Torna l’iniziativa Scuola aperta e anche quest’anno porta con sé una novità. L’Istituto Agrario “IIS Garibaldi” di Macerata apre le porte al pubblico domani (dalle ore 14.30 alle 17.30) e domenica 13 (dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30) per mostrare le sue aule, i laboratori e le attività didattiche. La scuola, diretta dalla prof.ssa Antonella Angerilli, offre due indirizzi di studio: un percorso didattico quinquennale per il conseguimento del diploma di perito agrario e di agrotecnico, e quello per la qualifica di operatore agricolo ed operatore delle trasformazioni agroalimentari. L’accoglienza per genitori e studenti è massima: oltre alla visita c’è anche il mercatino natalizio, con la vendita dei prodotti tipici locali, un’occasione per scoprire bontà del nostro territorio e magari fare qualche regalo enogastronomico. Per gli intenditori è in programma anche una cena nell’aula magna dell’istituto, domani 12 dicembre. Il menù è a km zero e raccoglie quanto di meglio offre la nostra terra tra carni, pasta e verdure.
Questa notte alcuni ignoti hanno tentato di far esplodere lo sportello bancomat della Banca Popolare di Spoleto a Monte San Giusto, ma hanno fallito il colpo. E' successo verso le 4, quando i malviventi dopo aver sfondato la vetrata di una filiale con un carro attrezzi rubato in provincia di Ancona, hanno legato l'intero meccanismo al cavo in acciaio del mezzo stesso, ma il cavo non ha retto la pressione e si è spezzato. Successivamente, i banditi, sono scappati a bordo di un'auto rubata per poi abbandonarla nelle vicinanze. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Macerata che svolgono le indagini e quelli del reparto operativo per i rilievi.
Anche Macerata onora la giornata internazionale dei diritti umani del 10 dicembre con l’arrivo in città del regista, scrittore e sceneggiatore Silvano Agosti. Nel giorno in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la città parla di umanità, di quella che è diventata e di quella che sogniamo. Il regista, ospite della tredicesima edizione del festival “Così vicino così lontano, Macer/azione Atto XIII”, organizzato dall’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili) ha affrontato questioni solitamente catalogate come “esistenziali”, ma che in realtà rivelano dove stiamo andando come umanità.Al cine teatro Don Bosco Agosti ha portato il seminario “Dall’impotenza alla creatività”, un percorso che tende a rendere visibili le gabbie nelle quali ogni essere umano è attualmente prigioniero. Alla fine del seminario a tutti i partecipanti è stato regalato il DVD del film “Il pianeta azzurro”, che per il critico Tullio Kezich è “un film che tutti gli italiani dovrebbero vedere per legge” e per Agosti “un film antidepressivo”.Il festival, attivo da tredici anni, passa per il teatro delle comunità dell’attore Marco Di Stefano, in cui viene messa in scena la società ideale, “quella in cui - spiega la fondatrice dell’iniziativa Anna Menghi - c’è spazio per tutti, disabili e non”.Riflettere su una società diversa significa anche promuovere il momenti di “arte diversa” come quella di Silvano Agosti che “fa fatica ad emergere - continua Menghi - in questo paese in cui ancora c’è da lottare per diritti che dovrebbero essere di tutti”.Si ritiene un artista “clandestino” il regista che ha chiesto all’Unesco e alle Nazioni Unite che l’essere umano venga proclamato Patrimonio dell’Umanità. L’autore di film come “Il giardino delle delizie”, “Riprendiamoci la vita” e di libri come “Uova di garofano” e “Lettere dalla Kirghisia”, sembra un profeta venuto da lontano che ci ricorda come “lavorare due ore al giorno dovrebbe essere la normalità e non una stranezza”, usare il cellulare solo cinque minuti al giorno potrebbe risollevare il genere umano dalla dipendenza delle tecnologie, diventate la nuova droga di questo secolo; e come “la scuola dovrebbe insegnare a guardare e non a vedere”.https://www.youtube.com/watch?v=d3Lmr4KIXVU
Consapevolezza della propria forza. Per la Maceratese, sarà questa la chiave interpretativa del big match di domani alla storica Arena Garibaldi di Pisa. Un fortino, quello nerazzurro, violato soltanto dal Siena, dove si fa estrema fatica a portar via punti e fortificato in settimana dalla Società toscana con molteplici iniziative per richiamare quanti più sostenitori possibili. Il Pisa dell'ex salernitano e campione del mondo 2006 Rino Gattuso è la formazione del torneo più simile alla Maceratese di Bucchi. Cammino fin qui speculare di otto vittorie, quattro pareggi e due sconfitte, stessa differenza reti. Inoltre, Maceratese e Pisa sono le uniche due squadre capaci di imporsi contro la capolista Spal. Diverse, invece, le aspettative di inizio campionato, con i nerazzurri costruiti per primeggiare e i neopromossi biancorossi orientati all'obiettivo salvezza. Differenti anche i sistemi di gioco. Per "Ringhio", camaleontico 4-3-3 votato all'attacco, molto spesso convertito in 3-5-2 per adeguarsi all'avversario. Ampia scelta in attacco con le bocche di fuoco Varela, Lupoli e Montella; dubbi per il solo Lisuzzo, a causa dell'intensificarsi del dolore al ginocchio patito in coda alla sfida contro la Lucchese. Per Cristian Bucchi, granitiche certezze dal consolidato 4-4-2, con gli interrogativi che giungono come sempre dalla retroguardia. La possibilità di rivedere Imparato al centro della difesa è concreta, ma l'esterno biancorosso ha ormai fornito ampie garanzie anche in quella posizione.E' lo stesso difensore a confermare le buone sensazioni: "Sperando che si torni in breve alla normalità, mi sacrifico volentieri al centro. Ho già ricoperto il ruolo nel passato e la partita contro la Carrarese ha dimostrato che possiamo spuntarla anche con questa disposizione in campo". Sul prossimo, delicato impegno di Pisa, Imparato non va tanto per il sottile: "Non firmo per il pareggio. Sappiamo benissimo che andremo ad affrontare una squadra costruita per vincere il campionato, ma abbiamo acquisito consapevolezza nei nostri mezzi. Tenendo sempre a mente l'obiettivo salvezza, affrontiamo senza paura la dura sfida dell'Arena Garibaldi". La tipologia di approccio alla gara è confermata anche dall'altro cursore di fascia Francesco Karkalis, per il quale non occorrono stimoli particolari. "Partite come quella di Pisa si preparano da sole - dice il terzino sinistro biancorosso - e le motivazioni vengono quasi in automatico. Certo, servirà la solita Maceratese affamata, umile e determinata".Peculiarità attese febbrilmente dagli oltre cento supporter maceratesi al seguito della Rata in quel di Pisa. Aspettative concrete anche da parte della Società, che sta facendo di tutto per impreziosire questo fine 2015 biancorosso. Le ultime, pregevoli iniziative riguardano il restyling del sito ufficiale (www.ssmaceratese.it) e il calendario 2016, disponibile in vari formati presso lo store ufficiale Rata Point. Parte del ricavato dalla vendita del calendario, fanno sapere dalla dirigenza, sarà destinato al piccolo Simone Storani e al reparto di oncologia dell'ospedale di Macerata. Iniziative che incorniciano un anno biancorosso da ricordare negli annali, sperando di imprimere piacevoli memorie anche alle ultime pagine. A partire dall'incontro di cartello dell'Arena Garibaldi. Le gare della 15a giornata di Lega Pro girone B 12/12/2015Santarcangelo - Prato (ore 14.30); L'Aquila - Rimini (15.00); Teramo - Pistoiese (15.00); Pisa - Maceratese (17.30).13/12/2015Savona - Robur Siena (14.00); Arezzo - Spal (15.00); Ancona - Lupa Roma (17.30); Tuttocuoio - Lucchese (17.30). 14/12/2015Carrarese - Pontedera (20.00).La classificaSpal 30; Maceratese 28; Pisa (-1) 27; Ancona 23; Carrarese 21; Robur Siena 20; Tuttocuoio 20; Prato 19; Pontedera 18; L'Aquila (-1) 17; Santarcangelo 15; Arezzo 15; Rimini 15; Lucchese 14; Teramo (-6) 12; Pistoiese 12; Lupa Roma 9; Savona (-11) 2.
“Nessuno tocchi l’anziano” è questo il tema che ha accompagnato una serie di incontri organizzati dai carabinieri della Compagnia di Macerata, in collaborazione con l’Aministrazione Comunale della città, al fine di sensibilizzare gli anziani sulla questione delle truffe. L’argomento, di stretta attualità, è stato ripreso da tutti i comandanti delle stazioni dei carabinieri del territorio di competenza della Compagnia di Macerata che, sempre in collaborazione con le amministrazioni locali, hanno intrattenuto gli anziani sulla tematica, informandoli sui rischi e dando loro consigli per evitare di cadere nelle trappole dei malintenzionati. Gli anziani, si sono dimostrati molto interessati e sono intervenuti anche con qualche domanda. L'occasione è stata propizia anche per rinnovare l’incondizionata disponibilità dei militari e l’invito a contattare i comandi stazione nel caso dovessero notare o percepire situazioni che, anche solo all’apparenza, potrebbero apparire sospette.
Macerata apre le porte della città al Gruppo Mazzini con un evento di presentazione della società specializzata nell’assistenza legale. Ieri sera il Gruppo ha organizzato una convention presso l’affascinante palazzo in centro storico, sede della Società Filarmonica Drammatica.Durante l’incontro il Presidente del Gruppo, Davide Munaro, ha spiegato l’unicità dell’azienda, con sede a Padova, che in Italia si caratterizza per la capacità di offrire ai clienti consulenza gratuita di avvocati, commercialisti, periti, ingegneri, psicologi, medici e notai.https://www.youtube.com/watch?v=RXrZVyohzHE
Si sono svolti questa mattina presso la Chiesa di Santa Croce di Macerata i funerali di Lorenzo Carnevali, fondatore dell'omonima azienda famosa in tutto il mondo per la costruzione e l'installazione di ascensori. Nata nel 1980, l'azienda è frutto del lavoro e della dedizione del cittadino maceratese molto conosciuto in città, spentosi all'età di 65 anni. Carnevali lascia la moglie, due figli e due nipoti che adorava.
Se l'albero non piace... proviamo ad abbellirlo da soli. E' questo, in poche parole, il senso del flash mob organizzato da alcuni cittadini di Macerata questo pomeriggio in piazza della Libertà, anche a seguito delle tante critiche e polemiche aperte specialmente sul web. E proprio dal web è partito l'evento su una apposita pagina Facebook chiamata: “Addobbiamo l’albero di Natale – FLASH MOB – Giovedì 10/12/15 – ore: 18.00”, dove sono stati invitati tutti i cittadini ad addobbare lo spoglio abete in piazza della Libertà. Così qualcuno ha portato addobbi e luci natalizie inutilizzate nelle proprie abitazioni per contribuire a rendere più bello l’albero che, peraltro, stasera era curiosamente spento.(FOTO SI. SA.)
L’Acsim (Associazione Centro Servizi Immigrati Marche) risponde ai diciassette rifugiati pachistani che questa mattina hanno protestato in Piazza della Libertà di fronte alla Questura di Macerata. Lamentavano una scarsa assistenza da parte dell’Acsim, sostenendo di ricevere cibo non fresco, un’assistenza medica quasi inesistente e pochissimi soldi.Secondo i rifugiati i 35 euro al giorno che l’associazione, regolarmente convenzionata con la Prefettura, riceve per ognuno di loro non sarebbero distribuiti nel migliore dei modi. I rifugiati hanno detto di aver ricevuto cibo scadente, se non addirittura andato a male. Lo stesso vale per il riscaldamento che “siamo autorizzati ad accendere solo tre ore al giorno. - spiegano - Fa molto freddo nelle case in cui siamo”. Replica Norma Santori dell’associazione, per la quale i viveri distribuiti sono “freschi e siamo continuamente sottoposti al controllo della Prefettura che è libera di accedere e controllare quando vuole”.Tra i rifugiati c’e’ anche chi si ammala e a quel punto dicono di essere lasciati, ancora una volta, soli. C’è chi ha raccontato di aver avuto problemi di respiro e che invece di essere curato con le giuste medicine è stato curato con il Brufen, un antinfiammatorio contro i dolori e la febbre. “Non siamo mai andati dal dottore e non c’è nessuno che capisca la nostra lingua”, spiega uno di loro. Invece l’associazione assicura che “hanno ricevuto ogni tipo assistenza e controllo medico e vengono accompagnati da persone che conoscono la loro lingua”.Se i servizi fondamentali sarebbero ridotti, lo stesso varrebbe per il famoso pocket money, un bonus giornaliero con cui i rifugiati possono spendere da uno a due euro e mezzo. “Ci hanno dato un solo pocket money da quando siamo qui”, dicono loro. Santori spiega che la situazione è un po' più complicata. I soldi non possono essere dati in contanti. I rifugiati devono aprire un conto, in cui vengono versate le quote, e possono farlo solo se hanno i documenti. - e aggiunge - Non daremo mai un euro in contanti”.“Noi siamo accogliendo oltre 200 persone e se solo 17 si lamentano - conclude Santori - si faccia la domanda e si dia la risposta”.
Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha ricevuto questo pomeriggio nel suo studio di Montecitorio Deborah Pantana, rappresentante di un gruppo di piccoli azionisti di Banca delle Marche, coinvolti nella vicenda del decreto cosiddetto ‘salva-banche’ approvato dal governo e che sta causando incredibili e assurdi problemi a piccoli risparmiatori, famiglie, imprenditori, investitori delle quattro banche interessate dal provvedimento. La rappresentante dei piccoli azionisti di Banca delle Marche era accompagnata da Marcello Fiori, coordinatore nazionale enti locali di Forza Italia. Il presidente azzurro Renato Brunetta ha ascoltato con interesse la dottoressa Pantana, ha fatto proprie le esigenze e le priorità di questo gruppo di azionisti ed ha assicurato massimo impegno da parte di Forza Italia in merito ai problemi causati dal provvedimento licenziato in modo superficiale e frettoloso dall’esecutivo. L’azione di FI in Parlamento sarà decisa e tutta a favore dei cittadini-risparmiatori anche in considerazione della richiesta, già formulata ufficialmente, per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di vigilanza delle banche.
Un gruppo di cittadini maceratesi sta promuovendo il progetto denominato “B”, dal nome di Barbara Giuggioloni, la giovane mamma di Macerata, da tre anni malata di SLA, la cui famiglia versa in difficoltà finanziarie avendo dovuto cedere la propria attività economica. Il progetto prevede la realizzazione di un libro narrativo e fotografico sulla storia di Barbara, che sarà presentato a Macerata nel giugno 2016, il cui ricavato sarà devoluto a favore della famiglia e in particolare della figlia Corinne. Il libro avrà una parte filosofica di Corrado Ocone e una parte giuridica, e negli intenti dei promotori sarà il passo di inizio per la costituzione di una Associazione volta a tutelare le persone che si trovano in condizione di difficoltà. I promotori del progetto hanno chiesto il patrocinio del Comune di Tolentino e, per la realizzazione del servizio fotografico, con protagonista la stessa Barbara, la possibilità di utilizzare come location una stanza del Palazzo Parisani-Bezzi e il cortile del Castello della Rancia, chiedendo anche la liberatoria per l'utilizzo delle immagini dei luoghi suddetti. L’Amministrazione comunale ha ritenuto il progetto di notevole valore sociale e umano, per la sua particolarità e per la delicatezza del tema che tratta e ha ritenuto perciò di poter aderire alla richiesta del promotori concedendo l’uso dei luoghi per la realizzazione delle immagini
E' stato ufficialmente presentato il calendario 2016 della S.S. Maceratese, "un progetto - afferma Nazzarena Luchetti, direttore responsabile Cuore Biancorosso - che nasce dall'idea di pubblicizzare non solo la prima squadra, ma anche tutto il vivaio costituito dal settore giovanile, che rappresenta il futuro della società". Una foto per ogni mese, per raccontare il nuovo anno attraverso le immagini più significative catturate dall'obiettivo fotografico di Massimo Zanconi, che ha precisato: "ho voluto immortalare i momenti vissuti dalle squadre fuori dal campo di gioco. Ecco perché la scelta dello spogliatoio come vero punto di riferimento". La maggior parte delle foto, infatti, è stata scattata negli spogliatoi dello stadio Helvia Recina di Macerata. "In questo calendario c'è tutto il sentimento maceratese - ha affermato Maria Francesca Tardella, presidente della società -. La qualità del prodotto è talmente alta da renderci orgogliosi di averlo realizzato. Lo sport, la salute e l'appartenenza alla nostra città ci portano ad essere solidali nei confronti di tutte le difficili realtà che purtroppo esistono e che per questo non possiamo far finta di non vedere". Per questo motivo, dunque, una parte dei ricavati delle vendite del calendario verrà devoluta in beneficenza al reparto di oncologia di Macerata e al piccolo Simone, il bambino rimasto gravemente ustionato in un incidente domestico tre anni fa. "Vogliamo essere con la città e per la città", ha concluso la Tardella. Il calendario 2016 della S.S. Maceratese intende presentare un genere di fotografia nuovo, diverso rispetto a quello che si vede solitamente nei calendari di calcio. La presenza di foto in bianco e nero, inoltre, è il risultato della volontà di privilegiare le emozioni vissute dai protagonisti della società biancorossa. Novità non solo in ambito di progettazione del calendario, ma anche per quel che riguarda il sito web che, grazie al lavoro di Net Cubo, risulta rinnovato nella grafica ed ottimizzato automaticamente per tutti i dispositivi mobili. Il calendario 2016 della S.S. Maceratese, oltre all'house-organ "Cuore biancorosso!", potrà essere acquistato al prezzo di 5 euro, e verrà invece consegnato in omaggio a fronte di una spesa minima di 30 euro effettuata presso il Rata Point.
Hanno dormito per terra, davanti all’Ufficio immigrazione della Questura di Macerata tutta la notte, chi con una coperta addosso, chi solo con il proprio giubbotto. Al freddo e senza mangiare, aspettando di avere una risposta dallo Stato italiano.Sono 40 uomini, vengono dal Pakistan e, chi da cinque giorni, chi da due settimane, girano per la città di Macerata. “Sono stati foto segnalati e ieri hanno presentato la domanda di richiesta d’asilo, ora aspettano che qualche associazione convenzionata - spiegano dalla Prefettura - possa farsi carico della situazione e intervenire con l’accoglienza”. Il problema spiegano non è normativo ma pratico, mancano i posti a disposizione per nuovi richiedenti asilo nelle associazioni”.Se l’Ufficio immigrazione dice che si sta attivando per trovare associazioni disponibili a offrire assistenza, il sindaco Romano Carancini dichiara di non essere stato avvertito tempestivamente dalla Prefettura: “l’ho saputo alle 11 di ieri sera - spiega - altrimenti sarei intervenuto come l’amministrazione ha sempre fatto in altri casi”. Intanto assicura che si “attiverà al più presto per trovare una soluzione”.Nel frattempo i richiedenti asilo vagano per le strade della città, senza sapere se mangeranno a pranzo o dove dormiranno la notte. In questo limbo, tra l’arrivo in città e l’assistenza sono essere inesistenti. Non esistono per la legge italiana e neppure per le associazioni e per il Comune che in questi giorni li ha lasciati soli. L’unica realtà locale che si è preoccupata di loro nei giorni scorsi è stata la Caritas che li ha aiutati con cibo e coperte e la chiesa di Santa Croce dove, alcuni di loro, hanno dormito la notte precedente.In via Prezzolini ci sono ragazzi minorenni e uomini adulti, scappano tutti dal Pakistan dove i talebani minacciano la loro vita “semplicemente perché usiamo internet o perché ritengono che non ci comportiamo come vogliono loro”. Molti sono studenti, altri semplici lavoratori che partiti dal Pakistan hanno attraversato, a piedi o con ogni mezzo che hanno trovato, prima l’Iran, poi la Turchia, la Grecia, i Balcani, fino a giungere in Italia. Qui alcuni sono arrivati a Milano, altri ad Ancona dove dicono che qualcuno, non spiegano bene chi, gli ha detto di venire a Macerata, perché nel capoluogo delle Marche non c’era posto per loro.Ognuno di questi volti, consumati dal freddo, ha una storia di sofferenza e paura dietro di sé. Amdai, trentott’anni, dice di essere già stato in Italia nel 2010, era fuggito via dal suo paese perché i talebani lo avevano picchiato e gli avevano strappato le unghie delle dita delle mani. Aveva passato quattro mesi in ospedale per riprendersi dalle violenze subite. Nel frattempo i talebani lo avevano preso in ostaggio e per rilasciarlo chiedevano 20 milioni di dollari. La sua famiglia fu costretta a vendere tutto quello che aveva la casa, bici e gioielli e Amdai riuscì così a tornare in libertà. Una libertà dimezzata fatta di fuga dal suo paese, un viaggio interminabile e poi l’Italia. Qui riesce a ottenere lo status di rifugiato, a inserirsi e anche a lavorare. In Pakistan, tuttavia, aveva lasciato i figli e la moglie, che aveva un problema al cuore. Cosi, per stare con lei, aveva acquistato un biglietto aereo e era tornato in Pakistan. Ad attenderlo ci sono di nuovo loro: i talebani che lo spogliano di tutto quello che ha, anche dei documenti. Scappa di nuovo e arriva a Macerata il 4 dicembre, ma avendo perso tutto, deve ricominciare tutto daccapo. E’ di nuovo un richiedente asilo e, nonostante tutto quello che ha subito, stanotte è tornato a dormire in strada con altri suoi connazionali, compagni di sventura. Alcuni studenti donano viveri ai richiedenti asilo
Domani chiusura temporanea della galleria delle Fonti. Il divieto di transito, scatterà dalle ore 14 alle ore 18 nel tratto compreso tra la rotatoria e l’intersezione con via Vittime delle Foibe e quella con via Tucci – Fontescodella. Il provvedimento emesso dal Comando di Polizia municipale si è reso necessario per consentire lavori di verifiche e pulizia all’interno della galleria che verranno effettuati dalla ditta Mariani srl.
Domenica saranno chiusi al traffico corso Cairoli e corso Cavour. Il provvedimento è stato preso per consentire lo svolgimento del mercatino natalizio in corso Cairoli e la cerimonia religiosa per l’apertura diocesana della Porta Santa che prevede, dalle ore 16, il ritrovo dei fedeli davanti alla chiesa dell’Immacolata in corso Cavour, con successivo pellegrinaggio che percorrerà piazza e via Garibaldi, via Tommaso Lauri, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto, corso della Repubblica, piazza della Libertà, via Don Minzoni e piazza Strambi.L’ordinanza per corso Cairoli, tra i principali provvedimenti, prevede: divieto di sosta con rimozione forzata dalle 7 alle 22 in corso Cairoli, e in un tratto di via Severini; - chiusura al traffico di corso Cairoli dalle 8 alle 22 con la seguente regolamentazione: - divieto di transito eccetto veicoli residenti provenienti da piazza Nazario Sauro per accesso ad aree private di via Pannelli, via Moje, vicolo della Nana; - senso vietato, con sbarramento dall’intersezione rotatoria tra via Pancalducci e via Braccialarghe, in direzione corso Cairoli, con deviazione del traffico sul percorso via Pancalducci, via Braccialarghe, via san Francesco, via Mattei; - divieto di transito in via Severini, eccetto residenti .Per quanto riguarda corso Cavour questi i principali provvedimenti che verranno adottati: - divieto di sosta con rimozione forzata in corso Cavour, lato destro, valido dalle 14 alle 17; in via XX Settembre, dal civico 12 all’intersezione con via Crescimbeni (area riservata ad invalidi); in via Crescimbeni, nel largo esistente davanti ai civici 2 e 2/a; in via Don Minzoni (tutta la via anche invalidi), valido dalle 14 alle 20; in piazza Strambi, valido dalle 14 alle 20. Dalle 15,30 fino a cessate esigenze, chiusura al traffico veicolare di corso Cavour, con la seguente regolamentazione della circolazione: - divieto di transito in corso Cavour con deviazione del traffico (compreso servizio pubblico APM) sul percorso vie Roma, Issy Les Moulineaux e Cioci, piazza Pizzarello, vie Cadorna e Mugnoz; in piazza della Vittoria valido per le direttrici di marcia confluenti in corso Cavour; - divieto di transito in via Morbiducci (tratto compreso tra Via XXIV Maggio e piazza della Vittoria) e in via XXIV Maggio.Dalle 14 alle 20 sarà consentita la sosta all’interno dell’area del Terminal bus di piazza Pizzarello.
Dalle Marche parte il pullman degli 'onesti': due pullman gran turismo gratuiti per portare gli "onesti" e le "vittime" dal dissesto di Banca Marche a Roma, sotto casa dell'ex direttore generale Massimo Bianconi, il banchiere al centro dell'inchiesta della Procura di Ancona sul dissesto della banca. Li mette a disposizione il 17 gennaio il tour operator Esitur, azienda marchigiana con oltre 400 mezzi, con partenze da Pesaro, Macerata e Jesi. Promotore dell'iniziativa l'imprenditore Daniele Crognaletti, ad della Esitur e proprietario delle Autolinee Crognaletti, storica azienda di trasporti di Jesi. Anche la sua famiglia - dice - ha visto azzerate le azioni detenute in BM a seguito del decreto salva-banche, ma "il nostro danno è stato tutto sommato esiguo rispetto a quello di tanti amici e clienti, possessori di azioni e di subordinate". "Anche i soci Esitur sono tra i truffati dalla precedente gestione di Banca Marche e parteciperanno al viaggio - spiega -. La giustizia farà il suo corso e siamo certi che punirà chi è stato incompetente prendendo compensi milionari. Ma chi ha perso i soldi esige una risposta immediata. Questo non è un viaggio né culturale, né divertente, ma ha il solo fine di andare sotto casa di colui che alla guida di Banca Marche ha messo in mutande tantissimi investitori e ha svuotato le tasche di 43.000 azionisti. Si spera che l'ex amministratore abbia il coraggio di presentarsi e di guardare negli occhi le vittime di questo disastro. Se non lo farà, inonderemo la sua cassetta delle poste di messaggi perché la nostra è una manifestazione pacifica". Il tour "Sotto casa di Bianconi" prevede una quota di partecipazione di 0 euro, comprensiva di viaggio, pedaggi, assistente di viaggio, e "post-it con penne per lasciare a Bianconi bigliettini ricordo". Vietati, invece, si precisa nel sito della Esitur, "manganelli, pugnali e pistole".
Da Forza Nuova Macerata riceviamo:Circa venti extracomunitari accampati in via Prezzolini. Altri sedici arrivati ieri in piazza della Libertà. Altrettanti saranno molto probabilmente in arrivo. Da agosto ne sono arrivati quasi seicento. Ci si accampa ovunque, dai giardini di via Verga fino ai loggiati delle università, dalle panchine di viale Puccinotti fino al piazzale dell’Ufficio Immigrazione. Non c’è neanche un siriano e la maggioranza degli immigrati che arrivano sono uomini, un po’ strano visto che a rigor di logica in un flusso di profughi che fugge da una guerra ci si aspetterebbe di vedere soprattutto donne e bambini. Benvenuti a Macerata, il paese degli “extrasbarchi”, i sedicenti rifugiati politici pakistani che arrivano nella Civitas Mariae con il passaparola perché “la città è accogliente” e perché -riprendendo dalle dichiarazioni che rilasciano agli organi di stampa- ci sono dei perfetti mister x che gli parlano bene di Macerata nelle stazioni. Una città di frontiera dove il contrasto nei confronti dell’immigrazione clandestina e il diritto alla sicurezza dei cittadini sembrano essere andati in desuetudine, e dove le autorità preposte al controllo del territorio sembrano fare i controlli a tutti, tranne che agli immigrati. Vista la portata del fenomeno, non occorre essere scienziati dell’ordine pubblico per capire che servirebbero accertamenti mirati alle stazioni dei treni e degli autobus per individuare se ci sono dei “mecenati” che smaniano di redditizio multiculturalismo, capire finalmente se c’è un’organizzazione che li porta qua e che paradossalmente potrebbe anche speculare sulla loro pelle. Non ci sembra di chiedere la luna, ma il rispetto della legalità, considerata tra l’altro la minaccia sempre più concreta del terrorismo islamico e il recente arresto, da parte della Polfer, di tre siriani con passaporti falsi alla stazione di Ancona. Niente da fare, per ora sembra che in Questura e in Prefettura abbiano altro da fare. Del resto, quanto accaduto pochi mesi fa in corso Cavour, dove un nutrito gruppo di extracomunitari ha bloccato sfacciatamente il traffico e messo sotto scacco la città, è indice della totale impunità a cui sono stati abituati. Comunque se sul fronte dell’ordine pubblico si brancola nel buio, su quello politico c’è poco da scherzare. Se da parte dell’amministrazione qualcuno potrebbe spiegare che vengono a Macerata perché sono attratti dal clima culturale che si respira in giro o magari dal “meraviglioso” albero di Natale collocato in piazza della Libertà, all’opposizione non ci sembra di vedere nessuno realmente intenzionato a dare battaglia o più semplicemente a sollevare la questione in consiglio comunale. Insomma, siamo sempre più convinti di quello che sostenevamo in campagna elettorale, ovvero che centro-destra e centro-sinistra sono due facce della stessa medaglia. Forza Nuova, unica forza politica cittadina che sembra interessata al contrasto dell’immigrazione clandestina, continuerà a vigilare come una sentinella nelle strade fino a quando non si metterà la parola fine alla parola extrasbarchi.
Nessuno, o quasi, a Macerata riesce a capire quale sia il vantaggio che la città e i cittadini trarranno dall’operazione di riscatto anticipato del parcheggio dei giardini Diaz, il Park sì, da parte del Comune.Ieri sera se n’è discusso all’Hotel Claudiani durante l’incontro organizzato dai gruppi consiliari di Forza Italia e Idea Macerata-Marche 2020. Presenti in sala anche rappresentanti della società civile, architetti, tecnici e forze politiche scettiche o contrarie alla posizione dell’amministrazione come Roberto Cherubini del gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle, Gabriele Mincio di “Città viva” e Bruno Mandrelli del Pd.L’unico ‘bastian contrario’ della serata, in linea con la posizione comunale, è stato il capogruppo dell’Udc Ivano Tacconi, che ritiene strategica la scelta del sindaco Carancini di acquisire la gestione del parcheggio. Secondo “l’unico rappresentante del sì” ridare in gestione in parcheggio al Comune potrebbe essere un modo per collegarlo a Via Mattei - La Pieve, una strada che in futuro potrebbe collegare il capoluogo all’autostrada, secondo un progetto dell’amministrazione Carancini datato 2013. L’idea affonda le radici nella Legge Corona del 1967 che obbligava a unire i capoluoghi con l’autostrada.L’operazione che il Comune vuole concludere con la società gestore del parcheggio, la Saba Spa, costerebbe alla collettività tra un milione e 600 mila euro e 2 milioni e 200 e consiste nel riscatto da parte del Comune della concessione del parcheggio del 1988 e che durerebbe fino al 2038. La gestione negli anni è stata sempre fallimentare con perdite che “nel 2013 sono arrivate a 196 milioni di euro”, spiega l’economista Giorgio Luzi. Numeri che si aggiungono ai 37 milioni di debiti che il Comune di Macerata oggi ha nelle proprie casse”, come ricorda il capogruppo in Comune di Fratelli d’Italia Paolo Renna.Il parcheggio dei giardini Diaz è notoriamente sottoutilizzato, tanto che negli anni la parte superiore che comprende la metà dei posti auto, 200, è stata chiusa dalla Saba per tagliare i costi.Perché le persone non parcheggiano nel Park sì? Secondo l’architetto Silvano Iommi il parcheggio “è espressione di un’architettura organica, ma anche frutto di un errore progettuale e sta costringendo la città a modellarsi alle sue esigenze e non viceversa”. Un altro architetto Vittorio Lanciani, ex candidato sindaco della città, aggiunge che il Park sì “non può essere il parcheggio del centro storico: è il più lontano dalla piazza e ha un accesso infelice”. Si tratta di un luogo abbandonato a se stesso, in cui “la Saba da anni non fa manutenzione - denuncia l’avvocato Andrea Marchiori, esponente di FI - e per questo già nel ’94 l’amministrazione comunale richiedeva consulenze per la revoca del contratto di concessione alla multinazionale per inadempimenti”.Una delle proposte negli anni in campo tra l’azienda Saba Spa e il Comune sarebbe sarebbe stata quella di dare in affitto il parcheggio per due anni all'amministrazione per 150 euro l’anno. Alla fine del biennio, che avrebbe permesso al Comune di fare un’attenta valutazione di perdite e guadagni, la proposta avrebbe previsto di acquistare la concessione, versando all’azienda la differenza oppure di riconsegnare la concessione nelle mani degli attuali gestori. Si tratta di una soluzione, più cautelativa per le casse del Comune, ma scartata dall’amministrazione.Tuttavia, qualcuno ha ventilato l’esistenza della possibilità per il Comune di revocare la concessione alla multinazionale spagnola per motivi di pubblico interesse senza pagarle alcun dazio, considerato che si tratta di una gestione in perdita. Anche di questa possibilità il Comune non ha mai parlato.Chi deve decidere su una questione che investe l’amministrazione come proprietaria del terreno, ma non più come gestore dell’area? Per alcuni a decidere deve essere l’organo più rappresentativo della città, il consiglio comunale, per altri no. “Quello dell’acquisto della concessione non è una risoluzione consensuale del contratto, che dovrebbe essere a costo zero - spiega l’avvocato Marchiori - si tratta, invece, dell’acquisto di una ramo d’azienda. Un’operazione che non fa un ente pubblico e che non deve essere discussa in consiglio comunale”.La questione, rimasta per anni all’oscuro non solo della città, ma anche della politica locale, almeno a parole, è al centro del dibattito politico oramai da due anni, da quando il Sindaco dichiarò per la prima volta pubblicamente di essere interessato all’acquisizione della gestione del Park sì. Nessuno riesce a vedere la fine di un problema che il capogruppo di FI in Comune Riccardo Sacchi ha definito “psichiatrico”. Secondo Fabio Pistarelli, ex capogruppo in Comune di FI, questo è il sintomo della malattia di cui soffre Macerata, quella di “portare avanti i problemi senza mai risolverli”. Una soluzione ci sarebbe, ma nessuno ne parla. L’allusione viene dalle dichiarazioni di Deborah Pantana, ex candidata sindaco di Macerata e consigliera di FI in Comune. “Restiamo vigili - avverte - perché qualcuno sta facendo una nuova consulenza e potremmo essere sorpresi dalla nascita di una cooperativa che gestirà il Park sì”.Dunque, se l’operazione non è utile alle casse comunali e neppure ai cittadini, che da anni, non hanno mai utilizzato a pieno il parcheggio, tutto questo a chi giova? A detta dell’ex Presidente dell’azienda municipalizzata Erminio Copparo, sicuramente non gioverebbe all’APM (l’Azienda Pluristervizi di Macerata), che oggi gestisce gli altri parcheggi della città.Se la scelta Carancini dovesse portare i suoi frutti, con nuovi guadagni per il Park sì, l’APM avrebbe un calo dei suoi introiti e quindi di quelli dello stesso Comune di Macerata.
Da questa mattina un gruppo di giovani immigrati, tutti provenienti dal Pakistan, staziona in Piazza della Libertà, proprio di fronte al Teatro Lauro Rossi. Non parlano italiano e sono visibilmente provati dal freddo e dalla fame. Abbiamo provato a scambiare due chiacchiere con uno di loro che, in un inglese stropicciato, ci ha raccontato: "da cinque giorni siamo senza un letto, e siamo costretti ad arrangiarci come capita. Abbiamo dormito per due notti sul ciglio di una strada adiacente ad uno spazio verde, poi in una chiesa e, la scorsa notte, ci siamo accampati all'Ufficio Immigrazione. Per la notte che verrà, purtroppo, non abbiamo un posto in cui dormire e credo proprio che saremo costretti a rimanere qui. L'Ufficio Immigrazione, infatti, è pieno e non c'è spazio per noi". Gli immigrati hanno portato con sé borsoni pieni di indumenti e coperte, ma probabilmente non basterà uno strato in più di lana per riscaldarsi dal freddo tagliente delle notti dicembrine.
Vinti 5.000 euro nella tabaccheria edicola di Franco Cantarini, situata in Piagga della Torre, in pieno Centro Storico. Ignoto ancora il nome del fortunato vincitore, che proprio oggi ha ritirato il montepremi. La vincita, infatti, risale a qualche giorno fa ed è stata ottenuta grazie alla combinazione del gratta e vinci "Turista per sempre". Franco Cantarini Il biglietto vincente