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La protesta: centro storico di Macerata chiuso ai disabili, aperto alla movida notturna

La protesta: centro storico di Macerata chiuso ai disabili, aperto alla movida notturna

 

Riceviamo e pubblicato la nota scritta da Cristiana Di Stefano, iscritta a Popolo della Famiglia Marche e disabile

L’auto rappresenta il prolungamento di una protesi, per una persona disabile, ma evidentemente l’amministrazione comunale non riesce a comprenderlo, come non comprende che le barriere architettoniche vanno eliminate, non aggiunte (Legge 13/1989).

Anna Menghi, nella doppia veste di presidente Anmic e di consigliere comunale, si sta battendo, sola, da mesi, per far rispettare il diritto dei disabili a parcheggiare l’auto e a viversi la città, di fronte a un sindaco che non riesce a capire che entrare nel centro storico,o in piazzetta San Giorgio, parcheggiare, non è una concessione, o regalia, ma un diritto.

Purtroppo è fin troppo evidente la volontà dell’amministrazione comunale di discriminare, continuando ad impedire al disabile di accedere ovunque autonomamente, perché la cultura dello scarto lo vuole recluso in casa, nascosto come se non esistesse, escluso dalla vita comunitaria e dagli eventi cittadini.

Una mentalità che privilegia e rispecchia totalmente la linea del Parlamento, che ha legiferato sul testamento biologico, cioè sul presunto diritto allamorte e che continua a negare l’assistenza necessaria per vivere a chi non è autosufficiente, cioè nega il diritto supremo alla vita, soprattutto al disabile adulto senza più genitori o familiari conviventi. Quindi un Parlamento e un’amministrazione comunale che non garantiscono, e addirittura ostacolano, il diritto a vivere una vita piena e dignitosa, sancito anche dalla Costituzione.

L’amministrazione comunale invece di comprare e montare catene per impedire ai disabili di parcheggiare, dovrebbe iniziare a rispettare le leggi vigenti, iniziando finalmente i lavori per abbattere le innumerevoli barriere architettoniche poste ovunque in città, nelle periferie e nei borghi. Qualche esempio di barriera per chi non sa cosa sia: scale e gradini anche nei sottopassi;marciapiedi stretti e pieni di buche; scivoli troppo ripidi che fanno ribaltare la carrozzina; scivoli all’inizio di un marciapiede per salire e non alla fine per scendere; sui marciapiedi, a volte proprio nel mezzo, c’è di tutto: pali della luce, segnali stradali, cassonetti dell’immondizia,ma anche auto, moto e bici parcheggiate da chi dovrebbe essere multato.

Una buona amministrazione comunale farebbe sì che le piazze e i giardini, si riempissero di maceratesi perbene di giorno ed impedirebbe che durante la movida notturna, si affollassero di ubriachi che si liberano ovunque e senza pudore, dei liquidi in eccesso, di male intenzionati e di spacciatori.

 

 

 

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