Sulla scia dei controlli effettuato nella giornata del 25 luglio, i Carabinieri del Comando della Stazione di Porto Recanati, questa mattina presto, sono tornati in forze all'"Hotel House” alla ricerca del complice di S.D.G, il 31enne del Bangladesh arrestato a Montelupone.
I militari hanno messo a frutto quanto visto e sentito durante il controllo dei giorni scorsi e, avuta la certezza che anche un 38enne, A.O. le sue iniziali, anch'esso proveniente dal Bargladesh, si nascondesse nel palazzo multietnico, sono tornati e lo hanno rintracciato al terzo piano traendolo in arresto. L'uomo non ha opposto resistenza né ha tentato la fuga, sorpreso dall’efficacia e risolutezza dell'operazione portata a termine dai Carabinieri portorecanatesi. Anche il 38enne doveva scontare tre anni e due mesi di reclusione per rapina aggravata e lesioni aggravate.
I due infatti, unitamente a un altro complice, nel mese di giugno 2013, nel piazzale dell'Hotel House, avevano assalito un connazionale e, dopo averlo colpito più volte, si erano impossessati della sua collana in oro e di oltre mille euro in contanti.
I Carabinieri, all'epoca, avevano immediatamente dato il via alle indagini, individuando gli autori dell'aggressione e raccogliendo le prove necessarie per consentire all’Autorità Giudiziaria di emettere la sentenza di condanna definitiva, che ha permesso di rintracciare e arrestare due degli autori destinatari dell'ordine di carcerazione.
Chi sarà quest'anno il più veloce dell'estate? Per scoprirlo manca poco... torna infatti domenica 28 luglio a Porto Recanati, in largo Porto Giulio, "La notte delle saette", la manifestazione sportiva per bambini e ragazzi, organizzata dall'Avis Comunale in collaborazione con il locale Gruppo podistico amatori, con il patrocinio dell'amministrazione comunale. Una serata all'insegna di sport, aggregazione e solidarietà, che giunta alla 22^ edizione, è ormai un appuntamento fisso del lungomare, atteso e partecipato da tanti piccoli "corridori" del posto ma anche turisti, pronti a sfidarsi per vedere di chi va più di corsa.
Si tratta infatti di gare di velocità sulla distanza di 50 metri, aperte a bambini/e e ragazzi/e dai 6 ai 13 anni, suddivisi in quattro categorie d'età, per entrambi i sessi: le batterie di qualificazione si svolgono nel pomeriggio, dalle ore 17,00, mentre semifinali e finali dalle 21, con premiazioni a conclusione. La partecipazione è gratuita, le iscrizioni possono effettuarsi fino alle 16,30 di domenica stessa, ma si consiglia di farlo prima presso i balneari o l’Ufficio Iat in Corso Matteotti (per info e aggiornamenti consultare la pagina fb facebook.com/portorecanati.avis).
In palio una coppa/trofeo per i vincitori di ogni categoria, medaglie ai primi 6 classificati di ogni categoria, una maglietta ricordo a tutti i partecipanti e premi speciali intitolati alla memoria di due figure particolarmente care all'Avis Porto Recanati.
I partecipanti alla manifestazione sono andati sempre crescendo, superando i 200 iscritti nelle ultime edizioni, numeri che gli organizzatori puntano a eguagliare, se non superare, anche domenica. Lo scopo dell'evento infatti è soprattutto quello di offrire ai giovanissimi un'occasione per avvicinarsi all'attività sportiva, sottolineando il legame tra sport, salute e sano stile di vita, promuovere il valore della donazione di sangue tra i più piccoli, che saranno i futuri donatori di domani, e tra i loro genitori. Anche perché, come disse il velocista Jesse Owens "il miracolo non è essere giunto al traguardo, ma aver avuto il coraggio di partire".
Nuovi rinforzi per i Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, a partire dal primo agosto.
Nello specifico, la Stazione dell'Arma di Porto Recanati, per il periodo estivo, godrà del potenziamento di ulteriori dieci unità che si occuperanno del controllo della cittadina rivierasca. I nuovi dieci militari provengono dalla Compagnia di Intervento Operativo 4° Battaglione Veneto.
I Carabinieri della Stazione di Porto Recanati, durante le attività di controllo e perquisizione svolte questa mattina nei pressi dell'Hotel House, hanno individuato, all'interno di un appartamento, tracce riconducibili a un pericoloso ricercato.
I militari infatti, dopo attente verifiche, sono risaliti all'identità dell'uomo, un 31enne del Bangladesh, S.D.G. le sue iniziali, che doveva scontare tre anni e due mesi di reclusione in concorso con altri soggetti perché responsabile di una rapina aggravata con lesioni aggravate commessa nel territorio maceratese nel 2013.
Quella di ieri è stata una giornata di intenso lavoro per i militari della Stazione di Porto Recanati e quelli della Compagnia di Civitanova Marche che, con sempre più frequenza, stanno effettuano controlli a tappetto dei luoghi di maggiore interesse operativo, tra i quali ricade il condominio dell'Hotel House, sulla cui situazione è costantemente tenuta aggiornata il Prefetto di Macerata, la Dottoressa Iolanda Rolli, che segue da vicino l’evolversi del contesto per definire, d’intesa con il Comandante Provinciale, le strategie d’intervento più idonee a migliorare le condizioni di sicurezza dell’agglomerato.
Dieci militari della Stazione di Porto Recanati, nella mattinata di ieri, hanno effettuato numerose perquisizioni nei pressi dell'Hotel House, focalizzando l’attenzione soprattutto nell’eventualità di appartamenti abusivamente occupati, nascondiglio di persone che desiderano sfuggire ai normali controlli e censimenti.
In effetti al settimo piano del condominio multietnico i militari hanno individuato un appartamento abusivamente occupato. Al suo interno erano presenti tre stranieri, un 33enne marocchino, un 25enne del Sudan, un 23enne del Gambia, e un cittadino italiano. I quattro, risultati tutti occupanti abusivi, dopo aver forzato la serratura e cambiato il nottolino, si erano introdotti all'interno dell'appartamento all'insaputa del proprietario. Tutti erano sprovvisti di documenti e dunque i militari hanno proceduto con l'identificazione e con il fotosegnalamento. Uno ha cercato anche di rendere difficoltosa l’identificazione fornendo generalità false, ma i militari hanno provvidenzialmente smascherato il soggetto.
I quattro avevano anche provocato dei danni all'interno dell'appartamento danneggiando tavoli, divani, serratura e suppellettili.
I fermati, dopo tutte le minuziose operazioni di identificazione e gli accertamenti sulla loro posizione nel territorio nazionale, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica maceratese per concorso nell’occupazione abusiva dell’alloggio, danneggiamento e per non essere in possesso di documenti validi. Uno di loro è stato anche deferito per il reato di false attestazioni sulla propria identità e inottemperanza al Decreto di Espulsione. I tre stranieri sono risultati ancora in attesa di completa regolarizzazione circa la loro presenza nel territorio nazionale.
Domenica 28 luglio il Circolo della Vela di Porto Recanati organizzerà la 2° edizione del memorial intitolato ad Andrea Rossi, scomparso il 14 dicembre 2017.
Nato nel 1953 Andrea Rossi è stato un personaggio noto a tutti nella città rivierasca e non solo, che ha dedicato la vita al lavoro, alla famiglia e allo sport (in particolare al motociclismo e alla vela): è stato per anni il presidente del Gruppo Sportivo Sorci Verdi di Loreto e negli ultimi anni era membro del Consiglio direttivo del Circolo della Vela.
Il trofeo, che sarà un challenge permanente che si ripeterà ogni anno, è organizzato proprio dal Circolo della Vela locale e i premi saranno messi a disposizione dalla famiglia Rossi, in particolare dalla moglie di Andrea, Ingrid Manuela D’Amico, insegnante di musica all’istituto E. Medi.
L'incidente è avvenuto intorno alle ore 12:34 di questa mattina, al confine tra il territorio comunale di Loreto e Porto Recanati lungo Via del Mare. Stando alle prime ricostruzioni un camion, con una manovra avventata, avrebbe urtato una Fiat Punto vecchio modello di colore celestre sfondandone la fiancata laterale sinistra. Il giovane a bordo dell'autovettura, di circa trent'anni, è riuscito ad uscire in maniera autonoma dall'abitacolo ed è stato immediatamente trasportato all'ospedale di Civitanova Marche per accertamenti. Si trova in codice giallo, le sue condizioni non sono gravi.
Protagonista dell'episodio una donna di circa 80 anni, residente a Recanati.
L'anziana si trovava sulla spiaggia libera vicino allo stabilimento balneare Pineta Beach a Porto Recanati.
Erano circa le 8:00 quando l'80enne si trovava in acqua e, probabilmente a causa di un mancamento, ha perso i sensi e ha rischiato di annegare.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari della Croce Azzurra di Porto Recanati e dell'automedica.
I militi del 118 hanno prestato le prime cure del caso alle donna per poi trasferirla al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Civitanova Marche.
Momenti di apprensione nella tarda serata di mercoledì, intorno alla mezzanotte, nella sede della Croce Azzurra di Porto Recanati.
Un turista di 70 anni, originario del sud Italia, mentre si trovava in vacanza nella città rivierasca, ha accusato un malore e ha deciso di raggiungere il Pronto Soccorso per degli accertamenti.
Una volta arrivato presso il punto di primo intervento di Civitanova, il 70enne ha iniziato a stare meglio e ha deciso quindi di non sottoporsi ai controlli. Mentre però tornava nel suo alloggio ha accusato un malore. A quel punto la moglie e il figlio hanno deciso di accompagnarlo presso la sede della Croce Azzurra di Porto Recanati e proprio mentre i soccorritori stavano caricando l'uomo in ambulanza, questo è stato colto da un arresto cardiaco. I militi del 118 hanno subito allertato l'automedica che, giunta sul posto, ha stabilizzato le condizioni dell'uomo.
Il 70enne è poi stato trasferito all'Ospedale di Civitanova in codice rosso.
“Benvenuti”. Intimorita forse dalla divisa o dalla macchina fotografica, con un accenno di sorriso, una ragazza africana al quinto piano dell’Hotel House, ci ha accolto così in quella che per lei è la sua casa.
C’è chi sale con in mano le bombole di gas, chi scende i sedici piani con la bici in mano. Poi materassi, frigoriferi, vetri rotti. Mozziconi di sigarette, uno stecco di gelato, della frutta caduta forse accidentalmente da un canestro, una bustina di “Gaviscon”. Tutto sopra a una moquette verde che ormai non c’è più e avvolto da pareti che hanno dimenticato il loro colore originario. E poi tanti bambini, circa 400, che ridono e scherzano rincorrendosi su e in giù per le scale. Per capire a che piano siamo basta girarsi sulla destra, dove dall’uno al sedici, con un pennarello nero o bianco, i numeri sono scritti sul muro.
I cassonetti della spazzatura sono colmi fino all’orlo e ce n’è altrettanta all’interno dell’edificio. Un unico ingresso e un porticato con supermercati, lavanderia, due bar e qualche altro negozietto. Una volta dentro all’edificio il forte odore entra subito nelle narici ed esce dopo qualche ora che si è lasciato l’Hotel House.
I Carabinieri sono tutti schierati per procedere con una delle tante operazioni di tipo amministrativo che eseguono durante i mesi all’Hotel House: un lavoro giornaliero e costante per garantire la massima sicurezza agli inquilini del palazzone multietnico. La stazione di Porto Recanati, i Forestali, i Cinofili da Pesaro e la Polizia Municipale; tutto sotto gli occhi vigili del Quinto Elinucleo di Pescara che sorveglia da lontano la zona con l’elicottero.
All’Hotel House vivono circa due mila persone nel periodo estivo, un sesto della popolazione di Porto Recanati. 17 piani, 480 appartamenti, oltre 40 etnie diverse che ogni giorno si mescolano, si incontrano e si salutano salendo e scendendo a piedi i sedici piani. L’ascensore è fuori servizio da anni, come la corrente elettrica in alcuni punti. Il condominio ha anche un milione di euro di debiti in merito al pagamento dello stipendio dei vecchi portinai ed è attualmente sprovvisto di un amministratore.
Per alcuni 60 metri quadri è la misura dell’umanità mentre per molti altri dell’illegalità. Un tavolo, qualche sedia, una cucina spartana, il bagno e alcuni materassi. Per acquistare un appartamento, soprattutto se al sedicesimo piano, possono bastare appena 3.500 euro. Circa un centinaio dei locali sono stati acquistati negli anni ’70 da persone che vivevano fuori Regione. Un mutuo necessario per accaparrarsi uno degli appartamenti di quello che doveva essere un grande palazzo a vocazione turistica. Così non è stato. Negli anni è andato tutto scemando e i proprietari degli immobili non ne hanno voluto più sapere nulla, lasciando i mutui da pagare alle banche.
“Procediamo quotidianamente con controlli di tipo amministrativo per vedere se chi si trova all’interno degli appartamenti è l’effettivo titolare dell’immobile e se è regolare sul territorio nazionale – ci spiega il Maggiore Enzo Marinelli, Comandante della Compagnia di Civitanova Marche che ci ha accompagnato, insieme al luogotenente Giuseppino Carbonari e ai suoi uomini, in questo viaggio -. Un’attività che viene intensificata soprattutto nel periodo estivo quando molti appartamenti vengono dati in subafitto o spesso, occupati abusivamente.”
L’Hotel House, come ci insegnano le cronache locali, è stato anche teatro, anni fa, di omicidi. “Leggendo la cronistoria dell’Hotel House ci sono stati questo tipo di episodi – racconta il Maggiore Marinelli -. Noi cerchiamo ogni giorno di tenere alta l’asticella del controllo per fare in modo che determinate criticità legate allo spaccio di sostanze stupefacenti non portino a gravi e violenti scontri tra bande contrapposte. Scontri che possono culminare anche nel peggiore dei modi.”
“Il 2015 sicuramente ha segnato una svolta per la storia del condominio – prosegue il Comandante -. È stata messa in campo un’attività interforze da parte della Prefettura, che ha sempre dimostrato una grandissima attenzione per la situazione dell’Hotel House, dei Vigili del Fuoco, dell’Asur, della Polizia. Abbiamo “mappato” gli appartamenti in modo da avere un quadro certo e preciso di chi li occupava. Da quel momento, molti soggetti che sono stati muniti del foglio di via obbligatorio, si sono allontanati e hanno lasciato l’edificio. Dall’altro lato noi abbiamo proseguito con le attività preventive.”
Mentre parliamo con il Maggiore siamo al quinto piano. Gli uomini del Comandante fanno allontanare una giovane coppia dall’appartamento che stava occupando abusivamente e i due vengono portati in caserma. Non ci risparmiano alcune parole non proprio al miele perché siamo lì a testimoniare quanto accaduto. “Giornalista testa di c***o”. Mentre loro scendono, noi cerchiamo di raggiungere a piedi il penultimo piano e incontriamo i sorrisi dei tanti bambini che forse, come unico gioco, hanno questo sali e scendi dalle scale. Una donna incinta, un gruppo di ragazzi che forse sta andando al mare, chi porta una cesta di frutta. In questo marasma di persone e di odori il cane antidroga fiuta qualcosa: un giovane viene perquisito. Non c’è niente nel suo zaino e i suoi documenti sono ok.
“Qui c’è un problema di carattere sociale, soprattutto perché attualmente il condominio è sprovvisto anche di un amministratore in quanto il precedente è morto circa un mese fa – ci spiega il Maggiore Marinelli -. La Prefettura, il Comune e gli altri attori pubblici hanno avviato delle attività per far rivivere l’Hotel House nel rispetto delle regole della civile convivenza. Bisogna continuare su questa strada anche se tutti sappiamo che quella che abbiamo ancora da percorrere è molto lunga. Rispetto a qualche anno fa c’è certamente stata una inversione di tendenza che, negli anni, potrebbe portare a un notevole miglioramento: è fondamentale continuare tutti insieme in questa direzione perché l’alternativa sarebbe l’abbattimento.”
Il 70% delle persone vive regolarmente all’interno dell’Hotel House, ci sono famiglie regolari sul territorio nazionale che hanno anche un lavoro. Il 30% invece vive in clandestinità svolgendo attività illegali come lo spaccio e i reati contro il patrimonio. Molti altri invece restano qui per un periodo, prendono la residenza è poi se ne vanno all’estero.
Sono proprio gli ultimi piani quelli più difficili da tenere sotto controllo. “Qui gli inquilini cambiano ogni giorno – ci spiega il Maggiore Marinelli -. Le scale esterne sono inagibili e quindi sono state chiuse ma nonostante ciò c’è un grande via vai di persone.” C’è infatti chi lascia sul campanello della porta una targhetta con il proprio nome e numero di telefono per rivendicare la proprietà dell’appartamento.
Proprio al sedicesimo piano i Carabinieri sono intervenuti e, alla fine dei controlli di rito, hanno portato in Caserma un cittadino clandestino e altre persone sprovviste del contratto di affitto dell’appartamento e con documenti falsi.
Scendiamo, sempre vigili e attenti che nulla possa caderci in testa mentre stazioniamo nel cortile del palazzo. Le persone fermate vengono portate tutte in Caserma e lì i Carabinieri controlleranno la loro posizione. I militari lo sanno, alcuni di loro sono delle facce viste e riviste. Molti altri invece potrebbero non avere nemmeno un nome o un paese di origine perché all’anagrafe non sono mai stati registrati. Molti di loro l’anagrafe non sanno nemmeno cosa sia.
Nell’Hotel House convivono l’illegalità e l’umanità, convivono gli spacciatori e le donne incinte, convivono gli occupatori abusivi degli appartamenti ma anche 400 bambini. Forse sono proprio loro che bisognerebbe tutelare maggiormente sperando che la prossima volta che li andremo a trovare possano offrirci un bel caffè sul loro divano di casa.
Giovane va in overdose in pieno centro, salvato dai sanitari del 118.
Il fatto si è verificato nel pomeriggio di oggi a Porto Recanati in via Adriatico, dove un 25enne italiano si è sentito male dopo aver assunto sostanze stupefacenti.
Lanciato l'allarme, sono giunti sul posto i sanitari della Croce Azzurra della città rivierasca che lo hanno salvato in extremis, praticandogli le cure necessarie in casi come questo.
Oltre al 118, per gli accertamenti di rito sono intervenuti i carabinieri.
Controlli, nella mattinata di oggi, all'Hotel House di Porto Recanati. Nell'operazione sono stati impegnati ventiquattro Carabinieri tra Forestali, Ispettorato del Lavoro, Cinofili di Pesaro e il quinto equipaggio NEC di Pescara, che ha sorvegliato la zona con l'elicottero.
I militari hanno passato al setaccio circa dieci appartamenti di cui uno risultato occupato abusivamente da due persone, un uomo e una donna. Sono stati controllati anche diversi venditori che erano in partenza dall'Hotel House: alcuni di loro erano provvisti di licenza mentre altri no. L'operazione dei militari ha permesso di sequestrare circa 500 capi.
I Carabinieri, coordinati dal Maggiore Enzo Marinelli, hanno portato in Caserma nove persone per accertare la loro regolare presenza sul territorio nazionale.
Il servizio dei militari prosegue con il controllo dei mercati settimanali di Porto Recanati e Porto Potenza e di un'azienda di Civitanova Marche.
Al termine degli accertamenti, i militari hanno proceduto a un arresto per violazione della sorveglianza speciale, a due denunce per occupazione abusiva, a una denuncia per la vendita di borse contraffatte e a una denuncia per detenzione di sostanza stupefacente. Un soggetto clandestino verrà trasferito invece presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Roma e altri tre sono in attesa del procedimento. Quattro sono state le violazioni per il commercio abusivo.
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno sospeso un'attività di ristorazione cinese per aver trovato un lavoratore in nero su due. I proprietari del ristorante sono stati inoltre multati per circa 20mila euro.
I militari hanno anche controllato cinque casolari, effettuato sette perquisizioni e identificato, complessivamente, 62 persone e 28 mezzi.
Sono state rese note le motivazioni della sentenza che lo scorso 16 aprile ha condannato a dieci di reclusione Marouane Farah, il 34enne marocchino che lo scorso 3 marzo - guidando ubriaco e sotto l'effetto di droga - provocò lo scontro in cui morì a Porto Recanati la giovane coppia di Castelfidardo composta da Gianluca Carotti e Elisa Del Vicario.
Il giudice Daniela Bellesi, presidente del collegio giudicante che arrivò alla decisione dopo oltre quattro ore di camera di consiglio, ha così motivato la scelta tracciando il profilo psicologico di Farah: "Una personalità priva di scrupoli - si legge nella sentenza - in grado di porsi alla guida in violazione delle più elementari norme del codice della strada, esponendosi al rischio di commetterne altre e di causare conseguenze anche mortali, poi purtroppo effettivamente verificatesi. Un fatto di una inaudita gravità".
"La dinamica del fatto e il precedente a carico dell’imputato non consentono di concedere le attenuanti. Non risultano sufficienti neppure le scuse e il dichiarato pentimento, in quanto non consentono di dedurre un’effettiva resipiscenza e un ravvedimento, esclusi anzi dal tentativo di minimizzare la propria responsabilità con circostanze prive di riscontro, manifestazione di uno strenuo tentativo di difesa" conclude nelle motivazioni il giudice Daniela Bellesi.
Altro blitz all’Hotel House da parte dei finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, a contrasto di ogni forma di traffici illeciti. Nel corso di un servizio le Fiamme Gialle hanno sottoposto a controllo un cittadino pakistano il quale, al termine di una perquisizione, è stato trovato con alcuni pacchetti di tabacco da mastico, risultati importati in contrabbando doganale.
Il successivo controllo domiciliare ha permesso di rinvenire dell'altro tabacco da mastico illecitamente importato. Complessivamente, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro circa 470 pacchetti, da 40 grammi ciascuno, per un totale complessivo di circa 19 chili. L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Macerata.
L’operazione è finalizzata a disarticolare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte nel territorio nazionale, attraverso la predisposizione di specifici servizi di prevenzione e repressione soprattutto nelle aree di maggior rischio.
Trovato morto nel suo ufficio verso le 21 di ieri sera. Guido Cittadini, 53 anni, laureato in economia e commercio, era responsabile del Settore II, Servizi alla persona, Turismo, Cultura e Sport. A fare la tragica scoperta è stata la donna delle pulizie e le cause del decesso, secondo gli accertamenti del personale sanitario, sarebbero dovute ad un malore.
L'assessore Rosalba Ubaldi, venuta a conoscenza della terribile notizia che ha scosso il paese, ha voluto dedicare un ricordo affettuoso e commosso del collaboratore, tramite Facebook, dove ha scritto le seguenti parole: "All'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, stasera ho perso un amico, un collaboratore affidabile, una persona seria sulla quale contare, un ragazzo ed un uomo con il quale ho condiviso quasi 25 anni di vita amministrativa, con il quale ho affrontato situazioni difficili per tanti concittadini. La sua famiglia ha perso un figlio, un fratello, un marito, il padre di due splendidi figli ora disperati di fronte alla morte. Guido, ci hai lasciati senza una parola, senza un accenno. Ti ho lasciato a fine mattinata quando diligentemente ci avevi aggiornato sull'ultimo (in ordine di tempo) tuo impegno. Stasera ho pensato che forse in cielo in questo periodo avevano bisogno di chi suonava una chitarra e di chi organizzava qualche evento. Chissà.... ma quanto è difficile accettare questa realtà! Ti ho letto sul volto tante volte la soddisfazione per uno, tanti, spettacoli che si sono svolti con successo e l'ultima volta qualche giorno fa quando, dopo che tutti erano usciti dall'Arena, finalmente - insieme all'amico inseparabile Giacomo - eri rimasto seduto, stanco ma soddisfatto per il lavoro svolto e per il successo della serata. Ciao Guido e grazie per il cammino fatto insieme. Resterai nel ricordo di questa città".
La giuria del premio internazionale “Città di Porto Recanati - Salotto sul Mare”, riconoscimento che ogni anno viene assegnato a quelle realtà del mondo della cultura, dell’imprenditoria, del giornalismo e dello sport che si sono distinte nel territorio marchigiano, ha consegnato un trofeo speciale al presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, e al vice presidente dell’ente comunitario, Renzo Marinelli, per l’impegno profuso nella promozione delle eccellenze del territorio.
Nel corso della cerimonia, ospitata all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati, è stato presentato anche il video dal titolo emblematico: “Un territorio straordinario”.
Le immagini, disponibili anche sul canale YouTube all’indirizzo https://youtu.be/3g0kGYc_064, condensano in 13 minuti una serie di fotogrammi di panorami, monumenti e scorci suggestivi dei dodici Comuni dell’Unione. Le immagini, per la regia di Nazareno Balani, mettono in risalto le bellezze di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Fiuminata, Gagliole, Esanatoglia, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia.
Gli organizzatori della manifestazione, nata da un’idea di Vladimiro Riga, hanno ringraziato il presidente Cicconi e il vice presidente Marinelli per la loro presenza e ne hanno sottolineato la qualità di giovane amministratore, il primo, e di amministrazione dalla grande esperienza, il secondo, ricordando l’impegno quotidiano profuso a favore delle comunità locali in un momento certamente non facile come quello dell’emergenza terremoto prima e della ricostruzione poi.
“Dedichiamo questo premio alle nostre comunità - sottolinea il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, che aggiunge – Questo riconoscimento è alla bellezza di un territorio unico e straordinario che merita di essere vissuto oltre che da chi ha qui le sue radici e le sue origini anche da turisti e vacanzieri”.
Alla cerimonia di premiazione ha preso parte, in qualità di madrina d’eccezione, anche Miss Italia 2018, la marchigiana Carlotta Maggiorana.
I carabinieri della stazione di Porto Recanati, alle ore 20:00 della serata di ieri, sono intervenuti nel piazzale Europa della stessa città rivierasca in seguito a una segnalazione: un uomo, cittadino extracomunitario, era intento a infastidire un gruppo di giovani ragazze.
Giunti sul posto, i militari dell’arma, hanno sorpreso il soggetto mentre era intento a urinare nella pubblica via, nonostante la presenza dei passanti. Lo stesso, accompagnato in caserma per accertane l’identità, visto che era sprovvisto di documenti, è risultato essere un cittadino senegalese di 60 anni, senza fissa dimora e irregolare in Italia.
Per il reato di “atti contrari alla pubblica decenza” gli è stata comminata una sanzione amministrativa.
Vista inoltre la posizione irregolare sul nostro territorio, l'uomo è stato segnalato dai carabinieri al competente ufficio stranieri, il quale ha attivato le procedure previste per l’espulsione dal territorio nazionale.
Si è conclusa con l’arresto di due pakistani e la notifica del divieto di dimora nel Comune di Porto Recanati per un altro pakistano, un’articolata indagine contro lo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, Dott. Enrico Riccioni, che ha permesso di ricostruire il “giro” messo in piedi dai tre all’Hotel House.
L’attività non si è infatti fermata al semplice sequestro di sostanze stupefacenti effettuato lo scorso mese di novembre, ma è proseguita con una specifica indagine delegata dal P.M., che ha permesso di accertare oltre 350 episodi di spaccio di droga per un totale di circa 500 grammi tra hashish, eroina e cocaina. Quantificato in circa 7.000 euro il profitto tratto dall’attività di spaccio.
I finanzieri sono entrati in azione nelle prime ore di giovedì scorso, con l'irruzione in un appartamento all’Hotel House, dove è stato tratto in arresto uno dei tre destinatari delle misure cautelari. Un secondo è stato intercettato da una pattuglia mentre si aggirava a piedi per una stradina di campagna vicino al complesso condominiale, mentre il terzo si trovava già recluso nella Casa Circondariale di Montacuto, dove era stato associato dagli stessi finanzieri di Porto Recanati, sempre per essersi reso responsabile di reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
A carico di due responsabili, il G.I.P. ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del “braccialetto elettronico”, mentre a carico del terzo ha disposto il divieto di dimora nel Comune di Porto Recanati.
La Contram s.p.a. e l’Amministrazione Comunale di San Severino Marche comunicano agli utenti l’attivazione della linea bus estiva "San Severino – Porto Recanati" per l’estate 2019. Il collegamento sarà attivo con una corsa di andata al mattino e una di ritorno il pomeriggio, dal lunedì al sabato, a partire dal 15 luglio sino al 3 agosto.
Ecco nel dettaglio la tabella oraria delle corse:
Nella giornata di ieri, a Porto Recanati, Civitanova Marche e Porto Potenza Picena, i Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, guidati dal Comandante Enzo Marinelli, coadiuvati da quelli del rinforzo del Comando Provinciale di Macerata e con la collaborazione della Polizia Municipale di Porto Recanati, hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio protrattosi dalle prime luci dell'alba fino a sera.
Il pattugliamento del territorio è stato finalizzato inizialmente al contrasto del commercio ambulante abusivo e dell'immigrazione clandestina e al controllo della circolazione stradale.
A Porto Recanati, all'interno dell'Hotel House, è stato rintracciato e arrestato un 55enne pakistano, già in passato finito in manete per i reati relativi agli stupefacenti, in quanto a suo carico era stato emesso un provvedimento di cattura per l'aggravamento della misura cautelare: l'uomo infatti aveva più volte violato le prescririzioni imposte. Il 55enne è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Montacuto, nel capoluogo di Regione.
Il servizio si è poi spostato alla stazione ferroviaria, al mercato e in spiaggia. Sono state controllate e accompagnate in Caserma dieci persone di cui cinque (tutte di origini straniere) sono state sanzionate con 5.000 euro di multa per la violazione dell'art. 38 della Legge Regionale 27/2009 in quanto esercitavano l'attività di commercio ambulante senza avere la prevista autorizzazione. La merce, composta da teli mare, bandane, capelli in paglia, materiale elettronico, occhiali da sole, braccialetti di stoffa e molto altro, è stata sequestrata dai militari.