Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avvocato Oberdan Pantana Chiedilo all'avvocato.
I quesiti dei lettori questa settimana hanno interessato in particolare tematiche riferibili alla violazione del Codice della Strada e nello specifico le responsabilità che potrebbero sorgere in capo all’utente della strada in caso di un sinistro stradale con danno alle persone. Ecco la risposta dell'avvocato Pantana.
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo al comportamento da tenere da parte dell’automobilista in occasione di sinistro stradale, comunque ricollegabile al suo comportamento, con danno alle persone. Caso giuridico: Un automobilista dopo aver causato l’incidente stradale con altra autovettura è effettivamente sceso dalla propria auto ma è subito ripartito senza prestare soccorso alla vittima ferita e senza accertarsi dell’intervento di altri soggetti.L’art. 189 del Codice della Strada, descrive il comportamento che l’utente della strada è tenuto ad osservare in caso di sinistro ricollegabile alla sua condotta, sancendo in primo luogo l’obbligo di fermarsi in ogni caso, al quale si aggiunge poi l’obbligo di prestare assistenza ad eventuali feriti.All’inottemperanza all’obbligo di fermarsi, corrisponde la sanzione amministrativa se si tratta di incidente con danno alle sole cose, mentre si incorre nella reclusione da 6 mesi a 3 anni in caso di incidente con danni alle persone. In tal caso, la fuga dell’agente può essere punita con l’arresto in flagranza e la sanzione accessoria della sospensione della patente, mentre la sanzione penale della reclusione subisce un incremento che va da 1 a 3 anni. In tale contesto, dunque, vengono configurati comportamenti diversi che ledono beni giuridici diversi e che delineano altrettante fattispecie delittuose, quali: il reato di fuga, ex art. 189 comma 6 del Codice della Strada, è reato omissivo di pericolo il cui elemento materiale consiste nell’allontanarsi dell’agente dal luogo del sinistro in modo da impedire od ostacolare l’accertamento della propria identità personale, l’individuazione del veicolo e la ricostruzione della dinamica. La fattispecie è integrata, secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale, anche dal comportamento di chi effettui una sosta momentanea sul luogo del sinistro sottraendosi poi all’identificazione; il fermarsi sul posto deve avere, infatti, una durata congrua rispetto all’espletamento delle prime indagini volte appunto ad identificare sia il conducente che il veicolo coinvolto, in coerenza con la ratio della norma di cui all’art. 189 C.d.S. .Riguardo, invece, al reato di omissione di soccorso di cui al comma 7 sempre dell’art. 189 del Codice della Strada, anch’esso viene configurato quale fattispecie omissiva di pericolo, secondo la quale, l’agente è obbligato a fermarsi in presenza di un sinistro riconducibile al suo comportamento e concretamente idoneo a produrre eventi lesivi, essendo irrilevante l’effettivo riscontro di un danno alle persone; la consapevolezza che la persona coinvolta nel sinistro abbia bisogno di soccorso può infatti sussistere anche come dolo eventuale. Difatti, è oramai consolidato l’orientamento della Suprema Corte, secondo il quale: “Il dolo eventuale si configura normalmente in relazione all’elemento volitivo, ma può anche attenere all’elemento intellettivo, quando l’agente consapevolmente rifiuti di accertare la sussistenza di elementi in presenza dei quali il suo comportamento costituisce reato, non accertandone per ciò stesso l’esistenza”(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 32114/17; depositata il 4 luglio). Inoltre, per quanto concerne la valutazione della prospettazione da parte del conducente degli effetti lesivi del sinistro per l’incolumità personale dei soggetti coinvolti, con conseguente rappresentazione della necessità di prestare soccorso, “La stessa va condotta ex ante, cioè sulla base della situazione che si era profilata dinanzi al conducente al momento dell’incidente”(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 21873/18; depositata il 17 maggio).Per tali ragioni, riguardo al caso di specie, l’automobilista è stato riconosciuto responsabile del reato di omissione di soccorso, ex art. 189 comma 6 e 7 C.d.S. , per essersi allontanato dal luogo del sinistro stradale da lui causato e dal quale sono derivate ferite all’altro soggetto coinvolto (Corte di Cassazione sez. IV Penale n. 47269/17).Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Avv. Oberdan Pantana
Paolo Diop si è sposato questo pomeriggio a Tolentino, nella splendida cornice di Villaverde, con Franca Chiusaroli, operaia di Recanati.
A celebrare le nozze in rito ortodosso, nel parco della struttura ricettiva tolentinate, è stato Alessandro Meluzzi, il noto criminologo stavolta nelle vesti di presbitero ortodosso della Chiesa ortodossa italiana autocefala.
Testimone dello sposo, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Diop, infatti, è responsabile nazionale immigrazione del Movimento Nazionale fondato proprio da Alemanno.
Una bella festa che si è protratta fino a tardi alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini che, però, per impegni istituzionali non è potuto essere presente.
Si sono uniti in matrimonio questo pomeriggio presso l'Abbazia di San Claudio, Michele Spagnuolo e Pamela Carelli.
Lei avvocato, Segretario dell'Ordine degli Avvocati di Macerata e componente del consiglio dell'Ordine da alcuni mandati, lui amministratore delegato dello spin off dell'Università di Macerata e presidente dell'Associazione culturale Pindaro che da 8 anni organizza a Macerata l'Overtime Festival.
La proposta di matrimonio è arrivata alla presenza di Don Luigi Ciotti, dell'Associazione "Libera", da sempre impegnata nella lotta alle mafie, ed è proprio il noto sacerdote che questo pomeriggio ha celebrato la funzione religiosa per i neo sposi.
Dopo la cerimonia la coppia riceverà parenti, amici e invitati presso la fantastica location di Villa Koch a Recanati.
Felicitazioni ai neo sposi con l'augurio di una felice vita insieme.
L’associazione animalista Argo ha recentemente rinnovato il suo Consiglio di Amministrazione e, dopo oltre 20 anni alla guida, Barbara Vittori, storica fondatrice e sostenitrice di tante battaglie a favore dei diritti e del benessere animale, lascia il timone alla nuova presidente, Alexandra Florescu.
“Concludo questa lunga presidenza felice di lasciare oggi dentro Argo tanti soci giovani e motivati, intenti a sviluppare nuovi progetti con lo stesso spirito di servizio e dedizione di chi questa associazione l’ha fondata – afferma Barbara Vittori -. Non c’è maggiore soddisfazione per chi da vita ad un’associazione di volontariato che vederla crescere oltre sè stessi, attraverso l’operato di altre persone competenti e volenterose, come Alexandra e i nuovi consiglieri. Gioia che condivido con l’ex vice presidente e eterna amica Mariella Di Piero".
L’associazione di volontariato è stata, infatti, fondata nel 1995 tra le prime associazioni marchigiane a difesa degli animali e da sempre è presente all’interno del canile comunale di Macerata per rendere meno cupa la vita degli animali ospitati. Il nuovo presidente di Argo è Alexandra Florescu, volontaria dell’associazione dal 2013 e che, insieme ad altri volontari, cura la pagina Facebook del canile “Canile comunale - Meridiana cooperativa sociale”.
Argo elegge il nuovo presidente per continuare a lottare contro il randagismo e per i diritti e il benessere dei cani e gatti senza padrone. Tiziana Giannoni, Ilaria Natali, Guido Palazzolo, Barbara Vittori e Alexandra Florescu sono i membri del nuovo consiglio di amministrazione dell’associazione.
Tante sono state le battaglie che Argo ha affrontato nei suoi 23 anni di attività, dai giorni in cui il canile si trovava presso l’ex Mattatoio di via Panfilo e i volontari preparavano ancora il cibo per i cani dentro le loro case; quando la legge regionale in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo (la numero 10 del 1997) doveva ancora essere scritta. Oggi molto è cambiato, ma le sfide da affrontare e portare avanti sono ancora tante.
“La nostra provincia è ancora lontana dall’essere un’isola felice per quanto riguarda l’abbandono degli animali - afferma la neo eletta presidente, Alexandra Florescu - nonostante il numero dei cani adulti abbandonati sia effettivamente diminuito, le cucciolate indesiderate sono ancora molte e non è ancora abbastanza diffusa ed accettata la mentalità della sterilizzazione e il concetto del microchip. Troppe, infatti, le cucciolate abbandonate e recuperate dal Servizio veterinario dell’Area vasta 3: solo negli ultimi mesi ben sei cucciolate sono state consegnate al canile di Macerata".
Le sfide di Argo sono, però, anche altre. “Attualmente al canile comunale sono ospitati 160 cani, di cui quasi il 70% sono cani che hanno più di 7 anni di età. I cani anziani hanno bisogno di più cure e più attenzioni, hanno bisogno di caldo nei mesi invernali e a volte anche di cibo specifico. Come Argo cerchiamo di portare loro un po’ di sollievo, ma lo possiamo fare solamente grazie alle donazioni che ci arrivano. Lo scorso Natale, ad esempio, siamo stati davvero commossi per il numero delle persone che hanno risposto al nostro appello per l’acquisto di alcune lampade ad irraggiamento che abbiamo utilizzato anche per i cuccioli. Senza le persone che sostengano le nostre attività, sarebbe impossibile andare avanti”.
Al Caffè Venanzetti di Macerata si è tenuto un incontro questa mattina con i vertici del Movimento Nazionale per la Sovranità per discutere dei fatti che riguardano l'omicidio di Pamela Mastropietro, avvenuto lo scorso febbraio e del problema dell'immigrazione nella realtà marchigiana.
Hanno preso parte all'incontro il reponsabile regionale del Movimento, Giovanni Zinni, il responsabile nazionale alle politiche di immigrazione del Movimento, Paolo Diop, il responsabile nazionale del Movimento, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e il consigliere comunale di Forza Italia del comune di Macerata, Deborah Pantana.
"Le Marche hanno da sempre l'immagine di un luogo felice e di pace in cui crescere i figli - ha esordito Zinni. Ma la verità è che le Marche sono perfettamente in linea con il dato nazionale rispetto al problema dell'immigrazione. Sono infatti aumentati determinati crimini, c'è un elevato numero di immigrati clandestini di cui non si sa nulla ma si intuisce che delinquono. La risposta a tutto ciò dunque non può essere una risposta ideologica, come quella che ha provato a dare la sinistra, ma deve essere una risposta che tiene conto della realtà: secondo noi la risposta è il rispetto della persona, della comunità, dell'identità e della legalità. Questo è ciò che sta facendo positivamente Salvini in Italia".
I vertici del Movimento Nazionale per la Sovranità hanno quindi sostenuto che il nuovo governo sta dando un chiaro segnale di inversione di tendenza rispetto al problema immigrazione e che è necessario che ci sia una risposta locale da parte della classe dirigente più forte, che affronti il problema con concretezza e non con un approccio ideologico.
Sarebbe infatti necessaria una politica più chiara e forte a livello regionale, sul tema dell'immigrazione poichè le Marche si stanno popolando sempre di più di immigrati disoccupati che fanno in modo che cresca l'assistenzialismo che manda in crisi comuni e regioni.
Gli esponenti del Movimento si sono poi recati in via Spalato, nel cortile dell'appartamento in cui è avvenuto l'omicidio di Pamela per ricordare la tragica morte della ragazza e portare un omaggio floreale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per la lotta alla contraffazione – ha premiato il progetto di Ateneo per la tutela della proprietà industrialeL’Università di Macerata attira risorse per lo sviluppo del territorio: l’Ateneo è stato premiato dal Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per la lotta alla contraffazione – con un finanziamento di 60 mila euro per un progetto sulle industrie culturali e creative.La somma consentirà di attivare due assegni di ricerca per figure specifiche di “Manager per il trasferimento di conoscenze” che opereranno a supporto di queste particolari imprese del territorio relativamente allo sviluppo e alla tutela del patrimonio intangibile racchiuso nei loro prodotti e servizi.Il progetto è stato elaborato dall’Ufficio valorizzazione della ricerca Ilo e Placement con il supporto scientifico della professoressa Francesca Spigarelli, delegata del rettore al trasferimento tecnologico, in risposta al bando per il potenziamento e lo sviluppo delle competenze degli uffici di trasferimento tecnologico Intitolato “Valorizzare l’Umanesimo Digitale: proprietà industriale ed industrie culturali creative”, lo stesso potrà contare su un budget complessivo di 120 mila euro, di cui 60 mila coperti dal finanziamento Mise e i restanti di cofinanziamento.“L’obiettivo – spiega il rettore Francesco Adornato - è quello di proseguire le attività di valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico presente a livello locale, già sviluppate attraverso CreaHub, e, allo stesso tempo, potenziare la competitività delle imprese del territorio”.Come indica il Ministero stesso, l’importanza di proteggere e valorizzare i diritti di proprietà industriale nasce da un concetto fondamentale: la competitività. L’innovazione, la creatività, il know-how, la ricerca, ma anche l’aspetto estetico dei prodotti o il carattere attrattivo dei marchi sono i fattori che consentono alle imprese di essere competitive in un mercato altamente concorrenziale. Nel caso delle industrie culturali, la tutela di prodotti creativi, generalmente immateriali, risulta ancora più complessa. Si comprende quindi l’importanza dell’apporto altamente specialistico che l’Università di Macerata può offrire alle imprese per affrontare questo scenario.
I carabinieri di Macerata hanno denunciato alla Procura un 41enne straniero, residente in Abruzzo e già noto alle forze dell'ordine, per guida in stato di ebbrezza e false dichiarazioni al pubblico ufficiale sulla propria identità.
Durante la serata della Notte dell'Opera, sono stati infatti intensificati i servizi di controllo sul territorio e una pattuglia del nucleo radiomobile ha proceduto al controllo di un'automobile che circolava nei pressi del centro cittadino.
L'uomo, è stato fermato e ha dichiarato di non avere i documenti in quanto li aveva dimenticati e ha fornito un nominativo. Il suo atteggiamento però ha insospettito i militari che hanno deciso così di approfondire gli accertamenti dai quali è risultato che le generalità fornite non corrispondevano all'uomo fermato. Messo alle strette, alla fine ha confessato la sua vera identità alla quale non corrispondeva però alcuna patente di guida.
Inoltre l'uomo presentava evidenti atteggiamenti di chi ha alzato troppo il gomito tanto che i militari lo hanno sottoposto all'alcoltest dal quale è risultato un tasso alcolico superiore alla soglia consentita per legge.
I carabinieri hanno quindi denunciato l'uomo per false dichiarazioni e guida in stato di ebbrezza, gli hanno comminato una salata sanzione amministrativa e hanno sottoposto l'auto a fermo amministrativo.
E’ alla vigilia della partenza per Berlino Michele Antonelli. Il marciatore maceratese, ora in forza al C.S. Aeronautica, partirà infatti per la capitale tedesca sabato prossimo per disputare i Campionati Europei. Dopo il grande debutto nel settore assoluto nello scorso anno, con lo splendido bronzo individuale col personale di 3h49’07” e l’argento a squadre nella Coppa Europa di Podebrady, è giunto ora il momento di esordire anche nella gara individuale continentale.
Michele sarà infatti uno dei tre azzurri che difenderanno i colori dell’Italia nella 50 km e, dopo i molti chilometri marciati sotto lo sguardo attento del Tecnico Specialista Diego Cacchiarelli e la supervisione del responsabile dell’Aeronautica Alessandro Garozzo, sarà chiamato a salire un ulteriore gradino nelle gerarchie della specialità per centrare l’obiettivo di Tokyo 2020. L’appuntamento per tutti gli appassionati è per il prossimo 7 agosto alle 8.35 quando verrà dato il via per una ancora più affascinante ed entusiasmante 50 km di Marcia.
Mercoledì 1 agosto, su richiesta di FENEL UIL – FILCA CISL e Fillea CGIL di Macerata, si è riunito presso il Comune il primo tavolo istituzionale relativo alla realizzazione della scuola "Mestica", convocato dal Sindaco Romano Carancini e dall’Assessore Narciso Ricotta, entrambi presenti.
Oltre alle Istituzioni erano presenti il responsabile della Procedura, il direttore dei lavori e l’Ati alla quale sono stati affidati i lavori rappresentata dal socio di maggioranza, la ditta Gualtieri Costruzioni e l’Ufficio per la ricostruzione della struttura commissariale.
È da sottolineare la tempestività della convocazione che ci permette di passare da una logica emergenziale della gestione del cantiere ad una logica preventiva.
"Un primo passo importante e che va verso la giusta direzione. Interesse comune è quello di una realizzazione della scuola 'Mestica' nel rispetto dei tempi previsti e nel rispetto del CCNL e dei diritti dei lavoratori impegnati nelle lavorazioni" hanno commentato Andrea Casini per FENEL UIL Macerata e Ancona, Jacopo Lasca per FILCA CISL Marche – Territorio di Macerata, Massimo De Luca ìer FILLEA CGIL Macerata.
Al centro dell’incontro il tema delle relazioni industriali che permetterà di conoscere l’organizzazione dell’orario di lavoro, le presenze in cantiere di aziende sub affidatarie e di lavoratori in distacco temporaneo prima che questi siano fisicamente in cantiere.
Altro tema trattato è stato quello della corretta applicazione del contratto nazionale dell’edilizia. Garanzia non solo della corretta retribuzione e contribuzione INPS, ma anche della formazione professionale dei lavoratori, della sicurezza e della tutela della salute. Si è confermato il ruolo centrale della Scuola Edile nella realizzazione di percorsi formativi centrati su fabbisogni specifici del cantiere della Scuola Mestica.
L’impegno del Comune è stato quello di riconvocare il tavolo istituzionale prima di ogni nuova fase di lavorazione con l’obiettivo comune di sottoscrivere un protocollo che contenga tutte le buone prassi adottate.
Si auspica che questa buona pratica apra la strada ad altre convocazioni da parte delle Amministrazioni dei vari comuni della Provincia di Macerata dove verranno realizzate le nuove opere pubbliche legate alla ricostruzione.
"Solo con queste modalità sarà possibile, nell’ottica dell’interesse della comunità, una ricostruzione non solo efficace nei tempi ma anche nel rispetto dei lavoratori e della legalità" concludono.
Per il decimo anno consecutivo il Macerata Opera Festival dedica un week-end all’accessibilità all’opera per i disabili sensoriali di tutte le età. Il percorso, testato per la prima volta nel 2008, consisteva inizialmente “solo” nell’audio descrizione dello spettacolo a favore degli spettatori non vedenti. Dopo il successo crescente dovuto a una sempre più ampia partecipazione, l’Associazione Arena Sferisterio ha deciso di investire nel progetto, ampliandolo fino a farlo diventare un punto di riferimento dei progetti di accessibilità a livello internazionale. Dall’audiodescrizione di due soli spettacoli, si è passati all’attivazione del servizio di sopratitolazione in italiano per tutte le opere nel 2009, per poi proseguire negli anni con la creazione di percorsi in lingua di segni per i non udenti, audiodescrizioni nel sito dello Sferisterio così da essere sempre disponibili e ulteriori nuove attività.Per l’anno 2018 il Macerata Opera Festival fornisce sopratitoli in inglese e italiano per tutte e quattro le opere in programma, audio descrizione in italiano per non vedenti delle tre opere allo Sferisterio, tre percorsi tattili tematici riservati ai non vedenti, due percorsi in lingua italiana dei segni (LIS) per i non udenti, pacchetti turistici per non vedenti, audio introduzioni alle opere da ascoltare su una sezione dedicata del sito, in italiano e in inglese, diffusione delle audio descrizioni e sistema di ascolto assistito su applicazione Sennheiser Mobile Connect, fruibile grazie a Sennheiser Streaming Technologies: leader europeo nelle tecnologie di amplificazione, diffusione suono con sede ad Amburgo in Germania L'audio descrizione è fatta dal vivo, con sezioni introduttive che precedono l'inizio di ciascuno spettacolo e forniscono informazioni fondamentali per la comprensione come la storia e la trama dell'opera, le scenografie, i costumi, le ambientazioni e le chiavi di lettura fornite da registi, costumisti e scenografi. Le serate di spettacolo con audio descrizione (3 agosto La traviata, 4 agosto Il Flauto Magico, 5 agosto L’elisir d’amore) sono precedute alle ore 18.15 da tre percorsi tattili tematici pensati appositamente per i non vedenti e pianificati con esperti di fruizione delle opere d'arte da parte dei disabili sensoriali. I tre percorsi sono dedicati rispettivamente alla scoperta delle scenografie e degli attrezzi di scena (3 agosto), dei costumi e del trucco (4 agosto), degli strumenti musicali (5 agosto) e sono arricchiti da materiale tattile appositamente realizzato, in collaborazione con l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e il Museo Statale Tattile Omero. La partecipazione agli spettacoli audio descritti è di norma gratuita per il non vedente, mentre l'accompagnatore paga un biglietto ridotto al 50%, mentre i percorsi tattili tematici sono gratuiti per entrambi. Le prenotazioni sono a cura del team accessibilità in collaborazione con la biglietteria del teatro.Il percorso guidato in LIS è volto ad avvicinare il più possibile il pubblico non udente e ipoudente allo spettacolo in scena: nel pomeriggio che precede ciascuna delle rappresentazioni, una guida LIS non udente, esperta di accessibilità all'arte e allo spettacolo, illustra ai partecipanti l'allestimento e le scelte del regista, in relazione alla partitura musicale e al canto; inoltre, come già accennato, durante lo spettacolo, il pubblico non udente può usufruire anche del servizio di sopratitolazione, in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi. Altra possibilità data a queste persone, è quella di avere riservati i primi posti della platea: non potendo sentire la musica è però possibile per non udenti e ipoudenti percepire le vibrazioni degli strumenti musicali, motivo per il quale vengono fatti sedere proprio di fronte la buca dell’orchestra.Ad oggi le prenotazioni per le giornate di InclusivOpera 2018 (3, 4 e 5 agosto), hanno raggiunto quasi 200 persone: risultato strabiliante considerato che si tratta di una categoria altamente specifica e quindi anche numericamente molto bassa della popolazione. Inoltre è un orgoglio per il Macerata Opera Festival, poter ospitare non vedenti e non udenti non solo della città, ma anche di fuori provincia e fuori regione: i partecipanti a questi servizi provengono infatti quest’anno anche da Firenze, Genova, Udine, Catania e Venezia.
L’artista maceratese Egidio del Bianco espone le sue sculture in legno (e disegni relativi) al Museo Tattile Statale Omero, Mole Antonelliana, di Ancona, nella mostra "Forme sensibili" assieme agli scultori Paolo Annibali, Giuliano Giuliani, Rocco Natale, Valerio Valeri, suoi compagni di viaggio di un'avventura creativa straordinariamente feconda. Cinque "ragazzi di bottega", come li definì Umberto Peschi nel 1991 in una collettiva all'Arco Amoroso, cinque stili del tutto esclusivi, cinque modi di pensare, d’inventare e di creare in ambito figurativo, astratto, informale, usando materiali diversi come argilla, legno, travertino, metalli, carte, stoffe, spaghi, tralicci, il tutto amalgamato dalla genuina vocazione e dalla sapiente manualità di tenere alta la qualità della ricerca e la nobiltà dell'opera. Tutte "forme sensibili" originali che si offrono al tatto e alla vista coniugando pensiero e bellezza.
Nelle sue opere Egidio Del Bianco, allievo prediletto di Peschi, mostra una matrice costruttivista e neoplastica permeata da influssi del secondo Futurismo e da una simbologia modulare composita che riscopre con ordine logico e freschezza inventiva la geometria euclidea e il pensiero evoluto dell'uomo alla luce di un concetto che unisce immanente e trascendente. Da qui le sue sculture, essenziali nello sviluppo armonico, che rispondono ai canoni delle stele totem e si pongono come simulacri del tempo e del vissuto sospesi in spazi cosmici nel tentativo estremo di unire in palpitante simbiosi la terra al cielo. O, come rileva Nunzio Giustozzi nel saggio introduttivo, queste sue opere possono evocare “le imponenti ziggurat” mesopotamiche, “le piramidi a gradoni” delle civiltà ancestrali americane o secondo taluni “i pali sacri” di biblica memoria. Sono strutture neoplastiche di natura architettonica protese verso l’alto “come scale per salire verso gli dei”, che appaiono fissate su precari e “surreali tralicci scomposti come sottili zampe di ragno, radici scoperte, sghembi veicoli vettoriali” tesi a sfidare la vertigine azzurra, laddove l’uomo, particella e cifra del cosmo, vuol ritrovare la propria identità e la ragione del proprio essere. E’ questo un sogno lungamente cullato dall’umanità, dal mitico Icaro alle recenti avventure spaziali, che esorta l'operatore della creatività e dell’immagine a spingersi "oltre, verso nuovi orizzonti e confini", per tentare l'impossibile e ritrovare la dimensione primigenia dell'infinito e dell'eterno. La mostra, corredata da un elegante catalogo, è visitabile fino al 16 settembre 2018.
Un evento artistico di alto livello, tra i più importanti non solo delle Marche, destinato a suscitare immenso stupore e meraviglia tante sono le novità morfologiche e le diversità linguistiche dei cinque “ragazzi di bottega” che nel tempo sono cresciuti ed oggi sono autorevoli protagonisti della scultura contemporanea. Alvaro Valentini
"Innocent Oseghale deve marcire in carcere per il resto della sua schifosa vita". Questo il commento che la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha reso noto su Facebook a seguito delle ultime dichiarazioni del nigeriano accusato dei fatti di Pamela dello scorso febbraio a Macerata.
L'uomo, infatti, nell'ultimo interrogatorio che si è tenuto lo scorso 31 luglio nel carcere di Ascoli Piceno, ha confessato di aver fatto a pezzi la ragazza ma non di averla uccisa, perchè quando è rientrato a casa Pamela era già morta.
"Spero che non passi il terribile precedente giuridico - ha concluso la Meloni - secondo cui basterebbe far sparire un cadavere o farlo a pezzi, per non essere accusati di omicidio".
Nella serata di ieri, 31 luglio, si è ufficialmente presentato alla cittadinanza l’Atletico Macerata. Dalle ore 19.00 un capannello via via sempre più nutrito di curiosi, amici e appassionati si è assiepato in mezzo al pergolato del bar Pistello. I presenti hanno potuto pasteggiare allegramente con pane e porchetta offerti dalla società, con un sottofondo musicale di tutto rispetto grazie all’esibizione dei Route77.
Intorno alle 20.30 la musica si è interrotta per lasciare spazio a quelli che saranno i protagonisti della stagione 2018/19: ogni giocatore ha potuto ricevere il meritato applauso del pubblico per aver sposato il progetto. Al termine della passerella la parola è andata al presidente Seccacini che, dopo aver brillantemente glissato sulla questione “obiettivi stagionali”, ci ha tenuto a ringraziare personalmente ogni dirigente per lo sforzo profuso nell’organizzazione della serata, ma soprattutto per l’ottimo lavoro svolto fino a questo momento. E’ stata poi la volta del vice presidente Roberto Luci che, con meno remore, si è detto estremamente soddisfatto dell’organico, ma che il verdetto finale spetta solamente al campo da gioco.
Di seguito la parola è andata al mister Marco Cencioni che ha voluto ricordare una volta di più Fabrizio Giustozzi e Tommaso Brutti: le stelle che campeggiano fieramente sullo stemma dell’Atletico.
Prima di riattaccare con la musica c’è stato spazio per la chiusura del presidente: l'augurio che questa neonata società si possa ricavare un suo spazio all'interno del calcio dilettantistico locale.
I militari del nuceo radiomobile della compagnia di Macerata hanno denunciato alla procura maceratese una donna straniera, 40enne, per guida in stato di alterazione dovuta ad ingestione di alcol.
Durante la scorsa notte i militari si sono imbattuti in un piccolo incidente stradale e da un semplice controllo si sono accorti che una delle persone coinvolte aveva un andamento ed un atteggiamento dal quale traspariva una potenziale alterazione.
La 40enne infatti, sottoposta ad alcoltest, è risultato che avesse un tasso alcolico di gran lunga superiore alla soglia consentita.
La patente le è stata ritirata.
Ritrovato l'anziano sparito ieri sera dalla sua abitazione di Macerata (leggi qua l'articolo). L'uomo, 71enne Silvano Incicco, dopo essersi allontanato dalla sua abitazione a piedi e senza cellulare si sarebbe recato da un parente che ha avvertito la polizia intorno le 13 di oggi.
Le ricerche erano in corso da ieri
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma della Delegazione FAI Macerata
"La Delegazione FAI di Macerata ha da sempre molto a cuore il bene DI Villa Eugenia. Nel 2015, in collaborazione con molti volontari civitanovesi, ne organizzò l’apertura del parco storico di concerto con il comune e la proprietaria Donatella Giordani durante le Giornate FAI di Primavera, che in quell’anno erano interamente dedicate alla valorizzazione dei luoghi napoleonici presenti nella provincia di Macerata. La Delegazione FAI di Macerata in quell’occasione pose con forza all’attenzione pubblica la necessità della tutela del bene e promosse un sondaggio fra i cittadini per raccogliere spunti e suggerimenti sul suo recupero caldeggiando la messa a punto di un progetto di ampio respiro tale da ottenere fondi europei per farne una struttura ricettiva polifunzionale di stampo culturale e metterlapossibilmente in rete con altre dimore napoleoniche europee, dandole così il giusto risalto e la giusta collocazione. Purtroppo quella progettualità, nonostante incontri preliminari tra la proprietà e il Comune, a suo tempo non fu perseguita. Nella ferma convinzione che Villa Eugenia, che comunque è vincolata sia nel parco che nel fabbricato, debba essere preservata nella sua memoria storica, il FAI auspica una collaborazione fattiva ed operosa tra la proprietà e le istituzioni locali affinché vengano perseguite tutte le strade possibili atte a restaurare il bene e valorizzarlo come merita. Si offre altresì per la convocazione di un tavolo di lavoro al quale possano sedere tutti coloro che abbiano una progettualità concreta e sostenibile e che abbiano a cuore il destino della Villa. La Delegazione invita a segnalare Villa Eugenia nella votazione dei Luoghi del cuore del FAI che è in corso fino a novembre, proprio al fine di poter rappresentare le istanze dei cittadini civitanovesi e non che hanno a cuore le meraviglie dell'Italia. Si rammenta in tal senso che può essere votato più di un bene".
Per il terzo anno consecutivo sarà Paolo Mercuri lo scout man della società. 41 anni, nato e cresciuto a Macerata, Mercuri ha da sempre il volley nel dna. Come giocatore ha calcato anche in campi della serie B con la maglia di Appignano, da due anni ha smesso con la pallavolo agonistica. Il ruolo di scout man è una seconda pelle per lui: 12 anni con la Lube e tra i protagonisti del primo Scudetto targato Mijlkovic. Prima esperienza con Silvano Prandi in panchina, poi Berruto e Berruto bis nelle sue esperienze più gratificanti.
Dopo il biancorosso la sua carriera è proseguita con Porto Potenza e poi Macerata. Quello che inizierà sarà il terzo anno in bianco verde: “Non vedo l’ora di cominciare – dice Mercuri – Il mio ruolo è quello che cerca di dare più informazioni possibili al coach nel preparare la partita. Studio l’avversario, cercando di analizzare tutto dal punto di vista tecnico e tattico. In serie A2 tecnicamente cambia poco rispetto alla serie B ma bisogna dire che magari in A2 si analizzano più partite a livello quantitativo, magari anche sei delle avversarie di turno”. Squadra nuova ai nastri di partenza, che sensazioni ha? “Buone. Sono convinto che il ds Modica abbia costruito una rosa di ottimo livello. Questo sarà un anno particolare con la scissione poi in A2 e A3 dalla prossima stagione, il nostro obiettivo sarà quello di rimanere in A2”.
In concomitanza con l’apertura delle iscrizioni, l’Università di Macerata lancia on line il nuovo portale, rinnovato nella grafica e nella modulazione dei contenuti e adattato alla navigazione tramite dispositivi mobile, smartphone e tablet. In linea con le politiche e le azioni di inclusione, a cui Unimc dedica una forte attenzione, è stata migliorata l’accessibilità del sito anche per le persone non vedenti, ipovedenti o con problemi di dislessia, che vengono aiutate nella lettura dei contenuti e nella scelta dei percorsi.
Si tratta di un prodotto totalmente realizzato all’interno dell’Ateneo, frutto della collaborazione del centro informatico e dell’ufficio comunicazione sotto la supervisione dei delegati del rettore per i sistemi informativi Pierluigi Feliciati e per la comunicazione istituzionale Lucia D’Ambrosi. E’ stata utilizzata piattaforma open source, “Plone”, di facile utilizzo anche per i pubblicatori non esperti di programmazione che dovranno aggiornare via via i contenuti di propria competenza
La nuova home page è stata allestita in modo tale che si possa avere un’immediata rappresentazione di cosa è, oggi, l’Università di Macerata: il suo ruolo di istituzione culturale, le sue missioni e i suoi compiti formativi, la cura per gli studenti, le numerose attività didattiche e di ricerca, il respiro internazionale che la anima, il rapporto stretto con il territorio e le comunità locali, gli scambi culturali, le collaborazioni con i mondi del lavoro e delle imprese. Gli utenti del portale hanno a disposizione accessi personalizzati e sezioni tematiche ben evidenziate.
“La squadra di tecnici e professionisti – commenta il rettore Francesco Adornato – ha lavorato intensamente per gestire questa complessità insita nella realtà UniMC e per valorizzare al meglio i risultati raggiunti grazie all’impegno quotidiano dell’intera Comunità universitaria”.
I contenuti principali sono già disponibili anche in inglese grazie alla collaborazione del Centro Linguistico d'Ateneo e, nei prossimi mesi, saranno implementate le traduzioni in altre lingue.
Il varo odierno del rinnovato strumento di comunicazione non rappresenta un approdo, ma l’avvio di un processo di continua ottimizzazione che coinvolgerà direttamente gli utenti: nei prossimi mesi il portale www.unimc.it sarà oggetto di un attento monitoraggio da parte di studenti, personale e docenti dell’ateneo con l’intento di migliorarne progressivamente contenuti, funzionalità e percorsi di ricerca.
L’alba del mese di agosto equivale al tramonto della stagione agonistica per gli atleti di ogni età e categoria sotto le insegne del Centro Nuoto Macerata. Luglio infatti si è chiuso con la partecipazione a 4 appuntamenti in giro per le Marche che hanno archiviato l’annata natatoria dando all’associazione biancorossa altre e finali soddisfazioni.I primi a scendere in acqua sono stati i grandi che, nella vasca olimpionica di Pesaro, hanno disputato un Campionato Regionale da protagonisti. Lucrezia Battistini ha ottenuto il tris di medaglie, oro nei 50 dorso, argento nei 100 dorso e bronzo nei 200 farfalla. L’ha imitata la Juniores Ilaria Simoncini con due titoli di campionessa regionale, nei 200 dorso e nella staffetta mista. Il veterano Alex Pop infine si è confermato a buoni livelli ottenendo il bronzo nei 200 misti. Nella settimana successiva è toccato ai baby, gli Esordienti A. La trasferta di Aurora Vanzini, Emma Samoila, Caterina e Sara Concettoni, Giada Leboroni e Lorenzo Menichelli ha portato buonissimi risultati, soprattutto cronometrici perché quasi tutti hanno primeggiato nelle loro batterie migliorando i record personali. Gli allenatori Franco Pallocchini e Giacomo Marinozzi si dichiarano contenti di un gruppo che si rivela in costante crescita.Prima ancora il CN Macerata aveva preso parte allo Sprinter Day, un classico estivo nella piscina di Fano. La società del capoluogo ha ben figurato in tutte le categorie, dai più piccolini Esordienti B ai più grandi categoria Assoluti. Sei le medaglie conquistate: grande oro per l’esordiente Lorenzo Menichelli nei 100 dorso e per il cadetto Nicola Tobaldi nei 50 farfalla; l’argento è stato centrato da un ottimo Alex Dobai nei 50 rana; le altre tre medaglie, tutte di bronzo, sono arrivate nella gara individuale dei 50 dorso da Emanuelle Pandele e dalle staffette assolute, sia la 4x50 mista che la 4x50 stile, sempre composte da Alex Dobai, Lorenzo Menchi, Nicola Tobaldi e Riccardo Zaffrani Vitali.Ultimo appuntamento della stagione è stata la prova di mezzo fondo in mare (2,5 km) disputata a Porto Recanati che ha visto in gara Vittoria e Pietro Ripani, Alessio Biaggi e il master Maurizio Fedeli.Il presidente Mauro Antonini, raggiante, è già proiettato alla prossima stagione: “l’acqua più alta alla piscina comunale ci consentirà allenamenti più specifici e più fruttuosi, sono sicuro che il rendimento dei nostri atleti avrà delle enormi ricadute positive”.
Nelle Marche la battaglia la sta portando avanti da tempo il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui. E, nel Lazio, a farla sua é stato il sindaco simbolo del terremoto del 2016, quel Sergio Pirozzi che nell'agosto 2016 indossava la fascia di primo cittadino del comune laziale e che, ora, siede sui banchi del consiglio regionale del Lazio. Nella sua pagina internet, Pirozzi ha pubblicato un articolo, con tanto di video, in cui illustra i punti salienti di una proposta di legge studiata e condivisa insieme al professor Doglioni, dell'INGV.
"Se un padre ha due figli, uno con la polmonite e uno con il raffreddore, ed una sola medicina - afferma Pirozzi - darebbe certamente la medicina al figlio con la polmonite. Bisognerebbe comportarsi come si comporta un padre".
Parole, quelle di Pirozzi, simili a quelle usate dal sindaco di Camerino in rappresentanza di altri sindaci del cratere in cui si chiedeva di distinguere quei comuni che hanno avuto danni devastanti, da quelli che, invece, hanno fatto i conti con problematiche più misurate. Una richiesta che, però, scatenò le ire di altri sindaci: Tolentino e Treia su tutti.
"Bisogna avere il coraggio di differenziare, e di intervenire su ogni situazione considerando la sua specificità - aggiunge l'ex primo cittadino di Amatrice - Perché ogni comune ha un tessuto socio-economico e soprattutto un grado di distruzione diverso e merita interventi specifici. Invece, come ho detto al presidente del Consiglio Genitloni prima, a Conte poi, l’allargamento del cratere a ben 139 Comuni, questo non lo consente. Li mette tutti dentro lo stesso grande calderone, anche quando parliamo di comuni che sono stati a mala pena sfiorati. Purtroppo invece tutte le misure prese nel ddl terremoto appena approvato, riguardano indistintamente tutti i 139 comuni, a prescindere dai danni che hanno avuto. Serve il restringimento del cratere.
Non è una lotta fra comuni, ma questo va a scapito dei territori colpiti dalla vera distruzione. Tasse, esenzioni, bandi e provvedimenti devono necessariamente seguire un criterio di PRIORITA’, altrimenti se si curano prima pazienti con ferite lievi, chi è in codice rosso, muore".
Qui il link all'articolo completo sulla pagina di Sergio Pirozzi: http://www.sergiopirozzi.it/2018/07/27/una-legge-per-combattere-il-terremoto/