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Acquaroli bis, c'é l'accordo: sei assessori ora, otto dopo la modifica dello Statuto. Tutti i nomi

Acquaroli bis, c'é l'accordo: sei assessori ora, otto dopo la modifica dello Statuto. Tutti i nomi

Le ultime tensioni sull’asse Fratelli d’Italia-Lega si sono sbloccate solo nella serata di ieri e questa mattina alle 9 i futuri assessori sono stati convocati in Regione per la firma dei decreti di nomina. Confermato lo schema iniziale a sei: tre assessori per Fratelli d’Italia e uno a testa per Forza Italia, Lega e i «Marchigiani per Acquaroli».

L’esecutivo, però, è pensato in due tempi: la giunta «extralarge» arriverà a otto membri dopo la modifica dello Statuto regionale, con l’ingresso — nel cosiddetto secondo tempo — di un ulteriore assessore per FdI e uno per la Lega. La scadenza naturale del mandato resta fissata in primavera 2026.

Il presidente Acquaroli coordinerà direttamente le pratiche legate alla ricostruzione post-sisma, oltre ad occuparsi di affari generali e nomine. Il ruolo di sottosegretario è stato assegnato a Silvia Luconi (FdI) di Tolentino: il prossimo anno Luconi entrerà poi in giunta nell’allargamento a otto e, sia da sottosegretario sia successivamente da assessore, avrà competenze su turismo, cultura e commercio sotto la supervisione del presidente.

Nessuna sorpresa nella pattuglia dei vincitori: l’assessora ascolana Francesca Pantaloni — legata al sindaco Fioravanti — entra subito in giunta con la delega alle finanze regionali (bilancio, finanze, personale). Con la sua nomina, rientra in Consiglio il già noto Andrea Assenti (San Benedetto). Nel secondo tempo della giunta arriverà Silvia Luconi, la più votata nel Maceratese, che farà staffetta in Consiglio con Mirco Braconi, fedelissimo del governatore.

Fra gli uomini di punta di FdI figurano Francesco Baldelli (Pesaro), unico assessore che conferma il proprio incarico e che anzi amplia le deleghe: manterrà infrastrutture ed edilizia scolastica e sanitaria e assumerà anche i trasporti (Tpl, voli e ferrovia). Al suo posto in Consiglio entrerà Nicola Baiocchi, che presiederà la commissione sanità. Nuova entrata è Giacomo Bugaro (Ancona): a lui andranno sviluppo economico, credito, Zes, porto, aeroporto e interporto. In Consiglio prenderà il posto Mirella Battistoni. Capogruppo regionale di FdI sarà Andrea Putzu (Fermo); Marco Ausili e Pierpaolo Borroni ricopriranno ruoli di rilievo nelle commissioni.

La Lega mette in giunta il giovane sindaco di Cartoceto, Enrico Rossi — il più votato del partito — che ottiene l’importante pacchetto dell’agricoltura e il ruolo dvicepresidente della giunta regionale. Rossi cederà alcune deleghe nel secondo tempo a Renzo Marinelli, che entrerà in giunta come assessore aggiunto con competenze su demanio, istruzione, sicurezza, polizia locale e urbanistica; fino al suo ingresso Marinelli manterrà la carica di capogruppo della Lega. In Consiglio prenderanno il posto degli assessori Nicolò Pierini (sindaco di Piandimeleto) e, nel 2026, Filippo Saltamartini, già assessore alla sanità. Ad Andrea Maria Antonini (Ascoli) è prevista la presidenza di una commissione.

 Per Forza Italia è il sindaco di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli, a entrare in giunta: erediterà le deleghe di Stefano Aguzzi (lavoro, formazione professionale, tutela del paesaggio, cave, rifiuti, edilizia pubblica, Protezione civile e sport). In Consiglio entrerà l’ex assessora di Fabriano Chiara Biondi. Il maceratese Gianluca Pasqui sarà il presidente del Consiglio regionale, mentre Jessica Marcozzi (Fermo) presiederà una commissione.

I Marchigiani per Acquaroli ottengono la delega più «calda»: la sanità va al sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, autentico mattatore di preferenze. I Civici Marche piazzano Giacomo Rossi alla vicepresidenza del Consiglio regionale. Sono attesi incarichi anche per Luca Marconi (Udc) e Marco Marinangeli (Noi Moderati).

 Lo schema disegnato punta a mantenere l’equilibrio fra i partiti della maggioranza conservando la promessa di un’ulteriore apertura nella primavera 2026, quando la giunta regionale passerà a otto assessori dopo la prevista modifica statutaria. Ieri è scaduto il primo atto formale con la firma dei decreti: da oggi, invece, si comincerà a valutare la distribuzione operativa delle deleghe e il lavoro amministrativo che attende la Regione — dalla ricostruzione post-sisma alle politiche per lo sviluppo e i trasporti.

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