S’inaugura domenica prossima, 26 giugno, una nuova stagione per “le Saline” di Penna San Giovanni: «tornerà ad essere un punto di riferimento, almeno per questa stagione estiva, per chi ama la natura, divertirsi all’aria aperta, degustare prodotti tipici e scoprire l’assoluta originalità di questo lembo di terra che presenta una caratteristica unica non solo per le Marche: la salinità del torrente che l’attraversa e che, per l’appunto, si chiama Salino».
A parlare è Michela Gasparini, titolare della ditta Sibilla Service che ha ottenuto in convenzione la gestione dell’area dal Comune di Penna San Giovanni. Soddisfatto il sindaco, Stefano Burocchi, per questa riapertura: «è importante trovare interlocutori credibili che possano gestire servizi di qualità in un contesto straordinario come le Saline».
«Abbiamo attivato un comodato d’uso, per tutto il periodo estivo, che comprende anche la piscina che tornerà, dunque, ad essere fruibile per chi vorrà». Punto ristoro con attività di merenderia, sentieri da scoprire guidati da accompagnatori che racconteranno la storia del luogo, attività benessere come il forest bathing, presentazioni di libri, degustazioni di vini e prodotti del territorio e tante altre le iniziative in programma al “Giardino Sentimento – Le Saline”, questo il nome scelto per la struttura.
Ad inaugurarla, domenica mattina alle ore 11, ci sarà il sindaco «per rimarcare l’importanza e la specificità di questo luogo nel territorio di Penna e non solo» sottolinea Burocchi. «Abbiamo patrocinato anche il primo evento di rilievo, la presentazione del libro “Il colore del tuo sangue”, un giallo scritto da Paolo Restuccia, regista della trasmissione cult di Radio2 RAI “Il ruggito del coniglio” per dare un ulteriore segno di vicinanza a chi ha deciso di investire qui». L’appuntamento con Restuccia è per giovedì 30 giugno alle ore 19.
Il mistero del capriolo che “semina il caos” a Penna San Giovanni: il sindaco, però, esclude l'ipotesi di un'ordinanza per abbatterlo. L’animale, nelle scorse settimane, non ha solo spaventato la gente del posto, ma anche ferito un paio di residenti, in particolare un turista che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dove l'hanno ricucito con 39 punti.
Da una quindicina di giorni,però, dell’ungulato, che nell’immaginario collettivo suscita tenerezza, “non si hanno più tracce”, racconta all'Ansa il sindaco del paese, Stefano Burocchi che, malgrado l'aggressività mostrata dalla bestia, non ha mai avuto dubbi sulla sua salvaguardia.
"Mai e poi mai avrei fatto un'ordinanza per abbatterlo - spiega - In natura c'è solo un animale che aggradisce per far del male e quello è l'uomo e non certo un capriolo". Ma in queste in settimane l'attenzione è restata alta, "tanto che ho chiesto a degli amici amanti della natura e anche a degli esperti cacciatori - racconta ancora il sindaco - di battere la zona di Magli, dove l'animale si è palesato, ma nessuna traccia è stata più rinvenuta".
"Credo - dice Burocchi - che il capriolo fosse solo di passaggio in queste terre e ora si sia diretto altrove". Il primo cittadino, ragionando a voce alta, prende in considerazione varie ipotesi in merito all'origine dell'animale, tra cui quella che sia stato allevato in cattività e che forse oggi sia tornato a casa.
Sul comportamento del capriolo, si limita a dire di aver raccolto il racconto del suo concittadino ferito in maniera seria, ma tiene a ribadire che "il sindaco ha il dovere di tutelare la salute dell'animale", sempre "nel limite, ovviamente, della ragionevolezza".
Nel caso in cui il capriolo si dovesse fare di nuovo vivo a Penna San Giovanni, scatterebbe il piano messo a punto con gli organi preposti, vale a dire la cattura dello stesso. "Quello che mi raccomando", conclude il sindaco rivolgendosi ai cittadini, "è di non tenere comportamenti non consoni verso l'animale, solo così si possono prevenire eventuali nuove aggressioni".
“Viva Falcone”: il Festival Storie propone lo spettacolo dedicato alla strage di Capaci. Nella Sala Polifunzionale (ex cinema) di Penna San Giovanni, sabato 28 maggio (ore 21.30), l’attore e regista Antonio Lovascio sarà il protagonista assoluto.
Partendo da una storia autobiografica, il racconto del monologo “Viva Falcone” passa attraverso la carne di Salvatore San Filippo, vero e proprio eteronimo di Antonio Lovascio. Salvatore narra il viaggio in Sicilia, con ironia, attraverso ricordi e azioni che lo porteranno a trasformarsi continuamente, ad entrare e uscire da molteplici personaggi e da diverse situazioni.
Salvatore si trasforma nel ragazzo delle granite il cui grido sembra un antico canto arabo, in un pupo siciliano che recita versi della Gerusalemme Liberata, nel boss Michele Greco che minaccia subdolamente Giovanni Falcone.
Con lui si attraversa la suggestiva processione dei Cassari e si approda al drammatico momento della strage di Capaci per concludere senza concludere il viaggio, lasciando aperto ogni dialogo, ogni confronto sulla Sicilia, sulla vita.
Il Festival Storie, diretto da Manu Latini, mette in rete otto borghi (Belmonte Piceno, Montappone, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant’Angelo in Pontano), la Regione Marche, le Province di Fermo e Macerata, le Unioni Montane dei Monti Azzurri e dei Sibillini, i Sistemi turistici Marca Maceratese e Marca Fermana, la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, la Fondazione Carifermo, la Bcc Banca del Piceno, il Rotary Club Alto Fermano Sibillini.
Antonio Lovascio, laureato in Lettere Moderne, svolge la professione di attore, regista e drammaturgo. Si è formato e ha lavorato con diversi artisti tra i quali Dario Fo, Franca Rame, Lino Capolicchio, Saverio Marconi, Giorgio Barberio Corsetti, Francesco Niccolini, Eugenio Allegri, Dacia Maraini. Nel 2016 proprio con “Viva Falcone” ha vinto il premio nazionale di drammaturgia “Riviera dei monologhi”.
Questa mattina una tragedia ha colpito la comunità di Penna San Giovanni: un ragazzo di 32 anni si è tolto la vita impiccandosi nella propria abitazione.
Il personale sanitario e le forze dell'ordine, allertati da alcuni amici del giovane, giunti sul luogo intorno alle 12, dopo aver avuto accesso all'interno della casa, tramite una copia di chiavi ricevuta dai familiari, non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso.
In casa è stato ritrovato anche un biglietto in cui il 32enne, di professione imbianchino, spiegava i motivi del suo gesto.
Sono state 6 le persone denunciate dalla Compagnia Carabinieri di Tolentino nel corso dei servizi di controllo del territorio effettuati durante il periodo pasquale e delle festività del 25 aprile e del primo maggio.
TOLENTINO - Proprio durante i giorni di Pasqua, personale dell’Aliquota Radiomobile è intervenuto presso il centro commerciale La Rancia a Tolentino, dove una persona aveva rubato dei generi alimentari che aveva nascosto nella borsa per poi transitare oltre le casse senza pagare.
PENNA SAN GIOVANNI - La Stazione di Penna San Giovanni ha denunciato, invece, un giovane residente nel fermano, per tentato furto in un’abitazione. Dopo aver forzato un infisso al piano terra, insieme a due complici, è penetrato in una casa, mettendo a soqquadro tutte le camere.
Al piano terra i correi avevano anche tentato di smurare la cassaforte ma senza riuscire nell’intento, verosimilmente disturbati dal sopraggiungere del proprietario. Si erano poi allontanati a bordo di un’autovettura, lasciando sul posto numerosi attrezzi da scasso (cacciaviti, punteruoli, mazzette da muratore, dischi da smerigliatrice).
Le successive indagini dei militari, attraverso le testimonianze acquisite e l’analisi dei sistemi di videosorveglianza del comune, hanno consentito di individuare e deferire all’autorità giudiziaria uno degli autori.
MONTE SAN MARTINO E LORO PICENO - Controlli sono stati effettuati anche nel comune di Monte San Martino, dove è stato individuato un uomo di Fermo, sottoposto a libertà controllata. Tra le prescrizioni della misura vi è l’obbligo di rimanere nel comune di residenza; pertanto i militari hanno comunicato la violazione all’Autorità giudiziaria competente. Ulteriori denunce sono scattate a Loro Piceno, dove i militari hanno controllato un giovane che ha rifiutato di farsi identificare e di fornire i propri dati e documenti in violazione dell’articolo 651 del codice penale.
BELFORTE - A Belforte del Chienti i Carabinieri hanno, infine, denunciato un uomo per falsità materiale commessa da privati. È stato, infatti, controllato alla guida ed ha esibito una patente straniera risultata falsa. I militari hanno proceduto al sequestro del documento e hanno sottoposto il suo autoveicolo a fermo amministrativo, oltre a sanzionare l’uomo per guida senza patente.
L’Aliquota Radiomobile ha anche effettuato numerosi controlli in arco notturno con utilizzo dell’etilometro. Una donna è stata così multata perché risultata con un tasso alcolemico di 0,67 gr/l, con conseguente ritiro della patente. Stesso provvedimento, con annessa denuncia all'Autorità Giudiziaria, è scattato nei confronti di un giovane, finito fuori strada con la propria auto: è stato accertato come guidasse con un tasso di alcol pari a 1.55 gr/l (oltre tre volte superiore ai limiti di legge).
Autista si distrae e dimentica di inserire il freno a mano: il camion finisce in una scarpata. È quanto avvenuto nel pomeriggio, attorno alle 15:30, in contrada Grazie, nel comune di Penna San Giovanni.
L'uomo, dopo aver preso in consegna due vitelli e averli collocati nel vano di carico, si è allontanato dal suo autocarro per firmare dei documenti ma ha dimenticato di tirare il freno a mano. La discesa ha fatto prendere il largo al mezzo che, senza controllo, ha preso un po’ di velocità e poi è caduto in una scarpata.
Per recuperare il camion è stato, quindi, necessario l'intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco di Tolentino e di un'autogru del Comando di Ascoli Piceno. L'autocarro è stato sollevato e rimesso sulla sede stradale. Fortunatamente i vitellini presenti a bordo sono usciti illesi dall'incidente.
“Non chiamatelo focolaio, non è un centro di irradiazione della patologia Covid, si tratta di una situazione sotto controllo con bassissimi rischi per i degenti della casa di riposo”. Così il sindaco di Penna San Giovanni, Stefano Burocchi, in relazione ai casi Covid registrati nella casa di riposo comunale (leggi qui).
"I 29 anziani residenti presso la struttura di Penna San Giovanni sono sottoposti ogni 15 giorni a tampone molecolare, una volta a settimana al rapido , chiarisce il primo cittadino. Il giorno di Natale erano tutti negativi, il 27 dicembre ci sono stati i primi casi e in breve sono risultati positivi 24. Solo due sono stati ricoverati per difficoltà respiratorie, ma non in gravi condizioni, uno di questi, una donna, aveva rifiutato la somministrazione del vaccino. Si è verificato un decesso, la signora deceduta aveva gravi patologie cardiache e respiratorie pregresse e la sua morte non è direttamente collegabile al Covid".
"Anche i dipendenti della Cooperativa che si occupa del benessere dei degenti garantisce la piena operatività, infatti dei 16 lavoratori solo 3 sono positivi ma con sintomi lievi o nulli. È una situazione assolutamente sotto controllo – ribadisce Burocchi - grazie all’impagabile impegno e dedizione degli infermieri, coordinati da Moira Zampetti, e della Direttrice dottoressa Silvia Impagnatiello. In questo momento – conclude il sindaco - fare allarmismo non produce nessun beneficio”.
Focolaio alla casa di riposo “Paolo Burocchi” di Penna San Giovanni, positivi quasi tutti gli ospiti e qualche dipendente. Purtroppo si è registrato anche un decesso, è quello di una donna di 84 anni, risultata positiva ma con una situazione di salute piuttosto compromessa. Per quanto riguarda gli ospiti, sono risultati positivi 24 pazienti sui 29 ospitati, prima della morte (quindi ora sono 23 su 28). Tra il personale sono positivi 3 dipendenti sui 16. Parliamo in questo caso di persone vaccinate e con booster, dunque tre dosi.
Per quanto concerne gli anziani ospiti due sono stati ricoverati all’ospedale di Macerata di cui uno non vaccinato (per espressa dichiarazione scritta). In questo momento all’interno della struttura c’è solo una situazione di febbre leggera. Come da protocollo, gli anziani positivi sono stati isolati dai negativi, e sono assistiti dai membri Oss e Osa. In aiuto del personale – come riferito dal Comune – sono giunte le Usca.
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(Foto di repertorio)
Si svolgerà domenica 19 dicembre presso il Teatro Comunale di Penna San Giovanni l'evento organizzato da Poste Italiane che vedrà realizzare un annullo filatelico e una cartolina dedicata ai piccoli comuni. Alla presenza di rappresentanti istituzionali e aziendali, ai cittadini della Regione Marche saranno presentati i temi della filateli e della scrittura legati alle tradizioni e al patrimonio culturale della comunità. Un segno da parte di Poste Italiane volto a confermare la propria presenza capillare sul territorio e l'attenzione che da sempre viene riservata soprattutto alle aree meno densamente popolate.
L’iniziativa di Penna San Giovanni è parte del programma di impegni per i Comuni italiani con meno di 5mila abitanti, promosso dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, e rispetto alla quale le istituzioni hanno espresso il proprio apprezzamento, rafforzando ulteriormente il dialogo con i cittadini e l'impegno reale, fatto di investimenti e opportunità concrete, al servizio della crescita economica e sociale del Paese.
Un corposo intervento che interesserà la strada che collega i tre comuni di Sant’Angelo in Pontano, Penna San Giovanni e Monte San Martino. È quanto presentato questa mattina dal presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari nel corso di una conferenza stampa in cui sono intervenuti anche il sindaco di Monte San Martino Matteo Pompei e il primo cittadino di Penna San Giovanni, Stefano Brocchi.
Saranno ben due milioni e mezzo gli euro investiti nel “Programma di ripristino viabilità” per intervenire su 5 siti particolarmente danneggiati della strada provinciale 113, di cui 300mila euro già spesi per le riparazioni che interessano il tratto che collega Sant’Angelo a Penna San Giovanni.
La strada necessitava da anni di interventi radicali di riparazione post-sisma, i quali però hanno tardato ad arrivare a causa della mancanza di risorse che ha caratterizzato quelli che il presidente della provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha definito “anni impossibili”.
Si attinge invece al “Finanziamento Ponti” per gli interventi sui due ponti presenti lungo la SP 113, per un investimento complessivo di 850mila euro.
“Da soli non si fa niente”, ha detto il presidente Pettinari ponendo l’accento sulla sinergia e la sintonia istituzionale che sta alla base del progetto di ricostruzione. Matteo Pompei, sindaco di Monte San Martino ha aggiunto: “Si tratta di un progetto importante sia per i cittadini che per i turisti, che porterà un beneficio per tutto il territorio".
“Ormai viviamo di turismo”, dice il primo cittadino di Penna San Giovanni, Stefano Brocchi, mettendo in evidenza il valore collettivo di un intervento come questo. "Per valorizzare e promuovere la bellezza del territorio, la viabilità è un presupposto fondamentale" ha concluso.
Lo scorso weekend il comune di Penna San Giovanni ha vissuto una nuova edizione della manifestazione legata alla Festa del Creato.
Nella serata di sabato, 16 ottobre, l’Orchestra di fiati “Insieme per gli altri” si è esibita con musiche Jazz, Rock e Pop fino a brani di autori contemporanei e colonne sonore di film. Mentre domenica 17 ottobre la sala polifunzionale ex Cinema ha ospitato un nuovo appuntamento del convegno “dalla terra e dal lavoro dell’uomo” giunto alla 19esima edizione.
Come noto ogni anno viene approfondito un tema differente legato al rapporto dell’uomo con il Creato, delineando i lati spirituali, sociali ed economici di questo rapporto ultracentenario che l’essere umano ha con la Madre Terra.
Sin dalla prima edizione ne sono scaturiti volumi che raccolgono gli atti del Convegno, creando una collana di libri contenenti testimonianze e pareri di alti relatori su temi di volta in volta sempre differenti ma incentrati sul filo conduttore comune a tutti, quello “dalla terra al lavoro dell'uomo”.
L’edizione 2021 ha visto, per il secondo anno, il coinvolgimento dello storico e ricercatore professore Roberto Brioschi in qualità di moderatore, il tema scelto è stato: “La cura della terra.”
Dopo i saluti del primo cittadino Stefano Burocchi, il quale ha ripercorso la storia della manifestazione sottolineando la stretta collaborazione con l’ideatore Don Paolo Bascioni, Presidente dell’Associazione Culturale Centro Studi Colucci, la mattinata è proseguita con la presentazione di tutti gli ospiti, in presenza e in streaming. Nella sua introduzione don Paolo ha presentato gli atti della scorsa edizione e sottolineato che le problematiche ecologiche sempre più al centro dell'attenzione mediatica devono necessariamente trasformarsi in atti concreti e quotidiani, eventi come il G20 o convegni mondiali non devono limitarsi a dichiarazioni di intenti fine a se stessi.
Sono seguiti gli interventi dei relatori. Simona Santucci, dell'ordine Francescano Secolare ha fatto riferimento al Cantico delle Creatura di San Francesco sottolineando quanto proprio il Santo di Assisi fosse avanti coi tempi già alla fine del 1200 con la sua visione ecologista della vita terrena.
Fabio Taffetani, docente presso l’Università Politecnica delle Marche ha parlato dell'importanza di creare nuovi boschi per contrastare l’inquinamento e della necessità di conservare quelli esistenti per evitare l'impoverimento terreno e un impatto negativo sull'equilibrio della natura, mostrando anche interventi invasivi attuati nelle zone collinari della nostra regione e che hanno stravolto completamente l'habitat naturale, molto interessante il riferimento al parco salino di Penna san Giovanni, un'area ben conservata che presenta ancora piante ormai rare come la Farnia e il Frassino maggiore.Carlo Tricarico, Presidente dell'Associazione Nazionale Agricoltura Biodinamica, ha spiegato come le coltivazioni intensive abbiano stravolto l'equilibrio che nei secoli si era creato tra uomo e natura, sottolineando che il 7% del petrolio estratto a livello mondiale serve per creare concimi a base di Azoto che avvelenano il terreno.
Ricostruire l'agricoltura a partire dai semi è stato il tema al centro dell'intervento di Riccardo Bocci, Direttore tecnico rete dei semi rurali e consulente scientifico presso il Ministero dell'Agricoltura. Francesca Forno, sociologa e Docente Universitaria, ha parlato dei movimenti sociali che negli ultimi decenni si sono creati per avvicinare sempre di più i produttori ai consumatori, come ad esempio i GAS, gruppi di acquisto solidale.
Della prima legge sull’agroecologia in Italia ha parlato Antonio Lo Bello, Presidente del comitato “fà la cosa giusta! Sicilia” che ha sottolineato il principio di Casa Comune dove devono coabitare tutte le specie animali, vegetali e umane senza prevaricazioni.
Salvatore Cacciola, Sociologo e Presidente di bioAS, ha affrontato il tema della bioagricoltura sociale per la promozione del benessere della Comunità e dell'ecologia integrale, sottolineando l’importanza del biologico come modello sociale, tassello fondamentale anche sotto il profilo economico per aiutare il settore ad uscire dalla crisi. Infine, Olimpia Gobbi, docente dell'Università Politecnica delle Marche ha raccontato la sua esperienza all’interno della cooperativa di comunità “Rocca Madre”, dove si produce il “Miscuglio di Aleppo”, grano dalle elevate qualità nutrizionali e capace di evolversi e adattarsi ad ogni tipo di terreno.
La conclusione del convegno è stata affidata nuovamente al professor Bascioni che ha sottolineato quanto sono importati i diversi approcci, scientifici e spirituali per restituire un equilibrio naturale che nel tempo si rischia di perdere.
Arrestato dai carabinieri di Penna San Giovanni ladro seriale: era stato autore di numerosi furti nel paese.
IL FATTO – Il malvivente era entrato in azione la notte del 20 maggio scorso, forzando e danneggiando la porta di ingresso di un noto ristorante di Penna San Giovanni. Una volta all’interno, dopo aver aperto e messo sotto-sopra alcuni cassetti del banco pizzeria, aveva aperto il cassetto del registratore di cassa, portando via tutto il contante; come via di uscita aveva utilizzato la porta ubicata sul retro.
Questa la prima ricostruzione dei Carabinieri della Stazione di Penna San Giovanni, che avevano effettuato il sopralluogo e accolto la denuncia del titolare.
Ma l’ignoto soggetto non si era fermato lì. Dopo aver consumato il furto infatti, nell’arco della stessa nottata, aveva tentato di forzare i due ingressi di un bar, sempre nel centro del paese. Non era riuscito ad entrare e aveva desistito dal suo intento, ma aveva vistosamente danneggiato gli accessi, con un danno economico per il proprietario, ammontante a più di 1000 euro, denunciato ai Carabinieri nel corso della stessa giornata.
I militari si sono immediatamente attivati effettuando un sopralluogo, fonti informative e rapida analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza fino a individuare, grazie al sistema di videosorveglianza comunale e alla celere collaborazione del comune, un’autovettura sospetta, sopraggiunta e ripartita in orario compatibile con la commissione dei reati, ovvero tra le 3 e le 4 del mattino. I carabinieri hanno poi ricostruito tutti i movimenti del veicolo.
Ma la Fiat utilizzata era, a sua volta, oggetto di un furto denunciato qualche giorno prima, il 18 maggio a Monte Urano.
I militari hanno ricostruito che il mezzo era guidato da un uomo solo. L’attività informativa successiva e la collaborazione dei reparti dell’arma limitrofi, in questo caso in particolare della vicina stazione di Fermo, ha consentito alla fine di dare un nome all’uomo individuato già noto per precedenti anche specifici, in particolare furti, danneggiamenti, ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi alterate/grimaldelli, oltre che reati in materia di stupefacenti.
Concordando con le risultanze investigative dei militari, il Pubblico Ministero, in tempi rapidissimi, ha chiesto al competente Gip del Tribunale di Macerata una misura cautelare a carico dell’indagato, originario del fermano. Cosi nei giorni scorsi il Giudice ha emesso, nei suoi confronti un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
I carabinieri di Penna San Giovanni hanno allora attivato le ricerche, data la “mobilità” dell’uomo nel territorio fino a rintracciarlo, nel fine settimana, nel fermano, presso l’abitazione di un parente, grazie all’attività info-investigativa tradizionale della stazione carabinieri, immediatamente posta in essere in collaborazione con i militari presenti nel territorio.
Penna San Giovanni nel prossimo weekend ospita una nuova edizione della Festa del Creato, in una veste più ampia rispetto agli altri anni, tutta all’insegna della spiritualità, dell’ambiente, della cultura e della musica.
L’Associazione Culturale Centro Studi Giuseppe Colucci, in collaborazione con la Confraternita del Santissimo Rosario e l'ufficio Pastorale Sociale del lavoro e dell'ambiente - Arcidiocesi di Fermo, con il patrocinio del Comune di Penna San Giovanni, organizza per questo 2021 l’ormai consolidato appuntamento in due preziose giornate.
Sabato 16 ottobre, alle ore 21:30 presso il Teatro Comunale, l'Orchestra di Fiati “Insieme per gli altri” di Macerata si esibirà in un suggestivo concerto musicale, diretto dal M° Andrea Mennichelli.
Un gruppo di eccellenti musicisti, uniti da un grande amore per la musica, i quali in questo progetto, coordinato da Francesco Di Mauro, pongono al centro di ogni palcoscenico una mission comune, l’immensa solidarietà verso associazioni e realtà bisognose.
Domenica 17 ottobre invece, a partire dalle ore 10:00 presso la Sala Polifunzionale – Ex Cinema di Penna San Giovanni, si terrà il XIX Convegno dal titolo “La Cura della Terra”, il quale, dopo i saluti del Sindaco Stefano Burocchi, si aprirà con la consueta illustrazione degli atti dell’edizione precedente, a cura dello studioso e ricercatore Roberto Brioschi.
Seguiranno l’introduzione alle tematiche trattate, a cura del prof. Paolo Bascioni, Presidente dell'Associazione Culturale Centro Studi Colucci, e gli interventi dei relatori che affronteranno ogni argomento con la giusta preparazione professionale e culturale.
Ad aprire le materie sarà Simona Santucci dell'Ordine Francescano Secolare, la quale farà una breve riflessione sulla cura del creato in seno alla dimensione laica/francescana, seguita da Fabio Taffetani, docente dell'Università Politecnica delle Marche, che entrerà nel vivo della tematica parlandoci della Cura della terra.
Carlo Triarico, Presidente dell'Associazione Nazionale Agricoltura Biodinamica tratterà invece l'ecologia della terra, seguito dalla trattazione di come Ricostruire l'agricoltura a partire dai semi, il tema scelto da Riccardo Bocci, Direttore Tecnico rete di semi rurali e Consulente scientifico al Ministero dell'agricoltura.
La seconda parte del convegno proseguirà con i movimenti del cibo tra produzione e riproduzione sottolineati da Francesca Forno, sociologa e docente dell'università di Trento; La prima legge sull’agroecologia in Italia sarà invece trattata da Antonio Lo Bello, Presidente del comitato “fà la cosa giusta! Sicilia” mentre di bioagricoltura sociale per la promozione del benessere della Comunità e dell'ecologia integrale ne parlerà Salvatore Cacciola, Sociologo e Presidente di bioAS. In conclusione, prima delle domande del pubblico, Olimpia Gobbi, docente dell'Università Politecnica delle Marche, illustrerà il tema l'Italia di mezzo la cooperativa di comunità “Rocca Madre”. Modera il XIX Convegno il Prof. Roberto Brioschi.
Ancora una volta due appuntamenti di grande spessore culturale a Penna San Giovanni, assolutamente da non perdere, ai quali, nel rispetto di tutte le normative vigenti in materia di contenimento dei contagi da Covid-19, sarà possibile partecipare solo se in possesso di Green Pass e obbligatoriamente su prenotazione, da effettuarsi chiamando, o scrivendo su WhatsApp, al Tel. 3664907925 del Comune di Penna San Giovanni, oppure inviando un’e-mail a turismoecultura@comune.pennasagiovanni.mc.it indicando tutti i nominativi degli interessati all’evento.
I carabinieri della Compagnia di Tolentino in chiesa per fornire consigli e informazioni ai cittadini, in particolare gli anziani.
L'iniziativa, concordata con il prefetto Flavio Ferdani, mira a prevenire le truffe in danno dei più deboli, attraverso l'informazione e la conoscenza delle modalità di azione dei malviventi.
I carabinieri, con la collaborazione dei parroci e delle diocesi, al termine della messa domenicale, si sono recati sull'altare illustrano delle semplici precauzioni che - ogni giorno - possono essere adottate per difendersi dalle azioni criminose. I militari hanno, inoltre, illustrato le più comuni tecniche utilizzate dai truffatori che si spacciano per avvocati, appartenenti alle forze dell'ordine, impiegati dei servizi di fornitura acqua, gas e energia elettrica oltre che, addirittura, per sanitari, approfittando della pandemia in atto.
È stato spiegato che è sempre necessario porre attenzione e manifestare l'intenzione di controllare, chiamare il 112 e soprattutto non consentire a nessun estraneo di entrare in casa senza aver pima fatto tutte lel verifiche del caso.
Così i comandanti delle stazioni Carabinieri di Caldarola, San Ginesio e Penna San Giovanni si sono recati nelle rispettive parrocchie dove don Vincenzo, don Japin e don Francesco hanno ceduto loro la parola al termine della celebrazione, per mettere in guardia i cittadini e distribuire del materiale divulgativo che spiega le forme più comuni di truffa e invita i cittadini a chiamare sempre i carabinieri.
Analoghe iniziative saranno svolte nelle prossime settimane in numerose parrocchie del territorio per aiutare i nostri “nonni” a non cadere nella trappola di malintenzionati.
Si sono concluse le riprese del film documentario "Tutto è qui", scritto e diretto da Silvia Luciani, prodotto da Gianluca De Angelis per la Tekla Films di Torino e realizzato con il contributo di Marche Film Commission, Fondazione Marche Cultura, Regione Marche, Regione Piemonte, Film Commission Piemonte e MIC.
Il film infatti è uno dei vincitori del bando di sostegno alla produzione audiovisiva Por Marche FSER 2014-2020 e del bando di sostegno Piemonte Doc Film Fund 2020.
Una storia post-terremoto nella provincia di Macerata, dove i protagonisti sono i bambini di un asilo e due donne. Conflittualità, senso di impotenza e di solitudine, un sentimento comune nel mondo degli adulti si mescola a quella leggerezza di gioco e di scoperta appartenente all’infanzia.
Il film è stato tra i selezionati all’IDS Italian Doc Screenings Academy 2018, il primo e più importante mercato del documentario italiano dedicato all’internazionalizzazione e alla formazione del settore prodotto da Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani.
“Tutto è qui è una storia che attraversa le quattro stagioni tra il lavoro, le attese, la lotta e le piccole cose di tutti giorni di due donne, Federica e Maria: miniature dense di momenti contemplativi e di poesia. Una maestra e un’anziana donna non riescono ad abbandonare un piccolo borgo nel centro Italia lesionato dal terremoto del 2016 e semivuoto. Le donne, sospese tra la fuga e la ricostruzione, troveranno un nuovo destino grazie ai bambini di un asilo nel bosco - racconta la regista -. È un film sul coraggio e la magia dell’infanzia”.
Le riprese del lungometraggio sono state interamente girate nelle Marche, nei comuni di San Ginesio e Penna San Giovanni, al lavoro una troupe di professionisti marchigiani, insieme alla regista Silvia Luciani, il direttore della fotografia Alessandro Muscolini, l’operatore alla mdp Paolo Giuggioloni, il suono in presa diretta di Michele Conti e Giacomo Bertozzini, il fotografo Giulio Contigiani e l’illustratore Luca Di Sciullo.
L’opera, attualmente in fase di montaggio e post produzione, vedrà la luce nel 2022. Molte le collaborazioni a supporto del film, come Berta Film per la distribuzione, Yuk! Film per l’attrezzatura e la post produzione e l’associazione Musicultura per la colonna sonora.
Il Comune di Penna San Giovanni punta tutto sulla promozione turistica.
Nel corso della giornata di ieri un nutrito numero di appassionati estimatori dell’entroterra maceratese ha potuto apprezzare il fitto calendario di iniziative che l’Amministrazione comunale pennese ha organizzato presso il parco delle Saline, area verde recentemente riportata agli antichi fasti per concedere a cittadini e turisti non solo di respirare a pieni polmoni un’aria sana e pulita lontani dall’inquinamento e lo stress cittadino, ma anche riscoprire percorsi naturalistici e storici presso il torrente delle saline e gli antichi pozzi del sale. Acque da sempre note per le proprietà benefiche.
La mattina si è aperta con l’inaugurazione del mercatino dei prodotti tipici, è proseguita con la presentazione del libro “La Chiesa e le Chiese” di don Paolo Bascioni dedicati all’antico santuario costruito tra il 1200 e 1300 in occasione della breve permanenza di San Francesco proprio nel territorio pennese e dedicato a Beato Giovanni da Penna.
Poi, insieme ad Anna Olivucci, presidente di Marche film Commission, e del CEO di Expirit, Giacomo Andreani, project manager di Destinazione MaMa, è stato proiettato in anteprima uno stupendo cortometraggio di promozione turistica che mostra le innumerevoli potenzialità del comune di Penna (https://www.youtube.com/watch?v=vwOO6mBtmBY #lamiaPENNA) e che ha visto il coinvolgimento di numerosi cittadini in veste di attori, proprio per trasferire agli spettatori la sensazione della naturalità dei gesti quotidiani che spesso si perdono nella frenesia delle grandi città.
Dopo un piacevole pranzo con le specialità tipiche del territorio il pomeriggio è proseguito con i curatori dell’iniziativa Borghi aperti, l’associazione Noi Marche che raggruppa 28 comuni di 3 province marchigiane allo scopo di promuovere un turismo diffuso. Prima dell’escursione lungo il torrente salino ed il fosso della Patanetta, fino agli antichi pozzi del sale, don Paolo Bascioni ed il Prof. Fabio Taffetani dell’Università Politecnica delle Marche, hanno raccontato le origini e gli utilizzi storici delle antiche saline, con particolare attenzione alla flora caratteristica, e in alcuni casi unica, presente lungo il torrente.
L’iniziativa di ieri ha acceso i riflettori su uno stile di vita accantonato negli ultimi decenni ma che le recenti vicissitudini planetarie ci hanno fatto riscoprire e apprezzare. Piccoli borghi come Penna San Giovanni offrono bellezza, salute, buon cibo e alta qualità della vita unito alle necessità immancabili ai giorni nostri, i servizi. Un borgo dove non solo si può trascorrere un piacevole periodo rigenerante di villeggiatura, ma dove ci si può trasferire in pianta stabile, come già diversi stranieri hanno fatto, favoriti dall’opportunità dello smart working.
Il Comune di Penna San Giovanni dedica un’intera giornata alle caratteristiche Saline situate a circa 5 km dal centro storico. L’evento si svolge interamente nel Parco delle Saline, una delle zone più caratteristiche e suggestive del paese, estesa fino al fiume Salino dove sgorgano sorgenti di acque minerali salso-bromo-iodico-solfuree naturali, le cui proprietà benefiche vennero scoperte nel 1876.
Domenica prossima, 19 settembre, a partire dalle ore 9.45 il Sindaco Stefano Burocchi e le autorità presenti inaugureranno il mercatino di prodotti tipici e artigianato artistico e sarà presentato il libro “la Chiesa e le Chiese” di Paolo Bascioni.
Seguirà, alle ore 11.30, la presentazione del video di promozione turistica del Comune di Penna San Giovanni dal titolo “Uno spettacolo a cielo aperto” alla presenza di Anna Olivucci, presidente di Marche film Commission, e del CEO di Expirit, Giacomo Andreani, project manager di Destinazione MaMa.
Sarà possibile pranzare con le specialità tipiche e nel primo pomeriggio, a partire dalle ore 15.00 prenderà il via l’evento organizzato da Noi Marche dedicato ai Borghi Aperti, caratterizzato da un momento divulgativo con cenni storici sulle antiche saline e la flora caratteristica, seguito dall’escursione lungo il torrente salino ed il fosso della Patanetta fino agli antichi pozzi del sale.
La piacevole giornata si concluderà verso le ore 18.30 con un’apericena a base di prodotti tipici locali da gustare nel suggestivo parco delle Saline.
Per immergersi maggiormente nella natura, è possibile effettuare passeggiate ed escursioni in mountain-bike lungo il torrente, seguendo itinerari naturalistici.
La Preside dell'Istituto Comprensivo "G. Leopardi" di Sarnano, Maura Ghezzi, va in pensione dopo 42 anni di onorato servizio. I sindaci dei Comuni di Gualdo (Giovanni Zavaglini), Monte San Martino (Matteo Pompei) e Penna San Giovanni (Stefano Burocchi), la salutano e la ringraziano congiuntamente per il servizio svolto nei loro plessi scolastici.
"Ci uniamo nel ringraziare la Preside per il suo lavoro presso i nostri Istituti, svolto con dedizione, collaborazione e attenzione all'educazione dei nostri cittadini. Nonostante le tante difficoltà vissute insieme negli ultimi anni, dal Sisma del 2016 alla pandemia Covid-19, abbiamo sempre collaborato nell'ottica di migliorare l'offerta formativa nei nostri borghi e dare un futuro migliore ai nostri giovani. Maura ha sempre sostenuto le nostre scuole e a Lei va il nostro plauso per l'ottimo lavoro svolto a servizio dei nostri paesi".
Un bilancio molto positivo quindi degli anni di lavoro della Dirigente scolastica che ha lasciato un segno nelle amministrazioni e nelle comunità scolastiche che ha gestito durante il suo mandato da Preside.
Anche l’amministrazione comunale ed il sindaco di Sarnano intendono salutare e ringraziare la dirigente: "La sua attività, portata avanti con passione e dedizione, ha consentito ai nostri studenti di raggiungere importanti risultati sia nella didattica che nei tanti progetti e nelle attività extrascolastiche - sottolinea il primo cittadino Luca Piergentili -. Il rapporto tra amministrazione e dirigenza è stato sempre improntato al rispetto ed alla collaborazione finalizzato alla crescita della nostra comunità e si è rafforzato a seguito degli eventi del sisma 2016 che, dopo un primo momento di oggettiva difficoltà, hanno portato in tempi eccezionali alla ricostruzione dei tre edifici scolastici che oggi rappresentano una eccellenza assoluta nei territori del cratere".
"Tre edifici bellissimi, sicuri, tecnologici che danno alla nostra comunità solide basi per guardare con fiducia al futuro delle nuove generazioni. Colgo l'occasione per ringraziare nuovamente la protezione civile del Friuli Venezia Giulia, le fondazioni ABF ed OTB e l'ANIA per il grande dono che hanno voluto fare alla nostra cittadina - aggiunge Piergentili -. Arrivando ai tempi recenti l'emergenza covid 19 ha richiesto una sinergia molto stretta tra amministrazione ed istituto comprensivo con un confronto giornaliero con gli enti scolastici e sanitari provinciali e regionali per concordare le azioni corrette per affrontare l'emergenza e predisporre i sistemi di prevenzione del contagio ed organizzare la didattica a distanza".
"L'opera della professoressa Maura Ghezzi è stata determinante per affrontare tutte le problematiche e trovare le soluzioni appropriate anche nei momenti più difficili ed a Lei va il ringraziamento dell'amministrazione e dell'intera comunità sarnanese nella consapevolezza dei grandi risultati conseguiti nella sua attività di dirigente del nostro istituto comprensivo" conclude il sindaco di Sarnano.
Dal prossimo 12 agosto si apre la seconda e ultima parte del Festival “Storia e Bellezza al Femminile”, promosso e organizzato dall’Unione dei Monti Azzurri e ideato dall’architetto Sandro Polci. Il Festival ama le storie, antiche e contemporanee e nei suoi 14 eventi itineranti ha toccato i borghi azzurri. Riflessioni condivise, intense “confessioni” proposte dagli ospiti ma anche recitazioni e musica, lasciano i tanti affezionati spettatori con una nuova consapevolezza sui talenti locali e “le nostre donne” di eccellenza, sia a livello internazionale che di borgo. “L’eterno femminile nell’azzurro dei monti leopardiani ci insegna determinazione ma anche grande creatività e sapiente leggerezza perché il passato crei un futuro buono e condiviso” dice il curatore del Festival Sandro Polci. Dalla personalità di Joyce Lussu, all’“Elogio delle donne” di Philippe Daverio, alla vita felice di una cuoca novantenne, passando per le innovative imprese al femminile di donne che coniugano l’amore per il territorio con le loro creative visioni; da Maria Montessori e il suo metodo educativo al racconto del Prof. Filippo Mignini del “Sommo Poeta”, che simboleggia la conoscenza nella “Donna gentile”, il Festival ha finora presentato uno spaccato vitale al femminile, sia locale che internazionale. Piccole, grandi scoperte di donne che hanno lasciato e stanno lasciando traccia dei loro saperi, come nella tessitura di tradizione con la novantaseienne Fenizia Straffi, che ha la sua bottega ancora aperta. E ancora, i silenzi, la convivenza e la sapienza delle monache di clausura, svelata dalla loro voce: sono presenze affascinanti nelle nostre comunità, la cui forza spirituale invita all’armonia della fede. Le prossime cinque tappe del Festival, condurranno i viaggiatori attraverso un entroterra genuino. Il 12 agosto alle ore 21.00 nel centro storico di Penna San Giovanni si parlerà de: "La vergara: mitica (e temuta) figura della vita rurale”, per ricordare, con ironia e forse nostalgia, le donne che governavano la casa con determinazione e “zinale” con: Silvia Alessandrini Calisti e le danze tradizionali dell’ Associazione Quam Pulchra Es. Il 13 agosto l’Auditorium di Sant’Agostino a San Ginesio, ospiterà l’evento “Il patto d’amore tra Dante e Beatrice”, con la ricercatrice Giuliana Poli e musiche in tema. Il 14 agosto alle ore 17,00, a Serrapetrona nel giardino della chiesa di San Francesco, si ascolterà la storia di Nanny Hellstrom, pittrice e moglie di Osvaldo Licini con la critica Daniela Simoni e l’esposizione “ad horas” di Carlotta Casiraghi. Lunedì 16 agosto saranno due gli appuntamenti che chiuderanno il festival: alle ore 17,00 al Giardino delle Farfalle di Montalto di Cessapalombo si progetteranno nuovi cammini, con la storica picena Olimpia Gobbi, con Cristina Menghini guida ambientale escursionistica, con Sofia Bracalenti che ci racconterà la sua esperienza di vita con dei compagni di viaggio speciali come gli asini e Kathleen Romozzi, che ci parlerà dei cammini da fare insieme ai bambini. Alle ore 21,00 l’appuntamento con la serata finale del percorso sarà nel centro storico di Loro Piceno con “Donne in Festival”. Una serata particolare perché il pubblico diverrà protagonista leggendo ben 21 brevissime biografie di donne dimenticate ingiustamente e presenti nel “Dizionario biografico delle donne marchigiane” con Lidia Pupilli, cocuratrice e la conduzione di Barbara Olmai. La musica e un brindisi in allegria, nel rispetto delle norme anticovid, segneranno l’arrivederci della seconda edizione del Festival dei Monti Azzurri, dedicato agli insegnamenti al femminile per una nuova vitalità dei borghi dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. ll Festival si svolge grazie al sostegno della Regione Marche che ha concesso anche il Patrocinio, della BPER Banca, del Consorzio di Bonifica delle Marche, del Consorzio Marche Verdi Società Cooperativa Agricola e Forestale, della Tecniconsul, della Cantina Colli della Serra e dell’azienda Agricola Bernabei di Loro Piceno. L’ufficio stampa e la comunicazione del Festival sono curati da Barbara Olmai e Marco Costarelli. Per restare aggiornati: www.unione.montiazzurri.it e pagine facebook e Instagram dell'Ente.
“E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!”.
Così Giacomo Leopardi descrisse ne “Le Ricordanze” la bellezza dei Monti Sibillini definendoli poeticamente Monti Azzurri, gli stessi che da qualche giorno vengono svelati al grande pubblico anche dalle immagini di uno spot in una intensa campagna pubblicitaria di quattro settimane sulle reti Mediaset. Un vero e proprio invito dell’Unione Montana Monti Azzurri a visitare e a conoscere le bellezze naturali dei Monti Azzurri e dei suoi bellissimi borghi veri e propri tesori dei Sibillini.
“La nuova campagna di comunicazione sulle reti Mediaset è un invito rivolto a tutti coloro che vogliono passare momenti unici di relax, nella grande e variegata bellezza delle nostre montagne e dei nostri borghi, gioielli di arte e di storia – ha dichiarato il Presidente dell’unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti - rientra tra le iniziative di marketing territoriale studiate e pianificate dall’Unione per la valorizzazione e la promozione dell’intero territorio; è un nostro preciso obiettivo valorizzare i borghi della rete per proporre un’offerta turistica globale ed integrata ad un ampio pubblico di visitatori e turisti”.
L’Unione Montana Monti Azzurri raduna quindici tra i più belli e suggestivi borghi storici delle Marche che offrono una vera esperienza immersiva tra la natura l’arte la cultura e le eccellenze enogastronomiche e sono: Belforte del Chienti Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Serrapetrona e Tolentino.
In pochi secondi il brand video fa rivivere le emozioni del magico tempo sospeso che si assapora in questi territori con le scritte dei borghi più grandi (Sarnano San Ginesio e Tolentino) e le immagini di passeggiate in mountain bike in alta montagna, con immersioni rigenerative nelle cascate di Sarnano e nelle perle d’arte e di cultura come il celebre Polittico di Carlo e Vittore Crivelli di Monte San Martino, la più alta testimonianza della pittura del Trecento nelle Marche e i meravigliosi affreschi del Cappellone della Basilica di San Nicola di Tolentino con il claim che recita “Monti Azzurri infinite emozioni nei borghi storici delle Marche”
“I nostri borghi le nostre montagne sono una vera sorgente di benessere grazie al potere rigenerativo della natura, delle terme e della cultura che offrono al turista un’esperienza coinvolgente ed unica – ha affermato il Sindaco di Sarnano Luca Piergentili - Con la forza sinergica della rete dei quindici comuni dell’Unione Montana Monti Azzurri possiamo rilanciare il turismo nel territorio ed essere sempre più competitivi sul mercato con un’ampia offerta che valorizza di volta in volta le eccellenze di ogni area.”
Tra i protagonisti dello spot che hanno prestato la loro immagine per il filmato realizzato con Mediaset dall’agenzia Format Communication di Cristina Tilio con la regia di Gabrio Marinelli, la guida di mountain bike Matteo Petetta della TeoProjectSport, la bellissima Martina Mereu e l’istruttore di calisthenics Alessandro Carfagna.
Il brand video, questo il nome tecnico dello spot pubblicitario dei Monti Azzurri, va in onda per quattro settimane sulle reti Mediaset a rotazione su Canale 5 nelle news della mattina, uno dei programmi più seguiti durante la colazione degli italiani in quanto offre in poco tempo tutte le informazioni utili della giornata come le notizie del TG5, il segnale orario, la situazione del traffico e il meteo e poi su Tgcom 24 e su Rete 4 nella trasmissione del meteo delle 12,30 e delle 19,40.