ha detto il Sindaco - e qui c’è tutto questo, insieme all’orgoglio di una famiglia che ha saputo affrontare ogni sfida con coraggio e unità. Un’azienda che per oltre 50 anni ha garantito eccellenza e innovazione, mantenendo intatti i valori della famiglia, della professionalità e del legame con la città”.
Accanto a Laura oggi c’è l’amministratore delegato Emanuele Bongiorno, i figli, molti altri familiari e un team di professionisti altamente qualificati. “Molto è cambiato da quel lontano ’73, quando tutto veniva annotato a mano su fogli sparsi. Oggi l’azienda è totalmente digitalizzata, proiettata verso un futuro ancora più innovativo e con ambiziosi progetti di espansione – ha raccontato Laura, visibilmente commossa –. Il mio grazie va al Sindaco per questa visita, alla mia famiglia, ad Emanuele e a tutti i nostri dipendenti: siamo una grande e bella famiglia, e questo è il segreto della nostra forza”.
Mafalda Minnozzi, ambasciatrice della musica italiana nel mondo “adottata” dalla Città di San Severino Marche che l’ha vista crescere, è tornata ad entusiasmare il suo pubblico sotto il cielo stellato di Castello al Monte con il nuovo concerto show dal titolo “Cinecittà”, evento del cartellone estivo “Summer Time”, che è riuscito a tradurre la magia del cinema in musica.
Accompagnata dalla raffinata chitarra di di Paul Ricci e dalla fisarmonica di Antonino De Luca, Mafalda ha regalato ai presenti, con la sua travolgente vocalità, un viaggio poetico attraverso le melodie che hanno segnato l’anima del cinema, da Morricone a Rota e Bacalov.
“San Severino, la mia 'casa adottiva' e terra del cuore, mi ha accolto con un abbraccio di pubblico. Vedere così tante persone con il cuore che batte all'unisono, la gente che viene da tutto ciò che è canto - dall'Umbria all'Abruzzo e oltre - ha trasformato lo spettacolo in una costellazione di pura gioia. Questa festa di cultura è di un'importanza artistica surreale” – ha commentato l’artista sui social.
A portare il saluto dell’Amministrazione locale, che ha promosso la serata, è intervenuto il sindaco, Rosa Piermattei: “Mafalda non è solo un'artista di fama internazionale ma una figlia di questa terra, una donna che pur avendo conquistato i palcoscenici di tutto il mondo, non ha mai dimenticato le sue radici settempedane. È cresciuta qui, ha mosso i primi passi in questa comunità che l'ha accolta e che oggi la riabbraccia con un affetto sincero e profondo”.
La Lega Marche annuncia la candidatura, come indipendente, di Angelica Sabbatini alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre, a sostegno del Presidente Francesco Acquaroli.
Figura di riferimento per il centrodestra maceratese, Sabbatini ha ricoperto il ruolo di assessore al bilancio, turismo e cultura del Comune di Porto Recanati dal 2016 al 2021, per poi proseguire il suo impegno amministrativo come consigliere comunale per il Centrodestra Unito fino ad oggi. La sua esperienza le ha permesso di affrontare da vicino le principali sfide economiche, culturali e sociali del territorio, sviluppando competenze che oggi mette a disposizione della Regione. Dirigente d’azienda, sposata e madre di due figli, è conosciuta per il suo approccio concreto ai problemi, la capacità di ascolto e la determinazione nel perseguire obiettivi chiari. Negli anni ha dimostrato sensibilità e attenzione particolare verso i giovani, i lavoratori e le fasce più fragili della popolazione, convinta che lo sviluppo di una comunità passi dall’inclusione e dalla valorizzazione delle persone. Ha deciso di accogliere l’invito della Lega per un nuovo impegno a favore del futuro della Regione Marche, per contribuire al successo del centrodestra.
«Accogliamo con grande soddisfazione la decisione di Angelica Sabbatini di candidarsi, come indipendente, nella lista della Lega a sostegno del Presidente Acquaroli – dichiara l’on. Giorgia Latini, segretario regionale della Lega Marche –. La sua solida competenza amministrativa, unita alla conoscenza diretta del territorio, la rendono una risorsa preziosa per la nostra squadra e per il nostro progetto politico. In questi anni Angelica ha dimostrato di essere una donna capace di affrontare le sfide con entusiasmo, determinazione e pragmatismo, qualità indispensabili per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. La sua adesione alla nostra lista rappresenta un valore aggiunto in termini di energia, professionalità e visione strategica. Siamo certi che il suo contributo sarà determinante per il successo del centrodestra e per costruire insieme le Marche del futuro».
La candidatura di Sabbatini si inserisce nella strategia della Lega Marche di rafforzare la propria presenza con profili radicati nel territorio, competenti e pronti a mettersi al servizio della comunità. Un impegno che guarda alle prossime sfide amministrative ed economiche con l’obiettivo di garantire sviluppo, occupazione e qualità della vita per tutti i marchigiani.
RECANATI/PIEVE TORINA – Con la regia del sodalizio ciclistico Recanati Marinelli Cantarini e come consuetudine nel periodo di agosto, prende il largo una nuova edizione della Recanati – Pieve Torina che lega le due cittadine maceratesi con questa classica in linea dedicata al ciclismo allievi intitolata alla memoria di Mario Marinelli e Luigi Gentilucci.
Ragazzi in sella domenica 10 agosto su un percorso di 90 chilometri tra paesaggi mozzafiato. Appuntamento alle 7:30 in Piazza Leopardi a Recanati per il ritrovo dei corridori, con partenza fissata alle 9:30. Il tracciato toccherà le località di Sambucheto, Santa Maria in Selva, Tolentino e Polverina, per concludersi a Pieve Torina, dove il traguardo accoglierà gli atleti intorno alle 12:30. Con 87 iscritti all’attivo, un appuntamento che offre agli atleti delle squadre regionali (Petrucci Zero24 Cycling Team, SC Potentia Rinascita, Alma Juventus Fano, HG Cycling Team, GS Pianello e la SC Recanati Marinelli Cantarini a fare gli onori di casa non solo come organizzatori) ed extra-regionali (Foligno Cycling Team, UC Città di Castello, Triono Racing Team e Gubbio Ciclismo Mocaiana dall’Umbria; Velo Club Cattolica, Polisportiva Fiumicinese Fait Adriatica, USC Castel Bolognese e Pedale Azzurro Rinascita dall’Emilia Romagna; Faizanè CSZ Sandrigo Bike dal Veneto; Pedale Casalese Armofer e Pool Cantù Sovico GB Team dalla Lombardia) l’opportunità di mettersi in luce, crescere sportivamente e dimostrare il proprio valore in una competizione di prestigio in quella che è conosciuta come la classica giovanile “Mare&Monti”.
TRICOLORI MARCHIGIANI – Dopo i recenti trionfi su strada e a cronometro, il movimento ciclistico delle Marche conferma la sua versatilità con nuovi successi tricolori in pista e mountain bike, grazie agli allievi Edoardo Fiorini e Mattia Mosca. I due giovani talenti hanno dimostrato ancora una volta l'eccellenza del vivaio marchigiano, capace di formare atleti competitivi e di alimentare il confronto con le migliori realtà del movimento nazionale.
Il Velodromo Sacchi di Firenze ha incoronato un nuovo campione italiano per i colori marchigiani: Edoardo Fiorini della Petrucci Zero24 Cycling Team si è imposto nell'omnium dopo un'avvincente battaglia con Niccolò Nieri (Toscana) e Gioele Taboga (Friuli-Venezia Giulia). Per il giovane di Camerata Picena non si tratta del primo alloro tricolore della stagione, dopo il titolo conquistato nella cronometro a squadre ai Campionati Italiani di Roma. Alla cerimonia di premiazione, accanto al neo-campione, spiccava la presenza dello zio Davide Fiorini, sindaco della loro città natale, che con la fascia tricolore ha voluto celebrare questo successo ancor più significativo. Fiorini non è nuovo agli allori tricolori: oltre al recente oro nella crono a squadre, aveva sfiorato il bis nella cronometro individuale, classificandosi dietro il compagno Tommaso Cingolani.
Mattia Mosca ha scritto un nuovo capitolo del fuoristrada marchigiano con il titolo italiano conquistato a Piacenza nella rassegna tricolore della cross country eliminator. Per Mosca, atleta della DMT Racing Team originario di Cingoli, questo prestigioso alloro arriva a coronamento di una stagione 2025 già ricca di soddisfazioni, confermandosi tra le più brillanti promesse del fuoristrada nazionale. Tra gli altri risultati di spicco, il secondo posto al Gran Prix Centro Italia di Roccacasale e il titolo di Campione Regionale FCI Marche di Cross Country. La sua presenza tra i protagonisti degli Internazionali d'Italia Series a Esanatoglia ha completato un crescendo di performance che dimostra la sua versatilità nelle diverse specialità della mountain bike.
I successi di Fiorini e Mosca, ma anche degli altri giovani talenti marchigiani, rappresentano l'ultima, prestigiosa conferma dello straordinario momento che vive il ciclismo regionale in questo 2025. Sotto la guida attenta dei tecnici e grazie all'impulso del Comitato Regionale FCI Marche - sempre più orientato a una visione multidisciplinare - i corridori continuano a mietere soddisfazioni in ogni specialità: dalla strada alla pista, dal fuoristrada alle prove contro il tempo.