Nell'ultima puntata di Quarto Grado, la trasmissione d'inchiesta di Mediaset, si è tornati a parlare dell'omicidio di Pamela Mastropietro con dei chiarimenti sulla cartella clinica cancellata, che sembra esistere in due versioni, una delle quali perfettamente leggibile, come mostrato dall'avvocato della Pars all'inviata della trasmissione. Anche se il caso sembra chiarito, resta comunque il dubbio del perché ne sia circolata una copia illeggibile.
Sono state poi trasmesse le parole dell'interrogatorio di Innocent Oseghale, l'unico degli imputati che ha deciso di parlare, ma che di fatto non ha detto niente di utile per le indagini, professandosi innocente, dicendo di non sapere niente né della morte di Pamela, né del depezzamento del cadavere, né dell'abbandono dei due trolley, negando anche cose emerse ed appurate dagli inquirenti durante le indagini.
Si è parlato anche del servizio andato in onda nella puntata precedente, nel quale era stato filmato l'acquisto di una dose di eroina da uno spacciatore nigeriano. Servizio che aveva suscitato comprensibilmente molta indignazione, perché dopo tutto quello che è successo a Macerata, la situazione sembra essere identica a prima ed è scandalosa la facilità con cui si spaccia e si riesca a reperire eroina.
Il conduttore, raccontando quanto accaduto dopo la messa in onda del servizio, ha parlato anche delle parole del sindaco di Macerata, che avrebbe definito la cosa come "un'inchiesta vergognosa". Parole che Nuzzi bolla come non degne di replica alle quali reagisce dicendo di non volersi arrabbiare ed invitando Carancini in trasmissione affinché possa dirgliele in faccia. "Anche perché - continua il giornalista - è vergognoso il silenzio che c'è su questo spaccio che continua a mietere vittime".
Carancini chiamato in causa anche da Sabrina Scampini, ospite fissa della trasmissione, che definisce "vergognoso il suo silenzio nei confronti di certe situazioni e il suo farsi sentire solamente quando gli fa comodo farlo", aggiungendo inoltre: "come giornalista ho il dovere di dire le cose che non tornano e come cittadina, ho il diritto di pretendere di vivere in un posto sicuro, dove non sia possibile acquistare eroina in una piazza".
La Roana Cbf torna vincente anche dalla trasferta di Montale Rangone. Tre punti che consolidano il terzo posto in classifica e che dimostrano ancora una volta la crescita tecnica e mentale della matricola che fa paura a tutte le avversarie. Una partita sempre in pugno. Solo nel secondo set la Emilbronzo ha cercato di contenere la forza delle ragazze di Paniconi, senza pero riuscire nel colpaccio.
Inizio battagliero tra le due formazioni nel primo set, Macerata trova il primissimo break sul 3 a 5 e poi allunga ancora un po' con due attacchi di Grizzo e Bellucci che porta la Roana Cbf sul 5 a 9. Qualche errore di troppo in battuta tiene a galla la squadra di casa, Peretti e compagne fanno il bello e il brutto del set, attaccando molto bene e cedendo troppo dai nove metri. Le ragazze di Paniconi non mollano la testa del set e sul 12 a 18 il coach emiliano chiama il secondo time out per non lasciar nulla di intentato. Macerata risponde infilando altri due punti. La Roana Cbf archivia il primo set 25 a 17 con un muro perentorio della palleggiatrice arancionero, Peretti.
Nel secondo parziale le ospiti partono piu’ contratte e solo sul 5 pari sembrano tornare al gioco del set precedente, dopo aver recuperato lo svantaggio la Roana Cbf avanza punto punto con la Emilbronzo. Il set racconta un’altra partita rispetto a quello precedente, scambi lunghi e attacchi a tutto braccio, belle difese e muri decisivi. Rita e compagne riescono ad allungare sul 12 a 14, le locali rimangono lì, aggrappate alle avversarie, si gioca sul filo di un vantaggio che Macerata difende con la giusta aggressività. Sul finale la Emilbronzo non riesce più a tenere il passo e Macerata ne approfitta allungando di altri due punti (16 a 20). Pomili e compagne cavalcano l’onda e chiudono il set 18 a 25.
Il terzo set si apre con parziale di quattro punti per Macerata con Bellucci in battuta. A nulla serve il time out della Emilbronzo, al ritorno in campo la Roana Cbf detta ancora le regole in campo con attacchi super efficaci e una battuta molto più incisiva. Macerata è una macchina da guerra, le locali sembrano non essere scese in campo, più per merito delle avversarie che per loro demerito. Le arancionere arrivano anche ad un vantaggio di dieci punti e gestiscono il set fino alla fine. Si chiude 19 a 25 e si rimanda l’appuntamento a sabato 17 marzo alla Marpel Arena di Macerata per la gara contro la Blu Volley Quarrata.
Roana Cbf HR Volley Macerata: Peretti 4, Patrassi, Grilli 1, Rita10, Di Marino 6, Malavolta (L1), Pomili 18, Bellucci 7, Costagli, Giorgi 2 Barzeti (L2), Grizzo 14, Armellini
“Musicultura è una grande realtà che mi affascina, ho avuto la fortuna di partecipare al Festival fin dalle prime edizioni, il mio cuore è qui con Musicultura”
Cosi il cantautore e medico abruzzese Mimmo Locasciulli, atteso ospite dell’ultimo week end delle audizioni live, ha salutato il pubblico del Festival e al pianoforte, accompagnato da Marco di Marzio al contrabbasso e Mattia Feliciani al sassofono ha offerto una performance unica, ricca di poesia e di intense e colorate trame musicali, creando suggestioni e atmosfere calde e avvolgenti.
Tra i brani:"Cara Lucia", “Un po’ di tempo ancora”, “Aria di Famiglia”“Correre baby”e ha chiuso l’esibizione tra gli applausi scroscianti del pubblico incantato ed emozionato con “Tango dietro l’angolo” .
Una grande serata di musica che ha visto tra i protagonisti della gara Sarah Stridedi Como trionfare su tutti, aggiudicandosi il “Premio Antonello Ieffi Energie Rinnovabili” decretato dalla giuria del Festival per la migliore esibizione.
Sarah Strideall’anagrafeSarah Demagistri di Como,nel 2012 pubblica “Sarah Stride”, primo album solista e successivamente “Canta Ragazzina”, un album di celebri brani anni ’60 riarrangiati in chiave alt-rock. Nel 2017 esce “Schianto”dove i mondi della melodia italiana e dell’elettronica industrial convivono in un equilibrio straniante e nuovo. La musica è la sua compagna di vita, uno strumento con cui ha costruito un mondo adatto a lei. A Musicultura propone tre brani “Madre”, “I barbari” e “Megasentimento”.A Marco Greco è andato il “Premio Gradimento del Pubblico del Centro Val Di Chienti”, la calda voce del cantautore romano, accompagnatadalle chitarre e dal suono del bouzouki, ha conquistato il pubblico con i suoi tre brani: “Il maestro sta in cielo”, dedicato al grande Fausto Mesolella, scomparso lo scorso anno, produttore artistico e suo maestro di vita che ripeteva spesso: “La tua musica è così antica da sembrare moderna”, e la giuria del Festivalconferma la veridicità di queste parole, definendo ancora “antico” il tocco con cui Greco scrive le proprie canzoni. Prosegue con “Abbiamo vinto noi” e conclude con “Ortica e Rosmarino”,canzone apprezzata da Paolo Conte, suo mentore che lo haportato nel 2015 nella rosa dei 60artisti selezionati per Sanremo Giovani.
A rappresentare le Marche sul palcoscenico di Musicultura Comelinchiostro aliasGiorgio Bravi diSant’Angelo in Vado PU, un artista eclettico che tra teatro di strada, commedia dell’arte e musica ha trovato la propria via. Il cantautore urbinate, si ispira alteatro-canzone di Gaber e Luporini rivisitato con un’anima pop elettronica tendente all’indie. Con la band La Bottega del Rumore Nobile conta più di 700 live, un disco “L’isola dei Conigli”e un singolo“Il Baule”. Nel 2017 esce il primo singolo da solista , “Chissà” brano che propone a Musicultura insieme a “Facile” e “Disegnerà”, dal suo ultimo disco “Di che cosa hai paura”. La paura a cui si riferisce Comelinchiostro è la paura di qualcosa che viene da dentro -quellache ci spaventa di più- lo spietato confronto con noi stessi.
Petrina di Padova cantautrice, pianista, compositrice e danzatrice dopo aver vinto nel 2007 il Premio Ciampi, incide 4 album e collabora con Paolo Fresu, che pubblica il suo penultimo lavoro, Roses of the Day. La sua carriera artistica è caratterizzata da esibizioni in tutto il mondo - da New York a Berlino, da Los Angeles a Londra, passando per Madrid, Osaka e Tokio -e nel 2017 è invitata come solista al DC Jazz Festival di Washington.
La sua musica è lontana dal modo tradizionale di concepire la canzone italiana, “Piccola cicatrice” è un esempio di questa anti convenzionalità, ha proposto poi “Era ieri” e “Ragazzo in fuga”.
Carla Parlato, in arte Rakele, di Napoli inizia il suo percorso artisticoall’età di soli 13 anni con la partecipazione a Veleno Fertile, progetto di Lucariello prodotto da Sugar Music. In seguito è la front-woman di una band elettro–pop locale e la svolta avviene nel 2013, grazie ai produttori Bungaro e Cesare Chiodo, Nel 2015 è a Sanremo Nuove Proposte ed esce “Il diavolo è gentile”, suo disco d'esordio.
Al Festival propone “La forma del suo abbraccio”, “Qualcosa di te” e “Il quadro verde”.
I siciliani i Pupi di Surfaro di Caltanissetta, hanno sempre fatto della propria musica una bandiera d’impegno politico. La sperimentazione è la chiave del loro progetto, nel 2014 esce il disco “Suttaterra”, nel 2016 producono il singolo “Li me’ paroli” e il disco “Nemo Profeta”. La loro lotta attraversa il cuore del pubblico e si libera sul palco con la forza della tradizione siciliana, a Musicultura propongono “Per l’amore, per la libertà”“Gnanzou” e “Soffio dell’anima” una preghiera all’amore, perché l’amore ci purifica e alla fine ci salva.
IV E ULTIMO WEEK END AUDIZIONI LIVE MUSICULTURA 2018
GLI ARTISTI IN GARA E LE DATE DELLE ESIBIZIONI
VENERDI’ 9 MARZO
1.SARAH STRIDE
2.MARCO GRECO
3.PETRINA
4.RAKELE
5.OSPITE: MIMMO LOCASCIULLI
6.PUPI DI SURFARO
7.COMELINCHIOSTRO
SABATO10 MARZO
1.GLORIA
2.FRANZ
3.ALBERTO NEMO
4.MARVANZA
5.FABIANA MARTONE
6.GIULIO WILSON
7.GLOSIE
DOMENICA 11 MARZO
1.RICCARDO DEGIORGI
2.FRANCESCO MIRCOLI
3.LE VACANZE
4.DANIELA PES
5.NUMA
6.LA SCALA SHEPARD
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Un anno straordinario che ha permesso al locale di diventare un vero e proprio punto di riferimento per la città. Di Gusto spegne la sua prima candelina.
"La festa rappresenterà un momento speciale per ringraziare con un brindisi di buon augurio le tantissime persone che ci hanno accompagnato in questo primo fantastico anno. Ringraziamo gli studenti universitari, vere e proprie anime del locale, con la loro passione e il loro amore per la nostra città, i tantissimi turisti che hanno scelto il DiGusto e Macerata per trascorrere le proprie vacanze, i maceratesi che ogni giorno ci premiano con la loro presenza e fedeltà. Ringraziamo l'amministrazione comunale per il grande lavoro svolto per la valorizzazione storico culturale e turistica del centro storico" spiegano i titolari.
"Abbiamo vissuto ogni giorno di questo primo straordinario anno come fosse sempre il primo: con il sorriso, con la passione, con il desiderio di regalare momenti di gioia e piacere, con l 'obiettivo di rendere straordinario ogni istante vissuto nel nostro locale. Tante novità arriveranno nella prossime settimane, a partire dai menu che proporremo ai clienti raccontando la bellezza e la qualità del nostro territorio, proponendo pizze speciali con vari impasti da scegliere ogni volta, stupendo con il sushi più buono d'Italia dello chef Rolim Alemao.
Sarà una grande festa, allietata da due dei più grandi dj del nostro territorio, Enrico Filippini e Francesco Campetella". L'appuntamento è per domani, domenica 11 marzo.
Il 22 marzo 2018 ricorrerà il trentesimo anno dalla scomparsa del fondatore del coro dei Pueri Cantores “Domenichino Zamberletti” di Macerata. Don Fernando Morresi, nato a Macerata il 27 maggio 1934, ha speso la sua vita di sacerdote impegnandosi nel campo dell’educazione dei giovani, insegnando musica in diverse scuole della provincia, pubbliche e private. Figura di rilievo per l’attività corale nel territorio marchigiano, fondò i Pueri Cantores nel 1960 con lo scopo principale di animare la Messa domenicale, ma anche per aiutare i ragazzi a crescere nel canto e nello spirito dando loro il senso della collaborazione e dell’amicizia nel segno della musica. Don Fernando è stato inoltre un membro attivo e ascoltato della Federazione Nazionale dei Pueri Cantores, alla quale il coro è attualmente iscritto, dando un notevole contributo alla sua radicale riforma e rinnovamento. E poi il suo impegno nel coro della Cattedrale di Macerata, oltre alla fondazione, nel 1976, del Coro Sibilla di Macerata.
Sono molte le persone che portano nel cuore il ricordo di don Fernando, primo fra tutti il suo collaboratore ed erede nella direzione dei Pueri Cantores, il M° Gian Luca Paolucci, oltre a tutti coloro che fanno o hanno fatto parte dei Pueri. Ed è bello ricordare che i giovanissimi del coro attuale rappresentano la terza generazione di cantori e ciò è la migliore testimonianza del valore del lavoro di don Fernando. In occasione del trentesimo anno dalla sua scomparsa, i Pueri Cantores, insieme alla Corale Cantando e a tutti gli ex cantori che vorranno partecipare, ricorderanno don Fernando con una serie di eventi in occasione della annuale rassegna denominata “Poliphonica”. Si inizierà con una Messa in suo ricordo, celebrata dal Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi, domenica 18 marzo alle 12 presso la Chiesa del Sacro Cuore di Macerata, dove Pueri Cantores, ex Pueri e Corale Cantando si uniranno nel canto e nella preghiera.
Si proseguirà sabato 24 marzo con il Concerto spirituale di Pasqua “Beati i puri di cuore”, alle ore 21.15 presso la Chiesa del Sacro Cuore dove, oltre ai Pueri Cantores e alla Corale Cantando, parteciperanno anche gli ex Pueri e le ex Puellae. I Pueri Cantores e la Corale Cantando invitano tutti (ex Pueri e non) ad essere presenti, per ricordare don Fernando per tutto quello che ha fatto. Info e adesioni per gli ex Pueri: puerimacerata@gmail.com o sulla nostra pagina Facebook Pueri Cantores “D.Zamberletti" di Macerata
Riceviamo e pubblicato la nota scritta da Cristiana Di Stefano, iscritta a Popolo della Famiglia Marche e disabile
L’auto rappresenta il prolungamento di una protesi, per una persona disabile, ma evidentemente l’amministrazione comunale non riesce a comprenderlo, come non comprende che le barriere architettoniche vanno eliminate, non aggiunte (Legge 13/1989).
Anna Menghi, nella doppia veste di presidente Anmic e di consigliere comunale, si sta battendo, sola, da mesi, per far rispettare il diritto dei disabili a parcheggiare l’auto e a viversi la città, di fronte a un sindaco che non riesce a capire che entrare nel centro storico,o in piazzetta San Giorgio, parcheggiare, non è una concessione, o regalia, ma un diritto.
Purtroppo è fin troppo evidente la volontà dell’amministrazione comunale di discriminare, continuando ad impedire al disabile di accedere ovunque autonomamente, perché la cultura dello scarto lo vuole recluso in casa, nascosto come se non esistesse, escluso dalla vita comunitaria e dagli eventi cittadini.
Una mentalità che privilegia e rispecchia totalmente la linea del Parlamento, che ha legiferato sul testamento biologico, cioè sul presunto diritto allamorte e che continua a negare l’assistenza necessaria per vivere a chi non è autosufficiente, cioè nega il diritto supremo alla vita, soprattutto al disabile adulto senza più genitori o familiari conviventi. Quindi un Parlamento e un’amministrazione comunale che non garantiscono, e addirittura ostacolano, il diritto a vivere una vita piena e dignitosa, sancito anche dalla Costituzione.
L’amministrazione comunale invece di comprare e montare catene per impedire ai disabili di parcheggiare, dovrebbe iniziare a rispettare le leggi vigenti, iniziando finalmente i lavori per abbattere le innumerevoli barriere architettoniche poste ovunque in città, nelle periferie e nei borghi. Qualche esempio di barriera per chi non sa cosa sia: scale e gradini anche nei sottopassi;marciapiedi stretti e pieni di buche; scivoli troppo ripidi che fanno ribaltare la carrozzina; scivoli all’inizio di un marciapiede per salire e non alla fine per scendere; sui marciapiedi, a volte proprio nel mezzo, c’è di tutto: pali della luce, segnali stradali, cassonetti dell’immondizia,ma anche auto, moto e bici parcheggiate da chi dovrebbe essere multato.
Una buona amministrazione comunale farebbe sì che le piazze e i giardini, si riempissero di maceratesi perbene di giorno ed impedirebbe che durante la movida notturna, si affollassero di ubriachi che si liberano ovunque e senza pudore, dei liquidi in eccesso, di male intenzionati e di spacciatori.
“Bisogna recuperare il valore della comunità, inglobarla nella stessa progettazione, ripensando anche agli spazi, come le piazze, e al recupero dei beni archeologici e storici”. Le parole del rettore Francesco Adornato riassumono lo spirito di fondo che anima il lavoro dei ricercatori e delle ricercatrici dell’Ateneo coinvolti nel progetto della Regione Marche per lo sviluppo per le aree interne dell’Appennino. Lo stato dell’arte è stato tracciato oggi in occasione della premiazione voluta dall’associazione “Le cento città” che, attraverso l’iniziativa “Freschi d’accademia”, vuole dare visibilità alle eccellenze scientifico–culturali delle Università marchigiane, attraverso l’assegnazione di un riconoscimento simbolico, finalità ricordate dal presidente Giorgio Rossi e dal delegato Alessandro Rappelli.
Come ha detto in apertura il presidente del consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, “è necessaria una nuova narrazione dell’appennino e delle aree interne della nostra regione, in grado di invertire quella, estremizzata dal terremoto, che le vuole come aree in declino”. Per questo i quattro atenei regionali e l’Istao sono stati coinvolti dalla Regione nel percorso di di questi territori feriti.
Roberto Perna, archeologo e docente Unimc, insieme alla sua squadra di lavoro, ha redatto una carta dei musei pre e post sisma, dove viene evidenziata una situazione estremamente critica. I progetti proposti per il sostegno delle realtà museali puntano al miglioramento della qualità dei servizi e della fruibilità, anche in un’ottica di rete, e all’attivazione di interazioni con piccole e medie imprese strategiche, come quelle operanti nel settore energie rinnovabili o dell’editoria.
Anche il quadro delle biblioteche e degli archivi tracciato dalla professoressa Rosa Marisa Borraccini non è incoraggiante: degli 85 Comuni censiti, il 22% non hanno la biblioteca; il 25% hanno una biblioteca non fruibile; il 5% solo parzialmente fruibile. “La biblioteca pubblica, come ha ricordato l’Unesco, è la via di accesso locale alla conoscenza”, ha ribadito la docente, indicando alcune linee di rilancio che vanno dall’allestimento di poli di aggregazione a progetti di digitalizzazione. Alla ricostruzione di una senso di comunità mirano anche le attività portate avanti da Paola Nicolini, docente di psicologia dello sviluppo, che si è impegnata sul fronte delle scuole, dei servizi educativi per l'infanzia e del sostegno alle comunità con molteplici iniziative. Mara Cerquetti, ricercatrice di economia e gestione delle imprese, ha ribadito la necessità della formazione e dell’aggiornamento e figure professionali adeguate per valorizzare il territorio. Allo stesso tempo, il turismo, indicato dagli 87 sindaci intervistati come una potenzialità, deve essere considerato un’attività trasversale che deve irrorare le altre, come la valorizzazione dei beni culturali, la mobilità sostenibile, l’agrifood e il made in Italy.
“Le reali possibilità di sviluppo territoriale - ha ribadito Eleonora Cutrini, docente di economia applicata - poggiano sulla capacità di creare integrazione tra risorse culturali e creative e sulla soluzione di problemi diffusi nel sistema della imprese minori”.
Picchio News ha voluto festeggiare a tanti amici i numeri eccezionali di febbraio: un milione e 60mila visite, oltre 700mila visite uniche (quasi 750mila). Un risultato impensato fino a poco tempo fa, ma che ora rappresenta solo un punto di partenza. Al ristorante Il Boschetto di Tolentino, amici stretti e imprenditori da sempre vicini al giornale, si sono ritrovati per celebrare gli importanti risultati ottenuti. Guido Picchio e il direttore Roberto Scorcella hanno tagliato la torta con la quale hanno celebrato questo risultato, ringraziando i presenti per il sostegno che da due anni e mezzo rivolgono alla testata.
Incontro di benvenuto al gruppo di 60 aderenti all’Associazione Custodia del Grifoarciere, in visita a Macerata, guidati dal presidente onorario, brigadiere generale Massimo Iacopi.
A fare gli onori di casa il sindaco Romano Carancini che ha accolto la delegazione nella sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti, presentando la città e i suoi tesori nel dare il caloroso saluto di benvenuto agli ospiti.
L’associazione, nata nel 2002 e riconosciuta dal ministero della Difesa nel 2008, riunisce ufficiali, sottufficiali in servizio e in quiescenza, oltre a personalità civili con lo scopo di creare sempre più vicinanza tra la società civile e le forze militari, come ha spiegato il presidente Iacopi.
Nel corso dell'incontro, il sindaco Romano Carancini è stato insignito del titolo di custode del Grifo Arciere con Croce d’Oro di benemerenza, decretato dal Consiglio esecutivo dell’associazione, “con facoltà di fregiarsi delle insegne per tale classe”.
Il gruppo, con partecipanti provenienti da tutta Italia, reduce dell’assemblea annuale ad Assisi, ha voluto visitare Macerata e il suo territorio nell’ambito di una prassi consolidata che ogni anno li porta a scoprire le bellezze delle cosiddette “città minori”, che si svelano poi in tutta la loro ricchezza culturale e architettonica come ha sottolineato Iacopi. “E sarà certamente così anche per Macerata e i suoi gioielli”, ha detto il sindaco Carancini, consegnando agli ospiti il crest istituzionale, pubblicazioni sulla città e volumi di padre Matteo Ricci, prima di congedarli per la visita guidata al Teatro Lauro Rossi, all’antico orologio della Torre, ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, allo Sferisterio e Abbadia di Fiastra.
Riceviamo e e pubblichiamo dall'associazione commercianti centro storico.
"Oggi 9/3/2018 il nuovo direttivo dell'associazione culturale commercianti centro storico ha incontrato il sindaco Romano Carancini, gli assessori Monteverde, Casoni e Iesari per affrontare i problemi del commercio in centro storico.
Questo appuntamento, fissato all'indomani dell'elezione del nuovo direttivo, è stato positivo, dato l'ottimo dialogo tra i presenti, che si sono mostrati disponibili a ragionare sulle richieste avanzate, dopo un confronto interno con la giunta comunale. L'esito del confronto è atteso per la prossima settimana, nell'ambito di un nuovo incontro tra il direttivo dell'associazione e i rappresentanti dell'associazione".
Il Centro Nuoto Macerata orgoglioso e in festa grazie alla spettacolare performance di Maria Chiara Cera che si è appena confermata un portento nel mondo natatorio dei non udenti.
La giovanissima atleta maceratese è stata star dei Campionati Italiani FSSI di nuoto in vasca corta, disputati a Fabriano: ha preso parte a 6 gare ed è salita sul podio in ognuna di queste! Non solo, per 4 volte è stata anche la migliore. Quattro ori e due argenti, pazzesco.
La Cera è stata regina assoluta del dorso vincendo in tutte le distanze della specialità, vale a dire i 50, 100 e 200 metri, migliorando inoltre sensibilmente i record italiani di cui era già detentrice. Ancora, ha primeggiato nella gara sprint per eccellenza, i 50 stile libero.
Gli argenti sono arrivati nei 50 farfalla e nei 200 misti dietro alla bravissima atleta bolognese Martina Biasin.
Felice il tecnico Franco Pallocchini per la crescita della sua atleta che ha consentito al Centro Nuoto Macerata di piazzarsi al 2° posto della classifica di società dietro solo alla fortissima squadra di Torino.
L'allenatore del Team Italia FSSI, Vito Del Priore, ha infine lasciato intendere che Maria Chiara e la Biasin saranno i pilastri del gruppo selezionato per i prossimi Campionati Europei che si svolgeranno in Polonia nel mese di luglio.
Oggi presso la sede del neo nato Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata in Corso Cavour gli infermieri della provincia si sono dati appuntamento per affrontare un programma informativo e formativo sugli accessi vascolari.
Il gruppo formativo composto dagli anestesisti Elisei e Iacobone e dagli infermieri esperti Ascenzi, Feliziani, Di Tullio, Capannari e Perugini dipendenti dell’Area Vasta n. 3, hanno addestrato più di cinquanta infermieri nella gestione degli accessi vascolari dal posizionamento mediante ecografia, alla medicazione quotidiana, alla gestione delle complicanze.
"In un momento - il commento del consiglio direttivo - in cui la medicina offre grandi possibilità tecnologiche gli infermieri della provincia di Macerata si sono fatti trovare pronti alla crescita professionale ed alle competenze avanzate al fine di fare sempre il massino per l’assistenza dei loro pazienti. Visto l’enorme successo di pubblico e l'apprezzamento per l’elevato standard tecnico e formativo il Consiglio Direttivo dell’ordine sicuramente ripeterà l’evento".
La chiusura del centro storico di Macerata non smette di far discutere e per rivedere le norme che regolano la ztl è stata appena depositata una mozione con cui si chiede l'impegno della Giunta a rivedere urgentemente le norme che hanno disposto la chiusura del centro storico e a prevedere misure di rilancio.
La mozione firmata da Riccardo Sacchi e dai consiglieri Andrea Marchiori, Deborah Pantana, Paolo Renna, Anna Menghi, Francesco Luciani, Maurizio Mosca e Gabriele Mincio nasce "dai numerosi incontri - si legge nella stessa - dalla copiosa rassegna stampa sull’argomento e dal dibattito sui social in particolare, nel periodo invernale e, ancor di più, nel periodo delle festività natalizie, in cui i commercianti si aspettavano, legittimamente, un maggior afflusso di clientela è emerso con assoluta chiarezza un brusco calo di presenze nel centro storico e, di conseguenza, del giro d’affari per le attività ivi esistenti. Tutto ciò in un contesto pregresso di forte penalizzazione post-sisma del 2016. Numerosi commercianti manifestano insoddisfazione, preoccupazione e malcontento al riguardo. Segnalazioni e lamentele sono state espresse anche riguardo all’accesso da parte di fornitori, ditte edili, artigiani, operatori vari, che in centro debbono recarsi per motivi lavorativi e che, in tale contesto, hanno riscontrato numerose e gravissime problematichee lacune riguardo alla normativa vigente. La “chiusura h. 24” del centro storico non è stata affiancata dalla previsione di un efficace, intenso e coinvolgente calendario di attività a supporto (iniziative, eventi, manifestazioni, ecc.). Basti pensare alla scarsa affluenza in centro nel periodo natalizio e nella notte di capodanno. E’ mancato un vero e proprio coinvolgimento, coordinamento tra amministrazione, commercianti, residenti, Università degli Studi, Accademia di Belle arti e associazioni di categoria, segnale evidente di carenza di visione programmatica e organizzativa. Per il pagamento di ogni biglietto di sosta scaduto e per ogni altro incombente collegato alla sosta si è prevista la necessità, per l’automobilista, di recarsi presso la “garitta” di Rampa Zara, con tutti gli immaginabili disagi connessi alla scomoda collocazione. Peraltro, risulterebbe che, in orario di chiusura della garitta, il dispositivo per il pagamento preveda soltanto moneta metallica e non cartacea, oltre al fatto che spesso lo stesso sia bloccato o non funzionante, amplificando, così, i disagi".
Necessario quindi per chi ha firmato la mozione regolare diversamente le norme di chiusura del centro storico della città e mettere in piedi per trovare la miglior soluzione un approfondito dibattito e confronto con tutti i soggetti interessati (residenti, commercianti, cittadini, associazioni, ecc.). "Su un tema così sensibile- si legge ancora - l’amministrazione comunale non può e non deve sottrarsi al dibattito, ed ha anzi l’obbligo di recitare un ruolo di impulso e da protagonista nell’ascolto e nella condivisione, creando l’occasione per un confronto finalizzato ad attenuare le divisioni e a rafforzare i punti di contatto tra le diverse posizioni. Anche alcuni esponenti della maggioranza di centro-sinistra hanno recentemente espresso pubblicamente e chiaramente la necessità di una urgente rivisitazione della normativa in questione".
"Il Consiglio comunale di Macerata impegna l’Amministrazione - si conclude la mozione - ad operare una profonda e tempestiva rivisitazione delle disposizioni sulla ZTL entrate in vigore nel maggio dello scorso anno, con particolare riferimento all’apertura in fasce orarie programmate, nonché all’eliminazione dei gravi disagi e alla conseguente facilitazione di ingresso per i fornitori, gli operatori, gli artigiani, le ditte edili, ecc., che in centro storico debbono recarsi per motivi di lavoro (con macchinari e attrezzature varie); ad intraprendere un’urgente riqualificazione del centro storico, con particolare riguardo all’arredo urbano, all’illuminazione, alla segnaletica relativa ai punti di interesse (musei, chiese, monumenti), ecc., migliorandone la vivibilità e rilanciandone l’immagine; a promuovere politiche di agevolazione alla residenzialità, al commercio e all’artigianato, prevedendo incentivi, sgravi, nonché provvedimenti di agevolazione alla sosta per chi si rechi a Macerata per turismo o per fare acquisti; a coinvolgere nel percorso di revisione delle norme di cui all’oggetto e nella programmazione futura di eventi ed iniziative tutte le parti in causa (residenti, commercianti, Università, Accademia di Belle Arti, associazioni di categoria, ecc.); a farsi parte attiva nel convocare tempestivamente un confronto (Consiglio comunale aperto, dibattito pubblico, ecc.) che coinvolga tutti i soggetti interessati – con particolare riguardo ai residenti e ai commercianti - al fine di addivenire ad una soluzione il più possibile condivisa".
Ieri mattina gli agenti della “Volante” sono intervenuti presso la Motorizzazione civile in Via Annibali in quanto l’ingegnere che incaricato di seguire gli esami per il conseguimento della patente di guida aveva udito uno strano ronzio provenire da uno dei candidati. Sul posto gli agenti procedevano all’identificazione di un cittadino pakistano di 30 anni il quale veniva trovato in possesso di materiale elettronico (telefono cellurare con mini auricolari wireless) attraverso il quale l’uomo ricevava indicazioni dall’esterno sulle risposte esatte da dare. Il materiale è stato sequestrato e il giovane denunciato all’A.G. per il reato di truffa.
Sempre intensa inoltre l’attività svolta dall’Ufficio Immigrazione.
Anche ieri, un cittadino di origini nigeriane di 46 anni sottoposto a controllo dalla “Volante” davanti ad un supermercato e risultato clandestino sul territorio nazionale, è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione ed espulso dal territorio nazionale.
La Polizia di Stato ha chiuso il cerchio intorno alla banda che nella serata del 4 marzo scorso aveva rapinato il “Bar Roma” minacciando il titolare e gli avventori con una pistola.
Questa mattina all’alba infatti, gli uomini della Squadra Mobile diretti dal Vice Questore Aggiunto Dr. Alesandro Albini, al termine di serrate indagini, hanno tratto in arresto il terzo componente della banda di rapinatori responsabili della suindicata rapina. L’uomo, 52 anni, pruripregiudicato per rapina, furto e reati connessi al traffico di stupefacenti, è stato sorpreso nel sonno all’interno della sua abitazione sita in provincia di Fermo. L’arrestato era colpito da una Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Macerata che, al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal Sost.Proc. Margherita Brunelli e Coordinate dal Procuratore della Repubblica Dr. Giovanni Giorgio, condividendo la tesi investigativa e la validità degli elementi probatori acquisiti, ha emesso il provvedimento restrittivo. All’interno dell’abitazione sottoposta a perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto gli abiti indossati dall’uomo durante l’azione criminosa ed altro materiale ritenuto utile al proseguo delle indagini finalizzate a verificare se la banda possa essere stata responsabile di fatti criminosi verificatisi in provincia negli ultimi mesi.
L’arrestato è stato associato al carcere di Ancona-Montacuto.
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“Partiamo senza sapere cosa ci aspetta e, in qualche modo, scavalchiamo le difficoltà, tra sbalzi d'umore. Ma la cosa più bella è che portiamo la nostra vita dentro una valigia, anche se non siamo mai pronti né a disfarla né a rifarla”. Sono le parole di Valona Zenku, di origini macedone, ma nata in Italia, studentessa dell‘I.I.S. “Matteo Ricci “, a Macerata, nonché un'eccellenza dell'indirizzo Tecnico-Turistico. Da circa sei mesi frequenta un anno di studio all'estero in Germania e precisamente nell' “Augustinus-Gymnasium”, grazie ad una borsa di studio del Comune di Weiden, nell'Alto Palatinato.
Il desiderio di Valona, di approfondire la lingua tedesca per ampliare la sua formazione e le sue opportunità di lavoro, è maturato nel 3° anno di scuola, in particolare durante il periodo di Alternanza Scuola-Lavoro, presso un'agenzia di viaggi e in occasione dello scambio tra gli studenti della scuola superiore di Macerata, gemellata con quella, appunto, di Weiden.
Valona, come altri studenti, non aveva potuto partecipare per problemi familiari, ma non ha perso occasione di fare amicizia con i ragazzi tedeschi, quando questi ultimi sono giunti a Macerata e come guida turistica si è acquistata l'ammirazione da parte degli insegnanti tedeschi per la perfetta competenza linguistica, dimostrata nelle presentazioni. Così, quando lei ha espresso il desiderio di frequentare un anno scolastico in Germania, il Comune di Weiden e il liceo “Augustinus” si sono resi subito disponibili, trovando famiglie pronte a ospitarla. Un'occasione unica e completamente gratuita, frutto anche della lunga amicizia tra il nostro capoluogo di Provincia e la cittadina tedesca.
Accolta, dunque, nella seconda classe del corso di studi corrispondente a quello italiano, normale prassi di inserimento in scuole dove vengono accettati studenti stranieri, qui avrebbe dovuto frequentare il 4° anno, l'allieva, orgoglio dei professori di Macerata, li ha raggiunti con una video-chiamata e li ha informati sulla sua nuova vita. Non aveva mancato a Natale di venirli a trovare, ma l'incontro con i suoi compagni di classe, le emozioni e qualche lacrimuccia avevano prevalso.Periodo indimenticabile nella vita di un giovane, il trascorrere un anno all'estero coincide con la consapevolezza di conoscere in modo più profondo lo stile di vita di un altro popolo che, sebbene europeo, ha caratteristiche ben diverse dalle proprie e si affronta tutta una serie di esperienze da approfondire.
E Valona, con una buona dose di spirito, lo ha ricordato in un decalogo in cui tanti, che hanno condiviso la stessa esperienza, possono ritrovarsi. E' proprio vero che quando si va in un paese estero “Parti con una valigia e ritorni con tre”, spesso, quando ci si esprime, “Ci si confonde con le lingue”, la studentessa ne padroneggia tre, “E faccio confusione tra la famiglia di origine e quella ospitante nei discorsi”. Tra l'altro si dubita che la famiglia ospitante, presso cui la ragazza alloggia, la lascerà andare, considerato che è entusiasta di come Valona cucini. Quindi non solo è una studentessa modello, ma anche un'ottima cuoca!
Ed ancora la sorpresa di “Essere conosciuta da tutti anche se tu non li conosci”, oppure il rammarico di “Aver perso il primo giorno di scuola” o “Il vergognarsi di leggere a voce alta davanti a tutti per via del proprio accento” ha affermato la studentessa.Ci sono anche le difficoltà, ma vale la pena affrontarle, perché come continua Valona: “Noi Exchange-students siamo forti, non ci annoiamo mai.” E quanta soddisfazione nel pensare che quando: “Sentivo parlare sempre più spesso di figli di amici che partivano per l'anno all'estero, - e mi chiedevano - : “E tu lo faresti?” la mia risposta era, senza un attimo di esitazione, “Partirei all'istante". In ogni modo, anche in Italia non vedono l'ora di riaverla tra loro e riabbracciarla, certi che Valona avrà tante cose da raccontare!
Il 26 febbraio si è tenuta presso i campi profughi Saharawi la 18 ^ edizione della Sahara Maraton, una maratona di solidarietà per il Popolo Saharawi, cui hanno partecipato oltre 500 persone in rappresentanza di 23 nazioni.
Quest'anno, per la prima volta, era presente anche l'artista Giovanni Storti, del famoso trio Aldo, Giovanni e Giacomo, il quale, in data 3 marzo, insieme all’intero gruppo italiano partecipante alla maratona, si è recato in visita presso la sede locale dell’associazione Rio de Oro, ricevuto dalla Presidente Rossana Berini e da altri volontari presenti. Ha incontrato anche alcuni dei bambini che la scorsa estate sono stati ospiti del Comune di Macerata e che stanno seguendo un protocollo di cura e riabilitazione anche presso i campi profughi, sempre seguiti dall’associazione.
Storti ha voluto conoscere la storia della nostra associazione, i nostri progetti, ha visitato la struttura dove vivono i bambini ed è rimasto molto impressionato dall'operato di volontari e, soprattutto, della scelta di vita della Presidente. Rossana Berini, infatti, per seguire le attività dell'associazione e soprattutto i bambini in cura, trascorre ormai gran parte dell'anno nei campi profughi, condividendo la lunga attesa del popoloSaharawi.
Nell'occasione, ha incontrato anche Warda, la ragazza Saharawi giunta in Italia per la prima volta nel 2008 con il progetto di accoglienza estiva, con gravi problemi di deambulazione, oggi in parte risolti, grazie al percorso sanitario intrapreso con l’associazione. A luglio del 2016 Warda aveva ricevuto in dono dal Consiglio delle Donne di Macerata materiale professionale per poter dipingere e sviluppare in Africa la sua attività di decorazione artigianale.
Infatti, proprio in occasione della Sahara Maraton 2018, Rubens, l'organizzatore dell'iniziativa, ha ordinato a Warda ben 190 teiere dipinte da utilizzare/donare per l'evento.
Teiere che Warda ha decorato con l'entusiasmo e la professionalità che ormai la contraddistingue.
Dopo una piacevole conversazione ed un ricco banchetto preparato dai volontari dell’associazione, a base proteica con verdure e carne di cammello, Storti ha salutato la Presidente annunciando il suo sostegno ed interessamento ai nostri progetti e portando con se in ricordo una teiera dipinta da Warda.
Rio de Oro opera dal 2000 per sostenere la causa del popolo Saharawi; un popolo che rifiuta il terrorismo come arma di propaganda per rivendicare il proprio diritto all'autodeterminazione e, che, anche per questa precisa scelta, tutti dovremmo sostenere in nome della pace.
Quest’anno, anche nell’abbigliamento della maratona veniva ricordato il numero 42; 42 erano i chilometri necessari per completare la maratona, ma 42 sono gli anni che i Saharawi sono costretti a vivere come profughi in uno dei luoghi più inospitali del nostro pianeta.
Associazione Regionale Solidarietà Popolo Saharawi
Rio de Oro - Onlus
Dott.ssa Barbara Vittori
Picchiata dal fidanzato a 29 anni. È la storia che hanno accertato ieri i Carabinieri de nucleo radiomobile della compagnia di macerata, e che hanno portato alla denuncia di un 26enne.
Nella mattinata di ieri, infatti, i Carabinieri sono intervenuti a Macerara per una lite. I militari hanno accertato che una ragazza 29enne, domiciliata in città, era stata picchiata dal fidanzato il quale, nell’occasione, ha impedito che i militari svolgessero il proprio compito ostacolandoli con veemenza. L’uomo è stato ricondotto alla calma. La donna, invece, che presentava tumefazioni al volto, è stata fatta accompagnare all’ospedae di macerata per le cure del caso e se la caverà in 15 giorni. La donna, avvertita della possibilità di rivolgersi anche ai centri antiviolenza, non ha ancora avanzato istanze alla giustizia.
Svaligiata questa sera la villa del noto ginecologo Giuseppe Renzi nella zona di Santa Croce a Macerata.
I malviventi sono entrati in azione poco prima delle 20, quando in casa c'era soltanto la figlia del medico. Non si sono accorti, fortunatamente, della presenza della giovane e prima hanno aperto la cassaforte con l'ausilio di un frullino. Poi, hanno messo completamente a soqquadro l'intera abitazione alla caccia di oggetti prezioni e denaro.
Mentre stavano per darsi alla fuga, la moglie del medico stava facendo rientro a casa e si è fermata dietro l'Audi grigia a bordo della quale c'erano i ladri pronti a scappare. La posizione della Mercedes della donna era di ostacolo alla fuga, così due malviventi sono scesi, hanno spaccato il finestrino della macchina della signora Renzi, colpendola ripetutamente alla spalla e intimandole di spostarsi subito. Una volta avuta la strada libera, sono scappati.
La donna ha visto due persone, ma non è improbabile che a bordo dell'auto ce ne fosse anche una terza. Sempre dal racconto della vittima, i due che l'hanno aggredita parlavano un italiano molto stentato.
Per il dottor Renzi e la sua famiglia si tratta della seconda rapina subita: quando abitavano a Corridonia, infatti, erano già stati oggetto delle attenzioni dei malviventi. Il bottino di questa sera è ancora in fase di quantificazione. Sul posto, per i rilievi, è intervenuta la polizia.