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A Penna San Giovanni una domenica tra cultura e tradizioni enogastronomiche

A Penna San Giovanni una domenica tra cultura e tradizioni enogastronomiche

Domenica 30 ottobre, a Penna San Giovanni, si è svolto il tradizionale appuntamento con la conoscenza approfondita del rapporto tra l’uomo e la terra, il convegno, ormai giunto alla ventesima edizione, è organizzato dall’Associazione Culturale Centro Studi Colucci, presieduta da don Paolo Bascioni. 

A fare gli onori di casa il sindaco Stefano Burocchi che ha introdotto i protagonisti della mattinata e ringraziato il pubblico presente presso la Sala Polifunzionale Ex Cinema. Lo storico e ricercatore Roberto Brioschi ha brevemente introdotto gli atti del XIX Convegno sottolineando il pensiero di San Francesco d’Assisi, fortemente legato a Penna San Giovanni, e che ha lasciato testimonianze dell’indissolubile legame tra l’uomo e la terra. Con la consapevolezza che le biodiversità vanno tutelate e sviluppate in modo armonico.

Il presidente dell’Associazione Colucci, Paolo Bascioni, ha introdotto il giovane francescano Mauro Scoccia sottolineando quanto sia essenziale, oggi più che mai, distaccarsi dalla figura antropocentrica, cioè in concetto che la terra e l’universo siano stati creati per l’uomo, e restituire il ruolo centrale alla Natura.

Fra Mauro Scoccia è partito dalla parabola di Caino e Abele per far comprendere quanto importante sia importante essere “custodi di sé stessi, degli altri e dell’intero creato”. Anche Papa Francesco ha recentemente sottolineato la mancanza della custodia della terra e degli altri uomini, fondamentale è ripristinare un rapporto armonioso, un modo nuovo di guardare la nostra casa comune, anche attraverso una conversione ecologica che si esprime con azioni concrete.

Gli interventi che si sono succeduti sono stati quelli del genetista prof Salvatore Ceccarelli e della dottoressa Stefania Grando, per oltre 30 anni impegnati in Siria e in diverse parti del mondo, per creare miscugli di semi in grado di adattarsi ad ogni condizione climatica e all’attacco di insetti, funghi o erbe infestanti senza uso di pesticidi.

Gli studi hanno permesso un miglioramento genetico che ha portato a miscugli di semi in grado non solo di adattarsi al suolo e al clima del posto ma anche di avere bisogno di meno acqua e contrastare la siccità dei campi. La dottoressa Grando in modo particolare ha sottolineato l’importanza dell’introduzione di cereali tipo sorgo, orzo o miglio nell’alimentazione scolastica dei bambini indiani, spesso l’unico parto che i piccoli consumano nell’arco della giornata.

È scaturito che in poco tempo sono aumentati i valori di zinco, calcio, magnesio e ferro, i bambini avevano più proteine ed energia ed è stato dimostrato che il miglio ha la capacità di aumentare la crescita del 50%, inoltre riduce il rischio di diabete di tipo 2 e in quelli già affetti abbassa il livello glicemico, inoltre riduce l’obesità.

Attualmente la coltivazione di questo miscuglio di semi è diffusa anche in diverse parti d’Italia portando benefici ambientali ed economici a moltissimi agricoltori nazionali. Il sorgo ad esempio è fondamentale per la ricchezza di nutrienti ed è ottimo per l’alimentazione animale, vede una serie di usi che possono portare reddito nelle aziende agricole, ad esempio come biocarburante.

Infine l’orzo, le cui proprietà benefiche sono note, ricchissimo di elementi e microelementi naturali ha un’alta concentrazione di beta glucano contro il colesterolo ed è molto resistente alla siccità.

In conclusione il sindaco Burocchi e don Paolo Bascioni hanno dato appuntamento al prossimo anno con l’introduzione di un nuovo filone di pensiero, non più legato alla terra e al lavoro dell’uomo ma ad altri temi come reciprocità, accoglienze e unica umanità. La giornata di domenica è proseguita nella piazza del borgo con la tradizionale castagnata.

Un’intera giornata ricca di eventi e buon cibo, stand gastronomici a cura della Pro loco, vino cotto e novello, il mercatino dell’artigianato artistico e hobbistico con gioielli, ricami dipinti e prodotti a basa di lavanda, l’esposizione e vendita di prodotti tipici del territorio, l’apprezzatissima musica del duo "R&M a batoccu" che ha intrattenuto e coinvolto il pubblico con stornelli e battute improvvisate, spettacoli e la possibilità di scoprire Penna San Giovanni con la passeggiata panoramica attraverso guide in lingua italiana e inglese. Una giornata molto partecipata, ancor più degli anni passati, e apprezzata da un ampio pubblico.

 

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