Controlli del carabinieri in provincia: in manette un uomo e una donna per spaccio.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata, guidati dal Colonnello Michele Roberti, nel contesto di un servizio coordinato a largo raggio, finalizzato al contrasto del diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella serata di ieri hanno eseguito controlli su strada, nei pressi di stazioni ferroviarie, svincoli autostradali e terminal di pullman ricadenti nel territorio della provincia, con posti di blocco lungo le principali arterie, identificando complessivamente 240 persone, con l’impiego di oltre 40 militari delle Compagnie dipendenti, del Reparto Operativo e della NORM della Compagnia di Macerata.
Nel contesto dei servizi sono stati tratti in arresto due pregiudicati, un uomo originario della provincia di Caserta e una donna, entrambi residenti ad Ascoli Piceno, per spaccio di sostanze stupefacenti, poiché a seguito della perquisizione sono risultati in possesso di 35 grammi di eroina.
I due arrestati, 56 anni lei e 49 lui, conviventi, sottoposti a controllo presso la Stazione Ferroviaria di Porto Recanati, hanno insospettivo la pattuglia della Stazione della città per il loro atteggiamento di nervosismo manifestato, tanto da indurre i militari ad approfondire i controlli, procedendo anche a perquisizione personale e veicolare, che dava esito positivo.
Una piccola parte dello stupefacente è stata rinvenuta sull’autovettura, mentre oltre 30 grammi erano occultati nei pantaloni della donna (perquisita nella circostanza da una vigilessa della Polizia locale), la quale ha opposto una ferma residenza al controllo, sferrando calci e spinte ai militari operanti e tentando invano di distruggere le sostanze detenute. La donna è stata quindi deferita all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. I due fermati sono stati tradotti presso la loro abitazione, in regime di arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
L'eroina, del tipo “brown sugar”, risultato tra l’altro di qualità pregiata, avrebbe fruttato sulla piazza complessivamente circa 4.000 euro.
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