Acquaroli lancia la sua presidenza bis: "La sanità è la priorità, ampliamento Giunta garantisce più lavoro"
Prima seduta del nuovo Consiglio regionale delle Marche dopo le elezioni di fine settembre e primo intervento del riconfermato presidente Francesco Acquaroli, rieletto per il suo secondo mandato. Nel corso delle comunicazioni all'Assemblea legislativa, Acquaroli ha delineato le priorità della nuova legislatura, partendo da quella che ha definito “la principale urgenza per il territorio: la sanità”.
“La sanità è la priorità per la nostra regione – ha affermato –. Vorrei che il Piano sociosanitario approvato nel 2023 potesse essere rivisto e aggiornato per rispondere meglio alle esigenze delle comunità, raccogliendo i frutti delle riforme avviate”. Il presidente ha ricordato le azioni portate avanti nella scorsa legislatura, dal rilancio dell’Inrca all’approvazione degli atti aziendali, sottolineando come “anche questi strumenti possano essere adeguati, come accade nelle aziende private, per affrontare le nuove sfide tecnologiche”.

Acquaroli ha indicato tra gli obiettivi la necessità di incrementare il personale sanitario, ridurre le liste d'attesa e potenziare la sanità di prossimità, “in grado di rispondere ai bisogni di una popolazione che invecchia”. Ha poi evidenziato l’importanza dell’intelligenza artificiale in sanità, considerandola “una sfida dalla quale non ci si può sottrarre”.
Oltre al tema sanitario, il presidente ha toccato altri punti programmatici: sviluppo economico, messa in sicurezza del territorio, turismo e lavoro, ribadendo l’impegno della giunta nel dare risposte concrete “a chi è più fragile”.
Sul fronte politico, Acquaroli ha espresso preoccupazione per il calo della partecipazione elettorale, pur ricordando che le Marche sono state “la regione con la più alta affluenza tra quelle andate al voto”. “Resta però il fatto – ha aggiunto – che il 50% degli aventi diritto non ha votato, ed è un tema che va affrontato con azioni quotidiane. I toni esasperati della campagna elettorale non hanno aiutato ad avvicinare i cittadini, soprattutto i giovani, alle istituzioni. Servono ascolto, competenza e rispetto dei ruoli”.

Nel suo intervento, Acquaroli ha inoltre posto l'accento sul valore della concertazione: “Viviamo in una società veloce e complessa, con scenari economici e politici che cambiano rapidamente. Solo restando in dialogo con università, imprese, mondo del lavoro e istituzioni locali possiamo far sì che il territorio viva i cambiamenti come un’opportunità e non come una minaccia”.
Il presidente ha quindi ribadito che la concertazione e l'ascolto dei corpi intermedi resteranno al centro del metodo di governo: “Sono strumenti che rafforzano le istituzioni e ci permettono di restare all’avanguardia nelle priorità della Regione”.
A margine della seduta, Acquaroli ha anche commentato le dimissioni di Andrea Santori, presidente della Sviluppo Europa Marche (Svem), la società regionale che gestisce i fondi europei. “La lettera non era richiesta, ne abbiamo preso atto - ha spiegato -. Nel pomeriggio dedicheremo la giusta attenzione al tema e faremo le valutazioni necessarie. È prevista una fase di rinnovo delle organizzazioni e stiamo valutando tutti i ruoli con grande attenzione, dopo la nomina della nuova giunta avvenuta sabato scorso”.

Acquaroli ha infine annunciato l'intenzione di sfruttare l’ampliamento consentito alle Regioni “che hanno subito un taglio significativo” per aggiungere un componente alla giunta regionale, spiegando che “più persone al lavoro significano una mole di lavoro più importante per la comunità”.

nubi sparse (MC)
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