La storia di Anacleto: "Rischio la vita per la burocrazia, non posso acquistare i farmaci"
Una storia al limite del paradossale quella vissuta da un maceratese, un farmaco salvavita prescritto ma non fornito, il timore per il complicarsi di una situazione che sembrava sul termine. Questa, in poche righe, la vicenda che vede protagonista Anacleto, imprenditore della provincia di Macerata alle prese con un farmaco salvavita irraggiungibile.
A raccontarla con rassegnazione è lo stesso protagonista in una telefonata quasi surreale. La vicenda inizia nel 2019 quando Anacleto viene ricoverato per un'operazione oncologica all'ospedale di Ancona. L'intervento riesce e il paziente sceglie l'ospedale di Perugia per seguire il ciclo chemioterapico obbligatorio.
Alla visita di controllo compare ciò che terrorizza chiunque faccia questo percorso: qualcosa non va, c'è un'ombra sospetta. Per questo motivo Anacleto viene spedito a Macerata per sottoporsi ad una radioterapia, soluzione che sembra dare respiro.
Si scopre, infatti, che non si tratta di una recidiva, la malattia non è tornata, ma è stata sostituita da un'infezione grave. Si ritorna a Perugia dove, dopo un ricovero da settembre ad ottobre, una biopsia conferma una toxoplasmosi. La cura è semplice, una combinazione di due farmaci, forniti dall'ospedale di Perugia per il ciclo sino a dicembre.
Arriviamo ai giorni nostri, Anacleto viene ricoverato per una risonanza dove confermano il perdurare dell'infezione senza ulteriori complicazioni. La terapia è la medesima, due farmaci specifici in combinazione, ma qui inizia l'inghippo.
Con il foglio di dimissioni dell'ospedale di Perugia e la terapia prescritta, viene inviato all'acquisto del Daraprim in farmacia. Ma qui scopre che la farmacia ne è sprovvista e che il farmaco, essendo compreso in una lista dei farmaci speciali, non può essere ordinato se non tramite ospedale.
Il consiglio è di rivolgersi alla farmacia ospedaliera di Ancona dove Anacleto si reca subito, data la scarsa dotazione di farmaco rimasto. Purtroppo la farmacia degli Ospedali Riuniti nega la fornitura, re-inviando il paziente alla farmacia dell'ospedale di Macerata.
A Macerata la richiesta viene presa in carico con l'obbligo di presentazione del foglio di dimissioni dell'ospedale di Perugia all'atto del ritiro. Sembrava cosa fatta, ma l'inghippo è sempre in agguato.
Al momento del ritiro la situazione cambia, il farmaco non può essere fornito perchè la richiesta è di una struttura al di fuori della regione Marche. Servirebbe una prescrizione di un reparto marchigiano ma, in assenza, il farmaco deve fornirlo Perugia.
Immediata quindi la richiesta all'ospedale di Perugia dove, però, compare un altro diniego: il farmaco non può essere fornito perchè il paziente risiede fuori regione. Bisogna rivolgersi alla sanità della regione Marche per la fornitura. Forte di questa certezza Anacleto si rivolge nuovamente all'ospedale di Macerata dove trova nuovamente un 'no': il farmaco deve essere fornito dall'ospedale di Perugia.
"Onestamente non so come uscirne - dice Anacleto - il farmaco mi serve per sopravvivere e mi è stato regolarmente prescritto. Sono disponibile anche a comprarlo personalmente ma non c'è modo. Dicono sia in una tabella per la quale non è possibile l'acquisto in farmacia con i documenti che ho ma nessuno mi ha dato soluzioni, solo un rimando a qualcun'altro che mi dà sempre le stesse risposte"
Il farmaco Daraprim è un farmaco specifico per la cura delle Toxoplasmosi, importanti infezioni che portano a conseguenze nefaste se non trattate. Tale farmaco è iscritto nella lista dei "farmaci salva vita" ed è largamente usato in tutto il mondo con ottimi risultati
"Non so più come muovermi, spero solo che qualcuno sappia indicarmi la via giusta - conclude Anacleto - Ho lottato contro una malattia credendo fosse la battaglia più importante della mia vita, non pensavo fosse più difficile lottare contro la burocrazia".
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